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Autore: Tati Saetre    15/07/2018    4 recensioni
Sono passati diciassette anni da quando Bella è stata rapita dai Volturi. Ora crede che siano la sua famiglia, l'unica famiglia di cui può fidarsi. Ricorda solo loro.
Sono passati diciassette anni da quando Edward ha cercato in ogni modo di riavere Bella, senza ottenere nessun risultato.
Dopo diciassette anni, si rincontrano. Le circostanze sono diverse, ma loro? Edward è davvero chi dice di essere, o sta fingendo? Bella inizierà a ricordarsi qualcosa del suo passato, o resterà per sempre prigioniera dei Volturi?
CONTINUO DI "FALSE BUGIE". SE NON L'AVETE LETTA, VI CONSIGLIO DI FARLO PRIMA
Genere: Drammatico, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Epilogo - Bella

 

 

“Questo non è forse bellissimo?” Alzo gli occhi al cielo, scuotendo la testa.

Bellissimo? Non proprio…

“Alice, ti prego.” La supplico. Quell’abito è… troppo. Anche per me.

“Tesoro, è magnifico! Possiamo farlo arrivare entro Lunedì.”

“E se non mi piace? Alice, non posso provarmi il vestito due giorni prima del matrimonio. Lei sbuffa, roteando gli occhi.

“Certo che puoi! Io l’ho visto, Bella! Sarà splendido!”

Alice e le sue dannate visioni.

“Sai che non sono una perfezionista… eppure voglio che quel giorno sia tutto speciale. Non posso permettermi di indossare un vestito mai provato prima.

“Io invece sono una perfezionista, e quel vestito ti starà da DioFidati di me…” Mi fa gli occhi dolci, e non so se riuscirò a resisterle.

“Fidarmi?” Lei sorride, dandomi una lieve pacca sulla spalla.

“Su, forza!” Dice lei, alzando entrambe le mani. “Ora dimmi almeno una volta in cui ti ho detto di fidarti di me, e non ho mantenuto la parola!”

Ci penso… e so che posso fidarmi di lei.

 

 

Edward è in piedi, con i polsi ancora legati alle catene. Sono ormai settimane che è in quella condizione. Quando è entrato le reazioni dei presenti in sala sono state diverse. Alcuni vampiri borbottano tra loro, altri sono in silenzio. Sento un singhiozzo provenire da Esme, subito seguito dal ringhio di rabbia di Carlisle.

Io… non so cosa fare. O cosa dire.

Sono immobile, seduta al solito posto da quando sono entrata nella stanza. Quando ho visto Jane tirare quella ferraglia e fare entrare Edward nella stanza… il mondo mi è caduto addosso.

Lui lo sapeva.

Ieri sera – dopo aver fatto l’amore -, quando mi ha chiesto di andarmene e non guardarmi indietro. Lui già lo sapeva. Sapeva che Aro avrebbe trovato un modo per ucciderlo, o per tenerlo nella sua guardia. Sapeva che io mi sarei salvata, e mi ha chiesto di andarmene. Senza voltarmi indietro.

“Edward Cullen non è nelle condizioni adatte per combattere, Aro.” Marcus è l’unico a parlare, guardando dalla testa ai piedi Edward.

E’ in pessime condizioni. Non potrebbe sopravvivere.

“Edward Cullen è il vampiro che si batterà al mio posto.” E’ l’unica frase che dice Aro, prima di far cenno alla sua guardia di sgombrare la sala. I vampiri vengonostipati ai lati, lasciando tutto lo spazio libero al centro. Dal mio posto, posso guardare tutto dall’alto. Sia a Marcus che a Edward viene fatto cenno di mettersi uno di fronte all’altro, e Edward viene – finalmente -, liberato da quelle catene. Ma so che non servirà a niente. Marcus combatterà per noi, e Edward non farà nulla per ostacolarlo.

Si farà uccidere.

Vedo Esme nascondersi dietro la figura di Carlisle, per non guardare cosa accadrà. Perché tutti già lo sappiamo. Vorrei estendere il mio scudo fino a farlo arrivare a Edward… ma so che non funzionerà. Se proteggo Edward, Marcus potrebbe morire. Se Marcus muore, io resterò qui per il resto della mia vita. Se mi libereranno, è perché Edward è morto.

