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Autore: sestra324B21    17/07/2018    1 recensioni
Le 24:48 di giovedì 5 luglio. Anno indefinito.
Musica accesa. La playlist è quella giusta. Lo stato d'animo, idem.
Eccomi.
Più o meno.
Genere: Generale, Introspettivo, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dicono che Parigi sia la città più romantica del mondo. Io non ci sono mai stata. Ma sono stata a Venezia, ed è lì che ti porterei. E' difficile spiegare com'è a chi non c'è mai stato. C'è gente ovunque ma quando cammini ti accorgi solo di quanta storia hai intorno. Non esiste un'altra Venezia, da nessuna parte. Per questo ti porterei lì. Perché tu non sei la luminosa, sdolcinata, banale Parigi. Tu sei l'oscura e misteriosa Venezia, che ti inghiotte tra i canali e le mura dei palazzi, che con le sue gondole nere che sfiorano l'acqua fa finta di guidarti attraverso il suo labirintico cuore ma che invece ti inghiotte sempre di più. Sei costosa, come lei. Puoi camminare per ore, pensare di conoscerla, ma quando deciderai di fermarti ti accorgerai che non sai dove ti trovi. Con te è lo stesso: per scoprirti si perdono molte energie e quando sembra di aver finalmente trovato un po' di luce, si gira l'angolo e si torna nel buio. Dovremmo andarci. Dovremmo andarci e girarcela un po' tutta, senza una mappa né una meta. Dovremmo solo perderci fra i vicoli strettissimi, così stretti che per passare dovremmo camminare con le schiene al muro, guardarci e metterci a ridere. Oppure con te davanti che cammini così veloce che quasi corri e mi tieni la mano. Dovremmo andarcene in giro a respirare quell'aria carica di mistero che domina ogni angolo. Dovremmo baciarci tra quei vicoli, rimanerci finchè non viene sera e poi andare a ubriacarci. Dovrei portarti in quella libreria che quando c'è la marea si allaga e i libri diventano come barche, dove c'è un balconcino minuscolo che affaccia su un angolo di laguna e l'acqua è di un celeste così intenso che ti sembra un colore totalmente nuovo. Dovremmo starcene lì sedute e io dovrei leggerti un libro a bassa voce mentre tu mi tieni una mano sulla coscia. Ti porterei a Venezia perché nei tuoi occhi vedo il colore della laguna, perché quando te ne vai da Venezia vorresti girarti e tornarci dopo dieci minuti per vedere tutto quello che non hai visto e per cercare di capire tutti i suoi misteri. Per questo ti ci porterei.
   
 
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