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Autore: Tima_Las    02/07/2018    0 recensioni
Questa ff inizia dopo le vicede di Thor Ragnarok, ma prima degli avvenimenti dell'ultimo Avengers: Asgard è distrutta e tutto il popolo si trova sulla navicella in rotta per la terra.
Thor e Loki affronteranno una realtà a loro del tutto sconosciuta, ma che non li esimerà da sorprese e spaventi: un figlio.
Ovviamente il tutto sarà costellato da battaglie e minacce com'è classico.
Il primo file porta data 10 novembre 2017 ed è mesi che aspetta di essere pubblicata.
Genere: Fluff, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Loki, Thor, Un po' tutti
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Mpreg
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CAPITOLO 1

Thor guardò Loki completamente stupito.
Il moro era seduto su un alto tavolo di fronte ad egli e teneva il volto basso. I classici abiti di pelle nera e verde gli fasciavano il corpo e i capelli scuri davano alla sua pelle un pallore ancora più accentuato del solito sotto quelle luci bianche della sala curativa in cui si trovavano.

“Ne sei certo?” domandò sottovoce il dio del tuono.

“Si.”

“Dimmi che non è l'ennesima tua illusione...”

“Hai avuto una schiera di curatrici a dirtelo, Thor. E la mia magia è nulla dal momento del concepimento.”

“Miei Dei.” sussurrò passandosi le mani sul viso “Lo sapevi? Ne eri a conoscenza?” domandò il biondo.

“No.”

“Come sarebbe a dire no?” esclamò alzando la voce.

Loki abbassò il viso ancora di più non proferendo alcuna parola.

“Scusa...”

“Non so...cosa dirti...” ammise Loki alzando subito dopo lo sguardo “Io...io non...non ci avevo mai pensato, non mi è mai passato per la mente o...”

“Dimmi solo che è vero e avresti scoperto il mio più gran desiderio.” mormorò Thor guardandolo negli occhi.

“Ti posso dire che è vero, so quanto ne sai tu al momento.” ammise Loki “E se non ti fidi delle mie parole puoi...aspettare altri otto mesi e se così non fosse uccidimi.” disse serio guardandolo a sua volta negli occhi.

Thor lo scrutò; per la prima volta in vita sua vedeva Loki nella sua vera veste, scoperto dalla magia e dai suoi trucchi, seduto su un misero letto di una sala curativa messa assieme alla bel e meglio in attesa dell'arrivo della navicella su Midgard.

“Ti credo.” ammise poco dopo.

“Mi credi?” domandò stupito Loki.

“Ti credo...ho...ancora bisogno di tempo per...rendermene conto.” disse avvicinandosi posandogli le mani sulle spalle “Come ti senti?”

“Se sei vicino sto meglio, forse essendo per metà te ha bisogno della tua vicinanza...” disse adducendo a una plausibile conclusione al suo malessere di quel mese.

“Essendo ssgardiano?” domandò Thor.

“Si...no...io non lo sono...forse ha bisogno della tua vicinanza.” disse alzando lo sguardo “Non lo so Thor...”
“Tu come ti senti ora?” domandò serio.

“Stanco, solo stanco...”

“Allora è meglio che ci ritiriamo, avremo tempo per parlare.” disse passandogli un braccio sulle spalle aiutandolo ad alzarsi “Ce la fai?”

“Si...” ammise il moro accettando però di buon grado la spalla di Thor su cui appoggiarsi.

 

**

 

“Heimdal, quanto a Midgard?” domandò Thor giungendo alla sala di controllo.

“Due mesi, mio re.” rispose il guardiano.

“Bene...” ammise sospirando.

“C'è qualche problema?”

“Vieni con me Heindall...”

Thor si fece seguire dal guardiano fuori dalla sala fin quando non fu fuori dalla portata d'orecchie dei presenti.

“Cosa ti turba?” domandò questo.

“C'è...una novità. Non coinvolgerà le vite di nessuno, ma temo che per qualche tempo al nostro arrivo su Midgard dovrete fare a meno di me.” disse sincero torturandosi però le mani durante quella confessione.

“Che succede?”

“Io e Loki...”

Il guardiano lo guardo perplesso.

“Bhe noi...l'ho saputo un paio d'ore fa...insomma avremo un figlio.” disse poi alzando lo sguardo non trovando però minima traccia di novità nel suo volto “Heimdal?”

