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Autore: MeinfridBlackforest    09/07/2018    0 recensioni
[US]
Camionisti.
L'evento che ha spaccato il mondo Marvel qualche mese fa è arrivato anche su US.
Non c'è scampo,l'Hydra oramai domina il nord America, bisogna agire o morire e il protettore di Las Vegas non si farà cogliere impreparato.
Come molti di voi sanno, nella serie principale (Per la precisione nel numero 2), Las Vegas è stata rasa al suolo per ordine del Hydra supremo, Steve Rogers a.k.a Captain America.
Ma che cosa è successo a US e a tutta l'agenzia Odyssey in quel momento?
Come hanno contribuito alla resistenza?
Chi è caduto?
E chi è rimasto in piedi per vedere la fine della guerra?
Genere: Avventura, Azione, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il duello fra US e Gorgon continuava.

Le abilità del mutante e del camionista si equivalevano e nessuno dei due era disposto a lasciare campo libero all’altro.

Per un breve momento, Gorgon controllò il suo bracciale e notò che due delle tre luci verdi erano diventate improvvisamente rosse.

“Black Lotus ha fallito.” Pensò Gorgon

Poco dopo anche US, accorgendosi della strana calma di Gorgon, notò la cosa.

“Che succede Tomi, sei stanco?”

“Per niente, controllavo solamente come stavano andando i miei affari in giro per la città.”

“Mi sembri di cattivo umore.”

“I tuoi “affari” chi hanno incontrato? Al o Xavin?”

“Il tuo bidello ha massacrato una delle mie migliori assassine.”

“Non mi sembri sorpreso.”

“Black Lotus è molto abile, ma non mi aspettavo di certo che fosse in grado di sconfiggere il tuo cane da guardia, sarebbe stato troppo bello.”

“E allora perché l’hai mandata verso la morte?”

“Perché devi stare zitto.”

 “E comunque ho ancora un asso nella manica.”

Gorgon tornò all’attacco.

Intanto Xavin stava volando nei territori di Henderson, colpendo tutto ciò che si trovava sotto di lei.

“Direi che ho quasi finito, ancora un ultimo giro di controllo e poi…”

Xavin si accorse con un secondo di anticipo che un gigantesco fiocco di neve roteante le stava per arrivare addosso.

Alzò uno scudo invisibile per difendersi e subito dopo, altri cinque fiocchi di neve giganti le arrivarono addosso.

“Belli grossi e resistenti, sarei morta se non avessi alzato le difese.”

L’aliena individuò il punto da dove stavano arrivando e si gettò a capo fitto come una meteora.

L’impatto distrusse l’edificio e dopo essere uscita illesa dalle macerie, vide che l’ambiente in torno a lei stava cominciando piano piano a gelarsi.

Davanti a lei, comparve una donna, vestita con abiti bianchi e con indosso una maschera dello stesso colore con le labbra blu.

“Hai cercato di uccidermi con dei fiocchi di neve?”

Xavin poi prese un respiro profondo e chiese: “Ok, chi sei e che cosa vuoi?”

“Ho sentito parlare molto di te, Xavin.”

“Piacere, il mio nome è Yuki, dea incarnata delle nevi.”

“E io invece sono Carmen Sandiego, indovina dove sono!”

“Io sono la dea incarnata delle nevi e ho sentito molto parlare di te Xavin la Skrull.”

“Davvero?”

“Si.”

“Il principe rinnegato, il gender bender, la dominatrice degli elementi fantastici, l’aliena che è tutto e niente...”

“Mmmmm, brava così, succhiamelo.”

“Cosa?”

“Oh scusa e solo che mi piace dire le parolacce quando mi seducono.”

“Sarà per questo che quel camionista ha un debole per te?”

“Ovvio.”

“Appena ti avrò ucciso, trasformerò il tuo amichetto in una statua di ghiaccio, starà così bene nella mia collezione.”

“Tu devi essere una di quelle che adora il ghiaccio sui capezzoli.”

