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Autore: Tima_Las    06/08/2018    1 recensioni
Questa ff inizia dopo le vicede di Thor Ragnarok, ma prima degli avvenimenti dell'ultimo Avengers: Asgard è distrutta e tutto il popolo si trova sulla navicella in rotta per la terra.
Thor e Loki affronteranno una realtà a loro del tutto sconosciuta, ma che non li esimerà da sorprese e spaventi: un figlio.
Ovviamente il tutto sarà costellato da battaglie e minacce com'è classico.
Il primo file porta data 10 novembre 2017 ed è mesi che aspetta di essere pubblicata.
Genere: Fluff, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Loki, Thor, Un po' tutti
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Mpreg
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CAPITOLO 10

Il dio del tuono li guardò perplesso scuotendo il capo e passandosi la lingua fra le labbra.

“Thor ricordi se lo facevi anche tu da piccolo? Ti hanno mai detto nulla?” domandò Bruce.

“Per la verità mia madre si lamentava perchè prima di nascere ero molto calmo.”

“Dormiva...” sbuffò Loki “Come fa ora, dorme quando le cose non gli interessano.”

“Zitto...” sorrise Thor “Però no, non mi sembra che madre abbia mai fatto cenno a questo.” disse poi guardando Loki

“Cosa ferma le scosse Thor?” sospirò il moro posando la mano sulla sua.

“Le mie?”

“No...te ne prego ragiona un momento Thor...” sospirò Loki calmo chiudendo pochi momenti gli occhi.

“Legno?” domandò Tony.

“Stai scherzando?” sussurrò Bruce.

“Sono serio invece.” disse Tony arricciando le labbra.

“E io mi dovrei vestire di legno?” Loki lo guardò corrucciando la fronte.

“In realtà basterebbero delle scarpe di sughero.” disse Banner “Ma basterebbe?” domandò guardando Thor.

“Io...non ne ho idea sinceramente.” ammise il dio.

“Rame?” domandò Tony.

“Rame?”

“Scarica l'energia.” spiegò Tony.

“Senti, Tony...” sussurrò Loki “Fammi riposare un momento...ci pensiamo fra poco.”

“Sicuro?”

“Ho solo bisogno qualche minuto.” disse sincero “Tu non potevi avere un altro potere?” disse stringendo la mano di Thor.

“Come stai ora?” domandò il dio.

“Mi sento...un tantino scosso.” rispose ridendo.

“Che scemo...”

“Sul serio!” esclamò alzando la mano libera leggermente tremante.

“E' normale?” domandò Thor guardando Bruce.

“Bhe l'elettricità arriva ai nervi.” ammise Bruce.

“Prima era peggio.” ammise Loki piegando la mano e stringendola alcune volte a pugno.

“Va bene, troviamo una soluzione.” esclamò Tony sbattendo le mani "Tu ghiacciolo...dormi."
"No mi divertirò a sentire le vostre scemenze..." sorrise.

 

**

 

“Ho un'idea!” esclamò Tony.

“Non gli fai un'armatura di legno...” mormorò Bruce.

“Come facevi a saperlo?”

“Perchè ho visto che hai aperto il bozzetto dell'armatura...” sorrise lo scienziato.

Loki rise passandosi le mani sul viso.

“Ci sono tutti gli accessori!” disse voltando lo schermo mostrandolo a Loki.

“No, ma grazie...”

“Via quei vestiti.” disse Tony.

“Scusa?” domandò Thor.

“Ha addosso una tuta, via nylon e poliestere. Tessuti naturali, fortunatamente il parquet è su tutta la torre. Cammina scalzo, non è un problema per te vero?” domandò guardandolo.

“No...” ammise Loki.

“Accendiamo i deumidificatori Jarvis.” chiamò Tony.

“Subito signore.”

“E adesso...Jarvis...comprami un braccialetto antistatico.”

“si signore...”

“Antistatico?” domandò Loki “In verità la scossa arriva da dentro me.”

“Limitiamo i danni.” disse “E vediamo come va...”

Thor si alzò passandogli dietro alla sedia abbracciando il compagno.

“Ehi...

“Questa me la paghi.” sorrise Loki.

“Loki...” Bruce lo chiamò “Senti qualcosa quando ti abbraccia?”

“Che domande sono Banner???” rise Tony.

“Zitto!” rise “Dico sul serio...”

“Più...calma...credo...” disse corrucciando la fronte.

“Carica contro carica.” soppesò Tony “Nel caso ti leghiamo Thor alla schiena.”

