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Autore: MaryFangirl    22/06/2018    3 recensioni
Sei mesi dopo la vicenda di Sonia Field, Ryo ha cominciato a comportarsi diversamente, tanto da far preoccupare chi gli è più vicino. Il timore nei confronti del partner porta Kaori a fare ciò che ritiene necessario per aiutare Ryo a ritornare in sé. [Storia leggermente AU].
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Ryo Saeba
Note: Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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Poco prima di mezzanotte, i due erano di nuovo al molo, nello stesso posto in cui avevano messo fine al loro primo appuntamento. Nuovamente, Kaori guardò verso l'oceano e cercò di pensare a un modo per staccarsi dalla felicità che aveva sperimentato quella sera.
Kaori unì le mani e fissò l'acqua. In precedenza, quello stesso giorno, non aveva creduto che fosse possibile sentirsi ancora più combattuta all'idea di mettere fine alla mascherata rispetto a quanto lo fosse stata la prima volta. Ma ora stava affrontando la realtà ed era esattamente con quello che doveva avere a che fare. Era euforica e rattristita di fronte alla scoperta che quell'appuntamento era stato ancora più intenso del primo. All'inizio non capì realmente in che modo le cose fossero tanto differenti, ma presto la consapevolezza la colpì.
-L'altra volta ci siamo divertiti molto, ma non abbiamo detto granché- rifletté. -Questa volta...questa volta, ho parlato con il cuore. Ho detto cosa che ho desiderato dire a Ryo per tanto tempo...e ora che le ho dette, non riesco ad andarmene e a far tornare tutto com'era prima...non ci riesco...-
Ryo rimase silenzioso accanto a lei. Kaori sapeva che avrebbe dovuto dire qualcosa per spezzare il silenzio, ma aveva paura che, se avesse cominciato a parlare, poi non si sarebbe fermata dal dire cose che non poteva permettersi.
-Ma devo farlo- si disse. -Non importa quello che provo, non importa quanto fa male, questa è la realtà. Non sono Cenerentola. Io sono io, Kaori Makimura. Non importa quanto voglia che le cose siano diverse, sono così.-
Si azzardò a lanciare un'occhiata a Ryo e ricevette un altro caloroso sorriso in risposta. Quello sguardo le strattonò il cuore.
-Eppure...nonostante quello che provo adesso, ne è valsa la pena. So che Ryo ha potuto vivere un momento di pace, come ha suggerito Miki. È riuscito ad avere il supporto e l'attenzione della sua Cenerentola. Questa sera è stato felice, e avrà questo bel ricordo da conservare per sempre. Spero solo che sia abbastanza per aiutarlo a guarire, anche solo un po'"
Kaori rivolse di nuovo l'attenzione all'acqua e si preparò per ciò che stava per dire.
"Grazie, Ryo" disse. "Mi hai davvero regalato un'altra serata meravigliosa da ricordare. La conserverò per il resto della mia vita"
"Un'altra volta, proprio come nella fiaba" sospirò Ryo. "Giunge la mezzanotte e Cenerentola deve sparire. È così?" Ryo scosse il capo e si abbassò maggiormente verso di lei. "Mi dispiace" sussurrò. "Temo di essere un uomo molto egoista"
Kaori sollevò il capo e lo fissò, confusa.
"So com'è la fiaba, ma temo di non poterla fare andare così" continuò. "Non questa volta. All'inizio, credevo di poterlo fare. Pensavo di poter vivere il momento come un semplice appuntamento. Ma dopo aver trascorso questa serata con te, ora so che non posso lasciare che finisca di nuovo così. Non ti posso lasciare andare a mezzanotte"
Kaori sgranò gli occhi mentre un dolore acuto le trafiggeva il cuore. Anche se lui non lo aveva detto apertamente, lei sapeva cosa intendeva: voleva molto di più che un semplice appuntamento, quella sera.
-No, non con me, con Cenerentola- si ripeté nella mente, ancora e ancora. -È lei che vuole, non me-. Kaori sapeva che se non avesse continuato a dirselo, avrebbe ceduto alla sua richiesta senza esitazione.
