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Autore: 2BLiGHt    11/07/2018    0 recensioni
« Cause we are going to shout it loud
Even if our words seem meaningless
It's like I'm carrying the weight of the world
I wish that some way, some how
That I could save every one of us
But the truth is that I'm only one girl »
[ Weight of the World - NieR: Automata OST ]
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Claire "Lightning" Farron, unica donna all'interno dell'elitè SOLDIER, è determinata a combattere per le persone che ama donando loro un futuro migliore.
Vuole proteggere tutti, anche a costo della sua stessa vita ma è davvero necessario per lei portare il peso del mondo sulle sue spalle?
Genere: Angst, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri | Personaggi: Angeal Hewley, Genesis Rhapsodos, Sephiroth, Zack Fair
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza | Contesto: Più contesti
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You are [not] scared - Is what you feel, Love?
[5]
[ Organization XIII - Kingdom Hearts II OST https://youtu.be/_u0PZJQqUXE ]
 
Una stanza nera. 
Al centro un tavolo a forma di U, seduti ci sono tre uomini: un ragazzo dai fluenti capelli argentati, un signore magro, anziano ed al centro un uomo vestito di nero, con una maschera sul volto. 
Davanti al tavolo si trova una quarta figura, alta e con abiti neri come la stanza. Sta in posizione composta, come il soldato che è. 
All'improvviso, l'individuo al centro del Tavolo inizia a parlare. 
« Unità SOLDIER numero 2 tipo E, abbiamo richiesto la tua convocazione per illustrarti il compito che da oggi, fino a nuovo ordine, ti verrà affidato. Il mio nome è Zorah, mi sono occupato di questo progetto assieme alla dottoressa Dia. Se hai delle domande, per favore falle adesso. »
La persona al centro scuote la testa, prega Zorah di andare avanti e di rivelare in cosa consisterà il suo compito. L'uomo fa un sospiro e si appoggia allo schienale, mette le sue mani intrecciate sul tavolo e ricomincia a parlare. 
« Molto bene. Procediamo dunque: come ti abbiamo spiegato in precedenza, ad ognuno di voi è stato affidato un SOLDIER tra i migliori del tipo G ed S. Vorrei assegnarti all'unità 1S: devi proteggerlo, ma al tempo stesso devi impedire che lui abbia accesso a informazioni riservate superiori alla classe A. È tutto chiaro? »
La figura fa un cenno di si con la testa, il ragazzo giovane fa un sorrisetto beffardo mentre l'uomo anziano prende appunti. La figura pone una domanda a Zorah, chiede cosa dovrebbe fare se per caso 1S dovesse riuscire ad avere accesso ad informazioni riservate superiori alla Classe A. 
« Dovrai ucciderlo, 2E. » dice tassativo Zorah.
« Non penso di poterlo fare. » risponde prontamente la figura, rimanendo composta. 
« L'unità SOLDIER numero 1 di tipo S non può morire con processi standard, di conseguenza puoi tranquillamente ucciderlo, penseremo noi a rimetterlo in sesto e a cancellare i suoi ricordi. Basta fare in modo di non danneggiare troppo il suo corpo. » spiega tranquillamente Zorah, mentre la figura decide di accettare l'incarico. 
« Ottimo. Ricorda, se dovessi rivelare informazioni riservate a lui o dovessi non essere in grado di compiere la tua missione, ci saranno pesanti conseguenze. 
Gloria all'umanità! »
« Gloria all'umanità. » risponde la figura prima di congedarsi ai tre scienziati, poi esce dalla stanza. 
« Avevi ragione, questo prototipo è estremamente interessante. » dice l'uomo anziano con un risolino, sistemandosi gli occhiali. 
« 2E ha una grande capacità di adattamento, prende le sue decisioni con rapidità e la sua forza in combattimento è al pari di 1S. Svolgerà senza problemi l'incarico. »
 
« Cosa significa legarsi a qualcuno?
Me lo sono chiesta spesso ultimamente, in fondo non possiamo fare a meno dei legami. Siamo intrappolati in un labirinto di relazioni: che si tratti solo di sguardi o di una semplice conversazione alla fine leghiamo noi stessi al prossimo. 
In un modo o nell'altro. 
Ma cosa significa legarsi a qualcuno?
Avere un legame indissolubile ed inscindibile con quel qualcuno... Come è possibile crearlo?
Forse mi sto avvicinando alla risposta... E spero di trovarla. »
 
 
[Memories of the Dust - NieR: Automata OST https://www.youtube.com/watch?v=5SW1Zy6-EDw ]
 
