Il duello fra US e Gorgon continuava.
Le abilità del mutante e
del camionista si equivalevano e
nessuno dei due era disposto a lasciare campo libero
all’altro.
Per un breve momento, Gorgon
controllò il suo bracciale e
notò che due delle tre luci verdi erano diventate
improvvisamente rosse.
“Black Lotus ha
fallito.” Pensò Gorgon
Poco dopo anche US, accorgendosi
della strana calma di
Gorgon, notò la cosa.
“Che succede Tomi, sei
stanco?”
“Per niente, controllavo
solamente come stavano andando i
miei affari in giro per la città.”
“Mi sembri di cattivo
umore.”
“I tuoi
“affari” chi hanno incontrato? Al o
Xavin?”
“Il tuo bidello ha
massacrato una delle mie migliori
assassine.”
“Non mi sembri
sorpreso.”
“Black Lotus è
molto abile, ma non mi aspettavo di certo che
fosse in grado di sconfiggere il tuo cane da guardia, sarebbe stato
troppo
bello.”
“E allora perché
l’hai mandata verso la morte?”
“Perché devi
stare zitto.”
“E
comunque ho ancora
un asso nella manica.”
Gorgon tornò
all’attacco.
Intanto Xavin stava volando nei
territori di Henderson,
colpendo tutto ciò che si trovava sotto di lei.
“Direi che ho quasi finito,
ancora un ultimo giro di
controllo e poi…”
Xavin si accorse con un secondo di
anticipo che un
gigantesco fiocco di neve roteante le stava per arrivare addosso.
Alzò uno scudo invisibile
per difendersi e subito dopo,
altri cinque fiocchi di neve giganti le arrivarono addosso.
“Belli grossi e resistenti,
sarei morta se non avessi alzato
le difese.”
L’aliena
individuò il punto da dove stavano arrivando e si
gettò
a capo fitto come una meteora.
L’impatto distrusse
l’edificio e dopo essere uscita illesa
dalle macerie, vide che l’ambiente in torno a lei stava
cominciando piano piano
a gelarsi.
Davanti a lei, comparve una donna,
vestita con abiti bianchi
e con indosso una maschera dello stesso colore con le labbra blu.
“Hai cercato di uccidermi
con dei fiocchi di neve?”
Xavin poi prese un respiro profondo e
chiese: “Ok, chi sei e
che cosa vuoi?”
“Ho sentito parlare molto
di te, Xavin.”
“Piacere, il mio nome
è Yuki, dea incarnata delle nevi.”
“E io invece sono Carmen
Sandiego, indovina dove sono!”
“Io sono la dea incarnata
delle nevi e ho sentito molto
parlare di te Xavin la Skrull.”
“Davvero?”
“Si.”
“Il principe rinnegato, il
gender bender, la dominatrice
degli elementi fantastici, l’aliena che è tutto e
niente...”
“Mmmmm, brava
così, succhiamelo.”
“Cosa?”
“Oh scusa e solo che mi
piace dire le parolacce quando mi
seducono.”
“Sarà per questo
che quel camionista ha un debole per te?”
“Ovvio.”
“Appena ti avrò
ucciso, trasformerò il tuo amichetto in una
statua di ghiaccio, starà così bene nella mia
collezione.”
“Tu devi essere una di
quelle che adora il ghiaccio sui
capezzoli.”
“Ok, che stai
facendo?” chiese Yuki
“Nulla e solo che mi irrito
facilmente quando la brutta
copia di Elsa mi si para davanti, cerca di uccidermi con dei colpi
ridicoli,
minaccia di morte me e le persone che amo e poi comincia ad adularmi
come se
fossi il ragazzo più figo del liceo.”
Yuki scattò in avanti
cercando di colpire Xavin.
L’aliena scansò
il colpo e mise davanti alla faccia di Yuki
l’indice e il medio simulando una pistola.
Xavin sparò un proiettile
di fuoco, ma la dea si spostò in
tempo.
“Fai la babysitter
stasera?” chiese Xavin.
Yuki generò in un secondo
più di mille frecce di ghiaccio,
tutte puntate verso Xavin, che le sciolse facilmente usando i poteri di
fuoco
della Torcia umana.