“Ok, che stai facendo?” chiese Yuki

“Nulla e solo che mi irrito facilmente quando la brutta copia di Elsa mi si para davanti, cerca di uccidermi con dei colpi ridicoli, minaccia di morte me e le persone che amo e poi comincia ad adularmi come se fossi il ragazzo più figo del liceo.”

Yuki scattò in avanti cercando di colpire Xavin.

L’aliena scansò il colpo e mise davanti alla faccia di Yuki l’indice e il medio simulando una pistola.

Xavin sparò un proiettile di fuoco, ma la dea si spostò in tempo.

“Fai la babysitter stasera?” chiese Xavin.

Yuki generò in un secondo più di mille frecce di ghiaccio, tutte puntate verso Xavin, che le sciolse facilmente usando i poteri di fuoco della Torcia umana.

“Seriamente, perché ti hanno mandato contro di me se sapevano che potevo annullare i tuoi poteri?”

“Vedrai, fa tutto parte del piano del mio maestro.”

Yuki generò due lame di ghiaccio, una nella mano destra e l’altra sul gomito sinistro.

“Che strana forma.” Disse Xavin

Sfruttando la sua velocità, Yuki si avvicinò pericolosamente a Xavin e cominciò a roteare su se stessa, usando le lame di ghiaccio per cercare di colpire Xavin.

Ma lo Skrull si limitò a generare i pugni della Cosa e a distruggere le lame.

“Penoso.”

Ma era una trappola.

Yuki afferrò il braccio di Xavin e cominciò a gelarlo.

“Ora mi prenderò il tuo braccio.”

Xavin attivò di nuovo il potere della Torcia e rispose:

“Te lo lascio.”

Yuki si ritirò velocemente per evitare le fiamme.

“Se sei veramente una dea, non dovrebbe essere difficile per te generare un “Vero” attacco di ghiaccio, non credi?”

Yuki, sentendosi offesa, raccolse tutte le sue forze e creò una gigantesca stalattite, la fece roteare su se stessa e la scagliò verso Xavin.

“Muori!”

Xavin però non era per niente preoccupata.

“Se questo è il tuo attaccò finale, allora anche io userò il mio.”

Xavin alzò la mano e generò una piccola sfera di fuoco, che si ingrandì vertiginosamente fino a diventare un sole in miniatura.

L’aliena lo scagliò contro la stalattite e in tutta l’area si creò un’immensa distesa di vapore.

In mezzo a tutto quel casino, Yuki era sicura di aver vinto, ma la voce di Xavin smentì i suoi pensieri.

“Noioso.” Gridò Xavin.

“Sul serio, perché ti hanno mandato contro di me?”

“Ci annulliamo a vicenda è una…”

Xavin allora capì.

“Perdita di tempo.”

Yuki stava sorridendo sotto la maschera e utilizzando il vapore acque presente nell’area, generò una gigantesca cupola di ghiaccio, intrappolando al suo interno Xavin.

“Ehi stronza, fammi uscire!”

“Non credo sia possibile, dato che il tuo amico sta per morire.”

Gorgon vide da lontano la cupola.

“Il momento è giunto.” Pensò Gorgon.

L’immortale parò l’ultimo fendente di US e lo colpì con un calcio, spedendolo a una paio di metri di distanza.

US riuscì ad arrestare la caduta con la Route 1.

“Ehi US!”

“L’HYDRA supremo ti manda i suoi saluti!”

Gorgon tirò fuori una granata con timer e la lanciò verso US.

Il camionista pensò bene di schivarla, ma il computer della US4 rivelò qualcosa di insolito.

“Pericolo!”

“Possibili danni strutturali/Funzionali: 99%”

US non aveva mai visto una probabilità così alta e lanciò in aria lo US Ace insieme alla Route 1.

Poco dopo la grana esplose, rilasciando una strana vibrazione.

US non ricevette alcun danno, ma alcune parti della US4 cominciarono a sciogliersi e l’unica possibilità per salvarsi era l’espulsione forzata.

“Non ci credo…Vibranio Antartico.” Disse US

“Avere accesso alle risorse dello S.H.I.E.L.D. non è mica roba da poco.”

