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Autore: EcateC    23/07/2018    1 recensioni
-Che cosa? Rey e Ben… Insieme?- esclamò Leia, riluttante -Questo sarebbe il vostro piano? Suvvia, non può funzionare, è… Impossibile-
Ma il vento spaziale non fu del suo stesso avviso. La sferzò nel viso come a volerla rimproverare, e il generale della Resistenza dovette cedere.
-D’accordo, d’accordo... Spero solo che sappiate ciò che state facendo-
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ben Solo/Kylo Ren, Kylo Ren, Principessa Leia Organa, Rey
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Rey era letteralmente sparita.

Subito dopo la dichiarazione di Rose, Leia e gli altri erano andati a cercarla, ma invano.

Rey non era nella zona riposo, non era ad allenarsi col suo bastone nell’area destinata a quello scopo, non era nella parte del bosco circoscritta per la caccia e, cosa più preoccupante, non era stata trovata dal radar localizzatore di C-3PO.

In altre parole, Rey in quel momento si trovava su un altro pianeta.

Il panico iniziò ad assalire il gruppo, anche e soprattutto alla luce di quello che Rose aveva dichiarato di aver visto poco prima: Rey e il Leader Supremo -giunto non si sa come alla base della Resistenza - impegnati in atteggiamenti equivoci.

-Ma non è che si stavano dando una testata?- aveva domandato Finn, pensieroso.

-Sarebbe più plausibile- fu il commento di Poe.

Certo quel piccolo particolare angosciante passò in secondo piano dopo che la Padawan fu dichiarata ufficialmente scomparsa da quel pianeta e da quello limitrofo.

 

-Visto?!- esclamò Rose, esagitata  -Lei non è qui perché l’ha rapita Kylo Ren! Oh, povera Rey!-

-Oh, Cielo!- intercalò C-3PO.

-IO LO AMMAZZO!- gridò invece Poe Dameron, esaltato.

-NON…- Leia si trattenne “…dirlo neanche per scherzo” -Saltiamo a conclusioni affrettate, Dameron- esclamò invece, guardando intensamente l’impavida testa calda che aveva davanti -Sono certa che ci sia una spiegazione. Per ora non fatene parola con nessuno, ho bisogno di riflettere-

Lo sguardo di Poe da impaziente regredì a impotente, mentre Finn, che era più bianco di un cencio, si limitò a sussurrare un “Sissignora”. Leia li lasciò, aveva davvero bisogno di pensare a tutta quella storia da sola… O perlomeno, non con loro.

-Allora, che facciamo?- chiese subito Poe agli altri due, non appena rimasero soli -Non possiamo abbandonare Rey in questo modo-

-Non hai sentito cosa ha detto il Generale?- lo riprese Finn -Non facciamo nulla fino a nuovo ordine, perché sicuramente c’è un’altra spiegazione, molto più plausibile del fatto che Kylo Ren sia venuto qui, abbia rapito Rey e se ne sia andato come se niente fosse-

-Oh, cielo!- ripeté di nuovo C-3PO.

-Ma io l’ho visto! Era qui!- insistette Rose, nevrotica.

-Hai visto anche che si baciavano, tesoro- precisò Poe, polemico -Perdonami ma non sei una fonte molto attendibile-

Rose lo fulminò con lo sguardo -Cosa ne sai tu di credibilità, dato che tra un po' ci provi anche con C-3PO?-

-Signorina Rose, non le permetto di fare certe insinuazioni!- sbottò il droide protocollare, oltraggiato.

-No, Rose ha ragione- si sbottonò infine Finn, serio e duro -È ovvio, l’ha costretta lui. Rey è carina e dovevo aspettarmi che quel bastardo… Se le ha torto un capello io giuro che lo uccido-

 

 

 

_____________________

 

 

 

La sensazione di stacco e il ritorno fisico e spirituale nel suo scomodo e infausto giaciglio fu per Rey un vero trauma.

C’era afa, fuori pioveva e degli strani, grossi insetti ronzavano per tutta la sala.

Rey cercò di riprendere fiato, di respirare lentamente e di non pensare al fatto che in quel momento avrebbe potuto essere in uno splendido letto a fare l’amore con Kylo Ren e invece che essere sola a scacciare insetti in equilibrio su un’amaca.

Ma d’altronde l’aveva scelto lei.

