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Autore: The Bride of Habaek    05/07/2018    1 recensioni
L'incontro di due anime è nel punto in cui si fondono e si prolungano come ombre della stessa luce ... per appartenersi.
§ Anna Maria D'Alò §
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Integra Farburke Wingates Hellsing
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Quanti giorni e quante notti erano trascorse da quell'ultima battaglia in cui la lama della vendetta squarciò il velo della vita? Forse un mese, o poco più... Alucard aveva perso la vita durante un violento scontro con il frutto di un esperimento perpetrato dal generale Nazista dell'Organizzazione Millennium, di lui si era perduta ogni traccia ed Integra era stata catturata e richiusa in un carcere di estrema sicurezza... si trattava dell'invalicabile fortezza di Alcatraz, situata su di un'isola all'oscuro di tutto... circondata dagli abissi e dalle pene dei peccatori suoi detenuti. Il giorno della battaglia qualcosa non andò per il verso giusto... Alucard era pronto a sconfiggere il suo avversario, Integra e Seras lo osservavano da lontano mentre combatteva con ferocia come aveva sempre fatto, ma ad un certo punto il suo nemico giurato fece una mossa inaspettata... Alucard fu decapitato ed il suo corpo dato alle fiamme, in quel frangente avrebbe dovuto rigenerarsi e rinascere dalle proprie ceneri come aveva fatto miriadi di volte prima di allora ma così non fu. Integra stava fumando un sigaro come suo solito... quando vide quella scena rabbrividì e lo gettò lontano, in mezzo alla folla, urlando il suo nome, il nome del suo servitore: "Alucard!" ma lui non si rialzò, non reagì, quasi si lasciò morire... rimase solo un tumulo di sangue scuro a bagnare il terreno infertile di quella dura battaglia senza né vincitori né vinti. Mentre urlava il nome di Alucard, Lady Hellsing venne trascinata via con la forza da alcune guardie , erano i soldati che lavoravano per il generale nazista. La presero e la sbatterono a terra con violenza tanto che alcune parti del suo corpo iniziarono a dolerle e a sanguinare, la fecero inginocchiare davanti alla testa mozzata del suo servitore che ormai non dava più alcun segno di vita. Alle sue lacrime di dolore e rabbia seguì l'urlo straziante di Seras:"Mio Signore!", una scena talmente forte che interruppe persino i discorsi degli ufficiali. "Tutto questo non può essere vero..." pensò Integra mentre veniva trascinata via con la forza stringendo fra le mani la testa di Alucard, il Conte Immortale. "No non può essere morto..." pensò fra sé e sé Lady Integra, eppure era tutto reale e autentico, lei era stata fatta prigioniera e lui non si era rigenerato. Ad un certo punto la giovane sbottò ed iniziò a parlare con ciò che rimaneva di lui "Alucard! Cosa stai aspettando?" Disse fra l'esser furibonda e la disperazione, doveva giocare fino all'ultimo alle sue carte... anche se poco dopo si accorse che Alucard non rispondeva ai suoi comandi.
 
"La speranza è un silenzio nascosto dentro il cuore. Un silenzio che aspetta una parola, un respiro, un niente. Gli basterebbe anche solo il suono di un filo di luce per ritornare musica."


"Alucard ti scongiuro!" Urlò Integra supplicante... dopodiché i soldati nazisti la zittirono dandole un colpo in testa, quando si risvegliò si accorse ben presto del posto in cui si trovava: in una cella di isolamento, nel carcere di alta sicurezza di Alcatraz.

"La rassegnazione uccide l'uomo. È proprio quando ci si rifiuta di rassegnarsi che si segue davvero il cammino dell'umanità."  
-Alucard


