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LE NOTE A FINE CAPITOLO, CAPIRETE PERCHE’. TROVATE IL GRUPPO QUI: A THOUSAND YEARS
LEGGETE LE NOTE A
FINE CAPITOLO
Epilogo - Bella
“Questo non è forse bellissimo?” Alzo gli occhi al cielo,
scuotendo la testa.
Bellissimo? Non proprio…
“Alice, ti prego.” La supplico. Quell’abito è… troppo. Anche per
me.
“Tesoro, è magnifico! Possiamo farlo
arrivare entro Lunedì.”
“E se non mi piace? Alice, non posso provarmi il vestito due
giorni prima del matrimonio.” Lei
sbuffa, roteando gli occhi.
“Certo che puoi! Io l’ho visto, Bella! Sarà
splendido!”
Alice e le sue dannate visioni.
“Sai che non sono una perfezionista… eppure voglio che quel giorno
sia tutto speciale. Non posso permettermi di indossare un vestito mai provato
prima.”
“Io invece sono una
perfezionista, e quel vestito ti starà da Dio. Fidati di me…” Mi fa gli occhi dolci, e non so se riuscirò a
resisterle.
“Fidarmi?” Lei sorride, dandomi una lieve pacca sulla spalla.
“Su, forza!” Dice lei, alzando entrambe le mani. “Ora dimmi almeno
una volta in cui ti ho detto di fidarti di me, e non ho mantenuto la parola!”
Ci penso… e so che posso fidarmi di lei.
Edward è in piedi, con i polsi ancora legati alle catene.
Sono ormai settimane che è in quella condizione. Quando è entrato le reazioni dei
presenti in sala sono state diverse. Alcuni vampiri borbottano tra loro, altri
sono in silenzio. Sento un singhiozzo provenire da Esme, subito seguito dal ringhio di rabbia di Carlisle.
Io… non so cosa fare. O cosa dire.
Sono immobile, seduta al solito posto da quando sono
entrata nella stanza. Quando ho visto Jane tirare quella ferraglia e fare entrare
Edward nella stanza… il mondo mi è caduto addosso.
Lui lo sapeva.
Ieri sera – dopo aver fatto l’amore -, quando mi ha chiesto
di andarmene e non guardarmi indietro. Lui già lo sapeva. Sapeva che Aro
avrebbe trovato un modo per ucciderlo, o per tenerlo nella sua guardia. Sapeva
che io mi sarei salvata, e mi ha chiesto di andarmene. Senza voltarmi indietro.
“Edward Cullen non
è nelle condizioni adatte per combattere, Aro.”
Marcus è l’unico a parlare, guardando dalla testa ai piedi Edward.
E’ in pessime condizioni. Non potrebbe sopravvivere.
“Edward Cullen è
il vampiro che si batterà al mio posto.” E’ l’unica frase che dice Aro, prima
di far cenno alla sua guardia di sgombrare la sala. I
vampiri vengonostipati
ai lati, lasciando tutto lo spazio libero al centro. Dal mio posto,
posso guardare tutto dall’alto. Sia a Marcus che a Edward viene fatto cenno di mettersi uno
di fronte all’altro, e Edward viene – finalmente -, liberato da quelle
catene. Ma so che
non servirà a niente. Marcus combatterà per noi, e Edward non farà nulla per
ostacolarlo.
Si farà uccidere.
Vedo Esme nascondersi
dietro la figura di Carlisle,
per non guardare cosa accadrà. Perché tutti già lo sappiamo. Vorrei estendere
il mio scudo fino a farlo arrivare a Edward… ma so che non funzionerà. Se
proteggo Edward, Marcus potrebbe morire. Se Marcus muore, io resterò qui per il
resto della mia vita. Se mi libereranno, è perché Edward è morto.
Il sangue mi sale al cervello, mentre cerco di spremere le
meningi e trovare una soluzione. Una qualsiasi soluzione.
“Prego tutti di allontanarsi il più possibile.” Ordina
Jane, con quel sorriso maledetto che campeggia tra le sue labbra. “Forse non
saranno gli unici a farsi del male.” Sussurra appena, prendendo bene le misure
tra Marcus e Edward.
