Anime & Manga > Inazuma Eleven
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Autore: ShawnBlade    09/07/2018    2 recensioni
“Noi siamo la squadra suprema. Io sono il giocatore supremo!” gridò Andy “Noi polverizzeremo ogni avversario, noi disintegreremo chiunque ci si frapporrà! Preparatevi avversari, contro di noi non c’è storia! Le nostre capacità travalicheranno ogni ostacolo, noi siamo giocatori di classe A! Io punto alla vittoria, io voglio ritagliarmi la mia fetta di gloria, io voglio riprendermi quello che mi spetta e che mi è stato negato per così tanto tempo. Voglio che la mia squadra raggiunga le vette del calcio, voglio conquistare ogni trofeo ed ogni palma. Sì, dopo aver fallito per tutto questo tempo, ora avrò la mia rivincita! Ahah, tremate, non avete speranza, o avversari! Noi siamo gli Assoluti, noi siamo i più forti!”.
Genere: Commedia, Fantasy, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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INAZUMA ELEVEN ABSOLUTE


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Introduzione

Io: benvenuti, carissimi lettori, ShawnBlade è lieto di presentarvi la sua nuova storia a capitoli!
Pubblico: zzzzz...
Io: dato che la presente è la mia terza long, posso dichiararmi uno scrittore affermato. C'è anche il pubblico!
Pubblico: zzzzz...
Io: umpf, lasciamo perdere. Comunque, vi siete mai chiesti come mai tutti i campioni di Inazuma Eleven si trovano nella Raimon? Dico, ma con tutte le squadre che ci sono, proprio tutti lì? E non siete stufi di storie nelle quali i protagonisti raggiungono il proprio scopo per un soffio e facendo una fatica immane? Se sì, allora questo racconto fa al caso vostro. I miei personaggi -lo ammetto- partono svantaggiati, ma poi...
Pubblico: zzzzz...
Io: uh, quanto interesse che ho suscitato.
Pubblico: zzzzz...
Io: bene, se siete interessati leggete "Inazuma Eleven Absolute", altrimenti lasciate stare.
Pubblico: zzzzz...
Io: quelli sanno già cosa scegliere tra le due opzioni... in altre parole non mi resta che sperare nelle letture da casa. Il pubblico in sala non risponde già più. Ed ora... sigla!

Io sto bruciando intensamente

Io sto bruciando intensamente
Dentro di me ho un enorme grande fuoco che mi arde così
Coi miei compagni ci sosteniamo
Irradia luce e la tua virtù che non si spegne mai!
 
Il mio sogno, io l’avevo trovato
Ma nessuno mai mi disse che
Io l’avrei portato a compimento
E allora un fuoco bruciò
Fu nel deserto incandescente
Nel mio cuore e nella mia anima
Un fiore candido si generò
La speranza è la benefica pioggia
Tu hai il potere per, sì tu puoi cantare quel che verrà
Tu accendi il fuoco! Oggi è il futuro che ci sosterrà!
 
Le tue scintille rapidamente
Accenderanno il tuo grande incendio destinato a iniziar
Tra noi guerrieri ci comprendiamo
Sciogliamo il gelo che qui c’è, io non sopporto più!
 
Fui colpito da una fredda pioggia e vento
Il mio corpo stava qui per cedere
Ma la fenice ardente nel mio cuore
Sempre ripartirà! (Opp. È invincibile!)
I nostri occhi così risplendenti
I miei gioielli della speranza sì
La vita sola sa quel che sarò
Ancora non ho perso, io posso lottare
Resisterai ancora tu, sì certo io li raggiungerò
Sono i miei sogni! Da oggi tutti li soddisferò!
 
Io sto sperando ardentemente
Futuro, io voglio che passi da qui
Voi miei amici noi ci aiutiamo
Confida per sempre di più in chi è vicino a te!
 
Le mie scintille sfrenatamente
La solitudine qui vanno a squarciar
In voi fratelli noi confidiamo
Ora io tendo le mani a voi, restate qui con me!
 
