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Autore: Ranmasha    04/08/2018    1 recensioni
Tratto dalla storia:
"Per una volta invece di ignorarmi, potresti rispondermi? Kagome ti chiedo di darmi una possibilità, voglio solo conoscerti meglio! Sei sempre così schiva e irraggiungibile, per una volta abbatti quella corazza che ti sei creata per allontanarmi! Voglio solo conoscerti ed essere tuo amico, non mi negare questa piccola richiesta"
La vedo pensarci, quando finalmente vedo che sta aprendo la bocca per rispondere
"Va bene, ma siamo solo amici!"
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hojo, Inuyasha, Kagome, Miroku, Sango | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo, Miroku/Sango
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi dispiace, sono stata una stupida. Mi sono comportata malissimo con te e adesso non ho più alcun diritto di chiamarti. Volevo parlarti di quello che è successo faccia a faccia, ma capisco che dopo una settimana che non mi faccio sentire, adesso non posso pretendere niente. Scusa se ti ho fatto arrabbiare
 
Come può pensare che sia arrabbiato con lei? Non potrei mai.
Anche perché qui quello che ha sbagliato sono io, mica lei.

Ho passato un'intera settimana a darmi del demente per come mi sono comportato e capendo perfettamente il motivo per cui mi stesse evitando.

Adesso finalmente si è fatta risentire, non devo sprecare questa occasione.
Però, se da un lato non vedo l'ora di rivederla, dall'altro ho paura di quello che potrebbe dirmi.
Mi dirà che non vuole più vedermi o che ci tiene a me e mi vuole come un amico?
Non ci devo pensare. Le parlerò senza aspettarmi niente. E' inutile viaggiare con la fantasia. Ascolterò quello che avrà da dirmi e poi agirò di conseguenza.

Ha ragione Miroku quando dice che ho fatto bene a fare un passo avanti. Non avrebbe avuto senso tenersi tutto dentro, perché tanto ci sarei stato male e basta. 
Sarei sempre stato al suo fianco con un sentimento che forse sarebbe stato ricambiato o forse no. Ma sicuramente ho fatto bene. Almeno se non vuole da me niente di più, se non prova per me quello che io provo per lei, mi posso mettere l'anima in pace.

Mamma mia che ansia! L'attesa è snervante. Non vedo l'ora di poterle parlare e finirla con questa storia.

Mia madre che mi avvisa che la cena è pronta, mi riporta alla realtà.
Digito velocemente il messaggio di risposta e vado a mangiare.
 
 
 
 
Subito dopo la nostra conversazione Sango è tornata a casa per lasciarmi tutto il tempo di riflettere e riordinare le idee per parlare con Inuyasha.
Ho provato a chiamarlo, ma non ha risposto. Scema io che mi aspettavo veramente che mi avrebbe risposto. E' ovvio che ora sia arrabbiato con me. Ha provato a chiamarmi un sacco di volte e io l'ho ignorato. Adesso ho anche la faccia tosta di chiamarlo e aspettarmi che mi risponda?

Provo a scrivergli un messaggio di scuse e passo il resto del pomeriggio a non fare niente sul divano. Ho provato a guardare qualche film col mio fratellino Sota, ma non riuscivo a godermeli perché il mio pensiero era sempre rivolto a Inuyasha.

Il tempo questa settimana è trascorso molto lentamente, ma mai come oggi mi sono resa conto che anche un solo secondo è veramente lunghissimo.

Mia madre mi avvisa che è pronto in tavola. Non ho per niente voglia di mangiare. Non ho voglia di fare niente, solo chiudermi in camera mia e cercare di dormire.

Sento il suono di una notifica sul mio telefono.
Vado a controllare e vedo che Inuyasha mi ha risposto. Che mi avrà scritto? Mi avrà mandato a quel paese? Oddio non so che aspettarmi. Gli avevo scritto quel messaggio senza aspettarmi una risposta. Insomma se non mi ha risposto è perché non mi voleva parlare, quindi ho mandato un messaggio di scuse senza che questo pretendesse una risposta.

Decido di smetterla di farmi film mentali e leggo il messaggio.

Anche io voglio parlarti e cercare di sistemare la situazione. Se per te non ci sono problemi, va bene trovarci domani pomeriggio alle 16:00 al parco?