Fa che non succeda niente.
Fa che non succeda niente.
Ti prego.
“Quando volete…” Sono le ultime parole di Aro, mentre un
silenzio tombale si imprigiona
di quella stanza. Marcus fa pochi passi in direzione di Edward, studiati. Lui,non accenna un movimento.
Non lo farà.
Si farà uccidere.
A pochi centimetri da lui, si ferma.
“Fallo.” E’ l’unico sussurro di Edward, mentre resta
immobile. Lo sguardo del vampiro millenario è afflitto…
“Marcus, è l’unica via d’uscita.” Lo sprona Edward, prima
che Marcus posi entrambe le mani sul suo collo.
Soffoco un grido ed abbasso lo sguardo, per non vedere più niente.
“Secondo te?” Guardo Tanya,
con un sorriso a trentadue denti.
E’… straordinaria. L’abito bianco ricade leggero sulla
sua figura snella, e il velo che sua sorella Kate ha appuntato sui suoi capelli
è magnifico.
“Sei bellissima. Sono quasi invidiosa.” Ed è davvero
magnifica. Ma non è
l’abito a fare la differenza, e neanche la sua bellezza eterea. Sono i suoi
occhi che esprimono tutta la felicità e l’amore che prova in questo momento.
Durante questi ultimi quattro anni io e Tanya abbiamo instaurato un’amicizia
invidiabile.
L’ho conosciuta dopo l’uscita dai sotterranei di Volterra. Marcus
l’aveva nascosta per bene in quelle due settimane, obbligandola a non uscire
finché tutto non fosse finito. Mi è stata accanto nei momenti di sconforto,
quelli in cui l’unica cosa che volevo fare era mettere la parole Fine. Eppure non l’ho
fatto, soprattutto grazie a Tanya.
Senza neanche conoscermi mi ha offerto una spalla su cui piangere, delle
chiacchiere, delle serate passate davanti al TV a vedere un film.
“Il tuo abito, invece?” Chiede lei, scendendo da quel piccolo
piedistallo dove ha provato almeno tre vestiti diversi.
“Arriverà lunedì. Alice
ha avuto una visione.”
“Le visioni di Alice non sbagliano mai.” Dice lei, offrendomi uno
dei suoi dolci sorrisi.
“Sicura che vuoi venire?” Domanda poi, mettendosi davanti a me.
Quello che abbiamo – che ho -, dovuto passare in questi ultimi
quattro anni… non so nemmeno io come ho fatto. A stare qui, in piedi di fronte a Tanya in questo momento.
E’ solo grazie a tutti loro se non mi sono lasciata abbattere dallo sconforto.
“Non devi neanche chiedermelo.”
“Bella… mi dispiace così
tanto.” Dice lei, prima di stringermi in un abbraccio. Restiamo
così per qualche secondo. “Se non te la senti…”
“E mandare Renesmee da
sola?” Dico, pensando a quella piccola peste. “Ce la faccio. Sono felicissima per te, Tanya.” Le poso un bacio sulla
guancia, prima di dirigermi proprio dalla mia bambina.
Renesmee.
“FERMO!” La voce di Alice mi fa saltare sulla sedia, mentre
si avvicina cautamente ad Aro. “Marcus, fermo!” Ripete di nuovo, senza urlare
stavolta.
“Alice Cullen.”
Aro soppesa tutte le parole. “Spero ci sia un valido motivo per…” e con una
mano indica Marcus e Edward. Ora, le mani del primo non sono più intorno al
collo del secondo.
“Io… devi vedere una cosa.” Alice sfila il guanto dalla sua
mano, prima di metterla tra quelle di Aro. Passano alcuni secondi, in cui Aro
tiene gli occhi chiusi, con l’espressione concentrata.
“Questo… questo è…”
“Un miracolo.” Aggiunge Alice, buttando un’occhiata furtiva
su di me. “Un vero e proprio miracolo.”
“Che succede?”
“Perché abbiamo interrotto il duello?”
“Aro? Signore?” Sono le reazioni del presenti in sala, che come
me non stanno capendo nulla.
“Bella… Bella è
incinta.” La bomba che fa scoppiare Alice si guadagna un trambusto generale.
