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Autore: Laviestar    05/08/2018    3 recensioni
Marinette e Chat Noir si incontrano ad una festa di Gabriel Agreste, in una strana circostanza, ma quali sono i loro pensieri e i sentimenti provati durante l’incontro?
.
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"Tutto ciò che posso dire è che è stato incantevole incontrarti."
Genere: Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti!

Una volta su EFP avevo un account pieno di mie fic, peccato che la mail vecchia con cui usavo l'account non esista più (non devo averla usata per tipo mezzo secolo) e vabbè, mi sono rifatta un nuovo account. Perché quell’account non esiste manco più mi sa

Tornando a noi, vi do una breve introduzione, è una sorta di song fic divisa in due parti(che presumo di pubblicare insieme(?)).
Tutto si basa su Enchanted, nella prima parte la versione di Taylor Swift con pov di Adrien, nella seconda parte invece, la versione di Enchanted di Owl City con pov di Marinette (la canzone nasce realmente come risposta alla versione di Taylor).
Ho cercato di essere più coerente possibile con i due personaggi, e spero di esserci riuscita in parte, anche se la canzone è una delle cose più dolci che la mente umana abbia mai concepito.

Pareri, critiche, commenti vari ed eventuali sono ben accetti :)
Buona lettura!

 

Enchanted 

 


1. Adrien: All I can say, is that was enchanting to meet you.

 

There I was again tonight
 / Ero di nuovo la stanotte
Forcing laughter, faking smiles / Forzando risate, fingendo sorrisi
Same old tired, lonely place
 /Stesso vecchio, stanco solitario posto
Walls of insincerity / Muri di menzogne
Shifting eyes and vacancy
 /occhi vaganti e indifferenza
Vanished when I saw your face / sono svaniti quando ho visto il tuo viso
All I can say, is that it was enchanting to meet you / Tutto ciò che posso dire è che è stato incantevole incontrarti.

 

Adrien odiava le feste organizzate da suo padre, aveva provato a fingere di stare male o qualcosa del genere, ma non era riuscito ad evitarsi l'after party della presentazione della nuova collezione Spring/Summer di suo padre, lo stilista Gabriel Agreste.

 

In quell'ambiente c'era nato, eppure lo odiava.
Sempre le solite facce, tutte con il solito sorriso falso stampato in volto che facevano a gara nel complimentarsi per la nuova collezione del padre.
Muri di falsità e menzogne che facevano fatica anche a reggersi.
La presenza di sua madre aveva sempre reso quel mondo un po' più leggero, ma da quando non era più li insieme a lui, tutto era diventato improvvisamente più pesante da gestire, a partire dal suo bizzarro e controverso rapporto con il padre.
La mancanza della madre si faceva sempre sentire, e nei momenti no, raggiungeva l'apice; nonostante gli anni passati senza di lei, non aveva ancora imparato a gestire la sua mancanza.

 

Nonostante fosse circondato da molte persone, si sentiva solo, e nel posto sbagliato.
Essere circondato da persone che davano più importanza all'apparire che all'essere non era una cosa che lo rendeva felice.


“Tutto bene Signorino Adrien?” disse la voce di Nathalie riportandolo mentalmente fra i comuni mortali.

“S-si, sono solo molto stanco oggi.” rispose il bel biondino con tono gentile.

Dopotutto, non stava mentendo.
Era stata una giornata piena, e la settimana della fashion week per lui era sempre devastante, e di andare a scuola in quei giorni non se ne era nemmeno parlato, anche se il ragazzo lo avrebbe di gran lunga preferito.
Aveva 16 anni, eppure non si era mai vissuto pienamente la vita come quella di un ragazzo qualsiasi.

Si allontanò da Nathalie, e dal mucchio di gente presa a gustarsi cocktails e bevande di ogni genere e posò lo sguardo all'interno della sua giacca.


“Plagg, è ora di giocare a nascondino!”


“Ma qui è pieno di Camembeeeert” si lamentò il kwami a cui Adrien non diede minimamente ascolto.


“La prossima volta, promesso!”
In quel momento Adrien aveva solo bisogno di cambiare aria.

Salì fino all'ultimo piano della sua villa, arrivando davanti alla porta del terrazzo

“Plagg, trasformami!”

 

Quando si trasformava in Chat Noir riusciva sicuramente a sentirsi più sereno, e poter trasformarsi gli dava davvero un senso di liberazione.
Camminò con la sua solita eleganza felina verso il balcone per poi salirci su e accucciarsi sopra alla ringhiera, era un gatto mica per nulla, no?

 

“Aaaaaah” sentì urlare esattamente dietro alla porta che aveva socchiuso dietro di se qualche minuto prima.