Il collegamento con lui era terminato nel momento stesso in cui lei lo aveva deciso. Ed era sempre più intenso, sempre più reale, perché ormai avevano imparato a controllarlo e a instaurarlo di loro iniziativa. Ormai si sentiva tele trasportata con anima e corpo da lui… Ne avevano fatti di passi avanti da quando si erano sfiorati le dita…

No, non ci doveva pensare. Solo che più cercava di non pensarci, più le veniva da piangere. Perché non era pronta -a dire il vero, non si era neanche mai posta il problema dell’essere pronta- e nell’ammiraglia del Primo Ordine, per quanto pulita, tirata a lucido e accattivante, non lo sarebbe mai stata.

E con Kylo Ren? Solo pochi mesi prima l’aveva lanciata contro un albero con un semplice gesto della mano, senza contare tutte le volte in cui le aveva penetrato la mente per carpirle i ricordi, le persone che aveva ucciso e le vittime che stava tuttora uccidendo… Poteva davvero fidarsi di un mostro così? Fare l'amore è un atto di enorme fiducia, soprattutto per lei che si sentiva totalmente impreparata in quel settore della vita, disarmata. Sapeva giusto quel minimo indispensabile che le aveva comunicato un droide protocollare il giorno del suo primo ciclo, che sicuramente non raggiungeva neanche un quarto di quello che aveva fatto o sapeva lui.

Era talmente presa dai suoi pensieri che non si era accorta di essere sola nella stanza. La branda di Rose e tutte le altre erano vuote… Fuori pioveva, le tre stelle che scaldavano quel pianeta erano oscurate dalle nubi per cui non si riusciva a capire quale momento del giorno fosse.

Si alzò e scese dall’amaca barcollando, aveva ancora il viso umido e arrossato per quel pianto silenzioso, per cui con le maniche della tunica cercò di asciugarselo e di fare dei bei respiri, per calmarsi, per evitare poi che qualcuno le chiedesse cosa avesse fatto.

Ma come aprì la porta, Rey vide Leia Organa. La ragazza trattenne il fiato, sembrava proprio che la donna fosse lì ad aspettarla.

-Eri con lui, vero?- le sussurrò, alzandosi faticosamente -Rey, ti prego, dimmelo-

A Rey venne da piangere. Il modo brusco in cui si erano salutati, tutta la faccenda del Primo Ordine, la fatica, la paura, la delusione nello sguardo già triste di Kylo… Tutte queste cose la fecero scoppiare in lacrime. Aveva trattenuto troppe emozioni, troppi segreti, un crollo nervoso era il minimo che poteva capitarle.

-Mi dispiace- singhiozzò -Mi dispiace tanto, Generale Organa-

Leia fece un’espressione spaventata e si impugnò forte la vestaglia in corrispondenza al petto, sul cuore, pronta come sempre al peggio.

-Rey cosa è successo?- le chiese angosciata -Riguarda Ben?-

Rey scosse la testa, avrebbe tanto voluto confessarle tutto e domandarle mille altre cose, ma non poteva, per la Forza era sua madre!

-Rey!-

Senza avvedersene, Rey si ritrovò stretta nell’abbraccio caldo e confortante di Finn -Oh Rey, sono stato così in pena per te! Ti abbiamo cercato dappertutto!-

-Rey!- esclamò anche Rose, stringendosi nel loro abbraccio -Ma cos’è successo? Ti ho visto con Kylo Ren… Che significa?-

La Padawan si sentì arrossire, con il viso rigato dalle lacrime -Tu mi hai…? -

-Ti ha visto mentre baciavi il Leader Supremo del Primo Ordine- precisò Poe, chiaro e tondo -C’è una spiegazione logica, vero?-

Rey guardò subito Leia Organa in preda a un’angoscia senza precedenti.

-Io… Ragazzi…-

-Ehi, lo sappiamo- l’aiutò dolcemente Finn -Ti ha costretto lui, non è vero? Non devi vergognarti-

Rey guardò Finn a bocca aperta, poi rivolse il suo sguardo anche verso gli altri, che la guardavano con la stessa espressione dispiaciuta e compassionevole che si rivolge a una povera vittima innocente.

-Ehm, sì… Mi ha… costretto- balbettò, e mentre pronunciava quella bugia, qualcosa dentro di lei si ruppe: il viso di Leia si era rabbuiato. Ella abbassò il capo, come se quell’ennesimo colpo andasse a sommarsi a tutti gli altri e le caricasse la schiena di un macigno sempre più insostenibile.