Oddio Inuyasha vuole vedermi. Adesso ci rivedremo. Sono troppo agitata cosa succederà domani? Non lo so, non voglio pensarci. Al momento riesco solamente a pensare al fatto che non sembrasse arrabbiato nel messaggio. Sono felice perché finalmente sento che forse c'è una speranza per noi due e che tutto quello che si era creato forse non andrà perso.

Anche se è passata una sola settimana, ho sentito la sua mancanza, quindi mi viene da sorridere.
Mi è persino tornata la voglia di mangiare. Così gli rispondo accettando l'orario e il luogo del ritrovo, e poi passo il resto della serata molto più tranquilla non vedendo l'ora che sia domani pomeriggio.

Il giorno successivo, dopo pranzo inizio a torturarmi le unghie perché sono agitata. Ma che avevo ieri sera da essere tanto felice? Questa è una tragedia.
Non sapere cosa succederà dopo oggi mi distrugge. Anzi, mi uccide sapere che da oggi potrebbe cambiare tutto.

Ieri dopo una giornata pessima, ho deciso di pensare positivamente. Ma alla fine io non so cosa vorrà dirmi Inuyasha. Potrebbe essere arrabbiato con me per come l'ho trattato, l'ho deluso dopo che lui si era aperto così tanto con me.
Sono un fascio di nervi. Con che coraggio mi presenterò davanti a lui? 
 Ho bisogno di qualcuno che mi calmi... Sango
 
 
 
 
Sento il telefono squillare. Leggo il nome sul display e rispondo.
"Ehilà! Scommetto che mi hai chiamata per darmi notizie"
"Si" dice timidamente
"E sono buone o cattive notizie?"
"Non lo so"
"Che vuol dire che non lo sai. Spiegami con calma" le dico dolcemente
"Ieri ho seguito il tuo consiglio e ho chiamato Inuyasha, ma non mi ha risposto. Ho pensato che fosse arrabbiato con me, che non volesse più parlarmi. Ne aveva tutto il diritto, dopo che non mi sono fatta sentire per una settimana..."
"E non pensi che possa semplicemente non aver sentito il telefono?" la interrompo
"Ehm... no"
"Ahahahahah. Kagome sei troppo paranoica" faccio una pausa "Comunque continua"
"Insomma, visto che non mi ha risposto, dopo che mi sono fatta tutti i film mentali possibili, gli ho scritto un messaggio dove mi scusavo con lui e dicendogli che lo avevo chiamato perché volevo parlare di quello che era successo. Ieri sera mi ha risposto chiedendomi se mi andasse bene vederci oggi pomeriggio e io ho accettato tutta felice perché finalmente avrei potuto sistemare tutto, ma adesso sono agitata. E se non volesse più vedermi?"
"Come ho detto prima, sei troppo paranoica. Perché non vorrebbe più vederti? Se fosse stato così non avrebbe avuto neanche senso chiederti di vedervi. Ragiona un attimo, se non volesse vederti poteva dirtelo direttamente via messaggio. Come te hai paura di perdere lui, magari anche lui ha paura di perderti. Tu lavori troppo con l'immaginazione. Devi ragionare e non andare in paranoia per tutto. Adesso ti calmi, respiri profondamente e ti prepari per andare da lui. Lui ti piace e a lui te piaci, quindi devi andare lì con in testa il pensiero di volerti riappacificare con lui, perché è la stessa cosa che vuole fare lui"

Poverina. Dopo la sua storia con Hojo è più insicura di prima. Giuro che la prossima volta che lo incontro gli stacco la testa con le mie stesse mani. L'altra volta è stato fortunato se c'era Miroku a fermarmi, ma giuro che la volta che lo incontro e non c'è nessuno ad impedirlo, lo ammazzo.