Le mie scintille sfrenatamente
La solitudine qui vanno a squarciar
In voi fratelli noi confidiamo
Ora io tendo le mani a voi, restate qui con me!


Io: Piaciuta la canzone introduttiva? Provate a canticchiarla sulla melodia di "Jounetsu de mune atsu", di cui allego video!
Pubblico: zzzzz...
Io: questo ronzio non è proprio intonato.
Pubblico: zzzzz...
Io: sigh, speriamo che qualcuno si svegli...


Sogni e speranze!

“Sei pronta, Milli?”
“Certo papà!”
In un luogo segreto, un nerboruto omaccione e sua figlia stavano contemplando la loro ultima invenzione: un gigantesco macchinario si stagliava di fronte a loro, alto dieci metri e largo altrettanto.
“Certo che ce ne abbiamo messo di tempo, eh? Io a costruirlo, tu a progettarlo…”
“Già. Ma ora dobbiamo vedere se funziona”.
“Tutte le macchine costruite da Arsenio Acciaio funzionano. Ahahah!” disse il padre, scoppiando in una fragorosa risata.
“Allora speriamo che il mio progetto sia all’altezza delle tue capacità di meccanico” ribatté la figlia. “Possiamo sperimentarlo”.
Il colossale marchingegno aveva una forma che ricordava quella di un tritacarne, manovella inclusa. Ma la sua funzione era ben diversa…
“Allora diamo ufficialmente il via al Progetto A. Partito!”. Il tritacarne iniziò ad emettere tremolii, cigolii, sbuffi, rumori variegati e via dicendo. La manovella iniziò a girare vorticosamente sul suo asse, le spie si accesero e si spensero più volte in successione, fino a che la cigolante ferraglia non produsse, lentamente, un lungo filo rosso da dove ci sarebbe aspettato di vedere uscire la carne trita. Il filo andò ad avvolgersi attorno ad una bobina e quando ce ne fu abbastanza Milli urlò: “Fase due!”.
Dei bracci meccanici presero il rocchetto ed incominciarono a svolgerlo per tessere un cerchio di stoffa, delle dimensioni di una fascia per capelli.
“Ha funzionato! Ci siamo riusciti! Ecco, hai visto papà?”
“Sì Milli! L’Arcano Telaio è riuscito nel suo intento! Ahahah, il nostro progetto è compiuto!”.
La banda color Ferrari intanto faceva bella mostra di sé sopra un piedestallo dorato. “Finalmente è pronta! Dopo tutto questo lavoro”.
“Però ne è valsa la pena, a patto che funzioni”.
“Ma certo che funzionerà! Come può non funzionare?”
“Beh in fondo stiamo solo testando il cespite no?”
“Sì, ma in linea teorica è perfetto”.
“Incrociamo le dita. Ad ogni modo questa fascia straordinaria farà faville. I suoi poteri sono fenomenali, ne vorrei una anch’io”.
“Attento a ciò che desideri, papà” disse lei. “Pochi test e capiremo se potremo metterle in commercio. E allora potrai possedere la tua personale”.
“Tra quanto pensi di avere i risultati?”
“All’incirca in duecento anni nel passato, oppure, Dispositivo Sferico alla mano, fra due giorni. Domani è festa”.
“Ottimo allora. Poco tempo e la Acciaio Corporation avrà un nuovo prodotto per conquistare il mercato”.
“Già. Se tutti possedessero questa fascia rossa sarebbero tutti campioni. Campioni come Mark Evans”.
 