Correre con i tacchi, per quanto comodi potevano essere, non era una cosa piacevole. Eppure era così che la SOLDIER 1st Class Lightning doveva muoversi, anche perché quella era la sua uniforme, scelta appositamente dal Presidente ShinRa.
Ebbene sì, non aveva più quella coprente uniforme che le era stata fatta scegliere, ma qualcosa di terribilmente imbarazzante e confortevole al tempo stesso: un abito riccamente decorato, con disegni argentati sulla gonna che possedeva un ampio spacco sulla gamba destra, guanti bianchi decorati di piume nere, uno stranissimo scollo sulla parte davanti del vestito e un'altrettanto scollo sulla schiena. Calze e lunghi stivali completavano quel look in nero che lei stessa trovava imbarazzante e poco piacevole da portare tuttavia, parole testuali del presidente, con l'uniforme precedente non sarebbe risaltata nei poster promozionali dei SOLDIER.
Era indicibile che l'avessero costretta a cambiare solo per questo motivo, ma a decidere era il Presidente e dunque non poteva lamentarsi di ciò. Il tutto era reso ancora più imbarazzante dal fatto che il suo compagno di missione fosse un uomo, e non uno qualsiasi: Sephiroth.
« Va tutto bene? » inciampata sulla sabbia, Lightning venne prontamente afferrata dal compagno di missione « Sì, devo solo abituarmi a queste scarpe. »
Aveva una marea di pensieri per la testa: Dicembre era passato velocemente, così come metà Gennaio, nel frattempo Serah aveva deciso di cambiare direzione e di rendersi utile entrando nei Turks. Gli eventi a Banora e la dipartita di Angeal l'avevano posta davanti ad una scelta: o continuare sulla sua strada o rendersi davvero utile per sua sorella. La cosa aveva infastidito parecchio la SOLDIER che non voleva che la sorellina si mettesse nei guai, ma alla fine fu convinta da Tseng che le assicurò che avrebbe fatto tenere sott'occhio Serah.
Dunque eccola lì, a pensare all'incolumità della sua inesperta sorellina, e al tempo stesso al suo imbrazzante look sperando che qualcuno non veda qualcosa di troppo.
« Attenzione: presenza di biomacchine di classe Goliath, rango B confermata»
A parlare fu il nuovissimo supporto tattico unità POD 153, che era stato appena assegnato a Sephiroth per essere provato nella missione corrente, nelle lande desolate di Midgar.
« Ecco i nostri bersagli. » dice la ragazza una volta raggiunta una delle alture del luogo: si potevano chiaramente vedere delle grosse macchine ominidi, altro quanto un edificio a due piani, che camminavano lentamente al di sotto della posizione dei due SOLDIER.  
« Vogliamo andare? » chiede Lightning, aspettando una risposta dal suo superiore. Nonostante fossero SOLDIER 1st entrambi, Sephiroth era un Generale mentre invece Lightning solo Maggiore. 
L'argenteo fa cenno di sì con la testa, dunque insieme alla collega saltano giù aggrappandosi ai loro POD. Le machine si accorgono della loro presenza e ovviamente attaccano: con i loro pesanti ma potenti arti superiori, le biomacchine cercano di schiacciare i SOLDIER e di allontanarli. Tuttavia i due si rivelano essere estremamente preparati ed in quattro e quattr'otto, distruggono le grosse biomacchine che cadono al suolo prive di vita. 
« Nemico eliminato. Possiamo tornare. » dice la SOLDIER al collega, tornando verso Midgar. 
 
 
 