“Seriamente,
perché ti hanno mandato contro di me se
sapevano che potevo annullare i tuoi poteri?”
“Vedrai, fa tutto parte del
piano del mio maestro.”
Yuki generò due lame di
ghiaccio, una nella mano destra e
l’altra sul gomito sinistro.
“Che strana
forma.” Disse Xavin
Sfruttando la sua
velocità, Yuki si avvicinò pericolosamente
a Xavin e cominciò a roteare su se stessa, usando le lame di
ghiaccio per
cercare di colpire Xavin.
Ma lo Skrull si limitò a
generare i pugni della Cosa e a
distruggere le lame.
“Penoso.”
Ma era una trappola.
Yuki afferrò il braccio di
Xavin e cominciò a gelarlo.
“Ora mi prenderò
il tuo braccio.”
Xavin attivò di nuovo il
potere della Torcia e rispose:
“Te lo lascio.”
Yuki si ritirò velocemente
per evitare le fiamme.
“Se sei veramente una dea,
non dovrebbe essere difficile per
te generare un “Vero” attacco di ghiaccio, non
credi?”
Yuki, sentendosi offesa, raccolse
tutte le sue forze e creò
una gigantesca stalattite, la fece roteare su se stessa e la
scagliò verso
Xavin.
“Muori!”
Xavin però non era per
niente preoccupata.
“Se questo è il
tuo attaccò finale, allora anche io userò il
mio.”
Xavin alzò la mano e
generò una piccola sfera di fuoco, che
si ingrandì vertiginosamente fino a diventare un sole in
miniatura.
L’aliena lo
scagliò contro la stalattite e in tutta l’area
si creò un’immensa distesa di vapore.
In mezzo a tutto quel casino, Yuki
era sicura di aver vinto,
ma la voce di Xavin smentì i suoi pensieri.
“Noioso.”
Gridò Xavin.
“Sul serio,
perché ti hanno mandato contro di me?”
“Ci annulliamo a vicenda
è una…”
Xavin allora capì.
“Perdita di
tempo.”
Yuki stava sorridendo sotto la
maschera e utilizzando il
vapore acque presente nell’area, generò una
gigantesca cupola di ghiaccio,
intrappolando al suo interno Xavin.
“Ehi stronza, fammi
uscire!”
“Non credo sia possibile,
dato che il tuo amico sta per
morire.”
Gorgon vide da lontano la cupola.
“Il momento è
giunto.” Pensò Gorgon.
L’immortale parò
l’ultimo fendente di US e lo colpì con un
calcio, spedendolo a una paio di metri di distanza.
US riuscì ad arrestare la
caduta con la Route 1.
“Ehi US!”
“L’HYDRA supremo
ti manda i suoi saluti!”
Gorgon tirò fuori una
granata con timer e la lanciò verso
US.
Il camionista pensò bene
di schivarla, ma il computer della
US4 rivelò qualcosa di insolito.
“Pericolo!”
“Possibili danni
strutturali/Funzionali: 99%”
US non aveva mai visto una
probabilità così alta e lanciò in
aria lo US Ace insieme alla Route 1.
Poco dopo la grana esplose,
rilasciando una strana
vibrazione.
US non ricevette alcun danno, ma
alcune parti della US4
cominciarono a sciogliersi e l’unica possibilità
per salvarsi era l’espulsione
forzata.
“Non ci
credo…Vibranio Antartico.” Disse US
“Avere accesso alle risorse
dello S.H.I.E.L.D. non è mica
roba da poco.”
Lo US Ace ricadde a terra.
“Adesso arriva la parte
interessante.”
“Eri al mio livello con
quella tuta, senza che cosa sei?”
“Un genio, camionista,
agente segreto, samurai, riccone e anche
un detective.”
Gorgon partì
all’attacco sperando di avere vita facile, ma US
riuscì comunque a respingerlo, impressionando il mutante.
“Non usavi solo la
tuta…la tua è veramente
abilità!”
“Quando ti alleni con un
bidello assassino, un paio di cose
le impari per forza.”
“Forse, ma non resisterai a
lungo.”
