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Autore: principessa1793    04/07/2018    4 recensioni
Sono trascorsi 25 anni dalla nascita degli ultimogeniti della famiglia Mendoza Pinzon e del primogenito di Mario Calderon. Quelli che allora erano bambini,ora sono donne ed uomini che si troveranno a vivere la loro vita lavorativa all'Ecomoda. Nasceranno nuovi legami e forti sentimenti. Se siete curiosi... date un'occhiata!
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Un imprevedibile futuro'
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[Camilla Senior]
Sono ancora mezza assopita quando il suono del mio cellulare mi dà la sveglia quasi per rammentarmi che oggi è il giorno della partenza di Junior. Odio l’idea di vederlo partire,ma come lato positivo c’è che io e Dan saremo soli. Pure se negli ultimi giorni l’argomento non pare interessargli. È dall’altrieri che parla a stento,è mogio e si corica al mio fianco senza neppure sfiorarmi. So che dovrei confrontarmi con lui,ma ho paura che mi dica di non desiderarmi più,di non amarmi più,di dovermi accontentare solo della maglietta che gli ho rubato e che indosso per avere il suo profumo addosso. Non potrei sopportarlo,soprattutto ora che sto facendo il possibile per avere un bimbo nostro.
 
Avevo guidato col batticuore da casa di mio fratello fin lì ed ora non riuscivo a scendere dall’auto senza pormi domande su di lui. Non avevo neppure avuto il tempo di rifarmi il trucco,anche se non sarebbe servito a molto. Qualora fosse stato lì,ci sarebbe stata la moglie con lui e non mi avrebbe di certo notata. Quella lì era tutta botox e minigonne,quindi di sicuro Daniele non avrebbe avuto attenzione per me!
Mi feci forza e scesi dall’auto varcando il cancello apertomi dal giardiniere dopo essermi presentata e attraversai il giardino con lo stesso andamento di un condannato verso il patibolo. Dovevo ignorarlo e convincere tutti che il mio matrimonio fosse saldo! 
“ Buonasera a tutti!” esordii facendomi forza quando lo notai di fronte a me. Bastò la mia voce a fargli sollevare lo sguardo dal piatto per posarlo su di me. Il cuore cominciò a battermi forte e le farfalle ad assediare il mio stomaco. Era da solo,non con lei. Magari erano separati!
“ Mamma!” esclamò Babi prima di corrermi incontro ed abbracciarmi. Lui seguitava a fissarmi e pure per me era difficile non guardarlo. Non era più una foto sul pc o la voce arrabbiata udita un mese prima. Era una presenza a pochi metri da me. Erano pochi metri a separarci. Avrei voluto annullarli per lanciarmi fra le sue braccia e dirgli che l’amavo,ma non potevo. Aveva rifiutato la nostra bambina!
“ La mia bambina! Quanto sei bella,tesoro mio!” asserii rivolgendomi a mia figlia riempiendola di baci. Lei,Junior,Roberta e Clizia erano le sole cose belle che la vita mi aveva donato forse per tentare di compensare ciò che mi aveva strappato e che ancora mi faceva male.
“ Mamma,lui è Giulio,il mio fidanzato!” esclamò mia figlia mostrandomi una copia del mio Daniele. Identici. Ora capivo perché non li voleva insieme! Sembrava di essere in << Canto di Natale >> e mi pareva di avere di fronte il Daniele lasciato 40 anni prima,solo che guardava con occhi innamorati mia figlia. L’avevo visto dalle foto,ma vederlo di persona mi aveva scioccato. Babi e una copia di Daniele!
“ Lieto di conoscerla di persona,signora. Barbara mi ha parlato tanto di lei!” esordì il ragazzo scuotendomi dal mio stato di shock.
“ Va bene Camilla,caro! Finalmente ti conosco…Barbara non fa altro che parlare di te! Sicuro di non essere stato adottato?” domandai sarcastica. No,non poteva essere stato adottato. Era identico a suo padre. Era il figlio che sognavo di dare io a Daniele e che lui aveva avuto dalla donna che aveva preso il mio posto nel suo cuore e per la quale aveva rinnegato Roby.
“ Sempre simpatica!” borbottò Daniele. I suoi capelli ormai bianchi e le rughe lo rendevano ancora più bello. Sua moglie era una donna fortunata mentre io quella fortuna l’avevo buttata a mare!
“ Forse è il tuo senso dell’humor che va via via diminuendo!” replicai cercando di non piangere. Ogni volta che ascoltavo la sua voce,la ferita del mio animo riprendeva a sanguinare.
“ E Roby,Clizia e Armando?” mi chiese Babi.
“ Roby e Armando li vedrai al matrimonio di Bob. Clizia cresce,purtroppo!” risposi. Clizia e Daniele sarebbero andati d’accordo,ma lui non voleva più saperne niente di noi!
“ Il mio fratellone e la mia cognatina,come state?” domandai ad Armando e Betty.
“ Come due che si apprestano a diventare nonni per la sesta volta!” rispose Betty. Almeno lei aveva avuto la fortuna di condividere quest’esperienza con l’uomo che amava,mentre io no!
“ Non dirmi che Giulia…” Armando mi interruppe nelle mie supposizioni.
“ Giulia è ancora una bambina! È Pilar ad essere incinta!” esclamò mio fratello.
“ Ti ricordo che Pilar ha 3 anni meno di Giulia!” intervenne Nicola.
“ Zia,sta per nascere Armando Mendoza Mora!” annunciò Bob.
“ Sono contenta per voi. Si vede che vi amate e che siete entusiasti di tale avvenimento!” mi congratulai con loro.
“ Un consiglio: non chiamatelo “Armando”! Per un’idea simile mi ritrovo un figlio isterico! Non credo sia possibile sopportare un altro Armando Mendoza!” aggiunsi. Notai la risatina sotto i baffi di Daniele e sorrisi prima di salutare distrattamente gli altri miei nipoti.
“ E tu,Nicola,che ne pensi della novità?” domandai poi a Nicola.
“ Sono felice e lo sarei ancora di più se Bob e Pilar la finissero di tenersi per mano sotto il tavolo,visto che non c’è nulla da nascondere! Se volete farlo,fatelo alla luce del sole come Nick e Carmen o Hermes e Charlotte…che bisogno avete di nascondervi?!” rispose lui per poi rivolgersi a quei due. I due seguirono il suo consiglio rossi in volto.
“ Asia,neanche te lo chiedo,perché immagino che neanche tu starai nella pelle all’idea di diventare nonna!” commentai.
“ Mi sento un po’ vecchia a dire il vero!” rispose lei.
“ Vecchia tu? Ma se sei una ragazzina! E sei bellissima,amore mio!” replicò Nicola Mora. Quando Roby era rimasta incinta di Clizia e poi del bambino che aveva perso,non c’era stato nessuno a dirmi che non stavo invecchiando. Non c’era Dan!
“ E voi? A quando un nipotino?” mi rivolsi a Sandra e Calderon tenendo a bada le lacrime. Ero diventata brava negli anni a non piangere di fronte alle persone che mi rammentavano che la felicità esisteva per gli altri,che non era solo un’utopia.
“ Confidiamo avvenga in un futuro abbastanza prossimo!” rispose Sandra. Cercai di non pensare allo sguardo di Daniele su di me.
“ E che non venga generato nel letto di Armando e Betty!” continuò Calderon. Sorrisi tentando di non farmi beccare a fissare Daniele.
“ Marcella,stai benissimo!” mi complimentai con la padrona di casa superando Daniele per non lasciarmi avvolgere dal suo profumo e dal suo dopobarba,ma fu inutile. Erano gli stessi,ma lui non era più mio.
“ Ti ringrazio,Camilla! Stai benissimo anche tu!” replicò Marcella. Il mio sguardo si allontanò per un attimo da Daniele per posarsi su una ragazzina dai capelli rossi mai vista prima,ma che aveva qualcosa di familiare.
“ E questa bella ragazza chi è?” domandai riferendomi a quella ragazza. Bastò che sollevasse lo sguardo per rendermi conto di cosa ci fosse di familiare in lei: aveva lo sguardo di Roby,di Daniele. Era sua figlia! Daniele aveva un’altra figlia!
“ Signora Camilla,lei è Aisha Aguilar,una nostra amica. Sfila per le nostre aziende!” la presentò Carlos Mora mentre mi sentii quasi venir meno di fronte a quella scoperta. Il mio Daniele era stato con un’altra donna che non era sua moglie!
“ Carlos,per favore,ti ho visto nascere! Se proprio non vuoi darmi del tu,chiamami solo per nome. Aisha,Barbara parla spesso di te e capisco che non esagerava quando elogiava la tua bellezza!” replicai prima di rivolgermi a quella ragazza.
“ La ringrazio. Io invece mi rendo conto da chi ha ereditato Barbara la sua bellezza!” ribatté Aisha. Aveva qualcosa di suo padre: non chinava mai gli occhi quando interloquiva!
 
“ La sveglia! Junior ha il volo fra due ore e non capisco perché dobbiamo alzarci così presto!” mugugna voltandosi verso di me.
“ Amore,sai che ci metto una vita a prepararmi! E poi abbiamo pure la resa delle chiavi di casa e l’appuntamento col fabbro!” gli rammento.
“ Non sei obbligata a venire con me. Posso andare da solo! E se ti dà fastidio,puoi andare da sola ad accompagnare Junior!” risponde freddo.
“ Perché? Vuoi passare del tempo con lei? Provi qualcosa per lei? Ci sei andato a letto? L’hai rivista?” ribatto terrorizzata da tale prospettiva.
“ Ti importa di me come uomo o solo come padre di Roberta?” mi chiede.
“ Sei il mio uomo! Mi importa di te perché ti amo! Sei scostante e mi tratti così da 2 dannati giorni. Non ne capisco il motivo,Dan. È tempo di chiarire e c’è una cosa che devo dirti!” esordisco. Sbatte lentamente le palpebre prima di guardarmi in faccia. I suoi occhi sono un po’ lucidi.
“ Ti ho vista due giorni fa. Stavo andando a comprare dei fiori per te per il mesiversario dalla nostra seconda prima volta,e ti ho vista fuori quel palazzo. L’ho visto arrivare e il resto. È bello e sembra garbato,il mio opposto,adatto per una donna stupenda come te. Ti renderà felice senza trovare gli ostacoli che hai avuto per farmi accettare da Junior o da Armando. Sapevo che non poteva durare! Sei rimasta qui per lui? Voglio solo la verità e sarai libera!” esplode addolorato. Ci metto un po’ a capire le sue frasi per via dell’intorpidimento mentale mattutino.
“ Daniele,che stai dicendo?” gli domando confusa. Di cosa diavolo sta parlando? Chi sarebbe quest’altro uomo?
“ Non sono come Trimalcione. Non ti farò morire di dolore solo per averti con me. È l’unico modo per provarti ancora il mio amore,pure se ti sto perdendo di nuovo. Da quando l’ho scoperto,ho trascorso le giornate da solo girando per la città in auto torturato dai nostri ricordi cercando di scacciare l’idea di farla finita,ma devi avere la tua vita! Però è difficile lasciarti andare ancora e una parte di me,quella che mi ha trattenuto in questo letto impedendomi di andare in albergo,vorrebbe a tutti i costi farti innamorare nuovamente di me! So benissimo che avrei potuto consolarmi con un’altra,ma non riesco a fare neppure questo perché l’idea anche solo di guardare un’altra donna mi fa vomitare!” risponde.
“ Ma la mia vita è con te! Che ti sei messo in testa? Ti amo da morire. Non potrei amarti più di così,credimi! Sono contenta che tu non riesca neppure a pensare di tradirmi perché è così anche per me,amore mio. Dan,sei stato di merda 2 giorni facendo star male anche me perché ti sei creato un film mentale solo per avermi vista entrare in un portone con un uomo? Non facevi prima a chiedermi chi fosse?” ribatto.
“ Mi avevi detto che saresti uscita con Betty e invece eri con lui. Mi hai mentito!” osserva. Perché volevo regalargli solo un test di gravidanza positivo senza tutti quelli negativi a cui andremo incontro in questi mesi. Non voglio essere una delusione per lui!
“ Per non deluderti. Ho rischiato di perderti,di farti accalappiare da un’altra! Sono una scema!” farfuglio col viso rigato dalle lacrime.
“ Se nei 30 anni con Patrizia l’avessi vista con un altro,sarei davvero finito fra le braccia di un’altra donna,ma l’idea di tradirti mi fa vomitare. Non potrei mai perdonarmi una debolezza simile. Mi spingerebbe al suicidio come la vita senza te!” risponde con gli occhi lucidi sfiorandomi le guance con i pollici. Gli bacio delicatamente le labbra prima di afferrare il mio cellulare e un foglio ripiegato dal cassetto del mio comodino.
Apro Whatsapp e scorro la lista dei contatti. Clicco sulla foto,la allargo per mostrarla a Dan. Il suo sguardo vaga tra me e la foto.
“ L’uomo in questione è lui,vero?” gli domando. Annuisce.
“ Il mio ginecologo,il dottor Luis Rocas. Se tutto ciò non c’avesse fatto star male,scoppierei persino a ridere! Ha qualche anno meno di noi ed ha avuto un bambino da poco!” commento porgendogli la ricetta firmata da lui come prova della mia sincerità. China lo sguardo imbarazzato.
“ Perché me l’hai nascosto? Mi hai fatto star male!” mugugna.
“ È il ginecologo di Betty e,di recente,anche di Marcella. Si occupa anche di fecondazioni in vitro,di cure ormoniali…volevo farti una sorpresa per evitarti tutte le volte in cui saremo delusi da test negativi in questi mesi. Volevo regalarti solo l’emozione della prima ecografia!” rispondo.
“ Mi stavi regalando invece l’emozione di un infarto! Oltre al fatto che dormire con te senza stringerti mi ha fatto quasi impazzire! Guarda come mi sono ridotto!” replica prima di estrarre dalla fodera del suo guanciale un foulard mio.
“ Dormi con questo?” gli domando commossa.
“ Ha il tuo profumo. Non è come averti fra le braccia,ma è meglio di nulla!” mi spiega sfiorandomi il viso. Ridacchio strappandogli un bacio.
“ E credi che per me sia stato facile prendere sonno senza essere stretta da te? Guarda cosa ho dovuto indossare per avere il tuo profumo!” obietto indicando la t-shirt che indosso di cui il proprietario originario è lui.
“ Non l’avevo notato. Stai bene,ma ti preferisco vestita di seta o meglio ancora nuda fra le mie braccia,amore mio!” asserisce sfiorandomi dall’incavo del ginocchio fino alla caviglia. Mi strattona delicatamente fino a farmi stendere fra il suo corpo e il materasso.
“ L’unico uomo adatto a me e che voglio sei tu! Sei condannato a sopportarmi per sempre perché 40 anni senza di te mi hanno uccisa!” asserisco. Sorride facendomi accoccolare fra le sue braccia dove riprendo a vivere. Mi sussurra di continuo il suo amore riempendomi di baci.
“ Hai sempre detto che le volte in cui lui ti ha costretto a… ti sentivi come stuprata e non volevo provassi le stesse cose con me!” mi spiega ricevendo di risposta una serie di baci su tutto il viso. Gli ripeto più e più volte quanto lo amo e lui ricambia con la medesima dolcezza.
“ Non potrei mai provare repulsione per te. Mai,amore. Credevo perfino che avessi un’altra,ma avevo paura di chiedere. Una conferma mi avrebbe uccisa! Non lasciarmi mai!” rispondo cercando inutilmente di non piangere. Mi bacia con passione,con impeto.
“ Non vedo l’ora di confermarti spesso e volentieri quanto ti desidero,amore! Quando sei partita 40 anni fa,c’ho messo un anno per riavere una vita sessuale e prima che tornassimo assieme,ogni volta che facevo sesso sentivo uno schifo. Ora non ce la farei a sopravvivere se mi lasciassi, però non potrei neppure obbligarti con la forza a stare con me! Non ti lascio più,Cami! Ti amo,vita mia! Ti amo!” mormora abbracciandomi.
“ Il problema non si pone perché non ho intenzione di lasciarti,ma solo di darti un erede!” rispondo sbaciucchiandogli la guancia. Sorride.
“ Perché Beatrice non me l’ha detto?” domanda. M’irrigidisco.
“ Ne hai parlato con Betty? Perché?” gli chiedo infastidita. Volevo ne parlasse con me! Sono cose nostre!
“ Hai sempre detto che è come una sorella per te. Pensavo lo sapesse,volevo capire quanto fosse profonda la tua infatuazione,ma lei mi ha consigliato di parlare con te e mi ha detto che non c’era nessun’altro. Credevo ti stesse coprendo,che fosse uno sfregio al modo in cui l’ho trattata da quando la conosco. È palese a tutti che tu e i ragazzi siete il mio unico tallone d’Achille!” mi spiega. Mi viene da piangere.
“ Io ti appartengo da sempre e per sempre,Daniele Valencia!” gli confermo costellando il suo viso di baci.                        
“ Tanto quanto io appartengo a te da sempre e per sempre,Camilla Mendoza Valencia! Non piangere più,amore!” mugugna prima di baciarmi.  
“ Credevo non mi volessi più! Ho avuto così tanta paura di doverti lasciare andare di nuovo,vita mia!” mi sussurra scoppiando a piangere.
“ Anch’io. Sono qua! Non piangere! Quando lo capirai che in questi anni a darmi la forza di vivere è stata solo la consapevolezza della tua esistenza,la certezza che non eri frutto dei miei sogni oltre alla speranza di poterti rivedere un giorno? Dan,ho atteso così tanto tutto questo!” singulto stretta a lui. Seguita a lisciarmi i capelli lasciando baci sul mio capo,ma le sue stille non cessano. È raro vederlo in lacrime!
“ Il non essere riuscito a liberarti di me ti fa piangere?” scherzo mettendo un freno alle mie lacrime. Ridacchia.
“ Ora mi passa! Scusa! Ho avuto tanta paura di aver perso tutto di nuovo,di essere un sacrificio per te. Temevo non desiderassi più avermi accanto,amore!” mi spiega nascondendo il viso nell’incavo del mio collo. Mi stringo forte a lui. Povero amore mio!
“ Non scusarti con me,amore mio! Non è successo nulla! Non vedo l’ora di avere fra le braccia il nostro bimbo!” replico baciandogli il capo.
“ Anch’io. Mi spiace per aver dubitato di te,per non averti parlato subito,per averti fatto soffrire! In queste ore i nostri ricordi non mi davano tregua,quindi come avrei potuto pensare di tradirti,amore?! Senza di te non sono nulla!” esclama. Gli sfioro gli zigomi con la punta delle dita.
“ Dispiace anche a me. Non avrò più paura di deluderti e non ti nasconderò più nulla,amore!” replico finalmente serena.
“ Programma per oggi,se vuoi: accompagniamo Junior; facciamo colazione obbligatoriamente con coccole; andiamo da quella croce a farci restituire le chiavi di casa nostra; aspettiamo il fabbro ; pranziamo e poi torniamo qui!” asserisce non smettendo di baciare il mio viso.
“ Programma approvatissimo,ma il mio amato marito deve recuperare 2 giorni,tocca che si sbrighi a baciarmi o finirò per non rispondere più di me!” rispondo prima che le sue labbra raggiungano le mie. Ho avuto così tanta paura di averlo perso,che si fosse stancato di me…
“ Sei tutta la mia vita! Ti amo da impazzire,Cami! Ho avuto tanta paura di avere i giorni contati accanto a te,che stessi per andar via! Non posso più perderti. Non sopravvivrei stavolta!” mi sussurra a pochi centimetri dalle labbra. Lo bacio di nuovo carezzandogli la schiena per stringerlo a me. Le sue mani smaniose si intrufolano sotto la maglietta che indosso per assaporare il mio corpo fremente.
“ Neanch’io. Solo tu dai senso alla mia vita,cucciolo! Sono qua e ti amo con tutta l’anima,amore mio!” lo rassicuro fra un bacio rovente e l’altro salendo a cavalcioni su di lui,ma vengo interrotta dal rumore di alcune nocche contro la porta. Io e Dan ridacchiamo ricomponendoci.
“ Avanti!” esclamo accoccolandomi fra le braccia di mio marito. Daniele mi bacia la fronte mentre Junior entra in camera.
“ Buongiorno!” ci saluta circospetto.
“ Buongiorno figliolo!” replichiamo con un sorriso.
“ Oggi parto,lo sapete,vero?” ci rammenta studiandoci con lo sguardo. Dan intreccia le dita con le mie.
“ Sì,ma perché ci guardi come fossimo due animaletti da laboratorio?” replico.
“ Niente. È che in questi 2 giorni siete stati un po’ strani. Daniele era triste e sembravate in freddo. Avevo paura vi voleste lasciare. Non voglio vederti ritornare depressa come prima che tornaste insieme e non mi piace vedere Daniele così triste!” risponde. Mi sfuggono alcune lacrime.
“ Mi dispiace averti dato dei pensieri,ma devi stare tranquillo! Io e la mamma non ci stiamo lasciando. Non mi passa neppure per l’anticamera del cervello di perderla di nuovo,non sopravvivrei di nuovo ad un dolore simile!” risponde Dan visibilmente toccato cercando di rassicurarlo. Mi stringo forte a lui tempestandogli il collo di casti baci. Non ti lascio più,amore mio!
“ Pertanto dovrai tollerare l’eterna felicità della mamma,sebbene continui a somigliare ad un rubinetto rotto!”  aggiunge ironico. Junior ride.
“ Non lo dite solo per farmi stare tranquillo ora che parto? Avete gli occhi gonfi. Quando torno non trovo brutte sorprese?” chiede conferma.
“ Amore,quando tornerai ci troverai come adesso. Io e Dan ci amiamo. Eravamo tesi solo perché oggi c’è la consegna delle chiavi e dobbiamo cominciare i lavori. Certe cose mi mettono ansia!” rispondo edulcorando un po’ la realtà. In fondo gli ho detto la verità su ciò che voleva realmente sapere: fra me e Dan va davvero tutto benissimo!
“ Sarei teso anch’io se dovessi avere a che fare con quella strega della Fernandez! Mi sono spaventato in questi 2 giorni! Non sembravate neppure più voi! Non mi piacerebbe non vederti più,Daniele! A me fa piacere averti nella mia vita!” replica Junior. Se penso a com’erano i rapporti quando si sono conosciuti,ora mi sembra quasi un miracolo che si sia affezionato tanto a lui.
“ Non corri il rischio di non vedermi più. A meno che tu non voglia trasferirti lontano e non conoscere mai la nostra futura new entry! Non sei curioso di sapere se ti assomiglierà?” ribatte Daniele. Gli tiro una gomitata. Volevo che i nostri figli lo scoprissero tutti assieme!
“ Vuoi dire che proverete a darmi un fratellino? Però datti da fare quando sarò lontano poiché non voglio essere uditore del suo concepimento e che non somigli a tua sorella o mi trasferisco davvero dall’altra parte del mondo!” risponde Junior beccandosi una cuscinata da parte nostra.
 
[Junior]
Mi sento decisamente più sollevato ora che le cose sono chiare. Ho temuto di dovermi imbattere nuovamente in mia madre depressa,mentre erano solo tesi per via della casa. Sinceramente lo sarei anch’io nei loro panni,visto che la Fernandez è una stronza epocale!
“ Mi candido come babysitter!” esclamo contento. Sono felice che mamma abbia ritrovato la gioia di vivere tanto da voler generare un bimbo!
“ Quindi tu sei contento?” mi domanda mia madre sorpresa. Annuisco.
“ Magari mi somiglierà e farà stragi di cuori!” rispondo. Daniele scoppia a ridere divertito,mentre mia madre gli regala un buffetto sulla spalla.
“ Smettetela! Non è ancora nato e già volete farlo diventare sogno erotico delle donne!” si lamenta.
“ O potrebbe nascere una bimba oggetto di attenzione di tanti ragazzini!” aggiungo. Mi becco una cuscinata da parte di Daniele.
“ Nessuno sfiorerà mai la mia bimba e da fratello maggiore dovrai evitare che i giovani virgulti le mettano le mani addosso!” asserisce deciso.
“ Potresti farle prendere i voti!” scherzo.
“ Dici?” mi domanda prendendo in considerazione la mia proposta ironica. Mia madre ci fissa divertita.
“ La smettete? Dovremmo pensare al modo più giusto per parlarne con gli altri! Amore,abbiamo 6 figli,non solo Junior!” esclama la mamma.
“ Se volete a Nana lo dico io. Insomma non credo la prenderà male se non domanderete a lei e Big Jim di fare da babysitter al nascituro,pure perché mi sono già prenotato io!” rispondo.
“ Vuoi allenarti per quando ci farai diventare nonni?” mi chiede Daniele.
“ Per quello devo trovare la donna giusta!” rispondo. Non voglio che i miei figli vivano ciò che ho vissuto io!
 
Ero terrorizzato dall’idea di non rivedere più Roby. Mia sorella era scappata di casa ed ero rimasto solo con mio padre poiché la mamma era a Bogotà. Roby era il mio punto di riferimento quando la mamma non era in casa e facevo sempre capo a lei quando necessitavo di qualcosa!
“ E se non torna più?” chiesi a mio padre. Mi guardò distrattamente.
“ Senza soldi dove può andare? Almeno ha con sé l’inalatore o saremmo finiti al suo capezzale!” mugugnò. Pareva tranquillo,io non lo ero.
Sentii svanire una parte dell’ansia quando udii il rumore di una chiave nella toppa. Le opzioni erano due ed entrambe mi davano sicurezza.
“ Mammina!” esclamai felice correndo ad abbracciarla quando la vidi sotto l’architrave della porta. Mi strinse forte.
“ Ometto,quanto mi sei mancato!” sussurrò baciandomi il capo. Sorrisi.
“ Quando torna Roberta?” le chiesi.
“ Domandalo a tuo padre!” rispose beffarda. Avevo fatto la domanda sbagliata!
“ Camilla,amore,sei stanca?” farfugliò mio padre.
“ NOOO…HO SOLO PASSATO ORE INFERNALI IN PENA PER MIA FIGLIA,CHE HAI FATTO FUGGIRE DI CASA!” strepitò mia madre.
“ Junior,vai in camera a giocare!” mi ordinò mio padre. Feci finta di ubbidire sedendomi sulle scale.
“ Mi ha provocato,capisci? Non avrei dovuto schiaffeggiarla forse,ma lei…” mia madre lo interruppe.
“ METTILE DI NUOVO UNA MANO ADDOSSO E TI CAVO GLI OCCHI! NON TI AZZARDARE MAI PIÙ A PENSARE DI TOCCARE MIA FIGLIA! E PREGA CHE RIESCA A RITROVARLA O GIURO CHE NON RIVEDRAI MAI PIÙ NESSUNO DEI TRE: NÉ ME,NÉ ROBY,NÉ JUNIOR. TI TOLGO TUTTO E ME NE TORNO A BOGOTÀ!” asserì la mia mamma iraconda.
“ A BOGOTÀ…MA GUARDA UN PO’! PROPRIO DOVE VIVE LUI! L’HAI RIVISTO? CI SEI FINITA A LETTO?” gridò mio padre.
“ Se così fosse non sarei di certo tornata qui,o almeno non da sola. Saremmo tornati qui assieme e solo per riprendermi i miei figli,perché per loro sarebbe decisamente un padre migliore di te! Puoi stare tranquillo: sei riuscito a distruggere tutto anni fa!” rispose mia madre.
“ Non riesco a credere che tu abbia parlato a Roberta di lui,che anche lei lo idolatri! Lo preferisce a me!” sbottò papà.
“ Non l’ho fatto. Deve aver origliato i discorsi di mia madre! L’hai colpita per un commento su un uomo che non vedrà mai! Preferirebbe chiunque a te perché non vi capite e perché non la sai prendere! L’hai fatta scappare nonostante ci sia la possibilità che le venga una crisi asmatica,porca puttana! Lui non l’avrebbe fatto!” ribatté mia madre. Mio padre alzò un braccio per colpirla,ma si fermò a mezz’aria.
“ Fallo così ritorni nella merda da cui ti ho raccattato! Che aspetti? Sarà più divertente per me toglierti tutto! Hai 12 ore per ritrovare mia figlia o giuro che a Bogotà ci torno davvero e in quel caso non dovrai vedertela solo con la mia ira!” lo minacciò mia madre.  
 