 

Qualcuno era in pericolo a casa sua?
Aveva già afferrato il bastone pronto a fronteggiare un nuovo cattivo mandato da Papillon, quando invece non si ritrovò difronte a nessun nuovo nemico e a nessuna nuova akuma, ma solo ad una buffa ragazza caduta proprio difronte a lui.
Il ragazzo non riuscì a trattenere una leggera risata.


“M-Marinette?”

Perchè la ragazza si trovava li?
Nonostante la domanda che si stava ponendo, vedere il suo viso fece crollare tutti i sentimenti negativi della serata.

La ragazza cercò di ricomporsi in un attimo.
Indossava un bellissimo vestito rosso lungo, con una cintura nera in vita che andava ad esaltare le forme perfette della ragazza.
Quel vestito rendeva pienamente giustizia alla sua bellezza, e tutto quel rosso non poteva che ricordargli la sua Ladybug.


“Chat Noir!!!” esordì lei diventando rossa in viso “Sei diventato un amante della moda?”

Non rispose, perchè in quel momento era concentrato a capire perchè la sua amica Marinette si trovasse in casa sua, vestita in quel modo incantevole per giunta.

“Non guardarmi come se fossi entrata di nascosto!!” sbottò la ragazza in seguito al lungo silenzio ”Non sono entrata abusivamente, sono stata invitata dal signor Agreste!Ho le prove!!” continuò convinta, mentre sventolava difronte al gattino il biglietto di invito del party, anche se poi pensò che il permesso di girare per la villa da sola non glielo aveva dato nessuno “F-Forse non per venire qui, ma avevo bisogno di prendere una boccata d'aria!!” ” concluse la corvina agitando le braccia in modo confusionario.

Chat Noir sorrise, perchè era adorabile vederla nell'imbarazzo più completo, e si maledì internamente per non aver visto Marinette durante la festa.

Ma perchè il padre non glielo aveva detto?
Aveva invitato una sua amica e non si era preso nemmeno la briga di avvisarlo?
Ok che non andava a scuola praticamente da tutta la settimana, ma avvisarlo sarebbe stato davvero ben accetto.

“Il signor Agreste?” gli domandò il micetto incuriosito

“Si” esordì convinta “è rimasto molto attratto da una mia creazione originale” disse fermandosi un attimo per poi aggiungere in un soffio: “il vestito che indosso”


Marinette a primo impatto poteva sembrare goffa e imbranata, ma aveva certamente un futuro nel mondo della moda francese, era portata, ed era brava con le sue creazioni, più volte sia a scuola che fuori, aveva dato prova di avere grandi doti.
 

 

You’re eyes whispered ‘have we met?’/ I tuoi occhi hanno sussurato “ ci siamo già incontrati?”
Crossed the room, your sillohuette
 / Attraverso la stanza, la tua figura
Starts to make its way to me / comincia a venire verso di me
The playful conversation starts
 / la conversazione giocosa comincia
Counter all your quick remarks / rispondo a tutte le tue osservazioni
Like passing notes in secrecy
 / come passare biglietti in segreto
And it was enchanting to meet you / E è stato incantevole incontrarti
All I can say was I was enchanted to meet you / tutto ciò che posso dire è che ero incantato di averti incontrata

 

Gli occhi della ragazza continuavano a guardarlo e Il bel micetto non riusciva a staccarle gli occhi da dosso.
La ragazza attraversò il balcone per poi raggiungerlo.
Lo sguardo della ragazza era ipnotico, era come se volesse dirle “sei sicuro che non ti ho mai visto questa sera?”

Ma il bel gatto nero, non riusciva a dare altre interpretazioni a quello sguardo; l'unica cosa che realmente gli importava era che dopo un'orrenda giornata passata a calcare passerelle e vedersi circondato da ragazzine urlanti, stava bene.

“Allora Chaton ” disse poi la ragazza “ti piace la moda? Volevi spiare la festa del signor Agreste?” continuò con fare malizioso puntando il dito verso il gattino, dove aveva acquistato tutta quella sicurezza?

“Possibile" disse facendole l'occhiolino "Ma intanto godevo di questo paesaggio” continuò prima di rendersi effettivamente conto di come lo aveva chiamato “Non è meraviglioso?” aggiunse

 

 

This night is sparkling
 / Questa notte è scintillante
Don’t you let it go/ Non lasciarla svanire
I’m wonderstruck/ Sono meravigliato
Blushing all the way home / Arrossendo per tutta la strada verso casa
I’ll spend forever wondering if you knew / Passerò l'eternità domandandomi se tu sapessi
I was enchanted to meet you/ che sono incantato di averti incontrato.

 

“Questa notte è scintillante” rispose la ragazza appoggiandosi con la schiena contro la balaustra del balcone e mandando leggermente indietro la testa, lasciando così che il vento muovesse i suoi capelli.
 