“Sapevo che i giganti di ghiaccio ne erano in grado, non sapevo che Loki potesse e non sapevo di voi, ma...”

“Ma lo so che è un atto deplorevole e...”
“Non mi permetto di giudicare.” ammise il guardiano “Un figlio quindi...”
“Si...”

“Dove...andrete?”

“Ho conoscenze su Migdar e...un amico che lo può aiutare...” disse poi guardando oltre il vetro, sotto di loro, la figura di Banner.

“Lui?”

“E'...uno scienziato...e comunque l'unico di cui mi posso fidare.” ammise guardandolo “Considerando la situazione di Loki, non fraintendermi.” disse sorridendo appena abbassando il viso.

“Comprendo.”
“Saremo a New York, sarai informato su ogni cosa. Sempre che...questi mesi passino tranquilli. Loki non sta bene. A tal proposito devo rientrare.” disse schiarendosi la voce.
"Aspetta...e senza re..."
"Mi fido di te Heimdall."
"Io non sono un re."
"No, ma sei l'unico a cui lascerei in mano un popolo." sorrise Thor notando il guardiano accennargli un sorriso.

 

**

 

“Tu vuoi un maschio...” mormorò Loki “Non sono sicuro di poterti dare un maschio, c'è una possibilità su due che non lo sia.”

“Loki...”

“E' la verità, non voglio che t'illuda se poi...insomma non sonoio a decidere che cosa sarà. Non voglio che poi sia colpa mia oh...”
“Voglio una bambina.” ammise Thor stupendolo.

“Come scusa?”

“Sarei felice in entrambi i casi, molto più che felice. Ma se mi dovessi mai dare la possibilità di scegliere...vorrei una bambina.” ammise sorridendo “E non intendo dare spiegazioni.”

“Come...sarebbe a dire? Ma la discendenza?”

“Che si arrangi la discendenza...è così assurdo che voglia avere una femmina?” domandò Thor guardandolo.

“Si, mi aspettavo un maschio per proteggere il trono...” disse Loki.

“Non mi importa nulla del trono.” sorrise Thor avvicinandosi al letto sul quale il moro era steso “Fra due mesi saremo a Migdar e andremo a New York.”

“Perchè?” domandò Loki preoccupato “Tutto il popolo?”
“Solo io e te...”

“Per quale motivo?”
“Stark.”
“Non se ne parla.” disse velocemente “Non ho la minima intenzione di rimettere piede la dentro.”

“Loki! Loki guardami...non sappiamo nulla, non sappiamo come saranno i prossimi mesi e non sappiamo come sarà la nascita. Il nostro popolo non ha più nulla, lo capisci? Se ti dovesse servire qualcosa l'unico che può procurartela è Stark, compreso una sala per le cure con tutte le attrezzature...e ogni cosa possa servire al bambino.”

“Io da stark non ci vengo...” ringhiò.

“Te ne prego ascoltami...”

“No!”

“Ascoltami! Hai fatto così anche nei giorni scorsi con Banner! Per poi cosa?” disse posandogli le mani sulle spalle “Ti ha visitato e ora sappiamo molto più di prima...” disse prendendo un lungo respiro “Stark sono certo che ci aiuterà, si ti confesso che potrebbe ironizzare sulla questione, ma aiuterà.”

“Perchè voi siete gli avengers? Vi aiutate a vicenda come...come quel libro degli umani...come si chiamavano?”
“Cosa Loki?” domandò Thor prendendo un lungo respiro.

“I...moschettieri...”

“Si bhe, non li conosco questi muschettieri...”

“Moschettieri...”

“E' lo stesso.” ribattè Thor “Io voglio solo che tu stia bene e che entrambi siate al sicuro e...non ho un posto per assicurarti nè una cosa, né l'altra al momento. Mi capisci vero?” domandò il dio.

“Si...” sussurrò Loki abbassando il viso.

“So che...non lo puoi soffrire. Lo so...anche se...diciamo che se vogliamo puntualizzare tu sei entrato a casa sua, non lui...ma...” disse bloccandosi quando il moro alzò lo sguardo evidentemente contrariato “Ma...sorpassiamo su questo...Stark ha una fortezza, devo nasconderti Loki...”

“Ho capito, l'hai già detto.”
"Non siamo al sicuro..."
"Questo credo di saperlo." disse sospirando "Purtroppo."

