Domani
Sei tu
quello che sento oggi
diverso dallo ieri confuso
già stabilito
ti percepisco nei battiti
nei dolci affanni
ti tengo dentro al cuore
consapevole di dover andare avanti,
Quei sorrisi, i dieci
minuti in cui riguardo nello specchio
i tuoi occhi, quelle luci
della città -le tue-
irradiano i sentieri, i pensieri d’arancio,
tingono le bucce di stelle, brividi incostanti,
sorsi d’acqua dissetante
nel deserto della mente,
Gli abbracci perdo
dallo sguardo fisso al suolo
dai ghiacci dell’autostrada in fiamme,
quei tocchi delicati che non potrò
più ricucire, cunicoli bui mi spazzano via
non resto,
non resta altro di te
se non manciate di polvere alla radio
-quella dei miei sogni-, di notte
notti insonni a pedalare in salita
con i palpiti sussurrati sottovoce,
vieni da me e
brucia tutto, mi perdo
vago
alla ricerca di te
senza vestirmi, tra strade
che abbiamo percorso -le stesse-
per ritrovarti, cacciando
sguardi, immaginando alberi e acque
in fiore, perdendo i sensi
nel letto d’estate.
Qui tra scartoffie e documenti
sotto musiche di sottofondo
pensavo di averlo fatto, dimenticato,
tenerezze e carezze,
chiedermi se ho sbagliato,
è troppo tardi per ricominciare
se siamo incompleti,
ti penso sapendo che non dovrei
Quei silenzi deboli
Sono rumori, fastidi, noie,
con cui calpesto i giorni
che scorrono, scorrono
in quei dieci minuti, secondi dell’anima,
ore al telefono
ti vorrei qui con me,
perdo sfiguro il mio volto
nei momenti
pianti in cui senti
Mi sento
voglio lasciarmi andare
per abbandonarti,
annullarti nel mio passato,
archiviare le nebbie scure del sonno,
i sopori che spero almeno
facciano dormire te
E piante che sul balcone
continuano a crescere,
piogge torrenziali scendono
dal cielo che asperge lacrime,
il sole che continua a tramontare,
il caldo che continua a opprimere le stanze
la mia routine fiacca,
con cui mi rialzo, aspetto un segno
sogno
per destarmi
Stanotte
Mi sei tornato in mente
condannato a torturarmi le ossa,
vorrei fossimo ancora noi,
sapendo che mai saremo
ma mi lascio trascinare nella notte
che tacita
mi riporta da te,
e ti cerco, trovo un pezzo di te
su cui piangere
mi riaddormento durante le mattine
calde, le sere infuocate, i pomeriggi
spenti
per dirti ciò che sento
perché
Eri tu
Mi sveglio
in lacrime