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Autore: Neera Sharim    07/07/2009    24 recensioni
Dio, questa sensazione è bellissima.
Sarà l’alcool che caldo mi scorre dentro, ma la musica… il ritmo… me li sento nella testa. Sento il mio corpo muoversi al ritmo della musica, spettatrice lontana non posso far altro che osservarmi muovermi nel caos della sala. Le luci abbaglianti e il contatto tra i corpi mi annebbiano i sensi. Li posso percepire, gli sguardi di tutti su di me. D’altronde, non è una cosa comune vedere Hermione Jean Granger in questo stato.Ma stasera è più forte di me.

"-Pan, sai una cosa? Questa sera, finalmente, mi farò la Granger.
-...
-Oh, è un’occasione d’oro, non posso mica lasciarmi sfuggire una situazione del genere.
-...
-Te lo immagini? L’irreprensibile Caposcuola Grifondoro, sedotta ed insidiata dal playboy di Hogwarts. La mia fama salirà sicuramente alle stelle!
-...
-Senza contare che la Granger, effettivamente, è…
Basta.
ADESSO LO DISTRUGGO."
Neera Sharim & Ranyare: nuovo esperimento! =P
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Hermione Granger, Pansy Parkinson, Un po' tutti | Coppie: Blaise/Pansy, Draco/Hermione
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da VII libro alternativo
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"...The way you look at me, the way you touch me, the fire in you eyes…"
{[Hermione POV] ByNeera}
Dio, questa  sensazione è bellissima.
Sarà l’alcool che caldo mi scorre dentro, ma la musica…il ritmo…me li sento nella testa. Sento il mio corpo muoversi al ritmo della musica, spettatrice lontana non posso far altro che osservarmi muovermi nel caos della sala. Le luci abbaglianti e il contatto tra i corpi mi annebbiano i sensi. Li posso percepire, gli sguardi di tutti su di me. D’altronde, non è una cosa comune vedere Hermione Jane Granger in questo stato. Ma stasera è più forte di me.
Afferro il cocktail che mi porge il ragazzo di fronte a me, lo mando giù in un sorso solo. È afrodisiaca questa sensazione…è libertà allo stato puro.
Tske.. stasera ho dato a Ron del coglione, invece lo devo soltanto ringraziare, perché se ora sto vivendo tutto questo è solo merito suo.
Sento la testa vorticare, la getto indietro, i capelli, in morbide onde color caramello mi ricadono sensuali sulle spalle, sul petto, scivolano in dolci boccoli provocanti nell’incavo tra i seni.
Il ragazzo davanti a me mette le mani sui miei fianchi e mi ritrovo in un gesto spontaneo a ruotare improvvisamente più lentamente il bacino. Lui mi tira ancor di più verso di sé con una presa forte, salda, con un movimento veloce che mi fa girare la testa. I nostri corpi si scontrano, sento il contatto  del suo torace potente contro i miei seni, la pressione libidinosa del suo basso ventre contro il mio, la sua eccitazione premere prorompente a contatto con il mio interno coscia. Le sue mani scivolano, giù, sul mio corpo sfiorano le cosce, mi prendono da dietro, scivolando sui glutei, mi stringe a sé. Mi schiaccia contro il suo corpo e il mio mi fa sentire scariche d’adrenalina pura. Io lo lascio fare. Anzi, anche le mie mani lo cercano, lo toccano, s’intrecciano seducenti al suo collo. Getto indietro la testa.
Forse sto sbagliando.
Forse sono ubriaca…………..no non m’interessa.
So solo che per la prima volta in vita mia mi sembra di star vivendo davvero.
Sento il mio corpo muoversi secondo il volere del ragazzo che mi tiene stretta a sé. Le sue mani mi toccano, scivolano, esplorano il mio corpo avvolto in un tubino corto, blu, che mi avvolge dal seno fino a poco meno di metà coscia.
Forse dovrei fermarmi…forse dovrei fermarlo. Ma non ci riesco.
Il tempo di percepire la vicinanza alle mie spalle di un altro ragazzo, che già la sua voce roca e bassa mi entra dentro. I brividi caldi che mi assalgono non sono sicura me li stia dando solo l’alcool che mi scorre dentro insieme al sangue ormai.
- Granger, vuoi bere ancora?
Mi chiedo se lo voglio davvero. Ma ancora prima che le mie labbra riescano a dar voce ai miei pensieri, mi sento rispondere un “sì” secco.
Evidentemente, è quello che voglio davvero.
Non so chi mi porge il cocktail, so solo che non esito un secondo di più. Bevo anche quello e la sensazione dell’alcool che scivola nelle vene è eccitante.
Ho bevuto parecchio, questo lo so. Forse troppo. …sicuramente troppo.
L’altro ragazzo dietro di me mi mette le mani addosso, ora sono in mezzo, posso sentirli strusciarsi contro al mio corpo, percepisco il loro calore, i loro respiri. Le mani, che impudiche mi prendono, mi sfiorano. E io che gioco con loro. Scendo, mi struscio con una sensualità che non sapevo nemmeno di avere ma che, a quanto pare, non dev’essere proprio carente. Sento il ragazzo dietro di me avvicinarmi di più a lui, la sua mano scivola sul mio ventre mentre quello davanti le sposta sui fianchi. Non smetto.
Il mio bacino si muove con una lentezza disarmante, i fianchi che con sensualità si scontrano, strusciandosi su quelli di loro.
Il ragazzo dietro di me fa scendere la mano.
La sento, che calda, scivola giù, giù fino al monte di venere, e mi preme di più contro di lui, obbligandomi a scendere. 
…..
Forse ora sto davvero esagerando.
Mi fermo, il mio corpo traballa, ma cosa diavolo sto facendo?!
Mentre io cerco di liberarmi dalla loro presa sento le palpebre improvvisamente pesanti e il corpo cedere.
Faccio tempo a fare solo pochi passi, uscire dall’abbraccio bollente e libidinoso dei due ragazzi, che uno di loro mi afferra per il polso…forse quello moro, forse quello biondo, non lo so. So solo che mi trascina a sé, con forza questa volta. La mia schiena contro al suo petto forte, lui mi stringe in una morsa possessiva.
- Dove te ne vai, Granger? Ci stavamo divertendo così tanto…
La testa mi gira, cerco di spostarmi, mi dibatto fra le sue braccia forti. So perfettamente, però, che è tutto inutile. La sua mano mi scende impudica sulla coscia, si insinua sotto la gonna, alzandomela lievemente con una lenta sensualità, mentre mi obbliga a ballare con lui. No, non voglio, non voglio più.
-Lasciami, dai…
L’altro ragazzo s’avvicina, un sorriso languido disegnato sul volto. Tra le mani ha un altro bicchiere.
Ora è davvero troppo.
Mi dibatto di più cerco di spostarmi.
Tentativi inutili. La mano del ragazzo dietro di me si sposta più al centro e io, istintivamente chiudo le gambe. Posso sentire le loro risate basse, mentre di nuovo mi stanno per chiudere in una morsa ancora più serrata della precedente. Senza quasi rendermene conto mi ritrovo ad urlare:
-No…basta!
Loro, però, sembrano non capire. Si avvicinano sempre di più. Il ragazzo con il cocktail me lo porta alle labbra.
-Avanti, Granger…un altro non ti farà male.
Sto soffocando.
-No…no…
Il ragazzo dietro di me mi fa scivolare la mano fuori dalla gonna mettendomela sul basso ventre, l’altra mano mi alza il mento, schiudendomi le labbra con il pollice.
-Avanti, piccola…senza farti pregare…
Sento la mia voce negare, rifiutarsi. Ma non ce la faccio a reagire.
Urlo.
-VI HO DETTO NO!
Ora ho davvero paura. Cerco di dibattermi di scostarmi ma è tutto inutile.
Sto per rassegnarmi, quando…
-Ehi, ehi, ehi…non l’avete sentita, ragazzi? La signorina ha detto di no.
Non so chi sia stato ad intervenire, so solo che conosco questa voce.
Il ragazzo dietro di me smette di muoversi ma non mi lascia andare.
- Malfoy vatti a cercare un’altra puttana per questa serata, che dici?
Ehi… a chi ha dato della puttana questo porco schifoso?
- Razza di bastardo, ma come ti…!
Mi scosto dal ragazzo, voltandomi verso di lui, con la chiara intenzione di colpirlo. Il mio pugno, troppo debole e lento, viene intercettato quasi all’istante e in un battito di cuore mi ritrovo con la sua lingua in bocca.
E’…orribile!
Tento di spostarmi, ma le sue braccia mi bloccano con forza. Una mano a tenermi la nuca, l’altra premuta sul fianco. Protesto, ma lui mi spegne i lamenti direttamente in gola.
Oddio, no…