Scintillante...- Pensò Adrien, era proprio un modo di descrivere le cose da Marinette.

“Sembra proprio di toccare il cielo da qui...”disse la ragazza per poi fermarsi un attimo ”sembra proprio di riuscire a buttare i propri problemi al vento” continuò Marinette alzando un braccio verso al cielo “se fai così... hai come la sensazione che la tua vita stia iniziando proprio da questo momento, prova anche tu, Chat Noir, potresti sentirti meglio”.

Probabilmente la trasformazione non era riuscita ad annullare quell'enorme aura negativa che si era formata intorno a lui, e la ragazza doveva aver sicuramente percepito il suo stato d'animo.

“Ci proverò” rispose convinto, portando un braccio verso l'alto nello stesso modo in cui aveva fatto la ragazza.

Chiuse gli occhi lasciando che per un attimo tutte le emozioni negative che aveva provato fino a quel momento andassero via, portate via da quella leggera brezza che riusciva a percepire.
In quel momento Marinette lo aveva alleggerito dal peso dell'essere Adrien Agreste.

 

Il ragazzo sentì un brivido lungo alla schiena che non sapeva come interpretare.
Non potè definire chi si avvicinò a chi, non si era nemmeno reso conto che Marinette fosse davvero così tanto vicino a lui, se ne accorse solo quando le loro labbra si sfiorarono leggermente.
Era un piccolo contatto labbra contro labbra ma più passavano i secondi, più quel piccolo gesto diventava qualcosa di più.
Sentiva la lingua di lei contro la propria muoversi assecondando i suoi movimenti circolari mentre con le mani accarezzava la sua schiena.

“I..io” sentì mugugnare alla ragazza, stava cercando sicuramente di dirgli qualcosa, ma lui in quel momento non aveva nessuna intenzione di lasciarla parlare, e riprese a giocare con il labbro inferiore di lei.

Improvvisamente però la ragazza si staccò da lui, puntando le mani contro il suo petto, facendolo leggermente indietreggiare.
Marinette aveva raggiunto in viso la stessa tonalità del suo vestito, iniziò a farfugliare qualcosa sul fatto che doveva andare via, perchè i suoi genitori la stavano aspettando e che era ormai tardissimo;

“I miei genitorimistannoaspett- aspettando!!Sono inritardo!Mi spiace Chat Noir!!” e nel giro di mezzo secondo la vide schizzare via, lasciandolo da solo.
 

 

One game question kept me up
 / La domanda persistente che mi tiene sveglio
2 AM, who do you love? / alle due del mattino, chi ami?
I Wonder till I’m wide awake / Me lo domando finchè sono sveglio
I know I’m pacing back and forth
 / Ora sto camminando avanti e indietro
Wishing you were at my door/ desiderando che tu fossi alla mia porta
I’d open up and you would say ‘hey’
/ Io la aprirei e ti direi “hey”
It was enchanting to meet you/
 E' stato incantevole incontrarti
All I know is I was enchanted to meet you / tutto quello che so è che è stato incantato di averti incontrata.

 

Adrien era nel suo letto, e i pensieri di quella serata continuavano a frullargli per la testa tenendolo sveglio.
Non riusciva a dormire, non riusciva a pensare a nient'altro.

Aveva baciato Marinette, e gli era piaciuto, eccome se gli era piaciuto.
 

Si alzò e continuò a fare avanti e indietro per la sua stanza con il solo desiderio di vedere Marinette bussare alla porta della sua stanza per dirle che era stato incantevole incontrarla quella sera, e che per la prima volta non la vedeva davvero solo come un'amica, come aveva sempre professato a chiunque.

Anche se forse in veste di Adrien avrebbe dovuto dare qualche spiegazione in più alla ragazza.

Se la ragazza non si fosse fermata, fino a che punto sarebbero arrivati?
Arrossì ancora pensando a quel bacio, portandosi leggermente le dita sulle labbra come a voler ricordare quel momento.

“Bleah, l'amour” commentò il suo kwami con un tono che andava tra l'essere disgustato e l'essere divertito

“Piantala!” disse lanciandogli un cuscino, spiaccicandolo contro al muro.

Il suo indisponente kwami non gli era d'aiuto in quella situazione.