Intanto Xavin stava ancora discutendo
con Yuki.
“Fammi uscire brutta strega
o giuro che appena lo farò da
sola ti prenderò a calci nel sedere!”
“Stai zitta sgorbio, anche
con tutti i tuoi poteri nemmeno
tu puoi distruggere il mio ghiaccio rigenerante.”
“Non
c’è modo di uscire dalla cupola.”
Usando i suoi poteri elastici e i
pugni di roccia, Xavin cerco
di colpire in più punti la cupola, ma ogni volta il ghiaccio
si rigenerava.
Xavin avvertiva il freddo raggelante
che la stringeva, non
sapeva come uscire, fino a quando non notò una cosa.
Dentro la cupola, alcune parti si
rigeneravano più
lentamente.
Xavin sorrise “Ho
già vinto.”
La Skrull si avvicinò alla
parete più lenta e cominciò a
riscaldarla con il fuoco nova.
Dopo aver consumato il primo strato,
Xavin scagliò una serie
di pugni di roccia infuocata contro il muro, distruggendolo e uscendo.
Dall’altra parte Yuki
pensava di avere ancora Xavin sotto
scacco.
“A quest’ora
sarà già morta.”
Questo era quello che pensava, fino a
quando non si ritrovò
Xavin alle spalle.
Yuki si beccò un pugno
nello stomaco, così forte da gettarla
contro la cupola e distruggerla.
Xavin riprese il volo per raggiungere
US.
Ma il suo volo vennero interrotte da
delle gigantesche punte
di ghiaccio che sbucavano dal terreno, Xavin scese a terra per andare
ad
affrontare definitivamente il problema.
“Ora basta!”
gridò Yuki.
Xavin intanto si stava incamminando
lentamente verso di lei.
“Tu sei inferiori a me!
“
“Io sono una dea, creatura
schifosa! Non subirò angherie da
parte...”
Xavin gli afferrò la
faccia con la mano rocciosa e la
stritolò.
Poi la lanciò a
mezz’aria e l’afferrò per una gamba,
sbattendola sull’asfalto a destra e a sinistra, fino a quando
la rilanciò in
aria e la colpì con un una vampata, lasciandola cadere a
terra, svenuta e in
preda alle fiamme.
“Una dea
gracile.” Rispose Xavin prima di riprendere il
volo.
US dall’altra parte della
città stava ancora combattendo contro
Gorgon.
Mentre il metallo delle spade si
scontrava e si sfregava, US
riuscì a fermare Gorgon in uno stallo.
“Non puoi uccidermi US,
sono morto molte volte, la morte non
mi preoccupa e non mi fa paura, io tornerò,
sempre!” diceva altisonante Gorgon.
“Tutte cazzate, se ti
uccido finirai nel dimenticatoio come
Rick Mason!”
Gorgon riuscì ad avere un
vantaggio su US, colpendolo con un
manrovescio e facendolo finire a terra.
Il mutante gli saltò
addosso cercando di impalarlo, ma prima
che potesse farlo, la punta della spada venne respinta da un campo di
energia
invisibile.
“Xavin”
pensò US
Gorgon si guardò intorno
cercando di capire cosa stesse
succedendo e per poco non venne colpito da uno dei proiettili
fiammeggianti di
Xavin.
L’aliena atterrò
accanto al camionista e cominciarono a
discutere di una strategia.
“Hai ripulito la zona che
ti avevo assegnato?”
“Adesso non importa, dimmi
solo il modo migliore per
uccidere quel tipo.”
“Decapitarlo sembra il modo
più veloce.”
“Perfetto.”
Xavin e US andarono
all’attacco.
Gorgon adesso doveva confrontarsi con
i fendenti di US e i
vari poteri di Xavin.
Per quanto fosse abile e veloce,
Gorgon non poteva
continuare ad andare avanti in quel modo.
Riuscì a trovare una
breccia nella difesa di US e puntò a
lui fino a romperla, ma quando stava per dare il colpo finale, Xavin
distrusse
la sua spada con un pugno di roccia.
Fece un salto all’indietro
per allontanarsi il più
possibile, ma venne inseguito da US e con un colpo dello US Ace, il
camionista
riuscì a sfregiare il volto del mutante.