- Questo non dovevi farlo.
La voce è beffarda ma troppo, troppo gelida. Mi ferma il cuore in petto il timbro falsamente divertito e assai minaccioso.
Sento il ragazzo che mi ha ormai arpionata per le natiche scostarsi, la sua mano che scivola via dal mio corpo.
- Ah!!! Cazzo! Cazzo!
- Ti consiglio di non gridare se non vuoi farti vedere in questa situazione da tutti gli invitati, Hale.
- …Il braccio! Il braccio! …Malfoy me lo stai rompendo!
- Oh, come mi dispiace.
- Ahr!!!
- Che ne dici di chiedere scusa alla signorina Simon?
- …Ah! Senti da che pulpito, Malfoy! …Ah… AH!!!
Non capisco quello che sta succedendo… sento sola la testa vorticare forte, le tempie esplodermi… davanti a me, un ragazzo alto, biondo, bellissimo in un completo nero che ne accentua l’eterea chiarezza della pelle color alabastro, sta stringendo dietro la schiena del ragazzo che mi ha messo le mani addosso il rispettivo braccio.
Non riesco a distinguerne i lineamenti. Non riesco ad associare a quel nome che dentro di me fa scattare fremiti forti, un volto.
La sua voce, roca, all’apparenza divertita, mi fa sussultare. La sento appena, ma mi manda brividi in tutto il corpo.
- Allora Hale?
Le gambe mi tremano.
- …Scu…scusami…
Sento il sussurro astioso del ragazzo farmi esplodere la testa. Dio… non ce la faccio più…
- Tske, Bene. Allora Hale, ci voleva così tanto?
- Malfoy sei…
E quando sento parlare di nuovo il bel biondo, la sua voce mi gela all’istante.
- …Non credere Hale. Con te non ho ancora finito. Ora mi prenderò cura della signorina ma… vedi di non metterti troppo comodo.
 
