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Autore: slenderguy93    06/08/2018    1 recensioni
L'Inferno. Il luogo in cui finiscono i peccatori e coloro che stipulano i patti più costosi... è sinonimo di inenarrabile sofferenza e depravazione, e per chiunque, è da evitare come la peste. Chiunque eccetto i Diavoli ovviamente, suoi abitanti e principale causa della sua terribile fama.
Essi sono l'incarnazione del peccato e della corruzione, e per innumerevoli millenni nessuno ne ha mai dubitato... ma cosa accadrebbe se tra essi, alcuni decidessero di cambiare lo Status Quo?
Genere: Azione, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Violenza
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Rursciù Vi Gallia osserva con un ghigno soddisfatto i suoi sottoposti prendere posizione. Divisi in piccole squadre, si dispongono attorno al valico montuoso in cui passa l’autostrada su cui transiterà il loro obbiettivo: un convoglio che trasporta il Roland, una potentissima arma sperimentale sviluppata dai migliori scienziati dell’Impero.
Sarà un duro colpo per loro, ed un diretto schiaffo in faccia a suo padre, l’Imperatore. Infatti l’uomo divenuto famoso con il nome di Cero, il terrorista il cui nome è conosciuto in tutto il mondo, non è altri che un principe rinnegato, scaricato come spazzatura in un paese nemico.
Ma oramai è giunto il momento della sua vendetta: il tiranno verrà deposto, e per il bene di tutti (ma soprattutto Suo e di Sua sorella), Lui prenderà ciò che gli spetta. La strada che Lo porterà al dominio del mondo è appena cominciat—
Tutu-tu-tuturu-tutu. Click.
“Regyl-kun, al momento sarei impegnata, possiamo sentirci più tardi?”
“…giusto Seek-chan, odi quando qualcuno ti interrompe mentre dai sfogo alla tua ispirazione. Beh, buona fortuna per la tua prossima fiction: magari otterrà più successo delle precedenti…”
…stavolta l’ha decisamente fatta fuori dal vaso.
“Regyl caro, due cose: 1, come accidenti fai sapere cosa sto facendo in questo momento, hai di nuovo nascosto una cimice in uno dei tuoi regali?! 2, non osare mai più prendere per i fondelli i miei scritti!!!” segue una breve pausa, che si conclude con un sospiro del suo interlocutore.
“…Seekvaira, stavi battendo alla tastiera quando hai risposto, e la tua espressione era quella di quando sei sopraffatta dalla verve creativa. È avvilente che tu pensi che voglia violare di nuovo il tuo spazio personale, quello di quattro anni fa era uno scherzo infantile… inoltre il mio era un augurio sincero.”  …….ok, forse ho esagerato. Saltare subito a conclusioni simili non va bene, ma dopo una settimana massacrante, disturbarmi durante il mio momento di relax è una pessima idea.
“…scusa, non avrei dovuto lanciare così certe accuse. Hai qualche motivo particolare per chiamarmi?” mentre parlo, clicco su un’icona ingrandendo la finestra sullo schermo del mio pc, che mostra il più irritante dei miei amici seduto dietro la scrivania in camera sua.
“Beh, diciamo che volevo scambiare due chiacchere con qualcuno senza dover organizzare un incontro, e su Hellype eri l’unica online. Però ora che ci penso, una cosa che vorrei chiederti ci sarebbe.” Inarco le sopracciglia invitandolo ad andare avanti.
“Nell’ultimo periodo, pare che almeno uno dei nostri compatriota abbia preso l’abitudine di insidiare le giovani collegate alle chiese. Ci sono già almeno quattro casi di sparizioni confermate, e gli interessati hanno iniziato a reagire: ti è capitato di trovare qualche riferimento a riguardo?” questa è davvero una pessima cosa. Sarà meglio che mi informi a dovere.
“No, ma ora che me l’hai detto terrò un occhio aperto. Piuttosto—” ora che lo osservo bene, ha anche lui un aria tirata, quasi sfinita direi.
“—fatto qualcosa di interessante ultimamente?”
“Puoi dirlo. Ma preferirei che ne parlassimo a tu per tu in un ambiente sicuro: sei impegnata questo week-end?” faccio mente locale. Direi che ho del tempo da impiegare.
“Domani ho una seduta da presiedere insieme a mio padre, ma domenica sono libera. A casa tua dopo pranzo?”
“Andata.”
 
Due giorni dopo.
 