Per Gorgon non era un problema
riparare il danno, ma adesso
si ritrovava senza una lama buona, così decise di passare al
piano B.
“Sai US, io questo non lo
volevo fare, avrei preferito
macchiarmi del tuo sangue piuttosto che fare quello che sto per
fare.”
“Ma visto come stanno
andando le cose…”
Gorgon scattò rapido verso
Xavin e la infilzò quello che rimaneva
della spada.
US non riuscì a colpire il
mutante e prese tra le sue
braccia Xavin prima che cadesse a terra.
“Xavin!”
“Addio.” Disse
Gorgon sorridendo.
Il mutante attivò un
dispositivo di teletrasporto e si
traferì su una delle aeronavi dell’HYDRA.
“Annullare la
modalità specchio e puntare i cannoni sul
bersaglio!”
Intanto a terra, US cercava di
aiutare Xavin a riprendersi.
“Xavin.”
“Oh…cazzo che
male.”
“Stai tranquilla, adesso
ti…ti aiuto a guarire, non è profonda
come ferita, sopravvivrai, te lo giuro.”
“Beh…potrebbe
andare peggio.”
In quel preciso momento,
l’aeronave dell’HYDRA si rivelò e i
cannoni laser era già puntati su di loro.
“Perché
parlo?”
A North Vegas, Al aveva appena finito
di ripulire la zona e
vide in cielo la macchina di morte pronta a colpire.
“E quella quando
è arrivata?”
“Fuoco!”
gridò Gorgon.
I cannoni spararono e US
capì che non poteva salvare
entrambi dai colpi, così prese una decisione.
Prese tra le sue braccia Xavin e la
lanciò, lontana dal
colpo.
Il boato del colpo e la sua evidente
esplosione, erano
giunti anche agli occhi di Al.
“Quella è la
Strip…oh no…US!”
Il bidello partì, correndo
quanto più velocemente possibile.
Xavin intanto si ritrovava tra le
macerie e la polvere, ancora
ferita e sanguinante.
“Ok…questo
farà male…”
Xavin diede fuoco a due dita e tra il
sudore e il dolore,
cominciò a cicatrizzare le ferite.
“Ok…è
passata…credo.”
L’aliena si alzò
e cominciò a cercare e a chiamare US.
Fino a quando non lo vide, ferito e
sporco in una pozza di
sangue.
I suoi occhi si spalancarono e per un
momento le mancò il
fiato.
“US!”
L’aliena si
avvicinò, era in preda al panico e alla
disperazione.
“No, no, no, no, no,
no!”
“US!”
“Ti
prego…rispondi!”
Xavin era disperata.
Riprese fuoco, pensando di
cauterizzare le ferite, ma la
debole voce di US la bloccò.
“Xavin…no.”
“Lascia…lascia
stare…non serve a niente.”
“Non dire
cazzate!”
“Tu vivrai, mi hai
sentito?! Tu vivrai!”
US le sorrise amaramente.
“Si…certo, ho
solo perso un braccio…le gambe…un occhio
e…
buona parte delle capacità respiratorie e motorie, tutte
cose di cui posso fare
comodamente a meno.”
“Tu…”
“Xavin…mi
dispiace, ma credo…che sia giunta la mia ora.”
Al arrivò poco dopo.
“US!”
Rimase lì in piedi,
scioccato e impotente, vicino al corpo
del suo amico.
“Ehi
Al…hai…completato il tuo incarico.”
“Si…si
signore.”
“Bene.”
Al si girò di spalle per
non farsi vedere poi con le lacrime
agli occhi disse: “Non…non è
giusto.”
“US!”
“US…perché?!”
chiese Xavin.
“è…responsabilità
di un capo…tenere al sicuro i suoi
familiari…i suoi amici…la sua casa…e i
simpatici idioti come voi.”
Il bidello e l’aliena
sorrisero insieme al camionista, prima
che la tosse lo bloccasse.
“Porca troia…fa
male ridere.”
La tristezza riprese il sopravvento,
facendo inchinare Xavin
e facendole sfondare il terreno con un pugno.
