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Autore: Mouffie    30/06/2018    0 recensioni
[Avengers ]
Introduzione di Rindo Tsubaki, personaggio creato per il gdr New York - La rinascita degli Eroi.
Rindo si racconta (brevemente) ad un uomo misterioso, ricordando alcuni eventi del suo passato.
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Rindo era rilassata su un comodo divanetto posto davanti ad una larga scrivania piena di documenti e cartelle, dall'altro lato vi era un uomo di mezza età ben vestito seduto su di un'altrettanto confortevole poltrona in pelle, in postura eretta che fissava la giovane.
'' E' da molto tempo che non parlo con qualcuno, non ho mai visto uno psicologo in vita mia però ...sento il bisogno di parlare un po' oggi '' disse lei.
'' mmh '' rispose l'uomo.
La ragazza riprese '' Quando ero piccola non avevo amici ..beh oddio, non che ora ne abbia parecchi eh! Purtroppo sono tutti spariti..'' disse guardando l'uomo negli occhi.
'' mh mh '' fece lui di rimando.
'' In ogni caso, da piccola venivo evitata per via delle attività familiari. Siamo sempre stati brave persone, però alla gente ignorante non piace anche solo sentir nominare la yakuza. Una vera disdetta per la piccola me che ancora non capiva bene certe cose.. però non tutto era male! Sì a scuola venivo per lo più ignorata ma una volta a casa..'' e qui Rindo sorrise '' i ragazzi mi accoglievano sempre tutti a braccia aperte, ero viziata e coccolata da tutti come una principessa e tutti venivano a vedermi durante le mie prove di ginnastica ritmica! ''
Rindo alzò lo sguardo verso il soffitto ripensando ai bei vecchi tempi e sorrideva dolcemente, mentre il signore dall'altro lato della scrivania la osservava intento, senza perdere una sola parola.
'' purtroppo coccole e vizi non durarono troppo a lungo, ad un certo punto decisero che era il caso che anche io imparassi i ferri del mestiere dato che avrei ereditato l'attivita' di famiglia.. mio nonno era molto severo e ha provato in tutti i modi ad insegnarmi l'arte del kendo, ma proprio non era nelle mie corde, no no. Vedi come sono? '' chiese rivolgendosi all'uomo '' sono piccina! Non posso mettermi a combattere contro uomini grandi e grossi con una spada! Nel momento in cui mi ritrovassi davanti qualcuno capace di muoversi decentemente finirei a pezzi! '' spiego' agitando le braccia per aria '' ma no! Mio nonno non ne voleva sapere! E cosi' ho finito col prenderle per un sacco di tempo in quel suo dojo maledetto! Sicuramente ho imparato bene a evitarli i colpi piu' che darli... e dopo qualche anno ho imparato anche a evitare le lezioni del tutto! '' ridacchio' mentre raccontava '' ...mi manca il nonno. Mio padre? Che dire di lui, era sempre molto impegnato quindi non lo vedevo moltissimo, pero' quando ero esasperata per le sessioni di spada e me ne lamentai con lui, fece in modo di cambiare quelle lezioni in qualcosa di decisamente piu' divertente. A 12 anni presi in mano la mia prima pistola..! '' disse con fare sognante '' al primo colpo il rinculo fu' cosi' forte che mi arrivo' la pistola in mezzo agli occhi! '' rideva di gusto Rindo. '' ma il mio vero amore e' stato il fucile da cecchino, nulla e' piu' stato lo stesso dopo averlo provato! '' disse alzandosi dal divanetto e camminando per lo studio '' pensavo di sgranchirmi le gambe, non ti spiace, vero? ''
'' mmh '' fece l'uomo alla poltrona, sempre concentrato sulla ragazza. 
