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Autore: Lancia Delta    04/08/2018    0 recensioni
(Molto, molto, molto OOC)
Anthea farà una confessione che sconvolgerà tutti, Aelita e Jay soprattutto.
Apprenderanno una verità scomoda che Anthea ha tenuto nascosta per anni
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Aelita, Anthea, Franz Hopper
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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La verità
Città della Torre di Ferro
15 dicembre.
Era sera e i ragazzi erano all' Hermitage.
Hopper e Anthea avevano deciso di invitarli a cena, ma avevano dette che, se avessero voluto, sarebbero potuti andare un po' prima, così fecero.
Erano le sette e Hopper era uscito un attimo a fumarsi una sigaretta, purtroppo aveva il vizio del fumo.
Era freddo, ma dato che sapeva che agli altri il fumo dava fastidio, preferiva fumare fuori.
Anthea, sua moglie, lo seguì poco dopo, lei non fumava, ma doveva parlargli di una cosa importante. 
Hopper era poco distante dall' ingresso della casa.

An – Caro, devo parlarti di una cosa importante.
H – Dimmi tutto.
An – Forse è meglio allontanarci, è una questione complicata ed è meglio stare lontani.
H – Va bene.

I due se ne andarono in un parco, poco lontano dall' Hermitage. 

An – Ora siamo lontani da occhi e orecchie indiscreti.
Ora posso raccontartelo.
Però ti posso assicurare che è una cosa assurda.
Per cui dai un bel respiro.
Jay è mio figlio.

Hopper trasalì, era una notizia assurda.

An – Ora ti racconto tutto.
Come sai, mentre lavoravamo al progetto Cartagine, precisamente nel 1985, sono stata vittima di un rapimento, e da allora, fino a poco tempo fa, eravamo separati da chilometri di distanza.
Ecco, tutto è iniziato quattordici anni fa, quando fui violentata dal dottor Kaiser.
H – Kaiser il nostro collega ai tempi di Castagne?
An – Proprio lui.
H -Eppure è assurdo, a quei tempi era una bravissima persona, e so dicevi pure te, a lui tutti gli volevano bene.
An – È vero, ma era cambiato, in peggio.
Da quella violenza rimasi incinta e nacque un maschietto, Jay, appunto.
Ma potei essere sua mamma solo per poco tempo, un anno, poi, uno strano individuo dai capelli verdi e rossi lo prese e, da allora non potei vederlo, fino a poco tempo fa.
H – È una strana coincidenza, tredici anni fa morì Kaiser, in circostanze misteriose.
An – quell' individuo era il colonnello Hazard.
Mi costrinse a lavorare per lui e per un certo Dottor Kaiser, anche se, come mi hai detto, è morto tredici anni fa.
Per favore, potresti chiamare Aelita e Jay?
H – Sì.

L' uomo telefono a sua figlia e, cercando, in ogni modo, di tenere un tono serio, le chiese di andare, insieme a Jay, al parchetto nei pressi dell' Hermitage.
Aelita e Jay andarono al parchetto.
An – Devo fare una confessione, che ci riguarda in prima persona.
Jay e Aelita, voi due siete entrambi mie figli.
J,  A – Sai scherzando, vero?
An – No.
Ora vi spiego, nel 1982 nacque Aelita, che, come sai, dato che è stata imprigionata in Lyoko per dieci anni, per cui non è mai cresciuta, rimanendo come aveva quattordici anni.
Jay, non so come dirtelo, perché, non vorrei ferire i tuoi sentimenti.
Ja – Dillo in qualunque modo, solo ora ho scoperto una ferita aperta anni fa e, forse, quello che tu dirai, potrà chiuderla. 
An – Come vuoi.
Tu sei nato in seguito a una violenza che ho subito da parte del dottor Kaiser.
Ja – Ma come è possibile?!?
Io sono l' unico sono l' unico sopravvissuto della mio famiglia, in seguito a un' incidente su di una nave spaziale.
An – Quello te l' hanno detto per evitare che mi potessi cercare.
Guardatevi, vi assomigliate moltissimo.
A, Ja – È vero!
Qualche ora dopo.
Nessuno aveva detto nulla a nessuno, volevano restasse un segreto.
Aelita era sconvolta, provava una strana sensazione, era in parte felice, sapeva che, in un certo senso, non era mai stata sola al mondo, ma era anche in parte triste, non avrebbe mai perdonato l' uomo che aveva compiuto quel gesto su sua madre, non si sarebbe potuta vendicare di quel gesto nemmeno sputando sulla sua tomba.
Ma, certamente il più sconvolto di tutti era Jay, non solo gli avevano mentito spudoratamente, ma la verità faceva ancora più male della menzogna.
Non c' è la faceva più, voleva che finisse tutto.
Corse alla fabbrica, li prese una corda e fece per impiccarsi, quando, una voce robotica gli intimò di non farlo, era la voce di V-Stealth.

V – Non farlo, Jay! Il passato è passato.
Ja – Ma cosa dici, non puoi capire cosa voglia dire aver vissuto tutta la tua vita inconsapevole del fatto che ti avessero mentito.
E poi scoprire che la verità è pure peggio!

Poco dopo arrivò Aelita.
A – Cosa hai intenzione di fare?!?
Ja – La verità mi fa troppo, troppo male, dico Fine!
A – Fratellino, se lo fai te, lo devo fare pure io.
Ja – Grazie sorellina!
A – A presto fratellino!
Ja – A presto sorellina!
 I due si impiccarono nel ponte della fabbrica, all' unisono.



   
 
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