« Allerta: rilevata presenza di un'ulteriore biomacchina di classe Goliath, di rango A. »
Alle parole del POD di Lightning, dal terreno si sollevò un grosso polverone, dove uscì una gigantesca biomacchina composta da cinque grosse sfere unite insieme in modo da creare un serpente. La testa della macchina si avvicinò ai due SOLDIER, squadrandoli viperica, dopo di che saltò lanciandosi sottoterra riemergendo con le parti staccate che iniziarono ad agire autonomamente. Il duo di SOLDIER ingaggiò subito lo scontro, cercando di mettere fuori gioco la macchina. Se avesse raggiunto la città avrebbe seminato il panico, dunque era compito dei due evitare che ciò avvenisse. 
« È resistente! » afferma Sephiroth, sorpreso di constatare che la sua arma non aveva alcun effetto. Di solito affettava senza problemi le biomacchine, ma questa sembrava avere qualche scudo a proteggerla. Fu allora che alla ragazza venne in mente un'idea, forse l'unica che poteva salvare entrambi. 
« Sephiroth, cerca di distrarre la macchina, io devo richiedere una cosa al quartier generale. »
L'argenteo non capì esattamente cosa volesse dire la sua collega, ma decise di fidarsi di lei. 
« Qui è l'unità SOLDIER 1st Class Lightning, richiedo l'utilizzo del prototipo 101 per questa missione. »
Sephiroth era confuso, che razza di strano oggetto voleva utilizzare la sua collega? 
Le creazioni di Hope Estheim erano spesso bizzarre e spesso poco sicure, lo aveva constatato lui stesso sulla propria pelle ed il piano della donna gli sembrava molto efficiente.  
« A-Aspetta, Lightning! Il prototipo 101 non è ancora stato provato sul campo, solo perché sei riuscita nelle simulazioni non significa che nella realtà le cose vadano bene! »
L'argenteo si sentì stranamente sollevato dalle parole del dottor Estheim, tuttavia la sua collega insistette per avere questo strano e misterioso marchingegno. Certo, non se ne doveva preoccupare dato che una gigantesca biomacchina lo stava attaccando, tuttavia la preoccupazione c'era bisognava ammetterlo. 
La ragazza era riuscita ad ottenere l'autorizzazione per ricevere questo fantomatico prototipo, Sephiroth la vide scattare verso l'altura poco più avanti mentre da dietro di lui si sentiva il suono di un motore di un jet. 
Quando con la coda dell'occhio vide la fonte del suono, il generale stentò a crederci: sull'altura era atterrato una specie di robot privo di pilota, con due alinbianche e nere, un'arma da fuoco e una spada meccanica. 
Che razza di cianfrusaglie aveva messo insieme Estheim?
La giovane entrò all'interno del velivolo, che spiccò il volo in pochi istanti pronto a dirigersi verso la posizione del nemico che aveva circondato Sephiroth. 
« Richiedo l'utilizzo del programma avanzato di Hacking. »
Intanto la donna stava scaricando sui computer della sua "macchina volante" quello di cui aveva bisogno per bypassare le difese della biomacchina, un'avanzato programma di hacking. Lo utilizzò immediatamente, disabilitando gli scudi della macchina e permettendo dunque a Sephiroth di attaccare. Questo però ebbe anche un effetto collaterale: la grossa macchina si accorse di quello che Lightning aveva fatto, dunque si lanciò su di lei circondandola con tutte le teste. 
« Allerta: attacco ad impulsi in arrivo. Proposta: attivare scudo anti-impulso. »
Era quello che voleva fare, se l'attacco non arrivò prima che potesse fare qualsiasi cosa. 
« LIGHTNING!!! » gridò preoccupato il 1st Class, che vide la collega scomparire in un fascio di luce accecante. 
Quando Sephiroth riaprì gli occhi, vide che, miracolosamente, la ragazza era sopravvissuta. Se l'era vista brutta, ma era riuscita attivare lo scudo e a distruggere una delle gigantesche sfere che componevano la macchina. L'uomo tirò un sospiro di sollievo, mentre tornò a combattere contro quella gigantesca cosa che poteva finalmente affettare come si deve, supportando Lightning che riuscì a schivare dei proiettili con una straordinaria manovra evasiva. 
Finalmente, grazie agli sforzi combinati dei due SOLDIER, il Goliath venne distrutto. 
La ragazza iniziò la sua discesa verso il collega, che aveva un'espressione sollevata sul volto. 
« Vedo che sei ancora fra noi! » dice scherzoso l'argenteo sfoggiando un bel sorriso. 
« Già. Non avevo alcuna intenzione di farmi salvare una seconda volta da te. Anche se devo ammetterlo: sono stata fortunata. »
« Fortunata? In che senso? »
« Pensavo che l'attacco ad impulsi mi avrebbe investita in pieno, la prima reazione che ho avuto è stata quella di colpire con i proiettili le teste ed il caso a voluto colpissi quella principale causando un delay nella risonanza degli impulsi. Questo mi ha permesso di ottenere il tempo necessario per attivare gli scudi. »
Aveva ragione, era stata molto fortunata ma il fatto che si fosse esposta un po' troppo era un dato di fatto. Poteva morire, se l'attacco ad impulsi del nemico avesse avuto successo lei sarebbe morta e più l'argenteo ci pensava e più aveva... Paura. 
Era la prima volta che gli succedeva, non aveva mai avuto questo genere di timori eppure questa volta era diverso: si era preoccupato per qualcuno, qualcuno che non era un suo amico stretto. 
"Cos'è questo sensazione?" Pensava il SOLDIER cercando di trovare della logica nel suo animo. 
« Lightning, questa volta hai avuto fortuna, ma cerca di non essere così spericolata anche la prossima volta. Ok? » 
A quelle parole, la ragazza mosse il capo verso destra guardandolo con tranquillità. 
« L'importante è aver compiuto la missione. »
Razionale. 
Proprio come l'aveva sempre descritta Angeal. 
Tuttavia Sephiroth sapeva che il Maggiore SOLDIER 1st class Lightning non era così, poteva cercare di apparire fredda quanto voleva, ma sapeva che era una persona differente da come si mostrava in missione. 
« Ero solo... Lascia stare. Piuttosto... Ti va di venire a cena da me stasera? »
Quella domanda così improvvisa fece cambiare atteggiamento nel Maggiore, non si aspettava di ricevere un invito simile stando sopra una "macchina che vola". Sorrise al suo superiore, facendo scomparire quel velo di meccanicità che le si era appiccicato addosso come colla. 
« Ti ringrazio, mi farebbe molto piacere. »
Serah avrebbe capito, anche perché continuava a dirle che doveva trovare il tempo di fare qualcosa di diverso rispetto ad allenamenti o missioni per conto di SOLDIER. Si congedò al collega, dicendogli che sarebbe passata da casa sua per le otto e mezza, poi si librò nel cielo per raggiungere il quartiere generale. Sephiroth invece venne prelevato con l'elicottero, la ShinRa non lo avrebbe di certo fatto tornare indietro a piedi. 
 