Io invece, resto immobile.
Incinta.
Non è possibile.
“Bella è incinta.” Ripete nuovamente Alice. “Di Edward.”
Non c’era bisogno che lo confermasse, almeno non a me. Ma molti dei presenti iniziano a guardarsi
intorno tra di loro.
“Incinta?”
“Non solo gli umani possono avere dei figli con dei
vampiri, ma anche gli ibridi?”
“Non puoi uccidere il padre di quel bambino, Aro!”
“Devi lasciarli andare!”
Molti dei vampiri che parlano sono dalla nostra parte.
Sento la voce di Benjamin, seguita da quella di Rosalie e Emmett.
Poi, il clan irlandese che si sposta di qualche metro, mettendosi in cerchio
intorno a Edward.
“Questa… è una lieta notizia.” Dice Aro, alzandosi di
nuovo. “Non ci penserò molto.
Questo bambino non era nei programmi, ma è successo.” L’occhiata che mi lancia Aro mi trafigge. “Andatevene. ORA!” E’ l’ordine che tuona, mentre molti vampiri
si accalcano per liberare la sala. Io resto immobile, ma vengo trascinata per una mano.
Edward.
Il mio Edward.
“C’è un’ultima cosa.” Dice Aro, richiamando l’attenzione
dei presenti rimasti. “Sarete liberi
di andarvene, ma il patto non è stato rispettato. Per cui…” Con un cenno della mano
indica Alec e Jane. Non perdono tempo, e si scagliano sugli unici due vampiri
inermi in quella stanza.
“NO! NO!”
“Shhh.”
Edward mi solleva, prendendomi in braccio.
“RIPORTAMI LI’! RIPORTAMI LI’!” Sbatto le mani sulla sua schiena marmorea, ma non
cede. Continua a camminare alla velocità della luce, per farci
uscire da quei sotterranei. L’ultima cosa che sento è uno strappo che mi fa
venire la pelle d’oca, e l’urlo di una donna.
Li ha uccisi.
Ha ucciso Charlie e Renée.
“Hey splendore!”
Prendo Renesmee tra
le mie braccia, ma non riesco a tirarla su. In questi ultimi quattro anni è cresciuta a vista
d’occhio, arriva alla mia vita. Altri e due anni e raggiungerà la sua maggiore
età.
“Dove sei stata?”
“Tyler mi ha portato
alla radura. E’ bellissimo!” I suoi occhi sono sognanti,
mentre lo dice.
La radura è davvero un posto splendido, e lei lo adora. Ed anche
Tyler. Sapere che avevo un fratello è stato uno shock all’inizio, ma poi abbiamo
iniziato a conoscerci. Per i primi due anni Tyler ha deciso di andare in giro
per il mondo, e cercare altri ibridi. Il suo scopo era far vedere agli altri
clan del mondo che gli ibridi esistono, e che non sono una minaccia. Ci siamo
sentiti spesso da quando è partito, ma alla fine ha deciso di tornare da
noi. Renesmee stravede
per lui, è lo zio perfetto. Il nostro rapporto è nato grazie al passare del
tempo, e grazie alle parole. In questi anni ho anche scoperto che parlare fa
bene, e toglie ogni dubbio. Ho parlato di ogni cosa con Tyler. Lui mi ha
raccontato dei suoi anni passati a vivere con i licantropi, pensando che la sua
famiglia lo avesse abbandonato. Mi ha raccontato di quando Renée e Charlie sono tornati
a prenderlo, dicendogli che avrebbe avuto una sorellina e che sarebbero
diventati una vera e propria famiglia. Mi ha detto che mi ha odiato per un
lungo lasso di tempo,
perché per colpa mia ha dovuto rinunciare per la seconda volta ai suoi
genitori, ed è stato rispedito dai licantropi.
Nel frattempo, io gli ho raccontato tutto quello che abbiamo
passato io e Charlie insieme.
Gli anni passati a Forks,
e l’arrivo dei Cullen.
Quando ho scoperto la verità, e i Volturi sono venuti a prendermi. Mi sono
fatta raccontare più cose possibili su Renée, perché i miei ricordi su di lei sono sfocati.
