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Autore: Hil 89    20/06/2018    7 recensioni
Cinque situazioni in cui Magnus si innamora di Alec.
E' un'idea che mi è venuta cosi. Spero che possa piacere.
Genere: Angst, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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CINQUE VOLTE IN CUI MAGNUS BANE SI INNAMORA DI ALEXANDER LIGHTWOOD
 


CAP. 1 


 

Anne Bane portava sempre suo figlio Magnus al parco di pomeriggio.
Il suo bambino era sempre stato, fin dalla tenera età, un bimbo curioso ed amante dell’aria aperta.
Essendo un’artista, Anne amava dipingerlo mentre correva nel verde di Central Park e Magnus non poteva che essere felice della decisione della madre di accompagnarlo al parco perché cosi poteva giocare con gli altri bambini, osservare gli scoiattoli che si arrampicavano sugli alberi e guardare la sua mamma disegnare.
Quel giorno di aprile Magnus era seduto di fianco ad Anne, la donna stava facendo un disegno con il carboncino, il bambino era completamente rapito dal movimento della mano della madre quando un pianto attirò la sua attenzione.
Alzò lo sguardo dal foglio e fece scorrere le sue idiri verdi-dorate per il parco, cercando di individuarne la fonte.
Trovò una bambina dai lunghi capelli neri, non molto lontana da lui. Era seduta per terra, le guance bianche era rigate di lacrime e con una mano si toccava il ginocchio, leggermente sbucciato sicuramente a causa di una caduta.
Si alzò dalla coperta che la madre aveva sistemato sull’erba e si diresse velocemente verso di lei.
Si fermò a pochi passi e si inginocchiò davanti alla piccola.
"Ciao, ti sei fatta male?” chiese piano per cercare di non spaventarla, la bambina alzò lo sguardo e specchiò i suoi occhioni scuri in quelli chiari di Magnus.
La bambina annuì, prima di tirar su con il naso, mentre altre lacrime le rigavano le guance.
“Vuoi che ti aiuto ad alzarti e ti accompagno dalla tua mamma?” domandò ancora, allungando una mano verso di lei.
La piccola osservò la sua mano, ma prima di rispondere una voce la chiamò alle sua spalle.
“Izzy”
La bimba si morse il labbro e voltò la testa verso la fonte della voce e scoppiando nuovamente a piangere disse solo una parola: “Alec!
Dietro di lei un bimbo dai profondi occhii blu, sicuramente di qualche anno più grande di lei, si avvicinò rapidamente e senza sforzo sollevò la piccola da terra e la prese in braccio, Izzy passò le braccia intorno al collo del bambino ed intrecciò le gambe alla sua vita, nascondendo il viso nel petto del bambino.
Alec accarezzò i capelli mori della bambina con gesti calmi e rassicuranti, “Non è successo niente, stai tranquilla” sussurrò contro il suo orecchio, “Adesso smetti di piangere e fammi vedere cosa ti sei fatta, ok?”
La piccola annuì contro il suo collo e districò la gambe dalla sua vita, per potergli permette di rimetterla a terra.
Alec si inginocchiò davanti a lei ed osservò con attenzione il ginocchio ferito, sfiorò la pelle arrossata con i polpastrelli ed Izzy si morse il labbro cercando di non piangere, ma nuove lacrime scapparono dai suoi occhi scuri.
Alec allora iniziò a soffiare leggermente sulla parte lesa, mentre con un fazzolettino di stoffa puliva nel modo più delicato possibile la ferita.
Quando ebbe finito, alzò lo sguardo verso di lei e le sorrise, un sorriso un po' storto ma estremamente tenero e rassicurante-
“Ti fa ancora male?” chiese accarezzando piano la pelle bianca, Izzy si morse il labbro e si dondolò sui piedini
“Mi daresti un bacino?” domandò con una vocina sottile, Alec scuotendo la testa si avvicinò alla bimba e sfiorò con le labbra il suo ginocchio.
“Adesso?” il bambino si alzò e si mise di fronte alla bambina scostandole una ciocca di capelli neri dietro l’orecchio.
La piccola gli saltò al collo esclamando con voce squillante: “Non più! Ti voglio bene, fratellone!” detto questo gli diede un bacio sulla guancia e corse via, lasciando il fratello da solo.
Solo in quel momento Alec si scontrò con lo sguardo attento di Magnus e realizzando di aver avuto uno spettatore per tutto il tempo, le sue guance presero in un batter d’occhio il colore di un pomodoro maturo.
Si morse il labbro a disagio e si passò velocemente una mano tra i capelli neri, scompigliandoli, senza però distogliere lo sguardo da quel bambino dei tratti asiatici.  
Magnus gli sorrise, aveva assistito in silenzio a tutta la scena ed era stato piacevolmente colpito dai gesti di quel bambino. L’infinita dolcezza che aveva usato per curare e confortare la sorellina, avevano fatto spuntare il sorriso sulle sua labbra, impedendogli di ritornare sui suoi passi.
Aprì la bocca per parlargli, ma entrambi furono chiamati da una voce adulta.
“Alexander”
“Magnus”
I due bimbi si voltarono verso le rispettive madri.
“Dobbiamo rientrare, tuo padre sarà a casa a momenti” una signora distinta si rivolse ad Alec, mentre teneva per mano un bimbo biondo ed in braccio Izzy che aveva alzato la mano verso di loro in segno di saluto. Alec annuì e si incamminò verso la madre, affiancandosi al bambino dei capelli chiari.
“Hai conosciuto un nuovo amico, tesoro?” gli chiese Anne mentre gli accarezzava i capelli neri, Magnus seguì con lo sguardo la famiglia che si stava allontanando e notò che, prima di uscire dal parco, Alec si voltò verso di lui e sempre con le guance imporporate gli regalò un sorriso storto, Magnus lo salutò con un gesto della mano ed un sorriso dolce. Specchiò poi i suoi occhi verde-oro in quelli della madre e le prese la mano, “No mamma. Ho incontrato un principe azzurro”
  
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