“ Ora però sbrigatevi o in aeroporto ci vado da solo! Pertanto niente doccia assieme o parto direttamente l’anno nuovo!” asserisco tornando alla realtà che vede mia madre felice e serena accanto all’uomo che ha sempre amato e che sta acquisendo un posto importante nella mia vita.
“ Vado io per prima,che ci metto più tempo sia a scegliere cosa indossare che a canticchiare sotto la doccia!” esclama mia madre prima di strappargli un lungo e languido bacio per poi zampettare verso il bagno.
“ Siamo proprio certi che non sniffi? Magari non è cipria quella che usa per il viso!” mi rivolgo a Daniele,che scuote il capo divertito.
“ Le foto. Oh cazzo,le foto! Scusa,Junior,ma devo fare una telefonata per una sorpresa alla mamma!” esclama. Una sorpresa?
“ Vedrai che quando ci chiamerai per comunicarci di essere arrivato,ti racconterà tutto! Le piacerà di certo!” aggiunge entusiasta. Vorrei tanto amare anch’io qualcuna alla stessa maniera,qualcuna che non sia la donna sbagliata!
 
[Patrizia]
Spingo l’ultimo scatolone verso l’ingresso perché John lo porti in quella topaia. Oggi questa smetterà di essere la mia casa e dovrò vivere in un buco che spero di riuscire a lasciare il prima possibile magari fidanzandomi con un uomo ricco. Faccio per tornare in sala,ma una cornice d’argento all’ingresso attira la mia attenzione mandandomi in bestia. Una foto di quella troia assieme a mio marito da giovani.
“ ANITA!” tuono furiosa. La mia colf mi raggiunge dopo qualche istante,durante cui mi vieto a stento di scaraventare a terra la cornice.
“ Mi dica,signora Fernandez!” esclama. Mi prende in giro?
“ Che ci fa questa stupida foto qui dentro?” le chiedo.
“ Un ordine del dottor Valencia. Dice che sua moglie deve sentirsi a casa e che prima che andasse via per colpa di quell’equivoco c’erano foto loro due in ogni angolo della casa!” risponde. Faccio per ribattere,ma lo squillo del fisso mi precede. Lo afferro furiosa.
“ PRONTO!” strepito.
“ A quanto pare la povertà ti rende insonne! Non urlare come l’anatra che sei e passami Anita!” esordisce Daniele senza troppe cerimonie.
“ COME DIAVOLO TI SEI PERMESSO DI IMPORMI LE FOTO DI QUELLA STRONZA IN CASA?” sbotto inferocita.
“ NON OFFENDERE MIA MOGLIE CHE È DI MILLE SPANNE SOPRA DI TE! E ti ricordo che è pure casa sua,visto che presto sarà il nostro nido d’amore! Le nostre foto sono ciò che testimonia il nostro passato,visto che tu e quello ci avete tolto 40 anni di storia consentendoci di amarci solo col pensiero. Ora passami Anita ed eclissati!” risponde. Pur controvoglia eseguo passando il cordless alla mia domestica.
“ Buongiorno!...Sì,non ho dimenticato nulla!...John lo monterà nei prossimi giorni!...Allora gli dirò di montarlo oggi!... All’ingresso? Dovrò farmi aiutare da John perché è pesante!...Un pacchetto datato in cassaforte,sì…Ha già imballato tutto,ma darò una controllata!” le sento dire. 
“ Cosa sarebbe pesante?” chiedo alla mia domestica.
“ Un quadro che il dottore vuole appendere all’ingresso!” mi risponde. La odio. Odio entrambi!
 
Guardavo da lontano quella grandissima stronza coi suoi figli e non riuscivo a smettere di domandarmi chi fosse il padre di quell’ultima bambina senza ipotizzare che fosse figlia di mio marito. Magari si erano visti all’ultimo lancio a cui aveva partecipato e forse…
“ Mammina,ma Roby questo Erasmo non lo può incontrare a casa nostra? Perché deve andare da un’altra parte?” chiese quella mocciosa. Non ero molto lontana da loro 4 e potevo udirla!
“ Erasmus. Amore,Roby deve per forza farlo in un’altra città ed ha scelto l’Italia! Questo Erasmus è un progetto non una persona e sarà importante per la sua carriera!” rispose quella gallina prendendo in braccio sua figlia che poteva avere all’incirca 3 o 4 anni. L’ultimo lancio era stato nel 2010…quindi poteva davvero essere figlia di Daniele!
“ Ma noi l’andiamo a trovare?” chiese quella bambina. La figlia più grande di lei aggiustò uno dei due codini alla sorella minore.
“ No. Se parto è proprio per liberarmi di voi,peste!” rispose la primogenita della stronza raggelando la sorella più piccola.
“ Pulce,scherzo! Certo che puoi venire a trovarmi! Come faccio senza la mia bambolina preferita?” aggiunse notando la faccia triste della sorella carezzandole la punta del naso e strappandole un sorriso. Somigliava a sua madre la piccolina. Non aveva nulla di Daniele!
“ Devo fare la pipì!” esclamò la bambina.
“ Roby,amore,conviene sbrigarsi: ci manca solo che dimentichi proprio oggi di non avere più il pannolino! Tua nonna chi la sente se le rovina l’ottantesimo compleanno! Vado io?” asserì quella donnaccia.
“ No,la porto io. Impiastro,vieni con me al posto di fare il nerd asociale!” rispose la primogenita di Camilla prima di rivolgersi al fratello minore. I 3 si allontanarono e ne approfittai per avvicinarmi a quella donnaccia.
“ Il maritino buzzurro non l’hai portato? O volevi approfittarne per mettere le zampe su Daniele?” l’affrontai. Si voltò verso di me sorpresa.
“ Guido è a Zurigo. E mi chiedo chi ti abbia invitata qui! Punti di nuovo a portarti a letto Nicola Mora?” replicò acida.
“ Margherita ha invitato Daniele,ma siccome lui non ha potuto presenziare ha mandato me a rappresentarlo visto che sono sua moglie! Mi sta organizzando una sorpresa romantica ed è molto preso da questa cosa!” mentii. Daniele in realtà era fuori per lavoro e non sapeva della mia presenza a tale evento,anzi mi aveva categoricamente proibito di prendervi parte!
“ Goditi la festa allora!” rispose incassando il colpo con nonchalance.
“ L’ultima della tua cucciolata di chi è figlia?” le chiesi diretta. Mi guardò confusa.
“ Di mio marito,di chi vuoi che sia?” replicò ovvia.
“ Lo spero per te. Spero che tu non abbia più nulla a che fare con mio marito e che ti siano passati tutti i sogni romantici su di lui perché per Daniele non sei più nulla da quando ha conosciuto me e anche se riuscissi a portartelo a letto da ubriaco saresti solo una debolezza senza importanza. Ricorda a stento la vostra relazione! Ti definisce << un diversivo in attesa del vero amore >> che sarei io!” ribattei. Annuì.
“ Meglio così. Almeno non dovrò sentirmi in imbarazzo per averlo lasciato!” rispose.
“ Se vuoi qualcosa in grado di imbarazzarti,pensa alla lettera che gli hai inviato dopo aver ricevuto l’invito alle nostre nozze. Io e Daniele abbiamo riso per ore su quella lettera!” replicai maligna mentendo ancora. Non sapevo cosa contenesse e Daniele non l’aveva mai vista!
“ Quindi l’ha letta!” mugugnò quasi in lacrime. Annuii decisa.
“ Raggiungo i miei figli. Puoi stare serena: tuo marito non mi interessa! Ho sempre detestato i vigliacchi!” rispose fiera prima di andarsene.
 
“ Di che pacchetto ha parlato il dottor Valencia?” domando ad Anita curiosa. Qualche altro regalino per la sua sgualdrina?
“ Mi spiace,signora Fernandez,ma non sono autorizzata a divulgare informazioni personali del dottore e di sua moglie!” risponde lei. Stronzi!
 
[Carlos]
“ Vuoi usare nostro figlio come cavallo di Troia per indagare sulla tua teoria!” esclamo sorpreso. Solo a lei possono venire queste idee!
“ Avresti dovuto scegliere più saggiamente con chi concepire un bambino!” risponde chiudendo la terza busta gialla.
“ Che scema! Tu credi sul serio che siano in crisi? Stanno assieme da poco più di un mese!” obietto.
“ Ieri non ha fatto domande su gamberetto e sembrava più becchino di prima! E poi è un dono pure per i tuoi e per…” s’interrompe sul finale.
“ Amore,René vorrà avere tue notizie. Sono 10 giorni che non gli parli!” asserisco. Non che io possa permettermi di farle la morale,dato che anch’io evito il più possibile i miei dopo la rivelazione ricevuta alla festa della signora Camilla!
“ Mi ha delusa. Da Daniele mi sarei anche aspettata un comportamento simile,ma da lui no! La delusione è centuplicata quando un’azione viene commessa da chi meno te lo aspetti! Non doveva scendere ai suoi livelli,non doveva impormi di scegliere in modo così sottile! Vomitando quelle cose addosso alla signora Marcella è come se mi avesse costretta a prendere le parti di uno o dell’altra,come se mi avesse costretta ad optare o per lui o per la famiglia a cui biologicamente appartengo. Avrei preferito mi dicesse in faccia: << Aisha,non riesco a tollerare di dividerti con quell’uomo e con la sua famiglia! >>. L’avrei preferito al modo in cui si è comportato! Devo sbollire! Non chiuderò i rapporti con lui perché è ancora il solo che riesco a considerare mio padre,ma ho bisogno di riflettere!” asserisce. Sospiro.
“ Per non parlare della situazione scomoda in cui ha posto anche te con Hermes. È tuo amico da tutta la vita e dovrai nascondergli questa cosa proprio come è stato costretto lui a celarti la verità sulla mia paternità!” aggiunge rifugiandosi fra le mie braccia.
“ Meglio concentrarci su Valencia e sulla signora Camilla. Speriamo solo di non beccarli a letto quando porteremo loro questa sorpresina! Non voglio restare traumatizzato a vita!” commento giocando con i suoi ricci rossi. Ridacchia divertita.
 
[Roberta]
“ Giuro che se me lo ripeti ancora una volta,ti mando a dormire da tuo padre. E poi che vuol dire che domattina verrà quella in azienda? Ci riprovate?” domando a mio fratello tenendo il cellulare fra la spalla e l’orecchio,mentre firmo dei documenti. Ci manca solo questa!
“ No,ma devo chiarire con lei la fine della nostra relazione e l’azienda è un territorio neutro!” mi risponde. Sospiro rassicurata.
“ Non ho sentito le grida di gioia della mamma. Sta a vedere che si era affezionata a quella!” scherzo. Mia madre e mio padre ridacchiano.
“ Tuo fratello ha altro per la testa!” risponde mio padre. A patto che non sia la svampita daltonica!
“ Non è quella pazza che non sa vestire e che è totalmente impedita nel camminare senza uccidere le persone,vero?”  chiedo spaventata.
“ Perché tutti pensate che mi piaccia Theresa? Sono gentile con lei,ma non voglio starci assieme. La mia principessa come sta?” replica Junior.
“ Ti confesso che è strana e spero non sia per quel professore: sta sempre con lo sguardo fisso nel vuoto. È totalmente stralunata!” gli confido.
“ Avrà dei pensieri. Una volta qui cercheremo tutti insieme di capire cos’abbia! Siamo una famiglia e tu e Joseph non siete soli. I nonni servono anche a questo. O al massimo puoi farla parlare con la matrigna di tuo marito…con la vocina squillante che si ritrova sarebbe capace di far confessare pure il peggiore dei criminali!” ribatte mio padre facendomi ridere. Se penso che avrei potuto non conoscerlo mai!
 
“…Avrei dovuto immaginare che tanta perfezione doveva essere frutto di un atto d’amore! Mi spiace. È colpa mia se non lo conoscerai mai. Saremmo stati perfetti noi 3. Non ci vorrà di nuovo. L’ho ferito!” sentii dire dalla voce di mamma. Stava piangendo.
Sbattei le palpebre disorientata. I muri della mia stanzetta erano bianchi,ma la mamma aveva dipinto dei piccoli fiori rosa cipria e sul soffitto c’erano le stelline fosforescenti (la sera io e la mia mamma le contavamo insieme); invece ora mi trovavo circondata dal bianco asettico.
Chinai leggermente il capo e mi rasserenai nel vedere il volto della mia mamma. Mi stava carezzando la mano col polpastrello dell’indice.
“ Amore! Amore,stai bene?” mi chiese la mamma carezzandomi il viso. Era così bella la mia mamma! Sembrava una principessa!
“ Dove siamo? Volevo fare lo scivolo sul corrimano e sono caduta! Sei arrabbiata con me,mammina?” replicai allarmata. Mi baciò la fronte.
“ No,amore. La mamma ti adora,principessa! Sono morta di paura quando… Non farlo più,ok? Promettilo alla mamma!” mi esortò.
“ Giuro. Quando andiamo a casa mi leggi il libro del principe piccolo? Per favore,mamy!” replicai. Mi regalò un sorriso colmo di tenerezza.
“ Non si può andare a casa,amore! Devi stare qui con la gamba sollevata ancora per qualche tempo perché si è rotta e quindi deve aggiustarsi!” mi spiegò. Approfittò dello spazio vacante nel letto troppo grande per me per sdraiarsi al mio fianco.
“ Come quando si è rotto il frullatore? Compri un’altra bambina perché io sono rotta?” le chiesi spaventata. Mi sbaciucchiò la guancia.
“ L’osso si rimetterà a posto da solo perché sei giovane e forte. Sei una Va…una valorosissima bambina! Lo so che te lo dico sempre,ma non ti cambierei mai con nessun’altra,amore mio! Supereremo anche questa,puledrino! Tu sei la mia vita,tutto ciò che ho!” rispose.
“ Ed io resto da sola qui? Non vado più all’asilo?” le domandai.
“ Passerò tutte le giornate con te. Ti leggerò dei libri,giocheremo… il tempo passerà in fretta,vedrai!” mi rispose carezzandomi i capelli.
“ Quando mi stavo svegliando ti ho sentita parlare. Chi è che non ci vuole,mamma?” le chiesi. I suoi occhi si riempirono di lacrime. Ero una bimba un po’ cattiva e forse qualcuno della mia famiglia non mi voleva bene!
“ Nessuno,amore. Stavo leggendo un libro! Nessuna persona sana di mente potrebbe rifiutarti!” mi rispose abbracciandomi. 
 
In quell’ultima frase mamma ha detto la verità senza saperlo: il mio papà non c’ha mai dimenticate e c’ha aspettate per tutto questo tempo!
“ Amore mio,sei ancora lì?” mi chiede mio padre. Cerco di sciogliere il groppo che ho in gola.
“ Sì,certo,papà! Lì come vanno le cose? Con Aisha come procede?” replico. Spero riesca a rendersi conto di quanto siamo fortunate!
“ Procede. Non è facile. Non mi chiama << papà >>,ma almeno non vuole farmi fuori! Ma stai piangendo? Hai una voce strana,tesoro! Stai male?” ribatte. Non capisco perché si ostini a chiamarlo per nome! Io ho sentito l’esigenza di chiamarlo << papà >> appena l’ho saputo!
“ No,non piango. Sono solo un po’ raffreddata. Sai,qui fa freddo! Tu e la mamma mi mancate tanto! Dovrai avere tanta pazienza con Aisha, papà! Ma il lato positivo è che almeno non sei solo! C’è la mamma a supportarti!” lo rassicuro.
“ Sì,ho tutti voi e sono molto fortunato! Ci manchi pure tu! E smettila di piangere o inizia pure la mamma!” risponde strappandomi un sorriso.
 
[Nicola]
“ Ha accettato. Verrà a cena da noi stasera. Dopo averci evitati per 10 giorni,mi sembra positivo!” asserisce mia moglie cercando di apparire ottimista. Oramai la conosco e so che è spaventata quanto me dalla sera della cena per il compleanno di Camilla!
“ Non c’ha evitati,amore. Forse aveva da fare!” minimizzo. Mi lancia un’occhiata scettica.
“ Troppo da fare per parlare della tegola che gli è caduta addosso? Sembrava tanto impaziente di sapere il nostro segreto ed ora non vuole più parlarne? Amore,l’abbiamo fatto nascere noi e nessuno può conoscerlo meglio. È deluso perché gliene abbiamo parlato solo ora. Si sente come se per anni l’avessimo preso in giro facendogli credere di far parte di una famiglia da pubblicità. Vorrei spiegargli i motivi di tale omissione,la nostra sofferenza e il resto. Spero che stasera non si presenti sul piede di guerra!” risponde il mio angelo. La stringo a me coprendola di baci.
“ Sono sicuro di no. Ci chiederà dettagli,spiegazioni e gliele daremo!” la rassicuro.
“ E se volesse sapere il nome di quel ragazzo che mi ha fatto tanto male? Già detesta il figlio di quell’uomo per via di Aisha!” si preoccupa.
“ Magari deciderà di dargli una lezione per aver fatto soffrire sua madre e per aver messo al mondo un pervertito! In quel caso spero di potergli dare una mano!” rispondo. Mia moglie sorride contro il mio collo.
“ Non dire così. Non voglio ti capiti nulla di brutto!” replica stringendosi a me.  
 
[Daniele]
Un bimbo. Io e Camilla avremo un bimbo. Non mi stava nascondendo l’infatuazione per un altro,ma solo il regalo più bello del mondo! È stato così facile con lei non rovinare tutto con un tradimento forse perché tradire lei sarebbe come tradire me stesso,la mia vera essenza,e non potrei mai farlo dopo 40 anni in cui ho dovuto mentire a me stesso per non impazzire di dolore. Non potrei mai desiderare un’altra quando posso avere la mia Camilla,lo stesso tesoro che mi sta tenendo la mano mentre entriamo in aeroporto con Junior.
“ Se non smetti di guardarla finirai per consumarla o per inciampare!” mi canzona Junior. Mia moglie ridacchia stringendosi a me. Le sbaciucchio la tempia sussurrandole il mio amore. Signore,grazie per non avermela tolta di nuovo!
“ Daniele,prenditi cura della mamma e cerca di non farla disidratare,per cortesia!” mormora quando mi abbraccia. Ricambio quella stretta.  
“ Tranquillo: la innaffierò tutte le mattine alla stessa ora!” scherzo facendolo ridere. È un caro ragazzo ed è impossibile non volergli bene!
“ La tua giacca è impermeabile,vero? Spero per te di sì!” ribatte col medesimo tono. Camilla gonfia le guance indispettita.
“ Siete due rompiscatole! Sempre a prendermi in giro!” borbotta il mio amore. La stringo forte a me.
“ Mi raccomando! Io e la mamma ti chiameremo tutti i giorni!” esclamo tornando serio.
“ Per favore,accudite Lucky che sentirà la mia mancanza!” ci ricorda quando abbraccia sua madre. Cami lo cinge forte baciandogli le guance.
“ Buon viaggio,figliolo!” gli auguriamo quasi all’unisono.
“ Comportatevi bene!” ci saluta prima di allontanarsi con le sue valigie. Cami si stringe a me in lacrime e la cingo cercando di non pensare a quanto mancherà pure a me Junior. Sebbene gli iniziali rapporti pessimi,ho imparato a stimarlo,a capirlo,a volergli bene come fosse mio figlio!
“ Amore,non fare così! Non piangere,ti prego! Dispiace anche a me,ma tornerà presto e quando sarà qui avrà una camera tutta sua a casa nostra!” la rassicuro carezzandole i capelli mentre continua a singhiozzare anche una volta tornati in auto. Le bacio la fronte.
“ Ho avuto tanta paura di perdere pure te,che sei la cosa più bella che ho!” singulta. La bacio. Perdermi? Sono suo da così tanto tempo!
“ Non mi hai perso in 40 anni e potrebbe mai accadere ora? Sei mia moglie e nessuno potrà mai rubarti il mio amore né strapparti dal mio cuore. Sono tuo corpo ed anima da sempre e per sempre. Ora ti porto nel posto che fa i croissant più buoni del mondo. Dobbiamo cancellare i ricordi brutti. L’ultima volta che ci siamo incontrati lì per caso sono stato pessimo e voglio che tutti sappiano che ti amo!” replico. Mi bacia.
 
La fissavo e non riuscivo a crederci. Era una persecuzione! Ci eravamo visti solo 3 giorni prima al club e il mio intento era starle alla larga, ma il fato non era concorde nel mio proposito. Camilla era nel mio stesso locale,il ristorante << La Brasserie >>. Non sapevo neppure lo conoscesse giacché aveva aperto dopo la sua partenza e non mi pareva il locale adatto per ospitare lo zoticone che aveva sposato!
“ Che coincidenza!” commentai beffardo una volta vicino a lei. Si voltò notando la mia presenza. Era stupenda nel suo vestito color carta da zucchero. Una volta mi avrebbe accolto con un sorriso,lo stesso che al momento forse rivolgeva solo al suo Trimalcione!
“ Hai dimenticato << piacevole >>. Immagino volessi dire: << Che piacevole coincidenza! >>!” ribatté beffarda guardandomi negli occhi.
“ Naturalmente. Sprizzo allegria da tutti i pori!” risposi sarcastico. Il destino me la piazzava dinnanzi a giorni alterni forse per farmi notare ciò che mi aveva tolto,come se non bastasse non riuscire a togliermi dalla testa quel bacio che le avevo rubato al club o sognarla ogni notte!
“ Vi conoscete?” domandò Fonseca,che era con me.
“ Sono una sua vecchia amica,o sbaglio,Valencia? È così che hai detto alla mia domestica un mesetto fa,no?” esclamò Camilla.
“ Sì,ci conosciamo da molti anni!” borbottai. Non sapevo neppure come ero riuscito a definirmi un suo vecchio amico durante l’episodio da lei citato e non riuscivo a ripeterlo. Com’eravamo finiti così se 47 anni prima sognavamo di invecchiare assieme?
“ Mi stai seguendo? Possibile che tu sia sempre dovunque mi giro?” replicò senza alcuna sorta di astio nel tono di voce.
“ Se decidi di pranzare in uno dei miei ristoranti preferiti,è probabile l’inverso,ovvero che sia stata tu a seguire me. E sei tu che sei sempre ovunque! Non credevo conoscessi questo posto! Porti con te anche quello di solito? Lo chiedo solo perché vorrei evitare di vederlo!” ribattei.
“ Dormi sereno: a Guido non piacciono questi posti! E come facevo a seguirti,se sono qui da prima di te? Sei diventato un presuntuoso e soffri di manie di persecuzione,Valencia! Ti preferivo prima!” mi freddò voltandosi in direzione dei bagni annoiata.
“ Sei sola?” chiesi. Volevo lo fosse. Ero geloso di chi poteva bearsi della sua vicinanza! Mi mancavano persino le sue autopsie alle bistecche!
“ No. Aspetto una persona. Il signore con te è un tuo amico?” replicò. Una persona? Un uomo? Chi era?
“ In un certo senso. Non credevo fossi al punto di inventarti amici,sai?” ribattei sprezzante.
“ Sto aspettando che Betty torni dal bagno!” rispose. Le sue parole trovarono conferma pochi istanti dopo,quando sua cognata  ci raggiunse.
“ Pure nel tuo ristorante preferito ce lo ritroviamo! Di questo passo finiremo per averlo come vicino di casa,se prolungherai il tuo soggiorno qui! Tuo fratello chi lo sente?” commentò colei che aveva stregato Armando. Io e Camilla avevamo un ristorante preferito in comune!
“ Non corri il rischio di averlo come vicino: non credo la mogliettina sarebbe felice. E la nostra presenza per Daniele non è il regalo più bello della giornata! Cambiamo ristorante: questo posto non ti piace e almeno tu sarai contenta!” asserì lei alzandosi dalla sedia di botto.
“ Addirittura? La mia presenza ti provoca tanto fastidio?” la punzecchiai. Cercai di celare il dolore che mi procurava il suo disgusto.
“ Ti attribuisci un’importanza che hai smesso di avere tanto tempo fa per me! Cambio ristorante perché qui mi conoscono tutti e non voglio dare spettacolo,visto ciò che succede ogni volta che ti capita la disgrazia di incontrarmi! Non potrei mai seguirti,sai perché? Perché non è il mio sogno nel cassetto essere maltrattata ed umiliata ed è ciò che succede ogni volta che mi vedi. Se ti infastidisco tanto,prega di non rivedermi mai più in tutta la vita o che qualcosa mi cancelli per sempre dalla faccia della Terra. Ora che mi hai sputato addosso la tua dose di rancore giornaliera,posso andarmene,grazie?” sbottò con tono di voce non troppo elevato ma sufficientemente esacerbata da quella situazione. L’avevo ferita,tanto che mi negava persino lo sguardo. Poggiai una mano sulla sua spalla,ma si scostò di malo modo.
“ Sparisci dalla mia vita. Fa finta di non conoscermi! Lo preferisco all’essere maltrattata da te!” asserì con le lacrime agli occhi.
“ Scusa. Buon pranzo!” mugugnai prima di allontanarmi. A me la fame era passata del tutto dopo averla vista quasi in lacrime per colpa mia.
 