 

 

This is me praying that this was the very first page
 / Questo sono io pregando che questa sia stata la prima pagina.
Not where the storyline ends/ non dove la storia finisce
My thoughts will echo your name / I miei pensieri risuoneranno il tuo nome
Until I see you again
/ finchè non ti vedrò di nuovo
These are the words I held back as I was leaving too soon
/ Queste sono le parole che non ho detto mentre me ne stavo andando troppo presto
I was enchanted to meet you
 / che sono incantato di averti incontrata
Please, don’t be in love with someone else/ Per favore non essere innamorata di qualcun altro
Please, don’t have somebody waiting on you/ Per favore non avere qualcuno che ti aspetti
Please, don’t be in love with someone else/ Per favore non essere innamorata di qualcun altro
Please, don’t have somebody waiting on you/ Per favore non avere qualcuno che ti aspetti

 

Adrien continuava a non dormire preso dalle mille domande e dai mille pensieri, nel frattempo il suo kwami si stava sfondando di camembert come se non ci fosse stato un domani, perlomeno qualcuno a cui non si era chiuso lo stomaco, li dentro c'era.


Quella sera aveva avuto come la sensazione di aver baciato il suo più grande amore, il suo sesto senso felino era infallibile, doveva fidarsi di se stesso.
Se qualcuno fino a quella sera gli avesse chiesto chi fosse il grande amore della sua vita, avrebbe risposto Ladybug senza nemmeno battere ciglio, perchè nei suoi pensieri c'era spesso e volentieri la sua affascinante partner; eppure, baciare Marinette gli aveva dato lo stesso brivido, se doveva essere sincero, un bacio con la sua Ladybug, lui nella sua testa lo aveva sempre immaginato così.

 

Stupido! - Pensò ancora il ragazzo maledicendosi, sapeva anche che la ragazza aveva una leggera simpatia per lui, ma era stato proprio uno stupido a non voler vedere mai in faccia le cose.

 

Non si era mai sentito così preda dei suoi stessi sentimenti prima di quel momento.
Pensò anche che il giorno dopo non sarebbe andato a scuola, e che Nathaniel avrebbe avuto modo di ammirare la sua Marinette per tutta la giornata.

No...

Stava provando gelosia verso Marinette per caso?
Aveva anche lei un discreto numero di ragazzi a farle il filo in fin dei conti, e improvvisamente un'altra ondata di gelosia lo travolse.

Appoggiò il braccio contro alla finestra della sua camera e ci appoggiò su la fronte in cerca di una risposta che non arrivava.

Non poteva far finta che non fosse successo nulla, doveva pur essere l'inizio di qualcosa no? O forse per la ragazza era stato tutto un terribile errore e la storia non sarebbe nemmeno cominciata?
Per quale motivo sarebbe altrimenti scappata in quel modo?

 

“Plagg...”

“No ti prego, non a quest'ora!!” disse esasperato il kwami allontanandosi quanto più velocemente poteva da Adrien.

“Trasformami!” concluse il ragazzo ritrasformandosi in Chat Noir, e uscendo dalla finestra della sua camera facendo roteare il suo bastone.

 

 

This night is sparkling, don't you let it go / Questa notte è scintillante, non lasciarla andare via
I'm wonderstruck, blushing all the way home / Sono meravigliato arrossendo per tutta la strada verso casa
I'll spend forever wondering if you knew/ 
Passerò l'eternità domandandomi se tu sapessi
This night is flawless, don't you let it go/ Questa notte è impeccabile, non lasciarla svanire
I'm wonderstruck, dancing around all alone / sono meravigliato, danzando in cerchio tutto solo
I'll spend forever wondering if you knew/ Passerò l'eternità domandandomi se tu sapessi
I was enchanted to meet you / che sono stato incantato di averti incontrata
Please, don't be in love with someone else / Per favore non essere innamorata di qualcun'altro
Please don't have somebody waiting on you./ Per favore non avere qualcuno che ti aspetti

 

Sapeva bene cosa doveva fare, e non poteva aspettare il giorno dopo. 

Non poteva resistere un attimo di più senza fare quello che si era messo in testa, se suo padre avesse scoperto che era uscito di casa a quell'ora probabilmente non sarebbe più uscito per il resto della sua vita, e intanto avrebbe mobilitato l'intera città per cercarlo come era successo durante la prima vigilia di Natale senza sua madre, chissà...

...ad ogni modo non avrebbe voluto scoprire la risposta.

 

Quella notte era stata impeccabile, non poteva lasciarla andare così.
Avrebbe altrimenti speso l'intera vita a domandarsi se Marinette avesse provato quello che aveva provato lui.

 

Arrivò sul famoso balcone della casa di Marinette.
Quante volte era stato su quel balcone in cerca di pace? O a fare quattro chiacchere con quella ragazza?
La prima volta che Ladybug gli aveva dato buca, era andato proprio su quel balcone in cerca di un po' di conforto.

Adesso doveva solo capire cosa fare per evitarsi una denuncia da parte dei genitori di lei: doveva bussare alla botola che portava in camera della ragazza, facendole magari prendere un infarto? O aspettare in un miracolo e vederla uscire improvvisamente?

Nulla di tutto quello che aveva pensato, perchè mentre pensava al da fare, sentì lo yo-yo di Ladybug colpirlo in testa.