"Mi dispiace, Ryo" disse, la voce che iniziava a tremare. "Mi piacerebbe rimanere con te...ma non posso. Non posso e basta"
Ryo si avvicinò ulteriormente, i suoi occhi fissavano profondamente quelli di lei.
"Prima hai detto che eri alla ricerca del tuo cavaliere" disse lui. "Che era il tuo sogno. E hai detto che se lo avessi trovato, non lo avresti mai lasciato andare. Dicevi sul serio o era tanto per dire, una fantasia passeggera?"
"Dicevo sul serio" insistette lei. "Ero seria in ogni parola che ho detto stasera. Lo sai"
"Allora ti sto facendo un'offerta" disse Ryo. "L'hai detto tu stessa; non sono un uomo perfetto. Sono lontano dall'esserlo, anzi. E posso dirti che conosco bene il lato più oscuro di questo mondo. Ma se mi accetterai, mi piacerebbe essere il tuo cavaliere imperfetto e ombroso"
"Ryo...io...io..." Kaori iniziò ad indietreggiare, ma Ryo la fermò afferrandole entrambe le mani.
"Rimani" le disse. L'espressione nei suoi occhi disse a Kaori che non era un ordine. Era una supplica che veniva dal cuore.
Kaori non seppe quando iniziò a piangere, ma improvvisamente si rese conto di avere le guance umide. Specialmente quando Ryo sollevò la mani e le asciugò le lacrime. In quel momento, aveva la sensazione di vivere in un sogno e in un incubo allo stesso tempo. Dopo anni di attesa, finalmente lo sentiva pronunciare le parole che aveva atteso così a lungo.
Ma anche se stava parlando con lei, nessuna di quelle parole le era destinata.
"Ryo" disse, mentre le lacrime aumentavano. "Vorrei poter rimanere. Vorrei non dover andare. Se ci fosse un modo, una possibilità di rimanere con te, l'accetterei. Ti prego, credimi"
Kaori si allontanò di nuovo da lui, ma Ryo continuò a muoversi verso di lei.
"Se potessi provarti che una possibilità c'è, l'accetteresti?" le chiese.
Prima che lei potesse replicare, Ryo cercò in tasca e tirò fuori qualcosa. Aprì la mano e nel centro del palmo c'era un anello. Kaori sussultò quando lo riconobbe.
-È...è il mio anello. Quello che mi ha dato mio fratello. Perché ce l'ha? Come può darlo a una sconosciuta che ha incontrato solo due volte? Sa quanto sia prezioso per me.-
Kaori avvertì un'ondata di collera attraversarla, e stava per agire quando improvvisamente Ryo le prese la mano destra e infilò l'anello al suo dito.
"Come ho detto, sono un uomo molto egoista" disse. "È la seconda volta che ti do questo anello e, anche se è il regalo che ti ha dato tuo fratello, una parte di me ha sempre desiderato che lo ritenessi un regalo da parte mia, semplicemente perché so con quanto affetto lo conservi"
Kaori rimase a bocca aperta e divenne sempre più pallida mentre ciò che lui aveva detto faceva breccia in lei.
-Lo sa...sa chi sono.-
Kaori si allontanò da lui e si girò per correre, ma Ryo le afferrò il polso.
"Aspetta, Kaori" disse. Kaori si liberò il braccio, ma rimase dov'era, rivolgendogli la schiena.
"Quando lo hai capito?" chiese, le lacrime che le bloccavano la voce. "Durante quest'appuntamento, o l'hai capito durante il primo? O...lo hai capito fin dall'inizio?"
Ryo rimase in silenzio, e Kaori si mise a tremare per la rabbia e la tristezza.
"Da quanto dai corda a questa mascherata?" scattò. "Ti sei divertito a prendermi in giro? È così? Di nascosto hai riso di me per tutto il tempo? Beh, spero che ti sia divertito"
"Perché?" mormorò lui gentilmente.
Kaori chiuse gli occhi e abbassò la testa. Era ancora furiosa con lui, ma il modo con cui pronunciò quella singola parole le ricordò il perché aveva fatto tutto quanto. Sapeva cose le stava chiedendo e faticò per ritrovare la voce.