“ Shhh…sei stato male pure tu,vita mia. Abbiamo sbagliato a non dichiararci amore appena ci siamo rivisti. Avremmo scosso tutti i convitati, ma almeno sarebbero cessate le sofferenze. Torno volentieri lì con te! Dobbiamo festeggiare il nostro desiderio di allargare la nostra famiglia. E voglio ringraziarti per non avermi tradita quando credevi mi fossi infatuata di un altro perché sarei morta!” asserisce carezzandomi il viso. L’abbraccio con gli occhi lucidi. Per me è stato spontaneo non pensare neppure lontanamente di tradirla! Io amo e desidero solo lei!
“ Grazie a te per non esserti infatuata di un altro,amore! Non potrei mai tradirti. Sarebbe come tradire la parte più bella di me! Amo mia moglie e i nostri figli. Non c’è spazio per altre donne nella mia vita! Ne ho già 6,che ragioni avrei di trovarne altre? Senza contare che potrebbe arrivare la settima fra un annetto! Ci pensi ad una bambolina tutta nostra da coccolare? Anche se la regina indiscussa del mio cuore resterà sempre la mia adorata mogliettina!” ribatto sfiorandole il viso. Tengo troppo a questa famiglia che ho anelato per tutta la vita per mandarla all’aria commettendo qualche cazzata! Quando ho Cami è così facile e naturale rigare dritto sia come uomo che come padre!
“ Anche solo un anno fa credevo che una frase del genere pronunciata da te mi avrebbe frantumato il cuore!” farfuglia con voce rotta. Capisco cosa vuole dire e l’abbraccio più forte cullandola. La mia pulcina ha sofferto tantissimo,come me! Come ho fatto a non accorgermi di nulla?
“ Perché non ricordavi di essere mia moglie,ma ora lo sai! Mi spiace da morire per quel giorno,per averti fatto credere che sarei stato meglio se fossi sparita dalla faccia della terra perché non è così. Io non esisto senza di te!” replico. Mi zittisce con un leggero bacio sulle labbra.
“ Non vedo l’ora di entrare lì con te,con la donna che amo!” le sussurro divorando di baci l’incavo del suo collo. Si stringe forte a me.
“ E ad ogni modo io vorrei un maschietto,anche perché tu,Giulio e Junior siete in netta minoranza!” mugugna con voce tremante. Sorrido.
“ Maschio o femmina conta poco…l’importante è che sia sano e forte! E comunque mi immagino la faccia di tuo fratello se fossi entrata nel salone di casa di Marce dicendo di amarmi dinnanzi a tutti!” esclamo divertito immaginando nella mia mente la scena. Ride.
“ Preferisco pensare alla tua,ai tuoi occhi perfetti,al tuo sorriso,ma saresti svenuto. Quando te l’ho detto in aereo hai pianto! È divino vedere i tuoi occhi colmi d’amore per me. Li ho anelati tanto e credevo non li avrei mai più rivisti così per me!” risponde. Costello il suo viso di baci.
“ Svenuto? Ma sentite che spavalda! Perché se io ti avessi accolta in quel salone dicendo di amarti,cosa avresti fatto?” scherzo divertito.
“ L’avrei ovviamente allagato con le mie lacrime e poi avrei affittato una barchetta e sarei venuta da te per recuperare tutti i baci che non ti ho dato in 40 anni! So che non si vede,ma sono abbastanza forzuta per remare!” ribatte facendomi ridere.
“ Se non ti ho rivelato subito di amarti,era perché temevo che le lacrime stingessero i tappeti persiani di Marce!” replico. Ride a crepapelle.
“ Amore,mi sei mancato in questi giorni. Puoi tenermi stretta a te per un po’?” mi domanda. L’abbraccio forte. Vorrei restare così per sempre!
“ Dio Mio,quanto ti amo!” le sussurro. È così bello sapere che non ha un altro e che non vuole lasciarmi!
 
[Giulio]
“ Amore,se vuoi,mi libero dagli impegni!” propongo alla mia fidanzata. Babi mi regala un sorriso carezzandomi le labbra con l’indice.
“ Mamma non è raggiungibile. Se dicono di no,allora dovrai disdire tutti gli impegni! Li rendiamo felici trascinandoli nei preparativi,lo sai! E non voglio obbligarti a disertare il lavoro!” risponde. Acconsento cercando in rubrica il numero di mio padre e attivando il vivavoce.
“ Figliolo,dimmi! Io e Cami siamo andati ad accompagnare tuo fratello all’aeroporto!” esordisce mio padre.
“ La mamma sta ancora piangendo o si è già calmata?” gli chiede Babi.
“ Metà e metà. È successo qualcosa?” replica papà.
“ Il fotografo ha anticipato ad oggi l’appuntamento e volevo sapere se potevate accompagnare la mia Babi a quell’incontro!” rispondo.
“ Possiamo vederci fra poco al << La Brasserie >>. Preparano i cornetti migliori del mondo e stiamo andando a fare colazione!” propone mio padre. La mia fidanzata arrossisce e mi scappa un sorriso. Provenivano da quel posto i croissant la mattina dopo la nostra prima notte d’amore!
“ Allora ci vediamo lì!” conviene Barbara.
“ Grazie!  La cena di stasera è confermata,giusto? Noi portiamo un dolce!” esclamo.
“ Sì,ma Aisha non ci sarà. Carlos deve vedere i suoi e lei va con lui. Ci vediamo stasera!” replica mia suocera.
“ A stasera!” saluta mio padre prima di riagganciare. Se penso a com’era anche solo un mese fa,sembra un altro!
 
Mi ritrovavo a cenare per la prima volta coi fratelli della mia ragazza. Erano atterrati da qualche ora per le nozze di Bob e Pilar ed eravamo a cena dal signor Mendoza. Roby era la versione scura di mia suocera. Junior invece era la versione maschile di Babi,ma più beffardo.
“ E così tua sorella è poco incline ad adoperare il letto per fare sesso!” esclamò di punto in bianco Roberta facendomi quasi strozzare.
“ Roberta! Giulio,non farci caso! Roberta a volte è un po’ rude!” l’ammonì sua madre prima di scusarsi con me. Me n’ero accorto!
“ Non si preoccupi: conosco il genere. Ci sono abituato!” borbottai. Anche mio padre era così!
“ Che ho detto di male,mamma? Io non mi concederei mai su una scrivania in azienda. Neanche morta!” esclamò lei.
“ È uguale a mia madre,mentre io somiglio a mio padre e a zia Marcella!” risposi. Come se avesse percepito di essere stata nominata,mia madre fece suonare il mio cellulare. Ne fui sorpreso dato che,dopo la mia rivolta per amore di Babi,i rapporti fra noi erano peggiorati.
“ Mamma,fai in fretta che sono a cena!” esordii dopo essermi scusato con i miei commensali ed aver chiesto loro il permesso per rispondere.
“ Hai sentito tuo padre? Sai dov’è? E se l’avessero rapito per chiedere un riscatto?” esclamò.
“ Tranquilla: potrebbero rapirlo solo dei masochisti,vista la sua misantropia acuta! Che hai fatto stavolta per mandarlo in bestia?” replicai.
“ Abbiamo discusso ed è uscito più di un’ora fa. Non so dove sia,Giulietto! Non so che fare!” strepitò. Alzai gli occhi al cielo spazientito.
“ Sono a cena con la famiglia di Barbara e papà non è qui! Inoltre non starnazzare o ti sentiranno fino in Giappone, maledizione!” ribattei.
“ Vuoi dire che lì c’è pure la madre di quella?” mi chiese speranzosa. Sbuffai.
“ Si chiama Barbara. E comunque la signora Camilla è qui. Te la passo!” replicai. Non aspettai il suo benestare prima di attivare il vivavoce e salvarmi i timpani.
“ No. Meglio che sia lì. Credevo che tuo padre fosse con tua suocera…” farfugliò.
“ Il botulino ti ha dato al cervello? I menage a trois non fanno per me! Queste perversioni non mi piacciono! Dovresti incanalare la tua fantasia nella scrittura,non di libri per bambini…non vorrei il nostro nipotino restasse traumatizzato!” la incalzò Camilla.
“ NON RIPETERE QUELLA PAROLA! SONO ANCORA GIOVANE PER FARE LA NONNA! HO SOLO 40 ANNI!” strepitò mia madre.
“ Ad una gamba!” borbottò Roberta ridacchiando sotto i baffi. Alzai gli occhi al cielo divertito.
“ Auguri per i tuoi 40 anni! Per curiosità,quanto tempo fa li hai compiuti?” esclamò mia suocera. A Roberta scappò una risata.
“ Spiritosa!” sibilò mia madre.
“ Non ami il mio senso dell’humor o tutte le battute? Ma mi sei simpatica: le tipe insicure mi hanno sempre fatto ridere!” replicò Camilla.
“ Io non sono insicura perché Daniele mi ama! Lo stavo cercando solo perché sono preoccupata,visto che è mio marito!” rispose mia madre.
“ Non è qui. È troppo grande per entrare nelle mie tasche,mi spiace!” replicò mia suocera.
“ DANIELE! AMORE,SEI TORNATO!” esclamò mia madre a gran voce facendo saltare i timpani a tutti noi. Roberta,come me,si massaggiò l'orecchio concentrandosi sull'elice. Ignorai stupidamente quella similitudine.
“ Scodinzola pure,no? E piantala di crocchiare che non sei in un’aia! Sono stufo delle tue isterie,Patrizia Fernandez!” rispose mio padre.
“ NON PARLARMI COSÌ E NON USARE QUEL COGNOME: SONO TUA MOGLIE E LA MADRE DEI TUOI FIGLI!” sbraitò.
“ Bell’affare! Non mi somigliano per nulla! Con delle madri surrogate sarei stato più fortunato: una che ha il solo sogno di sposare un ricco e che per questo sarebbe capace di andare a letto pure con Barbablù; l’altro che m’ha fatto imparentare con quello! Nulla contro la ragazza (solo troppo sbadata ed emotiva),che è già sfortunata per il padre buzzurro che l'è toccato,ma contro suo padre sì! Se nasce con la faccia di quello,come faccio a sentirmi chiamare << nonno >>? Come diavolo faccio?” sbottò papà. Mia suocera restò basita. Avrei dovuto togliere il vivavoce,ma ero paralizzato,come quando da piccolo ero testimone delle loro liti.
“ Susy ti vuole bene. E Giulietto è il tuo ritratto. È solo rimasto ammaliato. Successe pure a te con quella lì quando eri giovane,no? Ma il tuo problema è proprio questo: che quella ragazzetta è frutto dell’amore della tua ex con l’uomo che ama! Che non l’ha concepita con te!” obiettò mia madre. Se l’aveva capito pure mia madre, rinomata per la sua scarsissima perspicacia,eravamo proprio rovinati!
“ Balle! Tu non la vuoi con Giulio per la sua somiglianza con Camilla; io ho motivi seri: vorrei per lui una donna ambiziosa,con un obiettivo. E invece prima Cassandra,poi Stella…una peggio dell’altra! Se quella ragazza non stesse espiando una penitenza ma fosse qui per talento, l’avrei accolta a braccia aperte,persino come una figlia,sebbene la sua mancanza di spina dorsale e forse l’avrei aiutata a tirar fuori gli attributi. Inoltre se fosse stata mia figlia non l’avrei di certo spedita a 16 ore d’aereo per una cazzata sul lavoro! Si vede che agli zulù insegnano che i figli non produttivi vanno esiliati! Inoltre la tipa non ha neppure una punta del carattere della madre,che è una lingua biforcuta,o non si sarebbe fatta mettere alla porta dal padre senza muovere un muscolo! Gli avrebbe fatto sputare sangue!” rispose mio padre carico di rabbia.
“ Pareva strano non difendessi quella che ad oggi è la nostra consuocera! Hai gli occhi rossi. Non hai bevuto,vero?” chiese mia madre.
“ No,ho preso freddo. La mia ultima sbronza risale a 22 anni fa. Mi faccio le analisi 2 volte l’anno perché tengo alla salute,quindi non potrei mai attentare al mio fegato sebbene il mio matrimonio con te non sia un toccasana per lo stesso!” rispose mio padre. Mia suocera sorrise mentre Roberta nascose il viso fra le mani ridendo sommessamente.
“ Ma se ti ammali non potremo partecipare alle nozze fra 3 giorni!” squittì mia madre.
“ Sai che perdita! I matrimoni mi danno la nausea più che San Valentino! E non citare la mia azienda di abiti da sposa: se non fosse stato per i miei litigi continui con Mendoza,non avrei mai barattato dei clienti normali con una serie di sposine melense!” ribatté lui.
“ Ma abbiamo già i vestiti pronti!” obiettò mia madre squillante.
“ Non ti dico cosa farne di quei vestiti per non essere volgare! Hai il telefono in mano perché stavi allertando la polizia?” replicò mio padre.
“ Ho chiamato Giulietto. Volevo chiedergli tue notizie!” gli spiegò mia madre.
“ Sono vivo,per tua sfortuna. Grazie per il supporto,eh? Tua madre ha deciso che la prossima volta avviserà pure la forestale!” asserì mio padre più vicino al ricevitore.
“ E TU COME MAI HAI CHIAMATO PROPRIO LUI? CREDI SIA STUPIDO? CREDEVI FOSSI CORSO DA CAMILLA!” sbottò papà fuori di sé. Chinai lo sguardo. 
“ Non ho udito da solo il vostro melodramma e alla vostra età dovreste piantarla...è così da che ho memoria!” farfugliai.
“ Ha sentito tutto pure il tuo amore? Almeno capirà che la vita non è una fiaba! Se alludi al bimbo,è troppo piccolo per udire. Sempre che sia figlio tuo… I Mendoza sono instabili nelle scelte affettive,ma forse sono solo i fidanzamenti lunghi a tediarli! Ti lascerà per un altro,Giulio! E chiarisci a quella che le parole di prima erano uno sfogo! Che non pensi che le voglia bene o altro!” replicò. Mia suocera aveva gli occhi lucidi.
“ QUEL BAMBINO È TUO NIPOTE! Babi dice che i suoi non litigano così; magari mia suocera ti ha mollato per il tuo caratteraccio che ti rende inviso a tutti! Probabilmente hai esasperato pure lei!” sbottai. Mia suocera mi ammonì con lo sguardo. Perché reagiva così?
“ Non credo tua suocera potrebbe mai discutere con lo scimpanzé che ha sposato…avranno problemi di comunicazione,parlando due lingue diverse,ma questi sono affaracci suoi! Dovresti ringraziarmi per i miei consigli: io alla tua età avevo perso tutto,ero solo!” rispose alterato.
“ Lasciamo perdere! E comunque grazie mille per la lezione di vita,papà! Me ne ricorderò quando fra 30 anni sarò ancora innamorato della donna che ho accanto!” esclamai strappando un bacio al mio tesoro.
“ Credo farò a meno del dolce. Mi mancava solo di essere investita da un camion pieno di melassa con questi due che si sbaciucchiano senza ritegno ogni 2 per 3! Poi dicono che il padre di lui è misantropo!” sibilò mia cognata schifata prima di allontanarsi. Risi fra me e me. 
“ Ci mancava solo il momento melenso per concludere la serata in bellezza! E attento: amare la stessa donna per tutta la vita può essere una benedizione o una condanna!” rispose. Amare per sempre una donna in generale no,ma mia madre sì che era una condanna!
“ VUOI DIRE CHE MI CONSIDERI UNA CONDANNA?” strepitò mia madre. Mio padre sbuffò.
“ Ad ogni modo,sono a casa Mendoza con i fratelli di Barbara,i suoi cognati e sua madre. Eri in vivavoce perché la mamma…” farfugliai.
“ Credeva fossi con me! A far cosa non lo so,chiedilo a lei! Non pensavo avessi sposato una simile pervertita,pertanto potresti spiegare al tuo amorino starnazzante che non sono il tipo di donna propensa al ruolo dell’amante o alla condivisione in generale,che sei abbastanza grandicello da non aver bisogno di piagnucolare da me giacché non sono neppure tua madre ed evitarci le sue urla isteriche per i prossimi giorni,compreso quello delle nozze di mio nipote? Grazie! A quel ricevimento vorrei sopravvivere!” intervenne mia suocera.
“ Patrizia è abbastanza scontata nelle sue idee errate! E non potresti mai essere mia madre anagraficamente parlando!” replicò mio padre.
“ Diciamo pure che è una donna scontata in tutto e per tutto o non l’avresti sposata,Valencia!” replicò mia suocera acida.
“ Lo sei anche tu,visto che volevo sposare anche te?” ribatté mio padre.
“ Direi di no. Forse il mio abbandono ti ha traumatizzato,dato che lo infili in ogni dannata discussione,Daniele! Visto che non riesci a superare il mio non sposarti,diventa vedovo e ne riparliamo! In fondo le galline sono ottime solo per il brodo!” ironizzò pungente la signora Camilla.  
“ I camerieri invece solo per servire ai tavoli…ma alcuni sono capaci solo di rovinare gli abiti e i fidanzamenti altrui!” borbottò lui.
“ Siamo felici tu sia tornato a casa,ma vorremmo tornare alla nostra cena! Ci voleva solo la telenovela,che spero non avrà il suo ultimo atto alle nozze di Bob! Armando non gradirebbe e la tua sposa finirebbe calva e sorda! Per carità di Dio,imbavagliala,sedala, fai qualcosa,Daniele! E tanto per essere chiari: 1) non è stata mia l’idea di spedire Babi qui; 2) la fine della nostra storia non è dipesa dal tuo carattere; 3) il fatto che io e Guido non litighiamo dinnanzi al mondo,non vuol dire che non abbiamo discussioni! L’unica coppia da melassa è quella di Armando e Betty!” ribatté la signora Camilla.
“ Già: Armando e la moglie sono nauseanti! Non credevo i miei problemi avrebbero coinvolto pure te,mi spiace!” rispose risentito papà.
“ Mi spieghi come faceva a non coinvolgermi la cosa,se tu e la tua amata avete pensato di discutere dinnanzi a tutta la mia famiglia? Ho appena rivisto i miei figli dopo 2 settimane e si sono dovuti sorbire le urla irritanti di tua moglie,porca miseria!” replicò mia suocera furiosa.
“ Con quel gorilla di padre saranno abituati al circo,no?” obiettò mio padre con strafottenza. Mia suocera alzò gli occhi al cielo.
“ Valencia! Possibile che dovunque mi giro ci siate o tu e il tuo umorismo caustico o tua moglie con la sua idiozia?” sbottò Camilla.
“ Una volta il mio umorismo caustico ti piaceva e anche avermi sempre attorno!” rispose mio padre.
“ Hai usato il tempo verbale giusto: il passato. Una volta mi piaceva ciò perché ti amavo! Ce la fai per le prossime 61 ore a tenere quell’oca da cortile di tua moglie lontana dai miei delicatissimi timpani già provati dalla convivenza con Armando? Ti ringrazio! L’hai sposata per masochismo?” replicò la signora Camilla.
“ L’ho sposata per lo stesso motivo per cui hai sposato il tuo Trimalcione. Siamo due masochisti,che vuoi farci? Solo che nel mio caso il figlio è arrivato dopo! Il mio non è stato un matrimonio riparatore come il tuo,Mendoza! Sogna gli angeli!” borbottò mio padre.
“ Dopo questa sfuriata sarà già tanto se riuscirò a dormire! Sogna gli angeli anche tu,Valencia!” replico Camilla beffarda.
“ Vado a dormire. Da solo!” precisò mio padre imbufalito rivolgendosi a mia madre. Chinai il capo imbarazzato.
“ Notte,Giulietto!” bofonchiò mia madre prima di riagganciare. Non era ancora esplosa la bomba Aisha e già erano in quello stato!
“ Ora capisco tuo padre: sarei incazzata anch’io con l’universo se mi fosse toccato un partner con una con la voce così stridula! Cristo,mi ha stonato! Ha ingoiato una trombetta da piccola?” commentò Roberta con poca diplomazia una volta tornata a tavola.
“ Signora Camilla,posso farle una domanda?” le chiesi. Annuì.
“ Com’era mio padre prima? Insomma quando voi due…” mugugnai.
“ L’uomo più dolce e premuroso del mondo. O non l’avrei amato quanto lo amavo. Il suo cuore immenso è andato in pezzi per colpa mia,ma ama te e Susanna ne sono certa. È arrabbiato con la vita e con me! Scusate,non ho più fame!” rispose mia suocera prima di andar via.
“ Non volevo arrecarle dispiacere! E poi che vuol dire che non ha più fame? Non ha mangiato nulla!” mi scusai.
“ Non è colpa tua. È così da sempre. Appena vengono affrontati certi argomenti,corre in camera sua a piangere! È così di carattere!” mi rassicurò mio cognato. E pensare che mio padre criticava il carattere di Babi quando aveva amato una donna ancora più fragile!
“ Litigano spesso così i tuoi?” mi chiese Roberta. Annuii.
“ È così da sempre. È già tanto che mio padre abbia fronteggiato le accuse di mia madre senza lasciarla lì a sbraitare da sola!” risposi.
“ Le sue orecchie ne sarebbero state liete!” replicò beffarda. Sorrisi divertito.
 
“ Sembrano contenti,no?” mi chiede conferma la mia fidanzata. E perché non dovrebbero esserlo?
“ Adesso sono assieme,quindi che motivi avrebbero per essere infelici,tesoro? Tua madre ha smesso di piangere ad ogni frase storta e mio padre di incazzarsi ogni 2 per 3. È persino divenuto una persona normale!” replico.
“ Normale e dotato di pazienza. Volevo sprofondare quando gli ho quasi affondato il tacco a spillo nel piede. Forse si è trattenuto dal gridare perché eravamo in chiesa!” risponde. Ridacchio ripensando a quella scena.
“ Se fosse accaduto prima del ritorno di tua madre nella sua vita,non saresti qui per raccontarlo,amore mio,ed io sarei morto di dolore!” ribatto.
 
[Susanna]
Non impiego molto ad arrivare all’aeroporto e scendo dalla mia auto alla velocità della luce dopo averla parcheggiata. Spero che Dodo non sia già partito! Anche se so che detesta gli addii,vorrei solo salutarlo da soli,visto che ieri quando ci siamo salutati c’erano pure papà e Camilla!
Mi dirigo verso la sala d’attesa dopo aver guardato il tabellone e constatato che il suo aereo è in ritardo. Ho tutto il tempo di salutarlo e correre in azienda. Mi guardo in giro e non lo vedo fra le migliaia di teste impazzite che si muovono a destra e a sinistra per fare il checkin o dirigersi all’imbarco. Lo noto solo dopo qualche minuto,seduto su una poltroncina e mi avvicino. Mi dà le spalle mentre discute concitato al cellulare.
“ Il mondo non gira attorno a te!...So che dobbiamo parlare ed infatti ho detto alle 10!...In azienda. Non ti è mai costato tanto mettervi piede, quindi non vedo dove sia il problema!...Ed io che avevo costretto Roby a sottoporsi all’antirabica!...E non fare tardi che poi ho un mucchio di scartoffie di cui occuparmi!” gli sento dire prima di riagganciare furioso. Gli copro gli occhi con le mani e per poco non gli casca il telefono.
“ Valencia,ed io che ero stato chiaro nel ribadire che gli addii non mi piacciono! Che ci fai qui?” domanda prima che lo sbendi. Si volta verso di me. Sorrido quando circumnaviga le poltroncine per raggiungermi.
“ E a te nessuno l’ha spiegato che sono una ragazza ribelle che fa quello che le pare?” ribatto pungente. Sorride scuotendo il capo.
“ Wow! Abbiamo qui una bambina cattiva! Chi l’avrebbe mai detto?!” sghignazza. Il suo sorriso è decisamente illegale.
“ Sono sempre stata una cattiva ragazza! Volevo essere l’ultima persona a salutarti,ma se ti do fastidio me ne vado!” affermo. Alza gli occhi al cielo divertito prima di coinvolgermi in un abbraccio. Chiudo gli occhi inspirando a pieno il suo profumo.
“ Devo chiederti un favore: tieni d’occhio Lucky. Non vorrei che i nostri genitori,presi dal loro tubare,finissero per trascurarla. E,se puoi, coprile gli occhi quando si sbaciucchiano che non voglio si senta legittimata ad emularli: non ambisco a diventare nonno!” mugugna. Rido.
“ Non è un po’ troppo giovane per accoppiarsi?” obietto carezzandogli i capelli mentre stende perbene la mano sulla mia schiena.
“ Prevenire è sempre meglio che curare,Nana! Certi ricordi turbano la psiche!” soffia contro il mio collo.
“ Non te ne andare! Puoi sbrigarle da qui le tue commissioni!” protesto. Si allontana di poco da me per accarezzarmi il viso.
“ Ti va un caffè?” mi chiede. Annuisco contenta. Mi porge la mano come un chiaro invito,che accolgo,mentre con l’altra trascina il suo trolley.
“ Non andiamo al bar?” gli domando notando che il bar si trova nella direzione praticamente opposta a quella che abbiamo intrapreso.
“ No,al distributore automatico. E non fare la schizzinosa o non ti offro nulla! Ti assicuro che a Zurigo sarà tutto meno che una passeggiata per me!” risponde trascinandomi verso la zona isolata dov’è ubicato il dispositivo.
“ Lo dici perché dovrai vedere quella lì?” gli chiedo. Solo pensarlo con quella tipa mi lascia una strana sensazione addosso simile alla rabbia.
“ Sì,e tutto per colpa di una ragazzina dispettosa che ha risposto al mio cellulare. Speriamo non si interponga mio padre rovinando tutto! Perché non è come tuo padre?” si lamenta. Annuisco. Magari ritorneranno assieme!
“ Che ti prende? Eri così allegra quando sei arrivata! Ho fatto qualcosa che non va?” mi chiede. Scuoto il capo.
“ Mi dà fastidio che tu ti veda con lei!” ammetto in un sussurro. Mi fissa sgomento per qualche secondo prima di armeggiare col distributore.
“ Stevia,vero? Un solo cucchiaino?” mi chiede ignorando totalmente il mio sfogo e facendomi sentire una stupida.
“ Bevilo da solo il tuo caffè!” sbotto facendo per andarmene,ma Dodo mi afferra per il polso fino a farmi aderire alla parete accanto all’apparecchio. Il suo corpo è addosso al mio e le sue labbra prepotenti ghermiscono le mie con foga. Il contatto resta irruento da entrambe le parti prima di addolcirsi . Intrufolo le dita nei suoi ricci biondo scuro mentre le sue si muovono fameliche lungo i miei fianchi sotto la blusa che indosso arrivando dal ventre al bordo del mio reggiseno passando per l’addome. Ricordo una delle prime volte che l’ho visto.
 