“Incantata di rivederti Adrien

 

e il suo cuore perse almeno una decina di battiti.

 

 

2. Marinette: I was enchanted to meet you too, because you were all of my dreams come true.

 

There i was again tonight
 / Ero di nuovo la stanotte
Forcing laughter, faking smiles / Forzando risate, fingendo sorrisi
Same old tired, lonely place
 /Stesso vecchio, stanco solitario posto
Walls of insincerity / Muri di menzogne
Shifting eyes and vacancy
 /occhi vaganti e indifferenza
Vanished when I saw your face / Sono svaniti quando ho visto il tuo viso
All I can see, is that it was enchanting to meet you / Tutto ciò che posso dire è che è stato incantevole incontrarti.

 

Marinette quella sera si sentiva proprio su di giri.

Era ad un after party di Gabriel Agreste!! Era una delle cose più belle che potesse capitarle.
Nonostante la ragazza si sentisse su di giri, non potè fare a meno di notare come fosse strutturato l'ambiente intorno a lei, e questo non le piaceva molto nonostante sapeva bene che quella era la seconda faccia del mondo in cui un giorno avrebbe voluto far parte.
Tutti quei sorrisi, tutti quei finti complimenti che uno faceva all'altro appartenevano poco al suo modo di essere genuino.

Come era successo anni prima con la bombetta che avevano dovuto realizzare per lo shooting di Adrien, questa volta il signor Agreste aveva invitato gli studenti a realizzare un vestito da sera, mettendoli alla prova.

 

 

“Le cuciture sono tutte fatte a mano, ho usato del tulle per dare una leggera ampiezza al vestito e l'abito è interamente in chiffon, mentre la cintura è di seta, nera.” aveva iniziato a spiegare Marinette al tablet con su il faccione del signor Agreste.

Quel giorno tra l'altro Adrien non era nemmeno presente a scuola, perchè impegnato con un nuovo shooting.

“Sono meravigliato” commentò il padre di Adrien

“M-Ma n-no!!!Non ho fatt-tto niente di speciale!!”

“Signorina..?”

“Marinette Dupain-Cheng” glielo aveva ripetuto anche la volta scorsa tra l'altro.

“Signorina Marinette Dupain-Cheng, lei è invitata alla sfilata della nuova collezione e al mio party, la prego di indossare la sua creazione al party, la mia segretaria le fornirà tutti i dettagli.”

 

 

Era andata più o meno così e non poteva credere a tutto quello che stava vivendo in quel momento.

Questo era un ottimo inizio, voleva diventare una famosa stilista, e trovarsi a casa del suo stilista preferito dopo aver realizzato un vestito, poteva definirsi una delle sue più grande soddisfazioni.

Il suo sguardo cercò Adrien, che ancora non l'aveva notata.
Lo vide mentre parlava con la segretaria del padre, non aveva una bella cera, era decisamente stanco e giù di corda, chissà in quanti dei presenti lo avevano notato.

Marinette, che nel corso della serata non aveva fatto altro che stalkerarlo in modo discreto, nel momento in cui lo aveva visto allontanarsi aveva deciso di seguirlo in modo da avere la possibilità di parlare con lui.
Vedere un viso amico in mezzo a tutta quella gente estranea poteva solo far piacere, no?

“Non credo sia una buona idea..” disse Tikki parandosi difronte al viso di Marinette, non lo disse tanto per l'intenzione che aveva la ragazza, ma tanto per il fatto che se l'avessero vista passeggiare per la villa degli Agreste da sola, avrebbe passato qualche guaio.

“Voglio avere l'occasione di parlare con Adrien!!”

Che male c'era? Doveva solo cercare di passare inosservata all'interno della villa degli Agreste, quello si...
Se qualcuno l'avesse vista l'avrebbe mandata via senza non troppi complimenti, magari non avrebbe neanche avuto più il permesso di rivedere Adrien per tutto il resto della sua vita; ma adesso non era mica il momento di pensare a lei dietro alle sbarre privata del suo grande amore, questa volta avrebbe fatto tutto a regola d'arte, senza cacciarsi in nessun tipo di guaio.

Voleva solo avere la possibilità di parlare da sola col suo amico.

 

“Plagg....trasformami!”

Lasciò cadere la pochette che fino a quel momento teneva stretta tra le mani, e si portò una mano alla bocca per reprimere un urlo che altrimenti avrebbe squarciato il silenzio; non poteva credere a quello che stava vedendo.
Poco prima di oltrepassare la porta, il ragazzo si era trasformato in Char Noir.

 

Adrien era Chat Noir?
 

Come aveva fatto a non accorgersene per tutto questo tempo?

“C-c-c-c-he diavolo?!” disse Marinette sottovoce al suo kwami che non era affatto sorpresa quanto lei.

