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Autore: BraSon    07/08/2018    0 recensioni
Lui l'aveva bruciata, l'aveva marchiata, l'aveva resa sua in modi che lei non pensava neanche possibili e, forse, se non avesse avuto paura di tutto quello fin dall'inizio, forse sarebbe ancora nelle fiamme, nel profondo dei suoi abbracci mentre l'aria intorno a lei si scioglieva.
E, un'altra volta, quella era una cosa che nessun avrebbe mai saputo.
Genere: Angst, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Barney Stinson, Robin Scherbatsky
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LUCCICHII NELL'ARIA

 

Il primo bagliore

 

Robin non aveva mai creduto in niente.

Tutti i discorsi sul vero amore e sui miracoli... non li aveva mai compresi. Niente di miracoloso era mai accaduto nella sua vita. E per quanto riguarda il vero amore... beh, meglio non affrontare il discorso.

-Oggi è accaduto un miracolo!-

Marshall era sempre stato il "puffo ottimista". Per lui era impossibile sentirsi depressi perché niente lo rendeva depresso.

"Miracolo sto cazzo", pensò Robin "Ted è stato semplicemente molto fortunato"

Era felice. Diamine, addirittura estasiata, che Ted non avesse nemmeno una cicatrice. Era stata terrificata fin dal momento in cui aveva ricevuto quella telefonata da Lily. Non riusciva ad immaginarsi di vivere un solo altro giorno divertente senza Ted Mosby, Lily o Marshall. Non aveva mai avuto amici del genere, amici con cui condivideva tutto, dai migliori ai peggiori momenti della sua vita... fino ai più imbarazzantiLoro erano le persone con cui poteva gettare via un po' del suo orgoglio e semplicemente essere sé stessa: strana e un po' rotta.

Aveva appena avuto uno strano litigio con Marshall a proposito di Barney e di una matita nel suo naso che sicuramente NON era un miracolo, quando Lily affermò:

-A proposito di Barney, dovrei fargli una telefonata-

Barney Stinson. Se c'era qualcuno che fosse tanto strano e rotto quanto lei, era proprio lui. Barney era la meraviglia che regalava loro fantastiche storie che sarebbero durate una vita.

-Perché? Non siamo più amici- si lamentò Ted come un adolescente e Lily lo guardò con occhi materni.

-Tu vorresti saperlo se una cosa del genere accadesse a lui-

La rabbia di Ted nei confronti di Barney non si era affievolita. Entrambi erano troppo orgogliosi per essere i primi a fare il passo avanti. Erano peggio di una vecchia coppia sposata.

La conversazione tra Lily e Barney fu breve; la rossa annunciò imbarazzata che lui aveva messo giù e che non sarebbe venuto. Robin ne fu delusa. Quell'esatta situazione sarebbe stata un momento perfetto per quei due per fare pace, eppure l'orgoglio di Barney si era messo in mezzo. La mora voleva solo che tutto tornasse come era prima. Tuttavia si chiedeva se fosse realmente possibile.

Anche se Barney e Ted fossero tornati ad essere loro stessi, Robin non sarebbe più stata in grado di vedere Barney come il fratello che era stato fino a quel momento.

Non riusciva a non sentirsi responsabile per la faida tra Ted e Barney. Sì, il sesso era un qualcosa per cui servivano due persone e Barney aveva decisamente fatto qualcosa... qualcosa di estremamente grandioso.

Ma Robin doveva ammettere che era stata lei a lanciarsi addosso a lui. Era stato così gentile, a suo modo, quando Robin era giù e piangeva al bar.

Quel cretino di Simon, il suo ex-ragazzo ai tempi dell'adolescenza, era ritornato nella sua vita per usarla e mollarla di nuovo. Robin si era trattenuta di fronte agli altri, ma quando Barney era arrivato, più di un'ora dopo in cui lei aveva bevuto da sola, la mora aveva semplicemente aperto il suo cuore. Lui aveva riso con affetto e si era avvicinato per passarle un braccio intorno alle spalle, tenendola vicina per consolarla.