 
{[Pansy POV] ByRan}
Alzo lo sguardo. Due occhi azzurri e penetranti incrociano i miei per un solo istante, un lieve sorriso ironico disegnato sulle labbra carnose.
-Oh, Blaise, balli?
Dio, quanto odio queste oche maledette.
Blaise accenna di nuovo quel dannato sorriso, rivolgendomi un occhiolino di sottecchi, il capo appena abbassato, il bicchiere di cristallo fra le lunghe, bellissime dita. Passerei ore a guardarlo rigirarsi quel calice nella mano, il liquore scorrere ipnotico sul vetro pregiato, schizzare appena sulla sua pelle di bronzo chiaro…osare toccarlo, macchiare l’immacolata perfezione di questo dio dell’eros.
-Certo che ballo, piccolina…
Alza lo sguardo sulla biondina anoressica che sta aspettando, speranzosa, che lui la segua in pista.
Questa te la vuoi fare, Blaise? Quante ne sono già passate dal tuo letto, stupido idiota, quante ancora dovranno passarne prima che tu capisca, prima che tu comprenda che queste non sono alla tua altezza?
A me basterebbe solo un bacio…
Ho aspettato sette anni qualcosa di più dei tuoi sorrisi che mi danno il batticuore, delle tue carezze maledettamente fraterne, delle tue parole stupidamente gentili.
Non lo capisci?
Perché continui a cercare loro, che possono soltanto darti il loro corpo, quando io potrei darti ogni singola cellula di me stessa, del mio corpo, del mio cuore, della mia anima?
Blaise si alza, con un gesto fluido ed elegante che da un brusco scossone al mio bassoventre ed al mio petto martellato da un assurdo organo che batte soltanto per lui.
Mi rivolge uno dei suoi tipici cenni sprezzanti, un occhiolino, un sopracciglio lievemente alzato, un bacio soffiato a fior di dita.
-Pan, torno fra poco.
-D’accordo…divertiti.
Mi sento rispondere, atona, la voce che si spezza su quel “divertiti” assolutamente falso. Ma Blaise non se ne accorge, i miei sono occhi di Serpe, scuri ed impenetrabili, occhi silenziosi, occhi gelidi, occhi castani che non possono mostrare qualcosa di più di glaciale indifferenza.
Mi sfiora i capelli, allontanandosi con la bamboletta dannata che, come tante altre prima di lei, avranno almeno un briciolo di ciò che io, Pansy Parkinson, storica migliore amica dei Principi di Serpeverde Malfoy e Zabini, non potrò mai avere.
Dio, Blaise, quanto ti odio.
-Pan, ma non lascerai mai perdere?
Sento Daphne sedersi accanto a me, con voce comprensiva, porgendomi un bicchiere. Mi scolo il liquore senza indugi, già piuttosto brilla, ma senza preoccuparmene minimamente. Prima sarò ubriaca, prima riuscirò a lasciarmi andare al primo che capita, cercando di non pensare a quanto vorrei che fossero le mani di Blaise a toccarmi, invece di quelle di uno sconosciuto.
-Ho lasciato perdere già in partenza, Daph.
I miei occhi, istintivamente, lo cercano. Eccolo là, in mezzo alla pista, i capelli neri, serici, bellissimi, fra le dita di quello sporco essere inutile che non ha nemmeno il diritto di toccarlo, di guardarlo, di sentire quelle sensuali mani sui fianchi, sul corpo…
Non resisto, il mio cuore non sopporta, quando vedo le labbra di Blaise accostarsi con fare provocante all’orecchio della ragazza, sfiorarla appena, mandando in bollore persino me, da quaggiù. Il suo corpo slanciato, perfetto, vestito per una volta da una camicia diversa dal nero, è un solenne richiamo al sesso. Il bianco fascia a meraviglia il suo torace, il suo petto, le sue braccia forti ma non eccessive, i suoi fianchi, Dio che fianchi…le sue spalle, Cristo, quanto vorrei morderlo, baciarlo, assaporarlo anche soltanto per una volta…vedo il suo bacino fare un movimento verso quello di lei, in un modo che…che…qualsiasi donna morirebbe, io muoio semplicemente a guardarlo, ad immaginarlo, a sognarlo…
Qualcosa monta però irresistibile dentro di me, quando vedo le sue labbra carnose intrappolare quelle insulse di lei in un bacio sensuale, di quei baci capaci di uccidere.
-Ora basta!
Spinta dalla rabbia e dalla cieca gelosia, balzo in piedi, dritta ed impettita sulle mie decolté tacco 12, senza barcollare nonostante l’alcool che mi circola in corpo.
-Pan…non è una buona idea…
-Mi sono scassata le palle.
Senza nemmeno guardare di striscio la mia amica, con il mio solito passo ancheggiante e sensuale, mi lascio travolgere da questi corpi ondeggianti, saturi di musica troppo alta, di vino, di sesso, l’aria ne è piena, quasi annebbiata.
Ho una forza, dentro, che…forse è soltanto l’alcool, forse un misto di gelosia e determinazione che ribolle nel mio cuore da troppo tempo, ma so che non posso, non posso più tollerare tutto questo. Non mi sono mai comportata così, non ho mai avuto il coraggio di prendere a due mani la situazione e dirigerla dove voglio io. Ma adesso sì, ora non posso fermarmi, non voglio, non lo farò.
L’amico non mi basta più.
Io voglio Blaise.
Con ogni fibra del mio essere, del mio corpo, della mia mente e del mio cuore. Lo voglio da tanto, lo desidero, voglio quelle labbra su di me. Lo amo e lo so, ma me lo nego da troppo tempo. È arrivato il momento di accettarlo, e di tirare fuori quello che provo…difficile, quasi impossibile, per una Serpe.
Ballando, sensuale, i fianchi che in affondi e stoccate disegnano una danza che non è ballo, ma lotta, lascio che le emozioni ed il battito del mio cuore mi guidino fino a lui.
Il mio migliore amico alza lo sguardo, staccandosi dal divertente scambio di saliva con il tafano anoressico che gli sta abbarbicata addosso come una piovra. Lo vedo sillabare il mio nome, stupito, perché sa che se scendo in pista io, solitamente, lo faccio per avere tutti gli sguardi su di me, per ammaliare, per conquistare. Ancora non capisce che è nel giusto, che qualcosa voglio conquistare, ed è il mio posto, fra le sue braccia.
Ma, ovviamente, non può essere così facile per me, algida e fredda, una vera principessa Serpeverde.
E quindi, una speranza folle che martella nel petto, a pochi metri da lui lascio che le mie palpebre si socchiudano, fino ad oscurarmi la vista, la musica che penetra attraverso ogni mio poro e diventa un tutt’uno con me.
Amo ballare, amo gli occhi che mi guardano. Ed amo alla follia questo istante, quando il mio corpo s’abbandona al ritmo pulsante di una stella ardente, quando mi accorgo degli zaffiri piantati su di me.
Mi lascio andare. Voglio stupirlo, voglio essere provocante, voglio che capisca. Le mie mani salgono al cielo, la mia figura segue ogni nota, ogni battito. I fianchi danzano con forza e sensualità, le gambe si muovono eleganti, il mio petto si espone, mettendo in evidenza le mie belle curve.
Scaccio uno stupido pretendente con un freddo sguardo alquanto allarmante, quando sento due mani incredibilmente calde posarsi con delicatezza sui miei fianchi, un torace accostarsi alla mia schiena.
-Cosa stai facendo, Pan?
Il sussurro al mio orecchio, quelle labbra da stupro premute sui miei capelli, mi danno un brivido assurdo, caldo, bollente, che corre dalla nuca fino alla punta dei piedi.
È la voce che ho sempre desiderato sentire.
È il corpo che ho sempre bramato premere sul mio, il suo bacino che s’accosta ai miei glutei, il suo petto contro la schiena, le sue gambe che sfiorano le mie, nude sotto al cortissimo abito nero che indosso.
Per tutta risposta, mi struscio su di lui come una gattina desiderosa di attenzioni, le sue mani che mi sfiorano le braccia, portano le mie fra i suoi bellissimi capelli. Dio, che sensazione bellissima…
Scendo lungo il suo corpo, scendendo lungo il suo petto scolpito, il suo ventre, muovendo i fianchi con eleganza studiata ma palpitante. E le sue mani mi guidano, le sento su di me, sulle anche, sulla vita.
Quando la danza mi riporta su, mi fa voltare, mi guarda con i suoi occhioni celesti, sorpreso ed allarmato.
-Pan…
-Ho voglia di ballare con te, Blaise.
Il suo sguardo è indecifrabile, pensieroso, combattuto. Tenendomi per i fianchi mi avvicina a sé, poso il volto nell’incavo fra la sua spalla ed il collo, mentre con dolcezza il mio corpo si adagia sul suo.
Posso lasciarmi andare, adesso? Mi prenderai se mi lascio cadere, Blaise?
Blaise avvicina i fianchi a me, in un movimento sensuale che mi da un brusco scossone dalle parti del bassoventre. Con me non ha mai fatto così, non ha mai cercato di sedurmi, come fin troppo facilmente ha sempre conquistato tutte, ma proprio tutte le donne che prevedibilmente sono poi passate dal suo letto.
Si accosta a me, sfiorandomi appena con la punta delle dita, disegnando accennati arabeschi sui miei fianchi, sulla mia schiena.
I suoi occhi celesti sono vicini. Sono maledettamente vicini, ma non so cosa fare, non so se annullare lo spazio minimo che ci separa sia una buona idea, se interrompere il contatto con quei due zaffiri che mi guardano in un modo completamente diverso da come ha sempre fatto o se bearmi di quello che ho appena conquistato, molto più di quanto avessi mai anche solo osato sperare…
Ma…
Prima che uno dei due possa decidersi, prima che possa fare qualsiasi cosa, istintivamente, mossa da un pensiero quasi illogico, sposto gli occhi sulla folla intorno a noi.
Laggiù, impegnato in un curioso tete a tete con un idiota che conosco soltanto di vista, c’è l’altro componente del duo di idioti Serpeverde con cui mi riduco ad andare in giro. Biondo, alto, slanciato, Draco Malfoy è un po’ la primadonna della serata, si attira addosso gli sguardi stupiti di tre quarti della Stanza Delle Necessità.
Ma quando si dice l’esibizionismo…
Lo vedo sussurrare qualcosa di sicuramente molto minaccioso al poveraccio…mi fa quasi pena, sinceramente.
Oh, un secondo: ma quella…
Oddio, no.
Vi prego, o lo sopprimo io o fate calare la giustizia dal cielo.
Quella è Hermione Granger!!
Ubriaca fradicia, fatica persino a reggersi in piedi, i boccoli spettinati e l’espressione confusa. Non la vedo protestare, quando il tipo che è finito fra le grinfie del biondo platinato se la fila di gran carriera, probabilmente dopo aver perso la sensibilità al braccio destro, e Malfoy le si avvicina.
No, no, questa non mi torna. Per caso il senso di rotazione della Terra s’è invertito e non me ne sono accorta?
-Blaise, dimmi che non sto vedendo quello che sto vedendo.
-Pan, tesoro…credo proprio che tu ci veda benissimo.

