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Autore: randomnessUnicorn    31/07/2018    0 recensioni
" Alcune figure di spicco della galassia stanno scomparendo nel nulla in circostanze misteriose e l'equipaggio dell'Enterprise si trova a dover affrontare problemi imprevisti, rischiando di non portare a termine l'importante missione che la flotta spaziale ha dato loro."
[ Questa è la mia prima fanfiction su Star Trek e volevo davvero scrivere qualcosa su questa meravigliosa serie.
Ho cercato di attenermi il meglio possibile alla serie originale, emulando la narrazione ma non so se il risultato sia degno, ho provato.
Io accetto ogni genere di critica a patto che sia espressa con educazione e tatto, grazie e buona lettura. ]
Genere: Avventura, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: James T. Kirk, Leonard H. Bones McCoy, Montgomery Scott, Nuovo Personaggio, Spock
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Data astrale: 41254.7.
 
Diario del capitano: Io e il mio fedele equipaggio siamo in viaggio verso il pianeta Xenox Z. Esso entrerà a far presto parte della federazione delle Nazioni Unite. Siamo stati incaricati di accompagnare il loro Consigliere di Stato e di presenziare alla cerimonia. Giungeremo a destinazione entro 10 ore terrestri.
 
 
Il pianete Xenox Z si trovava in una zona inesplorata della galassia e dunque, la sua entrata nella federazione, avrebbe permesso l’esplorazione di nuove aree e della creazione di nuove colonie spaziali. Questo viaggio sarebbe stato di vitale importanza per il raggiungimento di una pace intergalattica tra ogni creatura vivente di questo vasto universo.

La leggendaria nave Enterprise stava seguendo la rotta per il pianeta Xenox Z, attraversando angoli della galassia che aspettavano ancora di essere esplorati. Tuttavia, nonostante l’immensa bellezza delle stelle e l’infinità del cielo, qualcosa turbava la giovane anima del Capitano Kirk che si interrogava sullo strano messaggio inviatogli dalla flotta astrale.

Questo rapporto informava il capitano riguardo delle strane scomparse che stavano avvenendo nella galassia. Si ipotizzava che fossero dei veri e propri rapimenti ai danni della federazioni, difatti capi di stato, generali, capitani e scienziati scomparirono in circostanze misteriose. Nulla era rimasto di loro, nemmeno una traccia, come se fossero spariti nello spazio cosmico o risucchiati da un buco nero.

Il nefasto messaggio era stato appreso dal Capitano e dal suo primo ufficiale, il Signor Spock, nessun altro membro dell’equipaggio ne era a conoscenza. Il capitano Kirk non voleva turbare lo spirito dell’equipaggio con le proprie ansie. Egli mostrava la solita grinta e spavalderia che lo avevano reso il valoroso capitano di oggi.

Quando sarebbe giunto il momento avrebbe rivelato questa notizia. Non trattandosi di una missione a lui incaricata, poiché era già stato ingaggiato un team di esperti per questo incarico, egli non si sarebbe dovuto preoccupare. Un’altra missione lo attendeva ed essa non era certo di poca rilevanza.
 
 
“Signor Chekov, calcoli la rotta.” disse il capitano, adagiato sul proprio trono mentre osservava lo schermo che mostrava l’immensa volta spaziale. Uno spettacolo che il capitano non si sarebbe mai stancato di osservare e che riempiva sempre il proprio animo d’ orgoglio.
“Rotta già calcolata, signore. Siamo in viaggio verso il pianeta Xenox Z come di programma.” Rispose il giovane Chekov in tono professionale senza staccare lo sguardo dai suoi fedeli macchinari.
 
L’incarico attuale dell’Enterprise era quello di prelevare il consigliere del pianeta Xenox Z, colui che sarebbe stato il mediatore della comunicazione tra esseri umani e Xenoniani, dal momento che la lingua di quest’ultimi era sconosciuta agli uomini, e lo stesso Consigliere alieno sembrava entusiasta di adempire al suo incarico e si dimostrò anche particolarmente interessato alla cultura umana.
 
Alcuni minuti passarono dall’ordine del Capitano e tutto sembrava procedere secondi i piani.
Il signor Spock era silenzioso e concentrato sul proprio lavoro come al solito, il signor Chekov e i suo collega Sulu guidavano la nave mentre Uhura riceveva nuovi messaggi dalla flotta spaziale tra cui uno destinato al capitano.

“Signore, un messaggio dalla flotte astrale. Avvisano che il consigliere di Stato di Xenox Z è giunto nel luogo dell’incontro ed è pronto per essere teletrasportato.” Parlò il tenente Uhura.
“Dica loro che siamo pronti ad accogliere il nostro ospite.” Disse il capitano con tono deciso e poi si alzò dalla sua postazione, dirigendosi con il signor Spock, il dottor Mccoy e Scott nella camera del teletrasporto.