Lo US Ace ricadde a terra.

“Adesso arriva la parte interessante.”

“Eri al mio livello con quella tuta, senza che cosa sei?”

“Un genio, camionista, agente segreto, samurai, riccone e anche un detective.”

Gorgon partì all’attacco sperando di avere vita facile, ma US riuscì comunque a respingerlo, impressionando il mutante.

“Non usavi solo la tuta…la tua è veramente abilità!”

“Quando ti alleni con un bidello assassino, un paio di cose le impari per forza.”

“Forse, ma non resisterai a lungo.”

Intanto Xavin stava ancora discutendo con Yuki.

“Fammi uscire brutta strega o giuro che appena lo farò da sola ti prenderò a calci nel sedere!”

“Stai zitta sgorbio, anche con tutti i tuoi poteri nemmeno tu puoi distruggere il mio ghiaccio rigenerante.”

“Non c’è modo di uscire dalla cupola.”

Usando i suoi poteri elastici e i pugni di roccia, Xavin cerco di colpire in più punti la cupola, ma ogni volta il ghiaccio si rigenerava.

Xavin avvertiva il freddo raggelante che la stringeva, non sapeva come uscire, fino a quando non notò una cosa.

Dentro la cupola, alcune parti si rigeneravano più lentamente.

Xavin sorrise “Ho già vinto.”

La Skrull si avvicinò alla parete più lenta e cominciò a riscaldarla con il fuoco nova.

Dopo aver consumato il primo strato, Xavin scagliò una serie di pugni di roccia infuocata contro il muro, distruggendolo e uscendo.

Dall’altra parte Yuki pensava di avere ancora Xavin sotto scacco.

“A quest’ora sarà già morta.”

Questo era quello che pensava, fino a quando non si ritrovò Xavin alle spalle.

Yuki si beccò un pugno nello stomaco, così forte da gettarla contro la cupola e distruggerla.

Xavin riprese il volo per raggiungere US.

Ma il suo volo vennero interrotte da delle gigantesche punte di ghiaccio che sbucavano dal terreno, Xavin scese a terra per andare ad affrontare definitivamente il problema.

“Ora basta!” gridò Yuki.

Xavin intanto si stava incamminando lentamente verso di lei.

“Tu sei inferiori a me! “

“Io sono una dea, creatura schifosa! Non subirò angherie da parte...”

Xavin gli afferrò la faccia con la mano rocciosa e la stritolò.

Poi la lanciò a mezz’aria e l’afferrò per una gamba, sbattendola sull’asfalto a destra e a sinistra, fino a quando la rilanciò in aria e la colpì con un una vampata, lasciandola cadere a terra, svenuta e in preda alle fiamme.

“Una dea gracile.” Rispose Xavin prima di riprendere il volo.

US dall’altra parte della città stava ancora combattendo contro Gorgon.

Mentre il metallo delle spade si scontrava e si sfregava, US riuscì a fermare Gorgon in uno stallo.

“Non puoi uccidermi US, sono morto molte volte, la morte non mi preoccupa e non mi fa paura, io tornerò, sempre!” diceva altisonante Gorgon.

“Tutte cazzate, se ti uccido finirai nel dimenticatoio come Rick Mason!”

Gorgon riuscì ad avere un vantaggio su US, colpendolo con un manrovescio e facendolo finire a terra.

Il mutante gli saltò addosso cercando di impalarlo, ma prima che potesse farlo, la punta della spada venne respinta da un campo di energia invisibile.

“Xavin” pensò US

Gorgon si guardò intorno cercando di capire cosa stesse succedendo e per poco non venne colpito da uno dei proiettili fiammeggianti di Xavin.

L’aliena atterrò accanto al camionista e cominciarono a discutere di una strategia.

“Hai ripulito la zona che ti avevo assegnato?”

“Adesso non importa, dimmi solo il modo migliore per uccidere quel tipo.”

“Decapitarlo sembra il modo più veloce.”

“Perfetto.”

Xavin e US andarono all’attacco.

