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Autore: lmpaoli94    27/07/2018    1 recensioni
Castello di Duino, Trieste
Era una notte come tutte le altre.
Era una fredda giornata di Novembre.
L’inverno in quell’anno sarebbe arrivato di gran lunga in anticipo.
Il figlio del padrone del castello, vagava solitario fuori dalla dimora all’aria aperta.
Tutto era tranquillo.
Fino a quando non udì una voce soave che risuonò nelle sue orecchie, attirando la sua attenzione.
Era una voce talmente dolce da gettarlo in uno stato di ipnosi.
Lo stava attirando in un luogo vicino al castello.
Un luogo misterioso e sconosciuto.
E quando con i suoi occhi vide da chi proveniva quella voce, il suo stupore lo agghiacciò all’istante.
“Non è possibile… Una creatura del genere non può esistere…”
E invece era tutto vero.
Ma a chi l’avrebbe raccontato?
Chi l’avrebbe creduto?
E soprattutto, quando avrebbe potuto rivedere quella figura dolce e misteriosa che gli aveva fatto perdere il senso della ragione?
Genere: Mistero, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gaito, Hanon Houshou, Kaito Domoto, Luchia Nanami, Rina Toin
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Kaito era profondamente scosso.
«Non voleva rivelarmi il suo segreto… Non voleva dirmi che stava parlando con una creatura misteriosa. Ho provato a estorcergli la confessione in tutti i modi, ma niente. Ho fallito.
Per paura di venire cacciata da quel castello, decisi di metterla a tacere una volta per tutte.
Non potevo permettere di rovinare la mia reputazione di capo – domestica che avevo.»
«Cosa? Tu prima eri la capo – domestica del castello?»
«Sì. Fino a quando non ho deciso di licenziarmi e di cambiare vita. Mi sono nascosta per anni e anni, cambiando anche le mie sembianze. Infatti tuo padre non è mai riuscito a riconoscermi…»
«Sei una vile assassina.»
«Offendimi quanto vuoi, ragazzo. Ma non riuscirai a fermare il mio operato… Presto, tu e la tua famiglia sarete solo un ricordo. Dopo aver eliminato tua madre, riuscirò a mettere a tacere te e gli altri. Ma prima, devo incontrare questa sirena… Ed avrò bisogno di te.»
«Preferisco morire piuttosto che aiutarvi.»
«Ah sì? Preferisci vedere l’intero castello andare distrutto e gli affari di tuo padre misteriosamente fallire?»
«Che tu sia maledetta!»
Kaito non ci vedeva più dalla rabbia.
Stava per colpirla.
Ma all’ultimo momento, Caren riuscì ad evitarlo.
«Sfogati quanto vuoi… Ma non  riuscirai mai a togliermi di mezzo.»
«Scommettiamo?!»
Prima che Kaito potesse riprovare a colpirla, Madame Taki entrò di prepotenza nella biblioteca.
«Che cosa sta succedendo qui? Kaito!»
La voce della donna riuscì ad immobilizzarlo all’istante.
«Che cosa stai facendo?»
«Cacciate immediatamente questa donna! È un’impostora.»
«Kaito, è la fidanzata di tuo padre. Non posso mandarla via.»
«Ed io, come primogenito di questa famiglia, ti ordino di fare quello che ti ho detto.»
«Vedi? Nemmeno le domestiche accettano di eseguire i tuoi ordini.»
«Caren, vi prego di spiegarmi cosa sta succedendo.»
«Senz’altro… Questo ragazzo voleva aggredirmi, accusandomi di un crimine inesistente.»
«Che genere di crimine? Io non capisco.»
«Mi ha accusata di aver ucciso sua madre.»
«Cosa?»
«Ma vi rendete conto? Questo ragazzo ha dei seri problemi.»
«Sì Madame Taki, finalmente ho trovato la criminale che da più di dieci anni stavamo cercando.»
«Ma Kaito, è stato vostro padre…»
«No. Lui è innocente.»
Madame Taki non sapeva a cosa credere.
Doveva dare ascolto a quella donna o a Kaito che aveva cresciuto con le sue mani quando la madre era venuta a mancare?