Il sangue mi sale al cervello, mentre cerco di spremere le meningi e trovare una soluzione. Una qualsiasi soluzione.

“Prego tutti di allontanarsi il più possibile.” Ordina Jane, con quel sorriso maledetto che campeggia tra le sue labbra. “Forse non saranno gli unici a farsi del male.” Sussurra appena, prendendo bene le misure tra Marcus e Edward.

Fa che non succeda niente.

Fa che non succeda niente.

Ti prego.

“Quando volete…” Sono le ultime parole di Aro, mentre un silenzio tombale si imprigiona di quella stanza. Marcus fa pochi passi in direzione di Edward, studiati. Lui,non accenna un movimento.

Non lo farà.

Si farà uccidere.

A pochi centimetri da lui, si ferma.

“Fallo.” E’ l’unico sussurro di Edward, mentre resta immobile. Lo sguardo del vampiro millenario è afflitto…

“Marcus, è l’unica via d’uscita.” Lo sprona Edward, prima che Marcus posi entrambe le mani sul suo collo.

 Soffoco un grido ed abbasso lo sguardo, per non vedere più niente.

 

 

“Secondo te?” Guardo Tanya, con un sorriso a trentadue denti.

E’… straordinaria. L’abito bianco ricade leggero sulla sua figura snella, e il velo che sua sorella Kate ha appuntato sui suoi capelli è magnifico.

“Sei bellissima. Sono quasi invidiosa.” Ed è davvero magnifica. Ma non è l’abito a fare la differenza, e neanche la sua bellezza eterea. Sono i suoi occhi che esprimono tutta la felicità e l’amore che prova in questo momento. Durante questi ultimi quattro anni io e Tanya abbiamo instaurato un’amicizia invidiabile.

L’ho conosciuta dopo l’uscita dai sotterranei di Volterra. Marcus l’aveva nascosta per bene in quelle due settimane, obbligandola a non uscire finché tutto non fosse finito. Mi è stata accanto nei momenti di sconforto, quelli in cui l’unica cosa che volevo fare era mettere la parole Fine. Eppure non l’ho fatto, soprattutto grazie a Tanya. Senza neanche conoscermi mi ha offerto una spalla su cui piangere, delle chiacchiere, delle serate passate davanti al TV a vedere un film.

“Il tuo abito, invece?” Chiede lei, scendendo da quel piccolo piedistallo dove ha provato almeno tre vestiti diversi.

“Arriverà lunedì. Alice ha avuto una visione.”

“Le visioni di Alice non sbagliano mai.” Dice lei, offrendomi uno dei suoi dolci sorrisi.

“Sicura che vuoi venire?” Domanda poi, mettendosi davanti a me.

Quello che abbiamo – che ho -, dovuto passare in questi ultimi quattro anni… non so nemmeno io come ho fatto. A stare qui, in piedi di fronte a Tanya in questo momento. E’ solo grazie a tutti loro se non mi sono lasciata abbattere dallo sconforto.

“Non devi neanche chiedermelo.”

“Bella… mi dispiace così tanto.” Dice lei, prima di stringermi in un abbraccio. Restiamo così per qualche secondo. “Se non te la senti…”

“E mandare Renesmee da sola?” Dico, pensando a quella piccola peste. “Ce la faccio. Sono felicissima per te, Tanya.” Le poso un bacio sulla guancia, prima di dirigermi proprio dalla mia bambina.

Renesmee.

 

 

“FERMO!” La voce di Alice mi fa saltare sulla sedia, mentre si avvicina cautamente ad Aro. “Marcus, fermo!” Ripete di nuovo, senza urlare stavolta.

“Alice Cullen.” Aro soppesa tutte le parole. “Spero ci sia un valido motivo per…” e con una mano indica Marcus e Edward. Ora, le mani del primo non sono più intorno al collo del secondo.

“Io… devi vedere una cosa.” Alice sfila il guanto dalla sua mano, prima di metterla tra quelle di Aro. Passano alcuni secondi, in cui Aro tiene gli occhi chiusi, con l’espressione concentrata.

“Questo… questo è…”

“Un miracolo.” Aggiunge Alice, buttando un’occhiata furtiva su di me. “Un vero e proprio miracolo.”

