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Autore: Lady White Witch    25/06/2018    4 recensioni
[Eddard/Catelyn 675 parole]
Andò ad aprire, facendo attenzione a non inciampare sui giocattoli di Jon sparsi per il pavimento.
“Per l’ultima volta, Slynt, non metterò un bavaglio sul mio dannato marmocchio solo per farti dormire tutta la stra…tu non sei Janos.”
“Temo di no – rispose la ragazza più bella che avesse mai visto, nonostante i capelli disordinati, l’aria assonnata e un pigiama di Minnie che sembrava aver visto tempi migliori – Sono Catelyn Tully, abito nell’appartamento di fianco al suo, signor Stark.”
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Catelyn Tully, Eddard Stark, Jon Snow
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Crybaby   
Coppie: Eddard/Catelyn 
Avvertimenti 
Ooc, Au, What if…?
Alternative Universe – Modern Setting

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Jon non la smetteva di piangere.
Aveva provato di tutto: lo aveva cullato, implorato, fatto vedere i Muppets e gli aveva cantato (atrocemente).
Suo nipote continuava a piangere.
E lui era stanco, erano le tre e il giorno dopo alle otto sarebbe dovuto essere in ufficio in orario se non avesse voluto che lo licenziassero.
“Cosa vuoi da me? Cibo, coccole, tv scadente? Ti prego, se qualcosa ti può far smettere…”
Bussarono alla porta, col risultato di far piangere ancora più forte il bambino per il rumore improvviso.   
“Perfetto…”
Andò ad aprire, facendo attenzione a non inciampare sui giocattoli di Jon sparsi per il pavimento.
“Per l’ultima volta, Slynt, non metterò un bavaglio sul mio dannato marmocchio solo per farti dormire tutta la stra…tu non sei Janos.”
“Temo di no – rispose la ragazza più bella che avesse mai visto, nonostante i capelli disordinati, l’aria assonnata e un pigiama di Minnie che sembrava aver visto tempi migliori – Sono Catelyn Tully, abito nell’appartamento di fianco al suo, signor Stark.”
“Eddard…cioè Ned…va bene pure Ned…il signor Stark era mio padre.”
“Mi scuso per l’ora ma…”
“No no, immagino che anche tu sia qui per lamentarti. Mi dispiace non riesco a calmarlo e…”
“Forse so come aiutarti.”
“Davvero?”
“Sì. Posso entrare?”
Eddard si spostò e la fece entrare.
“Mi scuso per il disordine.”
“Non ti preoccupare. Quando nacque mio fratello, casa nostra era molto più disordinata. In confronto, questo è il regno dell’ordine.”
“Mi fa piacere saperlo.”
“Posso prenderlo in braccio?”
Non faceva mai prendere Jon in braccio a degli estranei. Mai.
Ma ora, stanco e con un disperato bisogno di dormire almeno cinque ore, non era il caso di fare il paranoico.
“Ok…fa attenzione…”
“Certamente.”
Lei iniziò a far scorrere le dita in modo lento ma fermo su gambe, braccia, schiena, petto e viso. Pian piano Jon iniziò a calmarsi. Eddard sbattè le palpebre per la sorpresa.
“Sei magica” disse, non riuscendo ancora a credere a quello che stava vedendo.
“No – rise lei – L’ho imparato da mia madre, lo faceva sempre quando Edmure aveva le coliche. Gli piacevano i massaggi.”
“Ah le coliche…non dovevano scomparire tra il quinto e il sesto mese?”
“Non sempre. Tuo figlio…”
“Jon non è mio figlio. È figlio di mia sorella Lyanna.”
“Gli fai da baby sitter?”
“No. Sì…qualcosa del genere…è complicato.”
Non poteva certo dire ad un’estranea (sorprendentemente brava coi bambini e che gli aveva appena fatto il regalo più bello della sua breve esistenza) Mia sorella è rimasta incinta dopo aver avuto una relazione con un uomo sposato ed io tengo suo figlio fino a quando le cose tra loro due non si saranno sistemate, che può essere tra un anno. Oppure tra dieci. O anche  mai.
“Sei un bravo zio.”
“Grazie, ma se non fossi arrivata tu probabilmente sarei rimasto tutta la notte in piedi senza chiudere occhio. Avrebbe fatto male sia a me che a lui.”
“È un bambino tranquillo. Ti somiglia.”
“Tutto sua madre. Per fortuna non somiglia al padre.”
“Non ti sta simpatico?”
“Avrei preferito che mia sorella sposasse Robert, sinceramente. Erano fidanzati al liceo.”
“Robert Baratheon? Il proprietario del pub al Red Keep Avenue?”
“Proprio lui. Lo conosci?”
“No, ma il mio amico Petyr lavora per lui.”
“Petyr…Petyr…ah, Ditocorto?”
“Lo chiamate anche voi così?”
“Si presentò lui con questo nome. Ma perché Ditocorto?”
“Storia lunga e complicata.”
“Un modo carino per dirmi che non te lo ricordi?”
“Una specie.”
Risero entrambi sommessamente, per non svegliare Jon che intanto si era addormentato. Eddard lo prese delicatamente dalle braccia di Catelyn e lo mise nella culla, aggiustandogli la coperta.
Si voltò e disse:”Non so come ringraziarti.”
“Non devi: so quanto diventa difficile gestire dei bambini piccoli. Fidati, migliorerà.”
“Ti devo un caffè per il disturbo.”
“Forse la prossima volta. Quando saremo entrambi più presentabili.”
“Domani pomeriggio?”
“Alle 18 va bene?”
“Finisco di lavorare verso le 19.”
“Allora vada per le 19.”
“Bene, graz…aspetta, è un appuntamento?”
“Vuoi che lo sia?”
“Forse?”
Catelyn sorrise e Dio, aveva delle fossette adorabili.
“Ci vediamo domani, Eddard. Buona notte.”
“’Notte.”

   
 
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