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Autore: _Daenerys Targaryen93_    22/06/2018    2 recensioni
Misa Amane è una bellissima ragazza, solare e sarcastica.
Dopo un test del quoziente intellettivo è stata spedita al Sakura College, una scuola specifica in cui sono tutti cervelloni.
Qui incontra Light Yagami e cerca di stringere amicizia ma ...
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri personaggi, L, Light/Raito, Misa Amane, Nuovo personaggio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Light mi baciò di nuovo, e di nuovo.
Sentii la mia mente svuotarsi.
Si staccò un attimo solo per guardarmi negli occhi, aveva lo sguardo più dolce che avessi mai visto.
Accarezzò il mio viso e baciò la punta del mio naso.
Arrossii e sorrisi.
Le sue labbra tornarono sulle mie, e presto iniziò a mordicchiarmi il labbro inferiore.
Qualcosa in me scattò e presi l’iniziativa.
Gli presi il viso tra le mani continuando a far aderire le nostre labbra e mi misi a cavalcioni su di lui, seduto sul pavimento.
Nei pochi secondi in cui ci separammo, lo vidi sorridere e alzare un sopracciglio.
Io feci spallucce e tornai a baciarlo.
Mi accarezzò le braccia, poi infilò le mani sotto la mia maglietta.
Sfiorò la mia pancia e quando arrivò al seno lo vidi esitare.
<< Qualcosa non va? >> arrossii, lui altrettanto.
<< Ecco, io.. >> non riuscivo a crederci, Light Yagami imbarazzato << Non vorrei beccarmi uno schiaffo. >>,
risi passandomi una mano tra i capelli, e scossi la testa.
Capì il concetto e tornò ad accarezzarmi il seno.
Venni sollevata da terra e fatta distendere sul suo letto.
Lui si posizionò sopra di me e mi baciò il collo.
Sentii dei brividi lungo la spina dorsale.
Mi sfilò la canottiera e ancora più lentamente gli short.
Sorrise alla vista della mia lingerie rossa di pizzo.
Lo aiutai a sbottonare la camicia, le mie mani tremavano e avevo il respiro affannato.
Osservai e accarezzai il suo petto nudo, lui si chinò su di me e iniziò a ricoprire la mia pelle di baci bollenti, dal seno all’interno delle cosce.
Tornò ad assaporare le mie labbra e quando infilò la mano negli slip e toccò il mio intimo, inarcai la schiena per godere a pieno di quel contatto.
Posò la sua fronte sulla mia e mi sussurrò:
<< Misa, ti amo. >>,
sorrisi, il mio cuore batteva all’impazzata.
Ero davvero felice:
<< Ti amo anche io, Light. >>.
Lo vidi sorridere e alzarsi un attimo, così da liberarsi dai pantaloni.
Liberò i miei seni dal reggiseno, slacciandolo e gettandolo a terra.
Istintivamente mi coprii, arrossendo e mettendomi seduta.
Mi baciò sulla fronte e mi accarezzò il viso:
<< Non coprirti. Sei bellissima. >>,
<< E’ che per me, è la prima volta .. in tutti i sensi. >> mi spostai una ciocca dietro l’orecchio.
Light mi sorrise, ricordandomi che per lui era lo stesso.
Tolsi gli occhiali e li sistemai sul comodino.
Respirai a fondo e lasciai cadere le braccia, mostrando il petto nudo.
Tolse i boxer liberando la sua erezione.
Tentai di non guardarlo, non avevo mai visto uno di ‘quei cosi’.
Fu come se mi avesse letto nel pensiero:
<< Ehm, immagino che per te sia strano. >>,
<< Beh, almeno ora so che non devo più chiamarti ‘dolce pisellino’. >> risi,
<< Immagino di no. >> fece spallucce e sorrise,
<< Devi avvisare tua madre, così non ti chiamerà più così. >>.
Mi afferrò i polsi delicatamente facendomi tornare in posizione supina.
<< La avviserò, adesso ho voglia di altro. Non di parlare di mia madre. >>.
Delicatamente fece scivolare le mie mutandine, baciandomi.
Cercai di rilassarmi, di non essere tesa.
Lo sentii entrare in me, piano.
Faceva dannatamente male.
Una lacrima mi rigò la guancia.
Lui si fermò e la asciugò con un dito, chiedendomi se stessi bene.
Aveva il respiro affannato.
Io annuii, invitandolo a continuare.
Iniziò di nuovo a muoversi, aumentando il ritmo.
Il dolore lasciò spazio al piacere.
Gli andai incontro con il bacino godendo di ogni spinta.
Il silenzio era rotto solo dai nostri gemiti sincronizzati.
Inarcai la testa all’indietro pregandolo di non fermarsi, e chiedendo sempre di più.
Lui mi accontentò, continuando a spingere dentro di me.
Mi abbracciò e baciò, senza smettere.
Stavo letteralmente impazzendo.
Affondai le unghie nella sua schiena, graffiandolo.
Lui invece mi diede un morso sulla spalla, amandomi con passione.
Raggiungemmo il culmine insieme, finché stremati non ci distendemmo l’una accanto all’altra.
Respirai a fondo, in estasi.
Light mi strinse a sé baciandomi la testa.
<< Stai bene, piccola? >>,
<< Mai stata meglio. >> mormorai, felice.
<< Ecco, io.. >>,
alzai lo sguardo su di lui.
Era arrossito.
Mi distesi su di lui e appoggiai la testa sul suo petto.
<< Cosa c’è? >>,
<< Sono stato all’altezza? >>.
Sgranai gli occhi, sbigottita.
Sorrisi, era così tenero.
<< Sei stato perfetto. >> lo rassicurai, baciandogli il petto.
Lo sentii sospirare di sollievo.
Mi strinse a sé e ci addormentammo.
 
