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Autore: evil 65    12/07/2018    7 recensioni
Dopo essere morto nel tentativo di salvare suo figlio dalla furia dell'Imperatore, Darth Vader , alias Anakin Skywalker , si ritrova catapultato indietro nel tempo, nei mesi successivi alla distruzione della Prima Morte Nera.
Armato di nuovi propositi e della capacità di usare sia il Lato Chiaro che il Lato Oscuro della Forza , l'uomo darà il via ad una sanguinosa rivoluzione , nel tentativo di creare un nuovo Impero e preparare la Galassia all'arrivo di una brutale razza di creature provenienti dalle regioni sconosciute : gli Yuuzhan Vong.
Genere: Avventura, Drammatico, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anakin Skywalker/Darth Vader, Chelli Lona Aphra, Mara Jade
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ecco un nuovissimo capitolo !
Buona lettura, e spero che lascerete un commento.



La Battaglia di Coruscant - Parte 1

Parzialmente protetto da un tetto, il balcone – uno dei  quattro che, identici, si rivolgevano verso un punto cardine diverso – incoronava una protuberanza a forma di pinna collocata svariati piani sotto la cima arrotondata di una delle guglie che costituiva il Palazzo Imperiale.
L’aria era fresca e il mantello di Darth Vader ondeggiava al continuo soffiare del vento.
Le lunghe ombre dei costrutti più distanti sembravano protrarsi inutilmente verso il  gargantuesco edificio, sotto un cielo macchiato di spirali rosse come il fuoco e viola come il velluto.
Percependo l’arrivo dei suoi ospiti, il Cyborg rientrò nel palazzo e si sedette all’enorme tavolo conferenze posto lungo il centro della stanza. Di fronte a lui spiccavano le figure di Aphra, affiancata da Mara Jade sulla sinistra, Thrawn e il Capitano Piett, sulla destra.
Tutti e quattro lo stavano fissando con sguardi colmi di tensione e aspettative.
<< Credo…>> esordì Vader, attraverso il respiratore, << che sia arrivato il momento di raccontarvi la vera storia che sta alla nascita di questo Impero >>.
Quando fu sicuro di aver ottenuto l’attenzione di tutti i presenti, il Signore Oscuro cominciò a parlare.
<< La nostra storia inizia, come spesso capita in tutte le storie, con un giovane politico rampante .
È un uomo profondamente manipolativo e membro del Partito Riformatore. È assolutamente determinato e non ha alcun rispetto per il dibattito politico. Più potere conquista, più evidente è il suo fanatismo e più aggressivi diventano i suoi sostenitori. E il suo nome…è Sheeve Palpatine >> rivelò con voce calma e raccolta.
Si alzò dal posto a sedere, circumnavigando il perimetro della stanza con passi lenti e misurati.
<< Un giorno, il suo partito avvia un progetto speciale nel nome della sicurezza della Repubblica. All'inizio si crede sia una ricerca farmaceutica e viene aiutato senza badare a spese. Tuttavia il vero obiettivo di questo progetto è il potere : la totale e assoluta dominazione egemonica >> continuò impassibile.
<<  Il progetto però ha una conclusione violenta ma gli sforzi degli scienziati non sono vani, perché dal sangue di una delle persone coinvolte, Jango Fett, nasce un nuovo modo di condurre la guerra. Immaginate un esercito! L’esercito più potente mai creato, e poi immaginate che siate solo voi ad avere il pulsante per controllarlo. Se il vostro fine ultimo è il potere, come usereste al meglio quest'arma? >> domandò retoricamente, lo sguardo fisso in direzione degli ascoltatori.
<< A questo punto della storia entra in scena un’altra persona, il Conte Dooku: è un uomo apparentemente senza coscienza , per il quale il fine giustifica sempre i mezzi, ma è segretamente anche il più stretto alleato di Palpatine. E sarà proprio lui ad aprire le porte a quel conflitto che avrebbe segnato la galassia per più due anni >>