«Che cosa sono queste urla?»
Anche Gaito, accompagnato con le sue due figlie, era corso in biblioteca.
«Meno male non siete partito… Vostro figlio stava per mettermi le mani addosso.»
«Cosa? E’ vero quello che sta dicendo, Kaito? Rispondi!»
«Padre, è lei che ha ucciso mia madre. È lei l’assassina.»
«Ma cosa stai farfugliando? Tua madre è morta impiccata nella casa di cura dove l’avevo spedita personalmente.»
«E questo cosa ve lo fa credere?»
«Il suo corpo giaceva morente in quella stanza. Il suo corpo era appeso al soffitto.»
«E se qualcuno ce l’avesse portata per rendere il tutto un incidente?»
«Impossibile. Le infermiere della casa di cura si sarebbero immediatamente accorte se qualcuno di sospetto si fosse aggirato durante la notte in quell’edificio.»
«A meno che qualcuno non fosse d’accordo con Caren…»
Hanon aveva rotto il suo silenzio.
«Hanon ha ragione. Magari qualcuno era d’accordo con lei e l’ha fatta entrare» fece Rina dando man forte alle parole di sua sorella.
«Menzogne!» tuonò subito Caren.
Gli umori nella biblioteca si facevano sempre più tesi.
Madame Taki e Gaito non sapevano più a cosa credere.
«Non dare ascolto a quelle parole, Gaito. Io non ti mentirei mai.»
Più Gaito fissava Caren, più si convinceva che stava mentendo.
Lo si leggeva nei suoi occhi pieni di rabbia e di crudeltà.
«Caren… Come hai potuto?»
«No… Gaito…»
«Hai ucciso l’unica donna che io abbia amato… Come hai potuto!»
«Sono io la donna che hai sempre amato e che amerai per il resto dei tuoi giorni!» minacciò Caren.
La donna sembrava fuori di sé.
Sembrava avvolta da una sorte di rabbia irrefrenabile.
Ma poi, dando sfogo a tutta la sua cattiveria, Caren si trasformò in una creatura marina e oscura.
«Mi avete scoperto… Maledetti. La magia oscura ha cessato il suo potere… Ma non finisce qui. Kaito verrà con me.»
Caren stava scappando dal castello con Kaito.
Gaito, Madame Taki e le due sorelle del ragazzo non poterono impedirlo.
Caren li stava controllando contro la loro volontà.
«Maledetta! Riporta indietro mio figlio!» gridò Gaito.
«Quando avrò finito con lui, verrò subito da voi» disse prima di gettarsi dalla finestra della biblioteca mandandola in frantumi.
 
 
Caren aveva portato Kaito nel luogo dove tutto era cominciato: la roccia bianca.
«Non riuscirai a farla franca. Lucia non si materializzerà mai qui da te.»
«Appena capirà che avrai bisogno d’aiuto, accorrerà immediatamente. L’ora sta per giungere.»
Alla fine, arrivò la mezzanotte.
Ma dinanzi a loro, non era cambiato niente.
Era tutto tranquillo.
«Perché non succede niente?!»
«Te l’avevo detto…»
«Taci tu! Se la sirena non si presenterà, ti lascerò morire in queste acque fredde.»
La mezzanotte era passata, ma della sirena nemmeno l’ombra.
«Molto bene. La mia pazienza si è completamente esaurita… Sei pronto per morire, Kaito?»
Caren teneva il ragazzo sull’orlo del precipizio.
«No! Non farlo!»
«Avete cercato di sfidarmi… Ma adesso è venuta l’ora di farla finita. Addio, Kaito!»
Senza pensarci ulteriormente, Caren gettò il ragazzo nelle acque fredde che si infrangevano sulla scogliera.
Kaito non era un abile nuotatore.
Riusciva a malapena a stare a galla.
E le acque gelide di quel posto, non lo aiutavano sicuramente.
Stava per morire affogato.
Una fine atroce come quella di sua madre.
Ma il suo momento non era ancora arrivato.
