17/07/2018
1 recensioniLa amo, perché per prima si è avvicinata a me, cercando la mia compagnia e la mia amicizia.
La odio, perché mi ha cambiato.
La amo, perché mi è sempre vicina.
La odio, perché non mi lascia un attimo di pace.
La amo, perché mi dà il coraggio di affrontare la gente.
La odio, perché mi forza a cose che non voglio.
La amo, perché mi capisce.
La odio, perché non la capisco.
Di lei amo ed odio tutto.
Amo i suoi occhi da predatore, perché emanano una forza vitale incontenibile.
Li odio, perché mi fanno paura.
Amo la sua bocca, in cui infila qualsiasi cosa le capiti a tiro.
La odio, per gli incisivi appuntiti da vampiro.
Amo i suoi capelli voluttuosi e soffici.
Li odio, perché a differenza dei miei sono sempre ordinati.
Amo le sue mani rapide, forti e precise.
Le odio, perché le usa spesso per farmi del male.
Il suo carattere è per me quanto di più bello ed insopportabile possa esistere.
Amo la sua incontenibile e coinvolgente vivacità, ma odio il fatto che attiri gente attorno a lei.
Amo il modo in cui prende in giro Kuga, ma odio il fatto che mi riservi spesso un analogo trattamento.
Amo il suo spirito libero, ma odio il fatto che per seguire i suoi desideri scarichi a me i suoi doveri.
Amo la sua spensieratezza, ma odio il fatto che si sia unita al nuovo preside con tanta leggerezza.
Amo la sua risolutezza, ma odio il fatto di essere così timido.
Amo la sua cucina, tanto differente dalla mia e pure egualmente valida, ma odio non poterle mettere ben a confronto.
Amo sapere che è mia amica, ma insieme lo odio perché non diventerà mai qualcosa di più.
Amo vedere come sia una delle poche ragazze che non mi viene dietro perché attratta dalla mia posizione, dal mio aspetto cagionevole, dalla mia timidezza o dal mio modo di vestire disordinato, ma lo odio perché la desidero.
La odio. Ma insieme la amo. E le due cose sono inscindibili.
Vorrei che le cose fra noi cambiassero, ma ho paura del cambiamento.
E sapete cosa? Va bene così. È una contraddizione? Sì, lo è, ne sono consapevole.
Ma non si può cambiare la natura degli altri, né tantomeno la propria. E non avrebbe senso farlo. Quindi va bene così. Sappilo Rindō, ti amo ed al contempo odio, e sarà così per sempre, fino alla fine dei miei giorni.
Per cui, ti prego, non lasciarmi, perché è quest’equilibrio a farmi alzare al mattino con la voglia di impegnarmi e a farmi andare a letto esausto. Ma proprio perché esausto mi addormento subito. E, nel sonno, ho la possibilità di sognarti.
Grazie, Rindō, grazie, per il semplice fatto di esistere.
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