Tutto procedeva secondo i piani eppure il pensiero di quei poveri uomini scomparsi continuava a tormentare la mente del capitano perché egli si sentiva impotente di fronte a tale crudeltà.

Tutti gli ufficiali scomparsi erano uomini di successo, indispensabili per questa galassia ma son stati portati via da una entità sconosciuta, forse un alieno famelico, un criminale che girava libero per la galassia e che doveva essere fermato.

Il dottore, che conosceva Jim meglio di chiunque altro, notò il disagio nei suoi occhi. Era in grado di comprendere quando il proprio amico era emotivamente ferito e quindi non poteva fare altro che chiedergli domandargli personalmente la ragione del suo sconforto.
“Tutto bene, Jim?” chiese il Dottore prima di entrare nella sala teletrasporto.

Il capitano si voltò, dimenticandosi le sue preoccupazioni giacché egli, il grande capitano Kirk, non poteva farsi vedere vulnerabile di fronte ai suoi uomini. Egli rispose al dottore, mostrando un sorriso ironico.
“Sto magnificamente, Dr. Bones. La sua professione le fa scorgere malanni ovunque. Ma la ringrazio per l’interessamento.” Disse Jim con ironia per poi fare cenno a Scott, dandogli l’ordine di attivare il teletrasporto.

“Energia, signor Scott.” il capitano ordinò.
“Sì, signore.” E Scott eseguì attivando la manopola.
Dal fascio di luce del teletrasporto fuoriuscì un alieno dalle fattezze umanoidi, il colore della sua pelle era di tonalità azzurrognola, la sua testa era calva e un pizzetto blu adornava il suo mento appuntito. Egli era piuttosto basso, indossava una lunga tunica grigia dalle maniche lunghe che gli coprivano le mani.

“Salve, terrestri. Vi pongo i miei saluti dal pianeta Xenox Z. Io sono il suo consigliere” Disse l’alieno, esibendo un inchino. Egli sembrava cortese e amichevole. L’abitante di Xenox Z cercava di emulare i comportamenti e il linguaggio umano. Sembrava che egli apprezzasse la cultura dell’uomo e che desiderassero ardentemente apprenderne i segreti, per questo aveva appreso gli usi e i costumi umani, forse anche per impressionare i futuri alleati del suo popolo.

Successivamente il capitano si avvicinò a lui, seguito dagli altri suoi ufficiali.

"Benvenuto sull'Enterprise. Siamo lieti e onorati che tu e la tua gente abbiate deciso di far parte della Federazione e faremo del nostro meglio per rendere confortevole il vostro soggiorno.” Disse il Capitano con il suo solito tono di voce fiero e cordiale. Poi si voltò verso i suoi uomini, presentandoli uno ad uno, "Lascia che ti presenti il mio primo ufficiale, il signor Spock, il mio capo medico, Leonard McCoy e, ultimo ma dall’estrema importanza, il nostro ingegnere capo, il signor Scott." Tutti loro annuirono appena i loro nomi vennero chiamati.

"Sono sicuro che sarà un viaggio molto piacevole ed istruttivo. Spero non le dispiacerà se do un'occhiata in giro. Trovo la sua nave estremamente affascinante. Ho sempre trovato la cultura della sua gente, come dire, estrosa.” Commentò il Consigliere e il Capitano sorrise osservando la curiosità di questo alieno. Evidentemente, egli stava cercando di adattarsi a questo nuovo ambiente culturale e, in realtà, il Consigliere è stato colui a raccomandare al proprio sovrano di prendere in considerazione l’idea di far parte della Federazione dei Pianeti Uniti.
"Sono contento per l'interesse che lei ha per la nostra cultura. Signor Scott, perché non accompagna il nostro ospite a fare un giro sull'Enterprise, prima di condurlo al suo alloggio?” Propose il Capitano e l'alieno sembrò d'accordo con questa idea.
"Ne sarei onorato, Capitano." Acconsentì l’alieno e poi egli seguì Scott in giro per l’Enterprise.

Le preoccupazioni che stavano consumando la mente del Capitano vennero placate per qualche tempo e sembrava che il suo animo avesse ritrovato finalmente la pace.

