«Cosa c’è?» sussurrò Mamoru con ancora quel sorriso sul volto. Makoto forse non lo sapeva, ma era davvero felice di essere lì con lui, di godere della sua presenza, della sua pelle, della sua voce non deformata da un telefonino. Era felice di poter condividere quei momenti di felicità - ormai rari - lontani da tutto e tutti, in una dimensione in cui c’erano solo loro.
«Sono felice di averti qui adesso. Ti amo, Mamoru Izawa.»