-Che porco bastardo- ringhiò Poe, mentre Rose si era coperta la bocca con la mano.

-Non ti ha… Fatto altro, vero?- le sussurrò Finn, preoccupato.

-No!- rispose subito Rey, con ancora lo sguardo rivolto verso il Generale -Un bacio e basta-

-Meno male- sospirò l’amico, sorridendole.

-Resta comunque un porco bastardo- precisò Poe -Che provi a baciare me, la prossima volta-

-Vieni, ti va di parlarne?- le domandò dolcemente Rose, prendendola per un braccio, ma Rey scosse la testa: non voleva parlare con Rose.

Più passavano i secondi e più desiderava scappare e nascondersi tra le braccia forti e protettive di Kylo Ren.

 

 

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Tutto sarebbe stato più sopportabile per Kylo Ren se avesse avuto una fonte di sfogo diversa dalla sua mano destra.

C’erano prostitute, droidi dalle sembianze femminili, prigioniere e in generale donne a volontà nel Primo Ordine, molte delle quali non aspettavano altro che saltargli addosso con avidità.

Però niente di tutto ciò riusciva ad attrarlo. Le prigioniere men che meno, non voleva essere anche quel genere di mostro, le prostitute preferiva lasciarle agli Stormtroopers mentre le affiliate gli sembravano tutte corrotte e desiderose solo di scalare le cime del potere.

Lui voleva Rey, solo Rey, ed era semplice e spaventoso contemporaneamente. Spaventoso perché forse si era giocato la sua unica, remota possibilità dopo che l'aveva assalita sul letto come uno wookie coi bollenti spiriti. Semplice perché le reazioni che lei gli scatenava a livello fisico e mentale non lascivano spazio a dubbi: lui.voleva.Rey.

E forse lo sapeva da sempre. Forse l’aveva capito fin dal primo momento in cui aveva sentito parlare di lei, di quella ragazza non identificata che aveva trovato il droide e che aveva deliberatamente deciso di nasconderlo.

“Una ragazza?” aveva pensato con sgomento, incuriosito da lei ancora prima di averla conosciuta. E la prima volta che l’aveva vista la meraviglia fu anche più grande, perché oltre a essere una ragazza, cosa già di per sé non da poco, Rey era anche bella.

E il binomio “bella” e “ragazza” non poteva che formare una combinazione vincente.

E una bella ragazza come lei doveva essere trattata con le giuste maniere anche in sede di rapimento e trasportata nel modo che secondo lui era più confacente e adatto alle ragazze: in braccio, come una principessa… o una sposa.

E prima che riprendesse i sensi, l’aveva osservata quasi per un quarto d’ora, pensando a cosa dirle e a quanto si sarebbe sentita spaventata e indifesa al suo cospetto, a tal punto che “forse scoppierà in lacrime, piangerà e parlerà del droide senza che io debba usarle la Forza”

E invece no, accadde l’esatto contrario.

Rey non solo era riuscita a colpirlo per il suo aspetto gradevole e apparentemente delicato, ma anche per il suo coraggio e per l’incredibile Forza che deteneva dentro di sé, tanto da resistergli e tenergli testa come una vera e propria guerriera Jedi.

E tutto quello che successe dopo fu solo il seguito di una fine che pareva già scritta, inevitabile. Quella bella ragazza iniziò a destare in lui sentimenti violenti di rabbia, incomprensione e frustrazione, e poi di paura, sorpresa, speranza e infine amore… Si era innamorato di lei e non sapeva neanche lui com’era accaduto, ma la cosa più sconvolgente era accaduta di recente, quando lei aveva smesso di guardarlo nel modo in cui si guarda uno scorpione velenoso sul punto di pungere.

E se questo era stato bellissimo per un verso, per un altro era stato un disastro: il conflitto di Kylo Ren non era mai stato così forte e doloroso come in quel momento.

Pensava a lei, alla Resistenza, immaginava di scappare via con lei e di non tornare mai più, abbandonando tutti i bastardi del Primo Ordine che volevano la sua testa. Perché Kylo sapeva di essere una figura scomoda, malgrado tutti i successi bellici e le espansioni imperiali che si era aggiudicato, sentiva il fiato dei potenti sul collo e percepiva la loro indignazione. Ma soprattutto la sofferenza che alimentava la sua crudeltà era sempre più debole ed evanescente, e con questa anche la sua voglia di uccidere.

