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Autore: Farkas    24/06/2018    1 recensioni
Alla fine della seconda stagione dopo aver perso il padre a causa di Zoom, Barry decide di tornare indietro nel tempo per salvare sua madre dall'Anti-Flash ed avere una vita normale.
Abbiamo visto il Flashpoint della serie e ora vi propongo il mio. Come sarà cambiata qui la vita di Barry? Chi ne fa parte ora e con chi deciderà di dividerla? Resetterà o meno il Flashpoint? Se volete scoprirlo leggete la mia storia.
Saranno presenti anche alcuni personaggi di Arrow.
Naturalmente Snowbarry.
Genere: Azione, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Barry Allen, Caitlin Snow, Eobard Thawne, Oliver Queen/Arrow
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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      Flashpoint

    Starling City: 2016 (parte II)

 
 
-So che non è proprio quello che ti aspettavi, ma ci tenevo a stare un po’ con mio padre- borbottò Oliver rivolto a Barry, mentre entravano nel centro conferenze.- E poi questa è una cosa importante… -.
-Lo capisco benissimo Ollie – sospirò il velocista.- E poi non siamo certo venuti qui per divertirci. Sei perdonato… se prometti di farmi avere una giornata libera-.
L’amico sorrise:- Due. Così avrai tutto il tempo di pianificare un bell’appuntamento con quell’oculista…-.
Barry non potè replicare a causa dell’arrivo di Robert e di altri due uomini:- Bene è tutto pronto… Oliver, Barry vi ricordate del mio assistente personale Cooper Seldon?-.
-Certamente. Spero lei stia bene signor Seldon- rispose cortesemente Oliver.
Barry era un po’ meno tranquillo (aveva sentito parlare di quel tipo), ma decise semplicemente di restare all’erta.
Robert era a metà del suo discorso quando un’esplosione fece tremare l’intero edificio:- Gli Spettri!- urlò qualcuno.
Tre colpi di pistola fecero eco a quel grido, e Robert venne salvato dall’intervento di Diggle che lo gettò a terra all’ultimo momento esclamando:- Stia giù signor Queen. E’ tempo che mi guadagni la paga-.
Barry rimase sconvolto ma prima ancora che potesse pensare d’intervenire Oliver lo afferrò per un braccio e lo spinse fuori dalla linea di tiro:- L’uscita è a destra! Corri Barry! Corri!-.
Detto ciò il biondo si lanciò nella direzione del padre che era già a metà strada verso l’uscita.
Era l’ultima cosa che volesse fare ma a Barry non restò che entrare in azione, e in pochi nanosecondi disarmò tutti gli spettri a supervelocità.
Poco dopo si trovò fuori con i Queen, mentre gli tornava vagamente in mente il pranzo di nozze di Oliver.
Dato che non era parente di Robert e pertanto non a rischio il capitano Lance sopraggiunto poco dopo, disse a Barry che non era necessario impegnare uomini a difenderlo, e lo invitò a trovarsi un motel in cui trascorrere la notte, mentre Oliver sarebbe statO al sicuro guardato a vista da degli agenti.
L’ex CSI non potè non ammettere la fondatezza del ragionamento, ma il tono spocchioso usato da Quentin lo infastidì non poco: sembrava più quello di un ufficiale nazista che si rivolgesse a un sottoposto incapace, che quello di un poliziotto in teoria intento a rassicurare un civile, sulla sorte di un amico.
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La stanza 52 del Gustin Motel, era di quanto più lontano si potesse immaginare dal lusso di Villa Queen, ma Barry aveva altro per la testa.
Le sue ricerche su Thea avevano dato esito positivo, ma vedendo tutti i cambiamenti già avvenuti, Barry aveva preso a chiedersi se fosse opportuno salvarla.