“Che succede?”

“Perché abbiamo interrotto il duello?”

“Aro? Signore?” Sono le reazioni del presenti in sala, che come me non stanno capendo nulla.

“Bella… Bella è incinta.” La bomba che fa scoppiare Alice si guadagna un trambusto generale.

Io invece, resto immobile.

Incinta.

Non è possibile.

“Bella è incinta.” Ripete nuovamente Alice. “Di Edward.” Non c’era bisogno che lo confermasse, almeno non a me. Ma molti dei presenti iniziano a guardarsi intorno tra di loro.

“Incinta?”

“Non solo gli umani possono avere dei figli con dei vampiri, ma anche gli ibridi?”

“Non puoi uccidere il padre di quel bambino, Aro!”

“Devi lasciarli andare!”

Molti dei vampiri che parlano sono dalla nostra parte. Sento la voce di Benjamin, seguita da quella di Rosalie e Emmett. Poi, il clan irlandese che si sposta di qualche metro, mettendosi in cerchio intorno a Edward.

“Questa… è una lieta notizia.” Dice Aro, alzandosi di nuovo. “Non ci penserò molto. Questo bambino non era nei programmi, ma è successo. L’occhiata che mi lancia Aro mi trafigge. “AndateveneORA!” E’ l’ordine che tuona, mentre molti vampiri si accalcano per liberare la sala. Io resto immobile, ma vengo trascinata per una mano.

Edward.

Il mio Edward.

“C’è un’ultima cosa.” Dice Aro, richiamando l’attenzione dei presenti rimasti. “Sarete liberi di andarvene, ma il patto non è stato rispettatoPer cui…” Con un cenno della mano indica Alec e Jane. Non perdono tempo, e si scagliano sugli unici due vampiri inermi in quella stanza.

“NO! NO!”

Shhh.” Edward mi solleva, prendendomi in braccio.

“RIPORTAMI LI’RIPORTAMI LI’!” Sbatto le mani sulla sua schiena marmorea, ma non cede. Continua a camminare alla velocità della luce, per farci uscire da quei sotterranei. L’ultima cosa che sento è uno strappo che mi fa venire la pelle d’oca, e l’urlo di una donna.

Li ha uccisi.

Ha ucciso Charlie e Renée.

 

 

Hey splendore!” Prendo Renesmee tra le mie braccia, ma non riesco a tirarla su. In questi ultimi quattro anni è cresciuta a vista d’occhio, arriva alla mia vita. Altri e due anni e raggiungerà la sua maggiore età.

“Dove sei stata?”

“Tyler mi ha portato alla raduraE’ bellissimo!” I suoi occhi sono sognanti, mentre lo dice.

La radura è davvero un posto splendido, e lei lo adora. Ed anche Tyler. Sapere che avevo un fratello è stato uno shock all’inizio, ma poi abbiamo iniziato a conoscerci. Per i primi due anni Tyler ha deciso di andare in giro per il mondo, e cercare altri ibridi. Il suo scopo era far vedere agli altri clan del mondo che gli ibridi esistono, e che non sono una minaccia. Ci siamo sentiti spesso da quando è partito, ma alla fine ha deciso di tornare da noi. Renesmee stravede per lui, è lo zio perfetto. Il nostro rapporto è nato grazie al passare del tempo, e grazie alle parole. In questi anni ho anche scoperto che parlare fa bene, e toglie ogni dubbio. Ho parlato di ogni cosa con Tyler. Lui mi ha raccontato dei suoi anni passati a vivere con i licantropi, pensando che la sua famiglia lo avesse abbandonato. Mi ha raccontato di quando Renée e Charlie sono tornati a prenderlo, dicendogli che avrebbe avuto una sorellina e che sarebbero diventati una vera e propria famiglia. Mi ha detto che mi ha odiato per un lungo lasso di tempo, perché per colpa mia ha dovuto rinunciare per la seconda volta ai suoi genitori, ed è stato rispedito dai licantropi.