Passò un mese in solitudine, con pochissimo cibo e ancor meno ore di sonno... Integra era deperita, sfinita, giù di corda come non lo era mai stata, forse era un dolore persino superiore alla perdita di suo padre, per lei Alucard era tutto... suo confidente, suo servitore, suo compagno. Durante la sua permanenza in quel posto squallido il suo umore e il suo spirito erano sull'orlo del precipizio. Aveva rifiutato le continue proposte da parte degli ufficiali di collaborare, di diventare un membro della loro Organizzazione... lei non avrebbe mai tradito il suo orgoglio, l'orgoglio della casata Hellsing ossia i "Cavalieri Reali dell'Ordine Protestante". Il suo più grande senso di colpa era rivolto ad Alucard, non avrebbe dovuto spingerlo a battersi contro quell'essere di ignara natura... se non fosse stato per quella battaglia lui sarebbe ancora vivo, al suo fianco. Una notte di luna piena, presa dal rimorso e dalla desolazione, Lady Integra mise in atto un piano, attese che le guardie si addormentassero come loro solito durante il turno di notte e dopodiché avrebbe redento i suoi peccati togliendosi la vita, tagliandosi la gola con un coltello da cucina che aveva nascosto nei suoi pantaloni durante la cena. Integra: "Perdonami Alucard è solo colpa mia..." sussurrò prima di infilzarsi con un coltello. Uno strano rumore attraversò le inferriate della sua cella... le luci del corridoio (contrapposto alla cella) si spensero all'unisono come in una sorta di rituale.  Nella stanza entrò una figura possente, quasi si confondeva nel buio... ma Integra lo riconobbe subito, era Alucard era tornato dal mondo dei morti per salvare lei. Il suo invecchiamento, come per ogni vero vampiro, si era fermato secoli fa ed aveva l'aspetto di un giovane uomo fra i 20 e i 30 anni. Con capelli lunghi, trefoli e nerissimi... i suoi occhi erano rosso sangue, affusolati come quelli di un gatto e si accesero di un rosso fiamma quando videro lei, Lady Integra. Uno sguardo furtivo ed un lieve fruscio fecero cadere Integra fra le braccia di Alucard, mentre aveva ancora fra le mani il coltello che le aveva causato solo una lieve ferita... il suo servo le aveva salvato nuovamente la vita. Tutto grazie all'affascinate e rossa luna piena.



"La carne tutta è come l'erba e la gloria degli uomini è tutta come i fiori nell'erba. L'erba avvizzisce e il fiore appassisce, cadendo lontano. Ma le mie parole resteranno per sempre." 

"Gli umani sono sempre pronti a rimanere impigliati nelle inutili regole che loro stessi si impongono." -Alucard




Alucard: "Mia padrona, fermati!" disse in un suave sussurro. Integra: "Mio Dio... sei proprio tu!" affermò con stupore: "Sei vivo!" Alucard: "Si, my Lady. Perdonami se ho tardato, ma ho dovuto attendere la rossa luna per venire fin qui." Integra era rimasta come imbambolata, la sua felicità non si leggeva tanto nei lineamenti del suo volto quanto nei suoi occhi che erano divenuti accesi come due fari azzurri nella notte. Gettò via il coltello che stringeva fra le mani e si gettò fra le braccia di Alucard come per paura di poterlo perdere ancora. Alucard: "Integra..." disse con il suo solito sorriso simile ad un ghigno "dobbiamo andarcene da qui." Integra: "Non credevo che ti avrei rivisto, non su questa terra... avevo perduto ogni speranza..." Alucard: "Ora sono qui e ti prometto che nessuno ti farà più alcun male mia Signora." Un silenzio inaspettato si contrappose fra i loro sguardi infuocati dalla voglia di combattere e dalla loro complicità, si creò ben presto la giusta atmosfera, ciò che Alucard voleva dirle andava ben oltre il quotidiano, Integra non se lo sarebbe mai aspettato. Alucard: "Mia adorata  Sir Integra Fairbrook Wingates Hellsing, vuoi concedermi l'onore e il privilegio di divenire la mia luce, nonché una guida, in questa tenebrosa notte? Lady Integra, vuoi diventare mia moglie?" A quelle parole rispose lo sguardo di lei, così vivo e coinvolgente che Alucard capì immediatamente quale sarebbe stata la sua risposta.

 
"Il sole, innamorato della luna, si tuffò nel mare e si fece tramonto per poterla abbracciare."
-

 
Integra: "Io Ti Amo." fu l'unica frase che riuscì ad oltrepassare le sue corde vocali... Integra stava vivendo miriadi di emozioni, in quel momento non riuscì a dire altro, ciò che la rese più felice fu il dato di fatto che lui era vivo. Un bacio spinoso li unì in quell'oscura notte, la prova evidente che lo amava dal profondo del suo cuore. Quella gabbia dall'aspetto spoglio, gelido e poco ospitale, aveva acceso in loro il desiderio... ed era stata invasa dal calore che emanavano i loro corpi in simbiosi. Alucard sfondò la porta, Integra si impossessò della Colt M1911 di una delle guardie e perforò i loro ventri con l'intento di fuggire via con il suo vampiro, il Conte Immortale: Alucard (Dracula). Dinanzi ai loro occhi si formò un vero e proprio lago di sangue, Alucard uccise ogni uomo e vampiro che cercò di ostacolarli poi prese Integra, attraversando un lago di cadaveri, e la trascinò con lui in un viadotto che li avrebbe condotti lontano da quell'Inferno in Terra. Fuggì insieme alla donna che amava verso il giardino dell'Eden. fine.




“Terribile è il gioco dell'amore, dove è necessario che uno dei due giocatori perda la padronanza di sé stesso.”
 
“Quei giuramenti, quei profumi, quei baci infiniti, rinasceranno.”
 
-CHARLES PIERRE BAUDELAIRE


 
   
 
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