 
[13 Febbraio 0001 - Base Militare ShinRa di Junon]
 
Erano passate due settimane da quando il generale aveva invitato Lightning a cena. Avevano passato una splendida serata, anche se la donna aveva rimproverato l'argenteo per il suo scarso regime alimentare fatto solo di ramen istantaneo e cibi precotti. 
Erano usciti insieme per altre due volte, una per il pranzo e un'altra a cena da Lightning dove gli aveva cucinato qualcosa di sano e sostanzioso. 
Non poteva credere che il generale SOLDIER 1st Class Sephiroth mangiasse cosi tante schifezze e al tempo stesso a mantenere una linea così perfetta: era anche vero che aveva sempre qualche missione da fare, ma non poteva andare avanti in questo modo, gli servivano energie per combattere almeno era questo che pensava il Maggiore. 
Quel giorno la donna si sarebbe occupata di sorvegliare il Presidente durante una conferenza stampa molto importante, o almeno avrebbe dovuto visto che AVALANCHE aveva attaccato ieri sera e aveva messo in pericolo la vita del presidente. Doveva dunque controllare che non portassero via le attrezzature dedicate all'esposizione del giorno successivo, il dottor Hope Estheim stava facendo un ultimo controllo accompagnato dal Maggiore. 
« Prototipo 101.  Prototipo 102. Prototipo 103. Prototipo 104. Prototipo 105. »
« Dottore, è tutto apposto? » chiede gentilmente la ragazza allo scienziato « Si si, mi sembra di sì. » risponde lui sospirando « Ma sai com'è il presidente: se non è tutto perfetto e come vuole lui, da di matto. Inoltre gli hanno pure sparato ieri sera, quindi sarà ancora più di cattivo umore. »
Vero, i Turks non erano riusciti a tenere sotto controllo la situazione e di conseguenza tutto era andato a rotoli. Tuttavia la SOLDIER poteva capirli, erano stati mandati dei nuovi tipo di combattenti potenziati contro di loro ed è difficile combattere contro un nemico di cui non si conoscono le debolezze. 
 
[Birth of a Wish - NieR: Automata OST https://youtu.be/z49X4rpxdQE]
Ad un certo punto, POD notificò la ragazza di una chiamata da parte di un numero sconosciuto. La donna accettò, curiosa di sapere chi aveva deciso di chiamarla e rimase molto sorpresa quando il suo interlocutore rivelò la propria identità. 
« Ehi, pronto! Sono Reno, dei Turks. È il telefono del Maggiore Lightning? » la voce del ragazzo era un po' annoiata, ma il timbro era inconfondibile: era proprio lui, il rosso rompipalle dei Turks. 
« Si Reno, sono il Maggiore. Posso sapere il motivo di questa chiamata? »
« Beh... Ecco... Non saprei come dirglielo ma... Insomma la situazione, la situazione non è carinissima... È pessima cioè... È tragica... È... »
« Una situazione di merda, giusto? »
« Esatto! Mi ha tolto le parole di bocca Maggiore! »
La donna stava iniziando a spazientirsi, Reno era sempre stato un po' così ma se la situazione era grave non poteva assolutamente tergiversare. 
« Dimmi cosa sta succedendo! »
« Ehm... Beh... L'attacco al presidente di ieri sera era un pretesto per farci abbassare la guardia e prendere possesso del cannone mako di Junon. Parlo di AVALANCHE ovviamente... Hanno intenzione di sparare contro Midgar e... »
Lightning impallidì. 
Tutti quei civili, tutte quelle persone... Spazzate via in un colpo solo da un gruppo di eco terroristi da strapazzo. Se pensava al disastro che sarebbe potuto accadere, le si stringeva lo stomaco. 
Soprattutto perché a Midgar c'era lei
 