Gorgon adesso doveva confrontarsi con i fendenti di US e i vari poteri di Xavin.

Per quanto fosse abile e veloce, Gorgon non poteva continuare ad andare avanti in quel modo.

Riuscì a trovare una breccia nella difesa di US e puntò a lui fino a romperla, ma quando stava per dare il colpo finale, Xavin distrusse la sua spada con un pugno di roccia.

Fece un salto all’indietro per allontanarsi il più possibile, ma venne inseguito da US e con un colpo dello US Ace, il camionista riuscì a sfregiare il volto del mutante.

Per Gorgon non era un problema riparare il danno, ma adesso si ritrovava senza una lama buona, così decise di passare al piano B.

“Sai US, io questo non lo volevo fare, avrei preferito macchiarmi del tuo sangue piuttosto che fare quello che sto per fare.”

“Ma visto come stanno andando le cose…”

Gorgon scattò rapido verso Xavin e la infilzò quello che rimaneva della spada.

US non riuscì a colpire il mutante e prese tra le sue braccia Xavin prima che cadesse a terra.

“Xavin!”

“Addio.” Disse Gorgon sorridendo.

Il mutante attivò un dispositivo di teletrasporto e si traferì su una delle aeronavi dell’HYDRA.

“Annullare la modalità specchio e puntare i cannoni sul bersaglio!”

Intanto a terra, US cercava di aiutare Xavin a riprendersi.

“Xavin.”

“Oh…cazzo che male.”

“Stai tranquilla, adesso ti…ti aiuto a guarire, non è profonda come ferita, sopravvivrai, te lo giuro.”

“Beh…potrebbe andare peggio.”

In quel preciso momento, l’aeronave dell’HYDRA si rivelò e i cannoni laser era già puntati su di loro.

“Perché parlo?”

A North Vegas, Al aveva appena finito di ripulire la zona e vide in cielo la macchina di morte pronta a colpire.

“E quella quando è arrivata?”

“Fuoco!” gridò Gorgon.

I cannoni spararono e US capì che non poteva salvare entrambi dai colpi, così prese una decisione.

Prese tra le sue braccia Xavin e la lanciò, lontana dal colpo.

Il boato del colpo e la sua evidente esplosione, erano giunti anche agli occhi di Al.

“Quella è la Strip…oh no…US!”

Il bidello partì, correndo quanto più velocemente possibile.

Xavin intanto si ritrovava tra le macerie e la polvere, ancora ferita e sanguinante.

“Ok…questo farà male…”

Xavin diede fuoco a due dita e tra il sudore e il dolore, cominciò a cicatrizzare le ferite.

“Ok…è passata…credo.”

L’aliena si alzò e cominciò a cercare e a chiamare US.

Fino a quando non lo vide, ferito e sporco in una pozza di sangue.

I suoi occhi si spalancarono e per un momento le mancò il fiato.

“US!”

L’aliena si avvicinò, era in preda al panico e alla disperazione.

“No, no, no, no, no, no!”

“US!”

“Ti prego…rispondi!”

Xavin era disperata.

Riprese fuoco, pensando di cauterizzare le ferite, ma la debole voce di US la bloccò.

“Xavin…no.”

“Lascia…lascia stare…non serve a niente.”

“Non dire cazzate!”

“Tu vivrai, mi hai sentito?! Tu vivrai!”

US le sorrise amaramente.

“Si…certo, ho solo perso un braccio…le gambe…un occhio e… buona parte delle capacità respiratorie e motorie, tutte cose di cui posso fare comodamente a meno.”

“Tu…”

“Xavin…mi dispiace, ma credo…che sia giunta la mia ora.”

Al arrivò poco dopo.

“US!”

Rimase lì in piedi, scioccato e impotente, vicino al corpo del suo amico.

“Ehi Al…hai…completato il tuo incarico.”

“Si…si signore.”

“Bene.”

Al si girò di spalle per non farsi vedere poi con le lacrime agli occhi disse: “Non…non è giusto.”

“US!”

“US…perché?!” chiese Xavin.

