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Autore: lelouch 25    18/07/2018    0 recensioni
Ogni mille anni, la dea della distruzione prende possesso del corpo di una bimba non ancora nata, e fonde la sua anima con quella della sua ospite. Lo scopo della dea è quello di portare il mondo in una nuova era, distruggendo la vecchia, anche se il metodo con cui avviene questo cambiamento non è conosciuto. Stando a quanto dicono le leggende chi riuscirà a controllare la dea vedrà realizzato un proprio desiderio; nel corso del tempo non sono mancati coloro che hanno cercato di controllarla, anche se non si sa che fine abbiamo fatto.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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GODNESS OF DESTRUCTION

 

Ogni mille anni, la dea della distruzione prende possesso del corpo di una bimba non ancora nata, e fonde la sua anima con quella della sua ospite. Lo scopo della dea è quello di portare il mondo in una nuova era, distruggendo la vecchia, anche se il metodo con cui avviene questo cambiamento non è conosciuto. Stando a quanto dicono le leggende chi riuscirà a controllare la dea vedrà realizzato un proprio desiderio; nel corso del tempo non sono mancati coloro che hanno cercato di controllarla, anche se non si sa che fine abbiamo fatto.

Nell’anno 777 dell’impero militare di lord Zago, in un piccolo villaggio circondato da boschi lussureggianti viveva Sin, una ragazza di ventitre anni, con lunghi capelli di colore castano-rossiccio e occhi verdi. Sin era figlia di Clodius, l’unico medico del villaggio, ed era molto benvoluto grazie al suo carattere gentile; tutti all’interno del villaggio gli volevano bene. Sin era una ragazza come le altre, a parte il fatto che qualche volta  le cose intorno a lei si rompevano quando era molto arrabbiata.

Nel suo palazzo Zago era alla disperata ricerca della dea della distruzione, che secondo i suoi indovini doveva già essere nel mondo umano, ma finora la sua ricerca si era rivelata infruttuosa e per questo i suoi nervi erano a fior di pelle e nessuno osava contraddirlo.

Un giorno al villaggio giunsero un gruppo di uomini armati, che con la forza radunarono gli abitanti del villaggio nella piazza del mercato, alla ricerca di persone da poter vendere come schiavi; picchiando o ferendo chi si opponeva.

Sin vedendo tutta quella brutalità perse il controllo e richiamò inconsciamente il potere della dea della distruzione Shivra, così i capelli le diventarono bianchi e gli occhi rossi, con un solo gesto eliminò quei mercanti di schiavi; solo uno di quegli uomini si salvò e riuscì a scappare.

Dopo aver usato il potere di Shivra ritornò al suo solito aspetto e svenne per il troppo sforzo.

Il giorno seguente quando si svegliò vide che il capovillaggio era venuto personalmente a ringraziarla dicendole:

“ ti siamo debitori, non sappiamo bene da dove derivi il potere che hai usato, ma in ogni caso grazie”,

lei per tutta risposta sorrise e disse:

“ non deve ringraziarmi capovillaggio, l’ho fatto perché volevo proteggervi, visto che vi voglio bene”,

quando ebbe finito il capovillaggio uscì.

Mentre si stava cambiando notò che sulla sua scapola sinistra era comparso un marchio che rappresentava una luna nera, ma non se né curò.

Nel frattempo il mercante di schiavi che era riuscito a fuggire aveva raggiunto la capitale, e raccontava cosa gli fosse successo a chiunque fosse disposto ad ascoltare.

Alla fine la storia del mercante raggiunse le orecchie di Zago, il quale lo convocò a palazzo e gli ordinò di raccontargli la storia nei minimi dettagli, l’uomo obbedì, nessuna persona sana di mente contraddiceva quell’uomo.

Quando ebbe terminato di raccontare Zago parlò:

“ ottimo lavoro, ti darò una ricompensa”,

detto questo fece un cenno ad una guardia, la quale uccise il mercante, che morì con uno sguardo incredulo.

Dopo aver sistemato la faccenda del mercante chiamò il capitano delle guardie e diede i seguenti ordini:

“ capitano portami la ragazza di cui hai appena sentito parlare, la voglio incolume! Poi sbarazzati del suo villaggio! Vai!”,

 il capitano s’inchinò e partì alla volta del villaggio della ragazza con un piccolo drappello di soldati.

Una volta arrivato al villaggio ordinò ai suoi uomini di uccidere chiunque non corrispondesse alla descrizione, così ebbe inizio il massacro, per salvarsi gli abitanti del villaggio fuggivano in ogni direzione, prima che Sin potesse scatenarsi fu trovata da un soldato il quale la prese alle spalle facendola svenire con un colpo dietro il collo.

Una volta trovata la ragazza i soldati finirono il loro lavoro, e come colpo finale diedero fuoco al villaggio, poi partirono alla volta del castello.

Verso sera Sin riprese i sensi e si accorse di avere legati mani e piedi, inoltre si accorse di non poter usare il suo potere.

Ad un tratto uno dei soldati si accorse che Sin era sveglia, quindi cominciò a parlare con un tono piatto:

“ ragazza abbiamo bloccato il tuo potere, se guardi il tuo braccio c’è una freccetta fatta di un metallo particolare che inibisce le tue facoltà, quindi vedi di stare calma”.

Sin li guardò con odio per quello che era successo e dalle sue labbra uscì solo “perché?”.

A risponderle fu uno dei soldati:

“ noi non sappiamo perché ci è stato dato quest’ordine, ma siamo soldati e dobbiamo obbedire agli ordini del nostro signore, lord Zago”.

A sentire quel nome Sin impallidì, perché tutti lo temevano per via della sua pessima fama.

Mentre i soldati si davano da fare per preparare la cena, la ragazza si avvicinò più che potè ad un albero e strisciando il braccio sulla corteccia fece cadere la freccetta, così usando un minimo di potere si liberò e senza farsi notare fuggì nel bosco correndo a più non posso per mettere quanta più distanza tra lei e i soldati.

Quando questi si accorsero della sua fuga la cercarono ovunque ma senza risultati.

Così furono costretti a tornare a palazzo a mani vuote.  

Sin camminò tutta la notte, alle prime luci dell’alba raggiunse un piccolo villaggio, si sistemò meglio che potè e si avviò, trovò una locanda bussò ed entrò, naturalmente non aveva denaro con sé, perciò propose al proprietario di farla lavorare in cambio di vitto e alloggio.

Passavano i giorni e Sin notava che il suo rapporto con la dea diventava ogni giorno più profondo, presto avrebbe saputo usare il suo potere al meglio, inoltre Shivra la mise al corrente del suo scopo.

   
 
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