Mio padre aveva un’altra figlia,la stronza che se n’era andata via qualche istante prima offendendo il mio fidanzato.
“ Mi dispiace,dottor Smeaton! Roberta di solito è più contenuta nei suoi commenti!” asserì quella donna. Mio padre la guardò diffidente.
“ Se ha preso di me,direi di no! Se si deve offendere qualcuno,è meglio farlo perbene!” borbottò.
“ Sì,ha preso di te. Era una frase di circostanza la mia! E non c'è nulla da compiacersi,Daniele: entrambi dovreste darvi una regolata!” replicò quella. Mio padre sghignazzò divertito facendola urtare di più. Intanto alle spalle di lei arrivò il figlio,un bel tipo dai capelli ricci biondi e gli occhi blu. Arrivò senza fare rumore prima di coprirle gli occhi con le mani.
“ Non sei un po’ grandicello per questi giochini,Junior? Mi rovini il trucco,tesoro!” esclamò quella donna. Lui la sbendò.
“ Mammina,come te ne sei accorta?” domandò lui abbracciandola e sbaciucchiandole la guancia. Lei rise.
“ Il profumo e la puzza di fumo. Qualche reminiscenza del complesso di Edipo? O stai scappando da Brigitte?” replicò quella donna.
“ Mamma,ma lo sai che la donna della mia vita sei tu! Non devi essere gelosa!” rispose quello accendendosi una sigaretta. Quella rise.
“ Che paraculo! E ad ogni modo,ogni volta che dici questa frase,torni single in meno di un mese,quindi ti sei scocciato anche di questa, bene!” esclamò la nuova figlia di mio padre tornando al tavolo.
“ Junior,spegni la sigaretta!” gli intimò sua madre. Quello sbuffò.
“ È cattiva educazione sbuffare,fratellino!” affermò quella tirandogli uno scappellotto sul collo abbastanza forte da far cadere un po’ di cenere calda dalla sigaretta sulla tovaglia.
“ ROBERTA! GUARDA CHE HAI COMBINATO! HAI BUCATO LA TOVAGLIA!” la rimproverò il fratello. Quella gli tolse la sigaretta di mano buttandola a terra prima di calpestarla col piede. 
“ Colpa tua,fratello! Lo sanno tutti che io non fumo,tesoro!” rispose lei con un sorriso ironico. Mio padre rise.
“ Avevo dato a stento un tiro a quella sigaretta! L’avevo appena cominciata!” asserì quello urtato.
“ La vita è un pendolo che oscilla fra noia e dolore. La tua ragazza è la noia e questa la tua razione di dolore,fratello!” ribatté quella ironica. Mio padre rise mentre quel ragazzo strinse i pugni esasperato. Doveva essere stata un inferno la sua vita con una sorella così fra i piedi!
“ Mamma,sono tornata per dirti che ho trovato un mediatore culturale cinese: il cognato del cugino di mia cognata. Insomma il fratello di Mei,la ragazza che ha sposato il cugino burino di Laura!” esclamò quella stronza.
“ Quindi suo marito ha un fratello?” chiese mio padre a quella Roberta.
“ No,per fortuna,no. Ha una sorella,un’anatra. Mio suocero dopo quella figlia si è reso conto che il suo unico seme buono è stato per mio marito e c’ha rinunciato a dare seguito alla specie. Un po’ vi somigliate (molto alla lontana): pure lei dopo Susanna ha gettato la spugna! E ha fatto bene!” rispose quella stronza.
“ Roberta! Ne parliamo domani in aereo. Non dovevi andare con tuo cugino e Aisha?” intervenne sua madre.
“ Non mi piace quando mi mandi via come quando era viva la nonna e mi esiliavi in camera per evitare che assistessi alle liti fra lei e papà! Ma ora che sono grande posso dirtelo: origliavo lo stesso! Inoltre la nonna aveva ragione!” rispose quella lì. Mio padre sorrise divertito.
“ Roby! Non ti sto mandando via,ma sembrava tenessi tanto ad andare con loro,tutto qua! E comunque non si origlia! Non capisco da chi tu abbia ereditato questa vena così polemica!” si difese sua madre.
“ Tiro fuori un nome a caso? Da te! Sei tu che vuoi sempre chiarire,precisare,obiettare… Le migliori battaglie dialettiche le ho avute con te...neanche le trattative di affari più snervanti ti hanno mai battuta!” borbottò mio padre.
“ Grazie mille,Valencia! È bello quando sottolinei i miei difetti!” replicò la madre di Candy Candy. Papà e la sua nuova figlia ridacchiarono.
“ Ma guarda questi! Roba da matti!” farfugliò quella donna.
“ Sì,va beh…devo ancora capire cosa mi nascondi! Non è che a queste nozze c’è un tuo amante segreto?” chiese la mia sorellastra.
“ Roberta,ma sei matta? No! Tu leggi troppi romanzi rosa!” rispose sua madre imbarazzata.
“ Mamma,non hai per caso qualcosa contro il voltastomaco? Ieri sera all’addio al nubilato devo aver mangiato qualcosa che mi ha fatto venire la nausea!” replicò quella stronza. Sua madre sorrise e pure mio padre s’illuminò.
“ Mamma,no: non sono incinta! Non fare quella faccia! Non ho intenzione di avere altri figli,te l’ho già detto! E poi Clizia vale per 6! Non voglio altri figli!” aggiunse quella lì notando l’espressione raggiante di sua madre.
“ Ti conosco e stai mentendo! Credevo di aver messo al mondo una valorosa guerriera ed ora non ti riconosco! Sono passati 8 anni e lo so che certi dolori non passano mai. Lo so meglio di chiunque altro,ma devi reagire! Quando Laura ha partorito ed hai visto la sua bimba solo il giorno del suo primo compleanno,sono stata comprensiva perché era passato appena un anno,ma ora no! Cosa farai col figlio di tua sorella? Ti rifiuterai di guardarlo anche solo da lontano? Tu non sei una vigliacca. Non lo sei per genetica!” replicò la madre di Candy Candy.
“ Non ho voluto vedere quella bambina per timore che,sin dalla culla,fosse oca come la madre. Quello che è successo 8 anni fa non c’entra e smettila di giocare all’analista,che non ne ho bisogno e te lo dimostrerò quando sarò un’ottima zia per il bimbo di Babi! Io sto benissimo,a parte lo stomaco sotto sopra! Hai qualcosa per me o devo chiedere a zia Betty?” ribatté quella donna.
“ Pochette a fiori nel trolley piccolo! Spero solo tu non abbia contratto un virus!” le rispose la madre preoccupata.
“ Junior,tu devi smetterla con le donne parafulmini! Può finir male! Sai che credo che anche nostro padre sia stato una specie di uomo parafulmine per la mamma? Magari soffriva per qualcuno e guarda com’è finita!” esclamò quella lì prima di andarsene.
“ La presenza al tavolo di certe persone ha un brutto effetto su di te,mammina. C’hai sempre saputo fare con Roby ed ora è andata via furiosa! Menomale che non hai allattato con la cicuta pure me e Babi!” asserì quel tale.
“ Junior,smettila di offendere Daniele e di evidenziare il carattere forte di tua sorella! Volevo solo scuoterla. Non si può andare avanti così… lo sai!” rispose quella donna.
“ Se l’è presa con me,però. Ci mancavano solo le sue teorie!” bofonchiò quel tipo.
“ Mi dispiace. Ero nervoso per problemi miei ed ho sbottato! Non volevo darle del cafone!” borbottò mio padre.
“ Questo lo dice perché ci crede sul serio o per farsi bello agli occhi di mia madre? Lasci stare! Non voglio saperlo! Non mi servono le sue scuse. Tanto ho già un quadro ben chiaro di lei grazie a mio padre e a mio zio!” rispose quel cafone per poi andarsene. 
“ Daniele,io apprezzo davvero il tuo gesto. È che Junior è orgoglioso. Suo padre ti odia e lui si fida del suo parere… Mi dispiace,davvero! Di solito non è così maleducato e ti domanderà scusa!” si scusò quella donna mortificata.
“ Fa nulla. È logico che la pensi così dopo il quadro su di me da parte di Armando e di Trimalcione. Spero solo che Roberta non pensi le stesse cose di me. Non lo sopporterei!” bofonchiò mio padre.
“ No. Roby non è facilmente plagiabile! Le basterà il tuo affetto per avere un’opinione chiara dell’uomo che sei!” lo rassicurò quella donna.
 
“ Nana,dobbiamo staccarci. Il volo. Devo prendere il volo,ti prego!” mugugna mentre accarezzo il suo collo con le labbra. Mi stacco da lui scottata. Ho ancora il respiro corto e tento di calmarmi prima di guardarlo negli occhi.
“ Noi dobbiamo parlare,Nana!” decreta serio ancora ansante. Annuisco con un lieve sorriso per celare il mio sconcerto dovuto alle sue parole.
“ Stai attento,Dodo!” mi raccomando. Si avvicina nuovamente a me dirigendosi verso la fronte sulla quale poggia un lieve bacio. Con mia enorme sorpresa,poi punta alla punta del mio naso e infine alle labbra.
Il bacio che ci scambiamo stavolta è diverso dai precedenti. Non ha nulla a che fare con la passione,ma scaturisce da qualcos’altro che non so definire e che fa divampare uno strano calore al centro del mio torace. Quando ci stacchiamo mi accarezza delicatamente la bocca con il pollice prima di allontanarsi lasciandomi allibita e col cuore palpitante.   
 
[Betty]
Stavo guardando un programma di cucina in attesa che Armando tornasse dal suo aperitivo con Mario e Nicola per decidere dove andare fuori a cena. Ci mancava solo Mario con le sue fissazioni e la sua gelosia verso Daniele Valencia! Ma roba da matti!
“ Signora,c’è il dottor Valencia alla porta. Chiede se può parlarle. Mi sembra un po’ fuori di sé!” ha esclamato Quino distraendomi dal verdetto del giudice di gara. Fuori di sé? Visto il soggetto,forse era positivo il suo essere fuori di sé,visto che in sé era insopportabile!
“ Lo lasci passare e speriamo bene!” ho risposto spegnendo la tv. Tanto oramai era destino che non scoprissi il vincitore della gara!
È giunto in soggiorno trafelato con la cravatta sgualcita e si è seduto nascondendo il viso fra le mani senza pronunciare neppure una sillaba.
“ Posso offrirle qualcosa da bere?” ho chiesto confusa e imbarazzata da tale silenzio. Da circa un mese lui e Camilla stavano assieme,ma non potevo di certo considerarlo uno di famiglia solo perché 10 giorni prima aveva cenato a casa mia per il compleanno di mia cognata!
“ Ieri l’ho vista con lui. Lei per Camilla è quasi come una sorella…da quanto va avanti?” ha farfugliato.
“ Cami ha un solo lui nella testa ed è lei. Non so di cosa parli,ma non ha un altro,non dopo il casino fatto per stare con lei!” ho asserito.
“ NON MI PRENDA IN GIRO! L’ho vista. Era fuori il palazzo alle spalle del << Le Noir >>. Lui è arrivato e si conoscevano. Sono saliti assieme. Abita lì? Voglio solo sapere se è un brav’uomo e non solo per Roby e Clizia,ma anche per Babi e Junior. A loro voglio bene e spero che sia una brava persona colui che mi sta distruggendo la vita di nuovo!” ha ribattuto. Non potevo crederci! L’aveva vista in attesa del ginecologo e aveva frainteso! Ma quanti complessi aveva quell’essere che ad un primo sguardo appariva tanto borioso? Più lo conoscevo più comprendevo cosa lo aveva legato a mio marito fino a 40 anni prima: avevano un carattere simile dal punto di vista dei difetti. 
“ So che quello che è accaduto 40 anni fa,la fa tribolare quando vede Cami con un uomo,ma mia cognata ama lei. Non ha un amante. È bello che adori i miei nipoti,non me l’aspettavo! Anche per me dopo quello che Armando ha fatto a me e a Marcella tanti anni fa,quando ci siamo fidanzati è stato difficile fidarmi,ma ora sa cosa ha mosso Cami lontano da lei,quindi la smetta di vedere tradimenti ovunque!” ho replicato.
“ Sa che Cami e i ragazzi sono il mio punto debole e vuole vendicarsi per le mie offese?” ha chiesto. Maledizione,voleva solo dargli un figlio!
“ Non sono la sua prima fan,pure se Guido è molto peggio rispetto a lei,ma non sta a me decidere con chi debba o meno stare mia cognata! Cami la ama e se avesse un amante glielo direi non per ferirla,ma semplicemente perché io e Armando saremmo i primi a biasimarla. Il tradimento è quanto di più ignobile si possa infliggere a qualcuno,che sia esso sessuale,morale o di altro genere e pure se il suo modo di fare verso me ed il resto del mondo è sempre stato da autentico stronzo,da Cami non merita di certo ciò dato che l’ha sempre amata e rispettata! Camilla non ha un altro e un consiglio: lasci passare la notte,pensi alle mie parole e domani le parli di ciò che ha visto senza melodrammi assurdi. Vedrà che si farà una risata su tutta questa storia. E un altro consiglio: si faccia una bella settimana di cartoni animati,così smetterà di vedere adulteri ovunque!” ho asserito decisa. Si è alzato dal divano e prima di uscire dal salone si è voltato verso di me.
“ Grazie. Farò come mi ha detto!” ha borbottato. Ho annuito. Armando è rimasto un attimino confuso quando è entrato e l’ha visto.
“ Che ci fai qui?” gli ha chiesto.
“ Troppo lungo da spiegare. Chiedilo a tua moglie,che magari con te sarà meno enigmatica!” gli ha risposto in un borbottio prima di andarsene. Mi aveva davvero ringraziato! Camilla lo drogava,non c’erano dubbi!
 
“ Si saranno chiariti? Che poi non capisco perché ha chiesto spiegazioni a te!” mugugna mio marito. Sorrido divertita dalla sua gelosia.
“ Che vuoi che ne sappia,amore? Comunque spero di sì. Certo che i voli di fantasia di quell’uomo sono quasi peggio dei tuoi. Capisco perché eravate amici: entrambi gelosi al massimo,entrambi possessivi verso le figlie…” rispondo.
“ Per fortuna che però hai scelto me!” replica improvvisamente triste. Costello il suo viso di baci.
“ Tutto questo per una cena avvenuta più di 36 anni fa e che non ho neppure consumato,visto che sono andata via prima dell’arrivo delle ordinazioni! Tu sei proprio un geloso patologico peggio di tuo cognato! Io e Cami stiamo proprio conciate per le feste con due così!” osservo.
“ Non è questo. È che ho paura di perderti. Ho fatto già fatica ad accettare di dividerti con Nicola,che prendessi confidenza con Mario e devo elaborare l’entrata di Daniele in famiglia,soprattutto perché sei uscita a cena con lui!” borbotta nascondendo il viso nell’incavo del mio collo.
“ Non era una cena romantica,amore! Amo te da quando ti conosco! È che mi sento in colpa come te: avremmo dovuto renderci conto che Cami non era felice ed invece in questi anni non l’abbiamo aiutata. Mi sento responsabile di tutto quello che ha passato!” gli spiego. Annuisce.
“ Perché sei dolcissima. La cosa importante è la sua felicità attuale. E speriamo si concentri a non regalarci un nipotino uguale a suo padre. Ci manca solo questa!” risponde facendomi ridere.  
 
[Camilla Senior]
“ Dimmelo di nuovo,ti prego,amore mio!” mi supplica felice come non mai con le mani unite alle mie. Gli rubo l’ennesimo bacio.
“ Le analisi sono ottime ed ho cominciato la cura ormonale! Se tutto andrà bene,presto sarai di nuovo papà,dottor Valencia!” ripeto per la milionesima volta,ma con la medesima emozione della prima volta. Mi strappa un bacio.
“ Ti fanno tanto male le iniezioni,tesoro mio?” mi domanda preoccupato carezzandomi le gote umide. È così dolce e amorevole!
“ No,amore. In quei momenti penso al nostro bimbo,a quando lo prenderai in braccio e mi sento divinamente! Riaverti con me è la cosa più bella che mi sia accaduta negli ultimi 4 decenni! Mi fa male solo averti lontano!” rispondo specchiandomi nei suoi occhi colmi di tenerezza.
“ Lo so. È così anche per me,lo sai. La prossima volta,dopo la puntura,voglio farti un massaggio. Ho letto su internet che sono abbastanza dolorose,amore!” ribatte. Gli accarezzo le guance commossa da tanto amore nei miei riguardi.
“ Sai cos’è davvero doloroso? Cos’è stato davvero doloroso per me tanto da farmi desiderare la morte? Vivere senza di te! Mettere al mondo un figlio nostro fa tutto meno che male,Valencia!” replico. Mi bacia portandomi sulle sue ginocchia.
“ Anch’io volevo morire,ma sono qua con te,amore! Ti amo,Camilla Valencia! E amerò il nostro bambino così come amo i nostri figli!” esclama. Da quando mi ha detto di amarmi per la prima volta,quelle due paroline magiche hanno sempre un forte impatto emotivo su di me!
 
Avevo trascorso le ore in classe in un mondo tutto mio nel quale ai sogni di me in abito bianco con accanto Dan si alternavano incubi di lui che mi diceva di essersi pentito di quei baci avvenuti la sera prima perché ero solo una bambina,la sorellina minore del suo migliore amico.
Quando scesi le scale d’ingresso e lo vidi poggiato alla sua moto,mi prese il panico. Magari era venuto a dirmi che voleva una ragazza più esperta!
“ Aspetta te? Se no vado io!” asserì la mia compagna di banco. Quando Dan o Armando passavano a prendermi,la scena era la medesima!
“ Ci vediamo domani!” la salutai atona prima di avvicinarmi al patibolo col cuore a pezzi. Ma io ero una Mendoza e non dovevo piangere!
“ Che faccina allegra! Non dirmi che ti è andata male a scuola perché sei un genio e non ci credo!” asserì Dan quando mi avvicinai a lui.
“ Ciao Daniele! Come va?” gli domandai sforzandomi di sorridere. Era meglio farla breve!
“ Bene. Ho prenotato in un bel ristorantino per pranzo. Ho sbagliato? Se hai da fare,lo capisco! Volevo parlarti dopo ieri sera!” esclamò concitato. Annuii afflitta.
“ Mi spiace aver trovato il coraggio di baciarti solo a fine serata. Avremmo potuto passare le 2 ore del film a baciarci… Sarebbe stata ideale come prima uscita con la mia ragazza!” asserì. Sorrisi divertita con gli occhi lucidi. L’aveva detto: ero la sua ragazza!
“ E pensare che credevo volessi rompere con me!” esclamai allacciandogli le braccia al collo per poi rifugiarmi sul suo petto.
“ Che sciocchezza! Sono qua,amore! Stellina,non potrei mai lasciarti! Voglio stare con te per sempre!” mi sussurrò carezzandomi i capelli.
“ Anch’io. Non mi lascerai mai,Dan?” gli chiesi speranzosa inebriandomi del suo profumo. Poggiò due dita sotto il mio mento e mi bacio. Carezzai con la punta della lingua il suo labbro inferiore prima di approfondire quel bacio. Tale gesto lo fece rabbrividire fra le mia braccia.
“ Direi di no,soprattutto se continui a baciarmi così. Quindi la faccia da funerale era per quello,amore mio! Sai,ho creduto fosse dovuta ad altro. Magari che tuo padre ci avesse beccato ieri sera e che tu fossi pronta a presenziare al mio funerale! Povero me: neppure 24 ore con la ragazza che amo…un destino crudele il mio!” rispose staccandosi di poco da me ma sfiorando il mio naso col suo. Scoppiai a ridere di gusto.
“ Ho un ragazzo cretino! E sarei la ragazza che…?” replicai esortandolo a ripetere sul finale. Nascose il viso nell’incavo nel mio collo.
“ Hai sentito benissimo. La ragazza che amo! Perché io ti amo,Camilla Mendoza! Poi se sei diventata sorda all’improvviso,vorrà dire che dovrò cambiare il regalino che ho per te con un apparecchio acustico. Non credevo di arrivare a questo tipo di regali così presto! Pensavo sarebbe successo verso gli 80 anni!” rispose con una punta d’ironia posando tanti casti baci sul mio collo. Ridacchiai fra le sue braccia.
“ Ti amo anch’io,Dan! Più di quanto immagini,amore mio!” sussurrai con gli occhi lucidi e il cuore palpitante. Mi strinse più forte a sé.
Allontanò la mano dalla mia schiena ed infilarla nella tasca del suo giubbino. Ne estrasse un pacchetto blu e me lo porse. Alternai lo sguardo tra i suoi occhi traboccanti d’amore e quel pacchetto prima di decidermi a scartarlo.
“ Dan,è stupendo!” esclamai senza fiato quando mi ritrovai fra le mani quel fermaglio per capelli tempestato di piccoli zaffiri.
“ Tu sei stupenda. Così ogni volta che lo metterai penserai a me e a quanto ti amo!” rispose facendomi commuovere. Lo abbracciai di nuovo.
 
“ Sarai un papà stupendo come lo sei per i nostri figli! Roby ti adora,con Giulio e Aisha stai costruendo un buon rapporto,stai dando dei valori a Susanna e Junior e Babi pendono dalle tue labbra! Anche Edoardo ti amerà!” rispondo. Scuote il capo.
“ Angelica. Nascerà Angelica,una bambolina bellissima come la sua mamma ed io la vizierò tantissimo impedendo a tutti i mascalzoni che ci sono in giro di avvicinarsi a lei!” mi corregge baciandomi. Sorrido sulle sue labbra prima di assaporarle.
 
[Barbara]
“ Che stai dicendo?” ho domandato sgomenta a mio fratello restando con la forchetta a mezz’aria. Non riuscivo a crederci!
“ Vivo con loro e qualcosa non va! Lui è mogio e lei pare nervosa. Non so cosa sia successo,ma fra loro c’è il gelo totale,Babi! La mamma non può perderlo di nuovo! È già successo una volta per colpa di nostro padre e stava per restarci secca! Non voglio essere spettatore della loro morte!” ha risposto risoluto giocherellando con una mollica di pane. Mamma e Daniele si amavano tanto…che stava succedendo? 
“ E che vuoi fare? Affrontarli a viso aperto?” ho chiesto con lo stomaco ormai chiuso.
“ No,non voglio imbarazzarli! Ho le mani legate,ma le tue nozze con Giulio sono interessanti da questo punto di vista!” ha risposto.
“ Se le cose fra loro vanno così male,per allora sarà troppo tardi! Bisogna capire a che livello è la crisi e risolverla! È necessario ricordar loro quanto hanno lottato per stare insieme,quanto hanno sofferto divisi!” ho replicato infervorandomi. Non potevano buttare tutto all’aria!
“ Appunto! Quale occasione migliore dei preparativi di un matrimonio per ricordare a due persone quanto può essere bello l’amore? Dovrai coinvolgerli in ogni minima sciocchezza e sondare il terreno,sorellina! Prima di allarmare Giulio,Roberta e tutto il resto del parentado bisogna capire che sta succedendo e se è possibile risolvere il tutto senza avvisare gli altri!” ha risposto.
“ E se non ci fosse più nulla da fare e si lasciassero lo stesso? Povera mamma e povero Daniele!” ho ribattuto con gli occhi lucidi.
“ Non cominciare a piangere,per cortesia! No,che non si lasciano! Vedrai che quando partirò e avranno casa tutta per loro,avranno modo di ritrovarsi anche grazie al tuo aiuto!” mi ha rassicurato in modo non troppo convincente carezzandomi debolmente la mano.
 
Io e che gli ho dato retta ieri a pranzo! Bello scherzo del cavolo! Ma quando lo becco,mi sente! Vorrei vedere lui al mio posto: affiancata dal cameriere che non sa se tossire o meno per farli smettere di baciarsi!
Lo incoraggio con un calcio sullo stinco cercando di celare l’imbarazzo comune dinnanzi a quella scena inaspettata. Menomale che erano in crisi! Mi viene da domandarmi come siano a casa in privato,se Junior vede tale amoreggiamento come una crisi! Mi sa che non voglio saperlo!
“ Signori,vostra figlia è arrivata!” farfuglia il poveretto. Daniele e la mamma si staccano fissandomi imbarazzati. Sorrido loro impacciata.
“ Ciao mamma! Ciao Daniele!” li saluto tenendo gli occhi fissi sul parquet. Che situazione!
“ Buongiorno figliola!” ricambiando quel saluto. Li saluto con un bacio sulla guancia ed un abbraccio ciascuno.
“ Hai già fatto colazione,amore?” mi chiede la mamma quando mi accomodo di fianco a loro lasciando libera la sua sedia. La mamma seguita a restare fra le braccia di Daniele. Come imbarazzare di più una ragazza già imbarazzata mediante una sola domanda! Chino lo sguardo.
“ No,io e Giulio ci siamo svegliati tardi!” biascico. Non posso di certo dirle che quando al mattino abbiamo certe voglie la colazione passa in secondo piano e poi abbiamo solo il tempo di lavarci,vestirci e correre in azienda!
“ Capisco!” borbotta Daniele cercando di restare serio. La mamma proprio non ci riesce e ride. Hanno capito tutto! Che figura!
“ Vanno bene una fetta di crostata ai mirtilli ed un cappuccino?” mi chiede mia madre alzandosi. Annuisco.
“ Amore,se vuoi vado io!” si offre Daniele. Mia madre si china a baciarlo prima di dirigersi verso il bancone e mettersi in fila.
“ Come sta il tuo alluce?” gli chiedo. Scoppia a ridere. Gli ho quasi bucato l’alluce col mio tacco a spillo quando eravamo in chiesa a provare martedì. Stavo inciampando,lui voleva aiutarmi e stava quasi per ricevere le stimmate!
“ Bene. Magari però la settimana prossima alle prove metti delle ballerine,ok? Tua madre ride ancora su questa storia!” ribatte divertito.
“ Non è ciò che ha detto Junior! Giuro che lo ammazzo!” borbotto fra me e me. Daniele alza gli occhi al cielo.
“ Fin dove si è sparsa la notizia? Sta per chiamarmi Roby in lacrime credendo ad una rottura tra me e la mamma?” chiede Daniele.
“ Io e Junior volevamo capire come stessero le cose e se ci fossimo resi conto dell’irreversibilità della crisi l’avremmo detto! Ma tanto sbagliavamo,no?” ribatto speranzosa.
“ Non avrei mai detto di vederti dispiaciuta per una crisi fra me e tua madre,dopo il modo in cui ti ho trattato! Io e la mamma ci amiamo,ma l’idea di dover contrattare con Patrizia per farla sloggiare da casa nostra ci stressa parecchio!” risponde. Tiro un sospiro di sollievo.
“ Sorridi,su…hai ancora tutta la vita per potermi fare le stimmate!” scherza strappandomi un sorriso imbarazzato.
“ Non sono arrabbiata con te per quello che è accaduto prima della tua riconciliazione con la mamma! Lo capisco. Già è tanto che tu non abbia dato fuoco a me e a Junior dopo aver saputo dei 40 anni d’inferno trascorsi dalla mamma! Ti voglio bene! Non tutti i patrigni sono come te,che ci stai vicino più di un padre,anche se non mio caso non ci vuole molto! E voglio ringraziarti per come rendi felice la mamma!” ribatto.
“ Non devi ringraziarmi: rendere felice la mamma è ciò che mi riesce meglio! Ti voglio bene anch’io! E voglio vederti serena e felice! Io e la mamma ci amiamo o mi avrebbe già mollato per via di Patrizia! Almeno tuo padre è in un altro continente!” risponde strappandomi un sorriso.
“ Hai paura che andrà male il vostro tentativo di riprendervi casa?” gli chiedo facendo cozzare le unghia contro il bordo del tavolo.
“ No,non mi angoscia ciò! Avevo preparato una sorpresa alla mamma e se Patrizia non sloggia non sarà lo stesso!” spiega. Sorrido intenerita.
“ Cosa non sarà lo stesso?” domanda mia madre sedendosi sulle sue gambe e baciandogli la guancia. Daniele si volta e la bacia con trasporto.
“ La mia vita senza di te,semmai dovessi stancarti di questo vecchio brontolone!” scherza mio suocero. Mia madre si stringe forte a lui.
“ Non corri il rischio,Valencia! Non potrei mai stancarmi di ciò che sempre voluto!” gli risponde mia madre ottenendo altri baci. Chi l’avrebbe mai detto di vedere un giorno da due persone come loro tante smancerie? E poi eravamo io e Giulio quelli smielati!
“ Io e Giulio stiamo pensando di riprovarci in luna di miele! Vogliamo darvi un nipotino!” annuncio. Smettono di baciarsi per abbracciare me.
“ Ma stavolta ti riguarderai sia per l’alimentazione che per il lavoro! Niente strapazzi!” decreta Daniele con un tono che non ammette repliche.
“ Dan ha ragione: poco stress,orari regolari e sarai viziata e coccolata!” aggiunge mia madre stritolandomi. Mi legheranno al letto,già lo so!
“ Signorina,il conto lo paga ora?” mi domanda il cameriere. Annuisco.
“ Ha dimenticato il cervello sul comodino stamattina? Non vede che la signorina è con me e mia moglie? Quello che consumerà lo pagheremo noi!” gli fa notare Daniele in modo non proprio gentile.
“ No,Daniele,non parlava della mia colazione. È che ho fatto recapitare la colazione a Giulio in Ecomoda!” chiarisco. Mia madre sorride. A Daniele suona il cellulare e fissa lo schermo confuso.
“ Giulio,dimmi!...Sì,è qui,perché lo domandi?...Figliolo,no. Il suo cellulare non ha squillato. Forse ha il silenzioso!...Veramente non è ancora arrivato. Se il buongiorno si vede dal mattino,siamo proprio a cavallo!...Sì,te la passo!” gli sentiamo dire prima che mi passi il suo cellulare.
“ Amore,è successo qualcosa?” gli domando.
“ Stavo per chiederlo a te. Mi hai fatto morire di paura! Credevo ti fosse successo qualcosa! Hai la vibrazione al cellulare,amore?” replica.
“ Devo averlo dimenticato a casa ancora attaccato all’alimentatore,amore. Scusa se ti ho fatto spaventare!” rispondo mortificata.
“ Fa nulla. Grazie per la colazione! È tutto sublime,ma sarebbe stato meglio fare colazione con te. Mi manchi tanto,amore!” ribatte. Sorrido.
“ Anche tu. Appena torno in Ecomoda,passo da te per raccontarti del fotografo! Ti amo!” replico.
“ Ok,cucciola. Ti amo anch’io,piccola!” risponde prima di riagganciare.
“ Prima o poi Giulio mi ammazza! Gli ho fatto prendere uno spavento per colpa della mia sbadataggine!” mugugno. Mia madre sorride.
“ Se vuole sposarti,vuol dire che ti ama anche per questo. È la prima volta che pensa al matrimonio,sai?” mi rassicura Daniele. Sorrido.
“ Camilla?” esclama un uomo sulla sessantina avvicinandosi a noi. Io e Daniele lo fissiamo,ma mio suocero s’irrigidisce appena lo vede.
“ Ci conosciamo?” chiede mia madre stupita.
 