"Perché non sapevo cos'altro fare" pianse. "Ti comportavi in modo così diverso ultimamente ed ero preoccupata che ci fosse qualcosa che non andava...in realtà eravamo tutti preoccupati. Volevo trovare il modo per aiutarti perché...perché sono la tua partner. Quindi...quindi ho pensato..."
"Hai pensato che se fossi diventata di nuovo Cenerentola, avresti capito cosa c'era che non andava" concluse lui al suo posto. "Hai pensato che avresti potuto trovare un modo per aiutarmi"
Kaori scosse il capo e rise amaramente. "Lo so, sono stata un'idiota" disse. "E poi, mi stai dando troppo credito. Anche se avrei dovuto farlo per te, una parte di me voleva...voleva..."
Kaori fece un profondo respiro e si strinse le braccia intorno al corpo.
"Mi dispiace" sussurrò. "È meglio che vada"
"Kaori"
Altre lacrime caddero dai suoi occhi mentre si ritrovò immobile, Ryo dietro di lei. Era così vicino, Kaori poteva avvertire il suo respiro sul collo.
"Kaori, mi hai frainteso" disse. "Non ho chiesto a Cenerentola di rimanere con me. Non è lei la donna che voglio"
Kaori stava per chiedergli cosa intendesse dire ma Ryo la prese per le braccia e la fece voltare. Poi con un fluido movimento afferrò la sua parrucca e gliela tolse, lasciandola cadere per terra.
"La donna che voglio è quella che appare dopo la mezzanotte" continuò. "La donna che so chi e cosa sono e che ancora mi ritiene un cavaliere. La donna che era disposta a spezzare il proprio cuore per l'uomo che la fa piangere"
Kaori continuò a piangere silenziosamente, fissandolo negli occhi.
-Non può essere vero...questo non può essere Ryo...sta dicendo che vuole me, non Cenerentola...che vuole stare con me? Non può essere vero, giusto? Sto sognando? Mi sveglierò da un momento all'altro e tutto sarà come prima?-
Improvvisamente, Ryo la lasciò andare e fece un passo indietro, abbassando gli occhi. Kaori avvertì il proprio cuore fare un tonfo.
"Ah, cosa stavo facendo?" fece lui, imbarazzato. "Probabilmente sei ancora arrabbiata con me. È okay. Non devi dire niente", si mise una mano dietro la testa e rise. Si girò e tornò a osservare l'oceano. Kaori si era quasi allontanata mentre parlava, ma il suono della sua risata la fece rimanere ferma.
-Quella risata...non era felice come le altre di stasera. Era vuota, come quelle che sento da settimane.-
"Lascia che ti porti a casa" disse Ryo, sempre senza guardarla. "Non va bene che tu rimanga qui. È il minimo che possa fare"
Kaori fece un paio di passi verso di lui. Stava tremando e non riusciva a capire se fosse per il freddo o per le forti emozioni che la stavano soprassedendo.
-Pensa...pensa che io non lo voglia? Che non voglia quello che mi sta offrendo?- Kaori prese un profondo respiro e fece del suo meglio per ricomporsi. Ryo aveva finalmente compiuto il primo passo e aveva rivelato un pezzo del suo cuore. Ora toccava a lei trovare il coraggio.
"Ryo" disse. Lui si voltò verso di lei.
"Che c'è?" chiese. Per un momento, lei esitò mentre la paura la paralizzava.
-Devo dirgli...mostrargli...quello che provo.-
Ryo continuò ad aspettare che parlasse mentre lei gli si avvicinò. Dopo averlo guardato negli occhi per qualche altro secondo, con titubanza Kaori lo abbracciò, tutto il suo corpo tremava.
"Voglio rimanere" sussurrò. "Per favore, fammi rimanere...così" lo strinse ancora di più e appoggiò il capo contro il suo petto, chiudendo gli occhi. Il cuore di Kaori ricominciò a martellare un momento dopo quando lo sentì ricambiare l'abbraccio.
In lontananza, una campana trillò.
"Ascolta, è mezzanotte" disse Ryo. Poi portò una mano sotto il suo mento, sollevandole il capo. Kaori arrossì mentre lui la guardava negli occhi con un sorriso.
