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Autore: Ciaoni    13/07/2018    4 recensioni
Il rapporto di un giovane ragazzo ,suicida, con la depressione
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ho sentito distintamente una voce 

Come un comando

Sussurrarmi di smetterla di sperare

Ho sentito quella voce entrarmi nel corpo

Fin dentro le membra ripiene di sangue

E ne ho sentito le dita attorno al mio collo

A far perdere battiti al ritmo cardiaco

L’ho vista chiudere i pugni tenendoci le mie ossa

Serrandoli fino a farle finire in frantumi

Con un rumore così simile 

ad un cuore che si spezza

L’ho  lasciata entrare nel mio fragile corpo

Come un cancro nero che si spande

Prendendo sempre più spazio fra le curve e le reti della mia mente

L’ho accarezzata a lungo nelle notti di dolore

Quando poggiavo la fronte sulle mani

Chiedendole conforto per solamente ancora un altro giorno

L’ho  sentita sospirare come gelido vento

Che io ero suo e che lei era mia

Rendendosi indissolubile compagna delle mie giornate

Ed era sempre ad aspettarmi chiusa fra le mie cellule

Rimanendo senza luce nella tenebra voce con cui si esprimeva

Ricordandomi piano che io le appartenevo

Ed era di notte quando ci incontravamo davvero

Fra le pareti tinte di buio

Si mostrava a me abbracciandomi stretto

Mi guardava negli occhi schiacciandomeli dentro

Per impedirmi di vedere, di capire, di fermarmi

E mi baciava dalle labbra succhiando ogni respiro

Lasciandomi boccheggiare in una stanza spenta

Mi ha posseduto scavandomi dentro

Puntandomi il dito contro

Dicendomi sicura che io ero suo

E suo lo sono stato, nelle sere di pianto

Quando affogare era l’unica soluzione

E sentivo di non avere vicino nessuno

E la lasciavo fare

Senza fermarla

Perché io ero suo e lei era l’unica cosa che avevo

O che sentivo di avere

Mi ha rapito dalla terra fresca degli occhi di mia madre

Lasciandomi nudo di fronte all’errore

Scaraventandomi nelle lacrime calde di chi rimane a patire

Sarei stato un ricordo, impalpabile , etereo

Senza più male

Senza più soffrire

E così l’ho fatto

Le ho messo l’anello 

E l’ho sposata in silenzio una sera di dicembre 

Lei mi ha preso il viso, sussultando felice

Tenendomi le braccia attorno al cuore

chiudendolo fra le sue spire

Fino all’ultimo istante in cui ho vissuto

E mi ha sussurrato di nuovo

Con la sua bocca color della morte

“Staremo insieme per sempre

  Questa volta davvero”

 

   
 
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