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Autore: Mav95    16/07/2018    0 recensioni
~Samantha o Sam come preferisce essere chiamata, è un'ignota, lo scarto di una società divisa in caste a cui lei non appartiene. Vive la sua vita normalmente quando per colpa di una strana pietra rossa la sua vita sarà capultata in mezzo a principi, draghi e leggende.~
Questa è la mia prima storia fantasy! Spero vi piaccia, parla di amore avventure e segreti. Buona lettura!
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Appena usciti dall'ostello noto subito di non essere più a Rēhos. 

Beh dovevo aspettarmelo.

 

Ci troviamo nel centro di una città abbastanza chiassosa, l'atmosfera è così caotica che quasi mi sento soffocare .

Il cielo è di un azzurro limpidissimo , e il sole risplende come non mai. 

 

Non ho la più pallida idea di dove siamo né di dove stiamo andando, così decido di incominciare una conversazione con i miei accompagnatori.

 

<> inizio io, catturando subito l'attenzione di Edward, mentre Adam continua imperterrito per la sua strada << esattamente dove siamo ? E dove stiamo andando ? >>

 

<< Siamo a Parrin, detta anche la città dei mercanti. >> risponde lui << Se devi vendere qualcosa o comprare qualche oggetto particolare, questo è il posto ideale. E per la tua seconda domanda , ora ci stiamo dirigendo fuori città .>>

 

Mi guardo intorno ed è proprio vero, ci sono  tantissime bancarelle, dal normale fruttivendolo fino ad un venditore scudi placcati in oro con strani incisioni.

I cavalli carichi di sacchi pieni di qualsiasi merce passeggiano su e giù per la strada principale trascinati dai proprietari, sono quasi affascinata da tutto questo caos.

 

<< Ma perché siamo venuti qui?  C'è un motivo particolare?>> chiedo incuriosita.

Non mi sono mai potuta allontanare da Rēhos, e questo mi rende curiosa come una bambina ma poco importa , se devo tornare al mio villaggio tanto vale assimilare il più possibile da questa strana avventura.

 

<< Non c'è nessuna motivazione dietro, questa è la città più vicina al confine col Regno di Dos, e quindi anche al paese degli Ignoti. Siamo esattamente dalla parte opposta del bosco . >> mi risponde Ed con gentilezza , ma quel " paese degli Ignoti" mi ha dato leggermente fastidio. 

 

<< Ma quindi>> ricomincio io << siamo praticamente a valle! Come abbiamo fatto ad arrivare qui  se solo ieri eravamo a Rēhos? Ci vorranno come minimo due giorni a cavallo. E  toglimi una curiosità,  perché la spada nascosta nel mio bastone è detta Taglia Squama?  come l'avete riconosciuta? Non mi sembra ci sia scritto nulla di così particolare da capirlo . Non è che questo è tutto un gran malinteso? E in ogni caso avrei piacere nel riaverla, è  un regalo di una persona a me molto cara. Anche perché se non me la consegnerete dovrò comunque considerarlo un furto vero e proprio >> dico tranquillamente.

 

Ed mi guarda subito e un sorrisetto gli spunta sulle labbra <> dice con tono divertito <> termina facendomi un occhiolino. 

 

 

Prima non ci avevo fatto caso ma anche Edward non è uno che passa inosservato , la pelle chiara in contrasto con quegli occhi quasi violacei, i capelli spettinati sono di un color biondo scuro .

Completamente diversi dal signorino che cammina davanti a noi. 

Spero veramente di potermi fidare di questi due, questa cosa del test non mi tranquillizza molto.

 

Camminiamo ancora per 20 minuti, girando per le varie stradine del paese, fino ad uscirne completamente. Non ci fermiamo subito ma continuiamo a camminare fino ad arrivare in un enorme prato al limitare del bosco.

Che meraviglia, sicuramente qui la temperatura è più alta essendo quasi a valle , e i fiori sono tutti sbocciati.

La gamma dei colori è quasi impressionante, si passa dal giallo canarino fino al porpora più scuro.

Sono talmente estasiata da questo spettacolo che non mi accorgo di stare per andare a sbattere contro qualcosa o meglio, qualcuno.

 

<< Ahio>> pignolo accarezzandomi il naso, mi sembra di aver sbattuto contro un masso , alzo lo sguardo e vedo già il mio "muro" pronto a deridermi.

