Thinking about you



 

Iniziata l’università, le cose divennero come una nuova avventura da vivere insieme per Iwaizumi e Oikawa.
Un anno separati, prima di riunirsi. Ed era difficile per due persone che erano vissute sempre l’uno per l’altro.
Ma le cose furono anche piacevoli, perché Tooru scoprì molto su Hajime, molto più di quanto già pensasse di conoscere.
Hajime aveva ancora la stessa forza nei muscoli, la stessa forza sul campo, quando giocavano insieme e  su lati diversi della rete. Ancora di più quando Tooru alzava, che fosse a lui o meno. Era sempre sicuro.
Era diverso da quando andavano alle superiori. Probabilmente, erano maturati insieme ai loro sentimenti.
Iwaizumi era tante cose, tante cose che Oikawa conosceva bene. Ma adesso, era ancora più affidabile, e questo gli dava una strana sensazione nel petto.
Oikawa passava ancora molto tempo con allenamenti extra, durante il primo semestre. Lezioni e allenamento, attacchi, alzate, per trovare un ritmo e migliorare ancora.
Anche lui voleva essere degno del proprio compagno.

 

Fu durante il loro primo autunno da studenti universitari, nel mezzo di una passeggiata prima della partenza, che Oikawa sentì quelle parole da Hajime.
“Ti amo”
Lo avevano sempre saputo che ciò che li univa non era solo amicizia, o la pallavolo, ma quelle parole erano chiare.
Tooru non riuscì a rispondere, mettendo un peso sul cuore di entrambi.


 

La loro routine continuò come sempre. Oikawa gli mandava messaggi, mangiavano insieme, si allenavano e studiavano insieme anche nei weekend. Lo chiamava ogni volta che era ferito, fisicamente e mentalmente.
Solo il suo Hajime poteva farlo stare meglio, solo lui voleva al suo fianco.
E questo lo spaventava.
 

Lo frustava, come il pensiero di non aver ancora battuto Ushijima, o di dover addirittura cambiare il suo  eterno odio. Perché? Il suo orgoglio non era inutile.
Lo frustrava, non voleva avere paura. Voleva dirglielo, che lo amava, ma qualcosa lo bloccava.
I suoi sentimenti emergevano ad ogni leggero tocco.

 

Quando persero una partita importante, che speravano di vincere per battere quel mostro, I suoi sentimenti erano come un fiume va verso il mare.
“ Voglio te. Solo te”.
Iwaizumi si era sentito dire, quella sera.
Quando la vita e la pallavolo facevano emergere le sue paure, solo Hajime poteva rassicurarlo.
Lo sentiva sempre al suo fianco, in campo, a guardare gli allenamenti, i suoi successi e i suoi sbagli, per incoraggiarlo e riprenderlo.
Hajime lo guardò intensamente, Oikawa lo avvertiva, come sentendosi scottare la pelle.
Si avvicinò al castano e gli prese il volto tra le sue forti mani.
“Detesto non averti risposto, Iwa-chan” disse Oikawa, piangendo, mentre la fronte di Hajime si poggiava sulla sua.  Ne sentiva il respiro e quello sguardo intenso.
“Ti amo, ma non ti merito”
Hajime gli asciugò le lacrime, prima di baciarlo.
Oikawa si aggrappò alla maglia di Iwaizumi, avvicinandolo a sé e liberando il desiderio che aveva nascosto, finalmente.
I baci di Hajime erano caldi, sicuri, dolci e forti.
“Non ti ho mai odiato, non avrei potuto, Tooru. E non ho mai odiato essermi innamorato di te” commentò Hajime, spezzando il bacio

.

Fu quella la nascita della coppia d’oro, universitaria e ai nazionali.
Qualcosa, però, lo impararono entrambi. 
Era bello amare così intensamente, quando la persona che ami, la persona della vita, ama e accetta tutto di te, senza eccezioni.


 

Alla prossima IwaOi!