Mi trovo nella stanza di Regyl, seduta su una poltrona mentre bevo una tazza di tè. Dall’altro lato del tavolino di fronte a me c’è il mio amico, ed alle mie spalle la mia nuova [Regina], Alivian.
Ho approfittato della visita per presentarlo al nostro ospite, e per fargli fare un giro visto che rimanere per la maggior parte del tempo nel nostro castello, gli risulta un tantino soffocante. Anche lui sta sorseggiando una bevanda calda con aria rilassata, e segue distrattamente i nostri discorsi.
Proprio ora Regyl ha finito di descrivermi la sua ultima avventura insieme alla sua body-guard, sebbene abbia l’impressione che abbia tralasciato qualcosa nel racconto. In particolar modo informazioni riguardanti quella ragazza, di cui non ha mai parlato molto.
Anzi, non ne mai parlato affatto.
“Uhm, hai avuto un Freaky Friday*, vedo. Quindi è così che hai scoperto di quei rapimenti… comunque, diciamo che sono stata fortunata: ieri sono riuscita a beccare il momento opportuno per spillare i fagioli a mio padre a quel riguardo.” Lui assume un aria concentrata, chiaramente ansioso di conoscere i dettagli.
“In effetti la cosa non è passata del tutto inosservata, e un rapporto è arrivato sulla sua scrivania. C’è un certo giovane diavolo che ultimamente viaggia in superficie tanto spesso quanto te, e la sua ultima escursione di ieri è corrisposta al tentativo di rapimento di una giovane esorcista nella periferia di Glasgow. Purtroppo per lui il superiore del suo obbiettivo, tale William Blackwood, è riuscito a fregarlo alla grande, e ne è uscito a mani vuote.”
“Il nome, Seekvaira.” …sembra averla presa davvero seriamente, questa faccenda.
“Diodora Astaroth. Essendo l’unico erede di un casato reale, ed il fratello di uno dei Maou, è incredibilmente difficile toccarlo: bisognerebbe raccogliere molte prove per intentare qualcosa, e considerati i suoi contatti, anche in quel caso sarà comunque problematico agire contro di lui. Il tutto senza contare il punto della questione… non molti di noi si disturberebbero per difendere delle suore o delle esorciste, e difficilmente il Paradiso solleverebbe un polverone rischiando la tregua solo per qualche ragazzina.” La sua espressione si fa torva, e si chiude in un silenzio sconfortevole, mentre fa spaziare lo sguardo fuori dalla finestra. Questa è nuova: Regyl Dantalion non è tipo da lasciar trasparire così le proprie emozioni.
Come me, è stato cresciuto per diventare un perfetto rampollo di uno dei Pilastri, ed a questo si aggiunge un duro addestramento extra. Nel mio caso in campo giuridico, nel suo nella gestione delle informazioni.
I Dantalion considerano la condivisione dei propri pensieri e pareri personali un estremo atto di fiducia, ancor più di tutti gli altri membri della nostra specie; per questo in genere la praticano solo con membri delle propria famiglia, e rarissime volte con i conoscenti più stretti dalla fiducia comprovata. Infatti la maggior parte delle volte parlano di argomenti mondani o di affari… a meno che ciò non serva per uno scambio di informazioni.
Per lasciar trasparire un espressione simile… deve essere veramente preso o preoccupato per qualcosa. Credo sia meglio cambiare discorso, se volesse parlarmene o dell’aiuto, sono sicura che non si farà problemi a dirmelo.
“Parlando d’altro, che ne diresti di rivelarmi una buona volta qualcosa su Lucy? Quella ragazza è davvero misteriosa, ed ha un’aria incredibilmente intimidatoria. Come l’hai incontrata?” lui sventola distrattamente una mano.
“…Durante la mia ricerca di uno stile di combattimento adatto, era l’apprendista di un Santone che mi ha fatto da consulente. Abbiamo avuto breve scontro ‘amichevole’, dopodiché mi ha chiesto di assumerla.” …Non sembra voler aggiungere altro.
“…Hai intenzione di reincarnarla?”
“No. È una delle condizioni accordate per i suoi servizi. Alivian invece, dove l’hai trovato?”
“Nel Piano Elementale della Terra, durante una caccia ad un Randagio. Il criminale in questione ha pensato che usare una faglia dimensionale sarebbe bastato a farlo sfuggire alla cattura… ma non aveva tenuto in conto dell’orgoglio di mio padre: la richiesta di catturarlo ci è giunta da Lord Zeckram in persona. Io ho chiesto di poter accompagnare la spedizione, e fortunatamente ha accettato. Durante il viaggio di ritorno abbiamo notato un gruppo di Illithid* attaccare Alivian, ed ho deciso di aiutarlo. Era ferito mortalmente, così l’ho portato con me al sicuro e l’ho curato… ed in segno di gratitudine, ha deciso di accettare la proposta di entrare nella mia [Scacchiera].” Lui lancia uno sguardo incuriosito alla mia [Regina], ed annuisce piano. Conoscendolo, si sarà già fatto un’idea di cosa sia.
Anche io gli lancio un breve sguardo pensieroso. Sono stata davvero fortunata: in circostanze normali, uno della sua razza non avrebbe mai accettato di sottomettersi ad un diavolo.
Comunque, la gratitudine per avergli salvato la vita è stata solo l’ultimo dei motivi che l’ha spinto ad accettare… i due principali sono vendetta e senso di colpa. Questo perché non era solo, quando quei succhia-cervelli lo hanno attaccato.
Quando io e mio zio siamo arrivati sul posto, la maggior parte dei loro schiavi combattenti e l’amica di Alivian erano già morti. E considerato che era stata una sua idea quella di uscire a cacciare quelle Aberrazioni, e lei aveva accettato soprattutto per assicurarsi che non si mettesse nei guai…
Quando ha ripreso conoscenza la prima cosa che mi ha chiesto è stata dove si trovassero gli Illithid, e ricevuto l’aggiornamento sulla situazione, ha subito proposto un contratto per rintracciarli permettendogli così di fargliela pagare. Ci è voluto un po’ perché si calmasse abbastanza per stabilire i termini e si riprendesse del tutto, ma dopo una settimana ci siamo messi in viaggio.
Il nostro casato ha il potere di rintracciare coloro che infrangono la legge, perciò è bastato farci delegare da lui il diritto di perseguire quei mostri che a quanto pare, per cercare nuovi schiavi avevano sconfinato nei territori della sua gente, e siamo riusciti a risalire fino a loro. Mio zio si è assicurato di mantenere l’area sgombra, io invece l’ho seguito nel loro covo supportandolo con la mia magia.  
Sufficientemente protetto dagli incantesimi (sono orgogliosa delle mie capacità nella scuola di Abiurazione), e naturalmente resistente agli attacchi mentali, non ci ha impiegato molto ad annientarli dal primo all’ultimo. Dopodiché, ha riportato alla sua famiglia il corpo della sua amica.
Volendo avrebbe potuto usare i suoi tesori per pagare i nostri servigi: pur essendo giovane per la sua specie, grazie all’abbondanza di gemme e metalli preziosi nella sua terra aveva già accumulato ricchezza sufficiente per ingaggiare un intero battaglione. Ma si è reso conto di essere troppo debole per nutrire le proprie ambizioni, ed ha deciso di farsi reincarnare pur di ripulire completamente i territori della sua gente dagli Illithid, e da altre empie creature.
Non che considerasse la nostra gente dei santi, ma ci ha ritenuti abbastanza civilizzati dal ritenere sufficientemente accettabile il diventare un mio sottoposto… in cambio della possibilità di realizzare il suo desiderio. Svuotata la tazza, lui risponde ai nostri sguardi con aria incuriosita.
“Alivian, ricordi che ti avevo detto che conoscevo un paio di persone che sarebbero state felici di confrontarsi con te? Beh, Regyl è una di loro, e credo che sia anche quello da cui otterresti maggiori benefici.” Lui sposta nuovamente lo sguardo sul padrone di casa, studiandolo attentamente.
“…quindi le voci sulle specialità del vostro clan sono corretti, Milord Dantalion?”
“Sì, e per favore… in privato chiamami Regyl. Come saprai tutti i diavoli hanno la possibilità di ottenere un certo grado di poteri psionici, ma il mio casato li sviluppa fin dalla nascita, e per noi è particolarmente facile raffinarli. Ho notato che anche tu pratichi quell’arte… se lo desideri, sarò più che felice di misurarmi con te. Inoltre se dimostrerai di avere il talento necessario, chiederò a mio padre di lasciarti consultare alcuni dei nostri manuali sull’argomento.” Alivian assume una aria dubbiosa.
“…Davvero? Lascereste consultare i vostri archivi ad uno sconosciuto?”
“Primo, dopo uno scontro sul piano psichico non credo che due persone possano definirsi sconosciute. Secondo, sei la [Regina] di una mia amica: se tu diventassi più forte, sarebbe un vantaggio per tutti. Terzo, per poter accedere alle nostre conoscenze più gelosamente custodite, bisogna firmare un contratto che impedisce ogni forma di fuga di informazioni… e fidati, la sua efficacia è garantita: per svilupparlo ci hanno lavorato insieme entrambi i nostri antenati, quello del casato Andromalius, e Lord Mephisto.” Lui annuisce, e fa una cosa che non ha mai fatto prima: ringrazia sinceramente. Uff… questo mi solleva e ferisce a tempo stesso.
Insieme a Sairaorg, Regyl è il solo giovane diavolo ad essere in grado di risultare sia onesto che cortese con chiunque, senza sfociare in untuosismi o mostrare segni di arroganza malcelata. Il tutto mantenendo un aura degna di un nobile, il che non è poco considerate le conversazioni in cui a volte ci ritroviamo con certa feccia, o idioti come quel tizio dei Glasya-Labolas.
Ah già, ci sarebbe anche l’erede dei Sitri… il che è un po’ deprimente, considerato che è pure più giovane di me. Poso ancora una volta lo sguardo su Alivian, che pur avendo nuovamente assunto un aria disinteressata, con la coda dell’occhio sembra osservare attentamente Regyl.
…devo trovare il tempo ed il modo di migliorare le mie doti sociali. Non ho intenzione— no, non POSSO permettermi di essere lasciata indietro.
Dopotutto, loro due… sono gli unici veri amici che ho.
 
 
[Regyl]
 
 
La brezza serale mi scivola tra i capelli scompigliandomeli gentilmente, mentre intorno a me risuona il frinire delle cicale. Riapro lentamente gli occhi, socchiudendoli subito quando vengono colpiti dagli ultimi raggi di sole della giornata.
Lascio andare il mio respiro, che avevo inconsciamente trattenuto da un po’ essendo completamente preso dalla prova che stavo svolgendo: trasferire il mio Ki della Spada in una foglia. L’obbiettivo che mi sono prefissato è riuscire ad innescarlo solo una volta che si sia distribuito uniformemente all’interno di essa, e tagliarla con precisione.
Normalmente questo tipo di energia è inerte, non dissimile al normale ki da cui deriva… ma se il suo creatore lo desidera, è possibile renderla incredibilmente solida ed affilata. Purtroppo, sono ancora lontano dal raggiungere il mio obbiettivo: al momento tutto ciò che riesco a fare è renderla distruttiva o abbastanza densa da ottenere un effetto simile al touki protettivo.
In altre parole, lo posso usare per potenziare le mie spade (unici oggetti tramite cui riesca a manipolarlo finora), rendendole falsamente affilate; oppure usarlo come strato difensivo per ridurre i danni da esse subite, e recentemente, anche dal mio stesso corpo. Se non fosse stato per esso, durante il mio scontro della settimana scorsa avrei dovuto contare ancora sul dono di Roygun.
Abbasso lo sguardo sulla foglia che reggo sul mio palmo, i cui canali linfatici ora rilucono argentei: nessun segno di ulteriori progressi. Beh, è comunque un passo in avanti, visto che in genere finisco per disintegrarle poco dopo aver iniziato l’infusione.
“Il tuo controllo è migliorato, Regyl.” Mi volto verso la voce che mi ha destato dalle mie riflessioni, con un morbido sorriso sulle labbra. A pochi metri da me, seduta a gambe incrociate ed occhi chiusi, si trova una certa ragazza dai capelli d’ebano.
È completamente assorbita dalla sua meditazione, e nonostante ciò (o forse proprio per questo?) è comunque riuscita a percepire il risultato dei miei tentativi. Come sempre non posso fare a meno di ammirarla… sia per la sua naturalezza e dedizione in questo genere di cose, che per la grazia che sembra emanare in ogni istante.
Hou Ye, la sacerdotessa-guerriera che ho incontrato in quella notte di due anni fa. Ci ho messo un po’ di tempo a rintracciarla, ed ancora di più per essere sicuro di avere il metodo perfetto per celare la mia vera natura; ma sei mesi fa ho finalmente trovato il coraggio di approcciarla, e da allora abbiamo iniziato ad incontrarci quasi ogni settimana.
Una parte di me vorrebbe bruciare le tappe e rivelarle la mia vera identità il prima possibile, ma so bene che è impossibile che mi accetti ora come ora. Anche se non sono un asura, appartengo ad una specie troppo simile alla loro perché non mi consideri un nemico, devo prima dimostrarle che sono una persona degna di fiducia.
Mi sono presentato a lei come un discepolo della spada errante, che ha lasciato la sua scuola per un viaggio introspettivo. Dopo aver ottenuto ed eseguito un dignitoso duello di prova con lei (Lucy docet), ha accettato di fare qualche ora di meditazione e brevi sparring match insieme.
Non parla mai molto, ormai sono quasi sicuro che faccia parte del suo carattere… ma le poche volte che lo fa, sia per scambiarci consigli o pareri sui nostri allenamenti, sia per complimentarci a vicenda, sento qualcosa che provo molto raramente: pace e sicurezza. Credo che dipenda dal fatto che a differenza di me, non ha altre responsabilità oltre alla routine al monastero e questi allenamenti solitari, cosa che le ha permesso di sviluppare la sua aura tranquilla ed ispirante.
Devo diventare più forte, non solo nel fisico, ma soprattutto nella mente e nello spirito. Continuo ad osservare assorto il suo viso per diversi minuti, fino a quando non mi rendo conto che uno dei miei canali di trasmissione d’emergenza è stato attivato.
Con un sospiro mi alzo in piedi e mi congedo da lei, ottenendo per qualche istante la visione dei suoi profondi occhi ambrati. Quindi mi incammino verso il punto di estrazione, raggiunto il quale apro il canale. 
Ascolto il messaggio di Seekvaira, a cui ho recentemente dato questo contatto, fino in fondo in completa calma. Poi, il messaggio viene finalmente recepito dal mio cervello.
[COME HAI DETTO?! Le tracce del bastardo portano verso una persona di interesse non solo della Chiesa, ma anche del PARADISO stesso?!?]
 
