Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: Romanticgirl02    22/06/2018    2 recensioni
Appena avvertì la sua presenza la ragazza lo squadrò senza farsi vedere. Era un uomo alto dai folti capelli argentei e dagli occhi d'ambra, era elegante con un bel portamento, a prima vista si direbbe un amante della lettura, con parecchi sogni nel cassetto ancora da realizzare. Sarebbe stato l'uomo perfetto per lei, pensò all'improvviso, poi però si rese conto che quell'uomo per quanto bello e prestante fosse poteva benissimo essere suo padre...
-E lei signorina quanti anni ha? A vederla sembra molto giovane-
La ragazza colta impreparata a quella domanda gli rispose abbastanza impacciata.
-Ho 25 anni, come vostro figlio, lavoro in uno studio psichiatrico già da 4 anni...-
Una psicologa per un pazzo o per qualcuno che ha bisogno di aiuto?
Genere: Introspettivo, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Suonarono il campanello. Inuyasha si rivestì velocemente. Si era completamente dimenticato sia dell’ idraulico che del bagno allagato. Salutò più cordialmente possibile cercando di nascondere anche il minimo indizio di quello che era appena successo. Lo accompagnò al bagno per poi lasciarlo lavorare in pace. Intanto Kagome aspettava nell’altra stanza. Decise di alzarsi a sua volta quando il sui occhi si posarono sul comodino. Fu pervasa da una vampata di calore. Si mise l’accappatoio, prese l’involucro e lo andò a buttare in cucina. Prima di ritornare in camera si fermò in salotto ad osservare Inuyasha. Era seduto sul divano mentre guardava la tv. Si sentì messa da parte... perciò si sedette di fianco a lui e gli puntò gli occhi addosso. Lui la ignorò e cambiò canale. Lei abbassò lo sguardo imbronciata. Non si aspettava molto ma… andiamo, avevano appena fatto l’amore! Forse era arrivato il momento di mettere in chiaro la loro relazione. Gli amici avrebbero fatto domande, i loro cuori sarebbero impazziti. E mentre lei si crogiolava in quel che sembrava del tutto insensato lui si avventò sulle sue labbra sorprendendola.

-Che stupida…-

Disse con un fil di voce mentre si alzava per andare dall’idraulico. Kagome rimase imbambolata, sorridendo timidamente.

Dopo qualche ora era tutto fu sistemato e finalmente Kagome poté farsi una doccia in santa pace. Aveva già avvisato Ayame che sarebbero arrivati in ritardo e quindi decise di godersi un po’ più del dovuto lo scrosciare dell’acqua calda.

Arrivarono in ritardo, correndo. Entrarono in un bar e con lo sguardo cercarono l’amica. Quando la trovarono andarono al tavolo e si sedettero. Erano già tutti li. Inuyasha osservava di sott’occhi Koga. Un ragazzo alto, dai capelli lunghi corvini legati in una coda alta, gli occhi erano di un colore verde mare, quasi azzurro. Inuyasha non si fidava e dentro di se si lamentava di non aver messo nemmeno le lenti rosse o qualsiasi cosa potesse nasconder anche un piccolissimo particolare di se. Il piercing e l’orecchino erano ben visibili e questo lo rincuorava. Meno male che non aveva dato ascolto a Kagome!  Inuyasha usava quei due oggetti metallici per allontanare i curiosi, in una società come la sua era simbolo di una persona pericolosa, soprattutto se si è uomini. E lui voleva sembrarlo proprio in quel momento. Non voleva fare bella figura davanti a Koga come invece voleva Kagome, non voleva conoscerlo e non voleva parlarci. Fatti i convenevoli Koga si dimostrò un ragazzo molto aperto e solare. Non ebbe alcun imbarazzo a fare i complimenti alle ragazze e ad offrire da bere a tutti, conquistando cosi tutti con la sua abile parlantina. Poi per un ingiustizia o per destino rivolse la parola a colui che ancora non aveva parlato, a colui che avrebbe voluto finire al più presto quella messa in scena.

-Sei alquanto silenzioso sai?-

Inuyasha alzò a mala pena gli occhi dal suo piatto, ricevette una gomitata da Kagome che ignorò prontamente. Alzò le spalle scocciato mantenendo le labbra serrate. Koga alzò un sopracciglio incuriosito, appoggiò i gomiti sul tavolo e si resse la testa con le mani.