“Che scemo.” rise Bruce guardando il genio che alzò le spalle e continuò a lavorare.
"Per il momento puoi portarlo dietro per la cena, finchè non lo molli nessuna scossa." ammise Tony sorridendo.
"Non è comunque una soluzione." sorrise Bruce.
"Immagino che un bagno sia fuori discussione." disse Loki.
"No!" risposero Tony e Bruce in coro, il primo dei due enfatizzò la questione indicandolo con un dito.
"No, direi che in acqua...non sei Thor...non ci vai." ammise Tony sorridendo "Jarvis...hem..."
"Si signore?"
"Come si lava a secco una persona?"
"Che razza di domanda è?" domandò Bruce sospirando.
"Ma che ne so! Jarvis, Loki non può toccare l'acqua come può lavarsi?"
"Cerco subito signore."
"Oh...grazie..."
Bruce lo guardò alcuni momenti scoppiando poi a ridere.
"Che hai?"
"Nulla...possiamo...cenare ora?"

 

**

 

“Antony così?” domandò Loki spostando la sedia indietro mostrando il pezzo che teneva in mano.

“Cosa ti ho preso a fare il braccialetto per le scosse se non lo metti?” disse afferrandogli il polso infilandogli lo spesso tessuto azzurro con una scatolina di silicone.

“Funziona?” domandò Loki guardandosi l'arto.

“Male non fa, tienilo almeno quando lavori.” disse poi guardando il pezzo “Bene!”

“Quanti te ne servono?”

“Altri...tre...si tre.” rispose Tony pensoso.

“Perfetto.”

Loki riprese a lavorare presentandosi alcuni minuti dopo.

“Finito.”

“Di già?” esclamò Tony.

“Di già...” sorrise “Come fai a tingerla?”

“L'armatura?” domandò Tony “Vieni...” lo accompagnò in una sala a fianco ordinando a Jarvis di montare gli ultimi pezzi e portarla nella nuova stanza “Jarvis, la mak 53 dammi i progetti.”

Comparvero i progetti sullo schermo che ingrandì mostrandoli a Loki.

“Così...tieni prova.”

“Come?” domandò Loki avvicinandosi allo schermo.

“Schiaccia sull'armatura, qui c'è il colore.” si allontanò alcuni minuti rispondendo ad una chiamata quando tornò l'armatura mostrava vividi colori verdi e oro.

“Ci avrei scommesso.” sorrise.

“Sta bene in verde.” sorrise Loki.

“Ti piace così?” domandò Tony.

“Hum...si...”

“Bene, Jarvis. Cromature.” disse e l'armatura subito si spostò sulla pedana, dietro a una teca di vetro.

“Ah...” ammise Loki “Così?”

“Ci vorrà un po'...” disse porgendogli una sedia “Ma allora non sei stronzo...”

“Cosa?” domandò Loki ridendo.

“Insomma credevo che cercassi di rovinare chiunque ti sta attorno, pensavo che questi pezzi che ti ho fatto fare li avresti sabotati...”

“Ah...no...” ammise Loki sorridendo “Non...non funziona così. Oggi hai deciso che devi sapere tutto di me?”

“Blu non ci diventi, si raccontano storie su di te che non hanno fondamento, ora non fai neanche il lavoro per cui sei dichiarato dio...” spiegò Tony.

“No io...non me la prendo mai con chi mi sta vicino.” ammise Loki abbassando il volto.

“E Thor?”

“Con Thor è stato tutto un incidente dall'inizio alla fine, non me la sono mai presa con lui. Dai Tony lo vedi? Non ci sarebbe neanche stata soddisfazione prima di tutto.” ammise ridendo “E poi no...no io...posso rovinare chiunque mi minacci, posso...prendermela con chi non conosco...con chi odio...ma con te, con Bruce, con Natasha e gli altri...no.” ammise sincero.

“Ti credo.”

“Grazie.” ammise sorridendo “Quanto ci mette?” domandò Loki.

“Cinque ore. Fame?”

 

**

 

“Signori! Riunione! Lo shield.” disse Tony lasciando scivolare sul tavolo alcuni tablet che i presenti presero in mano “Mi dispiace che vi abbiano beccati tutti da me e il giorno dopo Natale, ma mettiamo in chiaro che non li ho avvisati io. Ora...” disse schioccando le dita facendo accendere lo schermo sopra il tavolo “Los Angeles, qualcuno sta ancora cercando il tesseract e visto che il sospettato numero uno è qui.” disse passando dietro a Loki e posandogli le mani sulle spalle “Ed è anche interessato al suo gelato...chi è?”

Tutti si guardarono perplessi voltandosi poi quando Loki parlò.

“Thanos.” ammise prendendo una cucchiaiata di gelato alla fragola.

“Come scusa?”

“Io ero governato da Thanos...Thanos non è morto ci sta riprovando. Semplice.” disse Loki porgendogli la ciotola vuota “E se vuoi sapere altro valla a riempire.” disse sorridendo.

Tony sbuffò tornando subito dopo con l'intera confezione di gelato.

“Chi è Thanos? E perchè è tornato qui?”

“Alla seconda ti rispondo subito...” disse Loki portandosi di fronte la confezione “Perchè non esiste più Asgard e perchè noi siamo finiti sulla terra, su perchè sia a Los Angeles...non ne ho idea e sinceramente non so dove sia Los Angeles.” ammise Loki “Chi è Thanos avrai sicuramente un fascicolo di cinque anni fa dopo quello che ho combinato e ora mi serve ancora più protezione.” disse affondando il cucchiaio nel gelato lasciandolo infilzato.