Ci rivestimmo, e Light mi invitò a cenare con lui nella sua stanza.
Aprì il frigorifero e tirò fuori delle confezioni di ramen precotto e dei vassoi di sushi.
Gli dissi di sedersi e di lasciar fare a me.
Avevo una fame da lupi, e ne aveva anche Light.
Accesi il fornellino da campeggio e feci bollire l’acqua in un pentolino.
Versai l’acqua nelle confezioni e prese due bacchette mescolai.
Porsi a Light la sua porzione, lui mi ringraziò.
<< Mi dispiace poterti offrire solo cibo precotto o confezionato. Purtroppo non ho avuto modo di organizzarmi. >>,
scossi la testa rassicurandolo:
<< Tranquillo, a me piace molto il ramen. E poi abbiamo anche il sushi. >>,
<< Hai sete? Ti prendo una cola. >>.
Annuii, lo vidi alzarsi e aprire il frigo.
Prese due bibite e me ne porse una.
Lo ringraziai.
<< Abbiamo dimenticato di fare il compito di francese. >> risi,
<< Beh, abbiamo impiegato il nostro tempo in una maniera migliore. Il compito possiamo farlo un altro giorno. La consegna è tra una settimana. >>.
Sorrisi e annuii:
<< Anche domani, se vuoi. >>.
<< Certo, e magari una volta finito potremmo rifare il discorso di prima. >>.
Arrossii e quasi non mi strozzai con la cola.
Ci aveva preso gusto.
Sorrisi, lui ammiccò.
Lo guardai, era talmente bello con i capelli arruffati e la camicia mezza sbottonata.
Ma soprattutto era mio!
 