Da quando Blaise mi chiama tesoro!?
Non faccio in tempo a registrare questo dettaglio che vedo Draco avvicinarsi a noi, Hermione stretta fra le braccia che non si ribella, anzi, si aggrappa al suo collo, alle sue spalle, per reggersi e non perdere quel minimo di orgoglio Grifondoro che sembra lottare per non lasciar sfuggire. Lui sta facendo cenno a me e Blaise di raggiungerlo, un cenno minimo, sprezzante, che noi, però, sappiamo riconoscere.
Oh, ma io lo uccido.
Non può interrompermi tutto adesso! Malfoy, sei un grandissimo coglione!
-Meglio che vada a salvare Hermione da quell’idiota.
Sospiro, lasciando a malincuore le spalle di Blaise…ma lui mi trattiene ancora un istante, traendomi a sé, i volti che si avvicinano pericolosamente.
-Vengo con te.
Cazzo!!!!!!!!
Ha una voce…cazzo. Cazzo, cazzo, cazzo. Ha una voce che definire orgasmica è dire poco, provoca centinaia di brividi nel mio corpo, sottopelle, caldi, bollenti, le sue labbra sono ad un respiro da me.
Oh, porca miseria.
No, no, Pan, sveglia, torna in te. Non violentare Blaise in mezzo alla pista, su. Vai a salvare Hermione…te la ricordi, la tua amica Grifona? La Caposcuola bacchettona e gentile che è diventata tua amica grazie a quelle inutili pozioni che non ti vengono mai?
Ecco, lei. È fra le braccia di un cretino, coglione e pure rompicazzo.
Santa pace, Herm, ma che t’è venuto da bere così tanto? Hai litigato con Weasley? Di nuovo?
Basta. Ora vado. Ora vado là, ammazzo Malfoy e le faccio un Incantesimo di Sobrietà Perenne. Ora vado e…
E le labbra di Blaise incontrano le mie.