Al sentire tali parole, sia Aphra che Piett non poterono fare a meno di dilatare le pupille.
 Entrambi conoscevano assai bene quel nome. Il capo dei Separatisti, il movimento d’indipendenza che cercò di staccare diversi sistemi stellari dalla vecchia Repubblica, dando il via ad una delle guerre civili più sanguinose della storia galattica. Il fatto che Dooku fosse stato un collaboratore dello stesso uomo a cui aveva dichiarato guerra…bhe, fu una rivelazione a dir poco scioccante.
Anche Thrawn conosceva assai bene quel nome, ma riuscì a mantenere un’espressione impassibile. Mara, al contrario, non lo aveva mai sentito pronunciare ma, considerando la sua istruzione, c’era d’aspettarselo.
Dopo un attimo di pausa, il Signore Oscuro riprese a parlare.
<< Viene scelto il pianeta Geonosis per rendere al massimo l'effetto dell'attacco di questo nuovo esercito, simulando il tutto come un atto di guerra contro i Separatisti, cappeggiati dal Conte Dooku. Nessuno sospetta che sia loro che la Repubblica sono nelle mani dello stesso uomo, il nostro rinominato Cancelliere Palpatine. Muoiono subito diverse centinaia di persone e parecchi Jedi perdono la vita. Ha così inizio la Guerra dei Cloni >> sussurrò con tono freddo, stringendo ambe le mani in pugni serrati.
<< Alimentati dai media, la paura e il panico si diffusero rapidamente, separando e dividendo la Galassia finché alla fine si individuò il vero obiettivo. Prima della crisi di Geonosis nessuno avrebbe predetto che il mandato del Cancelliere Palpatine sarebbe stato prolungato ! E poi, poco dopo, udite udite il miracolo!  All’uomo furono conferiti poteri decisionali speciali !>> esclamò con sarcasmo, sollevando le braccia in direzione del soffitto.
<< Due anni dopo, con la fine del conflitto, i Jedi vengono etichettati come traditori della Repubblica e giustiziati, mentre il loro Tempio diventerà il nuovo simbolo di potere del Governo. Ma il risultato finale, la vera genialità del piano, fu la paura... la paura diventò lo strumento ultimo di Palpatine e con esso il nostro politico fu alla fine riconosciuto con la nuova carica appositamente creata di Imperatore. Il resto, come si suol dire… è storia>> terminò quietamente.
Un silenzio inesorabile sembrò calare nelle profondità della stanza.
Un respiratore di Vader fu l’unica cosa che riecheggiò nel complesso, per quello che parve un intero minuto.
Quando quel breve lasso di tempo giunse al suo termine, Aphra alzò la mano destra con esitazione.
<< Mi stai dicendo…che le Guerre dei Cloni…il conflitto più devastante degli ultimi mille anni…fu opera di Palpatine ? E che fece tutto solo per prendere il controllo della Galassia ?>> domandò con voce flebile.
In tutta risposta, Vader si limitò ad annuire.
<< O Forza >> borbottò Piett, accasciandosi sulla propria sedia. La reazione della donna fu più o meno la tessa.
<< è anche il motivo per cui l’ho ucciso >> continuò Vader, con fare disinvolto.
La reazione fu istantanea. Sia l’archeologa che Mara trasalirono d’istinto, mentre il Capitano Piett impallidì.
 << Lei…ha ucciso l’Imperatore ?! >> domandò l’uomo, il volto chiuso in un’espressione visibilmente scioccata.
Vader lanciò una rapida occhiata in direzione del militare.
 << Dopo quello che vi ho raccontato, credi davvero che la Galassia non meritasse giustizia per i crimini da lui perpetrati ?>>
<< Ammesso che sia vero >> ribattè l’altro, deglutendo a fatica.
Affianco a lui, Thrawn si portò una mano al mento.
