Anime & Manga > Hellsing
Ricorda la storia  |      
Autore: The Bride of Habaek    19/06/2018    1 recensioni
"...Quando Alucard riprese le sue sembianze e la vide agognante, distesa a terra in un letto di sangue divenne una bestia feroce, il cane nero che albergava in lui divorò il suo avversario senza nemmeno dargli il tempo di reagire..."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alucard
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Alucard x Integra. Hellsing.

"La cosa più preziosa che puoi ricevere da chi ami è il suo tempo.
Non sono le parole, non sono i fiori, i regali. È il tempo.
Perché quello non torna indietro e quello che ha dato a te è solo tuo, non importa se è stata un’ora o una vita."
- David Grossman -


Quanti anni erano trascorsi dal loro primo incontro? Interi fiumi di sangue, migliaia di pallottole d'argento, di paletti di frassino... giorni in cui la vita e la morte si incontravano segretamente sulla sottile linea del fato che separa gli esseri umani dai non umani, dagli esseri immortali... tutto ciò prendeva vita sotto la grande luna rossa durante la notte dei vampiri. Oramai la bambina che Alucard aveva salvato tanti anni prima da un infausto destino era divenuta una donna. Sir Integra Fairbrook Wingates Hellsing, la primogenita figlia prediletta della casata degli Hellsing aveva assunto il controllo dell'organizzazione conseguentemente alla morte di suo padre. Integra era sempre stata una guerriera, di spirito nobile, una donna sanguigna e di gran temperamento, era proprio quel suo essere forte che l'aveva resa un vero capo nonostante la sua giovane età, il suo spirito e la sua temperanza avevano forgiato centinaia di soldati e molti, rapiti dal suo fascino ipnotico, avevano finito col perdere la testa per lei (alcuni nel vero senso della parola!) ma senza alcun successo poiché lady Integra era costantemente presa dal lavoro, dalle missioni segrete e dall'organizzazione e ricavava sempre ben poco tempo libero per la sua vita privata... non si era mai lasciata trasportare dai "bassi istinti", dalla passione che avvolge due amanti. La sua più grande forza era la sua  umanità, un grande cuore che sgorgava nei suoi grandi occhi azzurri, specchio di un'anima gentile e di uno spirito guerriero che infiammava il nemico e lo abbatteva con ferocia, occhi contornati da un paio di occhiali rotondi, lunghi capelli dorati, un corpo dotato di grande femminilità nonostante gli abiti mascolini che era solita indossare, elegante e fiera nel portamento. Negli ultimi anni Alucard, il vampiro che le aveva salvato molteplici volte la vita, aveva cambiato atteggiamento nei suoi confronti... era come se qualcosa in lui fosse mutato, o evoluto, si trattava del suo cuore. Ogni volte che le era vicino provava una strana sensazione che faceva fatica a spiegare... qualcosa che andava ben oltre la semplice devozione per la propria padrona. Un immortale non provava sentimenti, nessuna pietà né compassione per i suoi simili e non, era una creatura dell'oscurità che si nutriva di sangue umano e si cibava della luce della luna perché allergica a quella del sole, si nascondeva nelle tenebre sin dalla notte dei tempi... Alucard non era un semplice vampiro,era un purosangue immortale, veniva utilizzato come una macchina da guerra, un uomo non umano con la forza di mille guerrieri. Integra lo sapeva bene e lo rispettava dal profondo del suo cuore. Durante una missione, Integra decise di aggiungersi alla comitiva durante un azione punitiva contro un sanguinario purosangue proveniente dai paesi dell'est. Alucard e gli altri soldati, seguiti dalla sua suddetta Seras Victoria, seguirono Integra come lanterne che illuminano la strada in un sentiero completamente invaso dal buio.