Gli Stormtroopers, ad esempio, su ordine di Hux gli avevano portato un bambino di circa otto anni che era stato beccato mentre indossava un anello nemico, raffigurante il logo della Resistenza, ma Kylo non era riuscito a fargli del male. Aveva semplicemente ordinato ai soldati di toglierglielo di torno perché non aveva del tempo da perdere, non senza aver dato una successiva strigliata ad Hux… Quello gli riusciva ancora più che bene.

Ma la voglia di mollare tutto e ritornare alla luce si faceva sempre più forte, tanto quanto si faceva forte il sentimento che provava per Rey.

Hux però gli aveva procurato un elmo nuovo, uguale a quello che aveva distrutto dopoché Snoke lo aveva umiliato.

Kylo se lo mise e si guardò allo specchio, cercando come al solito di ignorare la sensazione di clausura e soffocamento iniziale.

Incuteva timore, nessun dubbio. Accese anche la sua fidata lightsaber rosso cremisi per completare il quadro, ma non percepì le stesse sensazioni di vigore e protezione che lo avevano confortato all’inizio. Vedeva solo un patetico tentativo di sembrare minaccioso e di assomigliare a qualcuno -Darth Vader, per la precisione - che continuava a ritenere mille anni luce al di sopra di lui.

Si tolse l’elmo, spense la spada e diede le spalle allo specchio con la schiena meno dritta del solito.

Ma come si volse verso il proprio inutilizzato trono, uno schianto lo fece letteralmente trasalire. La sirena dell’allarme verde iniziò a suonare fragorosamente e presto l’ologramma del generale Hux comparve di fronte ai suoi occhi.

-Leader Supremo Ren, c’è un piccolo problema con i proiettori gravitazionali della Star Destroyer- esclamò il generale, esitante -Temo che la partenza per l’Orlo Mediano debba essere rimandata-

Nel suo intimo, profondo cuore, Ben Solo esultò.

-Come è potuto accadere?- domandò Kylo, pensando a un ammutinamento o comunque a un attacco nemico di sabotaggio della nave…“Rey?”.

Ma Hux abbassò lo sguardo, a disagio.

-Pare che uno Stormtrooper sia inciampato in un filo e sia rimasto folgorato nella centrale del motore…-

Kylo Ren scosse la testa, spazientito. Ben Solo invece sorrise sollevato, perché la sua Rey non stava rischiando la pelle nell’ammiraglia nemica come suo solito.

-E allora risolvete questo problema perché non è ammissibile che nell’ammiraglia del Primo… Oh, e spegnete questa diavolo di sirena!-

-Sì, Leader Supremo. Sirena spenta, Leader Supremo. Ma… tutto qui? Non ha altro da aggiungere?-

-C’è forse altro?- gli chiese Kylo con fervore.

-Oh, nulla, mi chiedo solo come mai il nostro Leader Supremo sia così di buon umore quest’oggi- c’era sempre quell’insopportabile sfumatura insolente nella sua voce, sfumatura che, pensò Kylo, prima o poi gli sarebbe costata la testa.

-Mi trova di buon umore, generale Hux?- gli domandò, minaccioso.

-Le ho appena comunicato che i proiettori gravitazionali della Star Destroyer sono saltati per colpa di uno Stormtrooper- ripeté il generale, come se l’altro non avesse capito -Mi aspettavo una reazione un po' più accesa da parte sua-

Kylo fece finta di non capire.

-E perché mai? Non c’è alcuna fretta, tanto la Resistenza non fugge, resiste per definizione. E se dovessero fuggire, noi li scoveremo-

Hux era sconcertato. Da quando Kylo Ren reagiva in modo così pacato e composto?

-Tutto qui? Non fa neanche una piccola imprecazione?-

-Trattengo molto bene la rabbia, generale- gli rispose, deciso di chiudere il discorso.

Ma Hux proruppe in uno strano verso acuto, simile a un sogghigno strozzato. Kylo si voltò minacciosamente verso di lui -Credo sia arrivato il momento per lei di congedarsi, Hux-

-Sì, Leader Supremo… Ah, Leader Supremo Ren?-

-Cosa c’è ancora?-

-Riprenda a indossare l’elmo, le dona- gli disse mellifluo, prima di scomparire.