<< In realtà, ha perfettamente senso >> commentò con voce spassionata, ricevendo sguardi sorpresi ad opera di Piett, Mara ed Aphra. << Tuttavia, ciò non spiega perché hai voluto renderci partecipi di una tale cospirazione,  altezza >>
In effetti, la domanda era passata per la mente non solo al Comandante Supremo ma anche al resto dei presenti. Aphra in particolare, che era stata parte fondamentale nel tentativo di Vader di celare il suo coinvolgimento nella morte di Palpatine, si ritrovò assai turbata dalle azioni del Sith.
L’uomo in questione volse la propria attenzione nei confronti del Chiss, non tradendo il minimo segno di nervosismo.
<< Benchè i metodi di Palpatine fossero assolutamente riprovevoli, condannare il tipo di Governo da lui instaurato sarebbe una mossa sciocca e uno spreco. La Repubblica era un’istituzione corrotta, piena di burocrati che passavano più tempo a discutere tra loro che a occuparsi dei bisogni della Galassia. Ed è stata proprio quella corruzione a favorire uomini come Palpatine . Ma ora…abbiamo la possibilità di ribaltare la situazione, amministrando questo governo nel modo giusto. Le riforme che ho apportato erano solo il primo passo. Ho deciso di rivelarvi tutto ciò per un unico e semplice motivo : mi fido di tutti voi >> disse con tono di finalità.
Piett non potè fare a meno di puntare a se stesso, scioccato dalla dichiarazione del neo-imperatore.
<< D-di me, mio signore ?>> balbettò con voce tremante.
Vader puntò la maschera verso di lui.
<< Non scelgo i miei ufficiali alla leggera, Capitano Piett. E tra tutto il mio equipaggio, lei è stato l’unico a distinguersi per intraprendenza e genio tattico. Non ha ottenuto la sua posizione attraverso soldi o favori, ma con i propri successi. E lo ha fatto non solo per aiutare la situazione finanziaria della propria famiglia ma perché credeva fermamente negli ideali dell’Impero >> continuò con voce calma e accomodante.<< Ho intenzione di restaurare quella fiducia, capitano Piett. O forse dovrei dire…Ammiraglio Piett >>
<< A-Ammiraglio !? >>
Questa volta, la sorpresa scaturita dalla voce dell’uomo fu addirittura palpabile.
Vader confermò con un rapido cenno del capo. << Una posizione assolutamente meritata. Sarete messo al comando dell’Esecutore, in mia assenza >>
Il militare deglutì una seconda volta. << Ma per quanto riguarda l’ammiraglio Ozzel…>>
<< Quell’incompetente è già stato inviato ad uno dei numerosi avamposti di raffineria sparsi nell’Orlo Esterno. Nel mio nuovo Impero non ci sarà più posto per i privilegiati >> ringhiò Vader.
Poco prima che Piett potesse controbattere, un sonoro sibilò attirò l’attenzione del Signore Oscuro.
Afferrò il Com-link incastonato nella tuta e se lo portò di fronte alla maschera.
<< Cosa c’è ?>>
<< Signore, abbiamo rilevato numerosi oggetti in uscita dall’Iperspazio. Si avvicinano a Coruscant in una formazione d’attacco >> esordì la voce di uno Stormtrooper, lievemente modulata dal suo casco.
Vader drizzò la testa.
 << Ci siamo. I primi dissidenti >> borbottò stizzito, quasi come se si aspettasse una simile incursione.
Chiuse la comunicazione e lanciò una rapida occhiata in direzione di Thrawn.
<< Questo è il momento della verità, Comandante Supremo. Sceglierai di seguirmi, anche dopo ciò che ti ho rivelato ? Oppure tenterai di soppiantarmi ?>> chiese con tono colmo d’anticipazione.
Porse la mano destra in avanti, aspettando la risposta del Chiss.
Questi la fisso, gli occhi rossi che menavano lampi. A pochi passi da lui, Mara si preparò ad attaccare, nel caso la situazione fosse degenerata.
Tuttavia, a dispetto delle sue più rosee previsioni, l’alieno afferrò la mano del Signore Oscuro, le labbra arricciate da un piccolo sorriso.
<< Sarà un onore combattere al vostro fianco…mio signore >>.
 