Quel giorno, Lady Integra non si sentiva molto bene, non aveva riposato abbastanza a causa di alcuni sogni infausti che avevano invaso le sue notti affollandole di cattivi auspici.
Alucard:"Mia Signora, sei sicura di sentirti bene? Non hai una bella cera..." Integra:"Sto benissimo, ho solo un po' di mal di testa..."Alucard:"Per caso hai avuto degli incubi durante le scorse notti? O delle premonizioni?" disse pensieroso. Integra:"Erano solo sogni...niente di cui preoccuparsi. Alucard." disse con tono deciso. Alucard:"Va bene, in questo caso... che abbiano inizio le danze!" disse con aria compiaciuta, i suoi occhi si iniettarono di sangue, i suoi canini aguzzi iniziarono a bramare una sete incontenibile. Ogni volta che Integra lo vedeva in quello stato provava come un brivido lungo la schiena, una paura repressa, un senso di potenza verso chi aveva il dono dell'immortalità e la condanna di doversi cibare di sangue umano ad intervalli regolari. Alucard era una creatura della notte intrappolata nel corpo di un uomo slanciato dai lunghi capelli neri corvini, con un lungo mantello svolazzante... non a caso il suo nome, se letto al contrario, significava: Dracula. Integra sapeva bene che, nonostante il suo aspetto inquietante, lui l'avrebbe sempre protetta... lo sapeva da come la guardava... dal modo in cui si gettava persino fra le fiamme dell'Inferno, se fosse stato necessario, per renderle salva la vita. Le sue paure erano ben altre. Sarebbe giunto il giorno in cui lei sarebbe invecchiata e deceduta, mentre lui avrebbe vissuto per l'eternità come un vagabondo, come un assassino che uccide per non morire, come un condannato a morte che squarcia ventri e gole per non perire a sua volta per mano di qualche malavitoso. Sarebbe giunto il giorno in cui si sarebbero dovuti separare. Umani e vampiri non godevano della stessa linea temporale, per le creature della notte gli esseri umani erano creature effimere... dotte di una breve esistenza e di una flebile forza destinata a diminuire con l'avanzare degli anni, fino a spegnersi definitivamente con l'avanzata della signora con la falce. Per le creature della notte, il tempo era una mera creazione degli uomini per calcolare quanti giorni e quante notti li separavano dalla fine, il lasso di tempo che separava la morte dalla vita, o viceversa. Seras Victoria, l'agente che Alucard aveva trasformato in un vampiro per renderle salva la vita, si era segretamente invaghita di lui... ma Alucard non se ne era minimamente accorto e continuava a trattarla come un semplice soldato, come una recluta da addestrare in vista di un imminente guerra. Seras invece aveva notato come lui guardava Integra, di soppiatto, di come il suo cuore grigio come la cenere avesse iniziato a pulsare dal giorno in cui lui ed Integra si erano incontrati per la prima volta... dal giorno in cui si erano salvati a vicenda, Integra donandogli il suo sangue, risvegliandolo dal sonno eterno, e lui salvandola dall'ira di suo zio che voleva ucciderla selvaggiamente per prendere il suo posto e diventare il capo dell'organizzazione. L'agente non poteva non notare come Alucard, il giorno dell'incidente quando Integra era quasi deceduta dopo un brutale scontro con una vampira, era rimasto lì... in attesa... osservandola dalla vetrata della sala operatoria, mentre Integra lottava fra la vita e la morte lui non aveva distolto lo sguardo da lei nemmeno per un istante. Ciò aveva mandato Seras su tutte le furie, anche se non lo aveva fatto notare... ma Alucard non si era accorto nemmeno della sua reazione talmente era preso dalla sua padrona in fin di vita sul letto della sala operatoria.


"La rassegnazione uccide l'uomo. È proprio quando ci si rifiuta di rassegnarsi che si segue davvero il cammino dell'umanità...."
Cit. Alucard

"La natura della battaglia,l'unica cosa che bisogna sconfiggere è se stessi e finché non lo farai sacrificherai tutto più e più volte,350 anni fa ero così. Tu sei così. Andersen è così. Il maggiore è così. [ ...] John Bull,sei l'unico a scherzare qui. Sei solo un moccioso di pelle e ossa che non è riuscito a invecchiare in sessant'anni!" ALUCARD A WALTER NELL'OAV IX DI HELLSING

Integra:"Here we go! Let's kill him!" disse con accanimento non appenà varcò il portone di una cattedrale gotica ed entrò con i suoi uomini in cerca di quell'essere mostruoso che minacciava di uccidere la Regina oltre che di sterminare la sua organizzazione. Durante lo scontro qualcosa non andò come doveva andare... il vampiro era un sangue puro molto potente, quasi ai livelli di Alucard, faceva parte della stirpe degli immortali... solo un suo simile avrebbe potuto sterminarlo. Non appena uscì allo scoperto, la creatura nascosta nell'ombra salto addosso ad Alucard e gli mozzò la testa con una sciabola, ciò accadde perché Alucard lo aveva avvistato... si stava dirigendo verso Integra e lui si era messo in mezzo per proteggere la sua padrona. Integra:"Alucard!" gridò con dolore, pur sapenso che ben presto si sarebbe rialzato da terra e rigenerato dalle sue stesse ceneri... come un'araba fenice. Il vampiro la afferrò con forza e la sbatté violentemente contro l'altare della Cattedrale, poi le disse: "Muori maledetta! Vai all'Inferno!" parole di disprezzo seguite da uno sparo che perforò il polmone sinistro di Integra la fecero cadere a terrà con un urlo di dolore che generò il panico fra i suoi uomini. Poco dopo il vampiro li uccise uno ad uno, rimase in vita solo Seras che cercava di allontanarlo da Integra, più morta che viva, allungata sul marmo... il suo corpo stava man mano perdendo calore, stava per morire. Quando Alucard riprese le sue sembianze e la vide agognante, distesa a terra in un letto di sangue divenne una bestia feroce, il cane nero che albergava in lui divorò il suo avversario senza nemmeno dargli il tempo di reagire. Alucard:"Muori bastardo! Non meriti di vivere sulla terra, forse nemmeno negli Inferi!" disse con rabbia e disprezzo.
‘Take heed for if thou presumest to flirt with spirits, thou shalt join their ranks.’ (molto meglio del "coloro che si vestiranno da spiriti, spiriti diverranno")