 

 

 

-Ho fatto lo sgambetto a uno Stormtrooper-

-Luke…- Leia si toccò la fronte con la mano destra.

-Che c’è? I ragazzi hanno bisogno di più tempo!-

 

 

 

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Rey era mentalmente esausta.

Bugie, su bugie, su altre bugie, non aveva mai mentito così tanto in vita sua. Naturalmente aveva dovuto spiegare al quartetto Finn, Poe, Rose e C-3PO cos’era successo di preciso durante la sua sparizione dal pianeta base, come Kylo Ren era arrivato e come lei era ritornata, illesa… E loro naturalmente non avevano capito. Le parole “legame” e “contatto” suonavano troppo bene e troppo innocenti, i suoi amici volevano sentire qualcosa di più negativo e angosciante, che si addicesse meglio a quel mostro che era il Leader del Primo Ordine. Tanto che C-3PO aveva coniato espressioni come “nesso del terrore”, “collegamento fatale” e “unione nociva” per descrivere ciò che per Rey era diventato un momento magico.

Ma se loro non potevano capire, era anche per colpa sua e delle sue menzogne.

Aveva descritto Kylo Ren in chiave negativa e aveva detto loro ciò che volevano sentirsi dire solo che, come aveva cercato di addolcire il resoconto, gli uditori si insospettivano e si irrigidivano. Pareva che si rifiutassero di accettare un Kylo Ren più buono e umano.

E lei non aveva avuto il coraggio di contraddirli. Si sentiva un vero schifo per questo e si vergognava profondamente, tanto che cercava in tutti i modi di non pensare a lui per evitare di instaurare involontariamente il loro legame.

Ma le mancava, e tanto anche.

E lui si era drammaticamente eclissato, non la chiamava ormai da un giorno intero… “Che sappia già?” pensò Rey preoccupata, mentre si allenava con la spada laser degli Skywalker, ricostruita a nuovo “Che sia arrabbiato per il fatto che ieri me ne sono andata bruscamente?”

Basta, si disse, doveva tirare fuori le palle e andare a parlargli. Quindi chiuse gli occhi e con il respiro tremulo iniziò a concentrarsi.

 

“Kylo Ren” lo chiamò timidamente, cercando di concentrarsi intensamente sul Leader Supremo “Ben, ti prego…”

“Rey?”

L’agognata risposta non tardò a venire e Rey quasi si ferì con la spada per la gioia e la sorpresa di sentirla così presto.

“Ciao…” gli disse mentalmente, sorridendo

“Che intenzioni hai?” le domandò attento, meno dolcemente di lei. Rey, sentiva l’eco della voce di lui nella testa, e una sensazione strana iniziò a pervaderla. Brividi, energia positiva, ma anche entusiasmo, felicità, batticuore…

“Ho bisogno di parlarti” gli disse mentalmente, continuando a sorridere da sola.

-Con la spada accesa?-

Rey spalancò gli occhi e se lo vide davanti, faccia a faccia. Il giovane era seduto da solo davanti a un tavolo squisitamente imbandito e guardava torvo la lightsaber celeste che lei stessa impugnava. Rey spense la spada laser e gli sorrise.

-Meglio?-

-Abbastanza, sì- ricambiò appena il suo sorriso, sembrava come intimidito… Per metterlo a suo agio, Rey si perse ad osservare quella quantità spropositata cibo con meraviglia: non ne aveva mai visto così tanto e tutto insieme in vita sua.

-Wow, quanta roba- non poté fare a meno esclamare -Scusa, tu stavi mangiando e io sono comparsa così all’improvviso-

-Era peggio se comparivi mezz’ora fa- le rispose Kylo con voce misteriosa, e dato che lei aveva assunto un’aria interrogativa, precisò il perché -Ero nudo. Vuoi anche sapere cosa stavo facendo?-

Rey avvampò -No, grazie!-

-Mi stavo facendo un bagno- le disse comunque, dispettoso -Sai, le persone lo fanno-

La ragazza lo guardò indispettita -Guarda che ho ancora la lightsaber in mano…-

-Va bene, va bene, pace- la fermò con un sorriso colpevole -Sei un fiore-

Rey arrossì -Ora però esageri-

-Non esagero- le rispose Kylo seriamente, guardandola dritto negli occhi. La ragazza non poté trattenere un sorriso lusingato, ma per pudore abbassò lo sguardo.

