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Autore: ele_free395    02/07/2018    0 recensioni
Un giovane ragazzo si risveglia in una radura. Non si ricorda nulla di sé e del suo passato. Una serie di eventi gli faranno ritrovare la memoria e lo porteranno a fare una scoperta che cambierà non solo la sua vita ma anche quella dei suoi nuovi amici.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un anno dopo...
‒ Muovetevi! ‒ gridò Ghens su per le scale ‒ Sta per iniziare!
Nema di corsa scese in cucina ‒ Eccomi ‒ disse senza fiato ‒ A che ore inizia? ‒ chiese al fratello
‒Ora! ‒ esclamò quello irritato ‒ Voi donne siete sempre in ritardo! Io e il papà siamo pronti da un pezzo! Dov'è la mamma?
‒ Ci sono tesoro! ‒ esclamò trafelata entrando nella stanza.
Erano tutti eleganti, quel giorno si celebrava la liberazione dal Dominio, il giorno della Morte di Dark l'Oscuro e la rinascita del loro regno. La principessa Yang aveva avuto un figlio, l'aveva tenuto nascosto dal gemello, e ora era diventato il re del loro mondo rifiorito. Aveva 19 anni e si chiamava Chi. Ghens sospettava che lei e Chi avessero una relazione, ma loro due continuavano a negare usando la solita scusa del siamo-solo-amici. La sua famiglia e la nuova famiglia reale erano rimaste legate, i reali dovevano molto a loro, così Chi era diventato loro amico ancora prima di essere incoronato re. E i legami si erano mantenuti.
 
La celebrazione si teneva nel castello reale ed erano invitati tutti. Mentre si avviavano a piedi, visto che abitavano vicino al castello, in un palazzo donato dai reali come segno di ringraziamento, Ghens ripensò agli avvenimenti di esattamente un anno prima. Quando avevano capito che Dark era morto, quando si erano tutti quanti avvicinati a Sheg e Nema piangeva disperata. In un attimo i ricordi presero il sopravvento...
Nema aveva capito di aver ritrovato i genitori che credeva morti ed era felice, ma i suoi occhi si erano subito spenti ed era andata a stringere Sheg. Tutti si erano radunati accanto al cadavere del ragazzo. Ad un certo punto però Ghens iniziò a sentire un caldo fortissimo, ma non era la stanza, che era umida e gelida, proveniva da dentro di lui. D'istinto appoggiò le mani su Sheg. Una luce fortissima li abbagliò e Sheg e i tre fratelli scomparvero nel nulla. Poi riprese il controllo su di sè. Nema e I suoi genitori lo guardarono senza capire.
‒ Venite vi faccio vedere ‒ e in un attimo li aveva teletrasportati alla casa dei tre fratelli. Lì videro Layla, Lilo e Liro che curavano Sheg, che era ferito e pieno di bende, ma vivo. Nema fece per avvicinarsi ma Ghens la trattenne ‒ No ‒ le disse ‒ Loro non si ricordano quello che è successo. Hanno trovato un ragazzo ferito nel prato e lo stanno curando. Penso che lo terranno a vivere con loro. Non so come ho fatto, ma anche tu e Sheg eravate speciali. I nostri poteri erano finalizzati a sconfiggere il nemico.
‒ Ma lui ce l'ha già una famiglia! ‒ replicò la ragazza con le lacrime agli occhi. Lui scosse la testa e Nema capì stringendosi forte alla madre.
‒ Sheg non si ricorderà più niente- spiegò ‒Non ha più nessun potere, penserà di essere un orfano e starà con loro.
‒ Non si ricorderà più di me, di noi, del nostro mondo! ‒ singhiozzò Nema
‒ Nema ‒ intervenne la mamma guardandola con gli occhi lucidi, dello stesso blu del gemello ‒ Almeno è vivo, starà bene, avrà una bella vita anche lui. Devi essere felice per questo. Non l'hai perso. Quando vorrai potrai venire in questo mondo e vedere come sta. Magari potete anche diventare amici, chi lo sa. Basta che non gli sveli nulla sul nostro mondo. Il tuo gemello, nostro figlio, è vivo. Questo ci deve bastare.
Era stata dura da accettare, soprattutto per Nema. Fin'ora però Nema non aveva ancora avuto il coraggio di andarlo a trovare, ma Ghens l'aveva sorpresa più volte teletrasportarsi e osservarlo da lontano. Magari un giorno avrebbe trovato il coraggio di incontrarlo. Anche Ghens ogni tanto dava una sbirciatina alla sua vita. E la sua vita andava a gonfie vele secondo Ghens. Aveva trovato una nuova famiglia e viveva con il sorriso sulle labbra, che secondo lui era anche l'unico modo per affrontare la vita ed essere felici.
   
 
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