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Autore: SHUN DI ANDROMEDA    30/06/2018    0 recensioni
[Human!BoxHeiki!AU]
“Gokudera e Uri sono uguali.” notò Takeshi, tenendo in braccio Kojiro: “Hanno lo stesso carattere!”.
“Taci, yakyuu-baka! E tu, bastardo, aspetta!” sbottò l'argenteo, schizzandogli alle calcagna.
Si sentirono le loro grida anche a parecchi metri di distanza.
“Scusaci, Tsuna-dono, scusaci tanto... Non siamo abituati a questa situazione e forse ci siamo fatti prendere dall'entusiasmo. Non è un comportamento da adulti, lo ammetto...” bofonchiò imbarazzato il rosso, ma subito il Cielo scosse la testa: “Davvero, va tutto bene.” lo rassicurò il bruno, afferrandolo per il polso e trascinandolo verso la scuola.
“Siete sempre voi, non è cambiato nulla.”.
Cosa succederebbe se le Vongola Gear diventassero improvvisamente umane? E perchè? Le avventure di Natsu, Uri e degli altri nel mondo degli umani al fianco della Decima Generazione.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Altro Personaggio
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Box Human Saga'
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BOX HUMAN

CAPITOLO 10

STATO D'ALLERTA


Scortato dai piani alti della direzione del CEDEF, lo stato maggiore della Famiglia Cavallone entrò nell'ufficio principale del complesso, quello di Iemitsu Sawada; quest'ultimo sembrava estremamente teso mentre Basil, al suo fianco, gli parlava velocemente e sottovoce, quasi allarmato.

Al loro ingresso, tuttavia, il Giovane Leone dei Vongola interruppe la discussione col proprio sottoposto e gli consegnò un plico di documenti prima di congedarlo in fretta; alzatosi per accoglierli, strinse la mano a Dino: “Mi scuso per i modi bruschi, Cavallone, ma dovevamo fare in fretta per portarvi qui in tempo e per assicurare la vostra sicurezza. Ci è arrivato un messaggio sulla rete criptata dei Varia, stanno venendo qui su ordine del Nono con delle novità sulla scomparsa di Alfin e Scuderia ma non ci hanno dato molti dettagli. Xanxus sembrava più furente del solito, e preoccupato.”.

Con un cenno di assenso, Dino si sedette sulla poltrona più vicino, accavallando le gambe mentre Romario e i suoi facevano quadrato attorno al loro Boss: “Reborn ha detto che Tsuna-otooto e gli altri si sono riuniti agli Shimon e che anche per loro vale lo stato di allerta, ma essendo assieme è abbastanza convinto che possano proteggersi da soli ed eventualmente reagire a un attacco. Per ora, comunque, sono al sicuro, ci penserà lui a loro. Tuttavia, benchè le loro Box siano scomparse da un giorno all'altro come le nostre, sono già tornate...”

...in forma umana, sì. Reborn ce lo ha comunicato. Non riesco a immaginare come possa essere successo.” Iemitsu si sedette stancamente alla scrivania e si massaggiò le tempie nel tentativo di riflettere su quanto stava accadendo, benchè non ci avessero ancora capito granchè, malgrado le lunghe e snervanti ricerche: tutto taceva, perfino i nemici storici dei Vongola sembravano essere scomparsi nel nulla e nessuno osava respirare; “Il Nono sembrava tranquillo ma ho una brutta sensazione.” concluse l'uomo.

In quel momento, Basil rientrò portando con sé un vassoio con caffè e tè: “Spero soltanto che Alfin stia bene...”, la Pioggia del CEDEF non aveva preso molto bene la scomparsa della propria Box - malgrado non fossero assieme da molto tempo avevano stretto un forte legame – e non ne faceva mistero, “Se le Box di Tsuna-dono e degli altri sono state restituite, allora perchè tenere ancora le nostre?”.

Iemitsu si era posto parecchie volte quella stessa domanda: pur essendo Fiamme pure, era innegabile che le Box della Decima Generazione fossero di gran lunga più potenti e versatili di Alfin e Scuderia in un'eventuale aggressione, allora perchè restituirle e tenersi “armi” nettamente inferiori quanto a potenza?

E' inutile sprecare energie in congetture.” intervenne Dino, accettando la tazza di caffè e uno dei biscotti che Basil aveva posto sul vassoio: “Aspettiamo che arrivino Xanxus e i suoi e valuteremo la situazione, non ha senso continuare a pensare a soluzioni, non abbiamo niente in mano che ci possa aiutare.”.

Signore, Xanxus-dono e i Varia stanno per atterrare sul tetto, ho organizzato una squadra di operativi per accoglierli.” disse Basil, servendo Iemitsu: “Saranno qui tra pochi minuti.” aggiunse.