-Rey, io ti devo parlare-

-Sì, anche io- gli disse lei -È una cosa urgente-

-Anche la mia-

Rey però volle iniziare per prima -Kylo, io…-

-Ti devo delle scuse- la interruppe Kylo Ren, dato che anche lui voleva iniziare per primo -Per come mi sono comportato l’ultima volta che ci siamo visti. Non era mia intenzione metterti fretta. Io non ho pazienza e vorrei avere tutto e subito, però mi rendo conto che in certe circostanze non è possibile… Non vorrei che avessi frainteso le mie reali intenzioni-

Rey sentì il proprio cuore sciogliersi -E quali sono le tue reali intenzioni?-

-Che tu ti unisca a me, ma non solo in quel senso-

La ragazza arrossì -Sei testardo-

-Sono tenace- le sorrise, porgendole la mano. Lei la guardò, riluttante… Aveva già vissuto quella scena.

-Anche io avevo una cosa da dirti, prima che tu mi interrompessi come al solito- cominciò Rey, per togliersi da quella situazione scomoda. Solo che quasi non si ricordava cosa fosse. Le mura asettiche e minacciose del Primo Ordine, quel profumo inebriante di cibo e infine lo sguardo raddolcito di lui le facevano girare la testa. O era lei che lo vedeva con occhi diversi, o lui aveva come cambiato faccia.

-Dalla tua esitazione deduco che non sarà una buona notizia-

-No, infatti- si riprese Rey -Ecco, Ben… Una mia alleata ci ha sorpresi mentre eravamo nel nascondiglio della Resistenza, e ti ha riconosciuto- lui divenne subito rigido, il suo cipiglio si indurì all’improvviso -Solo che ci ha visto mentre eravamo molto vicini e… Insomma, io non ho avuto il coraggio di dire la verità…- gli confessò, prostrata dai sensi di colpa -Ho detto che mi hai costretto tu. Mi dispiace tanto-

Kylo alzò le sopracciglia e la guardò stupito, quasi incredulo.

-Sono proprio un mostro spregevole- esclamò cupo, fingendo di non sentirsi colpito.

-No, non lo sei, è colpa mia!- gli disse subito Rey, sull’orlo delle lacrime -Mi dispiace, non sapevo cosa dire-

-Tranquilla, lo capisco. Hai avuto paura, ti sei sentita sola…- le sussurrò con un’espressione ispirata, alzandosi e aggirando il tavolo per fronteggiarla -Non volevi deludere quell’accozzaglia di perdenti che chiami amici… Lo comprendo, avrei fatto lo stesso anch’io- la rincuorò, asciugandole il viso con le dita -Solo che io sarei stato consapevole di aver esercitato il lato oscuro, seppure in una forma embrionale, mentre tu no- Rey lo guardò sconvolta, lui annuì -Sì, è questo, Rey. Ed è comodo, vero? E alettante…-

A Rey si ghiacciò il sangue nelle vene. No, non poteva essere il lato oscuro, le sue intenzioni non erano malvagie, lei voleva solo nascondersi, evitare la vergogna di ammettere di aver soprasseduto alle morti e alla crudeltà che aveva seminato Kylo Ren in nome di un’attrazione, di un magnetismo invincibile che la legava a lui…

-Non temere- le disse Kylo, connesso profondamente con lei -Te l’ho detto, lo sento anch’io. Io non ti giudico come loro, comprendo tutto quello che provi e posso aiutarti a gestirlo. Devi solo unirti a me-

Le afferrò entrambe le mani, e Rey intrecciò le dita tra le sue ma scosse la testa.

-Hai ragione, Ben, e ti ringrazio per avermi aperto gli occhi- esclamò concentrata, dopo quel momento di struggimento interiore -Andrò a dire a tutti la verità, a cominciare dal Generale Organa, così capirà che suo figlio non è così terribile o irrecuperabile come vuol far credere-

Lui le mollò subito le mani molto bruscamente, quasi volesse buttargliele al suolo.

-Ma perché fai così? Perché devi essere sempre così perfetta!?- sbottò con livore, arrossendo per l’imbarazzo -La coraggiosissima e integerrima Rey che non sbaglia mai!-

Rey lo guardò sconvolta -Tu credi che io sia perfetta!?-

-SÌ!- gridò, dando un pugno sul tavolo -Lo sei! E fra tutte le donne che ci sono, proprio di te mi dovevo… Ah, lasciamo stare-

-Ben, ma guardami- si indicò la tunica sporca di terra e sudore -Sono ai limiti della decenza-

-Sei bellissima- tagliò corto lui, senza guardarla.

