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Autore: Shadow Man    10/07/2018    1 recensioni
L'ho scritta di getto. Di solito cancello questo tipo di storie, per non vederle più. Non so perchè sto pubblicando questa. Non l'ho nemmeno riletta per sistemare gli errori, e credo che mai lo farò.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il treno si fermò, e scese lei. Lei... il suo nome, uguale a quello di tante altre. Non così tante forse, perchè non è un nome comune. Ma in questo mondo affollato, anche chi ha un nome raro ha tanti omonimi, con cui ha in comune solo il nome.
Una serie di lettere, la prima inutilmente maiuscola.
Di suoni, che dipendono dalla voce di chi li pronuncia.
Una convenzione - perchè se Marco si chiamasse Emilio ed Emilio si chiamasse Mattia, per riscrivere le loro storie basterebbe la funzione "Sostituisci" di un qualsiasi programma di scrittura.
Non mi pare piovesse, mentre si incamminava sul ponte, ma era come se piovesse. Nei suoi occhi, era sempre come se piovesse. Le sue scarpe lasciavano un'orma nella pioggia, che si cancellava al cominciare del prossimo passo. Lei credeva di essere come quelle impronte. Non erano scarpe sensuali nè eleganti, e mi pare fossero quasi sempre le stesse, eppure le riconoscerei anche adesso. E le avrei baciate, se solo mi avesse sfiorato l'idea che questo potesse convincerla a restare. Ma non ho potuto.
Cosa si prova a guardare un fiume dall'alto? Io sento la pace, l'armonia, la bellezza di un irripetibile angolo di universo in un irripetibile istante.
Lei no.
Se l'avessi convinta, lei soffrirebbe ancora.
Per fortuna non ho potuto implorarla nè usarle la violenza delle braccia o di un discorso a senso unico di un implicito "devo farti ragionare, così mi darai ragione". Per fortuna non ho potuto piangere finchè non è stato troppo tardi, e lei ha trovato la pace nel fiume che io avrei guardato da lontano.
E mi ha lasciato qui a chiedermi come ho potuto non provare neanche a salvarla. Non dalla morte che ha scelto, ma dalla sofferenza che non ha scelto.
Il tempo passa. Anche i ricordi più importanti, magari un po' più lentamente. Non ci penso quasi più. Forse scrivere queste frasi disconnesse mi aiuterà a ricordare chi eri.
Ognuno di noi è e diventa tante persone: il tempo scorre e il nostro cambiare non si ferma mai. E per ogni persona uccisa dal tempo, ne diventiamo una nuova. Sforziamoci di ricordare tutti quelli che siamo stati. Tutti quelli che non siamo stati. Tutti quelli che abbiamo dentro, e senza i quali saremmo qualcun altro.
Ricordiamo, perchè siamo unici. Nessuno potrà mai fare ciò che noi facciamo. Nessuno potrà mai, nessuno ha potuto, essere chi siamo. La ricordo qui, senza lacrime nè vino, e nessuno potrà più essere lei.
   
 
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