“è…responsabilità di un capo…tenere al sicuro i suoi familiari…i suoi amici…la sua casa…e i simpatici idioti come voi.”

Il bidello e l’aliena sorrisero insieme al camionista, prima che la tosse lo bloccasse.

“Porca troia…fa male ridere.”

La tristezza riprese il sopravvento, facendo inchinare Xavin e facendole sfondare il terreno con un pugno.

“Maledizione!”

“è tutta colpa mia!”

“Se fosse stata più attenta e ti fossi rimasta vicino…saresti ancora…e tutto questo non sarebbe successo!”

“Ho deluso Al, Taryn…e anche te.”

US appoggiò la mano che gli rimaneva sulla testa di Xavin, accarezzandola.

“Ehi Xavin…Al.”

Il bidello e l’aliena gli prestarono attenzione.

“La mia cintura…ha ancora la fibbia con le mie iniziali?”

“Si.” Rispose Al

“Bene…allora…state a sentire, ho bisogno…del vostro aiuto per un’ultima volta.”

“Ho bisogno… che attiriate Gorgon qui e… che lo distraiate per cinque minuti.”

“Pensate di…riuscirci?”

“Ci puoi contare US.” Rispose Al e anche Xavin annui.

“Bene…andate…ci rivediamo tra…cinque minuti.”

“Andiamo Xavin!”

Al partì mentre Xavin ci mise un po’ prima di lasciare la mano del camionista.

Gorgon si godeva il suo successo, fino a quando negli schermi non vide un gigantesco dito medio di fuoco e una scritta che recitava: “Sono ancora vivo, figlio di puttana.”

Il mutante prese con se due spade e si teletrasportò a terra.

Tra la polvere e le macerie, Gorgon cominciò a gridare:

“Dove sei?!”

“Dove ti nascondi brutto saccente, insopportabile, pezzo di merda!”

Dietro di lui sentì una voce femminile: “Qui.”

Gorgon si beccò un pugno di roccia dritto in faccia, finendo a un paio di metri di distanza.

Il mutante si riprese in fretta, ma dietro di se, avvertì qualcosa di strano e misterioso, qualcosa di oscuro e mortale.

Quel qualcosa, gli sferrò un calcio dritto in faccia.

Il calciò lo scagliò verso le macerie e quando si riprese, lo vide.

“Gorgon!”

“Tu…devi essere Al il bidello.” Rispose il mutante mentre si alzava.

“Mi hanno detto che sei forte, molto più di US…e di chiunque altro.”

“Vuoi combattermi, vero?”

“Di sicuro sarai un avversario migliore di quello stupido sacco d’immondizia.”

“Bene, allora preparati.”

“Ti conviene non fare troppo il gradasso vecchio, la rabbia potrebbe accecarti.”

“Rabbia?”

“Mi spiace, ma tutto ciò che sento è pietà.”

“Come?”

“Semplice…non posso provare rabbia per le creature inferiori.”

US aveva attivato il segnale sulla sua cintura.

Quel segnale, sbloccò una parte nascosta della US Tower, dove era contenuta il prototipo per la tuta medica US5.

La tuta partì alla ricerca del suo proprietario e mentre si trovava in volo, calcolò i danni del suo padrone.

“Occhio sinistro danneggiato, braccio destro mancante, gambe assenti e sistema spinale gravemente danneggiato.”

La tuta si spezzettò in vari pezzi e cominciarono a innestarsi su US con dolore.

Braccio e gambe meccaniche, scanner per sostituire l’occhio, spina dorsale meccanica per collegare a livello spinale e neurale tutte le nuove parti e farle adattare all’istante al nuovo corpo.

“Non resisterò…ma me lo farò bastare.”

US, anche se con grande fatica, era pronto.

Gorgon scattò verso il bidello con tutta la sua furia, ma venne respinto da un centinaio di colpi devastanti.

Il mutante perse le sue spade e pensò di bloccare le braccia del vecchio per poterlo uccidere, ma era una trappola e Al sfrutto il momento per assestarli una ginocchiata in piena faccia.

Il bidello gli afferrò un orecchio e lo fece volteggiare su se stesso, colpendolo successivamente con un potentissimo calcio.