-Tu sei bellissimo, non io-

-Certo- esclamò sarcastico -Soprattutto da quando ho questa cicatrice che mi deturpa il viso. Non so spiegarmi perché sei qui a perdere tempo con me-

Rey lo guardò negli occhi, non erano mai stati così umani e vulnerabili come in quel momento.

-Te lo devo dire il perché? Non ti è evidente?- gli chiese dolcemente, ripetendo le stesse identiche parole che aveva usato lui in una situazione simile. Kylo colse il riferimento e sospirò

-Ma non capisco, Rey- le rivelò con gli occhi bassi -C’è Finn l’idiota che non aspetta altro che metterti le mani addosso e scommetto che ci sono altri idioti come lui nella Resistenza… Perché complicarsi la vita con me?-

-Perché adoro le sfide- gli sorrise, circondandogli le spalle con le braccia -E mi piace puntare in alto… Molto in alto a quanto sembra- scherzò, dato che nemmeno in punta di piedi riusciva a sfiorare il metro e novanta di lui.

Kylo la prese tra le braccia e sollevò di peso, fino a far in modo che lo fronteggiasse perfettamente.

Lei gli sorrise, lui ricambiò…Rimasero una manciata di secondi così, imbambolati, fino a quando Rey non scorse lo spirito del Maestro Yoda proprio dietro di lui… E di colpo si ricordò il vero motivo che l'aveva portata lì.

-Che c’è?- le domandò Kylo, dato che lei aveva cambiato espressione.

-Kylo… Ben… Kylo Ben- fece il mix, lui la guardò paziente -Quello che ho detto prima è vero, ho davvero intenzione di dire agli altri chi sei veramente e… Mi metti giù per favore?-

-No. Mi piace tenerti in braccio- decretò, stringendola più forte.

Rey cercò di liberarsi, ma la sua presa era ferrea e le sue braccia marmoree -Tanto ti stancherai prima o poi- preannunciò, ma lui scosse la testa con superbia.

-Hm, non ci contare. Ti ho trasportato per quasi tre chilometri e non mi sono mai stancato-

-Quando mai?- gli domandò perplessa, ma sempre con il sorriso innamorato stampato in faccia. Ma ecco che un sassolino la colpì dritto in testa. “Sveglia!” pareva gridarle… E infatti Rey ricordò e riprese il filo del discorso.

-No, aspetta, me lo dirai dopo- lo interruppe -È bene che tu sappia che farò tutto ciò che posso per far capire a tutti che sei cambiato e che meriti il loro perdono-

-Non ti disturbare- la mise giù malamente -Come puoi notare, sono ancora il Leader Supremo del Primo Ordine e ho una mia dignità. Gradirei che non mi mettessi in imbarazzo davanti ai miei nemici-

-Leia ha diritto di sapere la verità! Devo dirle chi sei veramente, e per questo le dirò di noi due, di ciò che io vedo in te-

-Non oserai!- le ordinò, avvampando -Tu non dirai niente a lei, hai capito?-

Rey lo sfidò con lo sguardo -Perché no?-

-Perché non voglio che si illuda inutilmente- chiarì scocciato -Non se lo merita-

-Ah, quindi ti preoccupi per lei?- lo scrutò, con un sorriso furbo.

-Non… Rey, sono le nostre faccende private!- ringhiò con ovvietà, incazzato e imbarazzato -Lascia fuori mia madre, chiaro?-

Ma la ragazza si alzò sulle punte dei piedi, lo guardò dritto negli occhi e scandì il “no” più provocatorio, netto e convincente del suo repertorio. Kylo Ren a quel punto esplose. Diede un calcio furioso contro una sedia di metallo, che per il colpo fece mezzo metro di strada rotolando, e iniziò a camminare come un leone in gabbia, con i muscoli tesi e il busto reclinato in avanti. Fece pochi passi e poi tornò a sedersi nella postazione rimasta, arrossato e con sguardo truce.

-Ti è passata?- gli domandò Rey, che era rimasta ad osservarlo tutto il tempo.

Kylo non le rispose né la guardò. Continuando a ignorarla, prese un piatto ormai freddo e iniziò a tagliare con palese violenza ciò che c’era dentro.