« Non dire altro, mi sto già dirigendo lì. Voi proteggete il presidente. »
« Va bene, abbiamo già mandato una dei nostri e Sephiroth dovrebbe raggiungervi a momenti. »
« Ricevuto. Mi raccomando fate attenzione. »
La donna si rivolge dunque a Hope Estheim, si raccomanda subito di NON aprire le porte della sala esposizione e di barricarsi dentro essendo il luogo più sicuro per lui. Il giovane scienziato ovviamente accetta, non ha alcuna intenzione di lasciare che AVALANCHE metta le sue sudicie mani sui suoi amati prototipi, anche perché avrebbe fatto lui una strage in quel caso. 
Dunque la SOLDIER esce e corre a tutta velocità verso il cannone Mako,  che si trovava dall'altra parte della strada. 
« POD, segnami la posizione della sala comandi del cannone sulla mappa e chiama Sephiroth per favore. »
« Affermativo. Obbiettivo segnato sulla mappa. Chiamata in corso al SOLDIER 1st Class Sephiroth. »
Passò qualche secondo prima che il Generale rispondesse alla chiamata, il suo tono di voce rimaneva tranquillo ma alquanto frettoloso. 
« Lightning! Dimmi pure, ma cerca di essere veloce, sono un po' di fretta. »
« AVALANCHE ha preso possesso del cannone Mako e mi sto dirigendo sul posto per fermarlo. » 
Fu tremendamente fiscale, ma non fu questo ciò che sorprese il SOLDIER argentato. 
« Ah. Sei a Junon? » 
« . »
« Quindi era qui il lavoro di cui mi hai parlato. »
« . »
« Esattamente dove ti trovi in questo momento? »
« Sono sulla strada principale che porta al cannone Mako. »
« Io sono in elicottero. Meglio attaccare AVALANCHE su due fronti: io da sopra mentre tu sotto. »
« Va bene, cerco di arrivare il più velocemente possibile. »
« Perfetto. Mi raccomando, fa attenzione! »
La ragazza corse rapida verso la gigantesca struttura che ospitava il cannone, un luogo molto alto e dall'aspetto estremamente minaccioso, come se avesse potuto sparare in qualsiasi momento. La ShinRa è così che voleva il suo cannone, gigantesco e terrificante a sottolineare il suo indiscutibile dominio su tutti. Nessuno poteva opporsi a loro, ma se non altro qualcuno ci provava o almeno questo era l'obbiettivo di AVALANCHE. 
Quando la giovane SOLDIER raggiunse i piedi del cannone, trovò ad accoglierla un manipolo di terroristi armati che non si fecero scrupolo a spararle addosso. Ovviamente la ragazza non si fece affatto colpire dai proiettili delle loro armi di second'ordine, e con il suo gunblade fece capire loro come si doveva sparare correttamente a qualcuno. 
Una volta annientati, la giovane si rivolge a POD: vorrebbe trovare una scorciatoia all'interno della struttura che possa portarla direttamente in sala comandi. 
« Affermativo. La via più veloce consiste nell'utilizzare la scala antincendio, situata poco più avanti a sinistra. »
Lightning non se lo fa ripetere due volte, a gran velocità si precipita dalla scala antincendio salendo sui numerosi piani dell'edificio metallico. 
Tuttavia, Estheim la notifica di una cosa davvero poco piacevole. 
« Lightning, ho brutte notizie: sono riuscito ad Hackerare i sistemi di comando del cannone... E ho visto che hanno già inserito i codici per sparare contro Midgar. Per adesso sono solo riuscito a rallentare il processo, ma devi sbrigarti. Da adesso hai quattro minuti per raggiungere la sala comando. Ti invio la password per cancellare da inserire nel computer. »
"Maledizione!"
Fu il suo primo pensiero quando il messaggio del dottore terminò, mentre sentiva il suo stomaco iniziava ad annodarsi per il terrore. Se non fosse riuscita a fermare il cannone, Midgar sarebbe andata perduta. 
Ogni cosa sarebbe stata cancellata.
Il quartiere generale. 
I cittadini. 
La sua casa.
Sua sorella. 
Tutto. 
Avrebbe perso ogni ragione per vivere e non poteva assolutamente permettere che ciò accadesse, non voleva deludere nessuno soprattutto lui che contava sulla sua collaborazione. 
"Sephiroth."
Se pensava a lui, a cosa sarebbe successo se lo avrebbe deluso, anche il suo cuore iniziava a stringersi in una pensante morsa di ferro. 
Non voleva deluderlo. 
Non voleva perdere la sua fiducia. 
Arrivò nel corridoio che l'avrebbe condotta in sala comando, le scale sbucavano da una finestra del corridoio ma ad accoglierla vi erano ulteriori armate di AVALANCHE che non erano intenzionate a farla passare. 
« Allerta. L'Unità SOLDIER 1st Class Lightning ha 3.23 minuti per fermare il lancio. »
« Si POD, lo so. » dice lei « MALEDETTI BASTARDI!!!! »
Si lanciò su di loro come una furia, non era intenzionata a lasciare che quel gruppo di infami arrestasse la avanzata. Era qualcosa che non poteva permettere in alcun modo, dunque Lightning squartò senza pietà i nemici che le impedivano di raggiungere la sala comando. Quando li sconfisse, nel corridoio vi era solo sangue, cadaveri mutilati e i segni di chi aveva combattuto in maniera estenuante per la propria causa. Finalmente, dopo due minuti e mezzo di combattimento, la SOLDIER arrivò nella sala comandi dove finalmente poté abortire le operazioni di fuoco del cannone.
Quando la scritta "OPERATION CANCELED", la giovane SOLDIER tirò un grosso sospiro di sollievo e cadde a terra, con gli occhi lucidi.
« Ci sono riuscita. »
Sentii poi i passi di qualcuno, forse uno di AVALANCHE. Si mise subito in posizione, pronta ad attaccare il nemico... Tuttavia le si presentò dinnanzi un alleato, una persona che non aveva mai visto. 
Una ragazza bionda, con una lunga coda di cavallo, giacca e cravatta nere e un fucile a pompa come arma. 
« Tu devi essere l'agente di Turks che hanno inviato, giusto? » chiede con gentilezza Lightning, osservando l'espressione confusa della giovane bionda « Sono il Maggiore SOLDIER 1st Class Lightning. Mi sono occupata di cancellare le operazioni di fuoco, è tutto sotto controllo. »
La Turks tira un sospiro di sollievo, sorride alla SOLDIER dato che ormai il pericolo è passato. 
« Meno male, grazie infinite. Mi presento, sono Shotgun dei Turks. Immagino che lei sia la sorella di Bow.  »
« Precisamente, sono la sorella maggiore della vostra ultima arrivata. »
Serah aveva scelto un arco come arma per prestare servizio nei Turks, un'arma molto speciale perché si trasformava sia in un'arco che in una spada. Un'altra dei prototipi creati dal settore Ricerca&Sviluppo, Lightning aveva visto Serah durante alcune simulazioni semplici e non se la cavava affatto male. 
Ad un certo punto si sentì il rumore di un'esplosione, proveniva dal tetto. 
Lightning chiese a Shotgun di seguirla di sopra. 
 