"Grazie Sango. Tu sai sempre come calmarmi. Quanto ho delirato. Per fortuna sei molto più razionale di me e non mi hai assecondata, sennò sarei già morta per l'ansia" mi dice più tranquilla di prima
"Lo so, senza di me saresti persa" dico scherzando
"Mi dispiace darti ragione, ma è vero. Comunque grazie per avermi tranquillizzata. Adesso vado a prepararmi, che tra poco devo andare"
"Brava! Ricordati che le cose non sono per forza così brutte come inizi ad immaginarle e che devi andare lì con l'obbiettivo di fare pace con Inuyasha"
E magari anche qualcosa di più, ma evito di dirglielo.
"Va bene. Appena torno a casa, sarai la prima a saperlo. A meno che non mi placchi prima mia madre che ha il sesto senso e ha capito che c'era qualcosa che non andava"
"L'importante è che tu mi faccia sapere" le dico

Finita la chiamata con Kagome decido di parlare subito con Miroku.
Lui risponde dopo pochi squilli.
"Ciao amore"
"Ciao tesoro, ci sono ottime notizie, non so se Inuyasha te ne ha parlato"
"No, veramente ancora non mi ha detto niente"
"Allora ti dico tutto io! Oggi Inyasha e Kagome finalmente si rivedranno!" dico con enfasi
"Hallelujah! Era anche l'ora. Sapevo che saresti riuscita a convincere Kagome"
"Ti ringrazio, ma in realtà non ho fatto molto. Alla fine ha deciso di esternare tutto quello che le frullava in testa, io l'ho solamente convinta che la cosa migliore da fare, fosse dire tutte le cose che ha detto a me, anche a Inuyasha"
"E ti sembra di non aver fatto niente? Se tu non le avessi parlato adesso non starebbero per incontrarsi e per riappacificarsi. Sperando che succeda anche qualcosa in più"
"Esatto. Insomma, si piacciono, se si mettessero insieme..."
"Si piacciono!? Cioè, era chiaro come il sole che a Inuyasha piacesse Kagome, ma che a lei piacesse lui non ne ero così convinto" mi interrompe Miroku
"Perché te non hai l'intuito femminile, era abbastanza palese che Kagome piacesse Inuyasha, e a scanso di equivoci, me lo ha confessato lei stessa ieri"
"E cosa aspettavi a dirmelo?"
"Mi sarà passato di mente" gli dico scherzando
"Ahahah spiritosa. Comunque io e te dobbiamo riprendere da dove ci siamo interrotti ieri" mi dice con voce roca "Ho casa libera adesso"
"Ma te non riesci a vivere senza farlo per più di 24 ore?"
"Non fingere che non ti piaccia"
"Non l'ho mai detto. Però non stavamo parlando di questo" gli dico soppesando l'idea.
In realtà ho il pomeriggio libero, mentre aspetto notizie da Kagome, potrei anche passare il tempo con Miroku.
"Ma ne stiamo parlando adesso. Dai Sanguccia ci divertiamo un po' insieme"
"Ma si dai" fingo di pensarci "Devi ancora farmi vedere quante volte ti ci vogliono per stancarti" gli dico sensuale
"Allora puoi venire anche adesso" fa una pausa "in tutti i sensi"
"Mirokuuu! Quanto sei scemo!"
"Allora?"
"Sto arrivando, dammi il tempo"
 
 
 
  
Mi sudano le mani. Tra poco la rivedrò. Sono anche arrivato in anticipo per l'ansia. L'attesa mi sta distruggendo e devo ancora aspettare mezz'ora prima che arrivi anche lei.

Mentre penso a quanto tempo ci metterò ad impazzire, la vedo da lontano che si sta avvicinando e tutto quello che c'è intorno sparisce. Ci siamo solo io e lei, che mi sta venendo incontro. E' sempre bellissima, con il vento che le scompiglia leggermente i capelli corvini così in contrasto con il candore della sua pelle. Ma solo io trovo che stia benissimo anche con dei semplici jeans e un maglione nero?

Quando finalmente arriva da me, sembra che il tempo si sia fermato.
"Ciao" mi dice lei timidamente
"Ciao " le rispondo

Cala il silenzio tra di noi, l'imbarazzo è più che evidente

"Ti va se ci andiamo a sedere su quella panchina?" le dico indicando la panchina in questione
"Certo"

L'imbarazzo cresce sempre di più, ma devo riuscire a vincerlo e a parlare con lei perché questa situazione non mi sta più bene.

Ci sediamo ai lati opposti della panchina, come se fossimo due estranei, senza neanche guardarci in faccia.
Per il momento devo accettare la cosa.