Vero aveva salvato i suoi genitori, ma in fondo lì si era limitato ad aggiustare il danno fatto da Eobard… e già così aveva stravolto un bel po’ di cose. Salvando Thea rischiava di far morire Oliver? Di farlo finire con cinque figli?
Per schiarirsi le idee, il giovane Allen decise di fare quattro passi, e in breve si ritrovò di fronte alla Queen Consolidated.
In un’altra vita era andato in quel luogo dopo aver saputo di un furto strano perché… perché… perché ? Non se lo ricordava più…
In compenso ricordava molti dettagli dello stage fatto con Samantha, la crescente amicizia con lei e Oliver, quando la ragazza gli aveva parlato della gravidanza…
Abbassando lo sguardo Barry riuscì a stento a trattenere un grido: a pochi passi da lui c’era l’Incappucciato!
L’uomo era di schiena e non lo aveva visto, cosa che permise a Barry di seguirlo, fino a un vicolo dove schiacciando vari mattoni aprì una porta nascosta.
Barry non ebbe difficolta a ripetere il procedimento e ad infilarsi nell’ingresso segreto. Voleva sapere che ne era di Felicity, se era al fianco di questo “nuovo” Green Arrow.
Percorso uno stretto corridoio il giovane Allen si ritrovò nell’Arrowcaverna.
-Ma che cosa… - fece allibita una voce maschile, prima di esclamare con tono più autoritario.- Ingresso non autorizzato!-.
A parlare era stato Cooper Seldon ma prima di poter registrare l’informazione Barry si ritrovò a tu per tu, con l’Incappucciato.
L’uomo tentò di sferrargli un montante ma i super riflessi di Barry, gli permisero di evitare il colpo con facilità.
-Come hai trovato questo posto?- ringhiò il vigilante.-Oliver lo sa?-.
La maschera e il cappuccio la coprivano bene, ma Barry capì che la faccia che aveva davanti era quella di Robert Queen.
-Signor Queen?!- esclamò allibito il velocista.
-Rispondi! Oliver lo sa?!- tuonò l’altro.
-Non sa niente, sono arrivato qui per caso! Ho visto l’incappucciato e l’ho seguito! Ma come…-.
- Cinque anni su Lian Yu, e la morte di mia figlia mi hanno aperto gli occhi. Devo fare ammenda. Devo salvare la mia città- rispose Robert in tono stanco. -Vattene Barry e ti prego non dire nulla ad Oliver. Ha una bella vita, e non voglio rovinargliela trascinandolo nel mio mondo-.
Barry non potè far altro che annuire e andarsene.
-E se adesso andasse alla polizia?- mormorò Cooper.
-Non lo farebbe mai. E ora torna al computer Green Arrow e Owerwatch hanno ancora da lavorare-.
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Barry non sapeva come metabolizzare ciò che aveva accaduto.
Quel Seldon era vivo, ed era un vigilante anziché un delinquente e questa era indubbiamente una cosa buona, ma comunque gli faceva un po’ strano, vederlo dall’altra parte della barricata.
Lo squillo del telefono lo distrasse da quei pensieri.
L’urlo che uscì dall’apparecchio, quasi gli forò i timpani: -BARRY! STAI BENE?! HO VISTO ALLA TV L’ATTENTATO, HO PROVATO A CHIAMARTI PER ORE…-.
-Sto bene mamma- balbettò il metaumano.- Sì…  anche Oliver sta bene calmati…-.
-CALMARMI?! MA LO SAI CHE ABBIAMO PASSATO IO E TUO PADRE?! POTEVI CHIAMARCI DOPO L’ATTENTATO, INVECE DI ASPETTARE CHE LO SAPESSIMO DAL TELEGIORNALE!-.
-Sì mi dispiace, non ci ho pensato- mormorò il ragazzo. Essendo stato per anni, supereroe e orfano non aveva pensato di chiamare a casa.
In fondo doveva ancora abituarsi a quella nuova vita.
 
 
 
 
 
 
ANGOLO DELL’AUTORE
Mi spiace davvero per il ritardo, ma l’università quando ci si mette è una galera.
Che ne dite? Abbiamo dato un’occhiata al nuovo Team Arrow, e presto avremo un altro po’ d’azione.
Grazie come sempre a chi legge/recensisce/preferisce/segue e alla prossima.
  
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