-Vuoi avere di nuovo sedici anni? Questa è la cosa più stupida che ti sia mai uscita dalla bocca, Robin Sherbatsky. Eri decisamente un disastro a quei tempi, ma ora guardati!-

Barney aveva trascorso tre giorni interi a cercare di trovare il suo secondo video musicale di quando era una pop star adolescente. Robin aveva deciso di mostrarglielo quella sera. Era un po' spaventata all'idea di guardare "Sandcastles in the sand" con lui. Avrebbe potuto ridere di lei per sempre. Era come dare una bomba atomica a una scimmia, ma Barney se lo meritava. Aveva riportato indietro il suo orgoglio e la sua stima e sembrava che ci tenesse davvero tanto. Non poteva essere così orribile guardare quel video.

Sorprendentemente, quella sera si era divertita più di quanto avesse fatto negli ultimi tempi. Barney aveva onestamente apprezzato ogni secondo del video. Ad un certo punto aveva fatto qualche commento su quanto fosse un disastro, ma il suo tono conteneva una leggera risata affettuosa che aveva fatto tremare e sorridere Robin. Non era stato crudele, ma dolce... nel suo strano modo. Improvvisamente si era sentita lieta di essere Robin.

Non si stava nascondendo, Barney stava guardando e tutto andava bene.

L'orribile caricatura di un bacio alla francese era apparso per la terza volta e quella sua risata vibrante che Robin aveva scoperto solo quella notte uscì profonda dalla gola del biondo.

La mente di Robin aveva smesso di pensare e lei si era dimenticata che avrebbe dovuto guardare il video.

Robin stava guardando lui.

Era stato solo dopo un paio di altre visualizzazioni che tutte le sue resistenze erano crollate. Barney aveva riso rumorosamente un'altra volta alla comparsa del robot e aveva voltato la testa verso di lei, con i suoi brillanti occhi blu, il suo sorriso malizioso e il suo profumo da far venire le vertigini.

A Robin era girata la testa, come se fosse stata in uno strano trip di droghe, e l'aveva baciato con tutto ciò che possedeva.

Non aveva fermato il cervello per pensare a quel bacio, né si era sentita come nei migliori romanzi rosa, ma quando le labbra di Barney avevano lasciato le sue per respirare, gli occhi di Robin si erano leggermente aperti, le ciglia toccavano ancora quelle del biondo, e lei aveva visto dei luccichii nell'aria.

Non aveva avuto tempo di comprendere il miraggio prima che le labbra di Barney trovassero di nuovo le sue e lei lasciasse che il sapore della lucentezza la inglobasse interamente.

Ciò che era iniziato sul divano era finito nel suo letto. Senza che se ne accorgesse, il primo raggio del mattino aveva viaggiato attraverso le tende. I suoi occhi si erano nuovamente aperti e il luccichio era ancora nell'aria.

Aveva battuto le palpebre più e più volte per cercare di sbarazzarsi dei resti di luccichii rimasti sulle sue ciglia e poi tutto era scomparso in una folata di vento quando lo aveva guardato.

Sdraiato sulla schiena, stava fissando imbarazzato il soffitto.

La "mattina dopo" l'aveva colpita più forte di quanto si sarebbe aspettata. Avevano fatto "Il Discorso", promettendosi che non ne avrebbero mai più parlato tra di loro, né con nessun altro, più di tutti Ted. Nonostante questo, dodici ore dopo tutti lo sapevano, anche Ted.

Lui l'aveva gentilmente perdonata in un battito di ciglia, ma la sua rabbia nei confronti di Barney non sembrava svanire. Robin li avrebbe aiutati a far rinascere la loro amicizia se non si fosse sentita così colpevole nei confronti di Ted.

Dopotutto, fare sesso con il migliore amico del tuo ex non era la mossa più intelligente del mondo. In più, Robin aveva la netta sensazione che Ted covasse ancora dei sentimenti per lei, anche se proprio in quel momento stava uscendo con un'altra. Ma, stranamente, Ted sembrava più arrabbiato con Barney che con lei.

Non aveva importanza quanto Robin ripetesse che non aveva significato nulla... ogni volta che vedeva o pensava a Barney, riusciva chiaramente a vedere dei luccichii nell'aria.