 

**

 

“Stai qui...”

“Non esco Thor!” esclamò Loki guardandolo negli occhi.

“Se c'è qualche problema Jarvis...”

“Lo so...” disse sospirando appena.

“Mi dispiace.” sussurrò Thor baciandolo e accarezzando subito dopo il ventre del compagno “Starai bene?” domandò il biondo.

“Tu...cerca di essere rapido e tornare vivo.” disse posando la fronte sulla spalla della altro “E vai ora!” lo spinse scostandolo appena “Sto bene stupido pentapalmo.” disse serio per poi sorridere appena “Vai Thor è solo più difficile così.” ammise Loki.

“Torno immediatamente appena...”

“Non hai il martello, il più veloce di voi è Tony...” disse Loki.

“Allora chiederò un passaggio.” sorrise baciandogli la fronte inginocchiandosi poi di fronte al moro “Ehi...voi due...”

“No...te ne prego Thor...” sospirò il moro.

“Non date problemi a papà ora che sarò via...”

“Thor...”

“E non spaventato, tu signorina non dargli la scossa.” sorrise baciando il ventre coperto dalla maglia.

“Hanno capito.” sorrise Loki “Questa cosa ancora m'imbarazza, vai! Ti stanno aspettando tutti.”

“Non....insomma...”

“Thor!!! Posso comunicare con Tony in ogni momento.” disse baciandolo “Vai!”

“Vado...sicuro che..."
"Thor! Se mi servissi dico a Jarvis di chiamare Tony e Tony risponde dall'armatura. Va...io non ho nulla. Cercate di non morire."
"Si..." sussurrò baciandolo di nuovo per poi lasciare la stanza senza voltarsi e raggiungere gli altri.

 

**

 

Loki si aggirò per l'appartamento completamente deserto, si fermò ad una libreria, mangiucchiò qualche patatina in cucina, aprì la vetrata rilassandosi all'aria fredda della sera, qualche fiocco di neve cadeva dal cielo rischiarato dalle luci della città nonostante fosse notte.

Prese un lungo respiro tornando dentro sistemandosi sul divano.

“Signore?”

“Dimmi Jarvis.” rispose Loki.

“Accendo la tv?”

“Ci sono loro su tutti i canali, vero?” domandò Loki.

“Si, signore.”

“Non accenderla, non voglio vedere mentre si fanno male. Mi agita...” ammise accarezzandosi il ventre “Jarvis?”

“Si, signore?” domandò l'intelligenza artificiale.

“Parliamo un po'?” domandò Loki trovando quel silenzio opprimente, era sempre stato amante del silenzio, ma non quella volta.

“Di cosa vuole parlare signore?” domandò Jarvis.

“Dimmi qualcosa te ne prego...”

“Non ho ancora completato la sua scheda signore, mi vuole aiutare?”
“La mia scheda?” domandò Loki.

“I suoi cibi preferiti che sulla terra non ha ancora trovato?” domandò.

“Oh...bhe...”

 

**

 

“Ma hai visto quando l'hai colpito, geniale davvero.” disse Tony aprendo la porta della camera fermando quando vide Loki discutere animatamente con Jarvis.

“No! Jarvis ti ho detto che è commestibile.”
“Signore, credo di dover dissentire è un erba velenosa quella.”
“Jarvis si mangia!”

“No!”
“Sei riuscito a far saltare i nervi ad un computer?” domandò Tony avanzando con gli altri al seguito.

“Thor!” esclamò Loki alzandosi andando ad abbracciarlo.

“Sono qui!” sussurrò affondando il viso sulla spalla dell'altro e avvertendo il suo profumo “Stai bene? Ti hanno...”
“Stiamo bene.” sorrise Loki.

“Jarvis che stavi facendo?” domandò Tony.

“Stavamo discutendo di cibi signore e il signor Loki mi stava comunicando i suoi preferiti e...”

“Ho capito Jarvis. Grazie.” disse Tony bloccando la voce voltandosi “Loki lo soffochi.” sorrise notando Thor stretto completamente nel suo abbraccio.

“Non muore...” ammise ovattato contro la spalla del compagno.

“Hai visto qualcosa?” domand ò accendendo la tv.

“No...non volevo...” ammise "Thanos?"
"Non era lui...Bene, siamo vivi!!! Ehy!!!” esclamò Tony “Vestiti usciamo.” disse Tony.

“Usciamo?” domandò Clitt stravolto.

“Tu rimani pure a dormire, stavo parlando con Loki.” disse avvicinandosi ai due asgardiani.

“Usciamo?” domandò Loki voltandosi appena.

“Si sai...ho avuto un lampo di genio mentre combattevamo e so dove portarti.” disse sorridendo.

“Io?”

“Se Thor ci vuole seguire.”

   
 
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