***
 
Andy guardò l'ora: le dieci esatte. A momenti sarebbero iniziate le selezioni per entrare nella squadra di calcio della Kirkwood Junior High. Sperava di essere uno dei prescelti: in fondo l'anno prima era arrivata seconda, mentre quest'anno al Football Frontier era stata battuta proprio dalla sua scuola, la Raimon, posizionandosi comunque in maniera egregia. Marvin Murdock lo estasiava quando insieme ai suoi fratelli eseguiva il Triangolo Z: che precisione, che potenza! Ogni passo dei tre era un'autentica sinfonia. Per non dimenticarsi della Raimon, assolutamente: la frequentava da due anni e poteva fregiarsi del titolo di "compagno di classe di Mark Evans". Quando diceva così tutti rimanevano a bocca aperta, nell'omaggiare l'amico del capitano di coloro che erano riusciti nell'ardua impresa di battere la Royal Academy.
"Benvenuti ragazzi. Un caloroso saluto a tutti, sono felice che siate accorsi così numerosi. Oggi sapremo chi potrà entrare a far parte della gloriosa squadra di calcio della Kirkwood!" esclamò il coach Seth Nichols, inaugurando la cerimonia.
Era un sogno! Se avesse passato le selezioni avrebbe fatto parte di uno dei più prestigiosi team del paese! Avrebbe disputato partite, giocato avvincenti incontri, sarebbe stato ammirato da tutti per i suoi gol. No, fermi tutti, un momento. Lui non doveva fare gol. Lui era un difensore, un misconosciuto giocatore che avrebbe popolato le retrovie. Così gli pareva di essere, anche se avrebbe di gran lunga preferito essere il centravanti. L'attaccante di punta della squadra. Il numero 10! No, no, un attimo, torniamo sulla Terra, non è il momento di fantasticare. Già entrare nella squadra era qualcosa, il ruolo sarebbe venuto più tardi.
"Dunque, la prova consiste nel rubare la palla al giocatore che vedete a centrocampo. Dopodiché bisogna completare un percorso a zig-zag ed al termine tirare in porta cercando fare gol, nonostante l'altro nostro assistente che vedete fra i pali. Tutto chiaro? Bene, il percorso si svolgerà in maniera individuale. Al termine, elencherò i migliori che avranno superato il provino". Andy non stava più nella pelle. Finalmente aveva la tanto agognata occasione di dimostrare chi era! La prova si svolgeva in ordine alfabetico, quindi era uno dei primi. Dopo Rick Altern, toccava a lui. Andy Attorney.
"Attorney! Tocca a te!". "Eccomi! Sono pronto!" disse, baldanzoso. "Via. Puoi cominciare".
Andy fece un primo tentativo per cercare di sottrarre la palla al giocatore, ma si sbilanciò e cadde. "Accidenti, è proprio bravo! Riproviamo". Tuttavia il suo movimento venne previsto e la palla rimase a chi ce l'aveva. "Uffaaa.... ancora!" i due si lanciarono in uno spericolato gioco di gambe, dopodiché Andy fece un bel ruzzolone e precipitò a terra. La maglia della Kirkwood che aveva ricevuto per il test, rosso carminio, si coprì di polvere del suolo.
"Ancora! Non mi arrendo!" e dopo essersi rialzato, i due si lanciarono in un acceso confronto... no va beh non esageriamo, più che acceso era patetico, in quanto si vedeva lontano un miglio che Andy non ce l'avrebbe mai fatta a rubargli il pallone. Fatto sta che l'esaminatore glielo concesse: "Va bene, basta così, passa pure al percorso!" esclamò con un sorrisone. In fondo in fondo non era proprio un complimento, però bisognava andare avanti...
Il nostro Attorney si lanciò nella fase del dribbling dei coni, facendone cadere la metà e sparpagliandone il resto. Arrivato ruzzoloni di fronte la porta, scagliò tutta la forza che aveva in corpo verso la sfera, che il potentissimo tiro si fiondò e... beh, no, non lasciamoci prendere la mano. Diciamo che il pallone venne calciato contro il portiere il quale lo prese fra le dita con facilità. Ecco tutto.
"Molto bene, hai terminato. Complimenti. Il prossimo: Francis Baltoy".
Bene, non era andata. Male? Nooo, beh, non era il caso di essere così negativi... anche se in fondo era vero. Dopotutto non sarebbe passato nemmeno se fosse stato l'ultimo giocatore sulla faccia del pianeta. Andiamo, si vedeva lontano un miglio  che aveva fallito la selezione. "Si chiude una porta si apre un portone" è il detto, ma lui continuava a chiedersi quando mai sarebbe arrivato il suo momento.
Sì, non era riuscito ad entrare nella Kirkwood, ma il vero problema stava da un'altra parte! Il fatto era che prima l'avevano rifiutato la Umbrella, la Royal Academy, la Beacon, l'Accademia Militare Mare Lunare, la Occult, la Otaku, l'Istituto Galattico e l'Ultramegaedera! Praticamente qualunque squadra si rivolgesse, l'unico risultato che riusciva ad ottenere era un puntuale rifiuto.
Andy si nascose in un angolino per occultare le lacrime. Quanto si era allenato! Quanto aveva provato e riprovato! Quanto avrebbe voluto essere un campione di calcio! Quanto avrebbe voluto calcare il suolo dei campioni come Mark! Oggi disputavano la finale con la temibile Zeus. Avrebbero vinto? Lui, avrebbe voluto almeno giocare. Perlomeno la Raimon era riuscita a guadagnarsi la finale. Invece Andy non aveva nemmeno provato ad unirsi alla squadra: sapeva di essere un totale incapace e non voleva rimediare una figuraccia. Meglio sperimentare prima scuole lontane, dove un fallimento sarebbe passato inosservato.
Ma perché Mark sì e lui no? In fondo, diceva sempre che il segreto stava nell'allenamento. Sì, Andy aveva versato sudore e lacrime pur di fare progressi, ma niente. Nulla. Zero assoluto. Non era migliorato di una virgola. La bravura a calcio e lui erano due cose completamente distanti. Ma perché? Cosa aveva meno di Mark per meritarsi una tale sorte ria? Nel suo cantuccio, rannicchiato, sbolliva la rabbia. “Nooo! Ancora! Perché? Perché? Mark, mio idolo e mio rivale, perché tu ci riesci ed io fallisco? Non è giusto! Nooooooo!”.
 