Sembrava che Barney creasse più dipendenza di quanto si sarebbe immaginata.

Robin si era sempre chiesta come sarebbe stato fare sesso con Barney Stinson.

Sì, era un donnaiolo, e lei aveva sempre pensato che non sarebbe mai andato due volte con la stessa donna. Quindi, avrebbe potuto scopare una ragazza come un egoista, facendolo solo per il suo piacere, e nessuno l'avrebbe saputo.

Sarebbe potuto essere il peggior amante di sempre.

Questo era ciò che si diceva da sola ogni volta che provava la tentazione.

Fino a quando non aveva incontrato Darla Stone.

Darla era una bellissima donna bionda sui quaranta, con occhi verdi e un corpo da urlo. Sarebbe potuta andare a letto con ogni uomo che desiderava eppure aveva scelto Barney.

Era una manager brillante e molto importante della rivista Vogue ed era troppo impegnata per una relazione seria. Quella era la ragione per cui la sua strada si era incrociata con quella di Barney Stinson. La Stone aveva ammesso segretamente a Robin che lei e Barney facevano sesso ogni volta che il loro stress cresceva ad un livello troppo alto. In senso pratico, Robin aveva realizzato che erano scopamici.

Non era riuscita a trattenersi dal fare, sull'orlo di morire dalla curiosità (come avrebbe fatto la sua amica Lily), la domanda che tutti nel gruppo si stavano chiedendo da anni. L'aveva chiesto in un modo più subdolo di come avrebbe fatto Lily, ovviamente.

-Non potresti trovarti uno scopamico migliore di Barney Stinson?-

Darla l'aveva guardata come se le stesse crescendo una seconda testa.

-Ovviamente non sei mai stata con lui, tesoro-

Robin aveva affermato che erano solo amici, con una risatina e con un tono di un'ottava più alto rispetto al normale.

La conversazione si era fermata lì e Robin non aveva mai più incontrato Darla.

Ora che però aveva avuto un assaggio di ciò che quella donna aveva, tutte le notti che desiderava, Robin sentiva la gelosia scorrerle nelle vene.

Leccava le sue labbra più e più volte nella speranza di recuperare il sapore di quella notte.

Tremava al pensiero delle sue mani magiche su di lei e poi si odiava.

Barney Stinson era un errore ambulante, parlante, vivente, avvolto in un abito attillato e costoso. Niente di buono poteva accadere se lasciava che lui le entrasse nella pelle. Aveva una raccolta di porno enorme e la lasciava sempre a bere da sola per andare a flirtare con una bambolina. Parlava delle sue conquiste come un contadino parla delle sue mucche ed era maleducato con le persone.

Poteva anche sapere alla perfezione ciò che Robin desiderava segretamente a letto, ma la chimica non significava niente.

Anche se...

Insieme alla sua raccolta di porno, aveva anche una stecca dei suoi sigari preferiti che non gli dispiaceva dividere con lei quando erano soli loro due. Quando tornava dal flirtare con una ragazza (vincitore o no), le portava sempre il tipo di scotch che desiderava. Non aveva menzionato neanche una volta agli altri la notte che avevano trascorso insieme e che teneva come un segreto tra loro due. Poteva essere maleducato con lei ogni tanto, ma la sfida tra di loro la portava ad accendersi come un tornado e lui lo sapeva.

Barney era l'uomo peggiore al mondo. Eppure, a volte, sembrava che fosse l'uomo perfetto per lei.

Quella era la situazione più frustrante in cui Robin si era mai ritrovata intrappolata.

Essere attratta da Barney era l'ultimo segno della sua sanità perduta.

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Ted aveva deciso di salvare la sua relazione con Stella e si stava preparando a lasciare l'ospedale quando era giunta la telefonata.

Barney aveva avuto un incidente proprio davanti all'edificio.

A quanto pareva, dopo la telefonata di Lily che lo aveva avvisato che il suo amico era in ospedale, Barney aveva messo giù, fermato il suo meeting con i Nord-coreani ed era corso fuori dal suo ufficio a Manhattan per andare là dove il suo amico aveva bisogno di lui.