Sawada annuì con un sospiro prima di sporgersi verso l'interfono che lo collegava all'ufficio operativo nella stanza accanto, dove sapeva per certo di trovare sia Oregano che Lal: “Quando saranno atterrati, accompagnate qui Xanxus e i suoi, cercate di non farli incazzare, non voglio dover far ripulire i corridoi dal sangue.”.

Sarà fatto, Signore.” rispose Oregano dall'altra parte: “Ho già allertato la squadra medica, nel caso.”.

Grazie, speriamo solo che non serva. Sawada, chiudo.”

Sawada-san, pensa che dovremmo raggiungere il Decimo per dargli supporto?” intervenne Romario.

Nel caso servisse, una squadra è già in standby ma per ora è meglio attendere. Non voglio bruciare un eventuale vantaggio tattico; non verremo attaccati direttamente, di questo ne sono certo, aspettiamo l'evolversi degli eventi. Quel che è sicuro è che la Decima Generazione non verrà lasciata sola in prima linea e verrà soccorsa e supportata al bisogno. Mettere in campo tutte le forze, tuttavia, potrebbe essere un punto a nostro svantaggio.”.

Nella stanza scese il silenzio mentre i presenti, ciascuno immerso nei propri pensieri, attendeva – con l'orecchio teso – l'arrivo degli ospiti; nel momento in cui, al di là della porta, si udirono i passi pesanti di stivali da combattimento e bassi bisbiglii agitati, Iemitsu Sawada si alzò in piedi, subito imitato da Dino e da Basil.

La porta venne aperta senza troppe cerimonie e, sulla soglia, comparve Xanxus: “Ben arrivati.” salutò Iemitsu, facendo loro un cenno per invitarli a entrare, “E' stata una convocazione improvvisa ma ci sono delle situazioni piuttosto gravi di cui dobbiamo discutere, per ordine del Nono.”.

VOOOOOOI! Lo sappiamo già! Il messaggio è arrivato anche a noi!” Squalo si portò al fianco di Xanxus, osservando i presenti con sguardo irritato: “In che guaio si sono cacciati i mocciosi stavolta? Io in Giappone a salvargli il culo non ho intenzione di andare!”.

Educato come sempre, eh, Squalo?” sorrise Dino.

VOOOOOOI! Cosa cazzo vuoi, Cavallone?!”.

Se si tratta di Tsuna, sono sempre in prima linea.”.

Diamoci una calmata e sedetevi.” Iemitsu si massaggiò la fronte, presagendo un'emicrania in arrivo.

Siediti, Feccia.” Xanxus mollò un calcio nelle caviglie a Squalo: “Visto che siamo stati convocati, prima sentiamo quello che hanno da dire, prima consegnamo il pacco e prima possiamo tornarcene a casa.”.

Di che pacco parli?” chiese Iemitsu, alzando di scatto la testa: “Se è una bomba, potete anche tenervela, non ho intenzione di spiegare al Nono che avete buttato giù il palazzo del CEDEF.”.

VOOOOOOOI! Chi credi che siamo, barbari?! E noi che siamo venuti fin qui solo per loro!”.

Squ-chan, forse è meglio se ci sediamo e parliamo con calma.” Lussuria si era messo tra il Comandante e il Consulente esterno, sorridendo: “Anche se credo che ci serviranno altre sedie, non bastano per tutti.”.

Avete portato anche i vostri uomini? Temevate che vi attaccassimo?” intervenne Basil: “Non l'avremmo mai fatto!”.

Non è proprio così, piccolo.” flautò il Sole dei Varia, facendo un cenno a un gruppo di persone che stavano in fondo al gruppo, sorvegliate da Oregano e Lal, quest'ultima sembrava avesse visto un fantasma, vista l'espressione confusa e spaventata che mostrava il suo viso: “Questa mattina, prima che arrivasse il vostro messaggio e quello del Nono, abbiamo ricevuto una visita molto particolare. Ci sembrava scortese lasciarli a casa e quindi li abbiamo portati con noi.”.

Davanti a Dino e Iemitsu, fece la propria comparsa un gruppo di personaggi, ai loro occhi stranamente familiari: “Non siate timidi, Mama Luss è qui con voi.” aggiunse, dando una pacca sulla schiena di quello più vicino.

Iemitsu-dono, è un piacere rivederla.” fu Alfin il primo a rivolgere il proprio rispettoso saluto con un cenno della testa: “Ci scusiamo per aver creato scompiglio e preoccupazione ma siamo stati vittime di un rapimento e siamo riusciti a tornare indietro solo nella giornata odierna.”.

Ma come parli, pesciolino? Uishishi!”

Così ho imparato dal mio padrone. Sentiamo, come ti rivolgi al tuo?”

Mink è un principe come me, trattalo come tale, uishishishishi!”.