Al gli saltò addosso e cominciò a trivellarlo di colpi fino a creare un cratere nel terreno.

“Ma…chi cazzo è questo tipo?!” pensò Gorgon.

“Sono morto molte volte, ma questa sarebbe la prima volta che muoio per un pestaggio.”

“È una bestia!”

Al si alzò per sferrare il colpo di grazia, ma Gorgon lo evitò, scappando e correndo verso Xavin.

Prima che potesse colpirla, Xavin gli incenerì la faccia e lo colpì con tutta la sua forza.

Al lo raggiunse e ricominciò a pestarlo senza sosta.

“Ti farò provare lo stesso identico dolore che hai inflitto a US!” gridò il bidello.

E con l’ultimo pugno nero in faccia, Gorgon volò dritto verso un edificio in rovina, demolendolo.

Xavin rimase ferma a guardare la scena e da dietro di lei, arrivò US.

“Xavin.” Disse con voce robotica.

“US!”

“Come procede?”

“Ehm…Gorgon stava combattendo contro Al, adesso sembra che le cose si siano calmate.”

“Bene…direi che è arrivato il momento.”

US si abbassò e baciò Xavin, stringendola tra le sue braccia.

Dopo l’atto, la guardò negli occhi, voleva essere sincero fino infondo con lei.

“Xavin…ho bisogno di un ultimo favore.”

“Che cosa?”

“Voglio che tu ti perdoni.”

“Come dici?”

US, con la sua mano bionica, rilasciò una scossa elettrica talmente forte da far svenire Xavin.

Dopodiché si incamminò verso Al.

Gorgon intanto era tornato nelle vicinanze, pieno di sangue e lividi, con un sorriso beffardo sul volto.

Al prese una lamiera dal terreno e la condizionò con il potere della mano nera.

“Cosa vuoi fare vecchio? Tirarmela addosso?”

“No, non addosso a te.”

Gorgon capì.

“No…no”

“Addosso alla tua nave.”

In mano ad Al, la lamiera sembrava leggerissima e quando il bidello si girò, la scaglio a una velocità talmente elevata da rompere il muro del suono.

La lamiera nera foro l’aereo nave e la fece esplodere.

Gorgon rimase a bocca aperta.

“Allora, che te ne pare, giovane?”

Anche se Al faceva lo spaccone, in realtà era esausto, aveva usato tutto il potere della mano nera per distruggere l’aeronave.

“Questo tipo…è un umano?” pensò Gorgon.

Gorgon riprese coscienza di se e cominciò a sghignazzare.

“Cosa c’è da ridere?”

Gorgon mostrò un comunicatore.

“Ho invitato altri luogotenenti a portare qui i loro uomini.”

“Sarete anche forti, ma non potete combattere contro gli eserciti di tutto il mondo!”

“Questo è da vedere.”

“Davvero? Guarda un po’ in alto.”

Al si girò e vide che erano comparse altre cinque aeronavi.

Con lo sguardo serio e fisso sul cielo, disse la prima cosa che gli venne in mente.

“…”

“Mi prendi per il culo?”

Abbassando lo sguardo, vide davanti a se US.

“US.”

“Al, prendi Xavin e ripartite sullo Star Rig.”

Il camionista consegno un dispositivo di localizzazione al bidello e si incamminò verso Gorgon

“Cosa?!”

“Ma US, che cosa stai…”

“Al…questo è un ordine!”

Al rimase sconvolto, fu costretto ad accettare.

“D’accordo signore.”

Al si avviò verso Xavin, ma venne fermato temporaneamente dalle parole di US.

“Al…grazie per tutto ciò che hai fatto, sei stato una delle cose migliori che potessero capitarmi…grazie per avermi assistito fino alla fine, amico mio.”

Al rimase immobile e sorrise, anche se con malinconia.

“Grazie…amico mio.”

Il bidello corse verso Xavin e la portò via.

“Che scenetta commovente, ciò non toglie che sei destinato a morire.”

“E tu verrai con me.”