Nel frattempo, io gli ho raccontato tutto quello che abbiamo passato io e Charlie insieme. Gli anni passati a Forks, e l’arrivo dei Cullen. Quando ho scoperto la verità, e i Volturi sono venuti a prendermi. Mi sono fatta raccontare più cose possibili su Renée, perché i miei ricordi su di lei sono sfocati. Ricordo pochissimo. Ricordo ciò che lei ha deciso di mettere nella mia testa. Una madre all’inizio premurosa, che poi ha deciso di abbandonarmi per la troppa sete.

Se solo avessi saputo la verità dall’inizio, mi sarei risparmiata tutto questo odio.

“Sei pronta?” Renesmee annuisce, stringendo con forza il piccolo cestino di vimini che tiene tra le mani. Dentro, ci sono petali bianchi e rossi.

“Sì. Devo attraversare la navata e buttare i petali. Zia Alice me l’ha ripetuto mille volte.” Sorrido, accarezzandole la testa.

“Bravissima. Sarà tutto perfetto.”

“Ti voglio tanto bene, mamma.” Mi abbraccia, ma viene subito ammonita da Rosalie.

Ness, non sporcare l’abito!” Lei ride, mentre si posiziona davanti a me e a Tanya.

Il grande giorno è arrivato.

Il giardino di casa Cullen è stato allestito alla perfezione, tra i vari lamenti degli uomini della casa. Alice ha organizzato tutto, dando ordini a destra e a manca. Sono certa che metà delle persone tireranno un sospiro di sollievo oggi, dopo che tutto questo sarà finito.

Kate è al piano, e una dolce melodia inizia a riempire il silenzio. Tiro un sospiro, cercando di incanalare tutta la tensione da un’altra parte.

Non puoi essere tesa. Non puoi. Non c’è motivo.

Tanya è la prima che inizia a camminare, accompagnata da Eleazer. L’abito che indossa è bianco, e corto. Camminano lentamente, e lei viene ammirata da tutti i presenti.

“Pronta?” Annuisco a Carlisle, che stringe il mio braccio.

“Sì. Solo… non farmi cadere.” Sorride, posandomi un bacio sulla fronte.

“Mai, Bella. Mai.” Inizio a camminare anche io, lentamente.

Non cadere. Non cadere. Non cadere.

Il mio abito invece è lungo, pieno di pizzo. Alice aveva ragione: è splendido. I tacchi invece ancora mi preoccupano, anche se ormai siamo arrivati.

Respiro, ed alzo lo sguardo.

Lui è lì, dall’altra parte della navata. Il suo sorriso arriva subito da me, e la tensione svanisce come se non ci fosse mai stata. E’ lì, accanto a Marcus. Tanya è già arrivata, e insieme al suo compagno si sono già voltati verso il pastore Weber.

Edward invece, continua a guardarmi. Immobile. A pochi passi da lui, Renesmee sorride felice.

Mi stanno aspettando.

Per il resto della nostra vita.

 

 

NOTE FINALI:

Insomma… è finita.

False Bugie era iniziata per caso: volevo scrivere qualcosa di diverso, ma soprattutto volevo di nuovo avere Edward vampiro. Doveva essere una storiella semplice, niente inghippi. Cos’è successo? Che mentre scrivevo la storiella d’amore semplice ha preso un’altra piega. Più che una storia d’amore, è diventata una storia di abbandono, di riflessione. Mai avrei pensato di dividerla in due parti, e mai avrei pensato che finisse in questo modo. Io dico sempre: l’appetito vien mangiando, le parole vengono scrivendo. E mentre scrivevo, quante parole sono uscite fuori! Tantissime. Non so veramente come ringraziare tutti voi, che avete seguito prima False Bugie e poi Verità Nascoste. Non sono state le mie solite FF piene di smancerie, anzi. Di smancerie non ce ne sono state per niente.

Quindi grazie, grazie e ancora grazie.

Ora, una piccola nota: mi ero ripromessa che con questa ‘serie’ avrei finito di scrivere FF su Twilight, almeno per un periodo. Ma non ci riesco. Tutte le volte me lo riprometto, e non ci riesco. Quindi, la mia testa ha partorito un’altra storia, che inizierete (se volete!) a leggere da domani. Sia su EFP che su WATTPAD.

Le mie lettrici sono fantastiche, e non smetterò mai di ripeterlo.

Grazie, grazie, grazie e ancora grazie.

Vi voglio un mondo di bene.

 

   
 
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