Storie originali > Introspettivo
Segui la storia  |       
Autore: Giechi    01/08/2018    1 recensioni
Ho costruito un mondo di personaggi, questa prima parte di racconto serve a dare un senso a quello che verrà prima e dopo: tre amici (Sergio, Riccardo e Ivan) si trovano su una spiaggia a discutere del comportamento di uno di loro, litigano. Vengono fermati da Rachele, la stessa Rachele di "La Sottile Linea tra Sogno e Realtà", che ancora giace su EFP piena di errori e imprecisioni. Da qui partiranno una serie di vicende che vedranno protagonisti, un giornalista, il "delfino" di una famiglia molto ricca, un uomo tormentato dalla sua infanzia e una serie di altri personaggi che hanno la "fortuna" di conoscersi o toccarsi per qualche istante.
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Novembre 2015

-Riccardo, fermati, non ne vale la pena, è quello che vuole- Sergio tratteneva l'amico da dietro, tenendogli le braccia ferme dietro la schiena, la manica destra del completo bianco di Riccardo era macchiata da qualche goccia di sangue, il mare, alle loro spalle urlava, straziante, particolarmente mosso anche per una giornata invernale.

-Che porcopio dici? Lo vedi come ride? E' un bastardo senza morale- disse Riccardo indicando la figura di Ivan nel buio.

-Io credo stia piangendo invece-

Il ragazzo giaceva per terra, nella sabbia umida; il pugno di Riccardo gli aveva rotto un labbro, lacrime, sangue e sabbia si mischiavano in uno spettacolo quasi pietoso.

-Ti meriti il peggio- Riccardo si ricompose, si era levato la giacca e la teneva, piegata, sul braccio destro, per coprire la mano che iniziava a gonfiarsi dopo il colpo sferrato poco prima.

-Hai ragione, il peggio è lì che mi aspetta- la voce del ragazzo era calma e sicura, totalmente in contrasto con il suo aspetto e le sue condizioni; mentre tentava di rialzarsi, ancora intontito sia dal colpo che dall'alcol, supino, indicò una figura dietro gli altri due giovani.

Una ragazza, in lontananza, guardava la scena, immobile. Nonostante la burrasca, rimaneva lì, in piedi, in un punto della riva dove le onde potevano raggiungerla; l'acqua bagnava con delicatezza le sue caviglie, nude.

Riccardo si lanciò come sferrare un altro pugno, Sergio lo fermò prontamente.

-So quanto tieni a Rachele, e nel dirlo mi sento anche una persona di merda, ma devono parlarsi, penso che anche lei voglia spiegarsi, lasciamoli fare...-

-E' Rachele... è mia sorella, Sergio, siamo cresciuti insieme... capiscimi-
-Riccardo, lo so, non devi...-
-Non posso permettergli di fare ancora casino... non puoi chiedermi questo- il volto di Riccardo era distorto dalla rabbia che lo possedeva.

-Per favore, vorrei spaccargli la faccia più di quanto credi, ma per Rachele, se le vogliamo bene...- Sergio strinse i pugni con una violenza spaventosa, avrebbe voluto davvero lanciarsi su Ivan e aiutare Riccardo, ma si trattenne con tutto se stesso -Rachele non ce lo perdonerebbe mai, lo sai- tirò fuori una sigaretta dalla giacca e cercò di accenderla ostacolato dal forte vento.

-L'ha sempre difeso... Lo farà anche ora...- Riccardo sembrava stare per cedere ad una disperazione che nemmeno lui sapeva da dove provenisse.

-Non sono affari nostri, per ora- si rivolse a Ivan -vai, e prova almeno a scusarti-

-Non pensavo...- il ragazzo si rialzò con calma, tentò di ripulirsi, per quanto gli fosse possibile -sono presentabile?- chiese più a se stesso che ai due amici.

-Vai!- urlò Riccardo sul punto di cedere.

-Grazie...- fu solo quello che riuscì a dire.

Il ragazzo raggiunse Rachele, ancora immobile tra la sabbia e il mare.

-Torniamo verso il ristorante, Riccardo-  disse Sergio cercando di essere il più tranquillo possibile.

Si arrampicarono sugli scogli che separavano la strada che costeggiava il mare dalla spiaggia, Riccardo prese posto su delle panchine di pietra, non sembrava stare molto bene.

-La mano come va?- gli chiese Sergio.