Prima di chiudere definitivamente gli occhi, vide qualcosa avvicinarsi a lui.
«Ma cosa…»
«Kaito, sono io. Lucia.»
Sembrava che stesse sognando ancora una volta.
Ma questo era tutto vero.
Stavolta Kaito poteva vedere Lucia in carne ed ossa.
«Lucia… Sto morendo…»
«No. Tu non morirai. Ci sono qui io a proteggerti.»
Prima che il ragazzo potesse perdere i sensi, la sirena lo prese con sé per riportarlo in superficie.
Caren, che si era goduta tutto lo spettacolo, fissava la scena dei due amanti con sguardo intrigante.
«Finalmente ci incontriamo, sirena... Sapevo che se avrei gettato quell’inutile umano nel mare, avresti fatto di tutto per di impedirlo e di manifestarti a me.»
«Complimenti. Il tuo piano ha avuto successo. E adesso cosa vuoi da me?»
«Sarò io l’unica padrona indiscussa di tutti i mari. Il tuo potere non può nulla contro il mio.»
Il combattimento delle due creature era cominciato.
Chi avrebbe prevalso?
L’amore di Lucia o la perfidia di Caren?
«Hai provato ad uccidere l’unico umano a cui io tenevo… Non te lo perdonerò mai!»
La battaglia era senza esclusioni di colpi.
Caren stava provando in tutti i modi a ferirla e a ucciderla.
Ma Lucia aveva un’arma segreta.
Un’arma che l’avrebbe salvata definitivamente.
«Che cosa stai facendo?»
«Il mio canto riuscirà a sconfiggerti definitivamente, strega del mare.»
L’aria circostante cominciò a riempirsi di un acuto sonoro e incessante.
Era lo stesso suono che aveva attirato Kaito la prima volta che era andato da solo sulla roccia bianca.
«Smettila! Mi stai facendo impazzire!»
Ma Lucia non accennava a fermarsi.
«Arrenditi Caren. Arrenditi al mio volere.»
«No!!!»
Caren era stata sconfitta.
Il suono di quel canto era troppo insopportabile.
Non era riuscita a proteggersi in nessun modo.
«Che cosa mi sta succedendo?»
«Ti trasformerai in schiuma di mare… È quella la tua fine…»
«No! Maledetta!»
Lucia ce l’aveva fatta.
Caren ormai, era solo unricordo.
Lei e Kaito erano salvi.
«Kaito… Kaito…» gli continuò a dire la sirena.
Ma il ragazzo non sentiva.
Era svenuto.
 
 
Quando di risvegliò, egli si ritrovava nella sua camera.
Sembrava che fosse stato tutto un sogno.
Ma quando vide quella sirena con sembianze umane, allora capì che tutto quello che aveva passato era reale.
«Lucia, sei davvero tu?»
«Sì, Kaito» rispose sorridente la ragazza «MI sono trasformata in sembianze umane per rimanere vicino a te.»
«Come?»
«Tua madre mi ha chiesto di proteggerti… Ed il modo di rimanerti vicino, era di diventare umana come te.»
«Mia madre…»
«Per lei rimarrai per sempre nel suo cuore… Gli manchi tantissimo.»
«Anche a me manca tanto» fece Kaito con voce fioca «Grazie per avermi salvato… Se non fosse stata per te…»
«Adesso non ci pensare… Quel che è passato è passato. Adesso dobbiamo guardare al presente.»
«E che cosa vedi nel nostro presente?»
Lucia era arrossita improvvisamente.
Mentre si avvicinò a Kaito, il suo cuore martellò come non aveva fatto mai.
«La stessa cosa che vedi tu» rispose la ragazza prima di baciarlo.
«È davvero questo quello che vuoi?» domandò Kaito senza riuscire a credere a quello che aveva provatosentito per lei.
«Certo. Da adesso in poi non sarò più la sirena avvolta dalla nebbia che si nascondeva nelle acque del castello… D’ora in avanti sarò il tuo angelo custode.»
«Lo stesso vale per me» fece il ragazzo prima di riprendere a baciare l’unica creatura che aveva sempre amato.



   
 
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