Blood, pain and tears never shed 

Sopracciglia aggrottate, sorrisi sbilenchi e bigliettini fugaci.
Un modo strano per comunicare, ma che alternative avete?
Eppure una notte decidi di ribellarti, bussi alla sua porta sperando che nessuno ti senta.
È un rischio grande, troppo, ma sai già che il tuo destino è segnato.
Lei ti apre, i capelli rossi spettinati e un sorriso appena accenato. Leggi la paura nei suoi occhi, ma ti invita a entrare lo stesso.
Ti sdrai sul suo letto, e le chiedi tacitamente il permesso di abbracciarti.
Lavinia è così pura mentre ti accarezza delicatamente, i suoi baci sono casti e leggeri, come se fosse una piuma a sfiorarti le labbra.
Siete entrambi privi della lingua, ma per la prima volta questo non conta.
Vi addormentate subito, stretti l'uno nelle braccia, indivisibili.
Per la prima volta nessuno dei due ha un incubo.

E non vi separate nemmeno quando la mattina i Pacificatori irrompono nella stanza con i fucili spianati, trascinandovi nelle segrete del centro d'addestramento.
Vi conducono con la forza, e la legano a uno strano macchinario. Non puoi far nulla, se non osservare impotente.
Non puoi nemmeno urlare.
Finiscono subito con lei, il suo corpo esile viene abbandonato in un angolo. Ti legano a un altro aggeggio, sotto gli occhi folli di Peeta Mellark.
Torture, pestaggi, una sofferenza infinita. Il pavimento è rosso, come i suoi capelli, ogni parte di te urla di dolore.
Ma nonostante tutto, pensando che la raggiungerai presto, non piangi.

ANGOLO AUTRICE:
Ciao!
Non pubblicavo da qualche mese sul fandom di Hunger Games per mancanza di tempo e ispirazione, ma ho pensato agli ultimi momenti di Darius e Lavinia, i due senza voce di Capitol, e questa flash si è praticamente scritta da sola.
Spero vi piaccia, fatemi sapere cosa ne pensate! Se qualcosa non vi è piaciuto ditemelo pure, sono aperta a qualsiasi critica, purchè costruttuva :3
Un abbraccio,
Bianca