 
[Esterno]
 
 
Base segreta di Regyl
 
Lucy sta fissando intensamente la lama di luce violetta che fluttua davanti a lei. È larga e lunga quanto il suo indice, e sufficientemente solida, densa, ed affilata, da fare correttamente il suo lavoro.
Il problema, è che questo sia il massimo che riesca a creare e mantenere sotto il proprio controllo. Qualunque angelo riesce a creare e controllare almeno una spada od una lancia senza troppi problemi, e molti di essi riescono a controllarne diverse per volta anche con sole due ali, trovandosi cioè ancora nella bassa classe.
Il suo potere invece ha appena raggiunto la classe ultima (impresa mai riuscita a nessuno a soli 16 anni nei Grigori), ed ancora non riesce a forgiare una singola arma degna di questo nome. Dire che trova la cosa desolante è un eufemismo, ma ormai ha accettato i propri limiti, ed ora sta facendo del suo meglio per fare in modo che non la ostacolino.
Allunga una mano alla sua destra, ed estrae la sua nuova arma dal fodero incantato creato su misura per essa. Dopotutto, una spada sacra-maledetta non è esattamente qualcosa che passi inosservato.
Concentrandosi su di essa, in pochi secondi riesce a percepire la sua coscienza, e dopo essersi assicurata che la connessione sia stabile, inizia cautamente e gentilmente a prelevare la sua aura inviandola nel proprio nucleo. Clarent all’inizio sembra quasi guardinga nei suoi confronti, ma poi capisce le sue intenzioni e decide di lasciarla fare.
L’aura sacra dell’arma viene lentamente incanalata nel suo nucleo, che immediatamente inizia a pulsare dolorosamente. Dopotutto, con la caduta la Grazia Angelica* si degrada perdendo ampia parte del suo attributo sacro, diventando simile ai nuclei di altre creature come i diavoli.
Gli effetti visibili di ciò sono l’annerimento delle ali e la perdita dell’aureola, ma anche la luce prodotta dall’angelo in questione muta: il suo effetto distruttivo nei confronti delle creature oscure viene dimezzato, e risulta invece leggermente più dannosa nei confronti di ogni altra razza eccetto la loro. Gli scienziati dei Grigori ritengono che ciò sia dovuto alla corruzione insita in loro, che produce una sorta di radiazione dagli effetti ustionanti o/e necrotici: difatti, le armi di luce degli angeli bianchi hanno invece effetti aggiuntivi solo nelle creature del male, risultando identiche ad una qualunque altra arma se usata contro altri tipi di creature.
Tenendo conto di ciò, Lucy ha dedotto che le sue difficoltà avrebbero potute essere superate assorbendo potere da un artefatto sacro per contrastare la corruzione, ma essi riconoscendola come un nemico, hanno sempre reagito danneggiandola ancor prima che riuscisse ad aumentare il proprio attributo sacro. Perciò quando ha ricevuto una soffiata su una possibile arma, il cui stato sia simile a quello della propria gente, ha voluto scommettere su questa possibilità.
Ora… sente che l’enorme rischio che ha corso sia valso la candela. L’aura di Clarent sta fluendo nel suo nucleo regolarmente, e sebbene senta ancora un certo disagio, sembra che si stia adattando ad essa.
Come pensava, un aura sacra indebolita da una maledizione, le è molto più compatibile di una pura. Punta gli occhi sulla piccola lama di luce che fluttua sul suo palmo sinistro: il suo colore si sta schiarendo assumendo una tinta lavanda, e le sembra più facile controllarla.
Si concentra su di essa, provando ad aumentare le sue dimensioni. Lentamente, essa inizia a crescere, raggiungendo dopo neanche un minuto la taglia di un coltello da tavola.
“Sì! Ce l’ho fatta!” la ragazza esulta balzando in piedi, ed inizia a muovere intorno a sé la sua creazione. Il suo controllo su di essa è simile a quello che aveva fino ad un paio di anni fa sul suo ago standard, e che ha avuto fino a pochi minuti fa con la lama precedente.   
[Lucy, abbiamo una traccia, preparati per la caccia.]
I suoi festeggiamenti vengono interrotti dalla voce del suo capo, che risuona tramite il loro link mentale. Al momento c’è solo un obbiettivo per cui lui la disturberebbe durante i suoi allenamenti…
Un certo verme a cui bisognerebbe insegnare una lezione o due.
[Dammi cinque minuti ed arrivo.]
 
 
Boston, U.S.A.
 