[Daniele]
Purtroppo si conoscono eccome! Questo è il mocciosetto del suo primo bacio,quello che fu intimidito da Roberto dopo la mia soffiata. Non potrei mai scordare la sua faccia e il dolore che mi procurò quella scena! Ma per fortuna da allora è cambiato tutto: ho scoperto dell’amore di Cami nei miei riguardi sin da quando aveva 4 anni,abbiamo avuto assieme la nostra prima volta,abbiamo una figlia meravigliosa assieme,altri 5 figli stupendi e presto ne avremo un altro se tutto andrà bene!
 
Quella dannata riunione era terminata ed eravamo stati liquidati da Margherita,che aveva urgenza di conferire con i figli. Però ero stato così precipitoso nella mia fuga da quegli occhi blu che mi avevano ipnotizzato durante l’assemblea,da scordare la mia valigetta in sala riunioni.
Tornai indietro a recuperarla incontrando per strada Roberto appena uscito da lì. Lo salutai con una stretta di mano sperando che la stanza fosse vuota,ma si rivelò l’ennesima speranza vana. Udii la voce di Armando e restai fuori ad attendere che uscisse per riprendere la valigetta.
“ Mi ha chiamato Guido!” gli sentii dire alla sorella. La porta che dava sul corridoio era socchiusa e potevo vedere,lui,sua moglie e Camilla.
“ Non sapevo foste amici! E che fate? Vi scambiate le figurine via mail?” ribatté Camilla beffarda. La sua ironia era così attraente per me!
“ Camilla!” l’ammonì Armando a denti stretti.
“ Voglio solo saperlo! Ah no che stupida…parlate tutto il tempo di me: della cattivissima Camilla che fa solo la mamma e poco la moglie, vero?” sbottò Camilla. Era in crisi con Trimalcione? Il cuore prese a battermi fortissimo al pensiero del suo ritorno definitivo a Bogotà. Magari avrebbe portato con sé anche i suoi bambini e avrei visto Puledrino e l’altro bimbo che aveva avuto. Chissà se le assomigliava ancora il suo secondo figlio,visto che avevo una vaga idea dell’aspetto di Roberta dopo aver origliato la sua conversazione di poco prima con sua madre!
“ Non si è lamentato di te. Quell’uomo ti adora!” lo difese Armando. Emisi un ghigno disgustato quando le mie illusioni si disintegrarono.
“ È singolare la facilità con cui stringi nuove amicizie e rimpiazzi la gente! È inversamente proporzionale a quella della mamma,che continua a vedere Guido come il sostituto provvisorio di Daniele! Che ti ha detto?” replicò Camilla. La infastidiva anche solo sentirmi menzionare!
“ Daniele? Nulla! L’hai ammutolito con la tua presenza! Meglio per noi!” rispose Armando. Camilla roteò gli occhi infastidita.
“ Parlavo di Guido! E smettila di parlare in questo modo di Daniele! Della mia presenza se n’è a stento accorto. Avrà avuto altri pensieri durante questa riunione!” ribatté Camilla spazientita. No,quella testa di cazzo di suo fratello c’aveva preso: il mio pensiero era lei!
“ Non vuoi allargare la famiglia!” asserì lui con lo stesso tatto con cui esibiva le sue amanti sotto il naso di Marce quando stavano assieme.
“ Avevo proposto un Jack Russell terrier per ampliare la famiglia,ma Guido è allergico ai cani.” replicò ironica Camilla. Risi sottovoce.
“ Camilla,sii seria! Hai sempre amato le famiglie numerose,quindi perché questa riluttanza verso il terzo figlio?” ribatté suo fratello.
“ Non sono una macchina sforna figli. Non voglio! Il travaglio di 23 ore per Roby,il fatto che sia nata viva per miracolo tanto era minuscola, mi hanno spinto a non volere altri figli! Poi c’è stato Junior! Sono una delle poche al mondo a restare incinta con un dannato profilattico del cazzo,Armando! Non mi farò fregare una seconda volta! Ha il maschio che ha sempre anelato,che vuole da me?” sbottò Camilla. Puledrino aveva rischiato di morire! Sentii un senso d’angoscia al petto ed un nodo alla gola che mi rendeva difficoltoso respirare. Povera piccolina!
“ I figli non arrivano se non li vuoi! Con Daniele c’avete provato tanto e con Guido è bastata una notte per Roby ed una per Junior…forse era destino!” rispose Armando. Già…io e lei prima che quello stronzo piombasse nelle nostre vite ci stavamo provando da qualche mese a mettere in cantiere un erede e non erano mai arrivati! Forse era davvero destino,un crudele destino!
“ Il destino ha sempre un nome ed un cognome. Ad ogni modo,Daniele ha avuto i figli che anelava dalla donna che voleva accanto! E per la tua teoria sui figli: Marcella usava la pillola quando stavate assieme,se ne avesse interrotto l’assunzione senza dirtelo per restare incinta, come l’avresti presa?” esplose Camilla. Male…come avevo preso io l’iniziativa di Patrizia di sospendere la pillola senza avvertirmi prima con Giulio e poi con Susanna! Mi ritrovavo 2 figli che amavo,ma che non avevo cercato perché nati da una donna per cui non provavo nulla!
“ Tu credi l’abbia fatto di proposito sia con Roby che con Junior? Perché non hai abortito,Cami?” le chiese la dottoressa Pinzon.
“ Non potrei mai rinunciare ai miei figli,per nulla al mondo! Programmati o no sono una parte di me,Betty! È andata così e questa storia mi ha aiutato a rendermi conto di tante cose… Ma quella valigetta è di Nicola?” rispose prima di rendersi conto della mia valigetta.
“ No. Forse è del dottor Valencia! Chiederò ad Anna Maria di contattarlo perché venga a riprendersela! Ci manca solo l’incidente diplomatico con lui che vede complotti ovunque! Se mandiamo Armando al Ministero,finisce che si picchiano…” ribatté sua cognata.
“ Dopo lo scherzetto di 10 anni fa,è normale il suo timore! Magari riesco a raggiungerlo per rendergliela,visto che per voi è un problema averlo persino alle riunioni come fosse un lebbroso!” si offrì Camilla afferrando la mia valigetta. Fece per uscire dalla sala riunioni,ma mi costrinsi ad entrare e per poco non mi finì addosso. Era la prima volta che ci trovavamo a distanza così ravvicinata dopo 14 anni ed il mio cuore prese a galoppare. Era stupenda come quando era la mia ragazzina che amava tempestarmi di baci quando ci vedevamo.
“ Posso avere la mia valigetta?” domandai burbero. Annuì passandomi l’oggetto ed entrambi evitammo accuratamente le mani dell’altro. Quando stavamo assieme adoravamo tenerci per mano e adesso le causavo repulsione!
“ Ci stavi spiando?” mi accusò Armando. C’aveva preso!
“ Ho udito solo quando la tua adorata mi ha dato del paranoico obliando totalmente il vostro scherzetto di 10 anni fa,che tua sorella le ha ricordato! È già tanto che abbia lasciato qui il mio capitale con te nei paraggi! E il mio tempo lo spendo coi miei figli,con la mia adorata moglie e al Ministero…credi che m’interessino i vostri discorsi? Vola basso!” replicai. Odiavo la mia vita,ma non volevo lei lo sapesse!  
“ Finirai con la camicia di forza di questo passo se continuerai a diffondere la notizia di amare il genio che hai sposato!” replicò Armando. Lanciai un’occhiata a Camilla che guardava altrove giocherellando con la sua fede. Quel cerchietto faceva male,molto male.
“ Se non mi hanno messo la camicia di forza 15 anni fa,non vedo perché farlo ora che sto con una donna che mi ama e che non mi vuole solo per fare da padre ad un figlio non mio!” ribattei deciso prima di andar via senza neppure salutare. Volevo ferirla!
 
26 anni fa non voleva altri figli,o almeno non da lui,ed io invece credevo fosse felice. Mentre ora è fuori di sé dalla gioia all’idea di avere un figlio nostro. È contenta quanto lo sono io! All’epoca devo averle fatto un male cane con quelle mie parole!
“ Anch’io ti amo,tesoro mio!” soffia mia moglie quando l’abbraccio forte sussurrandole il mio amore per scacciare via quel ricordo doloroso.
“ Sono Luciano Medina. Frequentavo il 3° quando eri al 2° anno di medie! Una volta siamo anche usciti assieme,ma poi tuo padre…” asserisce quello lì interrompendo il nostro momento di tenerezza. Vuole raccontarla tutta la storia?
“ Sì,ora ricordo. Loro sono: mia figlia Barbara e il regalo più bello che la vita mi abbia fatto,il mio futuro marito Daniele Valencia!” ribatte Camilla presentandoci. I miei occhi diventano lucidi dinnanzi a tale elogio. Stringo riluttante la mano a quel cretino.
“ Ti assomiglia in modo impressionante. Così la sposina sarebbe lei!” esclama quello porgendo la mano anche a Barbara.
“ Sposa,non sposina. Ho 24 anni,non 3!” borbotta la mia figliastra. Sorrido sotto i baffi. Menomale che quando la maltrattavo non rispondeva così pure a me! La nostra attenzione viene catturata da una donna di circa 50 anni che si avvicina al nostro tavolo. Sembra tutta trafelata.
“ Luciano,ha chiamato quel cliente e fra un’ora dobbiamo essere da lui per il book. Gli sposi sono loro e lei è la damigella? Le due sembrano sorelle!” esclama la tipa raggiungendo dei decibel odiosi. È proprio destino che i miei timpani debbano essere accarezzati da tali acuti oggi!
“ Lei è Fatima Acosta,mia moglie! Amore,loro sono la sposa del 31 dicembre,sua madre e il di lei compagno. Lo sposo?” esclama quello.
“ Era occupato. Perciò ho chiesto alla mamma e a Daniele di essere qui con me. Giulio mi ha dato il lasciapassare per decidere in autonomia!” risponde Barbara giocherellando con cucchiaino presente nella tazza semivuota di Camilla.
“ Ci sarà almeno alle nozze o sarà sola sull’altare?” domanda quello credendo di essere simpatico. Barbara china lo sguardo dopo tale battuta. 
“ Senta,Mendez,…” mi interrompe quando sbaglio di proposito il suo cognome.
“ Medina!” mi corregge. E crede che il suo cognome mi fermerà dal dirgli ciò che penso? Si vede che non mi conosce!
“ Medina,Mendez,conta poco! Se vuole questo ingaggio,termini le battute pessime o si consideri liquidato! I miei figli possono permettersi i fotografi migliori al mondo,quindi per essere competitivo mostri le sue capacità professionali invece di giocare al cabarettista che nessuno ha voglia di ridere. Mio figlio è un ragazzo impegnato e questo matrimonio è molto vicino con preparativi ancora incompleti,ma ciò non vuol dire che se ne disinteressi! Ama molto Babi e non la lascerebbe mai!” sbotto. Sono stato il primo in passato a causare cattivo umore a Barbara in quanto mi ricordava la donna che amavo senza essere corrisposto ed ora farò di tutto per difenderla perché devo pure a lei il ritorno di sua madre nella mia vita! Hanno già un padre biologico di merda,quindi toccherà a me proteggerli!
“ Giulio affronterebbe anche il demonio per te. Non potrebbe mai farti una cosa simile,lo sai,vero?” la rassicuro. Annuisce. Speriamo bene!
“ Amore,Dan ha ragione: tu e Giulio vi sposerete,come stabilito. Non sarete sfortunati come lo siamo stati noi!” la rincuora il mio amore.
“ Mio marito non voleva offendere sua figlia o il loro sentimento. Ma non è un incesto il matrimonio fra i due?” interviene la moglie di lei.
“ No. Giulio e Barbara non hanno del sangue in comune nonostante l’amore fra me e Daniele sia nato ben 47 anni fa senza mai decrescere!” risponde anche per me mia moglie. Le prendo la mano portandomela alle labbra per posarvi un piccolo bacio.
“ Quasi dimenticavo: io e Giulio abbiamo scelto dove andare in luna di miele!” ci rivela Babi tutta euforica. Io e Cami sorridiamo. Sia lodato il Cielo! In questi giorni io e Cami abbiamo proposto loro di tutto ed eravamo tentati di regalar loro un mappamondo con la luce incorporata!
“ Beh era ora…manca poco più di un mese alle nozze! Avete usato il metodo dell’atlante?” domando.
“ No. La meta sarà Venezia. Su gentile suggerimento di Aisha!” risponde la mia figliastra contenta.
“ Il mappamondo lo terremo per Susanna: sarà un’altra che ci farà penare per decidere la meta del suo viaggio di nozze,amore mio!” mi sussurra mia moglie facendomi ridere. Sempre che si sposi!  
 
[Jean Lou]
Mia madre mi convince poco in questi giorni e vorrei capire se è impressione mia o se c’è davvero qualcosa che non quadra e,nel caso, risolverla tutti assieme da famiglia quale siamo. Ha persino rifiutato l’invito a cena da parte mia e di Giulia,pertanto vorrei sapere se si recherà davvero da zio Daniele stasera e l’unico a cui posso domandarlo è mio cugino.
Percorro i pochi metri che mi separano dall’ufficio di Giulio e,una volta nei pressi della porta,picchetto le nocche contro il legno. È un sonoro << avanti >> a darmi il permesso di entrare.
“ Posso?” domando. Mi accoglie con un sorriso.
“ Vieni!” mi invita. Sulla sua scrivania c’è un bicchiere di carta e un tovagliolo da bar con alcune briciole. Stava facendo colazione?
“ Un omaggio della mia principessa. Dev’essere frutto dell’emancipazione femminile,visto che una volta erano gli uomini a farlo!”  mi spiega dinnanzi alla mia espressione confusa. Ridacchio mettendomi a sedere.
“ Mia madre è strana dalla festa di compleanno della signora Camilla. Si nega agli inviti e pare triste!” gli spiego in poche parole. Annuisce.
“ Non che da quando è morto lo zio,tua madre sia così ilare. È sempre stata triste,giustamente. Peggio di lei c’era solo mio padre pre Camilla. Zia Bea era l’unica allegra dei tre. E potresti pure chiamarla zia Camilla,giacché fra un po’ si sposeranno!” risponde strappandomi un sorriso.
“ Come faccio a sapere se davvero stasera cenerà da tuo padre o se ha solo inventato una scusa per disertare la cena con me e Giulia?” replico.
“ C’è un modo semplice per scoprirlo!” afferma prima di afferrare il suo cellulare e smanettarci un po’.
“ Papà,sono di nuovo io!...Qui c’è Jean e pare che stasera non saremo in 7 a cenare da te,ma in 8 perché si unirà a noi pure zia Marce. Come mai non lo sapevo?...Papà,sei ancora lì?...Ah! Ok,ti lascio al fotografo!...Mi raccomando!... Nel senso di non fare come tuo solito. Evita di essere misantropo rischiando che rifiuti l’incarico!...Sì,mi faccio dire da Babi!...Saluta Camilla! Ci vediamo stasera!” gli sento dire. Annuisce.
“ Si era semplicemente dimenticato di parlarmene. Zia Marcella cenerà davvero con noi stasera. Non ti sta snobbando! È che mio padre da quando ha ritrovato l’amore è in un mondo a sé e spesso non avvisa in merito ai commensali alle sue cene! Facciamo che stasera indago io e cerco di capire cos’ha! Speriamo non sia arrivata la stagione dell’amore pure per lei!” asserisce. Lo guardo scettico.
 
[Hermes]
“ Sta finendo la pace!” mi sussurra mia moglie prendendomi la mano mentre guardiamo il cielo dal finestrino dell’aereo. E lo dice a me? Chissà cosa troveremo a Bogotà! Magari mi ritroverò un cugino galeotto!
“ Tua madre è ancora strana?” le chiedo. È stata preoccupata negli ultimi giorni e non posso darle torto perché mia suocera è davvero strana!
“ Sì. Jean non sa dirmi nulla. Forse dovrei chiedere a zio Daniele! Una volta atterrati,possiamo farci dare il suo indirizzo da Carlos e passare da lui? Mi sembra giusto domandare prima a lui prima di subissare di quesiti i tuoi genitori. Mia madre non è la tipa da confidarsi con chiunque ed,escludendo zia Bea,a cui non confiderebbe mai nulla di importante,il cerchio si stringe!” replica. Effettivamente ad una come sua zia cosa si può mai andare a raccontare,visto com’è fatta?
“ Quindi prima tappa: quartier generale di Cullen. Sarà entusiasmante mettere piede nel suo antro!” scherzo. Charlotte scuote il capo divertita e rassegnata al mio umorismo pungente. In fondo si è innamorata di me anche per tale difetto!
“ Certo che per confidarsi con tuo zio dovrebbe essere proprio messa male! Non è che sia proprio candidabile al Premio Empatia!” commento.
“ Guarda che zio Daniele è tutta scena. Sì,a volte è uno stronzo,ma ti assicuro che non mi ha mai fatta sentire di troppo da quando ero piccola! E anche le volte in cui siamo arrivati allo scontro non mi ha mai rinfacciato di non essere una Valencia!” lo difende.
“ Lo credo bene: la sua famiglia guadagna prestigio avendo fra i membri una gemma preziosa come te,amore mio!” replico baciandola.  
 
[Marcella]
Da 11 giorni a questa parte non riesco a pensare ad altro che non sia mia figlia,la bambina che ho cresciuto. Cosa dirà di tutto questo? E se dovesse ripudiarci tutti per correre da lui e dalla sua famiglia? In fondo non siamo mai stati una famiglia modello,visto che io e Daniele discutevamo un giorno sì e l’altro pure. Magari la famiglia di quel dottorino da strapazzo è più unita e calorosa della mia.
“ Signora,è suo fratello. La desidera!” esclama la mia domestica raggiungendomi in camera col cordless poggiato sulla spalla. Scuoto il capo.
“ Ha detto che la richiamerà a macchinetta finché non risponderà!” mi avvisa. Allungo il braccio perché mi passi l’aggeggio.
“ Daniele,sto per uscire!” mento.
“ Invece scommetto che sei sotto le coperte col tuo pigiama di pile circondata da fazzoletti di carta consumati depressa per le illazioni senza fondamento di quello stronzo!” risponde. Alzo gli occhi al cielo.
“ Hai usato la mia cena di stasera come alibi per Jean. Non mi piace coprirti le spalle ed esigo che tu prenda parte davvero a quella cena assieme a Bea,visto che ti avevo invitata,ma ti sei rifiutata! E prima che tu adduca impegni inesistenti,sappi che se stasera non verrai,avviserò Jean perché lui e la sua ragazza vengano a trovarti. Sai che lo faccio e che non sono solito fare promesse a vuoto,Marcella! Io e Camilla ti aspettiamo!” afferma dispotico.
“ Daniele,io non me la sento!” obietto.
“ Forse non mi sono spiegato: o vieni a cena o avviso Jean. Non hai altre alternative,Marce! Se entro le 19 non ti avrò a casa,mi farò una chiacchierata con mio nipote! Non ti permetterò di deprimerti per via di quello stronzo! Charlotte è una Valencia,tua figlia e mia nipote. Fine della storia. Nessuno ce la porterà via,ficcatelo in testa!” risponde prima di riagganciare. Nascondo il viso fra i cuscini.
 
[Junior]
Mi dà fastidio che tu ti veda con lei! Nel senso che crede non sia la donna adatta a me? Che prova gelosia sapendo che è la mia ex? Fastidio perché? Che poi tecnicamente non avrebbe motivo di ingelosirsi di Brigitte per il nostro ex legame,visto che io e lei non stiamo insieme!
“ Junior,ma che cazzo dici?” borbotto fra me e me. Io e Susanna insieme…come se fosse possibile una cosa simile! Ivana Trump sarebbe la prima a farci a pezzi seguita a ruota da mio padre!
“ Ha detto qualcosa?” mi domanda il mio vicino di posto seduto alla mia sinistra. Scuoto il capo. Che figura di merda!
“ Pensavo ad alta voce. Mi scusi!” borbotto. Questo tipo dovrà sopportarmi per 16 ore e penserà di essere finito di fianco ad uno svitato!
Mi muovo leggermente per estrarre dalla tasca dei jeans il mio cellulare e spegnerlo,ma noto una notifica su Whatsapp. Clicco sull’icona e mi appare la chat con Nana,la quale mi ha invitato un selfie di lei e Lucky scattato qualche giorno fa ed un messaggio.
{ Ti aspettiamo. Torna presto! :*}
Sorrido divertito prima di cliccare di nuovo sulla foto e restare a fissarla. I suoi occhi sono così lucenti e limpidi che mi sembra di affogarci all’interno. È come se non riuscissi mai a vedere il fondale del mare in cui nuoto ogni volta che contemplo quei due pozzi turchesi.
Forse dovrei parlarne con zio Armando per sapere cos’ha provato lui quando si è innamorato di zia Betty,se lei incarnava anche prima il suo prototipo di donna ideale. Anche se in tal caso finirebbe per voler sapere il nome ed io non posso parlargli dei miei sentimenti per Susanna!
“ È molto bella la sua ragazza,ma dovrebbe spegnere il cellulare visto che stiamo per decollare!” esclama la signora seduta alla mia destra.
“ Cosa le fa pensare che sia la mia ragazza?” le domando curioso.
“ Il modo in cui la guarda. La fissa imbambolato da mezz’ora!” mi risponde senza peli sulla lingua. Avrei fatto meglio a non domandare! Come sono finito in un casino del genere? Perché proprio lei che non ha nulla della mia donna ideale?
 
[David]
Entro nell’ufficio di mio fratello,tanto impegnato in una concitata discussione verbale telefonica da non accorgersi neppure di me. È in modalità pila elettrica da quando è tornato da Londra con la scoperta dell’esistenza di quel bambino.
“ […] Sono 10 giorni che Miss Foster è impegnata! Non sapevo fosse divenuta una specie di Primo Ministro!...È urgente anche ciò di cui devo parlarle io!...La avvisi che questa è l’ultima telefonata che mi farò dribblare da lei perché se la prossima volta non mi risponderà sarò costretto ad affrontarla di persona e Jorge Smeaton,quando si tratta di una sfida,non si tira di certo indietro! Arrivederci!” sibila urtato prima di riagganciare in malo modo. Non ha mai smesso di contattarla da quando è tornato,ma Summer gli si nega.
“ Un altro buco nell’acqua?” gli domando. Vorrei capire cosa diavolo aspetta a tornare a Londra per affrontarla a viso aperto!
“ Secondo te? Cristo,è da immaturi agire così!” sbotta. Se lo dice lui,stiamo proprio apposto!
“ Non che tu sia maturo nel voler pensare solo al lato economico come fosse una transazione e non tuo figlio!” osservo. Mi fulmina.
“ Metti i manifesti,no? Lo capisci che Susanna non ne sa nulla?” ribatte.
“ E che aspetti a dirglielo? Che tuo figlio faccia 18 anni e le si presenti autonomamente?” replico urtato da tutto ciò e anche sorpreso dalla vigliaccheria di mio fratello. Sì,Susanna non è la donna ideale,ma gli ha fatto da spia perdendo ulteriormente la faccia con i suoi datori di lavoro che da poco sono anche la famiglia di suo padre,e lui la tratta così!
“ Ci mancava solo il palestrato fra i piedi! Passa più tempo con quello che con me! Mi spieghi come faccio a dirle che c’è un bambino che ha gli occhi tuoi e di nostra madre? Finirebbe per farmi diventare sordo e quel cretino acquisirebbe ancora più punti!” ribatte.
“ Ha davvero gli occhi di nostra madre?” gli domando sorpreso e intenerito. Mi lancia un’occhiata seria.
“ Sì,ma non cominciare a volare con la fantasia. Prima rintraccio Susan,faccio il test del DNA e poi pensiamo alle somiglianze!” risponde.
 
