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Autore: FireFistAce    08/07/2018    0 recensioni
Katrielle non sapeva come mai suo padre se ne fosse andato senza lasciare nient'altro che una lettera dietro di sé, ma sapeva che la sua mancanza si faceva sentire ogni giorno di più, mentre la speranza di vederlo entrare dalla porta di casa si faceva lentamente più flebile.
[Storia partecipante alla 26 Prompt Challenge indetta dal gruppo "Hurt/Comfort Italia - Fanfiction & Fanart"]
{Prompt 10/26: Assenza}
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Assenza
/as·sèn·za/
sostantivo femminile

1.
Mancata presenza o lontananza da un luogo o da una persona con cui un individuo dovrebbe trovarsi o si trova abitualmente.

.

I just want to know if you're okay
 

La casa era così silenziosa a quell'ora della mattina, così tanto che Katrielle rimase in attento ascolto per qualche istante, prima di correre in cucina con l'entusiasmo della bambina che era.

Ma la cucina era vuota, la colazione non c'era e l'aria era ferma, come in attesa.

Confusa, la bambina si intrufolò nella stanza di Hershel, perché forse il padre era ancora a dormire, forse non aveva sentito la sveglia come a lei succedeva spesso, ma il letto rifatto era così perfetto che sembrava che l'uomo, quella notte passata, non vi avesse affatto dormito.

E forse era così.

O forse aveva qualcosa di importante da fare e si era dimenticato di prepararle da mangiare.

Che giorno era, quello corrente?

Tornando sui propri passi, Katrielle si alzò sulla punta dei suoi piccoli piedini per vedere meglio il calendario appeso al muro del salotto, ma la data odierna non era niente di particolare, non vi erano appuntamenti segnati e non era una giornata lavorativa.

E allora, dov'era Hershel Layton?

Nemmeno chiamare Rosa servì a qualcosa, la donna non aveva idea della posizione del professore, e suo fratello Alfendi ancor meno, ma si propose di tornare a casa da loro per badare a lei finché non sarebbe stata grande abbastanza da vivere da sola.

Scotland Yard non si degnò nemmeno di iniziare le ricerche come la bambina chiese in seguito, poiché convinti che l'uomo fosse partito alla volta dell'ennesimo mistero.

.

Quasi due anni più tardi, Katrielle si ritrovò tra le mani una lettera bianca, chiusa con un timbro in ceralacca rossa, fino a quel momento tenuta nel cassetto del proprio comodino.

Ricordava quella lettera, suo padre gliel'aveva data poche settimane prima di sparire con parole così misteriose che la bambina, al tempo, non era sicura di aver appreso pienamente.

"Quando sarai grande, se ci sarà un tempo nel quale non sarò con te, apri questa lettera."

Katrielle non era sicura di volerla aprire, ma lo fece, e negli anni imparò a memoria il testo di quella lettera, poche parole scritte con eleganza.

"Ecco un enigma per te.

Tu non sei la mia vera figlia. Dunque, chi sei?"

Katrielle non sapeva come mai suo padre se ne fosse andato senza lasciare nient'altro che una lettera dietro di sé, ma sapeva che la sua mancanza si faceva sentire ogni giorno di più, mentre la speranza di vederlo entrare dalla porta di casa si faceva lentamente più flebile.

Non si spense mai, quella speranza, ma ogni anno che passava, ogni mese a guardare fuori dalla finestra, ogni settimana a svegliarsi nel totale silenzio, ogni giorno che la giovane Layton passava da sola si facevano pesanti.
Non perché l'ormai ragazza non sapesse prendersi cura di sé stessa, ma perché le mancava suo padre.

.

Sospirando, Katrielle osservò mesta le candele poste sul dolce che suo fratello le aveva comprato per il compleanno, il cui sguardo olivastro non la lasciava un momento.

Scuotendo appena la chioma rossastra, il più grande si avvicinò alla sorella per poter portare un braccio a circondarle le spalle, coinvolgendola in un abbraccio nella quale la ragazza si lasciò affondare volentieri.

Nascondendo il volto contro il petto del fratello, Katrielle rimase in silenzio.

Non c'era bisogno di parole, dopotutto. A lei andava bene così, ad attendere il ritorno di suo padre insieme ad Alfendi.

In fondo non era sola, le bastava questo.

Le sarebbe solo piaciuto sapere se suo padre stava bene.

  
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