 

<< Sai >> inizia subito Adam col solito ghigno << gli occhi te li hanno fatti per guardare la strada, non per sognare ad occhi aperti, nanerottolo.>> dice con altezzosità . 

In una sola parola?Insopportabile .

 

<< Se tu non ti fermassi in mezzo al nulla io non ti sbatterei addosso, non credi?>> rispondo irritata. 

 

<< E comunque >> continuo io << perché ci siamo fermati?>>

 

<< Ora voglio fare un piccolo test, quindi Ed , tu stai qui con il ragazzo io torno subito.>> detto questo lo vedo allontanarsi e infilarsi nella fitta boscaglia.

 

<< Dove sta andando? >> chiedo voltandomi verso il Guardiano accanto a me.

 

<< Va a prendere una cosa. Noi lo dobbiamo solo aspettare.>>  dice con voce stranamente piatta. 

 

Lo guardo attentamente e vedo il suo sguardo puntato all'orizzonte senza però concentrarsi su nulla in particolare, uno sguardo serio e quella cos'è? Preoccupazione? Non capisco, prima chiacchierava tranquillamente e ora non mi guarda neanche in faccia? Cosa sarà cambiato da prima?

 

Tutti questi dubbi mi fanno girare la testa, perché questi segreti quando sono io la vittima in questa situazione un minimo di spiegazione potrebbero darmela .

Poi questo fantomatico test in cosa consisterà? Sono concentrata nelle mie supposizioni e poi la sento.

 

"Bentornato piccolo mio, come sta il nostro ospite?" 

 

Subito sgrano gli occhi. Cosa diavolo è stato? Mi guardo intorno ma non vedo nulla. 

Me lo sono sognato? Eppure so benissimo quello che ho sentito. Subito mi volto verso Edward per vedere qualche sua reazione. Non posso averla sentita solo io. 

 

" Mi raccomando stai attento con quello, non essere troppo cattivo e torna presto, che mi sento sola qui".

 

No, non me lo posso essere sognata, eppure Ed non da segno di aver sentito qualcosa.

 Pur di sembrare pazza devo chiederglielo.

 

<< Ed, l'hai sentita anche tu?>> chiedo titubante.

<< Sentito cosa?>> mi risponde.

 

Sto gia per aprire la bocca e rispondergli ma un fruscio ci fa voltare, e dal bosco vediamo uscire un serissimo Adam, con in mano, cosa? Una torcia? Beh fosse solo una torcia non ci sarebbe nulla di strano se non fosse che le fiamme sono di un blu marino intensissimo. 

Lo vedo avvicinarsi a noi con passo sostenuto e uno sguardo serissimo. Cosa ci vorrà fare con quella cosa.

 

Sono talmente affascinata da quella lingua di fuoco che non mi accorgo dei movimenti alle mie spalle.

Sento delle  mani che mi tirano le braccia all'indietro , sono talmente forti che non riesco neanche a ribellarmi, ora ogni mio movimento è bloccato , sento un respiro sul collo e con la coda dell'occhio riesco a riconoscere un ciuffo biondo . 

 

Se avessi potuto  scommettere su chi mi avrebbe aggredita tra i due avrei puntato tutto su Adam, ma come solito la vita propone sempre molte sorprese.

 

Dopo lo shock iniziale inizio a ribellarmi sul serio.

<< Cosa stai facendo! >> urlo subito << lasciami andare, io non ho fatto niente di male!>> dico.

 

Cerco di calpestargli i piedi, di graffiarlo ma niente, è troppo forte per me , sento gli occhi inumidirsi velocemente, ho paura, la stretta d'acciaio sulle braccia è straziante e Adam continua ad avanzare con quella strana fiamma bluastra.

 

<< Stai lontano da me!>> continuo ad urlare<< vi prego liberatemi, giuro non dirò nulla. Per favore>> ora le lacrime incominciano a sgorgare come fiumi, ho paura, non voglio morire e quella fiamma mi sembra potenzialmente letale.

 Ora Adam è proprio davanti a me, devo sembragli davvero pietosa ma non mi importa , io ci tengo alla vita e anche tanto. 

 

<< Vi prego>> riesco ancora a sussurrare tra le lacrime, ma non una emozione attraversa gli occhi del ragazzo.

