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Autore: Flos Ignis    18/06/2018    0 recensioni
Terza classificata al contest “Di Lune, Torri ed Eremiti” indetto da Laodamia94 sul forum di Efp.
Tratto dal testo:
"Roy Mustang pensò che aveva conosciuto una sola persona in cui riporre la sua speranza, una sola che avesse la stessa forza e la medesima vitalità di quel sentimento, brillante come mille soli. Egli era sopravvissuto nonostante la sorte avversa, la sua implacabile determinazione aveva vinto su ostacoli insormontabili e la Morte, giudice suprema di ogni essere vivente, pareva essere restia ad accogliere nel suo freddo abbraccio quel giovane dotato di un cuore coraggioso e forte come l'acciaio."
Ambientato nel capitolo 107 del manga.
Sulle note di "Legends Never Die", ecco a voi un epico combattimento.
Vi lascio nelle abili mani dell'Alchimista d'Acciaio, che farà sorgere un nuovo domani.
A vegliare su di lui, l'Alchimista di Fuoco, privo della vista, ma capace di sorreggere il ragazzo più giovane nel suo momento di maggior fragilità.
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Edward Elric, Roy Mustang | Coppie: Roy/Ed
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Alba di Speranza




Il mondo non avrebbe mai dimenticato gli eventi del Giorno della Promessa.

La realtà dei fatti sarebbe presto sfumata nella leggenda, i nomi dei valorosi soldati che erano caduti sarebbero andati persi nelle memorie del tempo, diventando solo numeri, vittime a cui la follia di un solo essere - non un uomo, meno di esso- aveva reciso i legami terreni.

Le radici di Amestris affondavano nel sangue di innumerevoli innocenti, sacrifici che la distorta visione del Padre aveva ritenuto necessari per i suoi scopi. Gli stemmi di sangue, disseminati per il Paese componendo un enorme e crudele cerchio alchemico, non sarebbero scomparsi e le persone a cui gli Homunculus avevano strappato la vita non sarebbero mai tornate indietro.

Quale mente distorta, quanta inarrestabile follia in quel mostro che per secoli aveva tramato nell'ombra per ottenere l'immortalità! Al prezzo dell'esistenza di decine di milioni di ignari innocenti...

In quella notte, che era parsa infinita ai coraggiosi uomini e donne che si erano opposti a tale scempio, il mondo era stato sull'orlo del collasso. 

Perché egli non si sarebbe fermato alla nazione cui aveva dato vita, avrebbe ripetuto ancora e ancora quell'atto disumano necessario alla creazione della Pietra Filosofale. Avrebbe avuto tutto il tempo per divenire il solo e unico dominatore del pianeta, in quanto unico suo superstite alla carneficina che avrebbe compiuto.

La follia di quel diritto che aveva arrogato per sé rendeva chiaro quanto egli fosse tutto meno che umano e quanto fosse imperativo impedire a quella mente malata di ottenere quanto desiderasse.

Il mondo si era dunque ribellato al destino cui sarebbe andato incontro sotto i capricci del Padre, invocando l'aiuto di un eroe tramite le voci di coloro che lo stavano combattendo.




Li senti, Fullmetal? Li senti urlare il tuo nome?

-Edward, puoi farcela!-

-Ed!-

-Edward Elric!-

-Forza, ragazzo!-

Erano le voci della Speranza, quella che si rifiuta di arrendersi, quel sentimento che sopravvive sempre a dispetto delle difficoltà, del dolore, della morte.

Era quasi un istinto per gli esseri umani aggrapparsi ad essa che, indomita, come il sole si rifiutava di cedere per sempre all'oscurità. E, annunciata dal primo chiarore dell'alba come un celeste araldo, essa risorgeva. Ogni giorno, da tutta l'eternità, viva per tutto il tempo che il Tempo stesso avrebbe concesso agli esseri viventi e ancora più a lungo.