                                                                                                                                                                       * * * 

Il ponte tremò dolcemente quando lo Star Destroyer  Ravager uscì dalla velocità luce.
Dozzine di elementi lampeggiarono sugli schermi tattici del ponte di comando e l’ammiraglio Gallius Rax valutò la situazione dopo un esame di alcuni secondi.
L’impero era sul punto di perdere la propria identità, ma le cose stavano per cambiare.
Gli ufficiali in servizio fornirono il rapporto di stato della nave a loro assegnata. Il viaggio attraverso l’iperspazio si era svolto senza problemi e lo Star Destroyer era pronto alla guerra. I cannonieri e i piloti di caccia erano in allerta generale e il resto delle navi imperiali erano in arrivo.
<< Signore, miriamo al Centro Imperiale ?>>
Si avvertiva un orgoglioso entusiasmo nella voce del generale Kenedy.
Rax guardò quel vecchio veterano e scosse il capo. Poteva essere divertente, e perfino illuminante, tesare le capacità della sua nuova flotta contro la capitale stessa, ma non era il momento per lasciarsi prendere dall’euforia.
<< Il capitano Hux si occuperà di saggiare lo scudo >> disse con tono freddo e impassibile. << Noi ci occuperemo della flotta che protegge Coruscant >>
Kenedy comprese.
<< Sìssignore >> replicò, e procedette a impartire l’ordine ai suoi aiutanti.
Rax spostò lo sguardo sullo schermo-visore e su Coruscant, una sfera coperta da una città grande quanto un pianeta, ricca di cultura e avamposti di costruzione e di ricerca, lontano dalla guerra. Ma non avrebbe sentito la mancanza del Centro Imperiale.
Nel corso degli anni, troppi sentori e politici avevano tentato da questo luogo di lenire gli sforzi dell’Impero di portare pace e prosperità in tutta la Galassia. Sarebbe stato un peccato perdere il Palazzo…un peccato e niente di più.
Ne avrebbe ricostruito uno più grande e maestoso, uno a sua completa immagine : l’immagine di un nuovo Imperatore.
All’improvviso, la voce di uno degli addetti alle comunicazioni risuonò affianco a lui, dicendo : << Signore, riceviamo una trasmissione dal Centro Imperiale. Si tratta di Lord Vader…signore >>
Rax inarcò un sopracciglio, prima di compiere un rapido cenno con la mano destra.
<< Aprite un canale di comunicazione >> ordinò.
Il sottoposto non se lo fece ripetere due volte. Come dal nulla, un ologramma raffigurante il Signore dei Sith in persona fece la sua comparsa proprio di fronte al militare.
<< Ammiraglio Rax >> salutò Vader, la cui voce robotica risuonò per tutta la lunghezza del ponte.
Alcuni degli ufficiali presenti rabbrividirono mentre altri distolsero lo sguardo.
Rax, tuttavia, rimase fermo e impassibile.
<< Lord Vader >> rispose con un sogghignò.
Il Cyborg sembrò osservarlo da dietro la maschera e lo squadrò da capo a piedi.
<< Lo ammetto, tra tutti coloro che pensavo avrebbero voluto la fine dell’Impero…lei era l’ultimo della mia lista >> commentò con un tono che non tradiva nulla se non la più completa apatia.
Rax ridacchiò, apparentemente divertito dalle parole del Sith.
<< Porre fine all’Impero ? No. È un idea ripugnante per me. Ma costringere d'abdicare un particolare sovrano è già successo in passato, e se mi venisse richiesto per il bene della Galassia, non mi tirerei indietro. Farei quello che farebbe un vero uomo >>
<< Ritiene che io, il secondo in comando dell’Impero da oltre vent’anni, non sarei capace di guidarlo ?>> domandò retoricamente Vader.
L’ammiraglio rilasciò uno sbuffo di puro sdegno.
<< Mi pare evidente. Dissacrare la memoria del nostro precedente sovrano, permettere ad altre razze di unirsi alla nostra marina…questa è eresia >> sputò attraverso i denti.
In risposta a quell’accusa, il cyborg si limitò a inclinare leggermente la testa.
<< Ah, io vedo. Quando l'autorità si sente incalzata dal caos, ricorrerà agli espedienti più turpi per salvaguardare il suo ordine apparente >>
Detto questo, il Sith puntò un dio guantato in direzione dell’uomo.
<< Ma il vostro ordine, Rax…è un ordine senza giustizia, senza amore né libertà, che non potrà impedire a lungo che la Galassia precipiti nel pandemonio. La vostra autorità concede solo due ruoli: torturatore o torturato, trasforma la gente in abulici manichini pieni d'odio e di paura mentre la cultura piomba nell'abisso >>
<< Un’idea quasi…ribelle, Lord Vader >> ribattè l’altro, stringendo ambe le palpebre degli occhi.
Il Sith ignorò la frecciata e compì un gesto sprezzante verso il ponte di comando.
<< Davvero pensa che la sua misera banda di fanatici riuscirà a sconfiggermi ?>> chiese con voce calma e raccolta.
Rax rimase in silenzio, lo sguardo fisso nei confronti del sovrano.
Per quasi mezzo minuto, non sembrò intenzionato a rispondere. Poi, quando quel breve lasso di tempo giunse al suo termine, prese un respiro profondo.
<< Quando ero piccolo, una volta  i miei genitori mi portarono a un combattimento di Draghi Krayt . È un esperienza che non si dimentica facilmente >> disse con un’espressione indecifrabile. << Sa, Il Krayt è estremamente robusto e non conosce la paura. Un solo morso può staccare la zampa ad un Rancor o spaccargli la testa. Viene messo nell'arena con diversi Rancor. All'inizio, gli animali sembrano senza speranza. Vengono feriti gravemente. Ma poi un Rancor sferra un colpo fortunato e scorre il sangue, e gli altri s'incoraggiano >>
Allargò ambe le braccia, con fare quasi teatrale.
<< Io sarò colui che provocherà il primo morso, Lord Vader. E altri seguiranno >>
<< Così facendo darà il via ad un’altra Guerra >> ribattè il Signore Oscuro.
L’ammiraglio annuì in accordo.
<< Una guerra fortunata, glie lo assicuro >>
<< Fortunata per alcuni, ma non per altri >>
L’uomo si strinse nelle spalle, lanciando al cyborg un sorriso accomodante.
<< Beh, non funziona sempre così la guerra? >> chiese con un pizzico di scherno.
Quando il Sith non rispose, Rax fece cenno agli addetti alle comunicazioni di chiudere la trasmissione.
<< Addio, Lord Vader >> disse con un ultimo cenno del capo.
L’ologramma del neo-Imperatore scomparve dal ponte senza lasciare alcuna traccia.
 