***

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Andy Attorney
 
Andy tornò a casa amareggiato. Ancora una volta aveva dovuto inghiottire il boccone amaro della sconfitta. Perché, perché sempre a lui? Essere un campione di calcio era il suo sogno. Perché non riusciva a realizzarlo? Perché il suo corpo si ribellava e non faceva ciò che voleva? Varcò la soglia del rientro con ancora indosso la maglia della Kirkwood. Quella gloriosa uniforme era un regalo a tutti i partecipanti, ma oramai andava ad assommarsi a tutte le altre di tutte le altre volte che aveva fallito.
"Mamma sono tornato!".
"Ciao tesoro! Com'è andata?"
"Come sempre" rispose lui, abbacchiato.
"Oooh povero. Mi dispiace che tu abbia dovuto fare quel lungo viaggio in treno per nulla. Però almeno hai questa bella uniforme nuova..."
Andy fu un poco consolato dalle parole materne. Si cambiò, poi uscì per dirigersi verso la Raimon di modo da accogliere la squadra di ritorno dalla finale del Football Frontier. Chissà se avevano vinto?
Per la strada incontrò una compagna di classe. “Ehi Andy. Come è andata stavolta?"
"Male, Aurelia. Anche tu vai a trovare Mark e compagni?".
"Ooh mi dispiace! Ma tu sai che come sempre non lo dirò a nessuno! Ci sono qui io per consolarti! Sì, vengo anch’io".
"Fa niente. Come è andato il match?"
"Ah sì, ti sei perso una partita memorabile! La Raimon ha sconfitto la Zeus ed ora siamo i campioni del Giappone!".
"Che cosa? Fantastico! Quando ritornano?" disse, “Ancora? Sempre. Loro vincono sempreee! Perché io maiiiii?” pensò, cercando di nascondere il magone.
"Tra un'ora al massimo. Abbiamo tempo". Andy fremeva. Avevano vinto! Ciò accentuava ancora di più il suo senso di impotenza. Tutto remava contro di lui per sottolineare la sua incapacità. No! Non poteva essere vero! Loro campioni e lui una nullità! Andy iniziò a lacrimare. Non riusciva più a sopportarsi.
"Ehi, che hai? Piangi di gioia?"
"Altro che gioia Aurelia -sniff- medito sulle mie sconfitte. Loro campioni, io zero".
"Su, su, dai, con l'allenamento prima o poi..."
"Perché io non miglioro??? È questo il punto! Io non faccio progressi nemmeno se gioco a calcio tutti i giorni! Capisci questo?"
"Dai Andy lo so che è il sogno di una vita eguagliare Mark... però neanche loro hanno avuto vita facile, non ti pare?"
"Sì Aurelia eppure..." disse, affogando nei singhiozzi "eppure io non... non ce la faccio più. Non ne posso più! Non riesco più a sopportare questa situazione! Tutti inseguono i propri sogni, e io? Io naufrago miseramente! Sono proprio una nullità Aurelia, io valgo meno di zero!" urlò. "Io... io... basta, non verrò, io ne ho fin sopra i capelli! Non ne posso piùùùù! Iooo..." Andy si bloccò.
"Eh? Che c'è adesso?" Il suo sguardo era pietrificato sul pannello delle affissioni commerciali. Due manifesti a sfondo rosso riportavano a grandi lettere arancioni: "Società di servizi Fidia. Risolviamo tutti i vostri problemi. Per noi ogni nodo è già sciolto".
"Come mai ti sei bloccato? Quella tizia ti ispira?"
"Risolviamo tutti i vostri problemi..."
"Beh sì ma non penso che..."
"Chi te lo dice? Io... io... vuoi che magari questa signora possa trovare la panacea per i miei mali? Io mi fiondo Aurelia, per favore accogli la squadra senza di meeee!" E si diresse verso l'indirizzo scritto a chiare lettere sul cartellone pubblicitario, mentre le sue parole sfumavano.