 
La ragazza scende dalla corriera, ed inizia a camminare in direzione del motel più vicino. È incredibilmente stanca, visto che è tutto il giorno che si muove ininterrottamente cercando di sfuggire ai suoi inseguitori.
Diavoli, che probabilmente avendo percepito le sue emissioni di aura sacra, vogliono ucciderla o peggio. Ed i suoi protettori, gli esorcisti della Chiesa… che ritengono che i suoi doni debbano essere messi al servizio del Paradiso per il bene dell’umanità.
È stanca non solo fisicamente, ma soprattutto mentalmente: nonostante lei abbia ribadito più volte che non ne vuole sapere di una vita da reclusa sotto la loro sorveglianza, essi non fanno altro che ripeterle che è troppo pericoloso per lei andare in giro senza sorveglianza, e che non ha ancora imparato a gestire adeguatamente il suo potere. Ma ormai non ne può più, ed anche a costo della propria vita, ha deciso di assumere il controllo prendendo il primo volo per gli States, e lasciando il Vaticano per la prima volta da diversi anni.
Peccato che il suo piano non sia andato come desiderava… già il giorno successivo al suo arrivo a New York, se li è ritrovati alle calcagna. E non è ancora riuscita a scrollarseli di dosso, nonostante tutti i suoi tentativi durante il suo coast to coast.
Raggiunto il motel si prepara a registrarsi alla reception, quando percepisce in lontananza delle aure demoniache. Con un sospiro lancia un sorriso tirato all’uomo dietro al banco, e lascia nuovamente l’edificio occultando la propria presenza al meglio delle sue capacità.
Ha percorso a malapena un chilometro scarso, e già le emissioni negative dei suoi inseguitori sono così vicine, che il suo cervello le sta urlando di correre via il più velocemente possibile. Tuttavia se lo facesse attirerebbe la loro attenzione su di sé, dopotutto per ora hanno solo una vaga idea della sua zona.
Di tanto in tanto butta un occhio oltre le sue spalle in direzione della loro presenza, e dopo un paio di minuti li nota: un paio di diavoli vestiti con abiti scuri, ovviamente privi di stemmi o marchi riconoscibili.
Continuando a muoversi a passo sostenuto raggiunge finalmente un incrocio vicino al centro della città, dove la gente per strada inizia ad essere una folla. Si mescola a coloro che attendono davanti al semaforo, ed allo scattare del verde, svanisce tra essi mentre attraversa la strada.
Pochi minuti dopo, i due inseguitori raggiungono la stessa posizione in cui si trovava, e si fermano un istante a discutere.
“…quindi, da che parte dici che è andata? Le sue tracce da questo punto sembrano proseguire in entrambe le direzioni…” finora avevano seguito le leggere emissioni di aura sacra da lei rilasciate, ma da un po’ esse sono quasi scomparse, ed i suoi residui si dirigono verso entrambi i lati adiacenti all’angolo in cui si trovano.  
“Probabilmente ha infuso un po’ d’aura negli abiti di qualche passante per depistarci. Cerchiamo di percepire quale delle tracce è più pura.” Gli inseguitori si concentrano sul loro obbiettivo, ma prima che riescano ad ottenere qualcosa si rendono conto che qualcosa non va: un altra fonte di aura sacra, adeguatamente soppressa ma comunque percepibile perché dannatamente vicina, si trova alle loro spalle. Si girano lentamente, e ciò che si trovano di fronte li sorprende parecchio.
Essa è una giovane ragazza bionda dagli occhi celesti, dall’aria allegra ed a tratti, quasi infantile; di fianco a lei si trova un ragazzo albino dagli occhi seri ed il portamento da vero guerriero, cosa accentuata dalla mezza dozzina di spade che gli pendono dalla cintura e dallo spadone sulla sua schiena. Entrambi indossano vesti da clerici, e nonostante la giovane età attirano decisamente lo sguardo: la prima inizia già a mostrare i segni di una notevole e solare bellezza, il secondo di un aura non fuori luogo nella statua di un antico guerriero… fredda, ma comunque intensa e magnetica.
I diavoli notano anche un’altra cosa: esattamente come nel loro caso, i passanti non sembrano proprio notarli. Anzi, sembrano cambiare direzione al punto da arrivare anche a girare i tacchi e ritornare da dove sono venuti, pur di evitarli.
“Guarda Sieg! Pare che abbiamo trovato la concorrenza…” afferma la prima con un sorrisetto. L’altro replica sguainando una delle lame, e puntandola verso l’altra coppia.
“Tagliamo i convenevoli: voi due state inseguendo un membro della nostra organizzazione, e questo va contro i termini della tregua. Dichiarate nomi e provenienza, ed avrete la possibilità di uscirne tutti d’un pezzo.” I diavoli rimangono immobili per qualche secondo, impegnati in un rapido scambio telepatico. Poi corrono in direzioni diverse.
O almeno, è quello che provano a fare. Nello stesso istante in cui assumono la posizione di scatto, la voce della bionda risuona nuovamente, ed un doppio anello di lame scintillanti si forma intorno a loro.
“Blade Blacksmith!” in seguito alla sua dichiarazione, l’aura sacra da lei emessa aumenta di botto, ed inizia ad originarsi anche dalle sue creazioni. È il nome del suo Sacred Gear, che permette la creazione di infinite spade sacre.
I due riescono a bloccarsi prima di suicidarsi per auto-impalamento, ed invece spalancano le ali e balzano in aria. Ma ancora una volta è troppo tardi, visto che ‘Sieg’ ha già piantato la sua spada nel terreno facendola brillare di luce azzurra; intanto l’altra attiva una strana pergamena che delimita l’area con una cupola riflettente, nascondendoli dalla vista.
“Dàinself!” la stessa luce della sua lama circonda i suoi bersagli, ed in un istante si condensa formando un pilastro di ghiaccio. Le spade sacre della sua compagna svaniscono, permettendo ad i due giovani esorcisti di avvicinarsi per esaminare i loro prigionieri.
Li osservano con blanda curiosità per quasi un minuto, poi un altro paio di figure vestite come loro li raggiungono per prendere in consegna il carico. Dopo essersi scambiati un cenno d’intesa, i due ragazzi riprendono la loro ricerca puntando dritti nella direzione presa alcuni minuti prima dalla fuggitiva, l’albino in testa.
Si muove con sicurezza e grande concentrazione, e si ferma solo raramente per stabilire la rotta. La sua compagna per contro fa vagare lo sguardo un po’ ovunque, sia sulle persone che incontrano lunga la via, che sui vari negozi.
In particolar modo su quelli di vestiti, scarpe, e sulle gioiellerie.
“…Jeanne, potresti quantomeno provarci, a seguire anche tu le tracce. A parte il fatto che al momento Eileen sta rischiando la vita, se dovessimo venire separati, come pensi di riuscire a portare avanti missioni del genere se non fai pratica quando possibile?” il rimarco del ragazzo riporta la sua attenzione su di lui, ed assume un aria imbronciata.
“Ehi, Sieg. Questa è la prima volta che ci ritroviamo in una grande città all’infuori di Parigi, non trovi che per un volta possa ammirare la zona? E non uscirtene con la storia della sua sicurezza, Eil non è affatto indifesa: se la trovassero per primi loro, otterremo all’istante la sua esatta posizione, e non ci resterà che raggiungerla di corsa.” L’altro aggrotta le sopracciglia, ma decide di lasciar cadere il discorso. In pochi minuti si trovano nuovamente in un area periferica, e si inoltrano un dedalo di vie secondarie frequentato (scarsamente) da individui molto poco raccomandabili.
Ancora nessuno dà segno di notarli, nonostante stiano entrambi impugnando spade decorate con oro e argento. Questo fino a quando in uno spiazzo tra alcuni vecchi edifici, trovano ad aspettarli una donna in un elegante abito d’affari grigio.
È piuttosto alta, dalla costituzione ed i lineamenti eleganti e delicati, con una chioma castano-dorato liscia che le raggiunge le spalle. I suoi occhi sono azzurri ed a tratti, argentei, focalizzati sui ragazzi e sposati ad un espressione gentile e cordiale.
Tuttavia quando i due entrano nello spiazzo e la notano, entrambi scattano in allerta e si mettono all’istante in guardia. Il loro istinto sta gridando che l’individuo che hanno di fronte, è estremamente pericoloso.
Questo vale per ‘Sieg’ in particolar modo, che sente anche l’impulso di abbatterla ad ogni costo, ed uno strano senso di esaltazione a riguardo.
“I miei saluti, giovani. Ho la sensazione che stiate seguendo quella povera ragazza che ho incontrato poco fa… mi sbaglio, forse?” i due rimangono in silenzio per un po’, poi Jeanne prende l’iniziativa.
“Non sbaglia. Siamo dei suoi amici, e lei sta passando un periodo difficile… lasciare che vaghi da sola con tutte le creature oscure che ci sono in giro, è una cosa che non possiamo proprio lasciare accadere.” La donna annuisce con aria comprensiva.
“La vostra preoccupazione è toccante, ma dovete capire che a volte le persone possono avere bisogno di spazio. Per quanto riguarda la sua sicurezza, ve la posso garantire personalmente: questa città è sotto la mia protezione, e chiunque turbi la sua pace dovrà vedersela con me… posso assicurarvi che per la durata del suo soggiorno, nessuno le torcerà un capello. Tutto chiaro, bambini?” in contrasto al dolce sorriso della donna, i due hanno un espressione corrucciata. Per poter verificare le sue parole dovrebbero contattare il leader del team di ricerca, e nel frattempo rischierebbero di perdere le tracce della loro compagna.
Questo ammesso che il misterioso essere che hanno di fronte non salti loro alla gola non appena abbassano la guardia…
“La sua proposta è generosa, ma preferiremmo parlarne solo dopo averla trovata. Ogni istante che perdiamo, è uno in più per i diavoli per metterle le mani addosso. Si sposti e ci lasci passare, e potremo continuare più tardi.” Nonostante il suo tentativo di non suonare minaccioso, il ragazzo ha una voce fredda e tagliente, e la sua aggressività è quasi palpabile. Anche da due delle sue spade sembra emanarsi un aura ostile, e questo non passa certo inosservato alla donna.
Il cui sorriso si fa più affilato, predatorio. A dirla tutta, i suoi stessi denti sembrano diventare più affilati, le sue iridi tingersi completamente d’argento, e le sue pupille restringersi in una fessura verticale.
“Ultimo avviso, ragazzini. Usate i canali ufficiali, o sarò costretta a sculacciarvi a dovere.” La bionda percepito il cambio di atmosfera, inizia ad indietreggiare pensando a qualcosa per salvare la situazione, ma prima che riesca a spiaccicare parola il compagno mena un fendente con Dàinself, ed impugna lo spadone sulla sua schiena. Che una volta brandito, inizia a rilucere di aura verde, ed a rilasciare un intento omicida verso la donna.
“Dàinself, Balmung!” al suo comando, una prigione di ghiaccio si forma attorno alla donna immobilizzandola, e dalla seconda arma si origina un potente turbine che la centra infrangendola. Quando il vento si calma però, notano che non ci sono resti né tracce del suo bersaglio.
“Siegfrid!” il ragazzo viene afferrato dalla compagna, che lo trascina via con sé in un balzo fulmineo. Poche frazioni di secondi dopo, il tacco della loro avversaria si pianta nel terreno proprio dove si trovava il braccio che reggeva Balmung, sprofondando nel cemento e creandoci una profonda ragnatela di crepe.
Nel momento stesso in cui i due ragazzi riassumono una posizione stabile, Jeanne genera uno sbarramento di lame davanti a loro, ma la loro avversaria è già balzata in alto con un altro calcio pronto. Siegfried mena un fendente verso di lei, ma la luce della spada di ghiaccio stavolta viene respinta da un alone azzurrino che la ricopre.
Nuovamente i due cedono terreno per evitare il suo assalto, e stavolta lei non li incalza. Prende invece un breve respiro, e li fissa con aria mortalmente seria.
Poi apre la bocca, e rilascia un potente soffio che li respinge indietro di diversi passi. I ragazzi prendono ad indietreggiare ulteriormente, il loro istinto che gli urla più che mai di fuggire all’istante a gambe levate.
“Vi conviene ritirarvi, non solo state violando l’autorità di una forza straniera, ma non avete neppure le capacità per completare la missione.” I due giovani esorcisti riescono a fermarsi all’uscita dello spiazzo da cui sono arrivati, forzando le proprie membra riluttanti nuovamente in posizione di guardia.
“Non credere che siamo tipi da abbandonare così i propri doveri!” dichiara Siegfried rinfoderando Dàinself, chiaramente inutile contro quella donna, ed estraendo invece l’altra spada che reagisce alla presenza della loro avversaria tanto quanto Balmung. Nello specifico, quella che emana l’aura più potente ed inquietante di tutte.
“Gra-” prima che riesca a nominare l’arma in questione però, la donna rilascia fulmineamente un altro soffio, che stavolta consiste in un cono di puro gelo. Jeanne riesce a portarsi fuori dal suo raggio d’azione, l’altro spadaccino invece, impegnato a sbloccare il potere della nuova arma, si vede costretto a lanciare un affrettato colpo con Balmung per contrastarne gli effetti.
La localizzata bufera di ghiaccio che stava per colpirlo si indebolisce al suo centro, e pochi istanti dopo termina quando la donna richiude la bocca. Siegfried è ancora vivo e tutto d’un pezzo, ma le sue gambe, la vita, parte del busto, ed il braccio che impugna la sua nuova spada, sono ora congelati.
“Devo continuare ragazzino?”
“No, non è necessario! Ci assicureremo che i nostri superiori ricevano il suo messaggio!” replica precipitosamente la sua compagna. La donna lancia loro un ultimo sguardo glaciale, poi si gira e si incammina in direzione opposta da dove loro sono arrivati.
Dopo che la donna se ne è andata, i due si lasciano sfuggire un sospiro di sollievo. Jeanne si avvicina a Siegfried con aria preoccupata.
“…tutto bene Sieg?”
“…naturalmente. A parte essere diventato un ghiacciolo—“ lei subito crea una spada sacra di fuoco, e la usa per liberarlo.
“—sto una favola. Come non potrebbe essere così dopo che una tizia di passaggio mi ha schiacciato senza che riuscissi neanche a puntarle contro la più grande delle spade demoniache? Avrei anche dovuto usare il mio Sacred Gear fin dall’inizio, mi sento veramente un degno detentore di essa, ed un vero successore del mio antenato guarda…” lei si morde le labbra come se fosse indecisa sul dire qualcosa.
“…non essere così duro con te stesso. Quella creatura era sicuramente molto potente ed esperta, mentre noi abbiamo solo 14 anni. Inoltre, non sempre seguire le orme dei propri antenati è una buona cosa… per dirne una, sai quali effetti ha Gram se usata incautamente. Poi… ad esempio, la Pulzella di Orleàns è stata sicuramente una vera santa ed una grande donna ma—“ abbassa lo sguardo e si interrompe, lasciando le ciocche bionde coprirle gli occhi. La sua usuale aura allegra e spensierata, sembra essere ormai del tutto svanita.
“—il punto è, anche se abbiamo accettato di mettere la nostra vita a rischio per proteggere l’umanità, penso che dovremmo almeno venire riconosciuti e premiati per questo… invece di sentirci dire che è nostro dovere, che ciò sia dato per scontato. Davvero, a volte penso che… il nostro ‘retaggio’ sia più una maledizione, che una benedizione. Ancor più dei nostri Sacred Gear.” Entrambi sanno che i loro senior sono di solito persone che si preoccupano e prendono cura dei loro sottoposti ed apprendisti, ma purtroppo tra  i piani alti essi sono una minoranza, visto che in genere quest’ultimi sono vescovi e cardinali che puntano all’efficienza prima di tutto. Le loro menti richiamano un evento recente che li ha scossi nel profondo, il Progetto Spada Sacra.
L’ennesima prova che da quelli al comando, loro non vengono visti altro che come pedine sacrificabili, e questo anche senza considerare il Progetto Sigurd…
“Beh, la tua antenata almeno era una vera dritta, per quanto avesse un valore di sé insanamente basso. Il ‘mio’ invece, era un gran pezzo di merda entrato nelle leggende soprattutto per aver razziato una caverna, dopo aver assalito ed ucciso chiunque fosse sulla sua strada… e stendiamo un velo pietoso su tutto ciò che ha fatto per, e che riguarda, la famiglia a cui si è poi voluto legare, ed a cosa ciò abbia comportato.” Siegfried scuote la testa, e lancia un occhiata abbattuta nella direzione in cui la donna è scomparsa.
“Faremmo meglio a contattare sua Eminenza, muoviamoci.”
 