Solo per un istante, quelle carnose labbra sensuali trovano le mie, in un bacio casto, eppure coinvolgente, le sue mani che mi tirano sui fianchi verso di lui.
Aiuto.
Mi lascia andare quasi subito, non capisco perché lo abbia fatto…okay, non m’interessa. Lo ha fatto e non mi è dispiaciuto affatto, ma adesso abbiamo una missione da compiere: un demente da uccidere e un’amica da far riprendere al più presto.
Blaise mi rivolge un occhiolino, prima di prendermi per mano e trascinarmi via, ancora mezzo imbambolata, verso il nostro biondo “amico”.
La sua mano è calda, è rassicurante, le dita intrecciate alle mie…
Ed io sono completamente nel pallone. Non riesco a mettermi in moto, non riesco a ragionare. Sono assolutamente confusa.
Perché?
Blaise, che cosa stai facendo?
Perché lo hai fatto? Se mi vuoi bene, come mi hai sempre detto in sette anni di amicizia, non giocare con me…il mio cuore non lo sopporterebbe.
Raggiungiamo il nostro tavolo, ora vuoto, nello stesso momento in cui Draco si trascina dietro Hermione, fuori dalla massa di corpi ondeggianti.
-DRACO LUCIUS MALFOY, MI VUOI SPIEGARE COSA STAI FACENDO?
E tanti saluti all’algida Serpe.
Draco, tutto contento, mi rivolge un sorrisetto compiaciuto, mentre fa sedere, con una galanteria che ha veramente dell’inquietante, questa povera ragazza di solito astemia.
Scorgo con la coda dell’occhio Blaise che alza gli occhi al cielo, esasperato, ma sono troppo impegnata a decidere in quale modo far fuori quell’emerito cretino per farci veramente caso.
Dray mi s’avvicina, sempre con quel sorrisetto idiota stampato sulla faccia da furetto, prendendomi per un braccio e scostandomi un istante da Blaise.
-Pan, sai una cosa? Questa sera, finalmente, mi farò la Granger.