Rimase di sasso, mentre il suo cervello aveva avuto l'indecenza di pensare ai momenti che aveva passato con Chat Noir in veste civile.Collegando che quei momenti erano tutti momenti passati con Adrien.

“Marinette, così ti sentirà!”

La ragazza continuava a fare avanti e indietro sul posto, mentre gesticolava in modo estremamente confuso.
Non aveva avuto le allucinazioni, vero?

“Io sono innamorata di Adrien, Adrien è Chat Noir, Adrien è Chat Noir!!!”

Cosa doveva fare adesso?
Probabilmente andarsene e fare finta di niente era la cosa più giusta da fare, come si sarebbe giustificata altrimenti con il ragazzo?

Nella sua testa intanto partirono film mentali sul come doveva giustificarsi: Sai stavo cercando il bagno e mi sono persa solo su 3 piani, quando poi al piano terra c'era un cartello grande come il cancello di casa tua che indicava la dicitura Toilette!!

 

“Farò finta di niente Tikki!! Imboccherò quel lungo corridoio, e tornerò al piano terra, a gustarmi un altro cocktail servito su un fantastico vassoio argentato, e farò finta di non aver visto nulla!!” sentenziò la ragazza al suo kwami;
anche se più che per Tikki, sembrava molto un discorso fatto più per se stessa.

Si appoggiò leggermente con la schiena alla porta, mentre continuava a ripetere quello strano mantra sul fatto che lei doveva far finta di nulla “Marinette la porta è ape...”

“Aaaaaaah”
 

Fantastico, questo non era il modo giusto per passare inosservata.
Si ritrovò distesa a terra, con uno Chat Noir sottosopra, pronta ad attaccarla, che però vedendola in quel modo non riuscì a trattenere una risata.

“M-Marinette?”

Si alzò in un attimo cercando di ricomporsi e trovare un po' di autocontrollo.

“Chat Noir!!!” disse mentre sulle guance prendeva lo stesso colore del suo vestito “Sei diventato un amante della moda?”

Ma che gli aveva detto?

Il bel supereroe non aveva risposto alla sua stupida domanda, e per non sotterrarsi dall'imbarazzo di quel momento continuò “Non guardarmi come se fossi entrata di nascosto!! Non sono entrata abusivamente, sono stata invitata dal signor Agreste!Ho le prove!!” continuò convinta, mentre sventolava difronte al gattino il biglietto di invito del party, anche se poi pensò che il permesso di girare per la villa da sola non glielo aveva dato nessuno “F-Forse non per venire qui, ma avevo bisogno di prendere una boccata d'aria!!” ” concluse la corvina agitando le braccia in modo confusionario.

Vide Chat Noir sorridere nuovamente, probabilmente doveva essere divertente il suo modo di gesticolare.

“Il signor Agreste?” gli domandò il micetto incuriosito

“Si” esordì convinta “è rimasto molto attratto da una mia creazione originale” cercò di dire senza gesticolare e cadere nell'imbarazzo più completo. “Il vestito che indosso” aggiunse poi con voce flebile.

 

You’re eyes whispered ‘have we met?’/ I tuoi occhi hanno sussurato “ ci siamo già incontrati?”
Crossed the room, your sillohuette
 / Attraverso la stanza, la tua figura
Starts to make its way to me / comincia a venire verso di me
The playful conversation starts
 / la conversazione giocosa comincia
Counter all your quick remarks / rispondo a tutte le tue osservazioni
Like passing notes in secrecy
 / come passare biglietti in segreto
All I can say is it was enchanting to meet you / Tutto quello che posso dire è che è stato incantevole incontrarti
Oh, I was so enchanted to meet you / Oh, ero così incantata di averti incontrato.

 

Si decise ad avvicinarsi al biondino che stava in piedi di fronte al balcone con i gomiti appoggiati alla ringhiera.
Lo stava guardando in un modo in cui non lo aveva mai guardato.

E quello era Adrien, il suo Adrien, e lei neanche poteva dirgli che lo aveva seguito e scoperto questo piccolo dettaglio.

“Allora Chaton” disse poi la ragazza “ti piace la moda? Volevi spiare la festa del signor Agreste?” disse puntando il dito contro il micetto senza cercare di fare una delle sue solite gaffe del tipo -la festa di tuo padre è molto bella- , perchè in quel caso si sarebbe sotterrata da sola.

“Possibile" disse facendole l'occhiolino “ma intanto godevo di questo paesaggio” gli rispose lui di getto “Non è meraviglioso?” aggiunse poi spostando il suo sguardo fisso nel suo.