[Roberta]
Ci mancava solo Susanna! Possibile che già pensi ai regali di Natale? So che manca meno di un mese,ma ho faccende più urgenti da sbrigare!
“ Susy,non so neppure io cosa regalare a mamma e papà! Sembrano avere tutto da quando sono tornati assieme!” le chiarisco nuovamente.
“ Sì,ma ci sarà qualcosa che vorranno ricevere!” insiste. Emetto un sospiro profondo dettato dalla frustrazione.
“ Beh forse saranno più sereni ora che Junior è diretto qui perché hanno di nuovo casa libera,quindi non so cosa possano volere! Magari che zia Bea non compri loro un altro animale per Natale!” asserisco continuando nel mentre a controllare scartoffie varie.
“ Lo sai che domani incontrerà quell’oca nella vostra azienda?” mi chiede. E crede ne sia felice? Volevo per mio fratello una ragazza normale!
“ Sì,ma stai tranquilla: Junior sa difendersi egregiamente da solo! Gli inviti per le nozze di Giulio e Babi sono pronti,vero?” replico.
“ Sì. Quelli per te e Lascano li porterà Dodo per consegnarli a mano. Mica sai se quello continua ad andare a letto con mia madre?” ribatte. No,e immaginarli a letto assieme mi fa venire la nausea. Ivana Trump dev’essere messa male per fare una cosa del genere!
“ No. A distanza la vedo impossibile come cosa a meno che non si avvalgano del cyber sex! Ed è stomachevole pensare a tua madre col padre di Junior…fa schifo! Fra Aisha e papà va meglio,vero?” rispondo prima di cambiare argomento. Emette un mugugnino.
“ Non vuole più ammazzarlo,ma neppure gli salta al collo come fai tu!” chiarisce. Alzo gli occhi al cielo divertita prima che la porta del mio ufficio venga bussata da alcune nocche. Pronuncio un << avanti >> di circostanza consentendo così l’ingresso ad Andrea.
“ Aspetta che sono al telefono con mia sorella!” intimo alla mia segretaria.
“ Dottoressa,c’è la signorina Hildegard Keller,la figlia del signor Alexander. Vuole parlarle!” mi comunica Andrea. Annuisco.
“ Ok. Chiudo con mia sorella e la lasci passare,ok?” replico ricevendo un suo cenno di assenso prima di vederla andar via.
“ Susy,ora devo proprio lasciarti! Del regalo per mamma e papà ne parliamo un’altra volta,ma non chiedere consiglio a zia Bea o ti spingerà a regalar loro un agnello! Baci!” congedo mia sorella prima di chiudere. Non ho neppure un secondo prima che bussino di nuovo alla porta. 
“ Avanti!” esclamo dando modo di accedere al mio ufficio alla ragazzina che ha l’età di mia sorella Aisha. È intimidita e se ne sta sulla porta quasi tentata di fuggir via. Pure quando le ho consegnato la liquidazione del padre con l’intento di farlo curare era così impaurita.
“ Chiuda la porta e si accomodi. Suo padre sta meglio?” le chiedo seguitando ad alternare lo sguardo fra il pc e gli incartamenti dinnanzi a me.
“ Sì,sta meglio e volevo ringraziarla,ma è di suo padre che volevo parlarle. Lui voleva fossi la sua segretaria!” risponde tutta rossa in viso. Ci metto un po’ ad elaborare la sua frase e a rendermi conto che parla dello stronzo che ha rovinato la vita mia e dei miei genitori.
“ Ha presente l’uomo che era qui con me la volta in cui quando è venuta per la liquidazione di suo padre? Mio padre è lui. Se parla invece di colui che ha generato i miei fratelli,non credo necessiti di una segretaria per coordinare gli operai. Non è che faccia poi questo gran lavoro! Magari vi siete fraintesi. Anche se non credevo l’avesse visto quando è venuta qui per la buonuscita di suo padre!” le spiego cercando di non essere troppo rude. Mi arrabbio sempre quando credono che quello sia mio padre! Un papà ce l’ho ed è il migliore che mi potesse capitare!
“ È stato prima che lei tornasse e mi facesse convocare dalla sua segretaria,dottoressa. Due giorni dopo il licenziamento di mio padre!” sibila. Quel giorno io e Junior siamo partiti per Bogotà per le nozze di Bob. Non credevo quello fosse venuto in azienda visto che aveva la gamba ingessata! E poi perché non l’ha detto alla mamma di aver incontrato Hildegard?
“ Senta,la mia sorellina minore ha la sua età,quindi può spiegarmi cos’è successo con quell’essere? Perché adesso non ci sto capendo davvero più nulla!”  esclamo. Solleva lo sguardo dai suoi piedi per guardare me. Ha gli occhi pieni di lacrime e,a questo punto,sono pronta al peggio.    
 
[Barbara]
“ Te lo giuro! Si stavano sbaciucchiando senza ritegno come due ragazzini! In più il fotografo è stato il primo bacio di mia madre e Daniele non lo sopporta proprio! Anche se non ha tutti i torti: fa battute di merda e mi ha definita << sposina >> come se avessi 2 anni!” racconto al mio ragazzo che è venuto a prendermi in garage al solo scopo di sbaciucchiarmi in ascensore evidentemente.
“ Andiamo bene! Mio padre ha ucciso il fotografo? Siamo rimasti senza?” mi domanda. Gli tiro una gomitata facendogli notare la presenza di Theresa nell’ascensore con noi. Non possiamo imbarazzarla in questo modo!
“ Ucciso no,ma è stato l’incontro più breve della storia: tuo padre l’ha rimesso in riga,terrorizzato,impaurito,intimorito…non credo servano altri sinonimi!” gli spiego prima di uscire dall’ascensore con lui e quella ragazza. Vengo quasi investita da Susanna e pure Giulio si spaventa.
“ Avete già deciso che regalare a papà e Camilla per Natale?” domanda con enfasi. È pazza? A Natale mancano più di 3 settimane!
“ Susanna stamattina hai preso caffè e cocaina assieme? 1) Non urlare; 2) Non lo sappiamo!...Magari delle sdraio da mettere a bordo piscina! Puntare sull’arredo è un classico! Basta qualcosa di fine ed elegante! Perché non chiedi a Junior?” replica il mio fidanzato.
“ Ma Dodo è partito! Però l’ho chiesto a Roberta e non ne ha la più pallida idea!” risponde Susanna. L’avrà presa in un brutto momento!
“ Non sapevo che il dottor Lascano fosse partito!” farfuglia Theresa.
“ E DA QUANDO DEVE DAR CONTO A TE DI CIÒ CHE FA? TI RICORDO CHE SEI UNA SEMPLICE MODELLA,NON SUA MADRE O LA SUA RAGAZZA. A MENO CHE NON CI SIAMO PERSI QUALCOSA!” l’aggredisce Susanna. Ha il ciclo,per caso?
“ Il mio era solo un commento!” mormora quella ragazza intimorita. Certe volte Susanna è peggio di sua madre!
“ Un commento non richiesto. Tanto più che questa non è neppure la tua famiglia!” rincara la dose mia cognata non accorgendosi della presenza di Giulia alle sue spalle.
“ Se non la pianti di gridare come un’aquila,non sarà neppure la tua famiglia perché morirai prima!” asserisce glaciale mia cugina prima di allontanarsi. Io e Giulio ci fissiamo divertiti e un po’ preoccupati dall’aria che tira fra Theresa e Susanna.  
 
[Camilla Senior]
“ L’ultimo!” negozia mio marito carezzando le mie labbra con le sue. Siamo fermi nel portico di casa poggiati al muro d’ingresso a baciarci. È così da mezz’ora,da quando l’amore e la tenerezza hanno preso il sopravvento sull’attuare le prime modifiche del nostro nido d’amore.
“ L’hai detto pure mezz’ora fa,amore mio! Adoro baciarti e non farei altro tutto il giorno,ma proverei un leggero imbarazzo se il fabbro o l’elettricista dovessero trovarci così! Penserebbero che ti ho traviato!” rispondo continuando a baciarlo. Sorride sulle mie labbra.
“ C’è anche un’altra persona che potrebbe arrivare e trovarci così. Qualcuno che c’ha visti il giorno del compleanno di nostro genero quando gli hai comprato la torta e ti ho maltrattata!” ribatte carezzandomi il viso con venerazione. Mi stringo a lui con gli occhi lucidi.
 
Ero indecisa e il commesso della pasticceria era furioso con me. Il poveretto doveva chiudere per il pranzo ed era costretto a sorbirsi me che indirizzavo lo sguardo da un dolce all’altro senza decidermi. In realtà attendevo Roby,ancora in cerca di un parcheggio. Chi meglio di lei poteva sapere che torta comprare per il compleanno di suo marito? Ma toccava tenerci leggeri…mancavano 48 ore alle nozze di Bob.
“ Vada per la sacher. È la preferita di mia figlia fra tutte quelle che ha in vetrina e se al marito non piacerà saprà lei come rabbonirlo!” esclamai risoluta. Lo sentii quasi tirar fuori un sospiro di sollievo. Sperai di aver fatto la scelta giusta con quella torta!
“ Buongiorno dottore,cosa le incarto?” domandò poi guardando verso l’entrata quando la porta urtò contro lo scaccia pensieri appeso all’uscio facendolo tintinnare. Doveva essere un cliente abituale perché non era infastidito da quel tipo arrivato prima della pausa pranzo.
“ La sacher che ha in mano. È rimasto poco e mi accontenterò di quella che è una delle mie torte preferite,grazie!” quella voce mi ghiacciò. Mi voltai di scatto per incrociare i suoi occhi scuri. Restò sorpreso dalla mia presenza per poi mostrare un palese fastidio per quell’incontro.
“ Se mi dici che sei qui per caso,cominci quasi a starmi simpatica,Mendoza! Questa storia che ti incontro dovunque deve finire. È urticante ed imbarazzante: sembra che lo facciamo apposta! Bogotà pullula di pasticcerie e tu vieni proprio qui! Il Cielo ce l’ha con me!” asserì.
“ Ieri a telefono,oggi di persona e dopodomani alle nozze. Pensa che fra 3 giorni me ne tornerò a Zurigo quindi dopodomani finirà il tuo incubo. E comunque quella torta era mia. La stava incartando per me!” risposi.
“ Ma io sono cliente abituale ed ho la precedenza pure se sei arrivata prima. E alla tua età tutto quel cioccolato fa ingrassare! O hai bisogno d’affetto perché ti manca il maritino?” replicò. Non si era neppure accorto che avevo perso 2 kg dalla sera del fidanzamento dei nostri nipoti.
“ Non c’è pericolo di ingrassare e poi pensa per te! Puoi cedermi la torta? Potresti usare un altro dolce per far pace con la mogliettina, Valencia! Magari sei tu ad aver bisogno di cioccolato per mancanza d’amore,ma necessiti più dei tappi da processione per non restare stonato dalle grida del tuo amore!” ribattei caustica per il mio essere trasparente ai suoi occhi. Il mio cellulare squillò e risposi.
“ Amore,dimmi. Dove sei?” esordii. Sperai che Roby si tenesse lontano da lì. Non volevo si vedessero,non dopo che l’aveva rifiutata!
“ In macchina perché un grandissimo stronzo con un macchinone del cazzo mi ha fregato il posto che avevo adocchiato per posteggiare l’auto di zio Armando. Sarei quasi tentata di rigargli la fiancata!” rispose. Sorrisi divertita.
“ Roberta,ma perché sei così istintiva? Non puoi rigare la fiancata a quel tipo per averti soffiato il posto,tesoro! Lo sai che dovresti iscriverti ad un corso di yoga e diradare il consumo di caffeina,vero?” replicai. Notai il sorriso sul volto di Daniele.
“ Hai scelto la torta? Mi raccomando: non la sacher. Joseph la odia. Prendi una millefoglie con cioccolato fondente o roba simile. Ma nulla di troppo melenso che già bastano Barbara e Giulio a farci salire la glicemia!” ribatté prima di chiudere. Mi morsi il labbro per non ridere.
“ Tieniti la tua sacher,Valencia. Tanto a mio genero non piace! Può incartarmi la torta Foresta nera di fianco? Mi scusi se le ho fatto perdere tempo,ma è un guaio quando i figli si fidanzano o si sposano!” mi rivolsi a Daniele prima di dedicare la mia attenzione al commesso.
“ Lo dice proprio a me! I miei guai sono cominciati col fidanzamento di mio figlio con sua figlia!” borbottò Daniele.
“ Giulio è allergico a qualcosa in particolare? Non è che questa torta gli resta sullo stomaco,vero?” domandai a Daniele,che scosse il capo.
“ Vuole qualche scritta in particolare?” mi chiese l’addetto.
“ Tipo << Sei un ladro per esserti preso la mia bambina! >>?” replicai. Daniele ridacchiò quando quello mi fissò basito. Era una battuta!
“ Meglio lasciarla così com’è! Quindi voi siete consuoceri?” chiese il commesso. Una volta ero tutto il suo mondo,non la sua consuocera!
“ Già. Mi incarterebbe pure i brownies? Mia figlia li adora e vorrei mi perdonasse l’attesa!” risposi volgendo lo sguardo a quei dolcetti.
“ Così sua nuora ha un bel caratterino,dottore!” commentò quel tipo.
“ Purtroppo no. È l’altra figlia della signora quella di cui sta parlando! A mia nuora è proprio il carattere a mancare! La signora appena ha conosciuto il suo sposo ha pensato di dargli tanti figli. Si vede che le ci voleva il grande amore! Tenga il resto!” rispose Daniele porgendogli un banconota e prendendo il sacchetto.
“ Volevo un figlio anche da te e lo sai benissimo! Perché sei così stronzo con me? Non riesci a trattarmi da consuocera e non come la ex che ti ha spezzato il cuore? Perché non metti acconto che un giorno potresti voler bene a Babi?” gli domando stanca delle sue cattiverie.
“ Tua figlia non avrà vita facile! E vola basso: il mio cuore è ancora integro. Non sei stata nulla per me!” rispose duro spezzandomi il cuore.
“ Ci vediamo dopodomani,sperando che sia l’ultima volta per un bel po’!” borbottò prima di andarsene. 
 
“ Quando una settimana fa gli ho ordinato la torta da portare qui e,preso dalla gioia,gli ho narrato la nostra storia,ha detto che se n’era accorto subito che c’amavamo! Gli unici cretini eravamo noi,amore mio! Forse gli incontri casuali orditi dal destino volevano portarci a questo!” mormora baciandomi la fronte. Quel giorno avrebbe potuto festeggiare il compleanno di nostro genero con noi se fossimo riusciti a chiarirci!
“ Non cretini: solo insicuri per via del male subito. Entriamo,amore? Non vedo l’ora di cominciare ad aggiustare casa nostra con le nostre cose!” ribatto stringendomi a lui e rubandogli qualche bacio. Annuisce prendendomi per mano prima di infilare la chiave nella toppa.
La chiave fa mezzo giro prima che la porta si schiuda. Dan estrae la chiave e mi lascia entrare per prima tenendomi per mano. La prima volta che ho messo piede qui dentro dopo 40 anni non credevo sarei mai entrata da tale porta con la sua mano stretta alla mia. Credevo tante cose sbagliate,compreso di averlo perso per sempre ed invece è sempre stato qui ad aspettarmi.
“ Bentornata a casa,signora Valencia! Buon mesiversario (anche se in ritardo),amore mio!” mi sussurra abbracciandomi da dietro. Sorrido godendomi quella stretta e quel ghigno viene condito da qualche lacrima quando il mio sguardo si posa sulla gigantografia che adorna la parete sinistra dell’ingresso. La nostra prima foto di coppia ingrandita. Felici ed innamorati come ora.
“ Hai riempito casa di foto nostre! È tutto come quando sono andata via! È come se fossimo tornati indietro nel tempo!” mormoro quando noto sul mobile all’ingresso altre cornicette con noi due come soggetti.
“ Beh…è casa nostra! Poi metteremo quelle dei nostri ragazzi e quelle future! Il mio mondo siete tu e loro!” risponde baciandomi la guancia. Fa strano vedere tutte queste foto,se ripenso a com’era disadorno tale complemento d’arredo la sera della cena di benvenuto per Roby!
“ Non pensare a tutte le cose brutte successe la sera in cui sei tornata qui dopo 40 anni. Di quella sera ricorda solo le cose belle,ricorda solo noi! Pensa al nostro primo Natale con i nostri figli,a quando il nostro bambino muoverà i suoi primi passi qui dentro,ai nostri nipotini,a quanto saremo felici insieme,amore mio!” mormora prima di carezzare le mie labbra con le sue. Sorrido prima di ricambiare quel bacio. Lo amo così tanto!
 
[Patrizia]
Quando scendo le scale li trovo avviluppati di fianco al mobile all’ingresso. Questi due non fanno altro che sbaciucchiarsi e mi domando come faccia mia figlia a sopportarli! Forse fa solo finta per compiacere suo padre!
Il cellulare di quella sgualdrina squilla e si stacca da Daniele per poter rispondere. Lui sbuffa seccato prima di cominciare ad accarezzarle il viso come se fosse una bambola di porcellana sul punto di rompersi da un momento all’altro.
“ Una dei nostri figli. Rispondo,dai! Ci metto poco!” chiarisce quella prima di muovere l’indice da destra verso sinistra sul suo cellulare.
“ Susanna,tesoro,dimmi!...Fra me e papà va tutto bene! Ma hai parlato con Junior,figliola?...Ah non lo vedi da ieri!...Lucky?...Certo che puoi portarla a fare la passeggiata stasera!...Non credo sia depressa,ma va bene!...Io e papà te l’abbiamo detto: a casa nostra puoi fare ciò che vuoi! La doccia è a tua completa disposizione!...Con Jorge come va?...Ne parliamo stasera!... Ma dobbiamo smettere di usare la scusa delle patate da sbucciare per parlare o tuo padre finirà per odiarle,giacché in questi giorni gliele abbiamo cucinate in tutti i modi possibili!...sì,Aisha le ha apprezzate,ma tuo padre meno!...Buon lavoro!...Un bacio grande anche da parte di papà!” le sento dire prima di vederla riagganciare.
“ Secondo te le nostre smancerie potrebbero far deprimere la cagnetta di Junior?” domanda la cretina a Daniele,il quale ride a crepapelle.
“ Non credo,amore! Va ancora male con Smeaton?” le chiede Daniele quando torna serio.
“ Amore,ne capisci poco di donne se fai questa domanda. Ok che c’erano gli inviti per il matrimonio di Giulio e Babi da preparare,che voleva mostrarci i suoi modelli,ma secondo te se le cose fra lei e Jorge fossero andate bene ce la saremmo ritrovata a cena a casa tutte le sere? Vuole incontrarlo il meno possibile. Io facevo lo stesso. Molte sere mi attardavo in azienda fino a fare le 3 o le 4 di notte!” risponde quella troia.
“ Ti capisco. A me accadeva lo stesso! Ero costretto a non passare del tempo con Giulio e Susy per non vedere Patrizia! Volevo qualcosa di diverso per i nostri figli,che fossero felici sin da subito almeno loro,amore!” ribatte Daniele sconsolato. Quella lo bacia sfiorandogli il viso.
“ Aisha lo è. Lo è Roby e lo sono anche Giulio e Barbara. 4 su 6 mi pare un buon risultato! E gli altri due hanno solo bisogno di più tempo! Tutto si sistemerà,cucciolo!” lo rincuora quella donna. Lui la bacia sollevandola da terra fra le risatine di quella stronza.
“ Che ho fatto per meritare un angelo come te?” esclama Daniele baciandola. Lei ride finché non la mette giù. La scema atterra su un pacco regalo che emette la musica di un carillon. Quella stupida guarda alternativamente il pacchetto e Daniele prima di afferrare il primo citato.
“ No,amore,non…” Daniele cerca di fermarla quando ormai il peluche a forma di cavallo coperto dall’involucro di carta da regalo è già fuori dal pacchetto. Quella cretina ha un’espressione intenerita.
“ Era per Roby. Anche se in fondo le hai fatto un favore perché all’epoca incartavo i regali uno schifo. C’è una cosa che non ti ho detto quando è venuto fuori il mio essere a conoscenza della data di nascita della nostra piccolina!” asserisce lui. Ricordo perfettamente di cosa parla.
 