-Sai, da quando ci siamo incontrati non ho ancora sentito la tua voce… se uno non parla mai poi si dimentica come si fa!-

Inuyasha lo ignorò di nuovo, concentrandosi su quella fetta di pane che galleggiava nel sugo. Ma Koga non sembrava darsi per vinto.

-Avrai pur qualcosa da dire, stiamo letteralmente parlando del più e del meno. Qualche commento, qualche segno di partecipazione… non vuoi proprio dirmi niente?-

Inuyasha alzò lo sguardo e lo guardò dritto negli occhi.

-Crepa…-

Biascicò in fine a denti stretti. Koga lo guardò di sbieco sorridendo.

-Dai Inuyasha, Koga ha ragione… Siamo tra amici puoi parlare liberamente!-

Inuyasha fulminò Miroku con lo sguardo. Cosa diavolo stava dicendo l’amico? Ora sembrava che lui avesse dei problemi di cui parlare, come una seduta di gruppo e per di più doveva parlarne con una persona che conosce a mala pena da due ore. Certo, come no. L’unica cosa a cui Inuyasha stesse prestando un po’ d’attenzione era la voce di Kagome, non tanto alle parole in se, più al suono melodioso della sua voce.

-Scusalo Koga, non è molto socievole-

Si affrettò a scusarsi Kagome. Inuyasha roteò gli occhi al cielo e continuò a rimanere in silenzio.

-No no, colpa mia, a volte so essere davvero invadente Aya me lo ripete di continuo.-

Disse poi rivolgendo un sorriso malizioso alla ragazza, che lo abbracciò sorridendo. Non fece più tanto caso ad Inuyasha e per lui era meglio così. Continuarono a parlare finchè lo sguardo di Koga cadde su un nuovo entrato. Si scusò e andò a parlare con il barman dietro il balcone che sparì quasi subito. Inuyasha guardò a sua volta, incuriosito dal cambiamento improvviso di quella noiosa serata. Koga tornò da loro senza distogliere lo sguardo da quell’individuo.

-Oddio… ma quello io lo conosco… si è Chokyukai…-

Disse poi Kagome. Koga la guardò e lei spiegò velocemente che era un paziente della sua clinica e che da un momento all’altro era sparito nel nulla. Era stato in carcere per vari motivi e a quanto pare lo avevano rilasciato per mancanze di prove. Chokyukai si fermò in mezzo alla stanza e quando vide Koga, a passo di carica si avvicinò al tavolo. Koga rimase seduto.

-te l’ho già detto non voglio più vederti qui. Hai già creato abbastanza problemi.-

Chokyukai lo guardò con sguardo maligno.

-Tranquillo, sono solo venuto a saldare qualche conto in sospeso con te…-

Poi si accorse della presenza di Kagome.

-Oh ma te sei una di quei strizza cervelli che mi hanno riandato in carcere, ma tu guarda a quanto pare avrò da risolvere più problemi del previsto.-

Si mise a ridere, sempre più forte. Koga si alzò in piedi e lo intimò ancora di andarsene, ma Chokyukai non si mosse. Lo guardò dritto negli occhi.

-Sai Koga per colpa tua mi hanno cacciato dal clan, mi hanno dato del pazzo, del criminale… e tutto per una tua soffiata… che ne dici se adesso ti rendo il favore?-

Detto ciò estrasse una pistola, senza farsi vedere dagli altri clienti. Lo intimò di uscire così che fuori potessero sistemare tutto senza problemi, ma quando Koga si girò Chokyukai premette il grilletto e sparò. Il colpo volò per aria e un pugno ben assestato fece volare Chokyukai sopra un tavolo. Koga si girò e vide Inuyasha raccogliere l’arma, smontarla e infine distruggerla in tanti miseri pezzettini. Rimase a bocca aperta.

-Chi diavolo sei tu! Come osi intrometterti è? Bastardo!-

Chokyukai si scagliò contro Inuyasha che con sguardo glaciale lo rimise al tappeto un paio di volte, finche con un pugno ben assestato lo mandò al tappeto definitivamente.