                                                                                                                                                                                        * * *
 
Vader osservò impassibile mentre l’ologramma di Rax scompariva di fronte a lui.
Non si mosse, apparentemente perso nei suoi pensieri.
La figura di Mara Jade lo affiancò appena pochi secondi dopo, le braccia incrociate davanti al petto.
<< Allora ? Hai intenzione di fare qualcosa, o resterai quaggiù ad aspettare che passi il caos? >> domandò la rossa, il volto adornato da un leggero cipiglio.
Vader girò la testa verso di lei.
<< Il caos procede a meraviglia anche senza di noi, Jade. Quanto a me, mi sembra giunta l'ora di mettere in ordine certe cose >>
<< Cosa vorrebbe dire? Facciamo qualcosa o no? >> chiese l’altra, visibilmente irritata da una simile risposta.
L’Oscuro Signore si limitò a scrollare le spalle.
<< Fai come ti pare, Jade. È questa l'unica legge >>
La rossa rilasciò uno sbuffo sprezzante. << No, non mi basta. Non è una risposta. Voglio sapere cosa vuoi fare tu, Vader. Voglio conoscere le tue intenzioni. >>
<< Vuoi conoscere le mie intenzioni? Benissimo... Benissimo, allora. Da questa parte.>>
E, detto questo, il Cyborg procedette a dirigersi verso l’uscita del Tempio, seguito da Mara Jade.
<< Perché sempre tante scene? >> chiese la giovane donna, cercando di mantenere il passo. << Ti faccio la più semplice delle domande, e mi sembra di essere trattata come un infante. Non sono una stupida. Potresti provare a spiegarmi, lo sai? >>
<< Mi hai chiesto la conoscenza, Mara, ed essa è tutto ciò che ti lascerò. Come l'aria, la conoscenza è indispensabile alla vita. Come l'aria, a nessuno deve essere negata >>
<< Se la conoscenza è come l'aria, tu mi asfissi >> borbottò la rossa, il volto adornato da un’espressione impassibile.
Il Sith compì un gesto sprezzante con la mano destra.
<< Niente affatto. Ti sto solo insegnato a respirare. Per anni hai solo eseguito gli ordini, non badando alle tue intuizioni o al merito delle proprie idee. Questo…cambierà oggi >> disse con voce calma e profonda.
Si fermò di colpo, proprio di fronte all’entrata del Palazzo Imperiale.
<< Ho intenzione di prendere parte alla battaglia. Tu resterai qui per proteggere il tempio >> continuò, rivolto alla figura della giovane donna.
Mara dilatò le pupille, mostrando la sua evidente sorpresa alla dichiarazione del monarca.
 << Cosa ?! Mi stai confinando qui ?! >> domandò con fare indignato. Il Sith, tuttavia, non si lasciò scomporre.
 << No, ti sto affidando un compito. Non credo che il blocco attorno a Coruscant sia l’unica minaccia che dovremmo affrontare. Penso che Rax invierà agenti fedeli a Palpatine per prendere il controllo della capitale >> rivelò come un dato di fatto.
Mara inarcò un sopracciglio e sembrò prendere in considerazione le parole dell’uomo.
<< Potrebbero farlo ?>> chiese con esitazione.
Vader annuì prontamente.
<< Sì, se avranno accesso agli Archivi posti sotto l’edificio, contenenti tutti i codici di accesso alle finanze del nostro Governo. Se ottenessero quei dati…potrebbero immobilizzare l’economia dell’Impero . Avranno vinto senza il bisogno di dover sparare un solo colpo>>
<< E ti fideresti di me per un simile compito ? >>sussurrò la rossa, fissando la maschera del Cyborg con meraviglia celata.
Vader mise una mano sulla spalla della giovane donna, in maniera confortante.
<< Non riesco a immaginare persona più capace. Che la forza sia con te, Mara Jade >>
E, detto questo, il Signore Oscuro si voltò e uscì dalla stanza, lasciandosi dietro una Mara assai frastornata.
Aphra, che aveva seguito lo svolgersi della conversazione a debita distanza, affiancò la rossa.
 << Ha il suo fascino, non trovi ?>> disse con voce civettuola.
Mara non distolse lo sguardo dalla figura del Sith.
<< Sì >>mormorò con aria quasi…sognante?
La donna scosse prontamente la testa e, sentendosi osservata, si girò in fretta e furia.
Aveva il volto di Aphra ad appena pochi centimetri dal proprio, le labbra arricciate in un sorriso accattivante.
<< Che cosa ?>>domandò irritata.
L’archeologa compì un passo all’indietro, pur mantenendo intatto quel sorriso.
<< Oh, niente >> rispose con tono consapevole.
La rossa grugnì stizzita e cominciò a incamminarsi verso il centro dell’edificio. Aphra ridacchiò e la seguì subito dopo.
 