Tornai al dormitorio verso le dieci di sera.
Aprii lentamente la porta, decisa a camminare con passo felpato in modo da non svegliare Himiko.
La mia amica era distesa supina sul suo letto e stava ronfando.
Velocemente mi svestii e decisi di fare una doccia.
Mentre l’acqua calda accarezzava il mio corpo, ripensai agli eventi pomeridiani.
Arrossi al pensiero che il tocco dell’acqua era stato preceduto da quello di Light.
Gettai i capelli bagnati all’indietro e lasciai che il getto mi investisse il volto.
D’un tratto la tenda si aprì, sussultai.
Avevo di fronte una Himiko su di giri.
Ma non stava dormendo?
Cercai di spingerla fuori, dopotutto ero nuda e bagnata.
Ma lei mi pregò di lasciarla stare, dicendo che aveva una cosa da chiedermi.
Sapevo già cosa voleva da me.
Si stava bagnando tutto il pigiama, ma non sembrò importarle.
Sbuffai, rinunciando a cacciarla.
Mi limitai ad afferrare l’accappatoio e ad indossarlo, asciugandomi.
Himiko mi si parò davanti, facendomi prima di tutto i complimenti per il mio corpo.
<< Tu mi spaventi, giuro. Pensavo stessi dormendo. >>
<< Infatti è così. >> mormorò, << Ma ti ho sentita rientrare! >>
<< Cosa sei un cane? >> esclamai, alzando gli occhi al cielo.
Mi sedetti sul letto e lei accanto a me.
La vidi guardarmi sorridente, io alzai un sopracciglio.
<< Che c’è? >>
<< Allora? >> chiese,
<< Allora, cosa? >> mormorai,
<< Come è andata oggi? Avete fatto il compito? >> sorrise,
sembrava una bambina in un negozio di giocattoli.
Figuriamoci se le interessava del compito di francese, la cara Himiko voleva sapere ben altro.
Ormai la conoscevo piuttosto bene.
<< Beh .. Ecco, non proprio. Ce lo siamo dimenticato. Infatti domani pomeriggio lo facciamo. >> arrossii, << Il compito intendo. >>,
<< Come? Ve ne siete dimenticati? >>.
Iniziai a giocare con i capelli bagnati, nervosa.
Le dissi che Light era reduce da un pisolino, e quindi avevamo dovuto attendere un paio di minuti prima di iniziare a studiare.
<< Poi ci siamo messi a parlare di diverse cose, e il tempo è volato. >> balbettai.
Himiko si passò una mano sul volto, poi mi guardò.
Sembrava volesse dirmi ‘Davvero?’.
Avvicinò il suo volto al mio, io indietreggiai trattenendo il respiro.
Arricciò la bocca ed esclamò:
<< Non ti credo, mi stai dicendo una bugia. Parla. Cosa è successo? >>,
<< N.. niente! >> balbettai.
Strabuzzò gli occhi e arrossì.
Balzò in piedi e si mise il volto tra le mani.
Girò su se stessa poi mi puntò il dito contro.
Aveva il sangue al naso.
<< KYAAAAH!!! NON MI DIRE!!! I TUOI OCCHI MENTONO! C’E’ STATO QUALCOSA TRA TE E LIGHT. NON E’ FORSE COSI’??? >>.
Le porsi un fazzoletto, intimandole di abbassare la voce.
Lei lo prese e tornò a sedersi accanto a me, pregandomi di raccontarle tutto.
Sospirai, e le dissi che se lo avesse rivelato a qualcuno l’avrei uccisa.
Lei annuì, dicendo che sarebbe stata una tomba.
Respirai a fondo e le raccontai tutto, non nei dettagli ovviamente.
Quelli erano affari miei e di Light.
Himiko mise una mano sulla bocca:
<< Oddio!!! Lo sapevo. Oh, mio Dio! Non ci posso credere! >>,
<< Ancora non ci credo io. >> ammisi, spostandomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
<< Come è stato? >>,
<< Stupendo. Lui è così dolce. >>,
<< Oh, mio Dio! Sono felice!! >>,
<< Si lo so. E’ da quando l’ho visto per la prima volta, che rompi le scatole con ‘Tu e Light, questo. Tu e Light di qua e di là’. >>.
Rise e mi abbracciò.
Bussarono alla porta.
Himiko si offrì di andare ad aprire.
Era il figlio del giardiniere, che porse alla mia amica una busta e una rosa.
<< Mi è stato chiesto di prenderla dal giardino, e portarla a Misa Amane insieme alla lettera. Mi ha dato tremila yen, è un piacere fare affari con lui. >>.
Ci salutò e se ne andò chiudendosi la porta alle spalle.
Himiko lesse il mittente sulla busta e si portò una mano sul cuore mormorando un ‘OOOOH! Che carinooo!’.
Presi la rosa e la lettera dalle sue mani.
Aprii quest’ultima e lessi:
 
‘ Sei il centro del mio mondo, credo che non riuscirò a dormire al pensiero che ti ho avuta tra le mie braccia questo pomeriggio. Sono troppo felice. Ti auguro una buonanotte, mia dolce principessa.
Ti amo,
Light.
Ps. Non ti montare la testa. :-P’.
 
Sorrisi, stringendo la lettera al petto e posando la rosa sul comodino.

Nota dell'autrice: Eccomi tornata, con un nuovo capitolo.
Prometto solennemente di finire questa long.
Spero vi piaccia, che la leggiate e recensiate.
Anche se sono una ritardataria cronica!
Un abbraccio,
Daenerys
  
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