Ricordo pochissimo. Ricordo ciò che lei ha deciso di mettere nella mia testa.
Una madre all’inizio premurosa, che poi ha deciso di abbandonarmi per la troppa
sete.
Se solo avessi saputo la verità dall’inizio, mi sarei risparmiata
tutto questo odio.
“Sei pronta?” Renesmee annuisce,
stringendo con forza il piccolo cestino di vimini che tiene tra le mani.
Dentro, ci sono petali bianchi e rossi.
“Sì. Devo attraversare la navata e buttare i petali. Zia Alice
me l’ha ripetuto mille
volte.” Sorrido, accarezzandole la testa.
“Bravissima. Sarà tutto perfetto.”
“Ti voglio tanto bene, mamma.”
Mi abbraccia, ma viene subito
ammonita da Rosalie.
“Ness, non
sporcare l’abito!” Lei ride, mentre si posiziona davanti a me e a Tanya.
Il grande giorno è arrivato.
Il giardino di casa Cullen è
stato allestito alla perfezione, tra i vari lamenti degli uomini della casa.
Alice ha organizzato tutto, dando
ordini a destra e a manca. Sono certa che metà delle
persone tireranno un
sospiro di sollievo oggi, dopo che tutto questo sarà finito.
Kate è al piano, e una dolce melodia inizia a riempire il
silenzio. Tiro un sospiro, cercando di incanalare tutta la tensione da un’altra
parte.
Non puoi essere tesa. Non puoi. Non c’è motivo.
Tanya è la prima che inizia a camminare,
accompagnata da Eleazer.
L’abito che indossa è bianco, e corto. Camminano lentamente, e lei viene ammirata da tutti i
presenti.
“Pronta?” Annuisco a Carlisle,
che stringe il mio braccio.
“Sì. Solo… non farmi cadere.” Sorride,
posandomi un bacio sulla fronte.
“Mai, Bella. Mai.” Inizio a camminare anche io, lentamente.
Non cadere. Non cadere. Non cadere.
Il mio abito invece è lungo, pieno di pizzo. Alice aveva ragione:
è splendido. I tacchi invece ancora mi preoccupano, anche se ormai siamo
arrivati.
Respiro, ed alzo
lo sguardo.
Lui è lì, dall’altra parte della navata. Il suo sorriso arriva
subito da me, e la tensione svanisce come se non ci fosse mai stata. E’ lì,
accanto a Marcus. Tanya è
già arrivata, e insieme al suo compagno si sono già voltati verso il pastore Weber.
Edward invece, continua a
guardarmi. Immobile. A pochi passi da lui, Renesmee sorride felice.
Mi stanno aspettando.
Per il resto della nostra vita.
NOTE FINALI:
Insomma… è finita.
False Bugie era iniziata
per caso: volevo scrivere qualcosa di diverso, ma soprattutto volevo di nuovo
avere Edward vampiro. Doveva essere
una storiella semplice, niente inghippi. Cos’è successo? Che mentre scrivevo la storiella d’amore semplice
ha preso un’altra piega. Più che una storia d’amore, è diventata una storia di abbandono, di
riflessione. Mai avrei pensato di dividerla in due parti, e mai avrei pensato
che finisse in questo modo. Io dico sempre: l’appetito vien mangiando, le parole vengono scrivendo. E
mentre scrivevo, quante
parole sono uscite fuori! Tantissime. Non so veramente come ringraziare tutti
voi, che avete seguito prima False Bugie e poi Verità Nascoste. Non sono state
le mie solite FF piene di smancerie, anzi. Di smancerie non ce ne sono state
per niente.
Quindi grazie, grazie e ancora grazie.
Ora, una piccola nota: mi ero ripromessa che con questa
‘serie’ avrei finito di scrivere FF su Twilight, almeno per un periodo. Ma non ci riesco. Tutte le
volte me lo riprometto, e non ci riesco. Quindi, la
mia testa ha partorito un’altra storia, che inizierete (se volete!) a leggere
da domani. Sia su EFP che su WATTPAD.
Le mie lettrici sono fantastiche, e non smetterò mai di
ripeterlo.
Grazie, grazie, grazie e ancora grazie.
Vi voglio un mondo di bene.