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Autore: Clan della rosa    23/07/2018    1 recensioni
Mi ricordo di cieli neri e fulmini tutto attorno a me. Mi ricordai di ogni baleno di luce quando il tempo cominciò a bruciare. Come una lama che perfora la carne, il destino alla fine mi aveva trovato e la sua voce era tutto quello che riuscì a sentire e diceva che ottengo solo ciò che merito.
Genere: Guerra, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: April O'Neil, Karai, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Mi ricordo di cieli neri e fulmini tutto attorno a me. Mi ricordai di ogni baleno di luce quando il tempo cominciò a bruciare. Come una lama che perfora la carne, il destino alla fine mi aveva trovato e la sua voce era tutto quello che riuscì a sentire e diceva che ottengo solo ciò che merito.
Non è vero, dammi una ragione per dimostrare che ho torto.
Nei cieli alti di New York questi furono gli ultimi pensieri di una Kunoichi prima di lasciare per sempre quel mondo che tanto aveva odiato.
La mano era ancora stretta nell’elsa della sua spada mentre l’altra premeva sul fianco, li dove la ferita sanguinava. Intorno a lei solo cadaveri e sangue e quell’odioso odore di morte che non la faceva respirare.
Guardava lontano, gli occhi fissi su quel cielo minaccioso. Piccole chiazze di sangue si formarono a terra e il respiro divenne affannoso. Stava morendo.
La presa sull’elsa si fece debole e l’arma cadde a terra producendo un rumore sordo. In poco tempo il cielo divenne nero e si disegnarono dei fulmini all’orizzonte dei grattacieli. Alcune gocce di pioggia iniziarono a scendere, prima dolcemente poi sempre più forte finendo per unirsi con il sangue scarlatto.
Karai cadde in ginocchio con le mani a terra cominciò a piangere e in uno sprazzo di dolore rivolse la testa verso l’alto e urlo con tutto il fiato che le rimaneva. Com’era potuto succedere?


*Qualche ora prima*                              
Le tartarughe, Splinter, April, Casey e Karai erano in posizione d’attacco, immobili, aspettando la prossima mossa del nemico, intorno a loro era scoppiato un incendio e il calore bruciava la pelle.
Davanti a loro c’era Shredder con il seguito dei suoi soldati ninja. Una parte di quest’ultimi si staccò dal gruppo sguainando le armi, con un rapido salto si avvicinarono alle tartarughe.
Casey si staccò dal gruppo e corse incontro a quei ninja che sempre aveva combattuto ma questi era più forti, il ragazzo, però, non lo sapeva. Un ninja lo caricò con la propria arma, nella caduta il ragazzo sbatté la testa e la sua maschera da hockey rotolò lontana e ben presto si macchiò del fluido caldo e rosso.
Michelangelo corse in soccorso dell’amico ma nella corsa pestò una mina vagante e in un attimo ci fu il rombo di un esplosione: a terra vi erano i corpi carbonizzati degli adolescenti. Tutt’intono vi era un odore acre di carne bruciata, una folata di vento alzò le poche ceneri che sembravano neve.
Da dietro la coltre di fumo spuntò Shredder, osservò quei cumoli d’ossa e si crogiolò nella sua tetra felicità.

-Distruggeteli!- Ordinò con voce carica d’odio e di rancore.

I ninja passarono all’attacco, agili e veloci. Raffaello, Leonardo, Splinter ed April non ebbero grosse difficoltà a difendersi, maneggiavano le proprie armi con fluidità e forza ma Donatello….
Stava andando tutto così bene, la tartaruga in viola sembrava avere la situazione sotto controllo ma in una frazione di pochi secondi si distrasse ed un ninja fece breccia nella sua momentanea insicurezza: con un calcio lo costrinse a terra.
Non ebbe il tempo di rialzarsi che miriadi di ninja gli erano addosso con archi e frecce.
Fu tutto così veloce: sentì lo scocco e piccoli sibili nell’aria. Donatello chiuse gli occhi e fu allora che avvertì una voce femminile

-Donnie! Noooo!-

April era a pochi metri da lui con gli occhi sbarrati. Corse da lui e in poco tempo, lo spazio circostante si illuminò di una luce calda, una luce di salvezza.
L’onda d’urto fu tanto potente da costringere Splinter, Raffaello, Leonardo e Karai a terra, proteggendosi gli occhi con le braccia e le mani.
Quando la luce cominciò a dissolversi Raffaello guardò sconcertato lo spettacolo intorno a lui, tutti i ninja erano a terra morti e i loro cadaveri stavano bruciando.