"Non ti ricordi cosa ti ho detto l'ultima volta che eravamo così?" scherzò. "Non ascolti mai quando ti dico qualcosa di importante"
Lei rispose sorridendo. "Non mi dici mai nulla di importante" disse, la voce ancora vacillante. "Se non un mucchio di sciocchezze"
Entrambi risero, poi Ryo si inclinò maggiormente.
"Chiudi gli occhi" le disse. Kaori obbedì immediatamente. Il cuore iniziò a batterle ancora più forte. Un secondo dopo, lui la baciò.
Iniziò come un semplice bacio, ma divenne presto molto di più. Ryo portò una mano dietro la sua testa, tenendola stretta a sé con l'altro braccio. Kaori rispose stringendolo il più forte possibile. Riversò tutto l'amore che poteva nel bacio, e avvertì Ryo fare lo stesso. Il tempo sembrò fermarsi finché finalmente si separarono, entrambi alla ricerca di aria.
"Kaori"
"Ryo" sospirò.
"È passata la mezzanotte" disse. "La magia è sparita. Siamo solo noi due adesso"
"Idiota" rispose lei. "La magia c'è ancora. Non l'hai ancora capito?"
Ryo rise di nuovo e Kaori si godette quel suono. Anche se stava cercando di districarsi nelle confuse sensazioni di felicità e apprensione, avvertiva un sollievo in sottofondo per quanto la situazione le sembrasse rilassata e naturale. Eppure, nella sua mente aveva talmente tante domande, una delle quali era più pressante.
"Ryo" disse. "Tutte le cose che hai detto stasera...le...le hai dette a me?"
Il viso di Ryo cambiò e divenne più austero. Kaori si pentì immediatamente e tornò a stringerlo.
"Va bene" disse. "Non devi..." venne interrotta dall'abbraccio di Ryo.
"Potrei chiederti la stessa cosa" replicò. "Eri tu a parlare o la principessa di una fiaba?"
"Certo che ero io" ribatté. "Ti ho detto più di una volta che ero seria"
"Allora hai la tua risposta" disse lui con calma. Le sue parole le scaldarono il cuore, ma era preoccupata per il modo in cui le aveva dette. Kaori strinse la presa su di lui. Capiva che era felice, ma avvertiva anche una persistente impressione di tensione e malinconia da parte sua.
"Sono molto stanco" disse lui con voce sempre bassa. "Penso che dovremmo tornare a casa adesso"
Per un momento, Kaori fu insicura di come lui si stava comportando e di cosa lei avrebbe dovuto fare. Capì velocemente cosa doveva dire.
"Non vado da nessuna parte" mormorò.
"Mmh?"
"Mi hai sentito" disse Kaori, il tono severo. "Sei il mio partner, il mio cavaliere e non ti lascio andare" alzò le mani e le posò sul suo viso. "Non riuscirai a liberarti di me, quindi non provarci neanche" disse, arrossendo violentemente. "E non pensare per un minuto che deciderò improvvisamente di andarmene perché non succederà mai"
Ryo sorrise, gli occhi si accesero per la gioia, e posò un altro bacio sulle sue labbra.
"Grazie...partner" disse, sfiorandole la guancia con le labbra.
Si strinsero per un momento prima di cominciare a dirigersi verso l'auto di Ryo. Kaori sapeva che era solo l'inizio e che ci sarebbero state un sacco di sfide da affrontare ora che la loro relazione era cambiava. Sospettava anche che, nonostante quella serata avesse fatto molto per dargli un po' di pace, c'era molto contro cui Ryo stava ancora lottando.
In quel momento, però, Kaori era felice. Felice e fiduciosa nella consapevolezza che non aveva importanza quello che sarebbe successo; lo avrebbero affrontato insieme, come partner...in ogni senso del termine.
 
 
Fine! Una breve fanfiction che però ho decisamente apprezzato e mi è piaciuto tradurla...l'episodio di Cenerentola mi piace sempre da matti, non importa quante volte venga affrontato nelle fanfiction, è sempre bello vedere come ci divertiamo a modificarlo!
Ringrazio chi ha letto e, come sempre, chi ha commentato: prue halliwell.
  
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