Essa viveva in ogni uomo e donna presenti in quello che fino al giorno prima era il cuore pulsante del governo militare del Paese, mentre ora si mostrava come il più improbabile dei campi di battaglia, pieno di macerie e cadaveri, ma anche di guerrieri, di persone che avevano scelto di non arrendersi all'infausta sorte che quel folle essere desiderava per loro. Tutti loro avevano imbracciato le armi e ingaggiato il più strenuo combattimento che avrebbero mai potuto immaginare. 

E quando tutto era sembrato perduto, quando la disperazione stava per mettere radici nei loro animi provati dalle lunghe ore di battaglia, un giovane eroe aveva scelto di sacrificarsi per permettere al fratello di continuare a combattere. Aveva abbandonato il suo corpo metallico, rilasciando il legame di sangue che ancorava la sua anima al mondo terreno per salvare la vita all'unica famiglia che gli era rimasta.

Perché si era rifiutato di perdere la speranza quando la lotta si era fatta più aspra che mai, perchè nonostante il suo freddo involucro e il gelo del terrore che doveva aver provato vedendo la vita di Edward in pericolo, aveva dato tutto quello che poteva per dare a tutti loro la possibilità di battere il Padre degli Homunculus. Di continuare a vivere.

-Devi vincere, nii-san!-

L'alba di un nuovo giorno era sembrata più vicina che mai quando Edward si era rialzato, fiero e implacabile nella sua adamantina determinazione, una feroce e bruciante rabbia nella voce carica di disperazione e dolore per il sacrificio del fratello. 

E si era rialzato di nuovo, ancora e ancora, incitato dalle loro voci che lo chiamavano alla lotta, alla vittoria, alla giustizia, alla vita.




Roy Mustang pensò che aveva conosciuto una sola persona in cui riporre la sua speranza, una sola che avesse la stessa forza e la medesima vitalità di quel sentimento, brillante come mille soli. Egli era sopravvissuto nonostante la sorte avversa, la sua implacabile determinazione aveva vinto su ostacoli insormontabili e la Morte, giudice suprema di ogni essere vivente, pareva essere restia ad accogliere nel suo freddo abbraccio quel giovane dotato di un cuore coraggioso e forte come l'acciaio.

Il suo nome riecheggiava come un'eco in quel luogo, sovrastando il suono delle trasmutazioni alchemiche e della lotta corpo a corpo che i due protagonisti di quel tragico palcoscenico stavano emanando.

Ma per il Colonnello quel nome era molto più di un'eco: era il suono stesso della speranza, della luce dell'alba che si avvicinava per annunciare la fine della notte. Era il nome che il suo cuore emetteva ad ogni forsennato palpito, temendo che se solo avesse smesso di battere egli sarebbe sparito per sempre.

Li senti, Fullmetal? Li senti urlare il tuo nome?

A quelle voci, aggiunse anche la sua.

-Fullmetal!-

Nome che sarebbe diventato una leggenda immortale, tramandata per generazioni nell'eternità. In esso si sarebbero racchiuse tutte le vite che il ragazzo aveva toccato e protetto così come quelle che non era riuscito a salvare, ma in ambedue i casi esse sarebbero state parte di una leggenda.
L'unica cosa certa fu che, quel giorno, Edward vinse. L'umanità, vinse.

Ancora un battito di cuore, nuovamente il rombo del suo sangue scandì quel nome, divenuto quasi sacro, mentre l'alba finalmente dissipò l'ultima ombra. E, pur immerso nel buio della notte che era stata calata sui suoi occhi, Roy Mustang poteva ancora vedere il bagliore dei soli celati nelle iridi dell'Alchimista d'Acciaio.

Hai dimostrato che si può sempre essere forti, Fullmetal. In questo primo chiarore dell'alba, la tua voce si alza, trionfante. Un'alba di speranze e sogni per un futuro radioso, distante appena un battito di cuore.




 
  
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