Sotto lo sguardo sconvolto dei Cavallone e del CEDEF lì riunito in quella stanza fin troppo piccola e soffocante, gli ospiti dei Varia, dagli atteggiamenti del tutto simili ai loro, cominciarono a battibeccarsi, senza curarsi troppo della situazione in cui si trovavano.

Alfin e Mink, che non avevano smesso un momento di punzecchiarsi per tutto il viaggio in elicottero, venivano trattenuti a stento da Mama Luss e da un membro della sicurezza, incapaci di restare tranquilli per più di una manciata di secondi.

Levi-tesoro, davvero dobbiamo restare qui? Questo posto non mi piace.”, Livya, con voce lamentosa, si aggrappò alle spalle del proprio Fulmine, ondeggiando la lunga chioma dalla quale saettavano di quando in quando piccoli fulmini verdi: “Se il Boss ordina, dobbiamo restare qui.” le rispose lui, “Non dovresti seguire gli ordini della Box del Boss?”

Bester? Se non dà ordini, siamo liberi di fare come ci pare. E io preferisco seguire i tuoi~”.

Dal fondo della stanza, Bester lanciò un piccolo ruggito – nonostante la trasformazione in essere umano, era una caratteristica che gli era rimasta, oltre alle Fiamme – e si sbracciò per attirare l'attenzione di Dino: “Cavallone! Che bello vederti! Pensavamo di dover venire fino alla vostra base operativa per riportarvi Scuderia! Vieni a dargli delle Fiamme, non ha una bella cera.”

A quelle parole, Dino sgranò gli occhi stupefatto e scattò in piedi: “Cosa vuoi dire?!”.

In risposta, Bester si spostò da dietro la schiena di Xanxus; tra le braccia, portava Scuderia, coi lunghi capelli biondo cenere che gli ricadevano sulle guance pallide: “Non possiamo nutrirci come voi, abbiamo bisogno delle Fiamme del nostro elemento per mantenerci in vita. Siamo evasi e non abbiamo avuto nutrimento per quasi 48 ore, di Alfin si è occupato Squalo ma Scuderia si è rifiutato di accettare l'aiuto del Boss, non si nutre da più di 50 ore.”, nel dirlo, Bester sembrò rabbuiarsi.

Come un insetto attratto dalla fiamma di una candela, Dino si lanciò sulla propria Box priva di sensi e, aiutato da Romario, la fece sdraiare sul divanetto più vicino: “Come devo fare?” chiese con tono serio e concentrato; Lussuria li raggiunse e prese le mani del Boss dei Cavallone tra le proprie: “Infiamma l'Anello che hai al dito, Dino-chan e avvicinaglielo alla bocca~.” disse lui, guidandolo passo per passo, “Starà bene, te lo prometto~.”.

Prima o poi li accoppo tutti e neppure Reborn potrà fermarmi...” levitando sopra le teste dei presenti, Mammon andò a poggiarsi sulla spalla di Xanxus con aria scocciata: “Reborn ha contattato tutti noi Arcobaleno per metterci in guardia in merito all'accaduto ma, nel frattempo, le Box mancanti sono riuscite a scappare e si sono dirette alla nostra Base. ”.

Ancora scosso per quegli eventi incredibili che sembravano evolvere di ora in ora e con risultati imprevedibili, Iemitsu era tuttavia consapevole di dover prendere in mano la situazione: “Cavallone-san, Oregano ti guiderà in infermeria dove potrete occuparvi di Scuderia nella maniera più adeguata.” disse, facendole un cenno con la testa.

Boss, lo porto io.” si offrì Romario, sollevando con facilità il corpo della Box: “Torniamo appena possibile.” aggiunse, precedendo Dino all'esterno; quest'ultimo lo seguì senza voltarsi neppure una volta, concentrato com'era sulle condizioni di Scuderia.

Tuttavia, nonostante Bester fosse rimasto vicino ai Cavallone per vegliare su Scuderia – malgrado non appartenessero alla stessa Famiglia, Bester era un leader nato e si era subito messo alla testa di quel variegato gruppo di fuggitivi e Scuderia era un suo compagno in quel frangente -, non aveva seguito Dino e Romario ma era rimasto nella stanza, lo sguardo esausto e puntato nel nulla; meccanicamente, andò a sedersi sul divano occupato poco prima e si lasciò andare con un sospiro.

Senza dire niente, Xanxus lo avvicinò; restò davanti a lui per qualche secondo prima di dargli un colpo con la mano sulla fronte: “Non fare quella faccia da idiota.” lo rimproverò lui, “Guardami.” aggiunse, sollevandogli il mento con due dita, “Abbiamo ancora del lavoro da fare, sei il loro capo, comportati come tale.”.

Bester annuì con un sorriso forzato: “Sì, Boss. Hai ragione, Boss.”.