“Come stai?”

“Sono stato meglio.” ammise scostando la coperta.

“Dove vai? Non puoi alzarti.”

“Non sto morendo e non intendo passare a letto i prossimi mesi.” chiarì mettendosi in piedi.

 

**

“Cosa devo fare?” domandò Thor guardando lo scienziato.
“Senti tu...tu sei ancora spaventato e shockato dall'idea. Non devi fare nulla Thor, le cose andranno come andranno, Loki ha deciso di tenere il bambino essendo ben consapevole dei rischi a cui può andare incontro...”

“Si...si e di questo io...io lo stimo, davvero. Però...mi sento...inutile...a parte il fatto che...insomma non so se mi sta mentendo o no..”

“Allora, ascoltami. Non sta mentendo..." disse Bruce indicandolo "Potrebbe credo fingere qualsiasi cosa, ma fingere di essere grafico è un tantino complicato credo visto che sono un medico e...bhe ti evito i dettagli. Aspetta un figlio e secondo...Non sei inutile se sei al suo fianco, è tutto quello che puoi fare.” ammise Banner.

“Corre...grandi rischi?”

“Non lo so.” rispose “Non posso dirlo ora, mi servono macchinari che non ho...mi ha spiegato che è normale nella sua razza, che credeva di non esserne in grado essendo un gigante di ghiaccio particolare, ma è accaduto e non so quanto il tuo sangue possa influire su di lui essendo il bambino di due razze completamente differenti. Quello che posso dirti è che con questi elementari esami nulla sembra diverso da una gestazione umana a parte il fatto che è maschio. Il bambino cresce, Loki sembra avere tutto nel posto giusto...sulla nascita lo scopriremo nei prossimi mesi presumo, ma con un cesareo risolveremo comunque la situazione.”

“Un che?” domandò Thor.

“Un taglio sul ventre, si fanno nascere così i bambini che non riescono a nascere.” spiegò Bunner “Ad ogni modo, essendo la sua razza in grado di procreare credo che abbia anche altre possibilità...che al momento non so dirti, lui non lo sa e io non so nulla fino a che non ho macchinari adeguati Thor.”

“Capisco...”
“Sei spaventato.” sorrise “Io stesso sono sorpreso, ma sono uno scienziato e...per quanto insolita...è...qualcosa su cui lavorare...”

“Non dirlo a Loki, potrebbe ucciderti.” sorrise Thor.

“Oh no, ora che sta iniziando a fidarsi di me.” ammise sorridendo “"Io divento verde...lui può avere figli. Per me è tutt'altra che sconcertante la situazione." rise Bruce "Strana, ma nulla di...così impressionante. Stai con lui è l'unica cosa che posso dirti di fare, non farlo sforzare e...basta...non ho altro...” ammise fregandosi le mani.

“Tutto qui?”

“Già tutto qui...chiedo venia...”

“Sai se...è...maschio o...”

“No è troppo presto, mi ha assicurato essere non più grande di sei settimane, servono almeno dodici o sedici settimane per averne la certezza. E senza ecografo o un esame specifico non riuscirei a dirtelo Thor...”
“Va bene...” sospirò.

“Lo saprai...” sorrise lo scienziato.

 

**

 

“Vieni...” sorrise Thor scendendo dalla nave appena atterrata voltandosi diverse volte a guardare il moro “Dai.”

“Thor...”

“Vieni! Non c'è nessuno qui.”
“Dove siamo?” domandò guardandosi attorno compiendo qualche passo sulla rampa.

“Norvegia.” rispose Banner appena giunto al suo fianco “Credo...” disse arricciando appena le labbra al freddo di quel luogo “Non credi che dovremmo trovare un riparo?” domandò lo scienziato alzando un po' la voce mentre il dio norreno camminava sul freddo manto, sorridendo da solo alzando il viso al sole spento coperto da soffici nuvole.

“Solo un momento!” esclamò Thor.

“E' la sua terra...” mormorò Loki abbassando il viso sconsolato.

“Ehi...”

“Non è nulla.” ammise prendendo un lungo respiro avanzando a sua volta sulla fredda terra.

“Bhe...almeno con te posso non preoccuparmi su eventuali raffreddamenti o febbri...” ammise seguendolo.

Loki sorrise appena voltandosi a guardarlo.