 
« Vedo che hai bloccato il mio attacco. »
« Quindi sei stato tu! Il soldato d'argento. Sephiroth! »
« E tu saresti? »
« Io sono Elfè, la leader di AVALANCHE. »
 
[Song of The Ancients: Fate - NieR: Gestalt OST https://youtu.be/uxcSPblFJ1Y]
 
Quando Lightning e Shotgun arrivarono, videro Sephiroth combattere contro una donna dai capelli corti marroni, un'uniforme c'è ricordava vagamente quella di AVALANCHE ed una katana in mano. Sembrava essere riuscita a mettere in difficoltà l'argenteo, cosa che prima d'ora nessuno aveva mai fatto. 
In quel momento la donna, che prima aveva detto di chiamarsi Elfè e di essere la leader di AVALANCHE, fece una domanda al Generale di SOLDIER. 
« Dimmi Sephiroth, tu per cosa combatti? »
L'uomo stette in silenzio alle parole della donna, come se non sapesse proprio rispondere cosa che effettivamente era vera. Non ci aveva mai pensato, fino a quel momento si era solo limitato a prendere ordini dalla ShinRa senza mai effettivamente chiedersi per cosa combattesse.  
« Non è tenuto a risponderti! »
Lightning li interrompe, sfoderando il suo gunblade e frapponendosi fra i due. Il suo volto era pieno di rabbia, come se stesse per esplodere da un momento all'altro. 
« Dimmi leader di AVALANCHE, sei stata tu ad ordinare che facessero fuoco su Midgar con il cannone? »
Il tono della ragazza è imperativo, furioso come il suo sguardo. 
« Sì. Questo è il giudizio che AVALANCHE ha deciso di imporre a voi della ShinRa. Per i nostri compagni, per le cose orribili che state- »
« STA ZITTA! » con un grido rabbioso, la SOLDIER impone il silenzio ad Elfè che la guarda esterrefatta. Lo stesso fa Sephiroth, che è rimasto vicino a lei osservandola confuso. 
« Tu stavi per cancellare un'intera città, stavi per uccidere milioni di vite innocenti in nome del tuo finto buonismo. Ti sembra forse coerente distruggere persone che non centrano nulla? »
Tutta la rabbia che aveva dentro venne buttata fuori, sotto gli occhi increduli del Generale argentato che forse ritenne cosa giusta evitare che le due donne combattessero. 
« Ascolta, forse è meglio lasciar perdere. »
« No, questa adesso è la mia battaglia. »
Volle essere chiara, adesso avrebbe combattuto lei contro la leader di AVALANCHE ed era decisa a non risparmiarsi con lei. Sephiroth sospirò: Lightning era davvero imprudente, lui aveva constatato con i suoi occhi la forza di Elfè e non era un nemico da sottovalutare se era riuscita a fermarlo. 
Tuttavia aveva compreso che se la rosata di metteva in testa qualcosa, era difficile farle cambiare idea. 
Sperava solo che stavolta sapesse quello che stava facendo. 
« Chi sei? E per quale motivo combatti? » chiede ad un certo punto Elfè, stupita dalla determinazione della SOLDIER. 
« Il mio nome è Lightning. SOLDIER, 1st Class ed io combatto per proteggere tutto ciò che amo. »
Lightning ingaggiò con Elfè un furioso scontro. 
Le due guerriere sembravano quasi danzare sotto la suggestiva luce del tramonto di Junon, mentre Sephiroth e Shotgun le guardavano i esterrefatti. 
"Tu per cosa combatti?" mentre il suono delle spade delle ragazze che si scontravano echeggiava stridulo nell'aria, Sephiroth non poteva fare a meno di ricordare le parole di Elfè. 
Per cosa combatti. 
Per cosa vale la pena rischiare la vita. 
Non aveva ideali. 
Aveva solo ordini. 
Non aveva qualcuno da proteggere. 
O forse sì? 
« Allerta. Rilevata la presenza di una forte fonte di energia sulla mano destra del nemico. Proposta: tagliare la mano al nemico, cosicché non possa più utilizzare tale energia. »
Il POD di Lightning aveva notato che qualcosa non andava in quella donna, che ci doveva essere un motivo se era così forte. Avevano iniziato a combattere da soli cinque minuti, ma Elfè non sembrava risentirne affatto. 
Non doveva arrendersi, non poteva. 