                                                                                                                                                                                         * * *

Decine di navi apparvero di colpo sullo sfondo dello spazio, riempiendo il vuoto come se una qualche divinità mitologica avesse rovesciato un vaso di nuove stelle sui cieli.
 L’ammiraglio Rax riconobbe molte di quelle navi dalla loro sagoma . Star Destroyers, TIE-Fighters, cannoniere e corvette Hammerhead. Tutte avevano servito bene l’Impero. Era una vista straordinaria.
Non distolse lo sguardo dallo schermo principale, mentre rivolgeva un gesto al suo ufficiale addetto alle comunicazioni.
<< Tutte le navi capitali sono presenti ?>>
<< Sì, ammiraglio >> fu la risposta del sottoposto.
<< Benissimo. Capitano Hux ?>>
La voce possente e orgogliosa del suddetto uomo risuonò dal comunicatore insieme ad una scarica di statica.
<< Pronto a combattere, Ammiraglio. Trasmetto ora possibili corsi d’attacco >>
Ci fu una breve pausa, poi la voce continuò : << Tutti i capi di squadriglia al rapporto >>
Rax spostò l’attenzione dalla vetrata panoramica agli olo-schermi tattici, scrutando il campo di battaglia mentre i capi squadriglia rispondevano.
La Ravager aveva individuato cinque Star Destroyer in fase di decollo, almeno nove distinte squadriglie di caccia TIE e innumerevoli navi di medie dimensioni che andavano dalle navette agli incrociatori da pattugliamento, tutte posizionate tra la flotta di Rax e Coruscant.
Altre navi nemiche non ancora avvistate potevano essere in partenza, oppure essere in oscuramento, con la sola energia ausiliaria attiva. Già da sola, la flotta imperiale avrebbe costituito una sfida formidabile, ma non tale da indurre allo sgomento.
Le difese planetarie di Coruscant erano assai considerevoli.
Le spie sul pianeta avevano confermato la presenza di uno scudo di energia che proteggeva il Palazzo Imperiale e il resto della capitale, costruito per resistere ad un massiccio bombardamento orbitale. Abbinato alla flotta, avrebbe reso la presa di quel mondo assai difficile.
Nonostante tutto questo, la decimazione della flotta era l’ultima delle preoccupazioni di Rax. Dopotutto…i soldati erano sostituibili.
<< Inizi a saggiare lo scudo, Capitano Hux. Ordini alla flotta di attaccare qualsiasi nave che supererà l’atmosfera del pianeta >>
 