“Maledizione!”
“è tutta colpa
mia!”
“Se fosse stata
più attenta e ti fossi rimasta
vicino…saresti ancora…e tutto questo non sarebbe
successo!”
“Ho deluso Al,
Taryn…e anche te.”
US appoggiò la mano che
gli rimaneva sulla testa di Xavin,
accarezzandola.
“Ehi
Xavin…Al.”
Il bidello e l’aliena gli
prestarono attenzione.
“La mia
cintura…ha ancora la fibbia con le mie iniziali?”
“Si.” Rispose Al
“Bene…allora…state
a sentire, ho bisogno…del vostro aiuto
per un’ultima volta.”
“Ho bisogno… che
attiriate Gorgon qui e… che lo distraiate
per cinque minuti.”
“Pensate
di…riuscirci?”
“Ci puoi contare
US.” Rispose Al e anche Xavin annui.
“Bene…andate…ci
rivediamo tra…cinque minuti.”
“Andiamo Xavin!”
Al partì mentre Xavin ci
mise un po’ prima di lasciare la
mano del camionista.
Gorgon si godeva il suo successo,
fino a quando negli
schermi non vide un gigantesco dito medio di fuoco e una scritta che
recitava:
“Sono ancora vivo, figlio di puttana.”
Il mutante prese con se due spade e
si teletrasportò a
terra.
Tra la polvere e le macerie, Gorgon
cominciò a gridare:
“Dove sei?!”
“Dove ti nascondi brutto
saccente, insopportabile, pezzo di
merda!”
Dietro di lui sentì una
voce femminile: “Qui.”
Gorgon si beccò un pugno
di roccia dritto in faccia, finendo
a un paio di metri di distanza.
Il mutante si riprese in fretta, ma
dietro di se, avvertì
qualcosa di strano e misterioso, qualcosa di oscuro e mortale.
Quel qualcosa, gli sferrò
un calcio dritto in faccia.
Il calciò lo
scagliò verso le macerie e quando si riprese,
lo vide.
“Gorgon!”
“Tu…devi essere
Al il bidello.” Rispose il mutante mentre si
alzava.
“Mi hanno detto che sei
forte, molto più di US…e di chiunque
altro.”
“Vuoi combattermi,
vero?”
“Di sicuro sarai un
avversario migliore di quello stupido
sacco d’immondizia.”
“Bene, allora
preparati.”
“Ti conviene non fare
troppo il gradasso vecchio, la rabbia
potrebbe accecarti.”
“Rabbia?”
“Mi spiace, ma tutto
ciò che sento è pietà.”
“Come?”
“Semplice…non
posso provare rabbia per le creature
inferiori.”
US aveva attivato il segnale sulla
sua cintura.
Quel segnale, sbloccò una
parte nascosta della US Tower,
dove era contenuta il prototipo per la tuta medica US5.
La tuta partì alla ricerca
del suo proprietario e mentre si trovava
in volo, calcolò i danni del suo padrone.
“Occhio sinistro
danneggiato, braccio destro mancante, gambe
assenti e sistema spinale gravemente danneggiato.”
La tuta si spezzettò in
vari pezzi e cominciarono a
innestarsi su US con dolore.
Braccio e gambe meccaniche, scanner
per sostituire l’occhio,
spina dorsale meccanica per collegare a livello spinale e neurale tutte
le
nuove parti e farle adattare all’istante al nuovo corpo.
“Non
resisterò…ma me lo farò
bastare.”
US, anche se con grande fatica, era
pronto.
Gorgon scattò verso il
bidello con tutta la sua furia, ma
venne respinto da un centinaio di colpi devastanti.
Il mutante perse le sue spade e
pensò di bloccare le braccia
del vecchio per poterlo uccidere, ma era una trappola e Al sfrutto il
momento
per assestarli una ginocchiata in piena faccia.
Il bidello gli afferrò un
orecchio e lo fece volteggiare su
se stesso, colpendolo successivamente con un potentissimo calcio.
Al gli saltò addosso e
cominciò a trivellarlo di colpi fino
a creare un cratere nel terreno.
“Ma…chi cazzo
è questo tipo?!” pensò Gorgon.