Uccidere Elfè significava porre fine a quel gruppo di finti eco-terroristi, tutto sarebbe tornato normale. Corse nuovamente verso la sua avversaria, scivolando in avanti per recidere i tendini della sua gamba destra. Riuscì a colpirla più o meno dove desiderava, questo le diede la facoltà di attaccarla... Tuttavia non riuscì a staccarle la mano, perché la giovane terrorista riuscii a difendersi. 
Il loro combattimento proseguì, nonostante qualche difficoltà iniziale, Lightning sembrava aver ripreso ed ora teneva testa alla leader con ferocia. Non sarebbe morta sotto i colpi della sua spada, inoltre si chiedeva da che cosa potesse derivare la fonte di energia che POD aveva rilevato. 
Nel mentre Sephiroth le contemplava combattere, mentre la sua testa era piena di pensieri. 
« Una ragione... » si disse lui piano, sorridendo ironico. 
Si stava interrogando su che cosa valesse la pena combattere, cosa stava provando in questi ultimi giorni... Fu mentre ci pensava che le parole della sua collega gli ritornarono in mente, così come tutti gli attimi vissuti insieme in questi due mesi. 
Lei ogni volta rischiava la vita se qualcosa lo stava per mettere in pericolo, nonostante il suo essere irrimediabilmente testardo e spericolato la ragazza lo aveva sempre protetto. 
Anche oggi.
Anche quella volta nelle lande desolate attorno a Midgar. 
"Io combatto per proteggere tutto ciò che amo." Aveva detto lei e forse l'argenteo stava tirando un azzardo a pensare che anche lui faceva parte di ciò che Lightning amava. 
Magari stava solo viaggiando con la fantasia, ma a pensarci si sentiva sollevato, sicuro. 
Forse l'aveva trovata. 
La sua ragione. 
Perché lui non voleva che i momenti insieme a lei finissero, non voleva che smettesse di venire a casa da lui a lamentarsi del suo regime alimentare e a cucinare qualcosa insieme, non voleva smettere di vedere il suo sorriso. 
« Allerta. L'Unità SOLDIER 1st Class Lightning si sta affaticando troppo. Proposta: fermare lo scontro, in modo che la vita dell'unità SOLDIER Lightning non venga messa a rischio. »
Il POD di Sephiroth aveva ragione, la ragazza stava visibilmente sanguinando e lo stesso Elfè. Avevano dato sfoggio ad ogni loro tecnica, ad ogni loro asso nella manica ma nessuna delle due era riuscita a prevalere sull'altra. 
Fu quando il sangue della rosata cadde sul pavimento del tetto, che quel sentimento di paura tornò prepotentemente a farsi largo nell'animo di Sephiroth. 
Finalmente aveva capito quale fosse la sua ragione per combattere. 
Velocemente, si frappose fra Lightning ed Elfè, bloccando il loro scontro. 
« Adesso basta! » dice lui severo « Puoi andartene leader di AVALANCHE, questo scontro finisce qui. »
Elfè guarda il soldato d'argento esterrefatta, mentre sul volto di Lightning si fa largo un'espressione furiosa. 
Non voleva essere fermata.
Cercò di rialzarsi, poiché a causa di Sephiroth era finita a terra, ma cadde di nuovo e venne prontamente presa dal SOLDIER. 
« Sei ancora interessata a sapere perché combatto, Elfè? » chiede l'uomo alla terrorista, che fa un cenno di sì con la testa. 
« La mia ragione per combattere è la donna contro cui hai combattuto. Lei è ciò che mi spinge a lottare. » dice Sephiroth con sicurezza, mentre nello sguardo di Lightning si fece largo dello stupore e le sue guance iniziarono ad arrossire improvvisamente. 
« Capisco. » risponde poi Elfè « Non mi aspettavo che Sephiroth, il soldato d'argento, avesse una ragione così nobile. Va bene, per oggi ci ritiriamo ma il nostro giudizio tornerà su di voi. »
La leader di AVALANCHE riuscì a scappare, sotto gli occhi increduli di Lightning e di Shotgun. Proprio a quest'ultima l'argenteo si rivolge, le disse che avrebbero dovuto fare molta attenzione con quella Elfè e di riferirlo ai suoi superiori, dopo di che la Turks si congedò ai SOLDIER. 
 
