Giunge nuovamente il giorno del mio compleanno, con molte più domande, un po' meno acidità di stomaco e qualche sporadica consapevolezza in più e anche oggi voglio festeggiare scarabocchiando qualche riga sul sottobicchiere della birra.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Nota: un anno fa, in occasione del mio compleanno, scrissi una poesia in cui chiedevo come regalo che venisse eclissata la Luna e oggi, a distanza di un anno, questo avverrà. Lo trovo incredibilmente divertente, quindi ho voluto dedicare il titolo di questo "componimento" all'evento. Ciao.
Un lustro dopo s’eclissa
la Luna slavata
scoccata già è una freccia
tanto quanto basta
e io non so che farmene
di cotanta compassione
caro il mio cielo, troppo a lungo
indifferente
a ogni insulso malumore
a ogni moto di cuore
e di corrente –
mentre invecchio
l’epidermide raggrinzita
dal sale profuma
di crema solare, di rum, di sogni
finiti, ma non sbagliati,
quello mai. Lingue
sconosciute accarezzano
le labbra morbide-torbide:
volevo dire idiomi,
che pensi?
Lodano
una bellezza instabile
io per la strada ricevo
fiori e sorrisi splendenti,
e non sono tuoi
di sicuro
avrei dovuto saperlo,
e lo sapevo, in fondo. La voce
delle onde riveste
ogni velleità
è un canto celeste, è orgasmo
è una bambina che ride
è cioccolato fondente, è per te
questa lettera,
scarabocchiata
spedita all’indirizzo
errato
è una conchiglia, è una perla
smarrita
sono ventisette granelli
di sabbia sotto le scarpe disfatte
è soltanto –
è,
soltanto, l’estate,
ma questa volta