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Autore: Mary Evans    07/07/2018    4 recensioni
E se Harry avesse avuto una sorella?
E se lui venisse rapito la notte del 31 Ottobre?
E se Elizabeth Potter credesse di essere l’unica bambina sopravvissuta?
Storia scritta a quattro mani da me e fenice cremesi.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Potter, Harry Potter, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Pov Harry

Stavo parlando con mio padre quando una bolla di magia mi aveva circondato, materializzandomi in un altro luogo.
Era tutto bianco, sembrava di stare sulle nuvole.
Ebbi appena il tempo di formulare questo pensiero che davanti a me comparve Elizabeth.
Piangeva, era sconvolta.
Mi bastò sondarle la mente un secondo per scoprire che sapeva tutto.
Che era a conoscenza di chi io fossi realmente.
Ci corremmo incontro e il nostro abbraccio durò un'eternità.
Finalmente eravamo di nuovo uniti, e tutti i ricordi di noi insieme come per magia si sbloccarono.
Piangemmo tanto, per il tempo perduto, per esserci ritrovati... E ridemmo anche tanto, accennando ai nostri giorni da neonati, che per chissà quale ragione riuscivamo a ricordare come se fossero successi ieri.
Verso la fine parlammo anche della sua infanzia, della mia, di mio padre e dei suoi genitori che erano anche i miei...
Restammo abbracciati tutto il tempo.
I gemelli Potter erano di nuovo insieme, e questa volta nessuno sarebbe riuscito a separarli.

Pov Lily

Mia figlia era scomparsa da tre giorni, mio figlio da cinque giorni, mio marito era impazzito e Sirius e Remus pure.
'Ok. Possiamo iniziare da qui.' pensai con un sospiro, facendo un riepilogo degli ultimi eventi. 
Quando mia figlia era scomparsa, risucchiata dalla sua stessa magia, avevamo dato tutti di matto. 
Poi mi ero ricordata che i miei figli da piccoli erano soliti sparire quando li tenevamo separati, e che riapparivano insieme dopo qualche tempo, quindi mi ero leggermente tranquillizzata e mi ero data da fare per risolvere le altre questioni. 
Sirius e Remus, dopo che James ebbe raccontato loro del mio pugno a Silente e delle motivazioni che mi avevano spinta ad agire in quel modo, erano rimasti senza parole. 
Allo shock era subentrata la rabbia. 
Da quello alla decisione di uscire dall'Ordine della Fenice era stato un passo. 
Mio marito aveva detto che non poteva seguire gli ordini di una persona per la quale non provava più né fiducia, né rispetto, e Sirius e Remus erano stati d'accordo. 
Albus Silente aveva giocato fin troppo con la nostra famiglia, quindi capivo quello che provavano, ma in quel momento le priorità erano altre. 
Li convinsi a rimandare la loro decisione di uscire dall'Ordine a quando sarebbero ricomparsi i ragazzi, e loro per fortuna acconsentirono. 
Un problema in meno. 
Ci eravamo accampati nella Stanza delle Necessità, in quanto nessuno di noi aveva alcuna intenzione di affrontare qualcuno della scuola, Silente in primis. 
Quando iniziammo ad avere fame, poiché per la legge di Gamp era impossibile trasfigurare il cibo, la Stanza fece apparire un passaggio che ci condusse dritti dritti alla Testa di Porco, il pub di Aberforth Silente, il fratello di Albus, e da lì dopo aver scambiato due chiacchiere con il vecchio oste ed aver mangiato qualcosa ci materializzammo direttamente a casa. 
Immediatamente mi diedi da fare. 
Salii al piano di sopra e feci ricomparire la stanza dei miei figli di quando erano neonati. 
Rimpicciolii tutte le cose non adatte ad un quattordicenne spedendole in cantina, e con qualche colpo di bacchetta la stanza divenne perfetta. 
Quando uscii, mi voltai un attimo per ammirare la targa sulla porta. 

'Stanza di Harry'

Sarebbe andato tutto bene. 


Pov ??? 

Adesso che gli Horcrux erano stati tutti distrutti restava solo Harry. 
Non avevo avuto il coraggio di lanciargli un' Avada, così gli avevo somministrato la pozione spezz'anima e dopo poco l'anima di Voldemort era stata espulsa dal corpo di mio figlio. 
Per fortuna, ero riuscito a far passare la causa di quel vomito nero per qualcosa che aveva mangiato (soprattutto grazie ad un potente confundus) e tutto si era risolto per il meglio. 
D'improvviso, tuttavia, mentre stavamo parlando del recente trattato che ero riuscito a stipulare con i vampiri Harry era sparito, inglobato dalla sua stessa magia. 
Avvertii il suo nucleo magico in un'altra dimensione, insieme a quello di Elizabeth, e mi tranquillizzai capendo che probabilmente quella era una capacità dei gemelli di cui non ero a conoscenza. 
Bevendo il mio bicchiere di firewhisky, lo sguardo mi cadde sulla cicatrice sul dorso della mia mano destra: Non devo dire bugie.

 

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E no, non sono morta.

Mi scuso davvero tanto per la lunga assenza ma ho avuto qualche mese di blocco dello scrittore, poi quando ho avuto pronto il capitolo la mia controparte ha iniziato a non rispondere ai messaggi e non sapendo come comportarmi né chi contattare mi sono limitata ad aspettare… adesso tuttavia è passato quasi un mese, e poiché la lo svolgimento della storia lo avevamo già deciso precedentemente e mi serviva solo l’approvazione per la stesura dei capitoli ho deciso a malincuore di farne a meno e di proseguire da sola.

A dirla tutta, siamo quasi alla fine e semplicemente mi scocciava lasciare la storia incompleta quindi ecco qui il capitolo.

Non spoliero niente perché immagino già vi stiate facendo un’idea vostra, il finale è veramente chiarificatore, e spero davvero che ci sia ancora qualcuno a seguirmi e che non rimanga deluso dal finale.

Baci, Mary Evans

  
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