-Ma cosa cazzo…? I ninja sono esplosi!-

Donatello osservò la minuta figura femminili davanti a lui e non riuscì a trattenere le lacrime: piccole pozze di sangue cominciarono a formarsi sotto i piedi della ragazza.

-Ap…April…-

La ragazza aveva lo sguardo vitreo, sul suo viso si erano formati numerosi tagli a seguito dell’esplosione che lei stessa aveva causato. La cosa peggiore fu, invece, vedere le troppe punte di freccia trapassarle il corpo.
Ancora in piedi la ragazza chiuse gli occhi e cadde a terra, Donatello fu veloce ad avvolgerla con le proprie braccia. La teneva stretta, la guardava, la chiamava ma sapeva che ormai era troppo tardi.
Abbassò lo sguardo e fu allora che Shredder ricomparve dal fuoco. Avanzò verso Donatello che fece appena in tempo a guardare il proprio assassino. Shredder alzò una mano e con le proprie lame squarciò la testa della tartaruga. La fascia color viola cominciò a macchiarsi di rosso e a poco a poco anche Donatello cadde tra le braccia della ragazza che amava e che per sempre avrebbe amato.

-Ahhh! Dannato!-

Raffaello, ancora con le lacrime agli occhi si lanciò contro il sicario del fratello, e insieme, ingaggiarono un combattimento senza esclusioni ma Shredder era più forte, era sempre stato più forte. Al momento giusto colpì la tartaruga sotto al mento e la scaraventò  a terra con un calcio. Leonardo corse in difesa di Raffaello urlando dalla disperazione.
Combatterono, veloci, agili e forti. Ma ancora una volta Shredder riuscì a vincere contro il Leader: sfigurò il volto della tartaruga in blu, lacerando la piccola fascia.

-Leo!- urlò il fratello.

Karai si gettò contro quell’uomo che per anni l’aveva ingannata, per anni gli aveva fatto credere che il vero problema fossero le tartarughe quando, in verità, era proprio lui. Shredder la spazzò via un movimento rapido del braccio, ferendola al fianco sinistro. Poi, riuscì a sorprendere Raffaello e senza che quest’ultimo ebbe il tempo di fare o pensare qualcosa le lame gli si affondarono nel guscio trapassandolo da parte a parte. Raffaello cadde in una pozza di sangue, nella mani erano ancora stretti i suoi Sai.
Quando Raph fu a terra, Shredder si concentrò verso quella figlia che per anni aveva amato ma che, alla fine, gli si era rivoltata contro. Avanzava verso di lei facendo stridere le sue lame contro il pavimento producendo un rumore metallico. Karai ancora a terra guardò gli occhi dell’uomo che per anni l’aveva cresciuta.

-Tu!- urlò
-Karai!-
-Traditrice!-
-No! Fermati!-

alzò le propri lame e quando le rivolse contro la ragazza incontrarono una superficie dura ma non abbastanza: Leonardo l’aveva abbracciata facendole da scudo con il proprio corpo.
Il guscio del Leader era lacerato e si potevano vedere le interiora. Leonardo, ancora abbracciato alla sorella, sorrise e chiuse gli occhi.
Splinter urlò e con una rabbia che mai abrebbe creduto di possedere avanzò verso Shredder

-Ah! Shredder!-

 Accadde in un momento: i due caddero sotto i colpi dell’altro. Splinter aveva le lame conficcate nel petto mentre Shredder morì decapitato.

*Ora*

 Karai ebbe un conato e del sangue cominciò ad uscirle dalle labbra. Stremata cadde a terra. Sotto di lei si aprì una chiazza di sangue. Con lo sguardo rivolto verso quel cielo grigio sorrise.
-Finalmente… è tutto finito- e poco a poco gli occhi cominciarono a chiudersi per sempre.



 








Il breve racconto è ispirato al video "The Death of the teenage mutant ninja turtles"
Per chi non l'avesse mai visto lascio il link:
https://www.youtube.com/watch?v=2Y1cQujRjWI
Sono aperta a qualunque commento o critica positiva e non.
   
 
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