Anime & Manga > Ranma
Segui la storia  |       
Autore: nouv84    25/06/2018    6 recensioni
Si guardò intorno: casa Tendo sembrava letteralmente distrutta. Come se un tornado si fosse abbattuto sulle struttura e l’avesse devastata.
Le decorazioni erano state strappate via, i vestiti erano sporchi, le facce erano desolate.
Dopo il matrimonio fallito si sedettero a tavola, in silenzio e con gli occhi bassi. Nessuno disse una parola.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, ranma/akane
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Si guardò molte volte intorno, attento al fatto che non ci fosse nessuno e si avvicinò alla pompa dell’acqua. Assunse la sua forma femminile e si arrampicò fino a sopra il tetto del dormitorio femminile.
Fece per scendere nella mansarda quando udì dei passi venire nella sua direzione, si nascose immediatamente dietro un angolo e la vide: Akane era salita sul tetto e si era seduta vicino alla balaustra.
Avrebbe pagato oro per sapere cosa le passava per la testa e si limitò ad osservarla in silenzio dal suo angolo poi, improvvisamente, qualcosa la scosse: fu come se Akane si fosse svegliata da un torpore. Scattò in piedi e corse all’interno del dormitorio. Ranma non capì e fece, in silenzio, lo stesso.

Al sicuro dentro la sua mansarda tornò alla sua forma maschile e provò a riposarsi. Ci mise molto tempo prima di riuscire a addormentarsi ma quella fu una notte molto agitata. Si trovò catapultato all’interno di una grotta annebbiata e stringeva Akane forte tra le sue braccia solo che la ragazza quella volta non si svegliava: aveva gli occhi chiusi ed era fredda come il marmo. Lui continuava a piangere e a chiamarla, ma lei non reagiva. Era morta sul serio e non poteva sopportarlo.
Si svegliò di soprassalto: era terrorizzato, stava piangendo ed era sudato fradicio. “Ok, ok, era solo un sogno Ranma” si disse e si tirò un piccolo pugno sulla faccia “Lei sta bene. Dorme qui sotto ed è viva, non sa chi sei ma è viva!”

Era molto presto, il dormitorio era deserto e ne approfittò per fare velocemente una doccia nel bagno del piano sotto. Tornò in fretta e furia in mansarda e si vestì. Aveva una gran fame e sgattaiolò furtivamente fuori dal tetto per andare in giro a cercare qualcosa da mangiare.
Si incamminò verso una zona carina piena di bar quando, improvvisamente, la vide
“Buongiorno!” gli disse Akane
“Buongiorno! Cosa ci fai qui a quest’ora?”
“Ho corso un po’, ho fatto una doccia e ora ho fame, tu piuttosto?”
“Stessa cosa, più o meno, Ti va di fare colazione?” Ranma odiava ammetterlo ma in quel momento era molto felice. Non avrebbe potuto chiedere di più alla fortuna quella mattina. Per quanto brutto, quel sogno si era rivelato davvero utile. “Oggi è sabato Akane, non hai lezione, vero?”
“No, oggi sono libera, volevo esplorare la zona. Mangiamo qualcosa?”
Ranma voleva chiedere come andava la testa e se aveva dormito bene ma aveva paura di metterla a disagio e trattenne quella domanda per un secondo momento.

Iniziarono a camminare. Per Ranma quella era una sensazione di normalità davvero piacevole: aveva passato la prima parte della sua vita con suo padre, allenandosi, e gli ultimi anni a casa Tendo, sfuggendo a innumerevoli nemici. Quei momenti di pace erano così rari a Nerima che erano praticamente una novità e voleva goderne più possibile.
Fecero colazione in un bar e parlarono di allenamenti e varie tecniche di combattimento, poi andarono in un centro commerciale dove Akane trovò dei vestiti molto carini. Pranzarono in riva ad un piccolo lago non lontano dal campus e Akane si ritrovò affascinata dai racconti degli allenamenti cinesi di Ranma.
Naturalmente lui non le raccontò di Jusenkyo e delle fonti maledette: era decisamente troppo complicato spiegarle tutta quella faccenda. Le raccontò, però, di suo padre e Akane scoppiò a ridere quando Ranma lo paragonò ad un vecchio panda gigante.
Ranma la fissò mentre rideva: quella scema! Come aveva potuto pensare che lui non l’amasse? Quella risata gli era mancata immensamente.

Stettero un po’ in silenzio quando Akane, sovrappensiero, chiese “Come sta tua madre?”
“Ben...cosa scusa?”
“Come sta Nodoka?”
“Come fai a sapere come si chiama mia madre Akane?”
“Io… io… lo so e basta… scusami”
“No no tranquilla, forse te l’ho detto io ieri. Comunque sta molto bene, grazie”. Ranma avrebbe voluto saltare dalla gioia: i ricordi di Akane riaffioravano e non stavano svanendo.
“Ti va di allenarci?” Akane cercò di spezzare l’imbarazzo.
“Certo, torniamo alla palestra?”
“Si ti prego! Corro un attimo nella mia stanza a cambiarmi … troviamoci lì davanti ok? Giuro che stavolta ti batterò!”
“Ci conto” le urlò Ranma e si diresse verso la palestra.

Dopo qualche minuto un ragazzo alto spuntò da dietro un angolo e, con un tono che a Ranma non piacque per niente, disse “Eccoti qui Ranma, ti stavo cercando.”
“E si può sapere come mai?” rispose Ranma con aria seccata.
“Per dirti di uscire dalla vita di Akane. Di nuovo.”
“E tu che ne sai di noi Kentaro?” Ranma cominciava a perdere la pazienza, quel tipo non gli piaceva e adesso non gli piacevano i suoi giochetti.
“Oh io ne so molto caro… e se non sparisci lo saprà anche lei!”
Kentaro tirò fuori dalla tasca la lettera che Akane aveva scritto a Ranma “Ti è caduta ieri, mentre ti spogliavi in palestra. E così stavate per sposarvi eh? Così l’hai delusa a tal punto che ha preferito fare tutto questo per non saperne più te… interessante vero? Pensa, da quanto leggo, ha rischiato persino la vita per stare con te. Che cosa terribile! Non ti pare che adesso si meriti di meglio?”
“Maledetto, ridammela!” Ranma strinse i pugni. Voleva attaccarlo ma quelle parole l’avevano colpito così tanto che rimase immobile.
“Non ci penso neanche bello. Questa la tengo io! E se non vuoi che le faccia leggere questa bella letterina te ne andrai e la lascerai per sempre vivere la sua vita in pace.”
“Così avrai campo libero con lei, vero?”
“Sempre meglio di te, che le hai spezzato il cuore Ranma.”
Ranma era a pezzi. Kentaro aveva ragione: le aveva spezzato il cuore e ora non sapeva come rimediare.
   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Ranma / Vai alla pagina dell'autore: nouv84