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Autore: Il_Signore_Oscuro    24/06/2018    5 recensioni
[STORIA INTERATTIVA - ISCRIZIONI CHIUSE]
(Momentaneamente interrotta per problemi con la connessione internet)
Arcadia, una fra le più importanti scuole di magia e stregoneria di tutta Italia. Eretta su un isola sospesa nel cielo e protetta da potenti incantesimi di occultamento, essa accoglie studenti da ogni angolo dello Stivale e in quelle mura si formano coloro che saranno i maghi di domani. Ma come in ogni scuola di magia, anche qui ad Arcadia si celano dei segreti...
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Maghi fanfiction interattive, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Renè

 
Da qualche giorno, ormai, la notizia che una talpa delle Maschere fosse nascosta lì ad Arcadia, aveva preso a diffondersi dai dormitori fin nei corridoi di tutta la scuola. La voce era giunta persino alle orecchie dei professori, i quali avevano invitato alla calma: assicurando che non c’era luogo, in tutto il mondo, più sicuro della Scuola di magia e stregoneria di Arcadia, e che, in ogni caso, il corpo insegnanti avrebbe avviato uno scrupoloso setacciamento del castello.
Quindi rientrato il panico, gli studenti ripresero la loro routine, in attesa della fine del primo semestre…

da quando aveva rischiato di farle prendere un brutto voto a Pozioni, Ben era stato costretto dall’Argenti a svolgerle i compiti per almeno una settimana. Tanto che, a lungo andare, la ragazza era divenuta una loro amica, anche se René era abbastanza convinto che non l’avrebbe ammesso neanche sotto tortura: come tutti i membri dei Gorgargento era orgogliosa sino all’inverosimile.
Quel giorno al consueto gruppo di studio, formato da René, Ben, Alessandra, Erica e Andrea, si erano uniti anche Milo e Dante. Il primo era lì solo per scambiare quattro chiacchiere con l’energica Chimeroro, mentre il secondo era un compagno dell’Argenti: gentile ma di poche parole.
René era intento a ripetere la ricetta di una pozione appresa da poco, quando la conversazione fra i due Gorgargento prese una piega interessante e lui non mancò di tendere un poco l’orecchio.
«Al sole arde il suo guscio,
bruni e verdi i suoi intestini
Silenziosa custodisce
le urla mortali dei bambini»
stava declamando Dante, sovrappensiero.
«Cosa diavolo avrà voluto intendere?!» esclamò Andrea, con tono esasperato.
René ci rimuginò sopra, mordicchiandosi la parte interna del labbro per poi esordire con «È un indovinello!».
«Questo l’avevo capito anch’io, puffo» sibilò Andrea in risposta, con voce velenosa.
Il ragazzo dai capelli blu si accigliò e protestò, con aria imbronciata «Non chiamarmi in quel modo!».
«Sennò che mi fai? Le meshes ai capelli?» incalzò la ragazza con una smorfia di finta paura.
«Piantatela» ingiunse Dante, con il viso immobile in una maschera di serietà «Sono abbastanza sicuro che Mal si riferisse a un luogo in particolare, sicuramente entro i confini di Arcadia».
«Magari la Foresta intorno alla scuola» propose Andrea, facendo spallucce.
«Il riferimento è troppo vago» controbatté Dante, con una scrollata del capo.

«La Serra di Erbologia» disse a un tratto Milo, e tutti si voltarono a guardarlo «le urla mortali dei bambini, non può che riferirsi alle giovani mandragole nella serra numero quattro».
Dante squadrò l’Idrarosso, prima di confermare con un cenno del capo.
«Milo ha ragione» disse Alessandra «Stefania me ne ha parlato qualche tempo fa: quella serra custodisce molte piante pericolose. Sembra sia chiusa da tempo a causa di un’infestazione di rampicanti spungolosi ».
«Beh» disse Dante «dobbiamo entrarci» la sua espressione si fece più cupa «se è vero che un membro delle Maschere è qui ad Arcadia, è probabile che anche lui sia a caccia dei segreti presenti nel castello, come ha accennato lo stesso Mal».
«Senza contare che quel mostriciattolo potrebbe aiutarci a capire di chi si tratta» aggiunse Andrea, anche se non sembrava troppo convinta.
«Okay, ma dimenticate i rampicanti spungolosi» li interruppe Milo «se anche solo una spina vi tocca, andrete k.o. per un paio d’ore».
Ben si passò una mano sul mento «Ci vorrebbe qualcosa per allontanare le piante aggressive» disse, riflettendo fra sé e sè.
«Potremmo dare fuoco alla serra» propose Erica, incrociando le braccia.
«Immagino ci sia un modo un po’ più, ecco, discreto» disse Alessandra mordendosi le labbra.
Gli occhi di Ben, proprio come René temeva, si stavano pericolosamente volgendo nella sua direzione «René, tu non hai imparato una pozione erbicida di recente?».
René richiuse il libro di scatto.  Gli dispiaceva negare il proprio aiuto ai suoi amici, ma qui si trattava di una violazione delle regole grossa come un Ungaro Spinato. Certo non una sciocchezzuola come un’uscita fuori orario «P-può essere, m-ma non avrei gli ingredienti per prepararla».
«Beh, quello non è un problema» ghignò Andrea «da quello che so il professor Castrone accetta sempre volentieri un piccolo aiuto dopo le lezioni. Non dovrai fare altro che prendere in prestito il necessario dalla sua dispensa personale».
«Ma io-» cercò di protestare il giovane Taurobalto.
«Ascolta René» disse Dante, con voce calma e pacata «so che è chiederti molto. Ma qui non si tratta di un capriccio o di uno stupido scherzo, bensì di salvare la scuola da una minaccia che potrebbe essere più vicina di quanto pensiamo».

Il ragazzo esitò, fissando gli occhi scuri e decisi del Gorgargento. Non sapeva molto su Dante, ma non aveva dimenticato di come si era messo contro il professor Guerra quando questi aveva preso a tormentare Alessandra. Conosceva da poco l’Alghieri, ma qualcosa dentro di lui gli diceva che di quel ragazzo taciturno poteva fidarsi. E anche la bacchetta, sicura nella sua tasca, emanava un dolce calore di conferma.

«E va bene» sospirò René abbassando lo sguardo, salvo rialzarlo subito dopo «ma avrò bisogno di un diversivo. Non posso certo rovistare nella dispensa sotto il naso del professore»

1-Sembra che qualcuno dovrà sacrificarsi per offrire al caro René un piccolo diversivo così che possa recuperare gli ingredienti per la pozione erbicida. Servono DUE volontari, ma vi avverto: c’è il rischio che perdiate dei punti e i vostri compagni di casa potrebbero non esserne troppo felici. Se volete proporvi scrivetemelo all’inizio della recensione (René ovviamente non può offrire un diversivo a sé stesso xD)

2-Ora che la giornata è finita, cosa faranno i nostri protagonisti?
a) A nanna!
b) Punti per la casa!
c) Ho studiato [indicare la materia]
d) Mi sono esercitato con [indicare incantesimo che si conosce già]

Un abbraccio,
Il Signore Oscuro
 
   
 
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