“Sono morto molte volte, ma
questa sarebbe la prima volta
che muoio per un pestaggio.”
“È una
bestia!”
Al si alzò per sferrare il
colpo di grazia, ma Gorgon lo
evitò, scappando e correndo verso Xavin.
Prima che potesse colpirla, Xavin gli
incenerì la faccia e lo
colpì con tutta la sua forza.
Al lo raggiunse e
ricominciò a pestarlo senza sosta.
“Ti farò provare
lo stesso identico dolore che hai inflitto
a US!” gridò il bidello.
E con l’ultimo pugno nero
in faccia, Gorgon volò dritto verso
un edificio in rovina, demolendolo.
Xavin rimase ferma a guardare la
scena e da dietro di lei,
arrivò US.
“Xavin.” Disse
con voce robotica.
“US!”
“Come procede?”
“Ehm…Gorgon
stava combattendo contro Al, adesso sembra che
le cose si siano calmate.”
“Bene…direi che
è arrivato il momento.”
US si abbassò e
baciò Xavin, stringendola tra le sue
braccia.
Dopo l’atto, la
guardò negli occhi, voleva essere sincero
fino infondo con lei.
“Xavin…ho
bisogno di un ultimo favore.”
“Che cosa?”
“Voglio che tu ti
perdoni.”
“Come dici?”
US, con la sua mano bionica,
rilasciò una scossa elettrica
talmente forte da far svenire Xavin.
Dopodiché si
incamminò verso Al.
Gorgon intanto era tornato nelle
vicinanze, pieno di sangue
e lividi, con un sorriso beffardo sul volto.
Al prese una lamiera dal terreno e la
condizionò con il
potere della mano nera.
“Cosa vuoi fare vecchio?
Tirarmela addosso?”
“No, non addosso a
te.”
Gorgon capì.
“No…no”
“Addosso alla tua
nave.”
In mano ad Al, la lamiera sembrava
leggerissima e quando il
bidello si girò, la scaglio a una velocità
talmente elevata da rompere il muro
del suono.
La lamiera nera foro
l’aereo nave e la fece esplodere.
Gorgon rimase a bocca aperta.
“Allora, che te ne pare,
giovane?”
Anche se Al faceva lo spaccone, in
realtà era esausto, aveva
usato tutto il potere della mano nera per distruggere
l’aeronave.
“Questo
tipo…è un umano?” pensò
Gorgon.
Gorgon riprese coscienza di se e
cominciò a sghignazzare.
“Cosa
c’è da ridere?”
Gorgon mostrò un
comunicatore.
“Ho invitato altri
luogotenenti a portare qui i loro
uomini.”
“Sarete anche forti, ma non
potete combattere contro gli
eserciti di tutto il mondo!”
“Questo è da
vedere.”
“Davvero? Guarda un
po’ in alto.”
Al si girò e vide che
erano comparse altre cinque aeronavi.
Con lo sguardo serio e fisso sul
cielo, disse la prima cosa
che gli venne in mente.
“…”
“Mi prendi per il
culo?”
Abbassando lo sguardo, vide davanti a
se US.
“US.”
“Al, prendi Xavin e
ripartite sullo Star Rig.”
Il camionista consegno un dispositivo
di localizzazione al
bidello e si incamminò verso Gorgon
“Cosa?!”
“Ma US, che cosa
stai…”
“Al…questo
è un ordine!”
Al rimase sconvolto, fu costretto ad
accettare.
“D’accordo
signore.”
Al si avviò verso Xavin,
ma venne fermato temporaneamente
dalle parole di US.
“Al…grazie per
tutto ciò che hai fatto, sei stato una delle
cose migliori che potessero capitarmi…grazie per avermi
assistito fino alla
fine, amico mio.”
Al rimase immobile e sorrise, anche
se con malinconia.
“Grazie…amico
mio.”
Il bidello corse verso Xavin e la
portò via.
“Che scenetta commovente,
ciò non toglie che sei destinato a
morire.”
“E tu verrai con
me.”
“Scherzi? Guardati, a
malapena riesci a reggerti in piedi,
quelli innesti sono solo prototipi, non puoi vincere e non puoi
rimanere in
vita a lungo.”