“Scherzi? Guardati, a malapena riesci a reggerti in piedi, quelli innesti sono solo prototipi, non puoi vincere e non puoi rimanere in vita a lungo.”

US si piegò, mise la mano sulla manica della Route 1 e si mise in posizione.

“Vuoi concluderla così?” chiese Gorgon.

US rimase immobile e non rispose.

“Allora muori!”

Gorgon corse più veloce che poteva verso US e poco prima che potesse sferrargli un pugno, US fece scattare per l’ultima volta lo US Ace.

La Route 1 partì in un lampo e tagliò la testa di Gorgon.

“Così te ne rimani un po’ zitto.” Disse US.

Intanto Al era riuscito a richiamare Taryn.

“Dove è US?!”

“Parti Taryn!”

“Ti ho chiesto dove è US!”

“E io ti ho detto di partire!”

Taryn si sganciò la cintura e tentò di uscire dallo Star Rig, ma venne fermata dà Al che l’addormentò con un colpo al collo, dopodiché prese i comandi e portò le due ragazze lontane da Las Vegas.

Xavin si riprese dalla scossa.

“Ma cosa…US!”

“Al, torna indietro!”

“Non posso Xavin.”

“Sei una macchina di morte e ti spaventa un esercito?!”

“Non è per quello.”

“Hai abbandonato US.”

“Mi ha ordinato lui di andarcene.”

“Al!”

Il bidello si girò verso di lei e la prese per le spalle.

“Xavin…sono quello che sono, ma non sono instancabile…non sarei mai riuscito a distruggere altre cinque di quelle cose, né tanto meno ad affrontare interi eserciti da solo.”

“Non poteva combattere Gorgon, difendere me e combattere l’HYDRA nelle condizioni in cui si trovava.”

“US lo sapeva bene…non sarebbe cambiato nulla neanche con il tuo aiuto.”

“Per questo ti ha colpita.”

Xavin scoppiò a piangere e andò verso il finestrino.

“US!”

Il suo gridò fu così forte che lo stesso US, rimasto a terra, riuscì a sentirlo.

“Taryn, Xavin, Al…Perdonatemi.”

Un intero esercito HYDRA arrivò infine a Las Vegas, armato e pronto a far fuori la minaccia di US.

Il camionista li vide arrivare, lasciò andare lo US Ace a terra e strinse tra le sue mani la Route 1.

“Alla fine…è così che me ne andrò.”

“Forse potevo gestire meglio le cose, a Las Vegas e nella mia vita.”

“Ho perso tutta la mia famiglia, ho tradito i miei amici, ho lasciato Taryn…e ora non potrò nemmeno essere un buon padre.”

“Non ho mai creduto in Dio, ma di una cosa sono sicuro.”

“Forse morirò appena apriranno il fuoco o forse per le ferite che si sono riaperte, ma non vedo alcuna ragione per cui non dovrei portare alcuni di questi figli di puttana con me.”

 

Da quel evento passarono un paio di giorni.

E alla fine, il Secret Empire dell’HYDRA supremo, Steve Rogers, fu fermato dagli eroi e Captain America, il vero Steve Rogers.

Appena ne ebbe la possibilità, Xavin tornò a Las Vegas per trovare US.

Tornò nel esatto punto dove lo aveva visto l’ultima volta e lo ritrovò lì, in cima a una pila di cadaveri ammassati.

Xavin lo riconobbe e gli andò incontro.

“Cazzo…gli hai cotti a puntino.”

US non rispose.

“Immagino che tu sia molto stanco, infondo e da una settimana che non ci vediamo e te sei rimasto qua a combattere da solo…sei un presuntuoso, un presuntuoso e un idiota.”

US rimase immobile e con lo sguardo fisso su di lei.

“Che c’è?”

“Ti hanno sparato alla lingua?”

“Perché non rispondi US?”

Xavin si avvicinò e lo punzecchiò.

“Ehi US, ma ci sei?”

“US…US!”

Ma per quanto cercasse di negarlo, Xavin non poteva ignorare la realtà.

“US…”

   
 
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