 
[Eileen]
 
 
È passata ormai mezz’ora da quando quella donna, Edel, mi ha promesso protezione. Ho passato questo tempo fortificando il vecchio edificio in cui mi ha detto di nascondermi, sarebbe stupido fidarmi ciecamente di una sconosciuta.
Attualmente sto ricontrollando una delle mie trappole all’ingresso per assicurarmi che sia tutto pronto nel caso qualcuno riesca ugualmente a rintracciarmi. Cosa che ultimamente sembra essere una costante.
Terminata la verifica faccio per fare lo stesso con un'altra, ma mi blocco improvvisamente. La barriera esterna sta venendo manomessa.
Mi ritiro in fretta più all’interno, dove mi collego ad uno dei miei famigli per osservare gli aspiranti infiltrati. Sono due giovani poco più vecchi di me: il maschio è un bel ragazzo dai capelli blu notte dalle diverse ciocche color ciliegia e le iridi perlacee… è lui che sta lavorandosi le mie difese, e considerata la velocità con cui le sta penetrando, direi che è sorprendentemente esperto ed abile.
L’altra invece è una ragazza (estremamente) sexy dalla corta chioma bruna con un singolo ciuffo violetto tra gli occhi, e dai determinati occhi blu; il suo compito sembra quello di guardare le spalle all’altro. Hanno entrambi un fisico ben allenato, e per quanto cerchino di celarlo, posso dire che sono entrambi estremamente potenti per la loro età.
E che entrambi amano le mesh. Comunque, a lasciarmi perplessa è il fatto che uno sia chiaramente un diavolo, l’altra invece... un angelo caduto, credo?
Bzzt.
Grandioso, mentre ero impegnata a riflettere sulla cosa, Mephisto junior è riuscito ad hackerare la barriera, ed ora stanno per entrare. Quel tipo o è un dannato genio, o conosce davvero molte cose sui campi protettivi.
Mentre mi allontano ulteriormente dall’ingresso, decido di attivare le trappole manualmente: se è un tale esperto di magia, o anche se ha semplicemente un bagaglio di conoscenze che sia solo la metà del mio, potrebbe riconoscerle e disattivarle facilmente. Soprattutto considerato che è stato abbastanza sveglio ed abile da riuscire a compiere l’irruzione senza danneggiare la barriera, che sta ancora schermando l’edificio da altre parti interessate.
I due si trovano esattamente tra il polveroso banco informazioni e la porta, proprio al centro della stanza. E proprio nel punto adatto per ricevere il mio regalo di benvenuto.
Un ronzio quasi impercettibile inizia a risuonare quando attivo la prima trappola, e gli intrusi si ritrovano a venire trascinati bruscamente verso al soffitto da una potente forza di attrazione. Soffitto dal quale, giunti a circa un metro da esso, vedono emergere degli affilatissimi spuntoni di diamante.
La combo manipolazione di gravità più trappola ambientale sarà pure semplice, ma se usata con criterio ed il giusto tempismo, risulta estremamente efficace. E giusto per andare sul sicuro attivo la seconda trappola, che ritaglia letteralmente il perimetro dell’area del pavimento sottostante agli spuntoni e la proietta verso l’alto con un esplosione controllata, con una notevole velocità aumentata ulteriormente dalla forza attrattiva.
Checkmate cari mie— come non detto. Oh beh, almeno avrò l’opportunità di testare sul campo le mie altre difese… la tipa comunque ha un gran bello spadone.
Bene, le prossime trappole sono—
 
Sette minuti dopo.
 
Non. Riesco. A. Crederci!
Sti tizi sono riusciti a superarle tutte quasi senza un graffio! Anche la mia adorata cisterna d’elio… e la cosa peggiore è che dopo esserne usciti, il tipo ha subito usato un incantesimo per risistemare le corde vocali, così non ho nemmeno potuto farmi quattro risate sulle loro voci…
Ormai mi resta solo il corridoio di fronte alla panic-room, tutto ciò che devo fare è murarmi dentro a quest’ultima, e bombardarli a nastro mentre superano le sorpresine di cui è costellato. Con un sospiro inserisco la password, e dopo la conferma del tastierino, inizio a girare la maniglia.
Che non si muove di un millimetro. Ricontrollo di aver inserito la combinazione giusta, e riprovo senza successo ad aprire la porta blindata.
Che sta succedendo?! Mi sono assicurata che questa stanza fosse impenetrabile per chiunque tranne che per me, tra barriere, sigilli, rinforzamenti in oricalco…
Il mio sguardo orripilato si focalizza sulla porta, ora ricoperta insieme all’interno della stanza da uno dei metalli più resistenti dei Nove Mondi. E pesanti.
Non ho tempo da perdere! Poso le mani su di essa, ed inizio a manipolarla cercando di rimuovere i rinforzamenti, che posso aggiungere nuovamente in seguito anche dall’interno.
Mentre il metallo inizia a svanire però, mi accorgo che quei due hanno raggiunto l’inizio del corridoio. Cosa faccio, cosa faccio…
Punto gli occhi ai cardini già indeboliti. Okay, forse questo può funzionare…
A mali estremi, estremi rimedi.
 