"Volevo scusarmi per come mi sono comportato con te" dico ad un certo punto interrompendo il silenzio.
Lei si volta verso di me e mi guarda con un'espressione che non riesco a decifrare.
"Cioè, non mi voglio scusare per averti baciata, ma per averlo fatto senza averti dato delle spiegazioni" riprendo
"Inu..."
"No, ti prego lasciami parlare, sennò non troverò più il coraggio di dirtelo" la interrompo.
Non ci saranno molte altre occasioni, è il momento di sputare il rospo.
"Il motivo per cui ti ho baciata è perché mi piaci, mi piaci tantissimo. Non ho mai avuto il coraggio di dirtelo perché si capisce che tieni ancora ad Hojo. La verità è che mi sei piaciuta sin dal primo giorno, ma io non ho mai avuto speranza di stare con te. Anche quando te e lui vi siete lasciati, ho sempre pensato che mi vedessi come il farfallone della scuola e che quindi l'unica cosa in cui potessi sperare fosse la nostra amicizia. Ma la verità è che io non ti vedo solo come la mia migliore amica. Quando al ballo scolastico ho deciso di andarci con te, non era perché nessuna ragazza avesse attirato la mia attenzione, ma semplicemente perché la ragazza che mi interessava eri e sei te" faccio una pausa "Quella sera non ho saputo resistere, eri bellissima, e ti ho baciata"

Per tutto questo tempo non ho avuto la forza di guardarla in faccia.

"Quanto sei scemo" mi dice lei sorridendo, poi riprende "Ti sei fatto quasi più paranoie di me. Se ti sono sembrata triste ogni volta che incontravo Hojo, non era certo perché mi mancasse. Lo sai anche te che non l'ho mai amato, se mi hai visto cambiare umore in sua presenza è perché era una persona che credevo di conoscere, ma che in realtà non conoscevo affatto. Inoltre ho smesso di vederti come un farfallone da quando ti ho conosciuto meglio. Ho capito che quello non eri te, era solo una maschera. Sono io quella che si deve scusare. Prima ho risposto al tuo bacio e poi sono scappata via senza dire niente e non mi sono neanche fatta sentire per una settimana. Non voglio neanche immaginare quanto ti abbia fatto star male con il mio comportamento" dice con le lacrime agli occhi.

Mi avvicino a lei asciugandole con il pollice.

"Non piangere ti prego" le dico guardandola dritta negli occhi color cioccolato
"Sono scappata perché non sapevo cosa significasse per te quel bacio, non avevo la minima idea di cosa ti avesse spinto a compiere quel gesto. Ma adesso che lo so, sono felice"

Sgrano gli occhi per lo stupore. Felice? Perché è felice? Che intende dire?

"La verità è che all'inizio ho risposto al bacio perché anche te mi piaci" mi spiega lei come se avesse compreso la mia confusione
"Come?" sono sempre più confuso
"Mi piaci" dice scandendo bene le parole "Mi fido di te Inuyasha, voglio provarci"
"Stai dicendo che mi stai dando una chance come tuo ragazzo?"
"Sì! La prima volta che uscimmo insieme fu proprio in questo parco e mi ricordo esattamente quante cose scoprii di te. Mi raccontasti del tuo passato e della tua famiglia, e capii che la prima impressione che ebbi di te, era totalmente sbagliata. Quando decisi di darti un'opportunità come amico non sapevo cosa aspettarmi, ma adesso so che ho fatto bene a darti quella chance, perché ti sei rivelato un vero amico e non mi hai mai deluso. Quindi adesso che so che mi posso fidare di te, sono convinta che non mi deluderai. Quindi sì, voglio provarci!" mi dice lei
"Quindi adesso posso...?" deglutisco
"Sì, ma non lo chiedere, che rovini l'atmosfera" mi dice azzerando la distanza che c'era tra noi

Sono al settimo cielo. Kagome ricambia i miei sentimenti. Kagome mi sta baciando. Non sto sognando, sta succedendo per davvero.
Non avrei mai creduto che Kagome potesse provare qualcosa per me. Anche se non ha mai amato Hojo, come lei stessa mi ha detto, ha comunque provato affetto per lui, quindi pensavo di aver sbagliato a baciarla. Non pensavo minimamente che invece potesse ricambiare i miei sentimenti.

Dopo poco dischiude la bocca, permettendo alla mia lingua di infiltrarsi. Le nostre lingue si rincorrono e in tutto questo tempo non faccio altro che bearmi delle sensazioni che mi sta trasmettendo con un semplice bacio.

