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Autore: Nana5974    30/06/2018    0 recensioni
Harry è in giro per New York ma quando torna in albergo trova una sorpresa.
Fan fiction Zarry.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Harry era in giro per la città, sperava di avere ispirazione per una nuova canzone ma non ci riusciva, era nel periodo del blocco dello scrittore. A volte si sentiva frustrato, gettava tutto il materiale per aria e si dannava, si chiedeva perché doveva succedere proprio a lui e proprio in quel momento, il momento in cui aveva bisogno di poter donare a tutti i suoi fan un pezzo di se’, perché era arrivato al limite. Quando Harry arrivava al clou delle sue emozioni, sentiva di doverle condividere e quindi di scrivere ma come avrebbe fatto in quel momento? Cosa avrebbe detto al suo manager? Che non aveva ispirazione e che quindi i suoi amati fan avrebbero dovuto aspettare ancora? Non glielo avrebbero permesso e lui stesso non avrebbe mai cantato qualcosa di non suo.

Il sole di New York lo accecava, non ne era abituato visto che in Inghilterra, per la maggior parte delle volte, o pioveva o il cieloera nuvoloso. In quel momento sentì la mancanza della sua terra ma aveva deciso di viaggiare per sbloccarsi un po’ ed invece era ad un punto morto.
Portò le mani alla testa e la scosse esausto, quindi si avviò verso quello che era il suo albergo e proprio nel corridoio rosso si fermò ad osservare una persona china su se stessa. Era abbastanza esile, blaterava qualcosa che non capiva, quindi decise di avvicinarsi e chiedergli se avesse avuto bisogno di aiuto, ignaro che appena il ragazzo avesse alzato lo sguardo, sarebbe stato lui ad aver bisogno di aiuto.

 

Lo sguardo fisso di Harry era quasi vuoto, privo di qualsiasi sentimento, quello che normalmente parlava da se’ ora non lo faceva più, sembrava morto. La persona dinanzi ai suoi occhi aveva avuto il potere di far resuscitare quella parte di se’ che aveva seppellito a fatica, quella parte che aveva amato ed odiato allo stesso tempo.
Zayn era sempre stato capace di fargli provare sentimenti contrastanti di qualsivoglia natura e forse era questo uno dei motivi per cui aveva faticato a reprimere sotto un cumulo di terra tutto quello che era rimasto della loro relazione malata.
Harry aveva sempre considerato quello che avevano qualcosa di bello, almeno finché un giorno non smisero di parlare, di toccarsi e di guardarsi. L’unica soluzione per Harry fu quella di lasciare libero il moro e di tagliare i fili della loro relazione.

Al momento il più alto non sapeva se e cosa dire, non voleva iniziare quella conversazione che sapeva sarebbe sfociata in una bruttissima litigata.

-Sapevo che fossi venuto qui, tu ami questa città ed ami questo albergo, non avresti potuto scegliere diversamente.-

Harry si limitò a guardarlo con una leggera espressione di noia in volto, aveva davvero fatto tutta quella strada per parlargli? A che pro? Non seppe darsi una riposta, quindi lasciò che l’altro continuasse il suo discorso.


-Come avrai capito, non è una coincidenza trovarmi qui, sono venuto per parlarti di ciò che è successo un paio di anni fa.
Quando ci siamo lasciati, la nostra relazione era arrivata al capolinea e solo dopo molti anni e dopo diverse relazioni sono riuscito a capire perché.- Zayn fece una pausa e poi riprese -Ero un bambino Harry e lo eri anche tu, non eravamo pronti per qualcosa che all’epoca era più grande di noi, qualcosa che dover gestire a soli diciotto anni era un mare immenso. Inoltre non avevamo chissà quanto tempo per capire cosa volessimo fare, quindi era ovvio che prima o poi sarebbe andata a finire male.-
-Ma tu come al solito non hai minimamente pensato che il tuo modo di fare, di comportarti, avesse potuto ferirmi. Hai smesso di essere spensierato e di vivere la nostra relazione al meglio quando hai capito che ciò che stavamo vivendo, stava diventando qualcosa di troppo grande ed impegnativo, quindi hai permesso alla tua solita paura di tirarti indietro e quindi di far in modo che tutta la colpa ricadesse su di me.- Harry era completamente esasperato, immaginava di aver chiuso definitivamente quel capitolo ed invece eccolo lì, a dover fare i conti con il passato.
Lo sguardo di Zayn era pesante, a volte fin troppo da sopportare. -Vuoi davvero dare tutta la colpa a me? Harry prenditi le tue responsabilità, perché a quanto pare, neanche tu hai fatto la tua parte.-
-Io non avrò fatto la mia parte all'epoca ed ora sono pronto a prendermi la responsabilità ma tu ora, accetta quel che sto per dirti.
Torna a casa Zayn, stai solo sprecando il tempo ed il fiato su una storia che è finita molto tempo fa.- Harry si alzò dal pavimento, prese la chiave della stanza, aprì la porta e prima di entrare, si girò verso Zayn.
-Buonanotte.-

 

I giorni passarono, Harry usciva dalla stanza e puntualmente si ritrovava il moro dinanzi ai suoi occhi, come se vivesse in quel corridoio. Dalla sera in cui aveva parlato con il moro, Harry non aveva proferito parola, quando usciva dalla stanza non lo guardava più, gli era indifferente. Il problema si verificava quando Harry varcava la porta della camera d’albergo, in quel momento tutto il mondo gli crollava addosso e non faceva altro che pensare e ripensare al discorso che aveva affrontato qualche giorno prima con Zayn.
Proprio mentre stava per piangere, gli venne quel lampo di genio, quell’ispirazione improvvisa che cercava ormai da tempo, quindi prese carta e penna e buttò giù le parole che vorticavano nella suo intimo io.
A tarda sera il minore aprì la porta e non trovò nessuno dinanzi a lui, così sorpassò l’uscio e trovò la porta di fianco alla sua aperta di poco, con la testa del maggiore che spuntava fuori, così si fece forza ed entrò. La stanza di Zayn era molto simile alla sua, forse solo un po’ più piccola ma non gli interessava più di tanto, infatti si sedette sul bordo del letto e guardò il maggiore che si era appoggiato al mobile dietro di se’. Erano occhi negli occhi e sembrava che nessuno dei due volesse cedere, c’era così tanta tensione da potersi tagliare con un coltello ma non durò per molto, visto che poco dopo si trovarono sul letto a baciarsi.
Harry, anche se solo per quella notte, si sentii completo e conservò il ricordo di loro due tra le lenzuola gelosamente. Il giorno dopo Zayn era sparito, non c’era traccia di lui ne’ nella stanza e ne’ fuori, in quel corridoio dove si erano incontrati.
Harry sospirò e tornò nella sua stanza e sul foglio dove c’erano scritte solo due frasi della sua nuova composizione ma decise di aggiungervi qualcosa di nuovo.


Meet me in the hallway
Meet me in the hallway


I just left your bedroom
Give me some morphine
Is there any more to do?

  
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