“No, credo proprio che quello possa essere il tuo ultimo problema in fatto di cure da impartirmi.” ammise Loki.

“Vieni!”

“Thor!” esclamò quando il biondo lo strinse a una mano trascinandolo verso di se.

“Come...lo trovi?”

“Mio figlio non crescerà qui.” ammise sorridendo socchiudendo appena gli occhi.

“Ah no? Perchè?”

“Perchè no...” rispose velocemente “Ti rendi conto che so dell'esistenza di città ben più evolute di una landa sconfinata?”

“Hum...si...” sussurrò Thor “Ma, il popolo da qualche parte deve pur stare.” disse sorridendo “E siamo a casa.”
“Sei a casa, Thor. Io no...”

“Tu sei con me no?” domandò il dio.

“Così sembra...”

“Allora siamo a casa.” disse baciandogli la fronte per poi voltarsi verso Banner “Tu...resti?”

“In che senso?” domandò lo scienziato tremando appena portandosi le braccia al petto e incrociandole.

“Parti subito o resti?”

“Pensavo andassimo da Tony.” risposo subito questo.

“Si...ho...ho solo bisogno di qualche giorno per organizzare tutto e poi...andremo.”

“Come?” domandò Loki “Non vorrei contraddirti, ma siamo nel bel mezzo del nulla. Il bifrost non esiste più e abbiamo solo le nostre gambe.” ammise Loki “Abbiamo bisogno di mezzi per muoverci e siamo solo dall'altra parte del mondo rispetto a New York.”

“Un problema alla volta.” disse il dio “Ora...parlo con Heimdall, sistemo loro, poi prepariamo una buona cena e ci pensiamo.”

Loki ghignò appena volgendo poi lo sguardo verso una foresta lontana.

“Va bene, rientriamo?” domandò Banner saltellando sul posto “Voi non proverete un briciolo di freddo, ma io sono a un passo dall'ipotermia.”

 

**

 

“Non dovevamo lasciarlo andare da solo.” mormorò Loki chiudendo il libro che aveva in mano.

Banner, semi addormentato, alzò il viso sbattendo alcune volte le palpebre.

“Il piano non è malvagio, ha vissuto fra gli uomini infondo...deve solo arrivare a un villaggio o ad una casa con una linea telefonica.”

“Per fortuna che tu avevi il numero di Stark.”

“Appena lo chiamerà nel giro di qualche ora tornerà con i rinforzi.” sorrise Bruce notando poi la preoccupazione del dio degli inganni “Un aereo di Stark, intendevo quello. Come va per ora?”

“Insomma...” ammise il moro prendendo un lungo respiro “Credo che senta che si è allontanato...” disse sfiorandosi appena il ventre con la mano.

“Questa è una cosa del tutto inaspettata, in una gravidanza, che il feto avverta in tal modo la vicinanza o la lontananza dell'altro genitore.” ammise lo scienziato “Che cosa provi?”

“Non lo so...” rispose Loki “Come se mi mancassero le forze...”

“E quando ti è vicino non è così.”
“No...”

“Appena saremo da Stark farò allestire una stanza con tutti i macchinari necessari e ne sapremo di più.”

“Devi promettermi una cosa.” disse Loki voltandosi e abbassando il tono di voce.

“Cosa?” domandò Bunner.

“Se dovessi vedere qualcosa di...strano. Qualcosa di malvagio...te ne prego non farne parola e fai quello che devi fare.”

“Intendi dire che devo ucciderlo?”

“Si...se così fosse, si.” disse Loki con voce appena tremante.

“Loki...”

“So che non sai cosa rispondermi.” ammise il dio “Non voglio una risposta, voglio che tu lo sappia.”

“Perchè credi che ci sia qualcosa che non vada?”

“Perchè io sono un mostro.”

“Non è vero.”

“Ah no?” rispose ironico.

“Non è vero, che tu sia il dio degli inganni certo. E' tua natura, ma non sei un mostro.” ammise lo scienziato alzandosi.

“Sono anche un gigante di ghiaccio...”

“Mezzo gigante di ghiaccio, ma esistono come razza quindi da scienziato...direi che non sei un mostro. Ti va qualcosa mentre attendiamo?”

“Del vino.” sorrise Loki.

“Ah...divertente.” rise Banner “Sul serio vuoi qualcosa?”

“No, ho lo stomaco chiuso, grazie.”

“Va bene...”

   
 
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