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Autore: fa_ty    25/07/2018    4 recensioni
Certi amori ci segnano irrimediabilmente. Elena lo sa bene, Maeva ha sconvolto la sua vita senza chiederle il permesso, lasciandola distrutta e sola, senza preavviso. Alcuni anni dopo, seduta ad un Bar, Elena rivede Maeva,qualche tavolino più in là, riportandola indietro nel tempo quando i loro occhi danzavano insieme, la metro correva veloce come in una canzone indie e Frida Kahlo incantava Milano. Passato e presente si mescolano come la cioccolata con la panna, lasciando in bocca un aroma di Futuro.... incerto, ma dolcissimo
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Una caffetteria, sei cambiata, ma tu non mi hai vista. Io ti vedrei tra milioni di persone.
Ti guardo sempre quando ridi, ma tu non lo sai. Ti ho promesso quel pomeriggio ventoso di qualche mese fa che io la tua risata l’avrei lasciata al vento e non portata nel cuore.  Ho sbirciato il tuo profilo Instagram: è pieno d’amore. Per un’altra persona. Eppure c’è qualcosa di strano nei tuoi occhi, come se fossi lontana, in un altro mondo. Una parte di me spera che in quel mondo lontano dove i tuoi occhi stanno guardando, tu sia tra le mie di braccia e il tuo sorriso sia leggero e felice, come quando ridevi di me quella volta che ho cercato di preparare la torta al cioccolato e mi sono sporcata tutta la faccia e tu mi hai messo sul tavolo e i nostri nasi si sono toccati, i tuoi capelli rossi profumavano di vaniglia, e nell’esatto istante prima che le nostre labbra potessero danzare insieme, tu hai sorriso e io in quel sorriso ci sono morta. Quel sorriso condanna e benedizione, come le mani sui mie  fianchi, i tuoi occhi poco prima di fare l’amore, che giocavano con le mie labbra nervose. Perché tu per me sei stata sempre tutto tranne che una parentesi, tu non eri un gioco, una cosa passeggera. Tu mi facevi danzare il cuore, per te ho scalato il muro del suono, dei preconcetti, della “ normalità” perché il tuo respiro era aria . Tu eri il  mio ossigeno.
Ora dove sei ? 
Perché non sei a frantumi ? 
Perché non vado avanti? 
Gioco con i ricordi questa notte, gioco col ricordo più bello. Io e te in quella stanza, con il mondo fuori, tu stretta a me, io stretta a te, col camino accesso e il tempo che volava, come i vestiti, e quella canzone di sottofondo di cui non ricordo il nome, perché il suono più forte era quello dei nostri cuori. In quel momento l’eternità era nostra. I miei occhi erano tuoi, le mie labbra, il tuo profumo invadeva la stanza, le lenzuola. Era il tuo suono del mio nome pronunciato dalle tue labbra la gioia.
Il mio cuore era tuo. Lo è ancora. Ma non lo saprai mai. O forse molto presto.
Torno alla realtà e tu mi stai guardando,con gli occhi di cioccolato, quello che ti portavi via dalle labbra. Io mi sciolgo. A te tremano le mani. E forse anche un po’ il cuore. 
Arriva il cameriere segna l’ordinazione della persona a cui Stringi la mano e poi si gira verso di te, sciogli la presa e sussurri << Cioccolata >> l’aria si riempie di quell’aroma, tu ti giri e mi guardi provocatoria, l’aria si riempie di noi. Mi guardi sorridi e il mondo torna a colori. I nostri, quelli caldi del cioccolato, quelli dell’amore che vince.
 
   
 
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