This night is sparkling
 / Questa notte è scintillante
Don’t you let it go/ Non lasciarla svanire
I’m wonderstruck/ Sono meravigliata
Blushing all the way home / Arrossendo per tutta la strada verso casa
I’ll spend forever wondering if you knew / Passerò l'eternità domandandomi se tu sapessi
I was enchanted to meet you too/ che anch'io ero incantata di averti incontrato

 

“Questa notte è scintillante” rispose Marinette affiancandosi a lui, che aveva dipinta sul viso quell'aria da micetto bastonato e triste, e anche se aveva la maschera, riusciva a percepire pienamente la tristezza che in quel momento il ragazzo stava provando.

La vista di Parigi dalla villa di Adrien era proprio scintillante, non poteva usare parole migliori.

Intanto Marinette si stava abbandonando all'idea di fare qualcosa che non avrebbe mai fatto con lucidità in presenza di Adrien, ma voleva aiutarlo ad uscire da quel momento, perchè non le piaceva vederlo così affranto.

“Sembra proprio di toccare il cielo da qui...” esordì per poi fermarsi un attimo ”sembra proprio di riuscire a buttare i propri problemi al vento” continuò poi alzando un braccio verso l'alto “se fai così... hai come la sensazione che la tua vita stia iniziando proprio da questo momento, prova anche tu, Chat Noir, potresti sentirti meglio”.

Lo aveva visto così giù di corda, che gli aveva detto quelle parole con tutta la dolcezza di cui lei era capace. Come se avesse voluto dire a quel micetto: -affidati a me, io sono qui-

“Ci proverò” gli rispose convinto, imitando il suo stesso movimento.

Non potè definire chi si avvicinò a chi, non si era nemmeno reso conto che Chat Noir fosse davvero così tanto vicino a lei, se ne accorse solo quando le loro labbra si sfiorarono leggermente.
Era stato un piccolo contatto labbra contro labbra ma più passavano i secondi, più quel piccolo gesto diventava qualcosa di più.
Sentiva la lingua di lui contro la propria muoversi assecondando i suoi movimenti circolari mentre le mani del gattino erano finite ad accarezzare la sua schiena.

C-Cosa sta succedendo???? Pensò Marinette

Doveva dirgli quello che aveva scoperto, non poteva continuare senza essere sincera con lui.

“I..io” Fece per aprire bocca, ma nessuna delle parole che voleva dire, uscì; forse era anche colpa di quel micetto che aveva ripreso a giocare con le sue labbra senza nessuna intenzione di lasciarla parlare.

Trovò comunque il coraggio di staccarsi da quel bacio, puntando di forza le mani contro al petto del ragazzo, spingendolo leggermente indietro, nel frattempo aveva iniziato a farfugliare qualcosa sul fatto che doveva andare via

“I miei genitorimistannoaspett- aspettando!!Sono inritardo!Mi spiace Chat Noir!!”

Alla fine che i suoi genitori fossero in Italia da sua nonna per qualche giorno era un dettaglio che Chat Noir non poteva di certo sapere, e nel giro di mezzo secondo schizzò via dietro alla porta dalla quale era entrata, raccolse la pochette che aveva lasciato li prima, e cominciò a correre.



One game question kept me up
 / La domanda persistente che mi tiene sveglio
2 AM, who do you love? / alle due del mattino, chi ami?
I wonder till I’m wide awake / Me lo domando finchè sono sveglio
I know I’m pacing back and forth
 / Ora sto camminando avanti e indietro
wishing you were at my door/ desiderando che tu fossi alla mia porta
I’d open up and you would say ‘hey’
/ Io la aprirei e ti direi “hey”
It was enchanting to meet you/
 E' stato incantevole incontrarti
Oh, I was so enchanted to meet you/ Oh, anch'io ero così incantata di averti incontrato.

 

Era tornata a casa, e non aveva ancora avuto il coraggio di cambiarsi.
Quante emozioni aveva provato in una sola sera?
Che ore erano?Le due? E ancora non era riuscita a darsi un contegno.

“Tikki...è Adrien!!” continuava a ripete come un mantra alla sua amica “Ma è un disastrooooo”

“Siete fatti l'uno per l'altra” disse il kwami con un'interpretazione che ricordava quella del Maestro Fu.

“Questo è un disastrooooo” continuava a ripete la ragazza pensando a tutte le volte che da Ladybug aveva rifilato due di picche al micetto. “Era il mio Adrieeeeen, ma come sono stupidaaaaaa”

A dire la verità anche senza sapere chi ci fosse sotto alla maschera, era sempre stata magnetizzata da quegli occhi verdi, ma lei, era l'eroina di Parigi, mica la liceale che si invaghiva del suo partner e quindi aveva sempre cercato di reprimere quell'attrazione che alle volte provava per lui.

Era rimasta così incantata di conoscere la sua vera identità, perchè questo significava che nel suo cuore l'amore e l'attrazione che aveva provato per i due, in realtà era per la stessa persona.