Quella stronza gli aveva dato una figlia e lui era incazzato con lei. Lo ero pur’io: avrebbe dovuto portarsi il segreto nella tomba!
“ Davvero dirai a Roby di me domani?” le domandò mio marito ancora urtato da tutta quella storia. Lei annuì.
“ Se vuoi,posso passare a prendervi domattina e possiamo parlargliene assieme!” si offrì Daniele. Non volevo passassero del tempo insieme come una coppia!
“ Se vuoi possiamo accompagnarvi noi!” aggiunsi.
“ Devo avere qualche problema di memoria: dov’eri mentre la concepivamo? Ho ricordi molto nitidi del nostro fidanzamento e non eravamo propensi alle orge o me ne ricorderei. E poi,avendo tu 40 anni,forse eri neonata quando Roby è stata concepita!” rispose quella acidamente.
“ Daniele,non le dici nulla?” lo esortai notando che se la rideva sotto i baffi.
“ È così: non mi sono mai piaciute le ammucchiate ed ha ragione pure nel dire che non eri con noi quel giorno e che se avessimo preso parte ad un’orgia ce ne ricorderemmo! Riguarda solo me e Camilla e dovresti smetterla di nascondere i tuoi anni…è ridicolo!” rispose Daniele.
“ Se vuoi,puoi passarci a prendere e possiamo fare colazione assieme!” propose quella troia.
“ Davvero? Noi due?” le domandò mio marito con un tono strano.
“ Sì: io,tu,Roby e Joseph. È meglio parlarle dinnanzi a Joseph perché lui mitiga molto le sue reazioni leggermente esagerate!” rispose quella.
“ Come facevi tu con me!” commentò Daniele. Lei annuì con un sorriso.
“ A pochi chilometri dall’aeroporto c’è un book bar stile vittoriano,potremmo andare lì. Andai lì 6 mesi fa,a pochi giorni dall’apertura,con un conoscente e appena lo vidi pensai che ti sarebbe piaciuto molto!” propose Daniele. Lei s’illuminò mentre io mi risentii parecchio.
“ Va bene,ma Roby prenderà solo un caffè. È come Susanna: la mattina preferisce il salato!” rispose lei. Mia figlia aggrottò le sopracciglia.
“ Non si riferiva a te. Parlava di mia madre!” chiarì Daniele a nostra figlia.
“ Riuscirai mai a perdonarmi anche solo per Roby,per Clizia e per il nipotino in arrivo?” domandò quella troia a Daniele.
“ Saresti disposta a tutto per farti perdonare?” replicò mio marito incrociando le braccia al petto. Lei annuì.
“ Potresti cominciare a parlarmi di nostra figlia. Voglio sapere tutto di lei!” asserì Daniele. 
“ Mi spiace dirtelo così,ma soffre di talassemia,però per fortuna la sua sintomatologia si riduce all’asma. Vivevo malissimo le notti che trascorreva fuori casa! Te ne parlerà solo quando riuscirà a vederti come padre! È come noi: non regala la sua fiducia a tutti!” narrò quella.
“ Ed è contagiosa questa malattia?” chiesi beccandomi un’occhiataccia da Daniele.
“ Non quanto l’ignoranza! Se pensi di trattare mia figlia come un’appestata senza che io faccia nulla,sei pazza!” rispose lei acida.
“ Sono certo delle tue cure amorevoli nei suoi confronti,ma saperla malata mi uccide,quindi parliamo d’altro,per favore!” asserì Daniele.
“ Roby è nata il 10 agosto del ’96…” lui la interruppe.
“ Lo so. Com’era?” ribatté mio marito. Lei rimase a fissarlo sgomenta.
“ Ero in azienda per controllare delle cose e volevo fare un saluto a Roberto. Fuori dalla presidenza ho ascoltato lui e tua madre discutere perché non sapevano come comportarsi: se mandarti dei fiori,venire in ospedale. Ed ho capito il motivo! Mi ricordo il giorno perché stavo ancora male per te e sono andato in un night per tentare di…ma ho respinto una delle ballerine in modo brusco!” narrò Daniele.
“ Mi dispiace,Daniele. Non l’ho fatta nascere qui per turbarti,ma perché volevo Armando accanto,anche se la nostra bambina ha scelto di nascere proprio quando suo zio era fuori per lavoro! Ma forse è stato un bene: pare che le volte che Betty ha partorito,abbia dato i numeri e nostra figlia sarebbe rimasta traumatizzata a vita! Non volevo neppure lo sapessi per non farti male!” rispose quella.
“ Vai avanti senza propinarmi scene racccapriccianti di Armando che sbraita in faccia a nostra figlia neonata! Raccontami com’era la nostra piccoletta! Era bella come ora,vero?” replicò Daniele. Lei annuì con un sorriso. 
“ Sembrava dipinta. 55 cm di lunghezza per 2700 gr. Una stangona. Temevo di spezzarla quando la prendevo in braccio. Il fatto che sia nata un po’ dopo ha contribuito a non farmi mai avere dubbi. Aveva già i capelli,sai? Era una bimba che si svegliava solo per mangiare. A volte avevo paura e andavo a controllarla spesso. Sono stata una mamma paranoica. Dorme con la mano sotto il mento come te!” esordì quella.
“ Davvero?” domandò Daniele strabiliato. Capirai!
“ Sì,ma l’ho notato dopo. Se avessi avuto il minimo dubbio,avrei agito diversamente!” rispose quella. Lui la guardò con rammarico.
“ Lo so! E la sua prima parola qual è stata?” le domandò Daniele.
“ Ha cominciato a dire no a 7 mesi e non ha più smesso. Adora le melanzane e detesta le cose troppo dolci. Ha imparato l’alfabeto a 3 anni e mezzo grazie alla vecchia macchina da scrivere di mio padre,che era il suo gioco preferito!” rispose quella.
“ Strana!” commentai. Quella donna m’incenerì con un’occhiataccia e mio marito la emulò.
“ Avrei tanto voluto vedere la mia bambina alle prese con le lettere! Tu e lei che rapporto avete? Litigate spesso?” esclamò Daniele.
“ No. A dispetto di ciò che hai visto oggi,fra me e nostra figlia c’è un rapporto di totale complicità. Mi confida tutto e anche da ragazza lo faceva. Mi sembra di parlare con te quando sono con lei. Siete identici,quindi non ho difficoltà con lei. È facile per me trovare le corde giuste per farla ragionare con calma sulle cose che sbaglia! Magari riuscirai anche tu a costruire un rapporto simile con lei!” rispose quella.
“ Speriamo sia così! Non voglio mi odi!” mormorò marito.
“ Probabile se continui a denigrare sua sorella!” intervenne Giulio avvicinandosi al nostro tavolo. Daniele strinse i pugni.
“ La smetterò,ma dovrai accettare Roby pienamente. Non consentirò a nessuno di farla sentire un’ospite nella sua famiglia!” rispose Daniele.
“ Sarà felice di scambiare quel brav’uomo di mio suocero con te!” ribatté Giulio ironico. Daniele scattò impiedi. Quella si frappose tra i due.
“ Giulio,tuo padre smetterà di riversare l’odio che prova per me su Babi,ma non istigarlo. Roby e Clizia hanno bisogno di una famiglia unita per accettare ciò e i teatrini fra te e tuo padre non aiutano! Ti ho già intimato tante volte,anche prima che ci conoscessimo di persona,di smetterla con questo atteggiamento strafottente verso tuo padre! Inoltre questa cosa del brav’uomo non dirla dinnanzi a Roby o finisci con la camicia di forza! Non so cosa ti abbia narrato Babi,ma avere Guido come padre non è un dono del Cielo! E tu,Daniele,cerca di non sentirti male!” intervenne quella poggiando una mano sul petto di mio marito. Come si permetteva di redarguire mio figlio come fosse suo?
“ E allora perché ha lasciato mio padre per lui se ha quest’opinione di suo marito?” le chiese mio figlio giustamente. Quella sospirò urtata.
“ Non mi va di parlarne. Ad ogni modo,smettila di gridare addosso a tuo padre un minuto sì e l’altro pure!” rispose quella donna.
“ Veramente io non ti odio! Odio quell'essere schifoso,non te!” puntualizzò Daniele. Lo guardai scioccata. Quella donna restò a fissarlo imbambolata scostando la mano da lui.
“ M-Meglio così. Neanch’io odio te. Rendi felice pure me cessando le ostilità con Babi. Già mi tocca assistere alle tue beghe con Armando, che talvolta risultano pure divertenti,ma preferirei non ti accapigliassi con mia figlia! Credo che Babi possa farsi le ossa tranquillamente pure senza scannarsi con suo suocero!” rispose lei facendolo ridere. La odiavo!
“ Mi dispiace per il teatrino,signora Camilla!” farfugliò mio figlio. Quella lo abbracciò. Era riuscita a sottomettere pure mio figlio.
“ Figliolo,non è a me che devi delle scuse,ma a tuo padre. Non merita di essere trattato così e lo sai!” rispose quella donna.
“ Mi dispiace,papà!” borbottò mio figlio. Bea e Daniele fissarono basiti Camilla.
“ Anni con Roberta aiutano. Il caratterino è lo stesso!” si giustificò quella strappando una risatina a mio marito.
“ Giulio,mi spiace,sono stata dura! Sei un caro ragazzo,sai? All’inizio ero scettica su questa storia,ma sono sicura sarete felici insieme. Ami Babi,vuoi difenderla e ciò ti fa onore,ma,come le ho sempre detto,bisogna imparare a tirar fuori le unghia! Se la farai sempre volare nel tuo marsupio,non imparerà mai a spiegare le ali e a farlo da sola! Arriverà il giorno in cui non sarai lì a proteggerla e che farà?” proseguì lei.
“ Non arriverà quel giorno perché io non voglio lasciarla. Voglio stare con lei ogni istante della mia vita,glielo giuro!” obiettò mio figlio.
“ Sono contenta dei tuoi propositi. Andremo d’accordo se non farai soffrire mia figlia,ma non era ciò che intendevo. A volte le cose accadono nostro malgrado e Babi deve imparare a difendersi. Non dico trasformarsi in un’amazzone come Roby perché non sarà mai così forte,ma almeno divenire più dura. È per il suo bene,figliolo! Sono sicuro che ti intrigherà ancora di più quando agli insulti risponderà con delle battutine o in modo caustico anziché piangere!” rispose quella. Non capivo perché mio marito la fissasse in quel modo!
“ Se lo dice lei! Volevo solo avvisare che noi andiamo a casa di Bob! Ci vediamo dopo!” replicò Giulio prima di andarsene.
“ Grazie per essere intervenuta con Giulio! Mi parli ancora di Roberta?” le si rivolse Daniele. Lui e quella tornarono a sedersi.
“ A 5 anni discusse con Guido e prese il suo zaino esclamando: << Ora basta! Me ne vado di casa! >>. Puoi immaginare la mia faccia. La feci uscire per curiosità e me la ritrovai in giardino nella sua casetta dei giochi. Voleva abitare da sola lì e mi disse che necessitava della sua indipendenza e di andarla a trovare quando volevo! Per riportarla a casa dovetti negoziare parecchio e farle notare la mancanza di sanitari in quella casetta!” narrò quella facendolo ridere.
“ Della sua indipendenza…Incredibile! Ha il tuo stesso caratterino battagliero!” commentò Daniele beccandosi una sua smorfia divertita.
“ Ha parlato Gandhi. Quando ha avuto per la prima volta le mestruazioni ero più terrorizzata di lei. Sapevo che prima o poi le sarebbe accaduto,ma vederla soffrire tanto mi faceva star male. Pensai a te: avresti dato di matto! A 13 anni ha avuto il suo primo fidanzatino e siccome non le piacque il suo primo bacio,cominciò a credere di essere asessuata! Iniziò a dire di volersi fare suora e ho impiegato qualche mese a farle capire che probabilmente il tipo l’aveva solo baciata male,che i baci non erano il male peggiore di questo mondo e che magari col passare del tempo o con un altro fidanzato le sarebbero piaciuti!” narrò quella. Daniele scoppiò a ridere trascinando anche lei.
“ C’è poco da ridere,Daniele. Non è stato per nulla divertente quando voleva l’accompagnassi da un sessuologo perché pensava di avere dei problemi! La sua eccessiva intelligenza la rende leggermente catastrofica,un po’ come te!” esclamò quella troia.
“ Sarebbe stato divertente crescerla. Ti sarai fatta grosse risate,ci scommetto!” commentò Daniele. Lei annuì con un sorriso.
“ Sì,ci saremmo divertiti noi 3. Forse il destino ha voluto preservare la salute del ragazzo con cui ha avuto la sua prima volta. Sei un tipo abbastanza geloso e l’avresti scannato!” replicò lei. Daniele geloso? Nella norma,ma non era di certo uno da duello all’ultimo sangue!
“ L’avrei proprio evirato. L’idea che qualcuno la tocchi mi fa imbestialire! La sua prima volta non è stata col marito?” ribatté Daniele.
“ No. Aveva 17 anni. Ha avuto qualche ex. Diciamo che non è stata molto fortunata in amore prima di Joseph!” rispose lei.
“ MALEDIZIONE,ERA UNA BIMBA,LA MIA! PERCHÉ L’HAI PERMESSO? AVREBBE POTUTO RESTARE INCINTA!” sbottò Daniele.
“ Mio padre deve aver pensato la stessa cosa quando è accaduto a me,visto che avevo 14 anni!” rispose quella.
“ Non ti ho costretta a fare nulla,Camilla!” si difese Daniele.
“ Lo so. Ti ho sempre amato e spero tu lo sappia! Il punto è che anche Roby voleva quel ragazzo,Daniele. Ho fatto di tutto per farle ritardare quella cosa! L’idea che qualcuno la toccasse,mi urtava! E le ho parlato del sesso sicuro! È testarda!” asserì quella troia.
“ È che se la immagino fare sesso,mi va il sangue alla testa. So che avevi le mani legate!” balbettò Daniele col viso congestionato. Lei annuì.
“ E come ha conosciuto suo marito?” le domandò mio marito tornando al suo terzo grado.
“ Ah no! Questa parte te la racconterà Roby. Se ti racconto tutto io,tu e lei di cosa parlate? Sarà un bel momento quando ti parlerà della sua storia con Joseph,di Clizia o del bambino che doveva nascere. Sono sicura che apprezzerai la mia reticenza su questi argomenti quando condividerai tali momenti con nostra figlia! Non sarebbe bello se finiste a parlare del tempo,Daniele!” rispose lei.
“ Tu sarai con noi,vero? Non so se mi sento pronto ad affrontare Robertina da solo! Sono solo un estraneo per lei! Ho bisogno di te,di averti accanto,ti prego!” balbettò Daniele. Fulminai con lo sguardo la mano di lei che scavalcò Bea per accarezzare quella di mio marito.
“ No,che non ti lascio solo. Roberta non è un mostro a 3 teste,ma ti capisco: farebbe paura pure a me affrontarla da sola senza conoscerla, anche se non sei un estraneo! Sei suo padre. Ha il tuo sangue e saprai come prenderla! Sentirai un legame speciale con lei,così come lo sento io. Adoro tutti i miei figli,ma con lei c’è un rapporto diverso! Però non sta bene chiamare << Robertina >> una che tiene testa a più di 50 dipendenti e capace di far scattare sugli attenti pure un omone grande e grosso come suo marito! Fa ridere che la chiami << Robertina >>! Tornando alle questioni serie,cercherò di esserci ma non è detto che non mi tagli fuori dalla sua vita!” replicò quella.
“ E menomale che il pessimista ero io! Si sistemerà tutto,Mendoza! Mi racconti ancora di lei? Cosa le piace?” ribatté Daniele interessato.
“ La nostra Roby è bravissima nei conti a mente,nelle statistiche e legge tantissimo. Almeno un libro a settimana. Divora libri ad una velocità impressionante e non libricini di 100 pagine! Le piace di tutto meno che la fantascienza!” narrò quella. Daniele sorrise fiero.
“ Da me e te non poteva venir fuori nulla di diverso!” commentò. Lei annuì. Mi mancava solo questa!
 
“ Cosa non mi hai detto,amore? Puoi dirmi tutto,dovresti saperlo! Che è successo,amore mio?” domanda quella sgualdrina sconvolta.
“ Fra il momento in cui ho spiato i tuoi e quello in cui sono andato al night c’è un altro evento. Ero venuto in clinica da te. Ti avevo comprato un mazzo di rose e questo peluche per puledrino. Volevo ribadirti il mio amore e la mia idea di crescere il bimbo. Sognavo di uscire da lì con voi due,ma poi ho incontrato un papà. Era esaltato dal figlio tanto da sciorinare le somiglianze col resto dei parenti e mi sono detto che quello non era il mio posto e non lo era mai stato. Gli ho lasciato i fiori perché li desse alla moglie e sono andato via con questo! Non volevo dirtelo per questo. Non voglio vederti stare così male!” risponde Daniele fra le lacrime di lei. Quella tipa si stringe a lui cominciando a singhiozzare.
“ Stai così per le rose? Giuro che te ne comprerò altre più belle,ma non piangere! Muoio di dolore nel vederti così! Sono stato un vigliacco! Mi spiace tanto,ma stavolta sarà diverso e nessuno ci separerà,vita mia! Ti amo!” continua lui carezzandole il viso. Lei gli riempie il viso di baci.
“ Sì,stavolta sarà tutto diverso,vita mia. Pensa a quando prepareremo l’albero di Natale insieme! Ci pensi che sarà il nostro primo Natale con Roby e Clizia? Pensavo di organizzare qui la cena di Natale invitando tutti: i ragazzi,mio fratello,le tue sorelle,Calderon,Nicola e le loro famiglie…ma solo se per te va bene!” risponde quella. Lui le sfiora il volto.
“ Certo! Spero che Bea non ci regali un elefante perché da lei mi aspetto di tutto! Sai le prese in giro di Armando e Mario per un cosa simile, amore! Ma i nostri regali li apriremo da soli a letto quando tutti saranno andati via!” replica lui malizioso baciandola. Lei ridacchia.
“ La cosa importante è tirare fuori Marcella dal suo bunker,amore! Credi verrà stasera?” esclama quella seria. Marce in un bunker?
“ Deve! Charlotte non può trovarla così! E poi con la tua dolcezza riuscirai a farla star meglio. Hai un potere terapeutico sui Valencia! L’unica su cui non riesci a compiere miracoli è Bea!” risponde lui facendola ridere. Emetto un colpo di tosse quando ricominciano a sbaciucchiarsi.
“ Devi smetterla di spiarci,maledizione! Ma non te n’eri andata?” sbotta Daniele fulminandomi con un’occhiataccia.
“ Evidentemente no. L’amore ti ha fuso gli ultimi neuroni in vita?” ribatto acida.
“ Posa le chiavi di casa e dell’auto e vattene! Evapora!” risponde scontroso. Interrompe la mia replica l’arrivo di Anita.
“ Dottore,lei e la signora pranzerete qui?” chiede a Daniele.
“ Sì. Ci prepari dei club sandwich non troppo pesanti. Per me usi avocado,salmone affumicato e verdure,per favore!” risponde Camilla.
“ Sì,anche per me. E naturalmente prepari degli stuzzichini o delle tartine per i due operai che dovranno lavorare alla nostra sicurezza in questa casa. Sperando non abbiano lo stomaco di Nicola Mora o ci vorranno ben più di due tartine!” aggiunge Daniele. Quella ride divertita.
“ Ma povero Nicola! Pensa che anche il bimbo che aspetta Aisha potrebbe avere questo tipo di fame!” risponde quell’oca.  Lui scuote il capo.
“ Anita,io e mio marito vorremmo che si limitasse solo alle faccende domestiche. Lo stipendio resterebbe invariato,ma io e Daniele abbiamo bisogno di vivere questa casa in privato,di goderci la nostra privacy. E poi lo stipendio inalterato lo meriterà tutto con le pulizie che dovrà fare qui dentro quando arriverà il nostro cagnolino,tanto più che saranno in due finché Junior non avrà una casa tutta sua!” asserisce quella stronza.
“ Questo sarebbe anche un modo per arrotondare altrove. Io e mia moglie vorremmo vivere come fossimo in luna di miele,quindi da soli quando sarà possibile! Anita,sappiamo che lei è discreta,ma saremmo imbarazzati a mettere in pratica determinate effusioni dinnanzi alla servitù! Ci siamo ritrovati da poco e siamo sempre stati molto affettuosi fra noi!” interviene Daniele.
“ Certo,dottore. Lo capisco! In tal modo guadagnerei di più e potrei lavorare anche altrove!” risponde Anita. Daniele e quella si sorridono.
“ Quando hai finito di fissarci come un pesce nella boccetta,puoi recarti all’uscita e sparire dalla nostra vita,grazie!” si rivolge a me Daniele.
“ Senti,Daniele,per l’auto…” mi interrompe.
“ Quale auto? Tu non hai un’auto,non hai nulla! Quando ho avuto la sventura di conoscerti,ti lagnavi della tua vita: almeno avevi un’auto (che poi ti è stata requisita),una casa,un lavoro,una carta di credito (pure se in rosso)...e ora? Ad un primo sguardo,direi che giocare con la mia vita, togliendomi la possibilità di vivere con la donna che amo e con mia figlia,non ha giovato alla tua economia! Spero ti serva da lezione! L’unica cosa che ti resta è la fede nuziale…puoi fonderla e ricavarci qualcosa,tanto a livello simbolico non vuol dire nulla!” asserisce. Disgraziato!
“ Sarai contenta! Era ciò che volevi fin dall’inizio,no?” inveisco contro quella stronza. Mio marito fa per intervenire,ma lei lo ferma.
“ All’inizio non volevo questo perché le tue macchinazioni mi avevano fatto credere di non essere più nulla per Dan se non un << diversivo in attesa del grande amore >> e che per lui avesse perso valore pure Roby e sai benissimo di cosa parlo!” ribatte. Daniele la guarda confuso.
“ All’ottantesimo compleanno di mia madre,l’ho incontrata per caso ed ha cominciato a gettarmi addosso tutto il suo veleno. Mi ha detto che avevate riso sulla mia lettera,che nella tua testa ero stata solo un diversivo in attesa del grande amore… Lo so che non è così,ma quelle cose mi hanno ferita tanto sebbene non riuscissi a credere di essere stata solo questo per te!” spiega quella stronza con tanto di lacrimucce.
“ Cami,io ti amo. Nella mia testa sei sempre stata la donna della mia vita,sempre. E spero…” quella donna lo interrompe con un bacio da film.
“ Non importa! L’importante è che sei qui e che questa stronza sia fuori dalle nostre vite per sempre!” asserisce quella disgraziata baciandolo.
“ Se sono contenta della fine che hai fatto? Sì. È ciò che meriti per avermi quasi uccisa,per aver giocato con la mia vita,per esserti appropriata per 30 anni di una vita che era mia. E ora posa le chiavi di casa ed eclissati per sempre!” si rivolge a me quella stronza stringendosi a Daniele, che le bacia il capo lanciandomi occhiate omicide. Sbatto le chiavi sul mobile all’ingresso prima di uscire da quella casa furiosa.
 
[Bianca]
“ Sei tanto confusa per la storia raccontata da me e da tuo padre?” mi domanda mia madre. Mi cade la matita di mano dopo quella domanda. Non sono confusa,ma stordita! Io,Carlos e Pili siamo sempre stati 3 come le cantiche della << Divina Commedia >>: io l’Inferno,Carlos il Purgatorio e Pilar il Paradiso. Ed ora invece viene fuori che saremmo dovuti essere in 4,che c’è stato un altro amore importante nella vita di mia madre e che anch’io,come Babi,avrei potuto avere un fratellastro frutto dell’amore di mia madre col suo primo amore!
“ L’hai amato tanto l’uomo prima di papà?” le domando introducendo per la prima volta l’argomento dopo quella sera.
“ Non quanto amo tuo padre. Papà è il grande amore della mia vita! Quell’altro uomo era un’infatuazione adolescenziale. Nulla a che vedere col mio amore per tuo padre!” mi risponde.
“ Che vuol dire? Anche io mi sono innamorata di Mario da ragazzina,ma se immagino la mia vita futura la vedo con lui! L’ho sempre vista con lui,anche quando credevo non ci fossero speranze! E che dire della signora Camilla? Si è innamorata di Daniele Valencia quando aveva 14 anni ed è l’uomo della sua vita!” obietto.
“ Io invece non ho mai sognato di invecchiare con quel ragazzo. Ero contenta di aspettare un bimbo solo perché ho sempre voluto diventare madre,ma non c’è paragone se penso alla gioia che ho provato quando ho scoperto di aspettare Carlos,poi Pilar e alla fine te. È stata una gioia completa perché tuo padre è l’uomo della mia vita ed ho sempre anelato invecchiare con lui,pure quando non mi guardava neanche!” spiega. 
“ Capito. L’amore adolescenziale si è rivelato un’infatuazione!” ne deduco. Annuisce. Invece il mio amore adolescenziale si è rivelato il sentimento più forte e dirompente mai provato in vita mia!
 
[Aisha]
Controllo la bozza che abbiamo stilato io e Carlos sulla base dell’idea di Daniele e Camilla per produrre accessori e gioielli. Adoro lavorare col mio tesoro,ma è un disordinato cronico! Ogni volta che cerco anche solo una biro devo fare la caccia al tesoro!
“ Amore,il cellulare!” mi fa notare Carlos scuotendomi dai miei pensieri. Annuisco prima di guardare il mittente della chiamata e rispondere.
“ Daniele,è successo qualcosa?” esordisco.
“ No,perché lo chiedi? Voi state bene?” ribatte.
“ Sì,stiamo bene,grazie!” rispondo.
“ Ti disturbo? Perché dovrei chiederti un favore importante se non hai da fare per pranzo perché io e Camilla abbiamo il fabbro e l’elettricista e siamo bloccati a casa!” replica. Meglio bloccati a casa che a letto! Con loro due non si sa mai!
“ No,non ho impegni improrogabili per pranzo! Che vuoi che faccia?” gli domando.
“ Potresti passare da Marcella? Stasera l’ho obbligata a venire da me,ma vorrei le dessi un’occhiata. Dalla sera del compleanno di Cami,per i motivi che sai,è un po’ giù!” ribatte. Sono giù anch’io: mio padre mi ha delusa molto in quell’occasione!
“ Ok. Spero non si sia data al digiuno perché con la fame che ho non mi piace vedere una tavola senza vivande!” rispondo. Ride divertito.
“ Allora grazie! Non ti strapazzare troppo e fammi sapere,mi raccomando! Salutami Carlos!” replica.
“ E tu Camilla. Ciao!” rispondo prima di riagganciare.
“ Problemi?” mi domanda il mio fidanzato.
“ La signora Marcella. Daniele dice che è ancora sotto botta per la storia di Charlotte! Passo da lei a pranzo!” rispondo. 
“ Speriamo si riprenda in fretta o Charlotte saprà subito la novità!” commenta il mio ragazzo. Già!
 
[Guido]
Mi sembra strano che mi abbia fatto chiamare visto il nostro pessimo rapporto. Non so proprio cosa voglia da me la figlia di mia moglie,visto che mi ha già tolto tutto! La sua presenza ha rovinato la mia vita e i miei piani!
“ Avanti!” risponde quando busso alla porta del suo ufficio. Mi faccio il segno della croce prima di entrare sperando che non inizi a farmele girare da degna figlia di suo padre. Il suo modo di fare è urticante quanto quello dell’uomo che l’ha messa al mondo!
“ Mi volevi?” le domando accedendo al suo studio. Annuisce non distogliendo lo sguardo da alcuni incartamenti.
“ Devi dirmi qualcosa?” chiedo notando il suo silenzio. Non è mai stata loquacissima,ma neppure muta!
“ No,mi beo della tua bellezza! Le donne cadono tutte ai tuoi piedi per questo,no? O perché prometti loro cose irreali!” ribatte acida.
“ Se hai qualcosa da dirmi,fallo senza giri di parole,Roberta! Non sono qui per farmi prendere in giro da te!” rispondo.
“ Però tu puoi prendere in giro una ragazzina qualsiasi facendole credere chissà cosa no! Comunque sei qui per la lettera che si trova su questa pila di documenti. No,non è la letterina per Babbo Natale. Anche se manca poco meno di un mese,la mia lista dei desideri per Natale non la darei di certo a te,ma a colui che per mia fortuna è mio padre! Riesci a leggere e comprendere o sintetizzo?” replica. Le lancio un’occhiataccia prima di aprire la busta. Basta l’oggetto della lettera a farmi impallidire.
“ DIMISSIONI IRREVOCABILI CON EFFETTO IMMEDIATO? NON ERANO QUESTI I PATTI FRA ME E TUA MADRE!” sbotto.
“ QUINDI LA MAMMA SA CHE HAI SFRUTTATO I GUAI FAMILIARI DI UNA VENTENNE PER SFOGARE I TUOI BISOGNI SESSUALI OFFRENDOLE IL MIRAGGIO DI UN LAVORO INESISTENTE? LA CHIAMIAMO PER CONFERMARLE ANCORA QUANTO MIO PADRE SIA SUPERIORE A TE? QUELLA RAGAZZA HA L’ETÀ DI AISHA E TU NE HAI 63! POTRESTI ESSERE SUO PADRE! HAI SFRUTTATO L’AMORE DI UNA FIGLIA PER SUO PADRE,IL SUO DESIDERIO DI PAGARGLI UNA CLINICA DI RIABILITAZIONE! ECCO PERCHÉ VOLEVI NON LICENZIASSI SUO PADRE: LE AVEVI PROMESSO CHE NON AVREBBE PERSO IL LAVORO SE SI FOSSE CONCESSA A TE E CHE AVRESTI ASSUNTO ANCHE LEI! SEI UNA MERDA!” ribatte infervorata.
“ Non puoi licenziarmi per questo! Non l’ho violentata! Magari è piaciuto pure a lei!” obietto.
“ Come se l’avessi fatto. L’hai costretta a venire a letto con te! Le hai detto che se non avesse accettato le tue richieste sessuali,suo padre sarebbe stato licenziato con pessime referenze in modo da non trovare mai più lavoro! Lo capisci che lo stipendio di quell’uomo era l’unico reddito reale di quella famiglia? Cosa avrebbe dovuto dirti quella ragazza? Con quali soldi avrebbe pagato l’affitto e le utenze? E poi ha 20 anni! È una bambina,maledizione! Cerca su internet,leggi se è un reato o meno costringere qualcuno a giacere con te sotto minaccia! Inoltre non credo la ragazzina abbia tanto cattivo gusto! Era disperata!” ribatte.
“ Ma che c’entra il mio lavoro con questo?” replico.
“ Ti sto offrendo di uscirne decorosamente o sarò io a consigliare a quella ragazzina di denunciarti per violenza sessuale! Non so se te l’hanno spiegato,ma ricattare una ragazza per ottenere favori sessuali minacciandola di licenziare suo padre è un reato penale. Tu le hai promesso di assumerla e di non far licenziare suo padre senza averne neppure il potere,visto che qui (e pure nel mondo in generale) conti meno di niente! In quella lettera sei tu a dimetterti,avendo diritto ad una buonuscita e cercherò di risarcire lautamente quella ragazza! Anzi ora vediamo che ne pensa la mamma,così che tu non vada a tediarla con i tuoi guai!” risponde prima di afferrare il suo smartphone e smanettarci un po’ su.
“ Pronto!” la voce di quello stronzo si espande in tutto lo studio. Ce l’ha per vizio di rispondere al cellulare di Camilla!
“ Papino,sono io! La mamma è lì con te?” domanda Roberta.
“ Veramente è al bagno,amore mio. Siamo a casa col fabbro e Anita sta controllando che quella stronza c’abbia liberato di tutte le sue cose prima che le trovi e ne faccia un falò! E stiamo scegliendo i colori delle varie pareti. Ma se vuoi puoi dire a me!” ribatte quello. 
“ Guido Lascano è fuori dall’impresa,ma non è molto contento della mia idea! Vuole che anche la mamma gli dia del << porco maniaco >> o non è contento! Sono perversioni che non comprendo e non voglio comprendere!” risponde Roberta.
“ Tenesse le sue perversioni lontano da mia moglie! Avrai avuto i tuoi motivi per licenziarlo!” replica quello stronzo.
“ Quando io e Junior abbiamo lasciato per qualche giorno l’azienda al fine di partecipare alle nozze di Bob,ha costretto una ragazzina dell’età di Aisha ad andare a letto con lui offrendole un posto di lavoro che non esiste facendo leva sul bisogno di un lavoro da parte della ragazza e promettendole di non licenziare suo padre alcolista quando sapeva benissimo che era già pronta la lettera di licenziamento di quel poverino e che avevo in mente di farlo curare! Non voglio che l’Ecomoda venga associata ad un maniaco e semmai non accettasse di andarsene la convincerei a denunciarlo. Papà,non è giusto ciò che le ha fatto! Quella ragazza ha solo 5 anni più di mia figlia!” narra lei.
“ Bello schifo! Cade sempre più in basso! Comunque tua madre è tornata ed ha sentito tutto! Cami,amore,credo tu debba dire la tua!” esclama quello prima di rivolgersi a Camilla.
“ Non credo di poter aggiungere altri insulti e che sia necessario esplicitare il mio disgusto dovuto alla giovane età della ragazzina che ha più o meno l’età di Aisha! Spero troverà un altro lavoro quantomeno per pagare le bollette o non so come farà! E che non gli venga neppure in mente di vendere la casa,visto che è intestata a me!” interviene Camilla.
“ Sono qui. Puoi rivolgerti a me. Sono in vivavoce!” borbotto.
“ Semmai ti rendessi conto che quella casa è troppo sfarzosa per pagare le bollette,sei pregato di non venderla,visto che non è tua e che potresti finire in carcere pure per questo oltre che per quello che hai combinato! E non ti aspettare che sia io a pagare gli stipendi di Igor e Alina al tuo posto! Ti ci vedo a fare le faccende domestiche con tanto di grembiulino e cuffietta…saresti la versione maschile e bianca di Mami di << Via col vento >>. E poi in fondo per te sarebbe una specie di ritorno alle origini!” asserisce. Sento la risata di quello e m’infurio.
“ Gli accordi non erano questi e dì a quel coglione che ti porti a letto di non ridere!” osservo.
“ Non ti ho mai detto di poterti comportare come un maniaco nella mia azienda e non offendere il mio Dan! Fuori dalla mia impresa puoi pure ripassarti tutta Zurigo e dintorni,ma i miei dipendenti e affiliati devi lasciarli stare! Non mi farò trascinare nel fango da te per questa storia! Mio padre e il mio defunto suocero hanno lavorato sodo per fondare l’Ecomoda e non ti permetterò di farle fare la fine del Titanic. È il futuro dei figli miei e di Daniele,nei nostri nipoti! Mi dispiace per quella ragazzina e spero che Roberta decida di assumerla!” risponde Camilla.
“ Mamma,lo vorrei anch’io,ma a far cosa? E poi fra 5 giorni vendiamo!” interviene Roberta.
“ Potresti assumerla prima di vendere! Per ricoprire il ruolo di Guido non ci vuole il Nobel: deve solo controllare che tutto sia in ordine e avrebbe un buono stipendio. Forse non è un ruolo propriamente femminile,ma neppure totalmente maschile. Può adattarsi! È giusto risarcirla per quello che ha dovuto subire! Magari qualcuno risarcisse me e tuo padre,amore!” ribatte Camilla. Roberta ridacchia emulata da suo padre.
“ Vista la tua chiamata,ti diamo una news inedita: io e la mamma ci sposiamo ad aprile,in un giorno che per noi è speciale! E abbiamo scelto pure le bomboniere: cucchiaini per caviale in madreperla,che ne dici?” afferma quel bastardo. Roberta emette degli urli di gioia.
“ Papà,è bellissimo! Sarò una delle poche persone al mondo che può assistere alle nozze dei suoi genitori! Sai che non vedo l’ora? Immagino la mamma in un vestito bianco ottico con una scollatura a barca e il velo. Tu indosserai il frac,vero?” straparla. Con me non è mai stata così!
 