-Kylo?- lo richiamò Rey con voce esigente, ma invano: lui non aveva neanche alzato gli occhi.

-Rey chiama Ben Solo!- imitò la voce metallica delle astronavi -Risponda, prego! Rey chiama…-

Il ragazzo fece un sospiro sfinito -Ma quanti anni hai, dodici?-

Rey gli sorrise colpevole e gli si avvicinò, fino ad appoggiarsi al tavolo col fianco.

-Non essere sempre così arrabbiato- gli sussurrò, passandogli le dita tra i capelli morbidi e folti.

-Trattengo troppe emozioni- le rispose abbacchiato -Alla fine esplodo-

-Non trattenerle-

Quella frase fu per lui come un lascia passare, un permesso d’agire che si sentì libero di interpretare e usare a suo vantaggio. Si alzò in piedi, si chinò su di lei e la baciò intensamente, schiudendo le labbra sulle sue.

Rey si sentì le gambe tremare, il peso di lui, teso sempre più in avanti, la sbilanciò e la indusse a semisdraiarsi sul tavolo e a prendere contro a tutto.

-Scusa- gli sussurrò Rey, dato che aveva infilato la mano sinistra in un piatto -Che… Che cos’è?-

-Carne- rispose semplicemente lui.

-Ah- sussurrò, mentre percepiva la punta della sua lingua nel collo, piacevole come le sue mani grandi e calde nella schiena -Carne di... Di cosa?-

-Di bambino-

Rey fece subito un’espressione scioccata, ma lui iniziò a sogghignare.

-Sei un idiota- lo insultò scherzosamente, cercando di sollevarsi e alzarsi in piedi.

-Vuoi andare da un’altra parte?- le chiese vibrante, con gli occhi scuri che sfavillano speranzosi.

-Devo tornare a casa- gli disse lei -Si staranno chiedendo che fine abbia fatto-

-No, resta, ti prego- la fermò, supplice -Non mi lasciare così di nuovo-

-Perché non vieni con me?- gli propose Rey, prendendogli il viso in modo che la guardasse negli occhi -Basta vivere nell’odio, nel rancore…Torna a casa da chi ti vuole bene, fallo per me-

Kylo strinse forte i pugni, il conflitto lo stava quasi uccidendo. Lasciare il Primo Ordine equivaleva a lasciare per sempre la possente figura di Kylo Ren e con essa tutto il potere e la forza dietro cui si era barricato con tanto ardore. Lasciare il Primo Ordine equivaleva a un’ammissione di colpa, a un atto di resa, ed era come l’ennesima conferma della sua totale fallibilità e debolezza… E come poteva tornare e guardare sua madre negli occhi, dopo tutto quello che le aveva fatto? Come poteva tornare dopo quello che aveva fatto a suo padre?

Ma lasciare Rey… Lasciare Rey equivaleva a morire.

Kylo alzò gli occhi su di lei, e Rey percepì tutto il conflitto e le paure che incupivano il suo sguardo.

-Possiamo farcela- lo incoraggiò dolcemente -Te lo ricordi? Non sei solo-

-Neanche tu- le rispose sorridendo -Prima dovrei comunque sistemare un po’ di cose… Rey, voi della Resistenza siete davvero spacciati. Non so se ho così voglia di suicidarmi-

-Siamo spacciati solo se tu non sei dalla nostra parte- gli rispose convinta, prendendolo per mano -Quindi?- lo incalzò - Andiamo a casa?-

 

 

 

 

 

 

 

Note
Ciao ragazzi, eccomi qui con un altro capitolo!
Lo so, finisco sempre con un cliffhanger, ma vi assicuro che cercherò di aggiornare presto! Come avete visto, Kylo ormai sta per cedere e i piedi di piombo di Rey si stanno sciogliendo… Chissà che non si arrivi a un Happy ending prima del previsto…
Ad ogni modo vi ringrazio perché siete stati davvero in tanti ad aggiungere la storia nelle liste, ed è un onore per me perché, come ho già detto, ritengo il target di questo fandom alto. Ammetto che a volte la trama è un po’ nonsense (vedi Luke) però nella mia testa delirante la storia è nata anche con questa sfumatura in sottofondo, quindi abbiate pazienza, dai... xD
Ora vi saluto e spero di rispondere a taaaaaante recensioni ;)
 
 
 

 

   
 
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