'' menomale! '' continuo' lei '' l'addestramento duro' fino ai 18 anni, mi hanno insegnato un sacco di cose interessanti! Pronto soccorso, sopravvivenza ..un po' di questo e quello sa! Finche' non mi reputarono pronta ad aiutare nell'attivita' familiare. Il mio primo incarico e' stato piuttosto facile, senza scendere in dettagli dovevo entrare in un edificio e prendere in prestito dei documenti. Tutto liscio come l'olio.. '' racconto' lei con un sorriso spento '' in realta' ando' tutto bene per ben tre anni. I miei genitori e mio nonno erano fieri di me, cosi' tanto che decisero di regalarmi una super vacanza che chiunque avrebbe invidiato. Potevo scegliere dove andare e quanto tempo passare in quelle localita'. Prima pensai alla Cina. Hong Kong mi aveva sempre affascinato.. poi pero' pensai anche all'Italia, non chiedermi perche' ma avevo voglia di provare la loro cucina e visitare i loro centri storici. E' stato tutto cosi' magico e divertente, un sacco di shopping e ristoranti.. '' Rindo ormai non sorrideva piu' e torno' ad accomodarsi sul divanetto volgendo lo sguardo alla finestra dello studio per osservare il panorama fuori '' il ritorno non e' stato altrettanto splendido. ''
'' mh mmh '' l'uomo non si era mosso e fissava Rindo intensamente.
'' La sera del mio ritorno a casa, mentre cenavamo, non feci nemmeno in tempo a raccontare la prima parte del mio viaggio all'estero che venimmo interrotti bruscamente.. e in modo alquanto sgarbato aggiungerei '' disse lei fissando il suo colloquiante '' da urla e colpi di pistola. Fu un massacro. Erano troppi. '' fece una pausa '' davvero troppi. ''
L'uomo ora non la guardava piu', aveva rivolto lo sguardo verso il basso e sembrava pensieroso.
'' vuoi sapere come sono sopravvissuta? '' chiese lei. Rivolgendole di nuovo lo sguardo, egli annui'. '' E' stata una sorpresa anche per me sai? Mi avevano lasciata per ultima, i miei genitori e mio nonno hanno cercato di combattere ma non c'era nulla da fare contro tutte quelle persone armate... ed erano li' a terra, i corpi fumanti accanto a me. E quei bastardi in piedi, pronti per l'esecuzione che mi fissavano. Ero terrorizzata, non mi vergogno a dirlo, chiunque lo sarebbe stato. Ero disperata per la morte dei miei cari.. ho sentito come delle fiamme crescermi dentro... e dopo le ho viste davvero. Un'ondata di fiamme oscure propagarsi nella stanza tutt'intorno.. un'esplosione viola e poi ... fra i resti carbonizzati piccole fiamme nere. La struttura non si era bruciata, solo le persone che ci avevano assalito. Sembra assurdo vero? '' sghignazzo' guardando l'uomo che aveva un'espressione incredula '' pero' ecco, cosi' magari ci crederai '' e fece comparire delle fiamme nella sua mano destra.
L'uomo impallidi' e comincio' a tremare '' La parte della vendetta la salto, tanto dovresti gia' conoscerla bene '' continuo' Rindo alzandosi dal divanetto '' invece pensavo di parlare di quello che faro' da ora in poi..''
'' mmmh! mmmh! '' si agitò nella poltrona fissando a occhi spalancati Rindo e la sua mano in fiamme '' pensavo di andare in America! Ho ereditato abbastanza denaro da potermi comprare un'abitazione e permettermi di andare al college e.. ''
'' MMMH!! '' 
'' CHE C'E'?! Sto' cercando di parlare qui! '' rispose seccata Rindo mentre si avvicinava alla poltrona del malcapitato, liberandolo dal bavaglio che gli impediva di parlare.
'' ti prego! non uccidermi! ho del .. del denaro! p-posso aiutarti '' 
'' aiutarmi? ma per favore, hai già fatto abbastanza.. no aspetta, hai denaro contante? ''
'' SI'!! E' proprio qui, in questo studio! ''
Rindo sorrise dolcemente '' va bene, prendilo ''
dopo che ebbe vuotato la cassaforte nascosta dietro una libreria, Rindo lo ringranzio' sempre con un sorriso, dandolo poi in pasto alle sue fiamme oscure.
'' finalmente e' finita ...tempo di preparare le valigie! '' disse la ragazza mentre sorrideva alla luna, saltellando felice nella notte.
   
 
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