                                                                                                                                                                                       * * *
 
“Un grande tattico crea piani.
Un buon tattico riconosce la solidità del piano che gli viene presentato.
Un tattico eccellente deve prevedere la riuscita del piano, prima di darne l'approvazione.
Coloro che non hanno abilità tattiche non potranno mai capire o accettare le decisioni del tattico, ne comprenderlo.
Per quegli individui senza abilità tattiche, coloro che le possiedono sono un mistero. E quando una mente è troppo lungimirante per essere compresa, il divario risultante sfocia spesso nel... risentimento.
La leadership militare è un viaggio , non una destinazione. È continuamente sfidata e deve continuamente migliorare se stessa contro nuovi ostacoli. C'è soddisfazione nello sconfiggere un nemico, ma non bisogna mai lasciarsi ammaliare : ci sono sempre nuovi nemici da identificare, affrontare e sconfiggere
Una volta raggiunti determinati livelli, al tattico non sarà più necessario dimostrare le proprie capacità di leadership.
Una persona con un tale potere è abituata ad avere ogni parola attentamente considerata e ogni capriccio trattato come un ordine. E tutti coloro che riconoscono quel potere sono consapevoli dalla loro sottomissione. Pochi hanno il coraggio o la stoltezza di resistere."
Mentre ascoltava le parole del proprio diario di bordo, Thrawn osservò l’attività frenetica che si stava svolgendo negli Hangar.
<< Judicator a rapporto, capitano>> disse a Pellaeon l'ufficiale addetto alle comunicazioni. << Confermano di essere pronti a combattere e chiedono un aggiornamento sugli ordini.>>
<< Riferisca all’ammiraglio Sloane che non ci sono cambiamenti>> ordinò Pellaeon, in piedi davanti all'oblò di destra a contemplare le sagome scure radunate intorno alla Chimaera, per lo più irriconoscibili se non per la disposizione caratteristica dei fari.
 Era una task force imponente: cinque Star Destroyer, dodici incrociatori da assalto, ventidue incrociatori leggeri di classe «Carrack» e trenta squadriglie di caccia TIE al gran completo pronte a combattere.
E, nel bel mezzo di quell'imponente schieramento di forze, come un macabro scherzo, alcuni vecchi mercantili di classe «A», la chiave dell'intera operazione.
<< Situazione, capitano? >> chiese tranquilla la voce di Thrawn alle sue spalle.
Pellaeon si voltò verso il Comandante Supremo. << Tutte le navi sono pronte, signore. Lo schermo di dissimulazione dei mercantili è stato collaudato e predisposto. I piloti sono a bordo dei caccia e pronti al decollo. Direi che siamo pronti >>.
Thrawn annuì, passando in rassegna la distesa di luci della flotta che li circondava.
<< Eccellente>> mormorò.
Rivolto all'ufficiale addetto alle comunicazioni, ordinò: << Si metta in comunicazione con i mercantili. Dia l'ordine di azionare gli schermi di dissimulazione >>
<< Sissignore >> .
Pellaeon si voltò a guardare fuori dell'oblò.
I mercantili, illuminati dai fari della Chimaera, se ne stavano fermi con aria innocua.
 << Schermo di dissimulazione in funzione, comandante >> riferì l'ufficiale.
Thrawn annuì. << Dia ordine di procedere >>
<< Sissignore >> .
Lentamente il primo mercantile fece manovra, superando la Chimaera e orientandosi verso il sole lontano.
<< Prendete nota dei tempi >> ordinò l’alieno.
<< Eseguito >> rispose uno degli ufficiali di coperta.
Thrawn guardò Pellaeon.
 << La nave ammiraglia è pronta, capitano? >>chiese per pura formalità.
<< La Chimaera è ai suoi comandi >> fu la risposta formale del sottoposto.
<< Bene. Dite al resto della flotta che useremo le navi mercantili come scudo, per difenderci dalla prima ondata. Che ogni Star Destroyer proceda in coda alla rispettiva nave, senza mai lasciare la suddetta posizione >>
Palleon inarcò un sopracciglio.
 << Così facendo, però, rischieremo di essere colpiti dai detriti vaganti >> osservò con cautela.
Thrawn scrollò le spalle.
<< Un piccolo prezzo da pagare per evitare la completa distruzione della flotta. Ordini di mantenere gli scudi alla massima potenza per tutta la durata del decollo. Avremo meno energia di riserva, ma se tutto andrà come previsto…non ne avremo alcun bisogno  >>
<< Sissignore ! >> esclamò Palleon.
Appena dieci minuti dopo, le navi decollarono.
  
                                                                                                                                                             * * *
 
Un pilota TIE-fighter fu tra i primi a morire sopra Coruscant, ma le perdite aumentarono rapidamente, prima un caccia alla volta, poi a decine.
Freddo come le acque di Kamino, Rax guardò il fuoco dei turbolaser ridurre i vari mercantili ad un ammasso di metallo fuso, mentre gli Star Destroyer avversari approfittavano della copertura per completare il decollo. Una mossa astuta, fu costretto ad ammettere.
Un gruppo di caccia della propria flotta prese a mitragliare le navi , manovrando fra agglomerati di torri di sensori e torrette laser.
L’attacco inflisse ben poco danno, ma non era stato quello lo scopo : i caccia avevano attirato l’attenzione delle cannonieri delle imbarcazioni, trasformato alcune piattaforme turbolaser in rovine fumanti e dato ai TIE-fighter l’opportunità di un bombardamento con siluri protonici.
Le fiammate di impatto si spensero fuori dalla vetrata panoramica mentre gli scanner rivelavano sciami di caccia TIE che si versavano fuori dagli hangar delle navi.
Uno degli Star Destroyer si fermò di colpo, provato dall’attacco.
La battaglia di Coruscant…era ufficialmente iniziata.
 