Xanxus lo prese per il braccio e lo strattonò, obbligandolo ad alzarsi: “Spalle dritte e sguardo deciso, marmocchio.” lo rimproverò, scrollandolo con decisione.

Bester si diede piccoli schiaffetti sul viso nel tentativo di rischiararsi le idee e allontanare quella cappa opprimente di tristezza e indecisione e, nel farlo, alzò lo sguardo e incontrò i visi dei compagni rimasti, anche Alfin lo guardava: tutti loro aspettavano una sua parola, un suo gesto e quelle espressioni decise furono il catalizzatore per le sue azioni successive.

Non aveva ancora portato a termine il suo compito, c'era davvero ancora parecchio da fare.

Hai ragione, Boss.” ripetè, questa volta con più convinzione; con tre larghi passi raggiunse Alo, che gli si posizionò alla destra mentre Mink, aggrappato alle spalle di Kuu, ridacchiava allegro con una coroncina nuova di zecca, dono di Belphegor.

Finalmente ti sei svegliato.” Livya prese Alfin sottobraccio e lo condusse in mezzo al gruppo, posizionandosi con lui alle loro spalle: “Temevo di doverti venire a tirare le orecchie.”.

Livya, Livya, sii rispettosa del nostro Boss, tesorino.” Kuu le diede un bacio sulla guancia: “Aveva soltanto bisogno di una spintarella, diciamo.”.

Livya scrollò le spalle e voltò il capo dall'altra parte rispetto al compagno di squadra: “Nessuno rispetta Bester più di me.” borbottò lei, poggiandosi con la fronte contro la spalla della Ligre, “Lo so, Livya, lo so. Non sono arrabbiato, è che sono preoccupato per Scuderia.” rispose Bester, senza voltarsi.

Stupido, il Ronzino ha la pellaccia dura. Andrà tutto bene.” Alo si ravvivò i capelli argentei e fissò Iemitsu che era rimasto in piedi, a bocca aperta.

Mi sono stancato di vedere forni spalancati al nostro passaggio, non siamo pagnotte, chiudi la bocca, Sawada, oppure le mosche faranno le uova nella tua scatola cranica, credo ci sia abbastanza spazio per ospitarne qualche migliaio.” sbottò la Box Varia della Pioggia: “.

Alo, calmati, per piacere. Siamo tutti qui per la stessa ragione. Arrabbiarsi non aiuterà né noi né Natsu e gli altri piccolini.”, Kuu si era fatto sentire in mezzo a loro: “Mama può confermare, siamo le Box della Squadra Assassina Indipendente dei Vongola, accompagnate da Alfin del CEDEF e Scuderia dei Cavallone.”.

Iemitsu, dopo l'avvertimento di Alo, aveva sì chiuso la bocca ma la piega che gli eventi stavano prendendo lo portava ad avere un'espressione altrettanto stupefatta e incredula: “Capiamo che sia difficile da accettare.” aggiunse Bester.

Quello che forse il nobile Iemitsu sta valutando,” intervenne Basil, pallido ma controllato nei gesti e nelle parole: “è l'enormità della cosa. Non si è mai sentito qualcosa del genere, per quanto ne sappiamo questa situazione è del tutto nuova e non disponiamo di elementi atti a comprendere le implicazioni di tutto questo e-”

Taglia corto, piccoletto, che sennò facciamo notte, shishishishi.” Mink gli lanciò una pallina di carta, che lo colpì in mezzo alla fronte: “Il Vecchietto ci ha detto di venire qui e poi andare in Giappone per parlare con Natsu e gli altri e confrontarci sull'accaduto.”.

Natsu è la Box del Decimo Boss.” precisò Kuu con un sorriso del tutto simile a quello di Lussuria: “Vogliamo anche essere sicuri che stiano bene e che non gli abbiano fatto del male.”.

Se quei bastardi hanno toccato il pulcino-”

Alo, Jiro e Kojiro staranno sicuramente bene.” Bester gli diede una pacca di conforto sulle scapole: “Sanno difendersi e poi sono tutti insieme come lo siamo noi, Natsu e Uri non permetteranno a chicchessia di toccare il Decimo o i loro compagni.”, Bester era davvero convinto delle sue parole, aveva visto cos'erano in grado di fare e sapeva che sarebbero stati benone fino al loro arrivo; dopodichè, sarebbero stati una forza inarrestabile.

Con le tempie che pulsavano, segno di un mal di testa imminente, Iemitsu si sedette alla scrivania, intrecciando le dita davanti alla bocca; squadrò i presenti per qualche istante – nel frattempo Scuderia e Dino erano tornati dall'infermeria, scortati da Oregano e Romario – poi sospirò, puntando lo sguardo su Bester: “Dimmi ogni cosa, e non tralasciare niente.”.


   
 
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