Cit. Alucard

Tizio: Alucard, sei un mostro!
Alucard: Sì, me lo dicono spesso. *rumore di masticazione* Cit.
Alucard lo uccise selvaggiamente, gli mozzò la testa e la divorò come aveva fatto più volte in passato, così non si sarebbe potuto rigenerare... il corpo del vampiro ben presto si trasformò in cenere, di lui rimase solo un ricordo sbiadito. Nel frattempo, la flebile vita di Integra andava man mano affievolendosi, mentre fissava il vuoto davanti a sé sempre più provata, in punto di morte. Alucard:"Mia Signora! Mia Signora!" urlò sperando che lei riprendesse i sensi... Alucard:"Integra!!!" Nel frattempo, Seras osservava quella scena agghiacciata, tutto quel sangue, il sangue di Integra era ovunque... sul pavimento, sul muro, sulla lunga veste di Alucard... quell'odore dolce e amaro al tempo stesso stava risvegliando in lei un istinto primordiale che faticava a frenare, si trattava di una sete remota che riusciva a placare solo nutrendosi del sangue contenuto nei flaconi dediti alle trasfusioni. Integra:"A-Alucard!" disse con voce strozzata cercando conforto fra le braccia del suo devoto servitore Integra:"S-sto m-morendo..." Alucard: "No! Non morirai, non lo permetterò! Sono qui con te. Ricordi il nostro patto? Ho giurato che ti avrei protetta. E' quello che farò!" Integra chiuse gli occhi per il dolore, la vita la stava abbandonando, non riusciva più a lottare aveva perduto troppo sangue, si sentiva debole, assonnata, era come se la sua anima stesse già in qualche modo contemplando la luce dell'oltretomba. Alucard:"No! Resta con me, mia Signora! Lady Integra..." quando Integra chiuse gli occhi definitivamente Alucard pensò ad un modo per farla tornare in vita, doveva tornare da lui ad ogni costo. Alucard:"Non andare... non farlo. Io ti Amo." Parole che non aveva mai pronunciato ora sgorgavano con naturalezza dalla fonte delle sue labbra. Alucard, senza pensarci due volte, affondò i suoi canini nel collo opalino di Integra... poi si morse il polso e versò la sua linfa vitale, il suo sangue puro, nelle cavità della bocca di lei. "Tu non morirai." pensò Alucard fra sé mentre affondava i suoi canini, stava dando inizio ad una trasformazione, ben presto una nuova creatura della notte sarebbe risorta da quel lago di sangue che li circondava, sotto la luce della rossa luna che entrava dalle vetrate della Cattedrale come a voler sottolineare quel momento liturgico in cui la vecchia vita da umana lasciava spazio ad una nuova vita da immortale.

Alucard:"Benvenuta nel mio mondo, mia Signora." disse guardandola dritta negli occhi. Integra:"Alucard io... ti devo la vita. Sarei morta se non ci fossi stato tu." disse debole e forte come l'acqua, mentre le lacrime a fiotti solcavano la sua candida pelle come la neve. Alucard:"Staremo insieme in eterno, Lady Integra. Non ti libererai facilmente di me!" disse per sdrammatizzare, con un ghigno che era un miscuglio di sollievo ed eccitazione. Integra:"Io ti amerò finché avrò vita." quella confessione scaldò l'atmosfera glaciale che si era formata dopo quella serie di intricati eventi. Alucard:"Sarai sempre la mia Signora, o mia eterna compagna. Vivremo di notte, all'oscuro di tutto... saremo indistruttibili insieme. Non c'è vita dopo la morte in una vita senza amore. Sei tu la mia vita Integra, lo sei sempre stata. Nel mio cuore invaso dall'oscurità sei una luce che risveglia i miei sopiti sentimenti frenando gli animali istinti...per me sei sempre stata quella bambina di tanti anni fa, il tuo animo non è mutato affatto..." Alucard la prese ancora convalescente e la scortò lontano da quel posto di morte e desolazione. Lui era la sua "guardia del corpo", come nel film di Kostner e la Houston . Senza Integra trovava difficile dare un senso alla sua vita, era lei che con la sua temperanza, con il suo semplice ma essenziale esserci, riempiva le sue buie giornate affollate dai demoni di una luce immensa... lei stessa era la luce.



"The bird of Hermes is my name, eating my wings to make me tame" Cit.

"L'uccello di Hermes è il mio nome, mangia le mie ali per farmi domare" Trad.

 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Hellsing / Vai alla pagina dell'autore: The Bride of Habaek