-Oh, è un’occasione d’oro, non posso mica lasciarmi sfuggire una situazione del genere.

-Te lo immagini? L’irreprensibile Caposcuola Grifondoro, sedotta ed insidiata dal playboy di Hogwarts. La mia fama salirà sicuramente alle stelle!

-Senza contare che la Granger, effettivamente, è…
Basta.
ADESSO LO DISTRUGGO.
Nonostante sia più alto di me di una spanna, lo afferro per il bavero della camicia e lo tiro verso il basso, trovandomi il suo ghigno compiaciuto a pochi centimetri dalla faccia.
-MA SEI COMPLETAMENTE RINCOGLIONITO!?
-Ma…ma Pan, io…io non…
-TU COSA!?!?
-Io…io volevo solo portarmela a letto e godermela un po’!

Si può essere così dementi?
Sì, se vi chiamate Draco Malfoy.
Prendo fiato, tentando di evitare di commettere un omicidio in presenza di testimoni, quando Blaise, con un sorrisetto altrettanto idiota di quello del suo compare, s’intromette.
-Ragazzi, scusate…
-Che. Cazzo. Vuoi!?
Sbotto, inviperita. Blaise mi guarda, stralunato, senza capire come mai me la stia prendendo con la sua faccia da cane bastonato. Cretino.
-Io? Assolutamente niente! Passavo di qua per caso!

La situazione può essere più tragica di così?
Mi volto un secondo, esasperata…e vedo Nott porgere un altro cocktail alla Granger, che, senza capire assolutamente nulla di cosa sta facendo, seccata, accetta e manda giù tutto d’un sorso.
Ecco la situazione sta degenerando ancora di più.
Vedo Malfoy sgranare gli occhi, e Nott, bello tranquillo, prendere la Granger per un braccio e rivolgersi a noi:
-Se non vi dispiace, accompagno la Granger………a dormire! ^_^
Vedo Draco sgranare gli occhi, e, se fossi in Nott, avrei sinceramente paura. L’intensità dell’occhiataccia che gli sta lanciando non è palese…di più.
-Ehi, ehi, ehi, tu, giù le mani! L’ho vista prima io!
-Beh, tu ti stavi facendo cagnare da Pansy…
-Nott, evapora. ….adesso.
-ADESSO BASTA!
Adesso implodo. Adesso faccio del male a qualcuno.
-TU: sparisci!
Faccio a Nott.
-TU: stai zitto!
-Ma io…
-HO DETTO “STAI ZITTO” MALFOY!
-…okay!
-E TU!
Indico Blaise, che passa (ancora) di qua per caso.
-Io!?
-Sì, TU! Siediti una buona volta!
-Ma che ho fatto di male? ç___ç
-ESISTI!-
Okay. Pansy. Calmati.
Hermione si alza, barcollante, dirigendosi verso di me. Si aggrappa al mio braccio con tutto il suo peso, e dato che nessuna delle due è molto forte, rischio pure di finire culo per terra.
Con degli occhioni lucidi da bambina innocente, mi fa, semplicemente:
-Pan…non credi che sia ora di darsi una calmata?