 
[Esterno] 
 
 
Regyl e Lucy non stanno avendo una buona giornata.
Si trovavano entrambi nel bel mezzo di un allenamento illuminante, quando hanno ricevuto la notizia che un certo maniaco rapitore di suore è rientrato in azione. E visto che a causa di una serie di circostanze (e della sua scarsa lungimiranza dovuta al suo bruciante desiderio di confrontarsi con un vero esorcista) il primo è attualmente sospettato dalla Chiesa per i suoi crimini, c’è la necessità di sistemare il problema il prima possibile e senza ulteriori incidenti.   
Cosa che si sta rivelando dannatamente difficile visto che hanno dovuto evitare sia gli scagnozzi di Astaroth, che gli esorcisti. Soprattutto considerata la new entry in campo…
Finalmente individuato il bersaglio, avevano intenzione di raggiungerla rapidamente e spiegarle la situazione, ma si è rivelata anche lei un discreto dito nel deretano. Il numero di difese da lei approntate, la loro qualità, e la loro imprevedibilità sono state tali, dal metterli in situazioni a dir poco spinose diverse volte.
Ed alcune di quelle trappole erano davvero assurde: piante stritolanti allucinogene, acido sparso dal sistema anti-incendio (come avesse evitato di sciogliere anche quello, è oltre la loro comprensione), e molto altro ancora… quella all’ingresso è stata davvero la più innocua e prevedibile. La peggiore invece, è stata indubbiamente stata quella che li ha sigillati in una stanza in uno Spazio Separato, e l’ha inondata di elio.
In una concentrazione tale da essere intollerabile perfino per i loro occhi, costringerli ad agire tenendoli chiusi ed a fiato tirato, considerati i suoi effetti collaterali. Quando Regyl ha fatto l’errore di darle istruzioni a voce infatti, Lucy per poco non è soffocata dal ridere nell’udire il suo falsetto.
Alla fine sono riusciti ad uscirne miracolosamente solo con qualche bruciatura sui vestiti, visto che ad un certo punto è stata ovviamente accesa una fiammella scatenando un vero e proprio inferno, e con molto poco fiato rimasto.
“Ehi boss, tutto questo non fa molto Tom Cruise? Ci mancherebbe giusto la musica di Mission Impossible.” Il diavolo guarda  la sua body-guard di traverso e sbuffa.
“…Io direi più che altro Leslie Nielsen*, considerate alcune di quelle trappole. Ma almeno pare che l’abbiamo trovata.” I due hanno raggiunto un lungo corridoio alla fine del quale si trova un portone blindato, davanti al quale si trova il loro obbiettivo. Eileen Legrenzi.
È una ragazza mora che indossa degli abiti anonimi e porta uno zaino sulla spalla destra, freneticamente impegnata ad… abbattere i cardini del portone con un’ascia?!
“…qui c’è decisamente qualcosa che non mi torna. Quella ragazza, è davvero la stessa che ha fortificato questo vecchio rudere?!” la domanda di Lucy esprime i dubbi anche del suo compagno, che osserva incredulo la giovane balzare maldestramente all’indietro, evitando al pelo di finire schiacciata dalla porta che aveva chiaramente lei stessa modificato. Con lo stesso metodo e materiale che ha usato per creare la sua arma suppone, l’oricalco e degli spuntoni di diamante, non si trovano esattamente per strada.
“Aspetta, abbiano solo intenzione di parlarti, non di farti del male. Mi chiamo Regyl Dantalion, piacere di conoscerti. So che non è la situazione più adatta per fare conversazione, ma potresti quantomeno ascoltarci?” Eileen si trova ora all’interno della camera, e sta osservando perplessa il portone mormorando qualcosa che suona molto come ‘ed ora come lo risistemo?’ All’udire la voce del diavolo, si riscuote e gli lancia uno sguardo teso.
Ma non è lei a rispondere alla sua domanda, bensì la donna comparsa alle loro spalle. La stessa donna che hanno individuato una decina di minuti prima, ed evitato come la peste lasciandola a prendersi cura di quei due giovani esorcisti che avevano sistemato alcuni dei servitori di Astaroth.
“Quindi sei tu il primo ad essersi presentato ufficialmente. Ironico, considerati i trascorsi tra la nostra gente. Comunque, io sono Ederia di Selgram, 1° rappresentante dei draghi d’argento all’Assemblea dei Clan. Quella ragazza è sotto la mia protezione, dammi un buon motivo per credere che eliminarvi sul posto, non sia la mia scelta migliore.” L’arrivo e la presentazione della neo-rivelata dragonessa fanno sbiancare Regyl come un lenzuolo, e fanno scattare Lucy in posizione di guardia, le mani strette intorno a Clarent leggermente tremanti. Cala un lungo silenzio che nessuno dei quattro sembra ansioso di interrompere.
“…non hai detto che ti chiamavi Edel? È un soprannome forse?” a farlo alla fine, è sorprendentemente Eileen, che si sta grattando il capo confusa.
“Mmmh? Sì, è così. Anche se al momento è pure il nome che uso nel mondo umano.” Replica leggermente la donna senza staccare lo sguardo dal diavolo. Che prende un profondo respiro, e lo incrocia per la prima volta dal suo arrivo.
“…magari non la è perché non siamo noi a darle la caccia, e siamo intervenuti invece per chiarire delle accuse infondate nei nostri confronti? E magari… anche per il fatto che il mio clan fosse stato contrario all’attacco di due secoli fa nei vostri confronti?” lei inarca un sopracciglio.
“Quindi affermi di essere stato accusato di quei crimini, ma di non averli compiuti, e che vuoi ripulire il tuo nome. Mi auguro che tu abbia una buona spiegazione sulla tua decisione di intervenire qui sulla Terra, invece che pulire i vostri panni sporchi in casa…”
“…semplicemente, ciò è fuori dalle mie possibilità. La posizione ed il rango del colpevole lo rendono estremamente difficile anche solo da perseguire senza prove consistenti o testimoni, perciò fare in modo che venga colto in flagrante è la nostra unica scelta.”
“Capisco. In tal caso non avrai nulla in contrario se intanto offro ospitalità ad Eileen, vero?”
“Assolutamente. Tutto ciò che desidero è la sua testimonianza sull’identità del vero colpevole.” Dragonessa e diavolo si fissano negli occhi per un intero minuto, poi la prima annuisce leggermente e fa un cenno ad Eileen, che si avvicina cautamente al gruppo.
“Credo che per cominciare sarebbe il caso di sapere il motivo per cui sia la Chiesa che quei diavoli ti stiano inseguendo. Immagino che tu sia così gentile da condividerlo, vero signorina?” la ragazza abbassa lo sguardo, ma poi sembra farsi forza.
“Il fatto è che io sono stata nelle cure della Chiesa sin dalla morte di mia madre, causata quattro anni fa da alcuni diavoli… fortunatamente mio padre, pur non essendosi mai preso il disturbo di mostrarsi fin dalla mia nascita a causa dei suoi impegni, è riuscito a mandare dei suoi fratelli abbastanza tempestivamente da salvarmi. Penso che il motivo del loro attacco sia dovuto al rilascio di potere avvenuto quando ho sbloccato il mio Sacred Gear, che ha indebolito il sigillo che avrebbe dovuto nascondere la mia vera natura.” Detto questo disattiva un sigillo sulla sua nuca che si illumina brevemente, e l’aura sacra che si emana naturalmente da lei aumenta in modo vertiginoso. Quindi dalla sua schiena si spalancano sei bianche ali piumate, facendo sobbalzare Regyl e Lucy, già a disagio dalla presenza di Ederia e dal rilascio di potere sacro della giovane.  
Cala un breve silenzio, mentre gli altri tre digeriscono la cosa, poi la donna sospira piano.
“Come pensavo, questa è una questione davvero spinosa. Posso capire che tu non voglia passare il resto della tua vita rinchiusa tra le mura del Vaticano, ma andartene a zonzo senza essere in grado di sopprimere i tuoi poteri, né saper gestire degli aggressori, è un invito al disastro… e purtroppo, la morte è davvero l’ultima cosa che dovresti temere se Astaroth ti dovesse mettere le mani addosso. Inoltre…”
“…il tuo status di nephilim* ti pone in una posizione particolare: la tua eredità paterna rende il Paradiso responsabile della tua sicurezza e delle tue azioni, ma a tempo stesso essendo tu per metà umana, non possono importi nulla. A conti fatti, che tu ti unisca almeno temporaneamente ad una fazione esterna a quelle bibliche, potrebbe davvero essere la soluzione migliore.” Interviene Regyl ripresosi dalla sorpresa causato dal nome appena pronunciato da Ederia.
“C-come?! Che vuoi dire, Miss. Edel si è solo offerta di ospitarmi per un po’!!!” esclama Eileen agitata.
“Vero, ma se ha fatto una cosa del genere pur conoscendo fin dall’inizio sia la tua natura che l’identità del tuo inseguitore, credo che l’unico modo che abbia per proteggerti è farti unire alla sua fazione prima di un incontro ufficiale. Il che probabilmente vuol dire, che tu ottenga quanto prima la cittadinanza… Selgramese?” la dragonessa annuisce confermando la correttezza dell’aggettivo.
“Io… sono fuggita proprio perché volevo essere lasciata in pace…non ho intenzione di lasciarmi manipolare da altri!” Regyl le replica con un sospiro.
“Mi spiace essere così brusco ma… pensi di essere in grado di sopravvivere da sola con tutta l’attenzione che attiri? L’unica scelta per individui come te, è trovare un luogo sicuro, e per ottenere un luogo sicuro, c’è bisogno che qualcuno lo renda tale, lo capisci?” la ragazza continua a scuotere la testa con aria sofferente, e si afferra il capo tra le mani. Il suo respiro è affannato, e strizza anche i suoi occhi sfuocati tentando di concentrarsi, mentre mormora alcuni versi che non sembrano provenire da Bibbia od altri libri sacri.
Lucy la osserva attentamente con palese preoccupazione: i dubbi sulle condizioni di Eileen non fanno che intensificarsi. Regyl si gira verso Ederia chiedendole silenziosamente spiegazioni.
Quest’ultima rimane ad ascoltare i borbotti della nephilim ancora per un po’, poi sospirando a sua volta, le si avvicina e le mormora qualcosa nell’orecchio. Quest’ultima si zittisce, e dopo averle lanciato una breve occhiata, annuisce ed unisce le mani a coppa.
Da lei si origina quindi una luce verde dalle sfumature iridescenti, e tra le sue mani inizia a crescere una minuscola pianticella, che lei controlla quasi languidamente. Ederia invece prende da parte gli altri due ragazzi, e li fissa con aria severa.
“Credo di sapere quale sia il problema di questa ragazza. Come potete notare, dispone di un Sacred Gear di tipo creazione, che è uno dei più impegnativi ed estenuanti a livello mentale tra quelli esistenti… soprattutto visto che per qualche motivo, non è stata istruita adeguatamente nell’utilizzarlo. Il fatto è però, che qualcosa sta interferendo con esso, e sembra che sia anche in risonanza. Penso che tutto questo abbia contribuito a causarle un qualche tipo di disordine, ma senza un telepate temo di non potervi dire molto altro…” il suo sguardo è bloccato su Regyl, il quale annuisce, e si gira verso Eileen. Quindi chiude gli occhi e si concentra su di lei.
La coscienza del diavolo si proietta cautamente verso quella della nephilim, ed inizia ad analizzarla il più delicatamente possibile. Le difese psichiche esterne sono soppresse, forse a causa dell’uso contemporaneo dell’SG e del potere misterioso, mentre quelle della ragazza sono abbassate, visto che è completamente concentrata sul suo lavoro.
Il diavolo inizia quindi a raccogliere prudentemente informazioni.