-Sto per vomitare- disse guardando per terra -credo che una mano gonfia sia l'ultimo dei miei problemi, ora- aggiunse con il respiro pesante.

-E' inutile che ti chieda se vuoi fumare...- disse Sergio ironico, facendo qualche passo sugli scogli verso la spiaggia, il veno trasportava l'acqua del mare, che si infrangeva sulla barriera di rocce, fino alla strada -non riesci ad arrivare al Lapis? Non manca tanto...-

-Lasciami riprendere qualche minuto- Riccardo parlava a voce bassissima.

-Non mi tirare scemo, vuoi rimanere qua- Sergio guardò l'amico, rassegnato.

-Metti che succede qualcosa? Noi ci siamo...- disse guardandosi i piedi -però devo davvero vomitare- aggiunse.

-Ah, almeno quello- Sergio rise.

Passò qualche minuto in un silenzio che servì ad entrambi per rimettere in ordine quello che era successo fino a quel momento.

-Grazie per prima, mi hai fermato...- Riccardo tossì -potevo arrivare a fargli veramente male- il ragazzo sembrò  essere tornato in sé, almeno mentalmente; il mare intanto si faceva sempre più mosso.

-Vorrei non averlo fatto- Sergio si fermò e iniziò a prendere dei sassi dalla spiaggia, e lanciarli verso il mare, cercando di raggiungerlo nonostante fosse lontano -mmphf- bofonchiò -tutto inutile, non lo si ferma-

-E' una frase da Ivan- Riccardo trovò la forza per scherzare -Rachele lo perdonerà?- si chiese retoricamente.

-Lo sai com'è il rapporto tra quei due, mi chiedo quanto ancora potrà andare avanti una cosa del genere- Sergio si era seduto sugli scogli, dava le spalle all'amico e fissava il nero della notte provenire dal mare.

-E' impossibile da prevedere, magari siamo al capolinea- Riccardo si passò una mano sugli occhi – non so se augurarmelo comunque...-

-Stasera potevamo fare qualcosa...- disse Sergio -avrei potuto parlare ad entrambi, farli chiarire prima che si arrivasse a questo, e a mezzanotte è anche il compleanno di Rachele- prese un po' di sabbia, quella che ricopriva gli scogli piatti, tra le mani e la strinse più che poteva.

-Cosa avresti fatto?“ehi non esplodere, usa la testa”? Il problema di Ivan e che ne usa fin troppa e non sa gestire gli imprevisti, non potevi proteggerlo anche ora, così come io non posso farlo con Rachele- Riccardo si alzò barcollando -pensiamo a cosa fare ora, torniamo da Alice e prepariamole qualcosa, possiamo ancora festeggiare quando ritornano- provò ad essere convincente.

-A me fa rabbia non saper agire, avrei potuto davvero parlare con lui di tutto questo da mesi, non è stupido, avrebbe capito... e invece l'unica cosa che sono riuscito a fare è nascondermi dietro il fatto di avere fiducia in lui. Gli hai visti i risultati?- la voce di Sergio non esprimeva emozioni.

-Perché non mi hai aiutato a picchiarlo allora?-

-Perché sarebbe stato come picchiarmi da solo, l'ennesimo fallimento- disse -e avrebbe fatto anche male-

-Nessuno può darti nessuna colpa, sei stato un amico impeccabile- Riccardo si guardava la mano gonfia.

-Ahimé e guarda a che punto siamo- Sergio sospirò -ma su una cosa hai ragione, possiamo dar loro un bel posto dove ritornare, torniamo al ristorante- Sergio finse un sorriso tentando di convincere Riccardo che potevano almeno lasciare in pace Ivan e Rachele.

Ivan, il loro amico, quella sera non tornò al ristorante, tornò Rachele, da sola, con un sorriso a metà tra la felicità e la disperazione.

Qualche mese dopo, tramite un amico avvocato di Riccardo, scoprirono che Ivan era sotto processo per un reato commesso durante la sua sparizione.


Da qui in poi ha inizio una serie di eventi veramente lunga, per quanto semplice e lineare, che prende in esame la vita di Sergio qualche anno dopo, e che probabilmente vedrà la luce tutta insieme. Questa pubblicazione mi serve anche per capire se dare spazio a Ivan (il vecchio James) e Rachele, se parlare di Riccardo o di altre persone che toccano queste vicende o se dedicarmi ad altro.

Grazie della pazienza e dell'attenzione e, in ogni caso, a presto.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Giechi