-Non mi aspettavo che Dio ascoltasse le mie preghiere… Ti prometto che starò più attento-

Disse infine Inuyasha lanciando uno sguardo a Koga, pallido in viso. Quest’ultimo iniziò a ridere nervosamente, finche non si calmo.

-ok… forse è arrivato il momento di presentarsi come si deve: Sono Tanaba Koga, agente speciale di polizia e nel tempo libero direttore di questo bar-

Disse poi mostrando il distintivo. Tutti a parte Ayame rimasero stupiti, tutti a parte Ayame e Inuyasha.

-Tsk, sbirro da quattro soldi.-

Rispose Inuysha. Kagome corse da lui rimproverandolo per poi abbracciarlo scoppiando in un pianto il quale il ragazzo cercò di consolare come meglio poteva senza dimostrare troppo affetto. Arrivò la polizia che una volta arrestato Chokyukai e fatto il verbale con le dichiarazioni dei presenti se ne andò così come era arrivata. I ragazzi cecarono di rallegrare come meglio potevano la serata, cercando di dimenticare quello accaduto poco prima. Le ragazze tremavano ancora per lo spavento e Miroku si offrì per accompagnarle a comprare qualcosa per calmarle. Così Koga ebbe maggior occasione di conoscere Inuyasha.

-Come avevi fatto a capire che ero un poliziotto?-

Chiese subito Koga. Inuyasha lo guardò e con aria da saccente gli rispose:

-Semplice, primo indossi un giubbotto antiproiettile sotto la camicia e ciò vuol dire o che sei una persona importante o che temi per la tua vita  o che lavori in polizia. La prima la scarto subito, in quanto vestiti fin troppo comuni, niente occhiali da sole per nascondere la tua presenza e in oltre stai con Ayame, che direi non appartiene a nessuna famiglia ricca, la seconda pure è da scartare in quanto hai iniziato a chiacchierare amichevolmente con dei perfetti sconosciuti coi quali cercavi di fare bella figura per la tua ragazza. Quindi rimane solo la terza. Inoltre mi hai tenuto d’occhio senza farti vedere cosa che una comune persona faticherebbe a nasconderlo.-

Koga rimase veramente stupito. Era da tempo che non si faceva beccare. Rimase incuriosito dalla presenza di quel ragazzo.

-Sai tu invece chi mi ricordi? Un cane… si direi proprio un Botolo Ringhioso-

Inuyasha lo guardò con aria omicida e Koga si mise a ridere.

-Andiamo, non mi avresti mai salvato la vita se non fosse stata in pericolo anche Kagome!-

Inuyasha lo guardò offeso e fece di tutto per non saltargli a dosso. Koga sapeva il fatto suo e  per qualche stana ragione nella mente di Inuyasha si disegnò l’immagine di un lupo, scaltro e attento.

-Ma sentilo il lupastro. L’idiota che si fida ciecamente di un giubbotto antiproiettile. Semplicemente non mi andava di essere interrogato per la millesima volta dalla polizia per il ritrovamento del tuo cadavere. –

-Per la millesima volta? Che sei forse un assassino? Di certo sai il fatto tuo, da come maneggiavi la Pistola…-

In effetti più ci pensava più Koga non riusciva ad inquadrare bene Inuyasha. Che avesse un passato da criminale? Era possibile, anche se per la sua giovane età era pressoché impossibile…

-Più o meno-

Si limitò a rispondere Inuyasha. Quando tornarono anche gli altri, vista l’ora tarda decisero di salutarsi.

-A presto Botolo Ringhioso-

Disse con fare ammiccante Koga.

-Taci Lupastro-

Rispose di rimando lui. Gli altri si guardarono straniti e Kagome scosse la testa. Salirono in macchina e durante il ritorno a casa rimasero in silenzio. Una volta entrati in casa nella mente dei due ragazzi si accese un problema: che fare ora con la loro relazione? 

 

Salve a tutti!! E dopo un tempo infinito ritrovai il tempo e la voglia di scrivere… non so se in molti continueranno a seguire questa storia ma ora più di prima sono intenzionata a concluderla… man mano che arriveranno le idee le butterò giu e le sistemerò…. E che dire… buona lettura!!

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: Romanticgirl02