Jim e il signor Spock tornarono sul ponte, mentre il dottore tornò in infermeria. Bones non ha dimenticato il volto assorto del capitano, come egli apparisse preoccupato prima dell'incontro, ha capito che c'era qualcosa che Jim nascondeva ma, dal momento che le condizioni fisiche del capitano sembravano perfette e non mostrava alcun segno di malessere, il medico non poteva fare nulla. A volte egli si preoccupava talmente tanto per Jim, come fosse un fratello o addirittura una madre apprensiva, che dimenticava che persona fosse Jim. Il capitano era in grado di prendersi cura di sé stesso meglio di chiunque altro in questa vasta nave.

Questa missione era importante e il Capitano prendeva molto seriamente i suoi doveri. Era normale che volesse fare una buona impressione al suo nuovo ospite e mostrare come la razza umana fosse degna e determinata e fosse in grado di assolvere le proprie responsabilità. Jim era l’essere umano più brillante che il dottor Mccoy conoscesse e non c’era motivo di stare in pena per lui.
 
 
Intanto sullo schermo del ponte appariva un pianeta sconosciuto, uno dei tanti pianeti inesplorati che costituivano questa parte dell’universo. Niente sembrava essere fonte di preoccupazione, o quasi.

“Capitano, i motori si sono improvvisamente fermati eppure non è segnalato nessun guasto.” Parlò Chekov, avvertendo il Capitano dell’inaspettato inconveniente.
“Stiamo entrando nell’orbita del pianeta, è come se venissimo attratti.” Disse Sulu.
“Ponte a Scott. È successo qualcosa ai motori?” chiese il Capitano a Scott, chiamandolo dall’interfono.

“I motori non sono danneggiati. Infatti dovrebbero funzionare ottimamente.” Spiegò Scott, perplesso, poiché fino a quel momento tutto stava funzionando alla perfezione.
“Allora scopri quello che non va.Passo.” Ordinò il Capitano.
“L’atmosfera di questo pianeta è fuori dalla norma, Capitano. Siamo attirati dal nucleo del pianeta. È come se qualcuno volesse forzarci di rimanere.” Spiegò Spock, concentrato e attento come sempre.
“Che tipo di pianeta è questo?” chiese Jim.
“Il computer lo definisce come un pianeta di classe K., arido e deserto, eppure riporta caratteristiche anormali rispetto ai pianeti di classe K. conosciuti. Nessuna forma di vita sembra abitare sulla sua superficie.” Spiegò Spock, e poi rilesse i nuovi dati apparsi sul monitor, “Il computer rivela una fonte di non identificata.” Disse di nuovo il signor Spock.
“Che genere di energia?” chiese il capitano, osservando il signor Spock con sguardo severo.
“L’energia di un essere vivente, signore. Malgrado sia stato segnalato l’assenza di forma di vita. È completamente illogico, signore.” Spock spiegò, spostandosi vicino al capitano e ammirando il pianeta che veniva mostrato sul grande monitor del computer.
“Quindi siamo bloccati qui finché il signor Scott non trova il modo per riattivare i motori?” il Capitano chiese cercando di nascondere la sua irritazione. La sua era una domanda retorica poiché era consapevole che l’Enterprise non era guasta ma c’era qualcosa che rendeva impossibile la sua partenza ma gli indizi non erano ancora sufficienti per giungere alla soluzione dell’enigma.

Sembrava che qualcuno su quel pianeta fosse interessato ad incontrare i membri dell’equipaggio anche se non si conosceva la fonte di quell’energia dunque il capitano non poteva ignorare l’attuale problematica.

Forse l'unica cosa che potevano fare adesso era esplorare la superficie di quel pianeta e fare delle ricerche per trovare la causa di questo blocco e localizzare la misteriosa entità, l’origine di quell’energia, e se essa si fosse rivelata una minaccia per l'Enterprise, doveva essere fermata.
 
“Capitano, qualcuno sta cercando di comunicare con noi dal pianeta ma la frequenza sembra essere disturbata. È impossibile mettersi in contatto con il mittente.” Uhura avvertì il capitano.
“Quel pianeta non deve essere completamente disabitato se ci stanno mandando dei segnali. Ha delle teorie, signor Spock?” chiese Jim.
“Teorie? Questo pianeta presenta delle caratteristiche incoerenti rispetto a un comune di classe K. Come se qualcuno avesse artefatto l’originale struttura del pianeta.” Spiegò Spock con calma e dopo il Capitano gli fece cenno di seguirlo.
“Preparate una squadra di ricognizione, lei, signor Spock, e il dottore verrete con me. L’entità che ha mandato quel messaggio si trova su quel pianeta e, sicuramente, sapranno come liberare l’Enterprise da questo blocco.” Il capitano spiegò il piano dirigendosi con i suoi uomini nella sala del teletrasporto.
L'intero gruppo si preparò per essere teletrasportato sul misterioso pianeta, consapevole dei pericoli sconosciuti che li avrebbero accolti.
   
 
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