<< Tienilo stretto>> sento dire da Adam e di conseguenza percepisco la presa aumentare.

 

Ok ,è finita, cerco di pensare ai momenti felici della mia vita, Alby e tutti i suoi insegnamenti e al suo affetto , ripenso al mio rifugio, in quel campo al limitare del bosco , mentre raccolgo le primule appena sbocciate. 

Poi vedo Adam allungare il braccio e subito sento la torcia appoggiarsi al petto e le fiamme espandersi su di esso.

 

Attendo che il calore  e il dolore mi invadano, ma questo non accade. 

 

Anzi, le fiamme non sono per niente calde, si può dire che siano congelate. Rabbrividisco dal freddo e poi con mia sorpresa piano piano le vedo estinguersi , fino a scomparire del tutto.

Con occhi sgranati mi guardo il petto, neanche un segno di bruciatura, e cosa più importante, sono viva, non ci posso credere, fino ad un momento fa avrei pensato di lasciarci le penne.

 

Improvvisamente sento le mie braccia libere , che male, mi massaggio gli avambracci e noto subito degli aloni violacei che piano piano si inscuriscono .

 

<< Maledizione>> sento pronunciare da un Adam fortemente sorpreso, mentre si scompiglia con la mano i capelli corvini <> dice guardando Edward.

 

<< Pensi che dovremo portarlo da Leya ? O magari da tuo padre , forse sapranno dirci qualcosa>> sento proporre da Ed alle mie spalle. 

 

In pochi secondi so mettono a discutere sul passo successivo  e su varie teorie che non comprendo minimamente anche perché io ho già la testa da tutt'altra parte e il loro chiacchiericcio  è solo un lieve sottofondo dei miei pensieri.

Devo assolutamente darmela a gambe, non voglio essere una cavia per quei due pazzoidi, devo pensare ad un piano di fuga e in fretta.

 

Tornare in città lo escluderei, non saprei dove andare , potrei raggiungere la valle ma magari ci sono cose peggiori di questi due. 

L'unica via di fuga mi sembra il bosco, conosco la piantagione di queste zone è sicuramente andando a Nord e risalendo verso le montagne mi avvicinerò a Rēhos , e in ogni caso la fitta vegetazione mi sembra il nascondiglio più efficace .Devo tentare.

 

Li vedo ancora parlottare tra loro, per me si sono quasi scordati della mia presenza.

Lentamente faccio un  passo indietro e poi un altro, piano piano mi allontano dai due e mi avvicino all'entrata del bosco . Mancheranno si e no 10 metri , posso farcela continuo ad avanzare quando la mia fuga sembra essere notata.

 

<< Marmocchio, dove pensi di andare!?>>appena sento queste parole il mio cuore perde un battito e le mie gambe incominciano a muoversi praticamente  da sole, mi giro e inizio a correre il più velocemente possibile , sento le urla di entrambi ma non mi giro nemmeno, devo allontanarmi e subito.

 

Entro nella boscaglia, faccio un percorso a zig zag cercando di superarli  o comunque di rendergli meno prevedibile la mia via di fuga.

La gli alberi e i cespugli si fanno sempre più fitti, meglio così , essendo loro più grossi di me questo li rallenterà.

 

Corro finché non ho fiato, il cuore mi martella nel petto, sembra quasi voglia uscire, le orecchie sono sorde a causa del sangue che rimbomba come un tamburo. 

Non so nemmeno quanta strada abbia fatto che mi accascio a terra senza più respiro, dovrei averli seminati, giusto il tempo per riprendere fiato. 

 

Cerco di calmare  i battiti e la respirazione, non ci posso credere, ce l'ho fatta, pensavo mi stessero per raggiungere ma ad un certo punto hanno rallentato . Forse si sono stancati di correre dietro ad una ragazza in mezzo la bosco, una risatine di felicità non può che sfuggirmi dalle labbra. 

 

Respiro a pieni polmoni l'aria della foresta, l'odore di muschio mi riempie le narici mentre leggero venticello mi sfiora la pelle .

Sarei stata così per ore se non fosse per uno strano struscio , mi metto a sedere e mi guardo intorno , non sembra esserci nulla di strano, poi un luccichio attira la mia attenzione , volgo lo sguardo nel punto sospetto ma ancora non vedo nulla di anomalo.