Faccio sì e no in tempo a sgranare gli occhi, che:
uno: Hermione scivola, e sta per cadere quando Malfoy la prende al volo;
due: non riesco a fare in tempo a dire all’idiota di mollarla, che vengo improvvisamente assalita da un Avery assolutamente ubriaco che si para tra me e Mister Cogliamo-L’Occasione-Prima-Che-La-Granger-Si-Riprenda, decisissimo a portarmi a ballare.
Tre: la vocina assolutamente innocente di Malfoy mi invade le orecchie.
-Beh, allora noi andiamo eh, a dopo!! ^_^
Mentre lo vedo prenderla quasi di peso e sparire fra la folla, tento l’ultima carta.
-Blaise!!!!!!!!!! Fai qualcosa, fermalo!!!!
-Io? Ma io dovevo rimanere seduto!!!!!!!!!

-Blaise, sei un imbecille.
 
{[Hermione POV] ByNeera}
-Mm…Mal… Malfo… Malfoy!! Ora si che… mi ricordo chi diamine se… ii
La consapevolezza di stare tra le braccia del mio peggior nemico mi piove addosso come un fulmine, mentre lui mi sta sorreggendo da dietro avanzando in un lungo corridoio buio. Dove siamo? Dove stiamo andando? …Non lo so.
So solo che in questo istante, Malfoy è dietro di me, a sorreggermi.
Posso sentire la durezza dei suoi pettorali contro la schiena… il suo respiro caldo sul collo… è… oddio… è piacevole?
Lo sento ridere sommessamente.
- Ehehe… evviva Granger. Lieto di sapere che hai rimesso in moto il cervello.

Ehi!
Con un gesto infastidito delle braccia mi sottraggo alla sua presa.
- Nnn… TU!!!!
Mi giro verso di lui e barcollando mi puntello al suo petto, spingendolo via.
-…Brutto fureeetto platinatooooo che… non sei altro… dove mi stai portando???
Il ghigno compiaciuto che mi rivolge mi fa tremare dentro… ma forse è solo l’effetto dell’alcool.
Perché non si sposta?!
Le sue mani mi arpionano i fianchi. …Il calore che mi suscita questo tocco è indescrivibile. Vedo il suo viso abbassarsi, vicinissimo al mio. Le sue dita eleganti, mi cominciano ad accarezzare piano fianchi, anche… sensuali… lente…
- Quanta acidità Granger nei confronti di chi ti ha tirata fuori dai guai poco fa. E io che ti stavo gentilmente accompagnando a nanna.
Oddio… mi sta facendo ribollire il sangue nelle vene. Sento il mio corpo scaldarsi, il cuore in gola.
Indignata smetto di spingerlo via, alzando il mento, orgogliosissima.
- Beh Malfoy… grazie… ora però vado da sola… sono perfettamente in ghrado di badare a me steeeeeessa…
E voltandomi me ne vado per la mia strada.

Il pavimento è più duro di quello che pensavo.
- Oh si Granger… lo vedo.

Cazzo.
Non protesto quando due braccia incredibilmente forti mi prendono su da sotto le ascelle, alzandomi senza tanti problemi come si alza un cucciolo.
- Vieni qui. …Razza di cocciuta che non sei altro.
Un braccio di lui scivola sotto l’incavo delle mie ginocchia, l’altro mi passa a cingere la schiena.
In poco meno di un secondo mi ritrovo attaccata al suo petto.

Oddio, cosa sono queste sensazioni?
Chiudo gli occhi.
Mi gira la testa.
Mi abbandono tra le sue braccia, cullata dal battito assurdamente rassicurante del suo cuore e dalla sua camminata spavalda.
Quando però riapro le palpebre non riesco a capire dove mi trovo. So solo che NON sono nella mia stanza di Caposcuola e NEMMENO a Grifondoro.