Ci baciamo e non so neanche quanto tempo sia passato, ci stacchiamo per riprendere fiato e poggio la mia fronte sulla sua.
"Mi hai appena reso la persona più felice del pianeta, se è un sogno non mi svegliare" le dico
Lei mi sorride e dice "Non ce ne è bisogno visto che questa è la realtà"
La abbraccio e inspiro avido il suo profumo alla vaniglia.
"Grazie di essere così Kagome"

Deve essere sicuramente arrossita, anche se in questo momento non riesco a vederla in volto.

Rimaniamo abbracciati per un po' di tempo.

"Ti va un gelato?" le chiedo
"Certo"
"Fammi indovinare. Cioccolato e vaniglia?"
"Bravo" afferma lei sorridente
 
 
 
  
"Wow! Ammetto che fatico a stare al tuo passo" mi dice
"Questo perché hai voluto sfidarmi, ma te lo dovevi aspettare" le rispondo beffardo
"Sì dai, te la sai cavare" mi risponde lei scherzando cercando di sminuirmi, sapendo perfettamente che con me non attacca
"Parla quella con il fiatone, direi che non me la sono semplicemente cavata"
"Mi scusi se l'ho offesa, signor dio del sesso, volevo dire che è stato magnifico" mi risponde facendomi la linguaccia
"Brava ragazza" le dico per poi attirarla a me e baciarla con passione.

Quando ci stacchiamo le propongo
“Ma se stasera io e te ce ne andassimo fuori a mangiare da qualche parte?”
“Mi stai per caso proponendo un appuntamento?” mi chiede
“Può darsi. D’altronde ne avrei tutto il diritto visto che sei la mia ragazza” le rispondo marcando bene la penultima parola
“Certo che ne hai il diritto, solo che mi piace stuzzicarti un po’. Poi quando fai il romanticone come faccio a dirti di no? Non posso che accettare l’invito del mio ragazzo” dice marcando anche lei quell’aggettivo possessivo.

La bacio di nuovo, le sue labbra premute sulle mie sono una droga e non ho bisogno di altro.
“Allora ti accompagno a casa, così hai il tempo di prepararti e farti bella per stasera. Non che tu non lo sia già”
“Ma che tesoro. Posso sapere dove hai intenzione di portarmi? Almeno so come vestirmi”
“No cara! Sarà una sorpresa il posto. Mettiti un bel vestito elegante, di quelli che piacciono a me, così posso osservare le tue belle curve anche se sei vestita” le dico provocante
“Ok, allora stasera pantaloni della tuta e maglia super larga” mi risponde facendomi la linguaccia per farmi capire che sta scherzando
“No dai Sanguccia, non mi privare di quella visione. Potresti provocarmi un dolore lancinante”
“Non potrei mai permettere una cosa del genere, non vorrei mai che il mio tesoruccio soffra, soprattutto per causa mia. Vedrò cosa posso fare per evitarlo” dice lei reggendomi il gioco.
“Sei la migliore” le dico dandole un bacio a stampo
“Lo so”

Dopo di che ci incamminiamo verso casa sua chiacchierando del più e del meno, soprattutto della serata che ci attende, per accordarci sull’orario in cui sarei passato a prenderla.

Una volta accompagnata a casa, mi incammino di nuovo in direzione della mia.
Sulla strada del ritorno mi squilla il cellulare.

Rispondo senza neanche guardare il nome sul display, tanto mi immagino chi possa essere.
“Ehilà” dico
“Miro, non puoi capire. E’ successo, è successo davvero” risponde il mio migliore amico tutto d’un fiato
“Oh Kami, Inuyasha, che è successo?” rispondo preoccupato
“Oh niente di preoccupante, anzi. Sono troppo felice, credo di star volando un metro da terra” mi dice tutto euforico.

Non me ne ero proprio accorto che quando mi ha risposto fosse così felice. Per questo mi ero subito preoccupato.

“Ok, ma mi vuoi dire che è successo?!”

Qualsiasi cosa sia successa, sono felice perché finalmente Inuyasha è contento dopo che non lo era più da qualche giorno.

