Dimmi che mi odi, perché non comprendi.
Dimmi che mi odi, perché sei vuoto.
Dimmi che mi odi, perché non hai altro.
Dimmi che mi odi, perché capisci cosa vuol dire subire odio.
Dimmi che mi odi, perché non sono come te.
Dimmi che mi odi, perché il mio sorriso non è bello come il tuo, perché le mie tasche sono più vuote, perché sono un peso della società.
Dimmi che mi odi, perché te lo impongono.
Dimmi che mi odi, perché ci credi veramente.
Dimmi che mi odi, perché il mio colore non è uguale al tuo, perché le mie risate non hanno valore. 
Dimmi che mi odi, perché rubo, perché uccido, perché ho una religione diversa dalla tua,
Dimmi che mi odi, perché ormai è diventato normale.
Dimmi che mi odi, perché sono un fottuto mostro.
Dimmi che mi odi, perché tu non sei più umano.
Dimmi che mi odi, perché è meglio che io muoia affogato.
Dimmi che mi odi, perché io non sono io, sono solo "quello".
Dimmi che mi odi, perché per me non c'è speranza.
Dimmi che mi odi, perché devo tornarmene a "casa", ovvero nella mia guerra organizzata da altri per il potere.
Dimmi che mi odi, perché non vuoi condividere, perché vuoi tenere il tuo cibo sulla tavola.
Dimmi che mi odi, perché lavoro 12 ore al giorno per 50 euro a nero, perché ti tolgo il lavoro, quello che tu non faresti nemmeno se fossi uno schiavo.
Dimmi che mi odi, perché quello che scrivo è "ingiusto".
Dimmi che mi odi, perché io non capisco nulla di ciò che mi dici.
Dimmi che mi odi, perché io non do valore alla tua legge.
Dimmi che mi odi, perché a 6 anni sono venduto come uno schiavo.
Dimmi che mi odi, perché "rubo" 30 euro al giorno.
Dimmi che mi odi, perché tanto anche se ho la cittadinanza non sono un italiano vero, ma solo uno che si finge italiano, perché vuole i privilegi. Perché essere italiano porta solo vantaggi, in un paese dove il ricco fotte il povero, e il povero fotte quelli più poveri.
Dimmi che mi odi, perché è facile.
Dimmi che mi odi, dimmi che mi odi, dimmi che mi odi.