 
<< Alzare lo schermo di dritta >> ordinò Thrawn, dando un'occhiata veloce al cielo in quella direzione.
C'erano una decina di navi da guerra che combattevano strenuamente, con una stazione di combattimento a fare da rinforzo dietro di loro. Se dal controllo a sensori risultava che gli schermi della Chimaera stavano iniziando...
<< Turbolaser di dritta: puntare sulla fregata d'assalto, trentadue punto quaranta>> continuò l’alieno, con tono calmo. << Concentrarsi sulla parte destra della nave >>
 Per tutta risposta, i cannoni della Chimaera aprirono il fuoco. Una fregata d'assalto cercò di virare, ma dalla fiancata destra si alzò il fumo tipico del metallo vaporizzato. Le armi disposte su quel lato, che non avevano smesso un istante di sparare, improvvisamente tacquero.
<< Eccellente>> disse Thrawn.
<< Addetti ai raggi traenti di destra: agganciare e avvicinare la nave, cercando di mantenerla fra gli scudi danneggiati e il nemico. Assicurarsi che rimanga con la fiancata destra verso di noi, in quanto a sinistra potrebbero esserci armi ancora funzionanti e soldati per farle funzionare >>.
Chiaramente contro la propria volontà, la fregata d'assalto prese ad avvicinarsi.
Pellaeon aspettò un attimo prima di rivolgere nuovamente lo sguardo verso la battaglia. Era sicuro che gli addetti al raggio traente avrebbero fatto correttamente il loro dovere. Negli ultimi tempi avevano dato prova di particolare efficienza e competenza.
<< Squadriglia TIE quattro: non mollate il gruppo di caccia Ala-B >>ordinò. << Cannone ionico di sinistra: mantenere sotto pressione il centro dei comando>>.
Guardò Thrawn. << Ha ordini specifici, Comandante Supremo?>>
Thrawn scosse il capo. << No, la battaglia sembra procedere secondo i piani >>.
 Posò gli occhi incandescenti su Pellaeon.
<< Abbiamo notizie del capo del Black Squadron ?>>
Pellaeon controllò il monitor relativo.
<< I caccia TIE sono ancora impegnati in combattimenti con le varie scorte>> riferì. << Quarantatré talpe scavatrici si sono agganciate alle navi nemiche con successo. Di queste, trentanove sono a posto e stanno procedendo verso il perimetro, mentre quattro hanno incontrato resistenza interna, ma prevedo la supereranno in tempi brevi >>.
<< E le altre otto?>>
<< Sono state distrutte>> disse Pellaeon. << Due avevano a bordo uno spazio-assaltatore, uno dei quali non risponde alle nostre chiamate e si presume sia rimasto ucciso a bordo della nave, mentre l'altro è operativo. Il capo del Black Squadron gli ha ordinato di raggiungere le navi scorta >>.
<< Contrordine >> disse Thrawn. << So che gli assaltatori hanno estrema fiducia in se stessi, ma quel genere di combattimento nello spazio aperto non risponde alle funzioni per cui sono state progettate le loro attrezzature. Ordini al capo della Black Squadron di farlo portare fuori con un caccia TIE e di cominciare a riportare la squadriglia verso il perimetro >>.
Pellaeon aggrottò la fronte. << Ora, signore?>>
<< Certamente >>.
 Thrawn fece un cenno del capo verso l'oblò. << La prima delle nostre nuove navi arriverà fra quindici minuti. Non appena saranno tutte qui, la task force inizierà la ritirata >>
<< Ma...>>
<< Le forze di Rax all'interno del perimetro non ci interessano più, capitano >> disse Thrawn con pacata soddisfazione. <<  Dopotutto…Lord Vader si unirà presto a noi >>.




Com’era ? Spero bello !
Questa è un immagine di Gallius Rax, il principale antagonista della trilogia di libri Star Wars - Aftermath :
https://www.google.it/imgres?imgurl=https://vignette.wikia.nocookie.net/star-wars-canon-extended/images/0/02/Gallius6.jpg/revision/latest?cb%3D20170721235025&imgrefurl=http://star-wars-canon-extended.wikia.com/wiki/Gallius_Rax&h=404&w=263&tbnid=WLMYT8dwpL0iMM&tbnh=278&tbnw=181&vet=1&docid=eYuyT8lseit5gM
Il Capitano Hux è il padre del Generale Hux della nuova trilogia cinematografica di Star Wars.


 
  
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