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Il manifesto della Società di servizi Fidia

Io: allooora, o mio grande pubblico, avete gradito il primo capitolo?
Pubblico: zzzzz...
Io: ecco, appunto. Diciamo che chi tace acconsente. Comunque, parliamo del protagonista. Andy anche nei videogiochi è compagno di classe di Mark ma è reclutabile solo dal terzo game in poi. L'ho scelto sia perché mi stava simpatico, sia perché lui ed Aurelia sono i personaggi più deboli del gioco: naturalmente imparano solo tecniche Extra. Ho pensato che avrebbe potuto essere un ottimo spunto per imbastire una trama.
Pubblico: zzzzz...
Io: deve essere frustrante non essere bravi a calcio! E così si rivolge a Fidia...
Pubblico: zzzzz...
Io: il cognome Attorney è di mia fantasia. Nella traduzione Andy non ne ha uno, mentre in giapponese si chiama Azuma, molto simile ad Inazuma. Ma io preferivo Attorney, perché inizia con A anche lui, deciso ispirandomi al videogioco Ace Attorney, di cui non so praticamente nulla se non che c'entrano gli avvocati e la giustizia. Spero.
Pubblico: zzzzz...
Io: MA INSOMMA MI VOLETE ASCOLTAREEEEE?
Uomo del pubblico: zzz...*uh? Qualcuno ha parlato?
Io: chissà se l'ho svegliato io oppure è un caso.
Uomo del pubblico: zzzzzzzzz...
Io: passiamo oltre. E i due signori Acciaio, che cosa combineranno mai? Qui volano Dispositivi Sferici, fasce di Mark, macchinari misteriosi...
Pubblico: zzzzz...
Io: a proposito di Arsenio, Milli e Fidia, qualcuno di voi potrebbe averli già incontrati. Effettivamente, sono i coprotagonisti del film "Diancie e il bozzolo della distruzione", sono ladri che vogliono rubare Diancie. Assieme a Raffi, che comparirà più avanti nella trama.
Pubblico: zzzzz...
Io: però esuliamo dalla concezione originaria. Io li ho riciclati per la mia storia solo perché mi stavano simpatici, pertanto non è detto che si comportino come dei ladri. O forse sì...
Pubblico: zzzzz...
Io: certo che è fastidioso questo brusio. Beh, comunque, se la storia vi è piaciuta vi invito a metterla fra le seguite/preferite/ricordate e ad aspettare una settimana, quando pubblicherò il seguito! A presto!
   
 
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