 

Mi rilasso, sarà stata come solito la mia stupida immaginazione, mi controllo le braccia e le gambe piene di graffi e tagli, quegli arbusti hanno fatto proprio uno splendido lavoro. 

Mi alzo in piedi  pronta a riprendere il mio cammino quando un altro scricchiolio cattura la mia attenzione.

 

Mi volto e questa volta lo vedo anzi, li vedo.

Saranno una decina o poco meno, ragni grossi come vitelli,  gli occhi sono di un rosso sangue mentre il resto del corpo è di un bianco perlaceo ricoperto di finissimi peli ma che sembrano più appuntiti di una lama.

Quella che dovrebbe essere la bocca è circondata da due grosse tenaglie di colore nero da cui cola una disgustosa saliva giallastra.

 

Il mio fiato si spezza, non ho mai visto nulla di simile, sono terrorizzata quasi pietrificata, ma se rimango qui farò una bruttissima fine.

 

Indietreggio e lentamente poi inizio a correre nella stessa direzione in cui procedevo prima.

Posso sentire distintamente le loro numerose zampe calpestare il terreno ad una velocità impressionante.

 

Cerco di resistere il più possibile ma ormai sono vicini ed io molto stanca, devo cercare di deviarli in qualche modo.

Poi noto una luce abbagliante , quella deve essere per forza un'uscita dal bosco.

Magari c'è qualcun altro che mi può aiutare, oppure un villaggio o forse potrei passare dalla padella alla brace, però devo provarci.

 

Utilizzo tutte le briciole di forza rimasta e scatto il più velocemente possibile.

In un attimo mi trovo all'esterno , la luce è abbagliante in confronto alla tenebrosità della selva, non riesco nemmeno a tenere gli occhi aperti.

 

<< Aiuto!>> riesco a dire, anche se il fiato non mi permetto di urlare quanto vorrei <> ripeto.

Guardo indietro , già immaginandomi il branco  di quei disgustosi ragni giganti raggiungermi ma con mia sorpresa sono scomparsi.

 

Forse sono uscita dal loro territorio o magari hanno incontrato un'altra preda, ciò non toglie il fatto di non avere più nessuno alle calcagna e ciò mi consola notevolmente.

 

Ma non faccio in tempo a pensarlo che inciampo rovinosamente su un tronco.

 

Questa non è proprio la mia giornata, prima dei pazzi scatenati che cercano di incendiarmi , poi creature disgustose che mi inseguono per metà foresta e ora una bella storta alla caviglia. 

Mi metto seduta e controllo la gravità della situazione.

Di certo non è rotta, ma ciò mi rallenterà per un paio di giorni , uffa, non ne va una dritta. 

 

"Hey piccolo ti sei fatto male?" No , non ancora quella voce. Perché tutto questo succede proprio a me, è solo la mia immaginazione, deve esserlo, è l'unica spiegazione logica. 

Un sacco di gente sente voci strane nella testa, poi che siano del tutto pazze è un'altra questione però non è impossibile.

 

In conclusione sì , sono impazzita.

 

" Guardo che parlo con te signorino, non ignorarmi."

 

<< È solo la mia immaginazione, Sam calmati, è tutto lo stress accumulato e ora stai andando fuori di testa, se ti rilassi passerà tutto. >> dico ad alta voce per autoconvincermi.

 

" Ma quale immaginazione, guarda che io sono proprio dietro di te, riesco a capire se riesci a sentirmi sai?" . 

Panico. In un secondo mi volto e la prima cosa che noto sono due occhi di un azzurro ghiaccio che mi fissano a pochissimi metri di distanza, saranno grandi quasi quanto la mia testa.

Il corpo enorme ricoperto di scaglie del blu più scuro che abbia mai visto che però alla luce risplendono come piccole gemme , dalla schiena di dipartono due enormi ali del medesimo colore appoggiate delicatamente sul terreno.

La testa è appoggiata sulle zampe anteriori accavallate tra loro, essa è sormontata da due grosse corna e i lunghi denti perlacei fuoriescono dalle grossi fauci dell'animale facendomi sudare freddo.

 

Un drago, un enorme e mastodontico drago è davanti a me e mi sta fissando. Come ho fatto a non vederlo?

 

 " Ma ciao piccolino" sento di nuovo nella mia testa , dalla mia bocca come risposta riesce a uscire solo un sussurro.

 

<< O mio Dio.>>

   
 
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