US si piegò, mise la mano
sulla manica della Route 1 e si
mise in posizione.
“Vuoi concluderla
così?” chiese Gorgon.
US rimase immobile e non rispose.
“Allora muori!”
Gorgon corse più veloce
che poteva verso US e poco prima che
potesse sferrargli un pugno, US fece scattare per l’ultima
volta lo US Ace.
La Route 1 partì in un
lampo e tagliò la testa di Gorgon.
“Così te ne
rimani un po’ zitto.” Disse US.
Intanto Al era riuscito a richiamare
Taryn.
“Dove è
US?!”
“Parti Taryn!”
“Ti ho chiesto dove
è US!”
“E io ti ho detto di
partire!”
Taryn si sganciò la
cintura e tentò di uscire dallo Star
Rig, ma venne fermata dà Al che
l’addormentò con un colpo al collo,
dopodiché
prese i comandi e portò le due ragazze lontane da Las Vegas.
Xavin si riprese dalla scossa.
“Ma
cosa…US!”
“Al, torna
indietro!”
“Non posso Xavin.”
“Sei una macchina di morte
e ti spaventa un esercito?!”
“Non è per
quello.”
“Hai abbandonato
US.”
“Mi ha ordinato lui di
andarcene.”
“Al!”
Il bidello si girò verso
di lei e la prese per le spalle.
“Xavin…sono
quello che sono, ma non sono instancabile…non
sarei mai riuscito a distruggere altre cinque di quelle cose,
né tanto meno ad
affrontare interi eserciti da solo.”
“Non poteva combattere
Gorgon, difendere me e combattere
l’HYDRA nelle condizioni in cui si trovava.”
“US lo sapeva
bene…non sarebbe cambiato nulla neanche con il
tuo aiuto.”
“Per questo ti ha
colpita.”
Xavin scoppiò a piangere e
andò verso il finestrino.
“US!”
Il suo gridò fu
così forte che lo stesso US, rimasto a
terra, riuscì a sentirlo.
“Taryn, Xavin,
Al…Perdonatemi.”
Un intero esercito HYDRA
arrivò infine a Las Vegas, armato e
pronto a far fuori la minaccia di US.
Il camionista li vide arrivare,
lasciò andare lo US Ace a
terra e strinse tra le sue mani la Route 1.
“Alla
fine…è così che me ne
andrò.”
“Forse potevo gestire
meglio le cose, a Las Vegas e nella
mia vita.”
“Ho perso tutta la mia
famiglia, ho tradito i miei amici, ho
lasciato Taryn…e ora non potrò nemmeno essere un
buon padre.”
“Non ho mai creduto in Dio,
ma di una cosa sono sicuro.”
“Forse morirò
appena apriranno il fuoco o forse per le
ferite che si sono riaperte, ma non vedo alcuna ragione per cui non
dovrei
portare alcuni di questi figli di puttana con me.”
Da quel evento passarono un paio di
giorni.
E alla fine, il Secret Empire
dell’HYDRA supremo, Steve Rogers,
fu fermato dagli eroi e Captain America, il vero Steve Rogers.
Appena ne ebbe la
possibilità, Xavin tornò a Las Vegas per
trovare US.
Tornò nel esatto punto
dove lo aveva visto l’ultima volta e
lo ritrovò lì, in cima a una pila di cadaveri
ammassati.
Xavin lo riconobbe e gli
andò incontro.
“Cazzo…gli hai
cotti a puntino.”
US non rispose.
“Immagino che tu sia molto
stanco, infondo e da una
settimana che non ci vediamo e te sei rimasto qua a combattere da
solo…sei un
presuntuoso, un presuntuoso e un idiota.”
US rimase immobile e con lo sguardo
fisso su di lei.
“Che
c’è?”
“Ti hanno sparato alla
lingua?”
“Perché non
rispondi US?”
Xavin si avvicinò e lo
punzecchiò.
“Ehi US, ma ci
sei?”
“US…US!”
Ma per quanto cercasse di negarlo,
Xavin non poteva ignorare
la realtà.
“US…”