“Kagome… lei… Kagome ricambia i miei sentimenti. Sono al settimo cielo, perché adesso siamo ufficialmente una coppia” mi dice
“Hallelujah! Non vedevo l’ora di sentire queste parole. Però voglio dirti una cosa. So che nonostante la tua incontenibile felicità, sotto sotto nascondi anche un po’ di timore. So che sei un po’ dubbioso nel ributtarti in una relazione, visto quello che ti successe con Kikyo, ma sai anche che Kagome non è come quella stronza, non è neanche lontanamente paragonabile a lei. Kagome è mille volte meglio di quella lì e sono sicurissimo che lei sia la ragazza adatta a te. Quindi voglio che tu viva questa tua nuova esperienza senza timori e senza titubanze perché è quello che vi meritate sia te che Kagome”
“Miro, sei incredibile, mi conosci troppo bene, forse anche troppo. Cercherò di lasciarmi il passato alle spalle”
“Bravo. Sono contento per voi” gli dico sinceramente felice
“Dovrei fare una statua d’oro sia a te che a Sango per avermi aiutato. Vi sono debitore”
“La statua d’oro ce la faremo bastare” dico scherzando
“Ah menomale, mi stavo già arrovellando il cervello per trovare il modo migliore per sdebitarmi, ma se vi basta la statua, meglio così per me” risponde ridendo

Guardo l’orologio e noto che devo affrettare il passo per tornare a casa a preparami per la mia serata.
“Scusami Inuyasha, non voglio sembrarti un pessimo amico che non vuole stare ad ascoltarti, ma stasera ho un appuntamento con Sango e se non mi sbrigo rischio di fare tardi”
“Tranquillo, non sei affatto un pessimo amico. Mi sei stato vicino quando ne avevo bisogno. Adesso che vuoi una serata con la tua ragazza, come è giusto che sia, io mi faccio da parte, non posso di certo monopolizzarti”
“Giuro che domani ascolterò tutto quello che avrai da raccontarmi”
“Ci conto. Buona serata e divertitevi”
“Lo faremo. A domani”

Chiudo la chiamata e corro a casa a prepararmi.

Devo trovare un abito che sia all’altezza del ristorante in cui ho in mente di portarla. Non è un posto troppo costoso per le mie tasche, ma è comunque un luogo piuttosto raffinato dove è richiesto l’abito elegante.

Volevo un bel posto per passare una serata speciale con lei. Tra i tanti ristoranti raffinati ho scelto questo perché è molto vicino a casa sua.

Purtroppo sono dotato solamente della moto per i miei spostamenti, non avendo ancora la macchina, che non è proprio il mezzo migliore per trasportare una donzella vestita con un bell’abito elegante. Per di più, conoscendo le donne e il loro smisurato amore per le dolorose scarpe con il tacco, ho dovuto ripiegare per un posticino vicino casa che fosse il perfetto connubio tra tutte queste cose.
Quindi alla fine ho scelto questo ristorante che ho sentito dire essere un posto perfetto per gli appuntamenti e per le uscite galanti.

Ho letto su internet alcune recensioni che ne parlano bene. Dicono che è un posto dove si mangia bene, personale gentile e le porzioni che ti servono non sono né abbondanti né esigue.

Una volta a casa, mi faccio una doccia veloce e corro in camera ad aprire l’armadio.
Non ci metto poi molto a scegliere l’abito perché più o meno avevo già in mente cosa indossare.
Mi vesto e mi do un’ultima controllata allo specchio per assicurarmi di essere impeccabile ed esco per ritornare a casa di Sango.
 
 
 
  
ANGOLO AUTRICE:
E’ stato un semestre intenso e pieno di impegni, soprattutto per quanto riguarda la sessione estiva. Scrivevo pochi pezzi alla volta quando avevo un po’ di tempo libero.

La storia procede un po’ a rilento, ma sono piuttosto soddisfatta di sapere che va avanti nonostante tutto.

In origine il capitolo doveva essere più lungo e includere anche l’appuntamento tra Miroku e Sango, però con il fatto che il tempo per scrivere scarseggia, chissà quando sarei riuscita a pubblicarlo, quindi ho troncato la narrazione a metà.

Per quanto riguarda Inuyasha e Kagome, finalmente si sono decisi a fare un altro passo in avanti nel loro rapporto, ora non ci resta che vedere come si evolverà la vicenda.

Come sempre ringrazio chi legge, preferisce, ricorda, segue e/o recensisce.

Alla prossima

Ranmasha
  
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