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Autore: Fenio394Sparrow    21/07/2018    1 recensioni
Taglia quel lembo di pelle che tanti anni prima lui ha mutilato sul proprio braccio, per impedire che gli altri notassero il sangue di Octavia, della sua sorellina che viveva sotto il pavimento e si era tagliata il labbro giocando alle ninfee.
Chi tocca terra per primo perde!
E qual è stata la prima persona a mettere piede sulla Terra dopo novantasette anni?
Octavia kom Skaikru.
Nemica di Blodreina.
5x10
Genere: Angst, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Octavia Blake
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The Greatest Enemy
 
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Octavia.
Blodreina.
Quella che cammina oltre la soglia della prigione non ha un’identità.

Non ha una Seda, non ha un fratello, non ha una seguace del culto omon gon oson, non ha nessuno al quale importi  di lei, di qualsiasi cosa sia diventata, di qualsiasi persona stia trattenendo i singhiozzi per non farsi sentire dalle guardie all’esterno.

Lo sguardo cade sullo specchio infranto, riflesso crudele della sua anima.
Rotta, spezzata, incrinata fino al midollo e con dei pezzi mancanti. Là, proprio al centro, le crepe del cuore smembrato.
Per un momento, Octavia avanza come un fantasma, riconoscendosi nel riflesso deformato.
E’ bloccata in un loop temporale, in un incubo, non nelle favole che leggeva da piccola.
E’ rinchiusa nel posto che le ha strappato il cuore dal petto e se l’è mangiato.
E’ spezzata, è distrutta proprio come sei anni prima, prima di vincere il Conclave e capire che tutti insieme sarebbero sopravvissuti al Praimfaya. Allora aveva creduto di aver trovato lo scopo della sua vita, e, ingenuamente, un po’ di pace. Di poter tornare ad essere la ragazza che inseguiva le farfalle, guidando la sua gente e cogliendo fiori fantasma che non crescevano.  
Perché la fattoria non dava frutti. Perché i terrestri si opponevano all’unico clan. Perché lei era sola e non aveva mai chiesto nulla di tutto questo.
Aveva chiesto … aveva chiesto di rendere fiero Lincoln. Di fare pace con Bellamy.

Eccolo lì, Bellamy. Quella scheggia frastagliata caduta sul bordo dello specchio. Allunga la mano, la tocca, la prende, come in un sogno. E’ così affilata che si ferisce il dito non appena la sfiora. Ma non sente niente.
Espone la carne tenera del polso, le vene viola contro il pallore di una pelle che non vede il sole da sei anni, i battiti di un cuore che batte per inerzia, e allunga la scheggia per recidere quel dolore che non sarà in grado di sopportare.
Poi il dubbio, la vergogna, l’odio, si insinuano nella sua mente, nel suo cuore che non c’è, e Blodreina alza gli occhi. Bellamy non la ucciderebbe mai. La dose giusta, quel che basta per avvelenarla e metterla fuori gioco per un po’, ma non abbastanza per ucciderla, mai la quantità che risulti fatale.

E allora cambia traiettoria. Quella scheggia è Bellamy, non può ucciderla. Taglia quel lembo di pelle che tanti anni prima lui ha mutilato sul proprio braccio, per impedire che gli altri notassero il sangue di Octavia, della sua sorellina che viveva sotto il pavimento e si era tagliata il labbro giocando alle ninfee.
Chi tocca terra per primo perde!
E qual è stata la prima persona a mettere piede sulla Terra dopo novantasette anni?
Octavia kom Skaikru.
Nemica di Blodreina.

Ed è il sangue di Octavia che gocciola sulle sue mani, che percepisce caldo e denso, che traccia sul suo viso i segni di un altro nemico sconfitto. Andare avanti, morire e vincere la guerra, bere il loro sangue.
Si guarda allo specchio ed il riflesso  non potrebbe essere più crudele e veritiero di così.
Blodreina, spezzata e imperturbabile, che indossa la sua armatura di sangue, sangue della sua nemica più grande.
Octavia.





NdA:
ragazzi quanto mi fa male vederla così. Piccola mia, io so che è diventata così perchè quello che ha dovuto fare l'ha proprio spezzata dentro. Qualcosa se ne è andato. E ora che ha svalvolato di brutto io non me la sento di puntare il dito. Secondo me ha bisogno, letteralmente, di andare in guerra. Non ce la fa a vivere in quel posto che per lei ha significato solo dolere e disgrazia. Il fatto che dentro di sè sia così divisa ... Marie è fenomenale in questa stagione, e complimenti anche ad Henry Ian Cusik, che ha diretto l'episodio con una carica emotiva ricca di simbolismi che non sono per niente passati inosservati. Spero di aver colto quel che pssava per la testa di Octavia, o Blodreina. Come al solito, perdonate vari errori, e lasciatemi un parere.
La canzone all'inizio è tratta dalla colonna sonora di Westworld, mi è stata molto di aiuto nella scrittura rapida di questa flash.
Feniah <3
   
 
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