 

Regyl osserva la ragazza persa nei propri pensieri, mentre manipola distrattamente la pianticella controllando la sua crescita. Con l’ennesimo sospiro, disconnette la propria mente dalla sua rivolgendosi alla sua body-guard ed Ederia.
“…il problema è effettivamente quello che ha suggerito, e la mia analisi del suo stato mentale lo conferma: il misterioso potere che a quanto pare ha ereditato dal padre, è anch’esso particolarmente estenuante e per qualche motivo è perennemente attivo almeno in minima parte, interferendo con il suo cervello e di conseguenza con l’uso del suo SG. Il fatto che sia una nephilim non la rende forte a sufficienza per gestire entrambi, e temo di sapere almeno uno dei motivi.” Le altre due lo fissano seriamente, entrambe piuttosto tese.
“Non solo il suo potere è potente e profondamente radicato in lei, ma anche il SG lo è: credo si tratti del più grande tra quelli di tipo creazione… l’Innovate Clear, il tredicesimo Longinus.” Le mascelle di Lucy si spalancano, mentre digerisce il fatto che una nephilim abbia ottenuto alla nascita un arma ammazza-divinità; invece la dragonessa si limita a chiudere gli occhi con aria leggermente stressata. 
“Stando alle informazioni raccolte dalla Chiesa, con la dovuta conoscenza ed esperienza è in grado di creare e modellare praticamente qualunque cosa. Dopotutto, si dice che il nucleo usato da Dio per forgiarlo sia nientemeno che uno dei rami dell’Yrrdrasil, l’Albero della Vita.” Aggiunge Regyl.
“E di conseguenza ogni volta che lo usa, la sua stabilità e le sue facoltà mentali ne risentono. È un serpente che si morde la coda, visto che a causa della sua situazione non può fare a meno di utilizzarlo. Per l’SG non possiamo fare molto tranne cercare di sopprimere il suo output, visto che essendo connesso con il suo potere paterno è impossibile sigillarlo del tutto… ma per quest’ultimo? Se capissimo di che si tratta forse—“ Ederia lascia la frase in sospeso, insicura sulla sua idea. In effetti, questa sarebbe la soluzione migliore, ma…
‘Per poterci occupare di esso ,dovremmo capire di che cavolo si tratti.’ Pensano i tre all’unisono.
“Eileen, conosci il nome di tuo padre?” Lucy butta lì casualmente. Già, se rispondesse sarebbe un gran passo in avanti, però…
“Uhh… no, mi spiace. ” gli altri abbassano il capo abbattuti.
“…Però ora che ci penso ho sentito alcuni sacerdoti di alto rango nominare un angelo abbastanza spesso quando parlavano di me. Credo fosse… Raziel?” a quelle parole, ognuno di loro si congela sul posto, senza parole. Poi Regyl e Lucy si tirano un forte face-palm, mentre la donna sbuffa rassegnata.
“…avremmo dovuto arrivarci. In che altro modo qualcuno nel suo stato avrebbe avuto la possibilità di controllare senza il dovuto addestramento il più misterioso dei Longinus, imparare la magia pur essendo vissuta tra dei comuni umani prima, nel Vaticano poi, e riuscendo così a sfuggire sia alla Chiesa che a quel dannato porco? Nessuna sorpresa che le avessero mandato dietro così tanta gente: questa ragazza ha un valore inestimabile, e potrebbe diventare anche una minaccia ineguagliabile.” Mentre le altre stanno discutendo sulle conseguenze dello status di Eileen, Regyl è perso nei propri pensieri.
‘Il potere di creare ogni cosa… e la conoscenza, di ogni cosa. Esistono cinque esseri che è confermato abbiano accesso a quel luogo, così prezioso che in molti mondi è un obbiettivo sufficiente da giustificare una vita di infinite ricerche. Ed in alcun casi, anche al barattarla con un esistenza maledetta, in cambio di altro tempo per raggiungerlo. Essi sono il Dio biblico, uno dei suoi figli a cui ha trasferito questa capacità, e le Tre Sorelle del Destino, le Parche. Secondo alcuni anche Brahma dopo numerosi millenni di meditazione l’ha ottenuto. Tuttavia se esseri del genere possono sopportare intoccati la visita di quel luogo, è difficile pensare che una ‘normale’ figlia di un Arcangelo, sia pure esso ‘Il Custode dei Segreti’ a cui è stata data la chiave per raggiungerlo, sia in grado di farlo.’ Regyl rabbrividisce, la mente soverchiata da decine e decine di pensieri contrastanti.
“…questa ragazza… è connessa alla Spirale dell’Origine, esattamente agli Archivi di Akasha*.”
 
 
[Lilith, Capitale infernale]
 