[Chikai - Kingdom Hearts III OST https://youtu.be/6-w009dK_bM]
 
« Perché mi hai fermata?! » esclamò furiosa Lightning, adirata per essere stata bloccata durante lo scontro « Se fossi riuscita ad ucciderla, AVALANCHE avrebbe perso. »
« E quindi è giusto che tu debba perdere la vita nel farlo? »
Lo sguardo severo di Sephiroth le arrivò addosso come una coltellata, non si aspettava una simile reazione e si sentiva come se lo avesse deluso. 
La faceva stare male. 
« Lightning, io... Io non voglio che tu scompaia. Non voglio che i momenti vissuti insieme, le missioni, le nostre conversazioni finiscano. Io voglio proteggerti, voglio che il nostro legame continui ad esistere... Perché... »
L'uomo si bloccò, come se non sapesse che cosa dire. Per lui era tutto nuovo, non gli era mai accaduto di provare emozioni del genere e di conseguenza si sentiva a disagio. Lo stesso si poteva dire di Lightning, anche lei era in difficoltà ma era sicura di una cosa dalle parole che aveva potuto ascoltare. 
« Sephiroth, tu mi stai dicendo che... »
« Ti amo, Lightning. » 
Bene, ci era riuscito. Sentiva di essersi alleggerito di un peso ma si sentiva a disagio: cosa avrebbe mai potuto rispondere lei?
« So che tu combatti per proteggere Serah, ma lascia che io protegga te. Io non voglio perderti! »
La ragazza scoppiò in lacrime di commozione ed abbracciò il generale, con tutta la forza che aveva in corpo. 
« Io... In un certo senso è lo stesso anche per me. Ti proteggo perché ti amo. » dice Lightning con la voce rotta per via delle lacrime « Mi dispiace. »
Sephiroth le sorrise, accarezzando la morbida chioma rosa della ragazza. 
Per loro qualcosa era cambiato quel giorno, sicuramente il legame che avevano creato non si sarebbe spezzato tanto facilmente. 
E il tramonto di Junon ne era testimone. 
 
 
« Cosa significa legarsi a qualcuno?
Me lo sono chiesta spesso ultimamente, in fondo non possiamo fare a meno dei legami. Siamo intrappolati in un labirinto di relazioni: che si tratti solo di sguardi o di una semplice conversazione alla fine leghiamo noi stessi al prossimo. 
In un modo o nell'altro. 
Ma cosa significa legarsi a qualcuno?
Avere un legame indissolubile ed inscindibile con quel qualcuno... Come è possibile crearlo?
Ho finalmente capito come accade. Perché se quel qualcuno diventa ciò per cui rischieresti la vita, ciò per cui sei disposto a lottare... Allora non vuoi assolutamente perderlo, vuoi tenerlo stretto a te.
Vicino al cuore.  »
 
 
CE L'HO FATTA!!!
Diamine è stato un parto plurigemellare questo capitolo ma ci sono riuscita. Tante incertezze, un via vai di ispirazione ma alla fine ci sono riuscita. Dai lo so che siete felici che ci sia finalmente un po' di fluff in questa storia :D 
Ma immagino che abbiate tante domande: chi è il SOLDIER 2E?
Chi è Zorah?
E cosa sono le biomacchine?
Se volete le risposte basta rimanere sintonizzati su questi canali ~
Prometto di non deludervi uwu 
 
 
 
   
 
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