Not where the storyline ends/ non dove la storia finisce
My thoughts will echo your name / I miei pensieri risuoneranno il tuo nome
Until I see you again
/ finchè non ti vedrò di nuovo
These are the words I held back as I was leaving too soon
/ Queste sono le parole che non ho detto mentre me ne stavo andando troppo presto
I was enchanted to meet you
 / che sono incantata di averti incontrato
Please, don’t be in love with someone else/ Per favore non essere innamorato di qualcun'altra
Please, don’t have somebody waiting on you/ Per favore non avere qualcuna che ti aspetti
Please, don’t be in love with someone else/ Per favore non essere innamorato di qualcun'altra
Please, don’t have somebody waiting on you/ Per favore non avere qualcuna che ti aspetti

 

“Tikki...trasformami!” sentenziò dopo l'ennesimo mantra di disastro che aveva pronunciato senza sosta da quando aveva rimesso piede in casa.

Quando diventava Ladybug, diventava più sicura di sè, più matura e più consapevole.
Magari essere Ladybug l'avrebbe portata a fare un ragionamento più sensato o forse aveva solo bisogno di non sentirsi Marinette per un po'.

“ma cosa devo fareeee??” disse lasciandosi cadere sulla sedia a sdraio che aveva sul suo piccolo terrazzo.

Se conosceva bene quel ragazzo, avrebbe detto che prima della mattina sarebbe arrivato li sul suo balcone.
Poteva davvero essere l'inizio di qualcosa? O forse scappando in quel modo aveva già messo fine al tutto prima che qualcosa potesse nascere?

Stava accadendo tutto quello che aspettava da quando Adrien gli aveva dato il suo ombrello per ripararsi dalla pioggia.
Era come se il sogno amoroso più grande della sua vita si stesse realizzando.

Doveva dire al bel modello quello che provava per lui; non avrebbe avuto altre occasioni come quella nella vita.
Lui l'aveva baciata, con dolcezza ma allo stesso tempo con passione;
dopo quel bacio doveva per forza sentirsi più sicura di lei, non doveva più temere che qualche fan impazzita potesse portarglielo via, e doveva trovare il coraggio di uscire allo scoperto, perchè c'erano in gioco troppe cose, non ce l'avrebbe fatta a continuare ad essere semplicemente Ladybug portandosi appresso il fardello del segreto dell'identità di Chat Noir.
Sarebbe stato un suicidio, psicologicamente parlando.

 


This night is sparkling, don't you let it go/ Questa notte è scintillante non lasciarla svanire
I'm wonderstruck, blushing all the way home / Sono meravigliata, arrossendo per tutta la strada verso casa
I'll spend forever wondering if you knew / Passerò l'eternità chiedendomi
That this night is flawless, don't you let it go / Questa notte è impeccabile, non lasciarla svanire
I'm wonderstruck, dancing around all alone / Sono meravigliata, danzando sola in cerchio
I'll spend my whole life wondering if you knew / trascorrerò tutta la vita chiedendomi se tu sapessi
I was enchanted to meet you too / che anch'io ero incantata di averti incontrato
I was never in love with someone else / Non sono mai stata innamorata di nessun altro
I never had somebody waiting on me / Non ho mai avuto qualcuno che mi aspettasse
Because you were all of my dreams come true / perchè tu rappresentavi tutti i miei sogni diventati realtà
And I just wish you knew/ E desideravo solamente che tu sapessi
I was so in love with you/ che ero così innamorata di te.

 

Lo vide arrivare.
Era rimasta seduta sul tetto per tutto quel tempo ad aspettarlo.

Il gatto non si era accorto minimamente di lei, forse perchè la sua posizione era comunque ben nascosta.
Ce ne aveva messo di tempo quel gattino ad arrivare, ma dentro di lei era sicura che prima o poi sarebbe arrivato.

Lo accolse lanciandogli il suo yo-yo in testa, in pieno stile Ladybug.

“Incantata di rivederti Adrien” disse ancora trasformata in Ladybug, sperando che il ragazzo potesse cogliere quello che stava cercando di farle capire.

Reputava Adrien un ragazzo estremamente intelligente e soprattutto, non ci voleva un nobel a capirlo, visto che lo aveva chiamato col suo nome nonostante la trasformazione.

Vide il ragazzo pietrificato per qualche secondo.
L'ultima cosa che forse si aspettava era che Ladybug lo chiamasse Adrien, doveva dargli il beneficio dello shock, almeno per qualche attimo.


Chat Noir gli si parò davanti con la consapevolezza di aver capito tutto, sorrise, e finì per sussurrare sulle labbra di lei: “Anch'io sono incantato di rivederti Marinette”. 


 

Fine.
 

   
 
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