Dove cazzo mi ha portata questo maniaco imbecille?!
Il letto su cui sono sdraiata è di un verde smeraldo cupo, il velluto della coperta è assolutamente piacevole al tatto. Sento la consistenza delle lenzuola accarezzarmi la pelle nuda delle gambe e rabbrividisco di piacere. Confusa mi puntello sul braccio, alzando la testa, che mi gira vorticosamente.
La camera è incredibilmente ampia, elegantemente arredata, perfettamente in ordine. Il mobilio, dai colori scuri dell’ebano egiziano, è di palese ottima fattura.
Un solo sguardo intorno a me, al baldacchino imponente e alla ricchezza dell’arredamento… e la consapevolezza di dove mi trovo mi attraversa il cuore.
Oddio no.
La camera di Malfoy no!
Mi alzo a sedere, ma la testa mi costringe a cadere all’indietro sul materasso.
…Cazzo. ODIO questa dannata situazione.

Un profumo letteralmente afrodisiaco mi invade la testa. Il cuscino di Malfoy.
Oddio.
Oddio. Oddio. Oddio.
E’… una droga.
…Non faccio in tempo a dare un nome al profumo, che un movimento ai piedi del letto mi costringe a voltarmi.
Il cuore mi balza direttamente in gola.
- Cosa… cosa… cosa cazzo… COSA CAZZO STAI FACENDO?!
Malfoy, la camicia sbottonata per tre quarti, scosta lo sguardo dalle sue dita eleganti che slacciano con una lentezza estenuante il penultimo bottone dalla rispettiva asola, continuando a fare quello che stava facendo ma rivolgendomi un’occhiata che mi fa veramente esplodere qualcosa dentro.
- Secondo te Granger?
La malizia riflessa in quegli specchi di ghiaccio e argento è una scarica elettrica per me.
Rimango senza parole. Completamente rapita dai movimenti seducenti e lenti di lui, che con un ghigno compiaciuto stampato sul viso si gira completamente verso di me.
Perfettamente conscio dell’effetto che PUO’ fare.
La sua voce… incredibilmente sensuale e bassa mi si insinua dolce nella testa.
- Che c’è Mezzosangue? Troppo pudica per reggere una cosa del genere?
Argh.. ma… ma come si permette questo.. questo… QUESTO COSO!!!!
- Che razza di montato, Malfoy.
Lui per tutta risposta sorride. Oddio è… è… eccitante è dire poco. Le sue mani scivolano lentamente alla cintura dei pantaloni neri, eliganti. La apre con una lentezza impossibile, con una sensualità che un gesto del genere non dovrebbe avere.
E io mi ritrovo a seguire i movimenti delle sue dita. E lui invece mi guarda. Lo sento. Sento il suo sguardo addosso, divertito, compiaciuto… eccitante. Sento i brividi sulla pelle toccata dalle sue lame d’acciaio freddo.
Slaccia la cintura…
Abbassa la cerniera dei pantaloni.
Perché sorride?! Cazzo, perché non la smette il bastardo?!
Cerco di spostare lo sguardo ma inevitabilmente non ci riesco per troppo tempo.
Mi sento bollente, sento il mio corpo caldo, sento la testa girare… e… i suoi occhi… Dio… non ce la posso fare.
Malfoy si toglie con un gesto secco la camicia, lasciandosela scivolare giù dalle braccia.
Mi muore il respiro in petto.
Spalle forti, clavicole sottili e tuttavia evidenti, braccia dai muscoli possenti e tuttavia non eccessivi, pettorali ben disegnati e… Dio… non posso scendere. Hermione, Cazzo!
…Quegli addominali sembrano essere fatti apposta per essere baciati.
Ogni linea dei suoi muscoli, ogni centimetro di quella pelle, mi sta mandando in estasi. L’istinto di adorarlo effettivamente è pericolosamente presente.
…La testa mi comincia a pulsare sempre più forte… lo vedo girarsi un attimo per darmi le spalle, appoggiando la camicia alla testata del letto.
Il tempo di vedere quelle scapole perfette contrarsi su s’è stesse che…
Chiudo gli occhi.
…Qualcosa mi dice che l’immagine di Malfoy tormenterà tutti i miei sogni.
 


Ok ragazzi, eccoci qui entrambe con un esperimento di fic che a nostro parere si potrebbe anche rivelare più interessante e simpatico del previsto ^^ Che dirvi, speriamo tanto di coinvolgervi in quest'odissea di litigate, momenti assurdamenti imbarazzanti, metamorfosi insensate, comicità demenziali, romanticherie e... si... anche grandissimi scleri ormonali (Neera: Ran, ok tutto, ma datti un contegno =P)(Ran: Blaaaaaisseee *o*)(Neera: -.- ok, cm non detto -.-')
.
Scherzi a parte ^^ ...Speriamo che il lavoro piaccia e... recensite in tanti!!!!
                                                                                                                            Bacissimi
                                                                                                                                                Glo&B =P
   
 
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