Le 21:05. Erano le 21:05 e non era ancora tornata. Se ne approfittava per la mancanza di Camilla in casa,visto che era l’unica autorità che riconosceva e alla quale ubbidiva. Non volevo telefonare mia moglie solo per farcela da solo ad affrontare quella situazione,nonostante il nervosismo crescente incrementato dall’idea di mia moglie nella stessa città di Daniele Valencia. L’idea di loro due a cena a lume di candela mi faceva ammattire. Non potevo permettere a quello stronzo di portarmela via!
“ Mi fai le poste?” mi chiese una voce che non tardai a riconoscere. Trasalii.
“ Sono le 21:07. Non dovevi tornare alle 21?” replicai.
“ Più preciso del mio orologio! Che bravo! Il fratello di Tania ha forato ed ho dovuto aspettare che cambiasse la ruota!” mi rispose.
“ Hai fumato?” le chiesi annusando l’aria attorno a me.
“ Sei impazzito? Soffro d’asma…non posso fumare ed il suicidio non fa parte dei mie propositi per l’anno nuovo!” replicò.
“ E che avete fatto?” le domandai. Scoppiò a ridere.
“ Capisco che tu e i libri viviate su pianeti opposti,ma che vuoi che si faccia alla presentazione di un libro?” ribatté ovvia. M’incazzai.
“ SMETTILA DI TRATTARMI COME UN IDIOTA!” le intimai.
“ E allora tu non farmi più domande di tale tenore. Sono una ragazza assennata e non potrei mai fumare rischiando la pelle,anche se forse tu ne saresti contento. Saresti felice di liberarti di me,se non fosse che io e Junior siamo gli unici legami che hai con la mamma!” rispose.
“ Non sai di cosa stai parlando!” replicai.
“ Credi che non veda la mamma piangere per colpa dei tuoi tradimenti? La nonna ha ragione quando dice che se non ci fossi stata,la mamma avrebbe sposato il suo ex e sarebbe stata felice! Sarei cresciuta meglio con un patrigno ed una madre felice piuttosto che così!” ribatté.
“ CHE NE SAI? LO CONOSCI?” le chiesi irato.
“ No,ma non sarà mai peggio di te né come marito né come padre!” rispose beccandosi un ceffone. Mi lanciò un’occhiata carica d’odio.
“ Roby,io…” farfugliai.
“ Mi ripeto: l’ex della mamma non sarà mai peggio di te,chiunque egli sia!” mi sputò addosso prima uscire di casa sbattendo la porta.
 
“ Sì,il frac. Anche se mi preoccupa più cosa indosserà tua zia Bea,a dire il vero! Amore,noi ora dobbiamo andare! Dai un bacio alla bambina da parte nostra,non darne per nulla a tuo marito e a presto!” risponde quello riportandomi alla realtà. Roberta ridacchia.
“ Ciao,amore mio. E mi raccomando,fatti sentire!” la saluta Camilla.
“ Ciao. A dopo! E tenete a bada zia Bea!” li congeda Roberta prima di riagganciare.
“ Entro domani voglio le tue dimissioni o porto io quella ragazza in commissariato!” decreta tombale rivolgendosi a me.
 
[Susanna]
Tanti piccoli fiorellini bianchi su una borsa color pistacchio potrebbero starci bene. Devo appuntarmi queste idee per quando Dodo tornerà! I miglioramenti ci sono stati da quando ho iniziato a creare e li devo a lui. Ho talento,ma senza lui non sarei stata in grado di creare un bel nulla!
“ Belle borse! Hai sentito o visto Daniele e Camilla dopo la cena di tre sere fa?” mi chiede Aisha facendomi prendere un colpo e sedendo sulla mia scrivania.
“ Ieri quando abbiamo finito gli inviti per il matrimonio di Giulio. Cosa regalerai loro a Natale?” ribatto ancora concentrata sui miei modelli.
“ Non un animale domestico o allestiranno l’arca di Noè! Ti sono sembrati stucchevoli come sempre o dobbiamo preoccuparci? Lo chiedo perché lui pare un po’ fuori dal mondo!” replica. Sai che novità…da quando è tornata Camilla nella sua vita è sempre fuori dal mondo!
“ Ordinaria amministrazione! Dodo dice che è l’amore che li ha rincitrulliti!” rispondo prima che le porte dell’ascensore si schiudano.
“ Nicola Mora è qui?” domanda mia madre. Non l’è bastato il padre di Dodo?
“ Di sotto. È in atelier con sua moglie. Perché lui ha una moglie. Non è che perché il suo matrimonio non è mai esistito devono scomparire pure quelli altrui,signora!” risponde Aisha col temperamento tipico di nostro padre.
“ Il mio matrimonio è andato in frantumi anche per colpa di tua madre!” sbotta mia madre. Mi passo una mano sulla fronte.
“ Ah sì? Perché le ha consigliato lei di manipolare Daniele e Camilla? Non credo! Mia madre era intelligente e consapevole che le bugie hanno le gambe corte! Susanna,io vado a casa della signora Marcella! Carlos lo sa già!” risponde mia sorella prima di rivolgersi a me.
“ Da zia Marce? Perché?” le chiedo stranita.
“ Daniele vorrebbe convincerla a far vestire sobriamente la signora Maria Beatrice stasera a cena. Lo reputo totalmente inutile,ma tentar non nuoce! Speriamo non li faccia morire di spavento il giorno del matrimonio!” risponde Aisha. Mia madre si allontana stizzita verso l’atelier.
“ Dovresti parlarle e dirle ciò che pensi! Ha sbagliato,ma non puoi ignorarla per sempre,sebbene sia un guaio è tua madre!” asserisce Aisha.
“ Se penso che si è fatta toccare da quel cafone buzzurro mi viene da vomitare…figuriamoci parlarle! Non ce la faccio!” rispondo.
 
[Asia]
“ Ehi! Amore,andrà tutto bene!” mi sussurra mio marito sbaciucchiandomi la guancia. Fosse facile restar calma! Scoperchiando in vaso di Pandora li abbiamo scossi. Persino Bianca,che non è mai stata bigotta,è scossa da tutto ciò!
“ Non abbiamo mica rivelato di praticare Bondage?!” prosegue strappandomi un sorriso. Gli do una pacca sulla mano che tiene sul mio ventre.
“ Non sei il tipo da Bondage. Mi sa che ti ispiro altro…pratiche più delicate,ecco!” ribatto voltandomi verso di lui. Sorride prima di baciarmi.
“ No,prego,fate pure,eh! Tanto i popcorn li ho!” commenta Pilar seduta sull’ottomana. Io e Nicola ridacchiamo l’uno sulle labbra dell’altro. È un picchiettio fastidioso di tacchi a farci staccare. Mio marito mi stampa un delicato bacio sulla fronte prima di girarsi a guardare chi sta scendendo i gradini che portano in atelier. Mi volto anch’io e alle preoccupazioni per la cena di stasera se ne aggiungono altre.
“ Andiamo bene!” mugugna mia figlia.
“ Nicola,dovrei parlarti di una cosa. Possiamo discutere un secondo in privato?” gracchia quell’anatra.
“ Vuoi una cartina aggiornata per non perderti nel mio quartiere? Perché altrimenti non vedo di cosa dovremmo parlare io e te!” le risponde mio marito perplesso con una punta d’ironia.
“ Nicola,lo sai che ho frequentato 6 semestri di finanza alla San Marino…” esordisce quella. Io e Pilar ci scambiamo uno sguardo dubbioso.
“ E allora? Non vorrai che mi metta a discutere con te di finanza! Arriva al nocciolo,Patrizia!” risponde mio marito.
“ Ho del denaro da parte. Il mio conto non è propriamente in rosso e vorrei investire quel denaro. Dicono tutti che sei bravo e vorrei diventassi il mio consulente!” replica lasciandoci di stucco.
“ Scherzi? Camilla è una mia amica da 36 anni e il padre dei tuoi figli è anche il padre biologico di mia nuora…perché dovrei inimicarmeli? Che poi fossero due persone pacate…quelli mi mettono al muro,mi denudano lasciandomi 2 mesi senza cibo e mi fucilano! Se ti dessi una mano dopo ciò che hai fatto passare loro,non arriverei al prossimo Natale perché mi farebbero fuori e avrebbero pure ragione! Oltre al fatto che quei soldi non sono tuoi,visto che non hai mai lavorato in vita tua! Dovrei investire per tuo conto soldi che hai abilmente sottratto al mio futuro consuocero? Fra me e Valencia già ci sono rapporti al limite della civiltà e sono inquieto all’idea di avere un nipotino in comune con lui,se ti ci metti pure tu,finisce male! Oltre al fatto che il tuo voler fare economia investendo del denaro potrebbe ripercuotersi sulle condizioni meteorologiche e non vorrei dover tirar fuori dalla soffitta l’attrezzatura da neve. Se vuoi far nevicare per Natale,fai qualcosa fuori dalla norma il prossimo anno che almeno i bambini che nasceranno avranno un bianco Natale!” le risponde Nicola. Trattengo a stento una risata.
“ Lei sniffa da molto?” le domanda mia figlia perplessa.
“ MA COME TI PERMETTI?” strepita quell’oca.
“ Viene qui a proporre a mio padre di farle da consulente ignorando la sua amicizia con la donna a cui ha rovinato la vita e la nostra sciagurata parentela con l’uomo che popola i sogni di lei da quando era bambina. Mi rifiuto di pensare che sia stupida,data la sua capacità di manipolare gli altri…mi dica che è solo la cocaina ad averla spinta qui!” risponde mia figlia con un inusuale aplomb.
“ Veramente è quella ad aver rovinato la mia vita. Daniele era felice con me!” obietta quella. Come no…con la faccia fa funerale che aveva!
“ Io con Asia sono felice e non mi sognerei mai di scrivere ogni anno lettere su lettere alle mie ex! Ad ogni modo,se proprio vuoi investire del denaro,rivolgiti a qualche mio collega. Io non posso!” ribatte mio marito duro. Quella ci fissa stizzita per poi andarsene furiosa. Roba da matti!
 
[Daniele]
Fino a 6 mesi fa credevo di poterla rivedere solo nei miei sogni; invece ora facciamo progetti per il prossimo Natale,per il futuro e fra tali progetti c’è anche un bambino. Non vedo l’ora che nasca,di poterlo cullare,di restare col naso appiccicato alla vetrata del nido per ammirarlo nella sua culletta! Quando sono nati Giulio e Susy ero rispettivamente a Tokyo e a Londra per lavoro e li ho visti per la prima volta solo a casa. Durante quelle gravidanze ero indifferente e alle ecografie mi sono sempre sottratto. Mi sono sentito incastrato entrambe le volte e finché non sono diventati due bimbi di 3 o 4 mesi con delle proprie personalità,anche solo guardarli negli occhi mi riportava a Puledrino.
 
Nonostante gli stop enormi dettati dal mio cervello,mi ero diretto in quel luogo con in mano un mazzo di rose rosse e un cavallino di peluche. Avevo trascorso la notte precedente senza chiudere occhio,oppresso da un senso di inquietudine che non riuscivo a spiegarmi e il dialogo fra Roberto e Margherita origliato per caso mi aveva spinto fin lì senza un motivo preciso. Volevo vedere il mio puledrino pure solo dal vetro del nido,anche solo per un attimo. Volevo dire addio a quel bambino che popolava i miei sogni,i miei pensieri. Volevo salutare per sempre Cami, congratularmi con lei e una parte di me sognava di uscire da lì con la donna che amavo e quel bimbo che adoravo e che volevo crescere.
Salii le scale di corsa fermandomi ad ogni rampa per seguire i cartelli che indicavano il reparto di ginecologia e resistendo al consiglio della testa di tornare indietro e gettare tutto nella pattumiera compresi i miei sogni. Arrivai al piano col cuore a 3000. Ero emozionato. Somigliava a Cami? Avevamo sempre sognato un figlio somigliante interamente a lei ed uno interamente a me. Ma quello stronzo aveva rovinato tutto!
Mi diressi verso il corridoio di destra e giunsi alla vetrata del nido che precedeva le stanze delle gestanti. Volevo vedere puledrino nonostante il rischio di incrociare Trimalcione. Magari sarei riuscito a convincere Cami a tornare assieme: io,lei e puledrino per ricominciare daccapo dovunque desiderasse,anche dall’altra parte del mondo! Il mio sogno era riuscire a farla innamorare di nuovo di me.
Guardai quei neonati cercando i suoi occhi,il suo naso,la sua bocca,ma parevano tutti uguali. Chissà qual era il mio piccolo puledrino!
“ Mio figlio è quello in terza fila nella postazione centrale. La culletta numero 22. Ha gli stessi occhi di mia madre,il sorriso di mio padre e il naso di mia moglie! Il suo qual è?” mi chiese un padre trepidante e felice con lo sguardo colmo di orgoglio. Chinai lo sguardo. Non era il mio posto perché lei non mi voleva come padre di suo figlio. Lei voleva lui come marito e come padre,non me.
“ Nessuno. Nessuno! Li dia a sua moglie. A tutte le donne piacciono le rose rosse!” risposi passandogli il bouquet prima di lanciare un’ultima occhiata ad una bimba nella prima culletta sulla sinistra della fila davanti. Era placidamente addormentata con un piccolo sorriso sulle labbra. Me ne andai via stringendo a me solo quel pupazzetto incartato e cercando di non lasciarmi andare alle lacrime.
 
Un suo bacio sul collo mi riporta lontano da quel ricordo triste,ma in grado di dimostrare quanto ho sempre amato la mia bambina. Spero tanto le piaccia il peluche,anche se oramai è grande! Mi auspico che non pianga. Ha già pianto abbastanza a Zurigo ed è una soddisfazione che quella stronza e quell’altro bastardo non devono avere! La mia famiglia sarà felice perché io la renderò felice! Hanno già sofferto abbastanza Roby e Camilla per colpa di quella stronza! Se penso a quanto le parole di quella stronza il giorno dell’ottantesimo compleanno di Margherita possano averla ferita mi viene da piangere! Ed io non mi sono accorto di nulla credendo di essere per lei un capitolo chiuso!
“ Albicocca o Aragosta per il salone? E non dire che sono uguali,per favore! Amore,sono sfumature diverse e dobbiamo capire quale si adatti di più al mobilio!” esclama mia moglie rannicchiandosi fra le mie braccia. La stringo forte. Farei lo stesso anche con Roby se fosse qui!
“ Non pensarci! Non volevo lo scoprissi per non farti rimuginare su qualcosa che non ha valore per me da quando so la verità!” asserisce.
“ Prometto che ci provo,ma non è facile se penso a quanto hai sofferto!” rispondo. Si volta per baciarmi delicatamente le labbra.
“ Pensa solo a noi,al bambino che vogliamo avere e ai nostri figli! Pensa a quanto siamo felici adesso!” mi sussurra accavallandosi su di me.
“ Sconterà tutte le sofferenze che ha procurato a te e a Roby,amore. Pensavo di dare alla piccolina il peluche a Natale con un altro regalo! Sempre che si accontenti della stanza più lontana dalla nostra per soggiornare. Non voglio sapere cosa fanno lei e suo marito in camera da letto. Mi fa già impressione che sia sposata!” rispondo giocando con i suoi capelli e distribuendo di tanto in tanto piccoli baci sulla sua tempia.
“ Perché tu credi lei voglia sapere cosa facciamo noi,Dan?” replica divertita. No,penso di no!
“ No,non credo voglia ascoltare il concepimento del suo fratellino. Junior è già stato chiaro in merito e credo che per gli altri figli valga lo stesso!” rispondo carezzandole la schiena con la punta delle dita.
“ Amore,sai che i nostri dirimpettai e i nostri vicini vendono? Sarebbe bello se una delle due ville la prendesse Roby,no?” esclama posando tanti piccoli baci sul mio mento. E me lo domanda? Certo che mi piacerebbe avere nostra figlia nelle vicinanze!
“ Certo! Sarebbe un modo per avere accanto almeno lei,dato che chissà in che quartiere andranno gli altri! Vorrei averli tutti vicino per essere sempre con loro! Per i nostri figli ci sarò sempre! Ho già sbagliato tante volte con Giulio e Susanna!” rispondo stringendola forte a me.
“ Non è ciò che dice Giulio. Lui ha sempre detto di te che sei un padre presente,forse non affettuosissimo,ma presente!” obietta.
“ Quando è nato ero a Tokyo. E quando è nata Susanna a Londra. << Presente >> non descrive il mio rapporto con Giulio e Susy!” affermo.
“ Amore,ho letto la tua lettera del 2010 e so che eri a Londra. Mi hai scritto che se fossi stata lì,mi avresti portata sul London Eye per potermi tenere stretta per tutto il viaggio!” risponde. Neppure lontano da Bogotà ho evitato di scriverle il 14 febbraio per ribadirle il mio amore!
“ Nessuna delle due volte mi sono precipitato qui. Ho sbrigato prima le mie cose. Non volevo vederli nel nido e se avessi potuto,sarei tornato qualche mese dopo le loro nascite. Temevo le somigliassero e che ciò mi ricordasse il loro non essere figli tuoi. Con Giulio mi sono calmato appena l’ho visto,ma con Susy no. Aveva gli occhi di quella. Non le somiglia del tutto,ha qualcosa pure di Marce…ma era uno strazio per me trovare loro nella culla e non il mio puledrino. Ma con lui o lei sarò diverso! Ci sarò e lo ricoprirò d’amore!” le racconto. Mi accarezza il viso.
“ Lo so. E so che saresti stato un ottimo padre se non c’avessero messo i bastoni fra le ruote! Anch’io sarei potuta essere una madre migliore, ma possiamo essere presenti ora. Hanno ancora bisogno di noi tutti e 6! Non ci pensare! Se non credessi in te,pensi sognerei di avere un figlio nostro?” mi rassicura. La bacio con impeto finendo steso su di lei sul tappeto del soggiorno. Cami ricambia i miei baci delicati e inarca la schiena protendendosi alle mie carezze. Infila una mano fra i miei capelli e con l’altra mi sfiora il viso.
“ Sei il mio sogno che s’avvera!” farfuglia con gli occhi colmi d’amore quando mi fermo a guardarla. E lei è il mio!
“ Ti amo con tutto il mio cuore!” soffio sulle sue labbra. Per ora posso solo accarezzarla e coccolarla! Quando la bacio sotto l’orecchio, sento una goccia bagnarmi la tempia e,dopo aver pensato ad un’infiltrazione,mi accorgo che si è commossa.
“ Scusa! È che ho sognato tanto tutto questo!” farfuglia. Sorrido intenerito dalla dolcezza del mio amore. Nessuno può capirla meglio di me!
“ Anch’io. Però da quando ti ho vista alla cena da Marce sogno pure di toglierti di dosso questi jeans che fasciano meravigliosamente il tuo corpo!” rispondo sdrammatizzando sul finale. Ridacchia divertita soffiando un sensuale <<  maniaco >> sulle mie labbra prima di ricoprirle con le sue. È un colpo di tosse a farci staccare. E che cazzo! Possibile che ci sia sempre qualcuno ad interrompermi mentre bacio mia moglie?
“ Dottore,noi avremmo finito!” esclama il fabbro. Noi avevamo appena cominciato! Resto ancora poggiato a Cami per proteggerla quasi.
“ Potreste attenderci all’ingresso? Io e mio marito vi raggiungiamo subito!” propone Camilla. I due annuiscono e vanno via.
“ Con te non sono al sicuro neppure valutando i colori per le pareti! Devo cercare di domare la mia attrazione per te,Dan!” scherza maliziosa. Ridacchio divertito.
 
[Bob]
Sto ancora ridendo come un pazzo dopo il racconto di mia moglie sull’ultima idea della bionda finta Senior. Già il fatto che quella donna abbia idee per me è un trauma,visto che fino ad un’ora fa credevo la sua scatola cranica fosse vuota! Riesco ad immaginare tranquillamente l’espressione scioccata di zio Nicola: al poveretto dopo il ritrovarsi Daniele Valencia come consuocero questa trovata dev’essere ciò che di peggio gli è capitato nella vita!
“ E così la bionda finta Senior è più parsimoniosa dell’ex cognata! Immagino che l’idea di lavorare,ossia la soluzione più ovvia per guadagnare del denaro,non l’abbia toccata neppure per scherzo!” commento divertito.
“ Amore,credo che l’idea più ovvia per lei per racimolare denaro verta attorno al matrimonio per interessi,solo che nel suo caso non basterebbe neppure il proprietario di tutti i giacimenti petroliferi del mondo!” risponde mia moglie.
“ A patto che non li faccia gestire a lei coi suoi semestri alla San Marino o resteremo tutti senza petrolio,amore!” replico strappandole una risata divertita. Questa situazione fa piangere più che ridere!
“ E comunque andare a letto con l’ex marito di tua zia non l’aiuterà di certo a tornare ricca,visto che anche lui è rimasto con le pezze al sedere!” constata mia moglie. Effettivamente le finanze disastrose dei due si fanno concorrenza fra loro!
“ Credo che quello sia stato un loro sfregio al Vampiro…cioè a Daniele Valencia!” mi correggo sul finale. Ridacchia rubandomi un bacio.
 
[Marcella]
Sono esterrefatta: ma quanto mangia questa benedetta ragazza?! È qui da una mezz’oretta ed è già al secondo piattone ricolmo d’insalata! Dopo avermi fatto una partaccia in merito a quanto fosse sbagliata la mancanza di cibo a tavola,data l’ora,ha chiesto a Catarina un’insalata ed ha cominciato a mangiare guardandomi di tanto in tanto.
“ Ti ha mandata Daniele qui?” le domando. Si pulisce le labbra col tovagliolo prima di bere un sorso d’acqua.
“ Sì. È preoccupato per lei e fa bene,visto che sono le 13 e 20 e lei è ancora in pigiama come una specie di Bridget Jones rivisitata e,non per essere brutale,questo non è un film quindi non arriverà nessun principe azzurro pronto a risolverle i casini! Tanto più che non mi pare proprio propensa ad innamorarsi nuovamente!” risponde prima di spezzare un pezzetto di pane e portarselo alle labbra. Portarla a pranzo fuori dev’essere stato un pessimo investimento per mio fratello,dato quanto mangia Aisha da quando è incinta!
“ Come va la gravidanza?” le chiedo per cambiare argomento.
“ Non usi questo trucchetto con me. Lo utilizzo anch’io quando voglio focalizzare l’attenzione su altro,ma mi dà fastidio che lo si adoperi con me!” ribatte ricordandomi Daniele. Sollevo un angolo delle labbra verso l’alto.
“ Mi dispiace per i modi adoperati da René. Di solito non è così irruento e non capisco cosa gli sia preso,ma non le porterà via Charlotte,ne sono certa! Non è quel tipo di persona,può stare tranquilla da questo punto di vista!” asserisce decisa.
“ E con Daniele come va?” le domando. Mi fissa seccata. È Catarina col suo arrivo ad interrompere la sua risposta.
“ Signorina,desidera qualcos’altro?” le chiede notando il suo appetito sproporzionato.
“ Non è che ha per caso le Mozzarella McBites del Mc Donald? Ne ho una voglia! Camilla ha una ricetta per prepararli ancora più buoni!” risponde mia nipote tutta contenta. Oddio ha ereditato pure lei il vizio di Daniele di nominare Camilla ogni 3 parole!
“ Camillite acuta anche la tua come tuo padre?” scherzo.
“ No,la sua è acutissima. Ma mi è simpatica. E poi cucina benissimo! Tre sere fa c’hanno invitati a cena e…diciamo che ho fatto molto onore alla sua cucina! Junior mi ha detto che si spende meno per comprare una casa che per far mangiare me!” risponde. Scoppio a ridere per la prima volta dopo 11 giorni.
“ Non stento a crederlo!” ribatto divertita.
 
 
Capitolo terminato! Lo so che ho in sospeso l’altra storia,ma per quella ho una mancanza d’ispirazione da qualche mese ed ho preferito concentrarmi su questa per la quale mi sono venute molte idee. Sta per scatenarsi un bel casino!
Alla fine Camilla ha deciso di buttarsi in questa nuova avventura e forse la famiglia Valencia avrà un nuovo membro. Sarà un maschietto o una femminuccia? E come la prenderanno gli altri figli? Per ora lo sa solo Junior (ed Aisha ha avuto sentore di tale idea),ma per gli altri sarà un’iniziativa positiva?
Guido ha perso anche il lavoro per via delle sue idee strane…ora che sarà della sua vita? Come farà a tirare avanti?
Marcella è ancora in modalità depressione (anche se con l’arrivo di Aisha si è un po’ ripresa),ma per quanto riuscirà a nascondere ai suoi figli cosa sta accadendo? E come la prenderanno?
Inoltre nel prossimo capitolo ci sarà la cena di confronto di Asia e Nicola con i loro figli oltre che una cena di Daniele e Camilla con i loro figli. Sì,cene incrociate,ma in due case distinte per fortuna!
Vi avviso che fra 2 capitoli ci sarà l’arrivo di un personaggio accennato in precedenza e magari lo odierete o forse lo amerete. Vi ricorderà molto qualcuno della serie di << Betty la fea >>,qualcuno che per fortuna con l’età è leggermente maturato. Per scoprire di chi si tratta, continuate a seguirmi! A presto!
  
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