 
Coriana Andrealphus sta provando serenità e soddisfazione senza precedenti nei suoi sedici anni di vita, che sono stati duri ed estenuanti. La causa di ciò, è il fatto che lei non sia una comune diavola di bassa o media classe, bensì l’ultima erede di uno dei Pilastri estinti.
Sembrerebbe una cosa ottima, essere colei che di diritto dovrebbe essere Marchesa del territorio degli Andrealphus… se non fosse che questo diritto derivi dalla morte di tutta la famiglia del padre, e sua madre fosse priva di titoli, e di basso rango. Quello che era uno dei pochi matrimoni d’amore avuti da un membro dei Pilastri, è ironicamente risultato nella formale estinzione di uno di essi.
Per gli Anziani, la figlia di un membro di un ramo secondario avuta da una plebea non è adatta a rappresentare una delle 72 famiglie originali. Il che si è tradotto con il rifiuto di riconoscerle il rango di diavola d’alta classe, che avrebbe dovuto ugualmente ricevere alla nascita grazie agli accordi stipulati da suo padre, che però sono risultati nulli per ‘problemi burocratici’.
E con la sua morte misteriosa avvenuta pochi anni dopo l’annientamento del resto degli altri Andrealphus, non c’è più modo di farne degli altri, visto che sua madre non ha i titoli necessari, né conosce qualcuno di abbastanza influente da aiutarle. In poche parole, le avrebbero incastrate per bene… se non fosse che alcuni degli Anziani meno stupidi ed avidi, abbiano proposto una scappatoia: se Coriana riuscisse a raggiungere con le proprie forze l’alta classe entro i vent’anni, sarebbe stata riconosciuta ufficialmente come erede.
Alcuni avrebbero ritenuto un traguardo simile impossibile, ma lei sa di doverlo fare. Lo deve ai suoi genitori ed antenati, non può permettere che la loro casa diventi uno dei tanti premi messi in gioco nei Rating.
E questo, sarebbe il secondo modo che ha di reclamarla: diventare un [Re] abbastanza forte ed abile da conquistarla, nel caso i suoi meriti nei prossimi quattro anni risultino insufficienti. Beh, lei dice a se stessa meriti, ma a meno che non decida di arruolarsi e pattugliare i confini esterni rischiando la vita ogni giorno, eliminando demoni randagi ed altre mostruosità, le sue scelte per avanzare sono ben limitate.
È un buona maga, ma non un genio capace di inventare e creare nuovi incantesimi ed artefatti regolarmente… il meglio che sia riuscita a fare per il momento, è modificare leggermente un incantesimo di        Ammaliamento rendendolo un po’ più efficace ed efficiente. Perciò, viste le insufficienti risorse da investire in operazioni commerciali, le era rimasta un'unica scelta: mettersi al servizio di qualcuno di potente che le spiani la strada.
Il fatto è che la sua razza non è nota per la sua filantropia, perciò sa bene che come comune segretaria, o guardia del corpo ancora solo di medio livello, non ha speranze di raggiungere il suo obbiettivo. Non senza aggiungere dei ‘servizi speciali’, almeno.
Ed è così che con la vergogna nel cuore, la settimana scorsa si è ritrovata davanti all’Ordine di Llilith, organizzazione fondata per l’appunto dalla moglie del loro creatore per celebrare la libertà di scegliersi un compagno senza conseguenze. In pratica sono delle sacerdotesse del sesso, che si prendono cura dei visitatori dividendoli a scelta tra di loro, ricevendo ovviamente delle donazioni… ma questo non è l’unico servizio che offrono.
Per le diavole che hanno necessità di imparare il loro lavoro, sono disposte a dischiudere parte dei loro segreti in cambio di un servizio al tempio della lunghezza corrispondente alle nozioni insegnate. Sperava che fossero disposte ad accettare una dilazione nel pagamento standard o uno sostitutivo in denaro, una volta spiegate le sue circostanze; l’Ordine è noto per essere comprensivo e persino compassionevole, alle volte.
Ma alla fine non ha ancora usufruito dei loro insegnamenti. Prima di raggiungere un accordo con le sacerdotesse, è stata contattata da un giovane uomo che aveva sentito la sua storia ed era rimasto interessato in lei.
Sairaorg Vapula. Quando ha sentito parlare per la prima volta di lui, ha pensato che fosse una persona ammirevole per la sua determinazione, ma non troppo sveglia.
La magia è tutto per i diavoli, ed a meno uno non sia un genio, il potere rilasciato dal loro nucleo è direttamente correlato al successo che avranno in futuro. E lui non solo non ha ereditato il potere del casato che lo ha disconosciuto, ma ha un nucleo che produce pochissimo youki.
Il fatto che pensasse comunque di poter diventare abbastanza forte da riconquistare ciò che aveva perso, sembrava uno scherzo alle sue orecchie come a quelle di chiunque altro. Questo fino al giorno in cui è stata invitata ad assistere uno dei suoi allenamenti con uno dei suoi pochissimi amici nell’alta classe, Regyl Dantalion.
Quest’ultimo è un ottimo combattente, estremamente abile e forte per la sua età: ha dimostrato grandi capacità nell’uso delle spade giapponesi, competenza in numerosi campi della magia ben complementati nella sua scherma, ed un corpo ed una mente sufficientemente allenati da applicare tutto questo in modo più che efficiente. Ma nonostante ciò, le sue prestazioni erano oscurate da quelle del suo avversario.
Il solo modo che ha trovato per definirlo durante il combattimento, è stato MOSTRO. La prestanza fisica di Sairaorg, già tale da fargli generare naturalmente del touki (ed a quanto ha sentito quel giorno, presto inizierà a seguire dei corsi per controllarlo al meglio), gli ha permesso di scrollarsi di dosso la maggior parte dei colpi del suo avversario, che avrebbero procurato invece seri danni alla quasi totalità dei loro rampolli coetanei.
La sua potenza invece, è oltre il terrificante… qualcosa da aspettarsi in un diavolo di classe ultima con qualche secolo di allenamento alle spalle, non certo in un ragazzo ancor più giovane di lei! Anzi, a dirla tutta, nel momento in cui lo ha visto spazzare via circa un chilometro cubo di montagna con un singolo pugno, le è sembrata quasi paragonabile a quella di un Maou…  
Dopo quello spettacolo, non ha più dubitato dei suoi proclami, ed ha prontamente accettato la sua offerta di diventare il suo primo [Alfiere].
Attualmente Coriana sta esaminando compiaciuta il piano d’azione redatto dalla loro [Regina], che bilancia intensi allenamenti, studi personalizzati, e scouting per possibili nuovi compagni ed appoggi. Non può davvero lamentarsi della professionalità di Kuisha Abbadon, che ha programmato obbiettivi ambiziosi ma raggiungibili con il giusto impiego di tempo, impegno, e supporto se necessario.
Solleva lo sguardo dal documento per puntarlo su di lei: la sua bionda collega al momento sta discutendo con il loro [Re] su possibili sponsor, e su eventuali Rating non ufficiali con cui mettersi in mostra. Una parte di lei la invidia: è chiaramente la persona di cui lui si fida di più, e bisognerebbe essere ciechi per non notare gli sguardi che i due di tanto in tanto si scambiano, mentre sono presi dai loro piani più ambiziosi.
Ma sa anche che a differenza loro, per raggiungere il suo obbiettivo ha i giorni contati; non ha tempo da perdere in storie e relazioni che non le assicureranno in breve tempo la raccomandazione necessaria. La scelta più sicura è collaborare con loro ottenendo così il potere, l’addestramento, e l’esperienza necessari per i propri scopi; prima che qualcun altro metta le mani sulla sua eredità. 
Mentre rimugina su queste cose, la porta della stanza viene spalancata, ed un diavolo con un uniforme da maggiordomo con lo stemma del casato Vapula irrompe agitatissimo.
“Signorino, deve tornare a casa il prima possibile, sua madre—” il servitore si ferma per riprendere fiato.
“…cosa è successo?” Sairaorg gli si avvicina con le sopracciglia aggrottate, chiaramente preoccupato.
“…sua madre sembra essere caduta in un coma profondo!”
 
 
 
1 Freaky Friday: Pazzo venerdì
2 Illithid: anche noti come Mind Flyers, sono aberranti creature grigie provviste di tentacoli sotto il mento e dotate di naturali poteri psionici, la cui società si basa sullo schiavismo di altre razze, ed il cui cibo preferito sono i cervelli.
3 Grazia: è il nucleo di potere degli angeli, un organo che produce aura sacra che fondendosi con l’energia nei loro corpi, forma la luce angelica.
4 Leslie Nielsen: attore comico che ha recitato nei famosi ‘Una pallottola spuntata’, ed anche nel ‘Il fuggitivo della missione impossibile’, parodia dei due film presenti nel titolo.
5 Nephilim: originario del Libro di Enoch, il termine viene usato per indicare i figli dei Grigori, descritti come dei giganti mangiauomini. Non è chiara la loro origine tranne l’identità di uno dei genitori, ma nelle mie storie invece questo termine sarà sinonimo di mezz’angelo.
6 Archivi di Akasha: sono degli archivi in cui sono registrate le informazioni di ogni individuo mai vissuto sulla Terra. Contiene ogni azione, parola, sentimento, pensiero e intenzione che sia mai avvenuto in qualsiasi momento della storia mondiale, ed al contrario di un semplice magazzino di memoria, questo Archivio Akashico è interattivo poiché può esercitare una grandissima influenza sulla vita di ogni giorno, le relazioni, i sentimenti, i sistemi di credenze e le realtà potenziali attirate sull’individuo. Nell’universo Type-Moon, è la meta finale delle ricerche di ogni Magus, e come già accennato per raggiungerli sarebbero disposti a qualunque cosa. Pare anche che coloro che riescano a dare uno sguardo ad essi, risvegli la propria Origine (per info su quest’ultima, consultate le NdA del 2° capitolo) visto che gli Archivi sono appunto situati all’interno della Spirale dell’Origine (o [Root]). Inutile dire che lo stato mentale degli umani che provano quest’esperienza, non trae beneficio dalla cosa… se siete interessati, vi consiglio di vedervi Kara no Kyoukai, serie di anime film in cui sia la protagonista che diversi altri personaggi, hanno l’Origine risvegliata.
 
 
NdA
 
Signori, sono tornato! Mi scuso per aver impiegato così tanto a rifarmi vivo, ma tra i problemi che ho avuto nell’ultimo periodo, e l’altra fiction che sto scrivendo, il tempo è volato.
Passando al capitolo, ho messo in gioco sia diversi personaggi dal canon, che alcuni OC della mia serie principale. Cominciamo da Alivian, di cui Ishibumi non ha rivelato molto: ho deciso di dargli un background e dei poteri specifici; ed ho fatto lo stesso con Coriana che a mio parere, nella storia originale avrebbe meritato qualcosa di più che essere spedita da sola a fare uno spogliarello in Infernovisione per Issei (e comunque mandare un altro che lo riempisse di legnate mentre era impegnato a sbavare no, eh?).
Ma questo vale per tutto il team Bael, che pur essendo più maturo e preparato di quello Gremory, è stato sconfitto un po’ troppo facilmente a mio avviso. Diamine, Sairaorg si è praticamente sconfitto da solo, visto che invece di combattere seriamente, non ha fatto altro che dare opportunità su opportunità ai suoi avversari… cosa che nella mia fic non farà, grazie all’influenza di Regyl.
Ricompare la cotta del protagonista, che avrà un ruolo fondamentale nel suo sviluppo, ed entra in scena il mio ultimo OC, che invece come avrete capito sta per scatenare un bel casino. Lei e la sua nuova protettrice (ve la ricordate?) avranno la loro parte nei prossimi cap, dove compariranno anche altri personaggi della serie.
Per quanto riguarda Jeanne e Siegfried invece, vi dico solo che pur non discostandosi completamente dal canon, si svilupperanno comunque in modo un po’ diverso.
Se avete dubbi o curiosità, o volete darmi pareri o consigli, recensite o mandatemi un M.P.
Saluti da Slenderguy!
 
 
   
 
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