Proprio davanti all'ospedale, un autobus l'aveva investito ed ora tutti loro stavano aspettando di fronte alla porta della sala operatoria.

Robin pensò di mostrare a Marshall che quello era ciò che accade quando si straparla di miracoli in continuazione, ma sentiva di essere a malapena in grado di parlare. Forse aveva ancora un briciolo di decenza in lei... oppure era semplicemente troppo impegnata a guardare gli ultimi luccichii della loro notte cadere sul pavimento.

Ted afferrò la sua mano. I luccichii sparirono nuovamente.

-Mi sono uno schifo, Robin. Ero così arrabbiato con lui per essere andato a letto con te che anche quando mi ha detto di essere dispiaciuto non sono riuscito ad accettare il fatto. Ora potrebbe morire pensando che lo odio-

Lei strinse la sua mano, cercando di dargli il conforto che non aveva. Forse fu per quello che non disse neanche una parola in risposta. Fu Ted a riempire il silenzio.

-So che hai detto che non ha significato niente e che è stato solo uno stupido errore, ma non lasciare che io sia l'idiota che ha rovinato ciò che è accaduto quella notte. Per quanto possa essere stato un errore, ci deve essere stata una ragione che l'ha fatto succedere, no?-

"Gli stramaledetti luccichii, ecco cosa", pensò lei.

L'avevano accecata dopo il bacio.

Avevano fatto brillare e luccicare Barney davanti ai suoi occhi.

Era stato come quando si è bambini e si gioca con i colori a scuola. Poi, uno dei tuoi compagni prende una manciata di brillantini e li lancia in aria. Per un secondo, in quel momento, rimani ipnotizzato dalla visione. I brillantini galleggiano come in una nuvola magica e, per l'attimo in cui sono in aria, il tempo si ferma.

Il suo cuore, quella notte, era stato di nuovo giovane.

Robin voleva solo assaggiare la magia sulle sue labbra.

E Barney... come era stato magico!

Era stato un momento eterno.

Il respiro prima del bacio, il primo raggio di luce prima che il sole sorga realmente, il primo assaggio di aria quando esci dall'acqua, il primo tremito di freddo che annuncia l'inverno, il secondo in cui la foglia si stacca dall'albero per volare via.

Barney era stato una serie di istanti, brevi, ma con un impatto pieno.

Ma come avrebbe potuto spiegare tutto quello a Ted, o a Lily e a Marshall, che stavano intensamente attendendo che lei dicesse qualcosa? Loro non l'avrebbero mai potuto capire. Per loro Barney era un sociopatico inquietante senza rispetto nei confronti delle donne.

Per lei, era diventato molto, molto di più con solo un bacio.

-Io... io non lo so-

Lily mostrò un po' di esasperazione, ma si tenne i suoi pensieri per sé stessa. Ted semplicemente le strinse la mano ancor di più. Marshall aprì e chiuse la bocca in un secondo, prima di decidere a parlare.

-Beh, forse Barney lo sa. Quando uscirà da là dentro, e lo farà, chiediglielo e basta-

Robin voleva che quella conversazione finisse, così rispose con ciò che Marshall voleva sentire.

-Ok-

Fu in quel momento che il dottore uscì per parlare con loro. Spiegò che le ferite erano prevalentemente ossa rotte. Entrambe le gambe e un braccio erano profondamente spezzate e avrebbe avuto bisogno di riabilitazione. Ma, nel complesso, era stato piuttosto fortunato, considerate le circostanze. Aveva un polmone perforato, ma l'operazione aveva risolto il problema.

Marshall pianse alle notizie, coccolando la moglie che stava sorridendo come se il mondo le fosse stato sollevato dalle spalle. Ted semplicemente rimase immobile, assorbendo le informazioni.

Robin, invece, si sentiva semplicemente la peggiore amica mai esistita perché ora avrebbe dovuto guardare Barney negli occhi e chiedergli perché fosse sempre circondato da luccichii magici.

Non poteva renderla una cosa semplice, vero?

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